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  • Inter, Thuram: “Non facciamo troppi calcoli”

    Inter, Thuram: “Non facciamo troppi calcoli”

    Marcus Thuram è il giocatore dell’Inter che affianca il tecnico Simone Inzaghi nella conferenza stampa di vigilia della partita di Champions League con lo Sparta Praga.

    In campionato avete una media gol molto alta, mentre in Champions segnate meno. Come lo spieghi?

    “Per me l’importante è che arrivino i tre punti, in Champions ci siamo riusciti, a parte che a Leverkusen. Vincere 1-0 o 3-0 non cambia molto”.

    Quanto è difficile giocare contro un’avversaria come il Napoli, che non ha le coppe?

    “L’anno scorso abbiamo vinto anche giocando la Champions, non penso possa essere una scusa per noi. L’importante è entrare in campo concentrati mentalmente sui tre punti”.

    Con l’Empoli siete segnati a tornare tu e Lautaro nella stessa partita.

    “Sono molto contento quando Lauti fa gol e lo stesso vale per lui, poi farlo nella stessa partita è un dettaglio, ma è sempre bello”.

    Quest’anno inseguite, a differenza dell’anno scorso. Cosa cambia?

    “Per me nulla, per una squadra come l’Inter l’unica cosa importante è vincere tutte le partite, a prescindere dall’essere davanti o indietro”.

    Sei sempre tra i giocatori più sorridenti della squadra, in conferenza stampa meno: ti stanno antipatici i giornalisti o vuoi stare più attento a livello di comunicazione?

    “Siete pericolosi (ride, ndr)”.

    Ti era mai capitato di entrare in un gruppo come quello dell’Inter? E qual è il segreto?

    “Penso che il segreto sia che ci sono 23-24-25 giocatori che amano stare insieme, allenarsi insieme, passare del tempo insieme. Sul campo siamo veri amici e vogliamo sforzarci l’uno per l’altro”.

    Lautaro sembra essersi messo alle spalle le sue difficoltà, lo vedi più tranquillo?

    “Non è mai stato nervoso, lo vedete più tranquillo perché torna a fare gol, ma ci trascina da inizio stagione con i suoi sforzi in campo. È un leader, ma non è più tranquillo perché non era nervoso prima”.

  • Stasera a Praga una finale che manca da tanto

    La Fiorentina non parte favorita, ma stiamo pur sempre parlando di una Finale.

    La squadra di Italiano arriva con due dubbi uno in attacco e uno in difesa, ma quando i dubbi sono spinti dall’abbondanza non si parla mai di problemi, quindi il Mister dovrà scegliere tra Milenkovic e Ranieri davanti a Terracciano e in attacco sarà staffetta tra Cabral e Jovic. La viola disputerà stasera la sua prima finale dopo quella del campionato 89/90, storica cavalcata di una Fiorentina trascinata dal Divin Codino nell’allora Coppa Uefa.

    La finale venne disputata contro la Juventus, già chiaro a tutti che il numero 10 della viola sarebbe andato proprio ai bianconeri. Questo destabilizzò tutto l’ambiente, infatti quella Coppa venne vinta dalla Juve con un 3-1 in casa e uno 0-0 sul neutro di Avellino.

    Dopo aver perso la finale di Coppa Italia contro l’Inter e aver sfiorato un posto in Europa in campionato, vincere stasera sarebbe l’unico modo per partecipare alle prossime competizioni europee. Il West Ham arriva un po’ scarico a questa finale, con una stagione distinta più da bassi che da alti, l’allenatore Moyes negli anni passati ha fatto vedere un calcio non proprio inglese in quell’Inghilterra tanto attaccata alle tradizioni, sfiorando addirittura un quarto posto nella stagione passata.

    Il Mister degli Hammers ha scelto come terzino destro Coufal al posto di Keher che si siederà in panchina, cambierà anche modulo, non sempre una decisione saggia, dal collaudato 4-3-3 al 4-2-3-1 con Rice e Soucek da diga di centrocampo e Paquetà come trequartista centrale , con Antonio che verrà confermato davanti, come terminale offensivo.

    Pubblico delle grandi occasioni nello stadio di Praga dove da un po’ di tempo non si vedono più delle partite di cartello così importanti, vista la “disfatta” dello Slavia che da troppo non sforna più talenti come una volta.

    Tutto pronto quindi all’Eden Arena di Praga per la Finale di Stasera.