Il malore occorso al difensore giallorosso Ndicka ha costretto l’ivoriano ad accasciarsi a terra dopo essersi toccato il petto. Tanta la paura in campo e fuori.
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Serie A, Udinese – Roma sospesa
Incredibile quello che è accaduto oggi in Udinese – Roma sospesa al 71′ per il malore a Ndicka. Il calciatore Ivoriano è caduto a terra per un dolore al petto, gli allenatori De Rossi e Gotti hanno concordato la sospensione della partita -
Roma, Pellegrini a tutto tondo sulla fascia da capitano e sulla squadra
Il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini, ha parlato di vari argomenti. Queste le sue dichiarazioni:
“Vestire questa maglia è una grande responsabilità perché nascendo e crescendo a Roma la senti un po’ tua quindi senti tuo anche lo stadio. Le persone che sono dentro lottano insieme a te, è soprattutto una grande responsabilità e una sfida grande perché chiunque viene a giocare per la Roma deve sapere che cosa vuol dire giocare per la Roma. La fascia di capitano? Beh, anche questa è una grande responsabilità, soprattutto dopo Francesco e Daniele che hanno fatto la storia della Roma, penso che che la fascia non bisogna portarla solamente la domenica durante la partita, ma bisogna portarla tutti i giorni perché già giocare nella Roma deve essere un grande onore per chiunque viene qui, figuriamoci per un ragazzino cresciuto a Cinecittà. La maglia numero 7? Il numero sette è sempre stato il mio il mio numero fortunato, diciamo così, è un numero che mi piace da morire, a cui sono molto legato e che mi porto da bambino non per un idolo o qualcosa di simile ma più che altro proprio per il piacere di vedere questo numero. Mi piace il numero sette. Quando sono venuto qui a Roma c’erano disponibili anche altri numeri come l’11 e il 12 che anche mi piacevano, però poi alla fine scelsi il 7 perché era libero, era il mio numero fortunato e il numero che ha indossato Bruno Conti”.
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Europa League, le probabili formazioni di Milan – Roma
La probabili formazioni di Milan-Roma di Europa League
MILAN (4-1-4-1): Maignan; Calabria, Thiaw, Gabbia, Theo Hernandes; Bennacer; Pulisic, Loftus-Cheek, Reinjders, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli.
A disposizione: Sportiello, Nava, Kjaer, Florenzi, Terracciano, Bartesaghi, Adli, Musah Zeroli, Chukwueze, Okafor, Jovic. Indisponibili: Kalulu, Mirante, Pobega. Squalificati: Tomori. Diffidati: Calabria, Maignan, Leao, Musah.ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Smalling, Spinazzola; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy. Allenatore: De Rossi.
A disposizione: Rui Patricio, Boer, Llorente, Angelino, Karsdorp, Aouar, Renato Sanches, Zalewski, Bove, Baldanzi, Abraham. Indisponibili: Azmoun, Hujsen, Kristensen. Squalificati: Ndicka. Diffidati: Cristante, Paredes, Spinazzola.Arbitro: Turpin (Francia).
Assistenti: Danos e Finjaen.
IV uomo: Boquet.
Var: Brisard.
Avar: Delajod -
Roma, Dybala: “Non penso al mio futuro”
Dybala, attaccante della Roma, è presente in conferenza stampa per presentare la sfida tra Milan e Roma, valida per l’andata dei quarti di finale di Europa League e in programma domani alle 21:00 a San Siro. Ecco le sue dichiarazioni.
Che differenza c’è tra De Rossi, Allegri e Mourinho?
“De Rossi sta iniziando ora, gli altri hanno grande esperienza. Però vedendo come allena, cosa trasmette, cosa ci dà… Ci ha dato un entusiasmo molto alto: se lui trasmette sempre questa volgia ha tutte le carte per arrivare ai livelli di Allegri e Mourinho”.
Per la Roma questo che momento è?
“Siamo in fiducia, è un momento positivo: vincere il derby ti aiuta a lavorare con più allegria e serenità. Affrontare una partita come questa è una bella prova per noi: sapere dove siamo, come stiamo giocando…”.
Il tuo futuro…
“Con De Rossi mi trovo benissimo, alcune scelte (quella sull’allenatore, ndr) non dipendono da me. A noi farebbe piacere continuare con lui. Per il mio futuro si deve parlare con la società, vedere che intenzioni ha…”.
Come stai?
“Mi sento benissimo”.
Tutti hanno negli occhi il tuo video triste dopo il Siviglia…
“Perdere una finale è una delle cose più brutte, quasi la più brutta che può succedere nel calcio. Io ne ho perse tante e ne ho vinte altre, ma ci tenevo tanto a vincere col Siviglia. Il percorso era stato bellissimo, ci eravamo arrivati in maniera grandiosa. Quel gruppo sarebbe rimasto nella storia della Roma. Ho perso anche una finale di Champions e avevo le stesse sensazioni… Poi il calcio ti dà sempre una rivincita”.
Come ti trovi con De Rossi?
“Il mister mi dà molta libertà, senza abbassarmi tanto, perché poi è lunga arrivare in area. Per me è importante giocare bene, il suo modo di giocare ha aiutato un po’ tutti”.
