Pareggio tra Bologna e Roma. Succede tutto nella ripresa quando i giallorossi passano in vantaggio grazie alla rete dell’ex Saelemaekers, ma in pochi minuti i padroni ribaltano il risultato con la rete di Dallinga e il rigore trasformato da Ferguson. In pieno recupero per la Roma arriva il rigore trasformato da Dovbyk che evita la sconfitta. Un punto a testa che porta il Bologna a 29 punti in classifica mentre la Roma va a 24 punti.
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Roma, Ranieri: “Stiamo facendo bene”
Dopo il successo nel derby contro la Lazio, il tecnico della Roma Ranieri prepara la sfida contro il Bologna di Italiano. Ecco le parole dell’ allenatore dei giallorossi.
Come immagina il suo lavoro estivo, la sua prima costruzione di un grande club?
“Non sono preoccupato. I problemi si affrontano uno alla volta. So che c’è un grande lavoro da far e lo stiamo facendo. Sappiamo che ci sono delle difficoltà. Non è detto che si riescano a trovare dei giocatori in questo mercato di gennaio. Chi viene deve darci qualcosa più. Magari trovi un giocatore bravo ma che non si ambienta. Noi quando prendiamo un giocatore dobbiamo sapere vita, morte e miracoli. Noi stiamo pensando al mercato di adesso. Pensiamo alla pasta di Bologna. La mia concentrazione è a domenica, al 100%”.
Quanto è importante ora rimanere concentrati?
“Sono convinto che farei una buonissima partita. Per me la squadra quando va sul campo deve dare il massimo. Sappiamo come gioca il Bologna, perchè conosciamo Italiano, lo abbiamo visto alla Fiorentina e allo Spezia. Lo conosciamo. Ora dobbiamo mettere tutto in pratica”.
Dove c’è più bisogno di lavorare?
“Abbiamo ampia visione su tutto. Noi dobbiamo cercare di trovare quei giocatori per la Roma. Inutile dare della polvere per i nostri tifosi. Non mi piace. Chi Vine deve essere all’altezza. LE Fee dovrebbe andare, mi ha salutato e mi è dispiaciuto doverlo lasciare andare. Ma non ho avuto tempo di conoscerlo. Lui è andato via perchè vuole giocare. E’ andato in Serie B perchè lì c’è il suo vecchio allenatore. Se non lo acquistano, avremo un giocatore che ha giocato 6 mesi in Premiership che è un Campionato duro e importante. Per questo tornerà più maturo. Altrimenti avremo fatto una plusvalenza”.
Possiamo aspettarci Pellegrini in campo?
“Ora godiamoci questo Lorenzo. Lui si allena da primo della classe, concentrato e spigliato. Sabato sera prenderò le mie decisioni”.
Soulè è un po’ penalizzato. Sta pensando a qualche ruolo alternativo?
“Mi piace molto e non ha fatto nessuna richiesta. Lui sa che ha un futuro roseo qui da noi. A me piacciono i giocatori pratici. Non posso pensare che tocca 10 palloni e poi lui la gioca 3-4 volte e non succede nulla. Io voglio che quando riceve la palla, devo pensare ecco succede qualcosa di importante. Lui piano piano ci arriverà. Lui ha tutto per riuscirci”.
Pensava di vincere il quinto derby? Si aspetta un calo?
“Se ci fosse tutto questo saremo degli sciocchi. Abbiamo vinto ma la Lazio è una grande squadra, sanno quello che fanno e lo fanno mille all’ora. Sono contento di aver vinto”.
Cristante è fuori da un po’. Avete qualche indicazione approssimativa del rientro. E poi sta pensando a qualche altra soluzione a centrocampo?
“Bryan sta bene e non gli si gonfia più la caviglia. Domani tornerà in campo e presto tornerà con il gruppo. Quando abbiamo bisogno di giocatori della Primavera li chiediamo. Oggi ne sono venuti 2. Quando ci mancano ripeto, li chiediamo”.
