Attraverso un comunicato ufficiale, l’Atalanta ha ufficializzato l’arrivo di Mateo Retegui. Il centravanti della Nazionale italiana arriva a titolo definitivo dal Genoa per 22 milioni di euro più bonus ed ha firmato un contratto quinquennale.
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Ci siamo, Mateo Retegui sarà il nuovo centravanti dell’Atalanta.
In poche ore l’Atalanta ha trovato il sostituto di Gianluca Scamacca out per vari mesi. I bergamaschi pochi minuti fa hanno chiuso l’accordo con il Genoa per Mateo Retegui che arriva per 22 milioni di euro più 3 di bonus, mentre per il giocatore contratto fino al 2029. Si attendono solo visite mediche e firme sui contratti.
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Genoa, Retegui può partire
L’attaccante del Genoa e della nazionale italiana Retegui potrebbe essere ceduto dal Grifone. La Roma e soprattutto la Juventus ci stanno pensando in maniera concreta.
Però il Genoa valuta la cessione di Retegui tra i 20 e i 25 milioni di euro. Il Genoa sta già lavorando per un sostituto che sarebbe M’Bala Nzola, attaccante in uscita dalla Fiorentina dopo l’arrivo di Kean.
La Juventus prima di andare all’assalto di Retegui deve cedere prima Milik.
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Retegui molto vicino alla Fiorentina
La Fiorentina sta cercando un nuovo attaccante per la prossima stagione. Il nome in cima alla lista è quello di Retegui del Genoa.
Il club rossoblù però vuole almeno 30 milioni di euro, i viola sperano su uno prezzo più basso oppure su uno sconto. La trattativa è già entrata nel vivo.
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Italia, i convocati per gli Europei 2024
I 26 CONVOCATI dell’ Italia PER EURO 2024
Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Gianluca Mancini (Roma);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma);
Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio). -
Serie A, le probabili formazioni di Genoa – Bologna
Le probabili formazioni di Genoa – Bologna partita del campionato di Serie A
Genoa (3-5-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Sabelli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Gudmundsson, Retegui. All. Gilardino.
Bologna (4-1-4-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumì, Calafiori; Freuler; Orsolini, Aebischer, Fabbian, Saelemaekers; Castro. All. Thiago Motta.
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Italia, Retegui ha conquistato tutti
Retegui ha rilasciato una intervista, autore al della doppietta del 2-1 al Venezuela, il centravanti del Genoa ha già conquistato tutti ed ecco le sue parole .
“Il mister ci ha spiegato che nessuno ha il posto assicurato ed è giusto così. So che, se voglio tornare in azzurro la prossima estate, devo chiudere bene la stagione con il Genoa. Ringrazio Spalletti per i complimenti nel post-partita e per l’opportunità che mi ha dato, faro l’impossibile per non deluderlo”.
Poi in un altro passaggio ha aggiunto: “Sono contento di avergli mostrato il mio valore. Voglio fare le cose per bene anche perché la Nazionale è un obiettivo e un orgoglio. L’ho scelta e intendo giocarci il più possibile. Due gol però non bastano, so che non devo fermarmi”.
Sul rapporto col ct, questo il pensiero di Retegui: “Sono grato a Mancini che mi ha voluto in azzurro e anche a Spalletti, che mi ha confermato. Con lui ho un rapporto buono, diretto, sento la sua fiducia e così è più facile”.
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Italia, Retegui: “Ringrazio l’Italia e Spalletti”
Retegui, attaccante del Genoa e dell’Italia, è stato intervistato dal ritiro azzurro in Florida, ed ecco le sue dichiarazioni.
“La chiamata di Mancini è stata una meravigliosa sorpresa per me. Un momento unico che mi ha sorpreso perché non potevo crederci, ora sono felice e orgoglioso di rappresentare questo Paese. Farò di tutto per continuare a vestire la maglia azzurra. So che è difficile, e se non mi arriverà la convocazione farò il tifo per i miei compagni di squadra”.”
Retegui ripensa ancora alla prima convocazione azzurra con il sorriso sulle labbra e sembra pienamente consapevole che quella chiamata sia stato un momento chiave per la sua carriera fino ad ora. “Avevo appena finito di allenarmi con il Tigre, sono uscito e mio padre mi ha chiamato per comunicarmi la notizia. È stata una sorpresa incredibile. Dopo il gol segnato contro l’Inghilterra la mia carriera è cambiata molto. Mi alleno fin da bambino per vivere questa esperienza, per giocare a calcio in Europa e con gli Azzurri. Oggi lo faccio e sono felice di godermi questo momento, ma voglio di più. Sono appena all’inizio”.
Luciano Spalletti, subentrato a Mancini in Nazionale, ha chiamato Retegui in vista delle prossime amichevoli dell’Italia contro Venezuela ed Ecuador che si disputeranno negli Stati Uniti: “Devo essere grato sia a Mancini che a Spalletti, come mi chiamò al suo arrivo . Spalletti l’ho visto poco, ma mi piace per la sua personalità e in questi giorni insieme ci conosceremo di più”. -
Genoa, Retegui: “Un onore essere qui”
Mateo Retegui il nuovo attaccante del Genoa si presenta in conferenza stampa dove ci sarà anche Zangrillo. Ecco le sue dichiarazioni.
