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  • Roma, Tiago Pinto: “È stato un mercato difficile”

    Roma, Tiago Pinto: “È stato un mercato difficile”

    Tiago Pinto, general manager della Roma, come ogni sessione di mercato conclusa commenta le operazioni in entrata e in uscita del club giallorosso. “È sempre un piacere fare la conferenza stampa per chiarire ciò che successo. Nell’ultima conferenza stampa, mi hanno invitato a fare le pagelle, ho deciso di non farlo più, sarete voi a farlo. Sulle offerte, preferisco non parlarne, i giocatori con più rendimento ricevono più offerte. Nelle ultime tre finestre di calciomercato siamo riusciti a non far partire i giocatori più importanti. Delle uscite preferisco non parlare, sono contento che siano rimasti. Ci sono sempre dei retroscena per il calciomercato, in Italia c’è una grande passione, soprattutto negli ultimi giorni”. Il rinnovo di Zaniolo? “Questo è il momento del collettivo, di aiutare la squadra e il mister a portare a casa gli obiettivi. E’ chiaro che il collettivo è fatto dai singoli, ma ora dobbiamo pensare a dare tutto per ottenere il meglio da questa stagione” Il giorno della presentazione di Mourinho disse che avrebbe fatto una rosa all’altezza di Josè. Questo mercato avvicina la Roma alla Champions? “Sì, credo che in tutte le finestre di mercato l’obiettivo sia far diventare la squadra più equilibrata. Con il mercato che abbiamo fatto siamo riusciti a portare due ragazzi che hanno avuto un impatto con la squadra. Tutti voi sapete che il mercato di gennaio è molto particolare: noi cerchiamo di capire cosa manca alla squadra per poi provare a portare in città quello che serve. A novembre con il mister abbiamo deciso i profili e i ruoli da prendere. Dopo abbiamo fatto un lavoro veloce. Per fortuna i ragazzi sono arrivati e hanno migliorato subito la squadra”. C’è la voglia di riscattarli a giugno? “C’è molto tempo per pensarci”.