E’ possibile a gennaio fare 2-3 operazioni in entrata?
“Non ho mai capito perchè si ha una finestra così lunga. Voi vi divertite di meno e io allenare o meno nuovi giocatori. Invece, c’è la finestra lunga, si fanno riflessioni e tutti aspettano. Questo è il bello del calcio”.
Hummels, si parla di rinnovo? E qual è la situazione Zalewski?
“Hummels dipende se lui vuole restare, è libero di scegliere e se si trova bene può restare. Zalewski si allena sempre bene, aspettiamo e vediamo”.
Cosa ne pensa dello stop della trasferta ai tifosi della Regione Lazio?
“Mi dispiace tantissimo che i nostri tifosi non possano venire. Per noi i tifosi sono troppo importanti. Mi auguro si possa fare qualcosa”.
Si sente la responsabilità di essere una figura paterna del romanismo?
“Io spero di non essere né il papà né il nonno e via discorrendo. Spero di avere il rispetto. Quello che io do. Come ogni umano posso sbagliare ma i nostri tifosi possono essere super convinti che se sbaglio è perché ho una visione. Se sbaglio è per cercare di migliorare la Roma. Voi , come i nostri tifosi, mi rispettate perchè sono aperto e leale. Io sono un libro aperto”.
Che idea si è fatto sulla mentalità dei giocatori? E’ diversa la mentalità in casa da quella della trasferta?
“Non credo manchi mentalità. Manca quell’aspetto mentale-motivazionale che ti fa dare quel di più. Noi ci siamo vicino. Avete visto che le nostre partite sono gagliarde. Si poteva perdere col Tottenham e col Milan. Queste sono le opportunità che le squadre si cercano. Noi ci stiamo andando vicini. Mancano pochi giorni alla vittoria in trasferta. Io sono per i grandi numeri. Prima o poi ci arriverò. Le squadre domenica si daranno battaglia, noi dovremmo essere bravi ad entrare dentro le vie che si creano”.
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Anche il Venezia su Eldor Shomurodov in uscita dalla Roma
La Roma con ogni probabilità a gennaio lascerà partire l’attaccante uzbeko classe 95 Eldor Shomurodov. Sul giocatore oltre all’Empoli nelle ultime ore si è fatto avanti il Venezia che cerca rinforzi per Di Francesco. Nelle prossime ore si attendono sviluppi.
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Roma, Ranieri: “La Lazio sta facendo bene”
La Roma affronterà la Lazio all’Olimpico ecco le parole in conferenza stampa del tecnico giallorosso Claudio Ranieri.
Cosa rappresenta per lei, grande romanista, il derby?
“Rappresenta la stracittadina, tutto quello che può pensare un tifoso, che sia romanista o laziale, interista o milanista, doriano o genoano. E’ una partita che senti di più. In questo momento la classifica parla chiaro, loro stanno vivendo un momento eccezionale, hanno fatto un girone stratosferico, giocano con velocità e pochi tocchi e quindi è una squadra temibilissima. Ma il derby fa sempre storia a sé”.
Un ricordo personale del derby di Ranieri da ragazzo?
“Andavo in Curva Sud, all’epoca era ancora tre quarti romanista e un quarto laziale. Aspettavamo tutti Dante, il capo-tifoso, per cominciare i cori. C’erano gli sfottò, non c’erano tutte le cose che sono successe in seguito”.
Cosa le ha fatto capire il mese di dicembre sulla panchina della Roma?
“Ci ha fatto capire che siamo squadra, che siamo riusciti a ricompattarci. Abbiamo dei difetti e lavoriamo per eliminarli. Ancora non siamo al 100% sotto quest’aspetto, però abbiamo rimesso per lo meno la nave in navigazione. Io non ho mai promesso alle mie squadre niente di che, se non lavoro, sacrificio e voglia di dare il massimo in ogni frangente”.
