Attraverso un comunicato ufficiale, la Roma ha annunciato la cessione di Tommaso Milanese. Il centrocampista classe 2002 si trasferisce all’Alessandria con la formula del prestito con diritto di riscatto, con i giallorossi che mantengono l’opzione del contro riscatto.
Tag: Roma
-
Shomurodov in conferenza: “Ho lavorato sodo per essere qui! Vogliamo vincere trofei”
Il nuovo acquisto della Roma arrivato da Genoa Eldor Shomurodov si è presentato nella conferenza stampa di questo pomeriggio a Trigoria. Ecco le sue parole:
Perché sei arrivato nel grande calcio a 26 anni?
“Difficile rispondere. Ogni anno mi sono dato obiettivo di migliorare sempre. Non è importante l’età, l’importante è che sia qui e non vedo l’ora di dimostrare quello che valgo e vincere qualcosa con la Roma e per la Roma”.
Come ti vedi in coppia con Abraham?
“Per il mio ruolo devo dire che sia che giochi largo o al centro per me non ho preferenze, mi trovo bene in entrambi i ruoli. Devo dire che la cosa importante è che tutto quello che viene deciso sia per il bene della Roma. Se la cosa più importante per la squadra è giocare con Abraham non vedo l’ora di farlo”.
Ti senti questa grande voglia di vincere? Quali sono i tuoi punti di riferimento?
“Come ho detto prima, ero concentrato sul giocare bene e migliorare me stesso, senza mettermi fretta. Adesso devo pensare al bene della Roma. Dobbiamo raggiungere la vittoria di un trofeo. Il punto di riferimento è questo, la fame di vittoria. Mi interessa dare una mano alla squadra, portare dei trofei”.
Qual è il tuo rapporto con Mourinho?
“Effettivamente ci siamo visti 2 anni fa a Mosca. Quando è arrivata la notizia dell’interesse della Roma per me ho detto subito di sì, in primis per la Roma, per la piazza e per gli obiettivi, poi per Mourinho che è uno dei migliori allenatori al mondo”.
In cosa senti di dover crescere?
“Appena sono arrivato volevo far vedere quello di cui ero capace. Probabilmente quello che ho dimostrato è stato di più di quanto mi aspettavo. Devo ancora migliorare in svariati aspetti per dare una gioia ai nostri tifosi”.
-
Matias Viña si presenta: “Sono giovane ma so come si vince, posso giocare da terzino o da centrale”
A Trigoria questo pomeriggio è stato presentato il nuovo terzino sinistro Matias Viña. L’esterno uruguaiano arrivato a Roma ha rilasciato queste dichiarazioni:
“Buonasera a tutti. Sono giovane ma ho già avuto la fortuna di vincere abbastanza. Il segreto è giocare una partita alla volta, senza porsi mete a lungo termine. Un passo alla volta”.
Trattativa lampo o parlavate già con la Roma prima dell’infortunio di Spinazzola?
“Ero al Palmeiras e ho saputo dell’interesse della Roma, ho parlato con Mourinho. Arrivato qui ho fatto il periodo di quarantena e mi sono allenato con la squadra e sono felice di essere qui oggi”.
Sei pronto per giocare anche difensore centrale? Ne hai parlato con Mourinho?
“No, però sono preparato per giocare in questa posizione. È una posizione che conosco, non ho problemi a giocare a 3, a 5, terzino o centrale”.
Che effetto di hanno fatto i tifosi della Roma?
“Vengo dal sudamerica dove le tifoserie sono calde e si sentono forte sul terreno di gioco. Questo fa sì che il calciatore renda al di là delle proprie capacità. Ritrovare il pubblico è stato un effetto bellissimo che piace a ogni calciatore”.
Mourinho di chiede più la fase di spinta o la copertura?
