Tag: Psg

  • IL PSG INSISTE PER CASTAGNE

    Come già abbiamo anticipato alcuni mesi fa dell’interesse del PSG per Timothy Castagne, ora possiamo dire che continua il corteggiamento del club parigino per il terzino destro dell’Atalanta molto stimato in Francia da Leonardo, è molto probabile quindi un assalto del PSG alla Dea alla fine della stagione per il nazionale belga che è molto seguito anche in Premier League sia da Leicester e Tottenham.

  • SORRISO AMARO CHE NASCONDE GRANDI RIMPIANTI

    Se guardassimo il tabellino senza far caso ai minuti in cui sono avvenuti i gol e senza far caso ai marcatori allora potremmo dire che l’Atalanta ha tenuto testa ad una grande squadra e che la classe ed il prestigio dei giocatori in campo ha avuto la meglio su una bella favola che Gasperini avrebbe potuto raccontare ai suoi nipoti tra 20 anni. Se invece abbiamo assistito al match di ieri sera o analizziamo bene quello che è riportato dai dati della partita, la parola che possiamo recitare è una sola: Rimpianto!
    Adesso vediamo perché usiamo questa affermazione. Il gol del pareggio arriva al minuto 89, 89 come i minuti in cui i nerazzurri erano stati in vantaggio su Neymar & Co. , 89 come i minuti in cui si era sofferto poco e niente, 89 i minuti che avevano giustificato la presenza dei bergamaschi ai quarti di Champions e che avevano dimostrato la maturità di una squadra di alto livello. E tutto ciò diventa ancora più nero se guardiamo il gol come viene subito, rimpallo con Marquinhos che spinge in porta un pallone che finisce addosso a De Roon ed entra in rete, rocambolesco è dir poco. Andiamo avanti, 92esimo minuto vantaggio Psg che rimonta la rete di Pasalic del primo tempo, 92 come i minuti in cui l’Atalanta spreca quanto di buono aveva dimostrato ed aveva fatto in questa Champions, 92 come i minuti in cui ti crolla tutto addosso e non riesci a capire neanche come, 92 come i minuti che dimostrano che questa Atalanta forse non ha ancora quella esperienza europea che serve per affrontare queste partite. A segnare non è né Neymar, né Mbappé, né Icardi ma Choupo-Moting dopo una dormita collettiva della difesa nerazzurra.
    Una partita che ha visto la solita Atalanta propositiva ed arrembante nel primo tempo che non a caso trova il vantaggio che fa sognare tutti i tifosi bergamaschi, anzi tutti gli italiani, come ha tenuto a dire Gasperini nella conferenza stampa pre partita. Nel secondo tempo invece la pressione cala, perché alla stanchezza fisica si unisce magari un po’ di compiacimento dei giocatori in maglia nerazzurra in campo per la prestazione, per la completa gestione della partita e non ultimo per il risultato, a tutto ciò magari va aggiunta un po’ di soggezione al possesso palla a tutto campo di Neymar e all’entrata di Mbappé che dà sprint ai francesi. Tutti errori che l’Atalanta in questi anni non ha mai fatto e che stasera invece hanno condizionato e parecchio il finale.
    Un’altra chiave di lettura è sicuramente anche la differenza di ciò che avviene sulle due panchine all’80esimo, minuto di ingresso in campo per la squadra guidata da Tuchel dell’uomo che deciderà il match Choupo-Moting, certo assolutamente non paragonabile per valore agli altri membri della rosa, ma il camerunese ha l’esperienza adatta per giocare questo genere di partite. Invece sulla panchina affianco, quella gestita dal Gasp, due minuti dopo all’82esimo uscirà Dùvan Zapata e farà il suo ingresso in campo il giovanissimo Jacopo Da Riva. Questo appunto per dire che in Champions purtroppo il blasone ed il maggior tasso tecnico di una squadra il più delle volte decidono le partite.
    Gasperini a fine partita ha dichiarato che la squadra deve essere contenta lo stesso per i traguardi raggiunti quest’anno e la grande annata complessiva tra mille difficoltà, anche se la faccia diceva tutt’altro, quel volto infatti nascondeva con l’aiuto di un sorriso amaro, la convinzione durata 89 minuti di poter superare il Psg ed arrivare in Semifinale e la delusione finale, iniziata al 92esimo minuto, per l’occasione buttata via. Mettiamola così: è stata acquisita una buona esperienza da questa squadra per la Champions del prossimo anno dopo la partita di ieri sera a Lisbona.

  • STASERA TUTTA ITALIA SARÀ (NER)AZZURRA!