E’ agitato a pensare che si gioca solo per qualcosa di effimero che conta solo per i tifosi o la tranquillizza?
“Se vale solo per i tifosi allora vale anche per me (ride, ndr). No, non mi tranquillizza, mi dà l’emozione di sempre. Il derby è il derby. Così come ci tengono loro, ci teniamo noi a far bene e vincere la gara. Certo, abbiamo vissuto tutti altri tipi di derby, ma il derby è il derby e si azzera tutto, non conta la classifica. Giocheremo con la stessa voglia di far bene. Non c’è agitazione, anche perché non è una buona motivazione. La motivazione è nella consapevolezza della forza dell’avversario, della tua forza e di cosa bisogna fare per vincere”.
Per tanti potrebbe trattarsi del primo derby. Può essere un vantaggio?
“Il vantaggio è mettere giocatori che stiano bene fisicamente, che facciano reparto, che facciano squadra. Debuttanti o non debuttanti non conta, l’importante è che stiano bene fisicamente e mentalmente, in connessione l’uno con l’altro”.
Perché in questo momento non fa giocare Pellegrini?
“E’ soltanto una considerazione psicologica. Tecnicamente lo considero uno dei migliori centrocampisti in Europa. Sono pochi i centrocampisti che fanno gol e chi ce li ha dovrebbe tenerseli stretti. Ma lui soffre questo fatto dei tifosi e io devo tener presente se un calciatore se ne fa carico o gli scivolano via. Lorenzo si carica tutti i problemi e questo è il suo peccato. Dovrebbe giocare invece con naturalezza, com’era abituato a fare: solo così può ritornare il giocatore che è, libero da ogni peso. Lui si porta dietro dei macigni. Non è facile giocare in casa che se fa uno-due errori il beniamino del pubblico non succede niente, fa un mezzo errore lui e viene subito caricato di negatività e responsabilità. Il giorno che lo vedrò sereno e tutto… Avete visto che non ho avuto alcun problema a metterlo a San Siro e stava per fare gol. Ha la capacità di arrivare a far gol nel momento giusto”.
La Lazio è forte sugli esterni.
“La squadra di Baroni ha trovato il bandolo della matassa. Sono bravi sugli esterni, sono bravi centralmente, giocano in velocità, ripartono a mille all’ora. Io tengo in considerazione tutto. Sono convinto che anche Baroni starà tenendo in considerazione tutte le qualità e le difficoltà della Roma”.
Analogie con il derby di novembre 2010, quando la Roma vinse 2-0 e lei nel pre-partita disse che la Lazio aveva tutta la pressione perché era prima?
“No, perché nella gestione del gruppo i derby si caricano da soli, i tifosi te lo fanno già vivere in ogni manifestazione. Noi abbiamo aperto il ‘Tre Fontane’ per augurare buon anno, per incontrare i nostri tifosi e le nostre famiglie. Non dovevamo darci un di più perché in ogni partita ce lo danno. Loro sono lassù, in zona Champions League. E’ logico che hanno la consapevolezza di voler arrivare in Champions League, una volta toccata. Ma ogni derby è a sé stante, non conta la classifica né null’altro. Conta soltanto il fischio d’inizio, da lì ci saranno diverse partite nella partita”.
Può essere un vantaggio per lei il fatto che Baroni sia al primo Derby della Capitale?
“No, non credo che sia determinante. Lui mette il pilota automatico, la Lazio va col pilota automatico, bisogna riconoscerà. Sentirà la bellezza, il sapore del derby da allenatore. Ma tutto qua”.
Pace fatta coi tifosi?
“Credo che siamo tutti uniti. Proprietà, massaggiatori, magazzinieri, tutti. E anche i tifosi stanno facendo la loro parte. Ho una certa età, una volta si diceva ‘La Roma non si discute, si ama’. Io l’ho sempre amata e la amerò sempre nel bene e nel male. Da bambino, un presidente fece anche una colletta e quei tifosi divennero soci vitalizi. I Friedkin ci hanno messo tanti soldi, sarebbe ora di dargli qualche soddisfazione”.