“In Turchia sono state le circostanze della partita a determinare l’interpretazione. Dipende dalla gara e dalla gestione. Dobbiamo continuare ad allenarci così bene. Devo migliorare tatticamente, abiturami a un calcio diverso da quello sudamericato trovando l’equilibrio tra fase difensiva e offensiva”.
-
Ufficiale: la Roma cede Ante Coric allo Zurigo
Attraverso un comunicato ufficiale, la Roma ha annunciato la cessione in prestito fino al termine della stagione di Ante Coric allo Zurigo. Per il centrocampista croato classe 97 si spera sia la stagione del riscatto dopo le ultime deludenti prima al Venlo e poi all’Olimpia Lubiana.
-
Roma: Celar sarà ceduto; va al Lugano
La Roma continua nell’operazione sfoltimento della rosa. Il prossimo a partire sarà il centravanti sloveno classe 99 Zan Celar. Il giocatore salvo clamorosi colpi di scena sarà ceduto a breve a titolo definitivo al Lugano. Celar dopo i prestiti di Cittadella e Cremonese avrà un nuovo club dove punterà su di lui acquistandolo a titolo definitivo. Si attende la fumata bianca.
-
Tris della Roma, Fiorentina sconfitta 3-1
Inizia con una vittoria il campionato della nuova Roma di José Mourinho, i giallorossi battono all’Olimpico 3-1 una buona Fiorentina guidata da Vincenzo Italiano. Una partita molto intensa con entrambe le squadre rimaste in dieci uomini a causa delle due espulsioni di Drągowski nel primo tempo e Zaniolo all’inizio della ripresa. Spettacolare il debutto di Tammy Abraham sceso in campo dal primo minuto e autore di due assist per il primo goal della Roma firmato Mkhitaryan e il raddoppio di Veretout. Il trequartista armeno sblocca la partita al 26′, la Roma trova così il vantaggio in superiorità numerica. Nella ripresa al 60′ arriva il pareggio della Fiorentina con Milenkovic, in dieci uomini la viola ha disputato una buonissima partita in fase offensiva ma meno in difesa, la doppietta di Veretout nel finale manda infatti la Fiorentina ko.
-
Formazioni Ufficiali: Roma-Fiorentina
Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham. All.: Mourinho.
Fiorentina (4-3-3): Dragowski; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Pulgar, Maleh; Gonzalez, Vlahovic, Callejon. All.: Italiano.
-
Ufficiale: Roma, William Bianda in prestito al Nancy
Attraverso un comunicato ufficiale sul proprio sito il Nancy ha annunciato l’arrivo in prestito secco del giovane difensore francese classe 2000 William Bianda dalla Roma.
-
Verso Roma-Fiorentina, le parole di Mourinho: “Il club ha fatto sforzi, dobbiamo fare bene”
A Trebisonda, in Turchia, è andato tutto bene e Mourinho al debutto sulla panchina della Roma ha portato a casa il risultato e ha ipotecato il passaggio alla fase a gironi della Conference League. Ora è tempo di pensare alla serie A che, per i giallorossi, inizierà domenica 22 agosto alle 20:45 all’Olimpico contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Ecco le parole in conferenza stampa di Mourinho:Come sta la squadra fisicamente? «Le vittorie aiutano a recuperare, quando si vince la stanchezza non è la stessa dopo una sconfitta. Non abbiamo avuto nessun infortunio in quella partita, neanche piccoli. Stiamo tutti bene e siamo preparati. Ovviamente abbiamo giocato 48 ore fa, ma il calcio di oggi è così. Puoi giocare ogni tre giorni e se hai una rosa che può aiutare in momenti di difficoltà è meglio. Abbiamo bisogno di giocare, contro il Trabzonspor, abbiamo sentito la differenza di una squadra che ha giocato tre partite ufficiali. Non farò tanti cambi, abbiamo quattro partite di fila, domani sarà la seconda poi il Trabzonspor e la Salernitana. Andremo partita dopo partita e non penseremo alla stanchezza».