    “Siamo rimasti noi, cercheremo di fare del nostro meglio. Tutta Italia tiferà Atalanta, un po’ come succede con la Nazionale. È una cosa rara, ci darà la carica per fare una bella figura”
    Queste sono le parole di Gianpiero Gasperini durante la consueta conferenza stampa di ieri in vista della Final Eight tra Atalanta e Paris Saint Germain. Dopo l’eliminazione a sorpresa della Juventus contro il Lione e quella del Napoli nella gara più difficile con il Barcellona, la squadra di Bergamo è l’unica italiana rimasta in Champions League grazie alla vittoria agli ottavi di finale pre-lockdown contro il Valencia.
    Ha ragione Gasperini, tutta Italia farà il tifo per la sua Atalanta, e si perché questa squadra va aldilà delle inimicizie tra tifoserie, va aldilà dell’antipatia e della simpatia e va aldilà dei pronostici. L’Atalanta è l’esaltazione del calcio, è la dimostrazione che questo sport non è fatto solo di campioni e milioni, ma è l’esempio del sacrificio, del lavoro e della ricerca. Il club bergamasco quando scende in campo oltre a lottare e sprecare ogni minima goccia di sudore di tutti i componenti della rosa, gli undici che giocano in campo e tutta la panchina pronta a soffrire ed esultare, gioca a calcio e lo fa in maniera egregia. Infatti la squadra di Gasperini è diventata il modello da seguire per molti grandi club italiani ed europei, per la fase di costruzione, per il pressing a tutto campo e per la fase difensiva.
    Questa partita da una parte è fonte di pressioni per tutto l’ambiente, infatti è un test fondamentale per i nerazzurri e ormai con le prestazioni a cui ci hanno abituato hanno grosse responsabilità sulle proprie spalle, e hanno puntati i riflettori di tutta Italia se non addirittura di tutta Europa. Dall’altro lato però per questa partita, una volta scesi in campo, gli uomini di Gasperini devono essere bravi a mettere da parte i discorsi di questi mesi e devono giocarla con tutta la leggerezza e la voglia di essere a questi livelli, perché alla fine l’Atalanta non ha nulla da perdere. All’inizio il club di Percassi era la Cenerentola del gruppo ma molto probabilmente di tutta la competizione, ed ora si trova a giocare questo stranissimo quarto di finale in partita secca senza avere limiti ed obblighi.
    Il PSG di Tuchel invece, dopo la vittoria anticipata della Ligue 1, è in cerca dell’affermazione anche in ambito europeo e cerca la semifinale di Champions. L’attacco stellare Neymar, Mbappé e Icardi è pronto a conquistarsi il passaggio del turno a suon di gol. I parigini non giocano da tanto, hanno disputato solo qualche amichevole e la Coppa di Francia con il Lione, vinta ai rigori, questo può essere un fattore determinante soprattutto contro una squadra fisica e atletica come l’Atalanta. La squadra francese però non dovrà commettere almeno due errori, farsi influenzare dal clima di aspettativa che circonda il club per la vittoria finale visti i milioni spesi e i campioni acquistati. Altro sbaglio ancora più grave è quello di sottovalutare i bergamaschi e giocare con sufficienza, cosa che succede spesso ai francesi, l’Atalanta ormai è una realtà affermata che ha dimostrato tutta la sua forza e non è facile da affrontare per nessuno.
    Gasperini ha convocato 26 calciatori, tutti tranne Ilicic, lo sloveno è rimasto a Bergamo, tra gli altri è atterrato a Lisbona anche Gollini, nonostante il tutore alla gamba sinistra. Quindi in porta sarà schierato Sportiello con davanti Toloi e Djimsiti sicuri, mentre la posizione centrale è in ballo tra Caldara e Palomino. A centrocampo ci saranno De Roon e Freuler accompagnati sugli esterni da Gosens e Hateboer, in attacco Zapata sarà sostenuto dal Papu Gomez e da Pasalic, jolly in più di questa squadra. Tuchel invece dovrà fare a meno di Di Maria squalificato, assenza sicuramente pesante, ma compensata dal trio pesante davanti, anche Mbappé verrà quasi sicuramente recuperato, e Verratti infortunato. In porta ci sarà Keylor Navas, abituato a giocare partite del genere con la maglia del Real Madrid, difesa com Kehrer e Bernat sulle fasce e Thiago Silva e Marquinhos al centro. A centrocampo Paredes in regia e Gueye ed Herrera come mezzeali, in attacco sicuri del posto Icardi e Neymar, ballottaggio che verrà risolto all’ultimo tra Mbappé e Sarabia.
    Stasera tutta Italia sarà nerazzurra, tutta Italia soffrirà ed esulterà insieme al Papu Gomez & Co., tutta Italia sarà emozionata per il passaggio del turno, che auguriamo con tutto il cuore, o sarà dispiaciuta per la fine di questa prestigiosa gita a Lisbona degli uomini di Gasperini. Ore 21, ventilatore, divano, birra e pop corn per questa partita da gustare fino in fondo.