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Roma, Ranieri parla del futuro incerto di Pellegrini
Il tecnico della Roma Claudio Ranieri, in conferenza stampa, ha parlato del futuro incerto di Lorenzo Pellegrini.
La sua posizione su Pellegrini, qual è?
“Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte le valuteremo come tutte le altre, né più né meno. Io mi auguro che lui possa restare qui con noi, ma vorrei che anche lui fosse contento di stare con noi”.
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Roma, Ranieri: ”I tifosi sono la nostra forza”
In vista della partita di domenica delle 20.45 tra Milan e Roma, il tecnico giallorosso Ranieri parla in conferenza stampa .
Allenamento aperto il 1 gennaio. E’ un modo per dare il benvenuto i nostri tifosi. Sono loro la vostra forza?
“Sicuramente i nostri tifosi si sottolinei, sonoo la nostra forza, il nostro sangue. Ci danno la voglia di lottare sempre. Siamo professionisti e un conto è farlo con il pubblico che ti sospinge e un conto e che non ti sospinge. Oggi resta difficile aprire il campo di allenamento”.
Più complessa la missione di Fonseca o di Ranieri?
“Gli allenatori hanno sempre delle complessità che devono gestire. Dipende molto dalle piazze e dall’incontro che si fa con gli addetti ai lavori. Io ho trovato giocatori splendidi. Io il mio compito lo sto portando avanti con tutto il mio entusiasmo e tutto il mio amore”.
Hummels, Dybala e Paredes, vuole che facciano parte della squadra il prossimo anno?
“Sicuramente si. Non giriamoci tanto intorno”.
Che Milan si aspetta?
“Il Milan ha giocatori fortissimi e molto particolari. Sarà uno sforzo di tutta la squadra e di stare attentissimi. Il Milan è la seconda ad incassare gol, la prima il Bologna. Noi siamo una delle squadre che segna di meno in trasferta. Dobbiamo fare una super partita”.
Qual è l’approccio mentale che deve avere la squadra?
“Io cerco di dare serenità e tranquillità. Durante gli allenamenti metto tutto me stesso e voglio che loro diano sempre il massimo. Io credo che questa partita con il Milan si prepara da sola perchè tutti vorrebbero giocare, per cui son convito che faremo una buona gara. L’importante è dare tutto fino all’ultimo secondo. Piccoli particolari fanno i risultati. Noi dovremo stare attenti a questi ultimi particolari”.
A che punto è la scelta dell’AD?
“Io non sono coinvolto. Io sono coinvolto solo nell’aspetto tecnico della società. Io non entro in questi meandri societari”.
La sua posizione su Pellegrini, qual’è?
“Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte le valuteremo, come tutte le altre. Io mi auguro che lui possa restare con noi, ma vorrei che anche lui fosse contento di stare con noi”.
Mile Svilar, che tipo di gioco le chiede? E a chi lo paragona?
“Non voglio fare nessun paragone. Sta facendo molto bene. Lui sa che può iniziare l’azione da dietro ma anche inviare lungo. Lascio – una volta che sono tutti catechizzati – di fare quello che sentono. Io cerco di dare le nozioni ma loro devono fare quello che sentono. Lui sa quando deve accelerare o rallentare”.
Cosa ne pensa di Saelemaekers? Si pensa già al futuro?
“Saelemaekers si è ambientato benissimo a Roma e noi lo vogliamo tenere. Vediamo come si sviluppano le cose anche con Abraham”.
Come hanno reagito coloro che non sono entrati in campo contro il Parma?