Domani si va verso il tutto esaurito, quanto può aiutare la presenza dei tifosi? «I tifosi possono aiutare, ma possono anche giocare. Qualche volta solo lì per aiutare e altre per giocare, io spero che siano lì per giocare. La passione è tremenda, ho giocato a Roma come avversario e ho capito la passione che c’è. Mancano tanto le partite vere perché da un anno o più la gente non va allo stadio, perché se facessimo la formula passione più quello che manca, sono convinto che staranno lì per giocare. Se loro giocano con noi, sarà difficile per la Fiorentina andare a casa con un risultato positivo».
In ogni intervista dice che le manca qualcosa, perché? «Questo l’ho detto qualche giorno fa, oggi quello che mi manca sono i tre punti di domani. È questa l’unica cosa che mi manca. L’unica cosa che io voglio, Italiano vuole, i miei giocatori vogliono e i giocatori della Fiorentina vogliono sono i tre punti. Capisco la domanda, ma per finire la storia posso dire che il nostro mercato è stato reattivo perché abbiamo perso due giocatori che non ci aspettavamo di perdere e abbiamo dovuto reagire. Non abbiamo preso qualche giocatore che nella mia visione sarebbe un giocatore importante per riequilibrare la nostra rosa, ma se una società fa uno sforzo come quello che ha fatto per avere una reazione fantastica ai problemi, non ho diritto di mettere alcun tipo di pressione, non faccio nessuna richiesta in più e mi nascondo dietro a una parola chiave, che è tempo. Una parola chiave in questo progetto, che mi ha portato qui a Roma e mi nascondo dietro a questo tempo perché capisco che sarà difficile fare qualcosa in più e il mio lavoro adesso è lavorare con tutti i giocatori che abbiamo in rosa e avremo tempo per fare qualcosa in più. Se non si fa adesso si farà a gennaio, altrimenti la prossima estate. Vorrei che sia l’ultima volta che parlo di questo, anche se il mercato finirà il 31. Sono molto contento per il modo in cui la società sta con me in questo progetto e non ho il diritto di chiedere qualcosa in più. Lavoriamo con quello che abbiamo, andremo lì con il feeling che mi piacere avere e andremo lì per vincere. Come principio di vita, cercheremo di vincere in ogni partita. Anche in squadre che hanno più potenziale di noi».
Come la vede la Fiorentina di Italiano? «Prima hanno scelto Gattuso e poi Italiano, hanno sempre scelto bene. Io ho visto un po’ di tutto di Italiano, gli analisti guardano tutto. Abbiamo visto quello che ha fatto allo Spezia, abbiamo visto tutto quello che c’è da analizzare nella Fiorentina. Sarà difficile, hanno giocatori di qualità, Italiano è un bravo allenatore, io sono un bravo allenatore e le nostre squadre giocano già abbastanza bene per due squadre che lavorano da pochissimo tempo con noi».
Nell’ultima amichevole all’Olimpico, il campo non era il massimo. Lei che viene dall’Inghilterra in cui i campi sono perfetti, è preoccupato del campo del’Olimpico e delle strutture italiane? «Il clima aiuta tanto per la qualità dei campi. L’organizzazione del calcio in Inghilterra è difficile da paragonare con altri paesi. Dire che ci siano rapporti tra l’infortunio di Smalling e il campo sarebbe molto cattivo da parte mia e rifiuto questa connessione. Il campo non stava bene, ma ho fiducia nella professionalità e nell’orgoglio della gente e spero che sia in condizioni più accettabili. Sicuramente la settimana prossima quando la Lazio giocherà in casa, sarà ancora meglio. Un pochino più di pressione da tutti, non solo dal mio Instagram che è un account cattivo in cui dico tutto quello che mi passa per la testa. Con un po’ di pressione da tutti noi, possiamo arrivare a giocare a un buon livello».