    Come pensa di risolvere il problema della liquidità? “Una delle cose più belle di questo progetto è il modo allineato in cui lavoriamo. Il nostro allenatore è un direttore d’orchestra, a cui ci affidiamo. Il nostro lavoro è unire la parte finanziaria, strategica e calcistica. Non ho paura del futuro, stiamo facendo il lavoro giusto per rendere la Roma più forte anche economicamente. Nei prossimi 3 mesi con la proprietà e Mourinho faremo quello che abbiamo già fatto, stabilire un piano per essere più forti a settembre” Si manterrà la linea di non cedere i migliori? “Domanda interessante, riflette quello che è il calcio. Bisogna fare scelte per migliorare, al di là di chi si vende. Vogliamo rendere la Roma una squadra vincente, la prossima finestra di mercato sarà in questa ottica, al di là di chi compriamo o vendiamo”. Voto più alto per il mercato in entrata o in uscita? “Non posso… In entrata è come ho detto. Siamo stati veloci e pratici a capire cosa dovevamo prendere e a che condizioni, e abbiamo fatto tutto velocemente. Gli obiettivi sono stati centrati. Uscite: se i giocatori non giocano gli obiettivi per l’uscita sono 3. Rendere la squadra più compatta, trovare un percorso giusto per chi va via, e avere un guadagno economico. Abbiamo fatto alcune uscite, altre non sono arrivate: sono genericamente soddisfatto”. Diawara ha bloccato il mercato? Chi è stato il centrocampista più vicino?
    “Diawara non ha bloccato nulla. E’ successo che il calcio a volte è come il matrimonio, le cose si fanno se tutte le parti lo vogliono. Non è vero che il terzo acquisto non è avvenuto perché Diawara non è partito. Chiedo scusa perché ci sono cose che non capisco: noi al 12 gennaio abbiamo portato Oliveira. Poi tutti abbiamo detto che il mercato era chiuso. Io, il mister e nessun altro può dire che è chiuso al 100% perché può succedere qualsiasi cosa. Ma era sostanzialmente chiuso. Poi qualcuno di voi ha iniziato a fare nomi: addirittura Joao Moutinho che era uno scherzo sui social diventato notizia. Vi lamentate che noi da dentro non parliamo. Tutti i nomi fatti non hanno avuto riscontri su una trattativa. I nomi fatti sono stati tutti bugie, anche Kamara. Un giorno posso anche spiegare il dossier Kamara, non ora. In futuro capirete meglio. Non voglio essere arrogante, voglio condividere i miei pensieri. Tutti i ragazzi di cui si è parlato non hanno mai avuto trattative con noi. Poi qualcuno dice che questi sono obiettivi sfumati. Anche se abbiamo smentito categoricamente. Su questo non posso farci nulla”. Qual è stato il problema di Zakaria? “Quando cerchi di prendere un giocatore ci sono tanti fattori: il calciatore, il contratto, tante cose. Non voglio commentare il caso specifico che è andato alla Juve. Era un giocatore che il nostro scouting seguiva. Magari il direttore sportivo è scarso, ma almeno lo scouting è bravo”. Siete preoccupati di perdere Abraham per il diritto di riacquisto?
    “No, il diritto scatta nel 2023, ma non sono preoccupato. Sta giocando bene, e come ha detto il mister può fare anche meglio. Per essere il suo primo anno in Italia sta facendo bene, ma non mi preoccupa il diritto di riacquisto del Chelsea”. La Juventus si è rinforzata più della Roma? Vi affidate all’algoritmo per cercare i giocatori?
    “Devo concentrarmi su quello che facciamo qui, non su quello che fanno gli altri. Non giochiamo da soli, certo, dobbiamo stare attenti agli altri, ma io non perdo tempo a guardare quello che fanno gli altri. Sull’algoritmo: ora ho più fiducia in voi e spero voi in me. Non capisco dove sia nata la storia dell’algoritmo. Nel calcio c’è il rischio grande di prendere un giocatore sbagliato. Spendere e non avere indietro la performance. Cerchiamo informazioni su tante cose, per ridurre il rischio al minimo. Ma mai abbiamo preso un giocatore per l’algoritmo. Per prendere El Shaarawy non servono algoritmi, così come Rui Patricio. Reynolds? Magari è una scelta sbagliata di un direttore sportivo sbagliato, ma non l’algoritmo. Noi dobbiamo avere il maggior numero di informazioni possibile per fare la stessa giusta. L’algoritmo non ti dice prendi questo o quello, ma non possiamo dimenticare che i dati sono importanti, anche per il lavoro di Mourinho. Match analysis, gps e così via. Non si può prendere un giocatore solo perché l’ha detto l’algoritmo. Quando le cose vanno bene o male, la responsabilità è mia, non l’algoritmo”. La Juve si è quasi ripagata Vlahovic con le cessioni, nel calcio servono i rapporti. In questo senso come è messa la Roma? Trova le porte aperte sul mercato? “E’ più difficile alla Roma rispetto al Benfica? E’ diverso. All’esempio che hai fatto posso rispondere con esempi diversi. Quando sono arrivato qui Pau Lopez era in panchina, magari aveva un valore di mercato di 0. Ha giocato, ha recuperato poi si è infortunato. Io ho bussato alla porta del Marsiglia e 6 mesi dopo uno che faceva panchina a Mirante ha portato 12 milioni di euro. Under? Caso simile. Possiamo parlare di giocatori che alla Roma non giocavano e ora giocano. Il denaro viene dopo. Non capisco cosa intendi per rapporti. Io parlo con tutti i club, quelli che conosco e quelli che non conosco. Sono anche conosciuto per privilegiare il rapporto con i club rispetto a quello con gli agenti. E comunque la Roma è importante. Se qualcuno non apre la porta a Pinto di sicuro la apre alla Roma” Può garantire che Zaniolo sarà alla Roma il prossimo anno? “Non posso io come nessuno” Come mai non è arrivato un regista? E’ un obiettivo? “Se non sbaglio Mourinho aveva detto che riteneva il mercato chiuso. L’estate è lontana. Questo è il momento in cui abbiamo portato musicisti all’orchestra, ora dobbiamo migliorare l’intesa tra di loro. Nei prossimi mesi capiremo con Mourinho e la proprietà dove lavorare per fare la Roma più forte”. Si aspettava un mercato di gennaio genericamente così ricco? Come se lo spiega in questo momento di crisi? “Credo che è vero che ci siano state trattative con molto denaro, ma sono state circoscritte. Al di là del tema economico c’è sempre quello sportivo. I club quando hanno problemi devono reagire, e magari questo provoca i movimenti di denaro. Dopo il Covid aspettiamo che il mercato si rigeneri, si risollevi. Non posso dirti che questo o quel trasferimento mi abbia sorpreso, ci sono sempre sorprese. Sapevo che qualcosa si sarebbe mosso, ma nelle prossime finestre il mercato tornerà ad essere più simile a quello degli anni passati. Non credo però che tornerà mai uguale al passato, ora c’è molto più equilibrio nella gestione economica del calcio”.