“Tante volte si fanno dei cambi in vista delle sostituzioni avversarie. Non mi è sembrato doveroso fare dei cambi. Non ho pensato ne al perchè ne al per come. Ho detto semplicemente che tutti stavano spingendo e ho voluto continuare così”.
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Roma, Ranieri: “Dobbiamo tutti reagire”
Il tuo della Roma Claudio Ranieri parla in conferenza stampa a due giorni dalla sfida tra Roma e Parma.
Il Parma che tipo di avversario è?
“E’ una squadra vivace e verticale. Non voglio vedere il secondo tempo di Como. Tutti gli attaccanti sono bravi. Non gioca nella propria metà campo. A volte fanno un 424. Dobbiamo essere attenti e pronti”
Qual è per lei la posizione di Ndicka?
“Ndicka si trova più a suo agio al centro sinistra. Mi porta palla e sa mettere la palla e non è bloccato centralmente”.
Hummels e Paredes sono molto importanti per lei. E’ soddisfatto del loro rendimento?
“Sono due monumenti per me per qualità tecniche e leadership. Naturalmente uno capisce quanto uno è leader quando ce l’ha a disposizione. La leader nasce, non è perchè ti ci alzi la mattina. Io cerco il massimo da tutti. Voglio il massimo della loro preparazione. Non posso fare altro se non ce l’hai, non ce l ‘hai. Per cui noi guardiamo tutto. Nel mercato invernale è difficile trovare tutte le caratteristiche che vorremmo in un calciatore. Noi cerchiamo quei ragazzi che ci possono dare una mano e possono essere il futuro della Roma. No cercheremo di fare il meglio per la Roma e per avvicinarla ai grandi livelli”.
In vista di gennaio quanti difensori servono?
“Non li ho contati. Celik può fare bene il braccetto, anche se non mi piace questo termine. Vediamo comunque. Se c’è qualcosa per migliorare, miglioreremo. Io non voglio prendere in giro nessuno”.
Categorica la scelta di dirigente il prossimo anno?
“Non ci abbiamo ancora pensato. Io cerco sei fare il mio meglio per far venire a Roma l’allenatore. Io darò sempre tutto me stesso. Lo sapete lo faccio perchè sono tifoso. Qualsiasi cosa mi chiede la società cerco di portarla e fare il meglio possibile”.
Nell’ottica di servire Dovbyk possiamo vedere due ali e non due trequartisti, più di spinta. Su Balzaretti è una sua scelta?
“I cross per Dovbyk sono necessari. E’ questa la sua forza a prescindere dal sistema di gioco. Chiunque sia, un quinto o un ala. L’importante è che ci siano giocatori che sappiano crossare. Balzaretti? Ne abbiamo parlato insieme con Ghisolfi. Lui è una persona seria e preparata”.
Ha parlato con Dybala?
“Io penso al 90% al campo. Ora penso al Parma perchè è una squadra molto difficile e sarà una partita piena di gol. Dobbiamo fare una grande partita”.
Le scelte di mercato sono proiettate al nuovo allenatore o a salvare la stagione?
“Dal momento che non abbiamo un nuovo allenatore cercheremo di prendere giocatori buoni per adesso e per il futuro”.
Zalewski, l’idea è quella di puntare su di lui? E poi con l’aggiunta delle nuove figure dirigenziali, la Roma è al completo, secondo lei?
“Di completo non c’è mai nulla e se possiamo migliorare abbiamo le braccia aperte. Per quanto riguarda Zalewski io non ci sto pensando. Ci pensa Ghisolfi alle questioni più tecniche. E’ un giocatore della mia rosa e per me è un buonissimo giocatore. Lo vedo molto più libero quando gioca con la sua Nazionale. Lo vorrei libero così, libero dai pensieri”.
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Roma, Ranieri: “Tranne Cristante ci siamo tutti”
Alla vigilia della sfida di Europa League con il Braga, il tecnico della Roma Claudio Ranieri, presenta la partita conferenza stampa.