Come sta Abraham? È pronto a giocare? «Domani sarà convocato, non si è allenato con la squadra. Le regole ci hanno imposto di farlo allenare da solo, ha giocato partite amichevoli di livello alto a Londra contro Chelsea, Arsenal e Tottenham. È stata una settimana difficile per lui, abbiamo tre attaccanti e siamo contentissimi di averli».
Quali sono le condizione di Reynolds? «Siamo insieme solo da cinque settimane, è impossibile parlare di evoluzione. Fisicamente ha delle condizioni fantastiche per essere un terzino, tecnicamente e tatticamente è arrivato da una realtà completamente diversa e che deve migliorare. È giovane, non ha mai giocato in Europa».
Cosa è successo con Florenzi? «Il modo migliore per rispondere è di fargli gli auguri di fare una buona stagione e che possa essere felice a Milano. Ho parlato con lui solo una volta e nella testa aveva chiaro quello che voleva e non voleva fare. E quello che voleva fare era andare al Milan».
Ha parlato spesso di tempo e ha detto che si nasconde dietro al concetto di tempo, ma nella sua carriera il concetto di tempo era sempre adesso. Il concetto di tempo è cambiato per la Roma o è cambiato Mourinho? «La Roma è club gigante, ma questa è la dimensione del club come tifosi, storia e città. Un’altra cosa è la natura dei progetti: quando sono arrivato al Chelsea, all’Inter, al Real Madrid, i progetti erano assolutamente ovvi e si doveva vincere subito. Alla Roma è diverso, è finita 16 punti dietro il quarto posto e 29 dallo scudetto, è ovvio che servirà tempo. Il tempo nel calcio è una cosa importante, la realtà è il pragmatismo dei numeri: noi non vinciamo da tanti anni, abbiamo finito la scorsa stagione settimi. Questo è il pragmatismo dei numeri. Ci vuole tempo, organizzazione, lavoro invisibile e con il tempo i risultati arriveranno. Però ioò sempre sia prima della Salernitana che della Juve o dell’Inter che bisogna vincere».
La spinta dei terzini nella sue squadre è costante? Perché tanti cross sbagliati contro il Trabzonspor?
«Quando ero in Inghilterra dicevo sempre ai miei che mi mancavano le conferenze stampe italiane in cui si parla di calcio. Adesso che sono in Italia io non voglio parlare di tattica perché voi siete bravi. Siamo arrivati a tante situazioni di cross contro il Trabzonspor e abbiamo sbagliato tanto. Possiamo spingere con due terzini, con uno o con nessuno. Un tempo c’era un modulo di gioco, adesso si fa diversamente perché è più difficile per l’avversario preparare la partita contro di te. Ci sono diversi modi per arrivare a un diverso obiettivo, per segnare gol devi avere diverse posizioni nell’ultimo terzo offensivo. La qualità del cross dipende dal giocatore e altre volte dipende dal momento. Karsdorp, Vina e Calafiori hanno una buona qualità di cross, ma contro il Trab il primo cross lo ha fatto Mkhitaryan che non è un giocatore di fascia».Quali sono le squadre più attrezzate rispetto alla Roma? «È una domanda facile perché sapete la risposta. È il pragmatismo della classifica, guardate lì e non è difficile capire le distanze. Quando sono 3/4 punti siamo tutti nella stessa tasca, quando la differenza è di 29, 25, 16, 17 è diverso. Lasciateci tranquilli e alla fine si vedrà. Il mio discorso non cambia: la prossima partita la vogliamo vincere. Quando giochiamo contro Inter, Juve, Milan, Atalanta e tutte quelle squadre che sono state più forti di noi comunque non cambieremo il nostro discorso”.
-
Ufficiale: la Roma cede Providence in prestito al Club Brugge
Attraverso un comunicato ufficiale, la Roma ha annunciato la cessione in prestito fino al termine della stagione del centravanti classe 2001 Ruben Providence al Club Brugge. Per il giocatore l’occasione di giocare con maggiore continuità e mettersi in evidenza.