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Roma, Paredes: “Potrei tornare al Boca Juniors”
Il centrocampista della Roma Leandro Paredes da quando sulla panchina dei giallorossi è arrivato De Rossi al posto José Mourinho ha visto crescere la sua importanza. Ecco le sue dichiarazioni in una intervista.
“Non mi sono dato una data precisa, non lo faccio con niente nella mia vita. Cerco di vivere la mia vita e la mia carriera giorno dopo giorno, quello che deve succedere succederà. La voglia di tornare al Boca Juniors c’è sempre, l’ho detto spesso, ma come detto non mi sono posto una data precisa”.
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De Rossi fa suo il primo derby in panchina: la Roma vince 1-0
Daniele De Rossi vince il suo primo derby in panchina da tecnico giallorosso, la Roma batte 1-0 la Lazio grazie alla rete firmata alla fine del primo tempo da Gianluca Mancini decisivo da un calcio d’angolo batutto da Paulo Dybala al 42′. I giallorossi salgono così a quota 55 punti al quinto posto in classifica mentre la squadra biancoceleste di Igor Tudor rimane a 46 punti.
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Il primo Derby (in panchina) non si dimentica…
Il calcio è l’unico sport al Mondo che, ormai, quasi ogni giorno, in ogni categoria, in ogni momento della giornata, in ogni zona del pianeta, riesce ad unire gli animi, le voci, i desideri di migliaia di persone in un unico contesto, quello dello stadio. Pensate ora se a tutto ciò si aggiunge la magia di un appuntamento fisso che mobilita una città intera, e non una città qualunque ma la Capitale. Pensate se a tutto ciò si associa l’importanza di una rivalità storica che divide anche le famiglie più unite. Pensate infine se a tutto questo si accompagna il fatto che, sulle panchine delle due squadre che si sfidano, ci sono due ex calciatori che per la prima volta vivranno da allenatori il Derby della Capitale. Dalla somma di tutte queste componenti non può che uscire un mix perfetto di sicure emozioni, possibili soddisfazioni e ovvie paure.
Da calciatori sia Tudor che De Rossi hanno disputato incontri del genere: il tecnico croato infatti con la maglia della Juventus ha vissuto il Derby della Mole contro il Torino, ma in più da allenatore ci sono da considerare anche quelli con il Paok e con il Galatasaray, nonché con il Marsiglia, se si considera lo scontro storico contro il Lione. Tudor sa, quindi, quale può essere l’importanza e la considerazione che il popolo capitolino attribuisce a questo scontro. Dall’altro lato invece De Rossi ha disputato in campo tantissimi Derby con la maglia giallorossa contro i biancocelesti, molti da protagonista assoluto. Per questo non va certo spiegato a DDR cosa significhi questa partita per la città di Roma, quali siano le pressioni e come il numero dei battiti del cuore aumenti sempre di più ad ogni giorno, ad ogni ora e ad ogni minuto che avvicina a questa battaglia.
Scontro, battaglia, sono termini che meglio non potrebbero spiegare l’agonismo di un incontro del genere. Anche se il senso del calciatore bandiera, di appartenenza, del giocatore figlio di un popolo, sembra pian piano svanire nel calcio moderno, l’aria del Derby rende tutti tifosi e tutti estremi difensori dei propri colori. Da una parte Capitan Pellegrini e Capitan Futuro in panchina dovranno convertire il trend negativo degli ultimi anni. Infatti i giallorossi è dal marzo 2022 che non vincono la sfida cittadina. Dall’altra parte il Bomber Immobile ed il generale Tudor dovranno difendere i risultati positivi degli ultimi quattro Derby tramite la nuova proposta e le novità tattiche della formazione biancoceleste.
La Roma dovrebbe schierarsi con il solito 4-3-3 di partenza, che poi a seconda delle fasi del match si può trasformare in 4-2-3-1 oppure in 3-4-2-1, con Svilar in porta, difesa con Celik a destra, Spinazzola a sinistra, Mancini assieme ad Huijsen, favorito al momento su Llorente e Smalling, al centro della difesa. A centrocampo Paredes davanti alla difesa con Pellegrini e Cristante mezzali con compiti diversi, El Shaarawy e Dybala, che sembra del tutto recuperato, ai lati di Lukaku davanti.
La Lazio invece partirà con il 3-4-2-1 visto in queste prime uscite tra campionato e Coppa Italia. In porta ci sarà Mandas, con Provedel ancora ai box, in difesa invece Casale, favorito su Patric, con Romagnoli e Gila. Sui lati saranno schierati Marusic e Felipe Anderson, con al centro Vecino e Guendouzi. In attacco invece dovrebbe partire Immobile dall’inizio con alle spalle Kamada ed il ballottaggio principale è quello tra Pedro, Luis Alberto ed Isaksen, con quest’ultimo che parte avanti agli altri nel gradimento.
Insomma è tutto pronto per questo Derby infuocato delle Capitale, che si gioca si con la palla apparentemente, ma che va oltre il calcio e si gioca con gli animi e con il cuore delle persone; che potrà dire tanto a livello di classifica, la distanza tra i due club è di sei punti; che vedrà da una parte una squadra, che è da due anni che non vince uno scontro del genere, e dall’altra parte una squadra abituata ormai a portare punti a casa da una partita così; ma soprattutto un match che vedrà due ex calciatori, oggi allenatori, vivere per la prima volta da bordo campo un Derby di Roma. Perché si sa il primo Derby (in panchina) non si dimentica…