  • Il Venezia vuole chiudere per Diawara in uscita dalla Roma

    Il Venezia in queste ore sta lavorando per convincere Amadou Diawara in uscita dalla Roma. I neroverdi hanno già il via libera dei giallorossi per il trasferimento in prestito fino al termine della stagione. Resta da convincere il giocatore a lasciare la capitale, ma c’è fiducia che l’affare possa concretizzarsi. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore.

  • Roma: Nandez può essere la sorpresa di fine mercato

    Nathitan Nandez può essere il colpo di fine mercato della Roma. I giallorossi stanno cercando di cedere Diawara e se il trasferimento andrà in porto, il centrocampista uruguaiano può essere la soluzione giusta. Nandez nei giorni scorsi è stato cercato anche dalla Juventus senza nessun esito, adesso i giallorossi possono tornare alla carica con un prestito con obbligo di riscatto. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore.

  • Salernitana, ufficiale l’arrivo di Fazio

    Un grande colpo per la Salernitana in difesa, attraverso una nota ufficiale sul sito e tramite i social il club comunica l’arrivo di Federico Fazio dalla Roma. Il giocatore ha firmato un contratto fino al 2024.

  • Ufficiale: Riccardo Ciervo è un nuovo giocatore del Sassuolo

    Mancava solo l’annuncio ufficiale, che è arrivato pochi minuti fa. Riccardo Ciervo è un nuovo giocatore del Sassuolo. Il centrocampista classe 2002 arriva dalla Roma in prestito con obbligo di riscatto. Ad annunciare il tutto è stato il club neroverde attraverso i propri canali social.

  • Ufficiale la risoluzione del contratto tra Fazio e la Roma; lo aspetta Salerno

    Attraverso un comunicato ufficiale, la Roma ha annunciato la risoluzione del contratto con Federico Fazio. Il difensore argentino finito ai margini della rosa lascia il club con 6 mesi di anticipo della scadenza del contratto e nelle prossime ore firmerà con la Salernitana.

  • Roma alle prese con il problema Santon

    Roma alle prese con il problema Santon

    Continua l’estenuante tira e molla per i due giocatori fuori rosa della Roma ancora in attesa di una sistemazione. La trattativa di Fazio con la Salernitana prosegue, mentre Davide Santon potrebbe rimanere il solo degli esuberi ad allenarsi a Trigoria. Il terzino ex interista sta rifiutando ogni destinazione possibile, tra cui la Turchia e la Grecia con il Paok Salonicco in pole. Santon andrà in scadenza di contratto con i giallorossi a giugno. C’è anche un problema di cartilagine del ginocchio che rende complicato qualsiasi trasferimento.

  • Sassuolo: è fatta per Riccardo Ciervo

    Il Sassuolo chiude un altra operazione molto interessante. E’ fatta infatti per Riccardo Ciervo, che arriva a titolo definitivo dalla Roma. Il centravanti classe 2002 era in prestito alla Sampdoria ma i neroverdi hanno voluto il giocatore anticipando gli interessi di altri club. Nelle prossime ore è atteso l’annuncio ufficiale.

  • Poker giallorosso, la Roma batte l’Empoli 4-2

    Trionfo giallorosso in trasferta, la Roma travolge l’Empoli 4-2 al termine di una partita spettacolare giocata dagli uomini di José Mourinho trascinati dalla doppietta di un super Tammy Abraham nel primo tempo e dalle reti di Sérgio Oliveira e Zaniolo. I giallorossi calano il poker già alla fine dei primi quarantacinque minuti, nel secondo l’Empoli ha provato ad accorciare le distanze fino al 4-2 finale con i goal di Pinamonti e Bajrami. Ora la Roma grazie a questo successo sale a 38 punti con l’Empoli che rimane fermo a quota 29.

  • Ufficiale: la Roma cede in prestito Reynolds al Kortrijk

    Attraverso un comunicato ufficiale, la Roma ha annunciato di aver ceduto in prestito fino al termine della stagione Bryan Reynolds al Kortrij. Il terzino statunitense classe 2001 non è riuscito a trovare spazio con Mourinho e adesso avrà l’occasione di rilanciarsi nel club belga.