  • UFFICIALE: PSG, TORNA AREOLA DAL PRESTITO AL REAL MADRID

    Attraverso un comunicato sul proprio sito, il Real Madrid annuncia l’ufficialità del ritorno di Alphonse Areola al PSG, il prestito del portiere francese ai Blancos è scaduto.
     

  • MONACO: ANCHE IL BAYER LEVERKUSEN SU SIDIBÉ

    Djibril Sidibé dopo essere ritornato al Monaco dal prestito all’Everton dove ha giocato nell’ultima stagione, è ora finito nel mirino di diversi club perché comunque il terzino francese è sul mercato. Su di lui oltre all’interesse del Siviglia e del PSG, anche il Bayer Leverkusen si è fatto avanti, infatti il club tedesco è alla ricerca di un calciatore che sappia ricoprire quel ruolo e Sidibé può rappresentare il profilo giusto. Il Bayer Leverkusen è pronto a fare un’offerta vicina ai 10 milioni di euro.

  • PSG: IL CLUB CI PROVA PER PAVARD DEL BAYERN MONACO

    Il club parigino è alla ricerca di un terzino dopo l’ addio di Meunier, nelle ultime ore è rimbalzata la voce di un interessamento concreto per Pavard del Bayern Monaco. Di fronte ad un’ offerta importante il club tedesco potrebbe decidere di cederlo è buttarsi poi sul giovane Dest dell’ Ajax.

  • PSG: LEONARDO VUOLE CUNHA

    Il Psg vuole fortemente un giovane talento brasiliano della Bundesliga. Il suo nome è Matheus Cunha, esterno offensivo, seconda punta o anche attaccante centrale dell’Herta Berlino. Il 21enne proviene dal Lipsia ed in questa stagione in 21 partite giocate ha messo a segno 5 reti e fornito 3 assist. Leonardo sembra innamorato del gioiello verdeoro, che in passato ricordiamolo è stato anche nel mirino dell’Inter. La sua valutazione si aggira intorno ai 20-25 milioni e potrebbe essere un buon investimento per i francesi soprattutto per la sua tecnica e la sua adattabilità nelle tre posizioni di attacco.  riportarlo è l’emittente RMC Sport.

  • MARQUINHOS: “VOGLIO FINIRE LA CARRIERA AL PSG”

    Marquinhos durante una diretta Instagram ha parlato del suo futuro e della volontà di chiudere la carriera al PSG dove è arrivato nel 2013 dalla Roma, conta già più di 170 presenze con la maglia dei parigini, queste le sue parole: “Sono legato a questo club e voglio finire la mia carriera con la maglia del PSG. Essere il capitano di questa squadra è una grande responsabilità, ma sarebbe anche un grande piacere. Sono davvero legato a questo club”

  • MBAPPÉ PARLA DEL SUO FUTURO

    Kylian Mbappé ha rilasciato un intervista ai microfoni di BeIn Sports dove ha fatto chiarezza sul suo futuro spegnendo con queste parole le voci di mercato che lo vedono lontano da Parigi: “Sono qui a Parigi e voglio far parte del progetto. Resterò al PSG la prossima stagione e cercherò di vincere quanti più titoli possibile. Sono al quarto anno del progetto, è un anno importante perché è il 50° anniversario del club. Voglio provare a fare del mio meglio”

  • MILINKOVIC SAVIC: TENTAZIONE JUVE, MA OCCHIO AL PSG.

    Sergej Milinkovic-Savic ha fine stagione potrebbe lasciare la Lazio. Il centrocampista è nella capitale dal 2015, adesso vorrebbe provare a giocarsi le sue carte in un top club considerato che le richieste non mancano. La Juventus lo sogna nel suo centrocampo in coppia con Arthur e Bentancur, ma trattare con Lotito non è affatto semplice, vuole solo cash e niente contropartite tecniche. Sul forte centrocampista serbo c’è anche il Psg, che ha differenza della Juve potrebbe avvicinarsi alle richieste del presidente biancoceleste che chiede almeno 90 milioni di euro. Il giocatore accetterebbe di buon grado un trasferimento a Parigi con un ingaggio da top. Le possibilità che il giocatore lasci il club sono molto concrete.