Chi ha recuperato per domani? Chi ci sarà? Soulè? Pensa giocherà?
“Ho recuperato tutti tranne Cristante. Soulè è il futuro. E’ un ragazzo che dopo un anno pensava di fare le stesse cose a Frosinone, ma il cambio di squadra ha inciso molto. Cercheremo di tirargli fuori il meglio di sé”
Quali sono gli obiettivi?
“Ogni partita dobbiamo dare il massimo. Solo così si può creare uno spirito positivo. Abbiamo l’obiettivo di dare il massimo ogni partita”.
Dovbyk come va servito secondo lei? Cosa gli sta chiedendo?
“Più che chiedere a Dovbyk lui deve tornare in una buona condizione fisica. Lui ha un fisico che ora è debilitato. Poi capiremo come lui va servito. Certamente anche lui si deve mettere a disposizione. Ora deve rimettersi al 100%. Cercheremo di portarlo alla sua migliore condizione fisica”.
Pellegrini avrà la chance domani di rientrare in campo?
“Ancora non ci ho parlato. E’ un ragazzo che merita, lo vedo più sereno durante gli allenamenti. Si sta allenando bene e comincia a prendere la porta. Anche se in allenamento sta tornando ad essere quello di prima”.
Dybala? Pensa di impiegarlo visti i diversi impegni?
“La sera tiro le conclusioni sulla partita precedente. Devo ancora parlare con i giocatori. E’ importante la Coppa ma è importante il Como. Vedrò cosa fare”.
Cosa ha portato a questa squadra? Come si sta dividendo anche tra i vari ruoli?
“Io mi sto impegnando 50 e 50. Ho giocatori meravigliosi che mi fanno pensare anche al futuro. Con la proprietà stiamo pensando a tutto. All’oggi, al mercato. L’allenatore? L’abbiamo spolverata come cosa. Ci stiamo pensando. Non posso negarlo, senza però pensare al chi e al come. Alla squadra credo che ho dato quello che è il mio modo di essere. Io cerco empatia in loro. Se mi trovo bene con i ragazzi loro capiscono quelle che sono le mie necessità. Ogni allenatore ha il suo modo di impostare la partita. L’allenatore non è una macchina che metti benzina e va. Io ho usufruito della loro preparazione e ho messo quello che più mi si addice. Il merito è della squadra. I giocatori sono delle spugne, e sono così bravi che basta poco per capire quello che devono fare”.
Domani ci dobbiamo aspettare qualche cambio?
“Io tiro le somme questa sera. Domani parlo con i ragazzi e poi deciderò. Ci sono giocatori che ancora non hanno i 90 minuti e valutare se metterli all’inizio. o farli subentrare”.
Al di là del nome, ci sono dei paletti al profilo del prossimo anno?
“Stiamo cercando uno bravo. E basta. Poi cerchiamo di non sbagliarlo”.
C’è un calciatore che può sostituire Angelino?
“C’è Saelemakers, Zalewski, El Shaarawy. Ne ho a disposizione. Non mi sto creando il problema. Posso giocare a 4”.
Che squadra si aspetta domani?
“Credo che ormai non c’è più il fattore campo che sposta le sorti. Il pubblico della Roma è presente, spinge molto la squadra. Mi aspetto un Braga con un’influenza europea che gioca anche in verticale e che ha buoni giocatori. Mi aspetto una gran bella partita con due squadre che vogliono vincere”.
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Roma, Ranieri: “Dobbiamo ritrovare fiducia”
Claudio Ranieri cerca la sua prima vittoria. Il tecnico giallorosso si prepara a sfidare il Lecce sabato 7 dicembre allo Stadio Olimpico. Ecco le sue parole in conferenza stampa
Al netto dei risultati, si è vista un’evoluzione chiara in difesa. Ora il compito è arduo. Come stanno Dybala e Pellegrini? E’ soddisfatto delle prestazioni dei due?