Inizia il presidente Alberto Zangrillo con una breve introduzione.
“Fare il presidente di una società di calcio è un sogno meraviglioso. Poi quando anche il presidente è il primo tifoso inizia il difficile. Bisogna misurare le parole e deludere quelle parole. L’importante è non deludere con i fatti. Oggi è un grande giorno perchè presentiamo la realizzazione di un sogno iniziato tanto tempo fa. Qualche tempo dopo la nostra promozione. Era un sogno irraggiungibile. Questo sogno è entrato nella testa di un gruppo meraviglioso, importante, unito. Che ha alle spalle una grande proprietà, illuminata, moderna soprattutto nelle dinamiche e nella visione. Che ha ceduto di credere in un sogno. Era talmente bello questo sogno da sembrare impossibile perchè quando l’obiettivo è alto ci sono altre difficoltà. Questo sogno ha dovuto comporsi di tipo logistico. Doveva essere monitorato ed era una fase difficile in cui ci si doveva comportarsi intelligentemente. Bisognava avere causale, rispetto, attenzione. Questa delegato è stata data all’ingegner Ricciardella. Era un ruolo impegnativo. Vedete poi il nostro direttore sportivo Ottolini, maestro di diplomazia quasi come me. Poi abbiamo in carne ed ossa la realizzazione del sogno che ci dice che il Genoa è tornato e il Genoa porta avanti, con la sua proprietà e con i suoi protagonisti, un progetto straordinario. Ed ecco che vi presento l’oggetto del sogno. Il grande bomber della nazionale italiana Mateo Retegui”.Prosegue Ottolini.
“Volevo solo aggiungere che già l’estate scorsa abbiamo provato ad intavolare qualcosa ma non si è concretizzata. Poi c’è stata questa cena a Genova in cui Ricciardella mi ha detto ‘E se prendiamo Retegui?’. E’ stato lui bravo a trovare le soluzioni migliori per portare in fondo tutto”.Prende la parole Retegui.
“E’ un onore essere qui. E’ un grandissimo club con una grandissima storia. Sono felice”.Le tue emozioni.
“Sono felice. Sono in una grandissima squadra con un grande allenatore. Ho parlato con Milito e mi ha detto che il Genoa è una bellissima società con grandissimi tifosi”.Come mai hai scelto il Genoa?
“Avevo altre soluzioni. Le parole dell’allenatore, la posizione del club che mi voleva. Ho preso una decisione per me e per la mia famiglia e nel mio cuore c’era di venire al Genoa. Sono felice di essere qua”.Cosa ti ha detto Gilardino?
“Mi ha parlato di calcio. E’ un grande allenatore, è stato un grande giocatore della Nazionale e per me è un onore che sia il mio allenatore. Spero di imparare molto da lui e da tutta la squadra”.Tra i motivi che hai scelto il Genoa c’era di stare più “vicino” a Mancini?
“E’ un onore giocare nella Serie A. Il Genoa era una soluzione. Sono felice di stare al Genoa, è un sogno giocare in Nazionale. Mi devo allenare molto. Grazie a Roberto che hanno avuto buone parole con me”.Hai firmato un contratto di quattro anni. Ambisci e diventare un giocatore molto importante per questo club?
“Spero di imparare molto in squadra, di essere protagonista partita dopo partita”.Come stai fisicamente?
“Ho giocato nel Tigre fino a giovedì. Sono in un’ottima condizione”.Da Milito a Simeone tanti giocatori argentini. E’ una responsabilità o una gioia?
“Entrambe. Anche un onore essere qui mettersi la maglia e difenderla a morte”.Conosci la storia fra Genoa e Boca Juniors?
“Ha una grandissima storia con grandi tifosi. Sono felice di difendere questo scudo. Abbiamo parlato a lungo di questo. E’ il destino, il mio bisnonno era genovese, penso sia il destino che giochi qui”.Ti trovi più a tuo agio con un giocatore a fianco o come unica punta?
“Ho parlato con il mister, mi adatto a quello che mi dice il mister e a quello che necessita la squadra. Decide però il mister se giocare con un unico attaccante o con due”.Il tuo obiettivo?
“La cosa più importante è giocare a calcio ed essere felice. Ovviamente poi è segnare. Il mio ruolo lo chiede. La squadra però ha il primo posto”.L’Italia è un’occasione per dimostrare il tuo valore come in Nazionale.
“Grazie a Mancini. Sono fortunato a vestire la maglia della Nazionale. E’ un sogno realizzato”.La corte del Genoa.
“Sono qui perchè ho voluto venire qua. Per la storia del club, per Ricciardella, Ottolini e il presidente che si sono interessati molto a me come al mister che mi ha chiamato. Per me è un onore che mi hanno mostrato la loro fiducia. Quindi è stata una decisione corretta”.Il tuo numero e il tuo soprannome?
“Ho scelto il 19. Chapa è mio papà, io sono Mateo”.