“Pellegrini si sta allenando bene ed è molto importante per me. Deve continuare così. Dybala l’intensità no, è un giocatore di qualità per cui riesce a soddisfare il volere dell’allenatore e della squadra. Ora inizia il Campionato. Dicembre ci dirà chi siamo. Il Lecce è una squadra abituata a non mollare mai. Ha vinto a Venezia, ha pareggiato con la Juve. Ha giocatori validi e il nuovo allenatore è carico e noi dobbiamo essere determinati. Ogni palla sarà importante”.
Che Roma deve essere?
“Io voglio una squadra che va in campo senza conoscere il nome dell’avversario. Una Roma determinata ogni volta. C’è un pallone va conquistato. Dobbiamo essere bravi contro una squadra che sa quello che vuole. Ha buoni giocatori e dobbiamo fare bene. Non dobbiamo vedere una squadra come il Lecce e sottovalutarla. Dicembre ci dirà la Roma chi è e che cosa vuole fare”.
Pellegrini, si è scaldato contro l’Atalanta. Lo ha ritenuto idoneo a giocare quella partita, ma poi non è entrato. Come sta?
“Lorenzo è un giocatore splendido da metà campo in avanti. Si allenano tutti insieme perchè io possa avere la possibilità di scegliere poi chi sta meglio o chi vedo meglio. Non l’ho messo perchè avevo bisogno di un giocatore box to box. Lorenzo ha tante qualità, ha corsa, passaggi gol. E ripeto, lo vedo valido da metà campo in avanti”.
Dicembre. Mese della verità. Ha visto in tutta la rosa quell’intensità che lei richiede?
“L’intensità per quanto visto in campo è quella giusta. Quella che io voglio. Negli allenamenti quando dobbiamo spingere, loro rispondono bene. Non è facile quando dico che hanno cambiato tre, quattro allenatori. I giocatori sono delle spugne ma non sono dei computer. C’è chi reagisce subito e chi no. Per me come ti alleni, giochi. Piano piano riusciranno a fare quello che chiedo. Dicembre, il mese della verità”.
Qual’è la situazione su Dovbyk?
“Il ragazzo, tranne la fase di attacco, ha fatto una lotta greco romana contro il suo marcatore lunedì, e lui è riuscito a far tanto per le condizioni in cui versa. Ad oggi è influenzato. E’ riuscito a giocare contro l’Atalanta ma non so se riuscirò ad averlo contro il Lecce. Non sta bene. Non so come starà domani”.
Deve lottare per salvarsi questa squadra?
“La classifica è lo stato attuale delle squadre. Lottiamo per uscire dalla bassa classifica. Io sono abituato a stare sia si qua che di là . Bisogna lottare sempre. Ho detto dicembre ci dirà molto. Che dobbiamo fare? Io sono convinto che i miei giocatori risponderanno ai miei segnali”.
Come stanno Hummels e Cristante? Come sta Hermoso? Cosa si aspetta da Mancini?
“Credo che il calcio sia una materia in continua evoluzione. Quello che fa Mancini a destra lo fa Ndicka a sinistra. Angelino è tornato a giocare a 3 perchè marcando Samarzdic era l’unica opzione. Tutto può accadere in una partita. Hummels si è allenato, tutto bene, così anche Hermoso. Cristante, ha la caviglia viola. Vediamo cosa farà domani. Se si allena o no”.
Come vede Le Fee?
“Le Fee è un giocatore di ottima qualità. Lo vedo dalla metà campo in avanti. Lui è un play ha le qualità e ci darà una mano lungo il campionato”.
Quali sono le gerarchie di centrocampo? Rientra Paredes?
“Vediamo cosa fare contro il Lecce. Paredes è un gran campione. Lo vediamo tutti. Io mi auguro che possa stare sempre su questi livelli. Ha fatto due partite strepitose. Non capisco perchè debba cambiare ora”.
Quanto è importante l’impegno che la squadra ci sta mettendo?
“Importante e basilare. Devono mettere tutto in campo. Non devono sbagliare per quanto riguarda l’impegno. Devono lottare fino all’ultimo secondo. Loro devono uscire dal campo e dire ho dato tutto me stesso. Loro devono dare sempre il massimo. Devono dare sempre il 100%. Questo per me è importante”.
“Volevo dare in chiusura un abbraccio ad Edoardo. Tieni duro. Siamo tutti con te”.
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Roma, Ranieri: “Il Napoli di Conte è forte”
Ecco le parole in conferenza stampa del mister della Roma, Claudio Ranieri in vista della sfida con il Napoli di Antonio Conte.
Condizioni di Hummels e Dybala?
“Dybala l’ho visto oggi per i primi 20 minuti. Lasciatemi parlare con lui e con il fisioterapista. Non so quanti allenamenti deve fare prima di stare bene. Hummels si è già allenato qualche giorno fa con me. Mi lascia sereno di poter decidere come voglio”.Che squadra si aspetta domenica?
“Il Napoli di Conte è in auge e sta facendo bene. Sarà una partita bella e difficile. Per noi e per loro”.Pensa che la squadra abbia le qualità?
Mi è difficile dire questa squadra ha mentalità o non ce l’ha. Io credo che quando perdi entri in una spirale negativa. Loro devono avere fiducia in loro stessi e nei compagni. Fare dei risultati di fila. Qualità c’è. La squadra è buona. Vanno supportati da me e da tutti quelli che sono dietro. I tifosi sono la prima cosa. L’anima della squadra. L’allenatore può essere bravo o meno. Noi dobbiamo tirarceli dietro con ottime prestazioni. Il calcio è semplice”.Pensa che sia un problema mentale quello di Dybala?
“Sicuramente bisogna aiutare il ragazzo. Se tutto evidenzia che non c’è niente bisogna capire perchè c’è il dolore. Io ci ho parlato in questi giorni è propositivo. Io sono uno di quelli che non vuole rischiare di perdere un giocatore. Abbiamo tre partite in sequenza, voglio capire quello che mi può dare”.La sua figura da ‘Harry Potter’ le piace? Le mette pressione?
“Io ringrazio i tifosi della fiducia, per le manifestazioni di affetto. Li ringrazio. La pressione ce l’ho sempre avuta. Altrimenti non avrei scelto di tornare. La squadra ha bisogno di tutti. Deve tornare a fare quello che deve fare. Vincere. Non serve un mago”.Dovbyk e Pellegrini. Come stanno? Che tipo di centravanti può essere l’ucraino?
“Dovbyk sta bene. Pellegrini e i fischi? Lui deve saper reagire. E’ un ragazzo un po’ introverso per essere romano. Lui soffre dentro ma deve saper reagire alle avversità. Sono sicuro che reagirà”.Come ha trovato lo spogliatoio?
“Se Juric l’ha trovato triste immaginate io. Per questo ho parlato con i giocatori del bambino che c’è dentro di loro. Io gli ho ricordato come eravamo tutti. Voglio che loro tirino fuori il sogno che avevano da bambini. Ci pagano per questo. Il nostro è un mestiere bellissimo. Sono caduti in basse, ma solo chi cade può rialzarsi”.Ci ha promesso Angelino non più difensore centrale. Invece, Cristante tra i 3 dietro?
“Cristante tra i tre? Sì può fare, ci può giocare. Ma se c’è Hummels perchè deve giocarci Cristante? Tante volte l’allenatore fa delle mosse che sembrano strane ma lui sta tutti i giorni con i giocatori quindi sa. E non è che io dico una cosa e poi mi smentisco per un motivo x. Io seguo la squadra e so chi può darmi cosa. Voi credete che ci siano ancora i moduli fissi? 433 o 343 e via dicendo? Ormai tutte le squadre cambiano in corsa”.