Tag: Roma

  • La Roma sta per chiudere per Angelino

    La Roma sta per chiudere per Angelino

    In Serie A, la Roma ad una settimana dal cambio di panchina sta per piazzare un colpo di mercato. Si tratta di Angelino del Lipsia ad un passo dal club giallorosso. Angelino Classe ’97, difensore spagnolo di proprietà del Lipsia, ma in questa stagione in prestito al Galatasaray.

    Manca poco per l’ufficialità del suo acquisto.

  • La Roma mostra interesse per l’esterno olandese Bakker

    La Roma mostra interesse per l’esterno olandese Bakker

    La Roma sembrerebbe molto interessata a Mitchell Bakker dell’Atalanta, non visto fino ad ora da Gasperini.
    prima della squadra capitolina di era palesato il Monza per l’esterno, offerta accettata dai bergamaschi ma non dall’esterno olandese.

  • Fiorentina e Roma lavorano a uno scambio Belotti-Ikoné

    Fiorentina e Roma lavorano a uno scambio Belotti-Ikoné

    Fiorentina e Roma sono al lavoro per uno scambio tra il centravanti Andrea Belotti che può ripartire dalla maglia viola e l’esterno offensivo francese Jonathan Ikoné pronto a compiere la direzione opposta per rinforzare il reparto offensivo giallorosso. Al momento lo scoglio che bisogna superare è il scoglio ingaggio, Belotti alla Roma guadagna 2,5 milioni di euro netti mentre Ikoné 1,5 milione.

  • Buona la prima per De Rossi; la Roma supera il Verona

    Buona la prima per De Rossi; la Roma supera il Verona

    Buon esordio per Daniele De Rossi sulla panchina della Roma la quale conquista la sua prima vittoria. A farne le spese il Verona sconfitto 2-1 grazie ad un buon avvio giallorosso che ha portato le reti di Romelu Lukaku  e Pellegrini. Nella ripresa ospiti che accorciano le distanze con Folorunsho. Tre punti che portano la Roma all’ottavo posto in classifica con 32 punti, mentre il Verona 18esimo con 17 punti.

  • De Rossi ritorna all’Olimpico, è la vittoria dei romantici

    De Rossi ritorna all’Olimpico, è la vittoria dei romantici

    Immaginate questa situazione: voi su una sedia, magari a dondolo, magari davanti ad un camino, magari con i capelli bianchi, con vostro nipote sulle ginocchia. Questo momento deve essere necessariamente dedicato al racconto di una bella storia del passato. Una bella storia che ha un significato, un racconto di cui si è stati testimoni da quando è nato a quando è finito. Come ad esempio la storia di Daniele De Rossi e la Roma, perché questa non è definibile in altro modo se non come una bella storia.

    Al di là del giudizio sull’esonero di Mourinho, andando oltre i dubbi sulla poca esperienza da allenatore di De Rossi e tralasciando anche le opinioni sul comportamento dei Friedkin e sul perché della loro scelta, l’ex capitano giallorosso è il simbolo della vittoria di tutti i romantici e lo è per almeno tre motivi.

    Il primo aspetto è quello legato al ciclo calcistico di DDR16. Infatti Danielino, nato in una famiglia romanista e di conseguenza tifoso romanista da sempre, inizia dai pulcini della Roma, fa tutta la trafila del settore giovanile, la primavera ed arriva finalmente in prima squadra. Pian piano negli anni conquista il posto da titolare in campo ed il ruolo di bandiera tra i tifosi. Ha la possibilità di vivere il suo percorso alla Roma con “Er Pupone”, con tutti gli aspetti positivi e negativi del caso. Perché si è vero che gioca al fianco di uno dei numeri dieci più forti della storia del calcio italiano, con cui magari può dividere le pressioni della piazza. Ma con Totti capitano, l’appellativo a lui destinato è quello di “Capitan Futuro” e di essere quindi uno scalino dietro di lui. Ritiratosi Totti però, De Rossi diventa il capitano effettivo e capo popolo della Curva Sud sul manto verde. Con la sua esperienza e qualità si afferma definitivamente come leader del club di cui è tifoso, vivendo sulla propria pelle gioia e tormento. Oggi quel bambino nato con il DNA giallorosso, dopo essere stato il nastro nascente, il talento affermato, il secondo leader dietro Totti, il capitano indiscusso, diventa l’allenatore dell’AS Roma. Il cerchio si chiude.

    Il secondo motivo è che per tutti coloro che hanno vissuto il passaggio dal calcio dei primi anni del 2000 a quello attuale, De Rossi rappresenta un punto di svolta. Infatti, andando oltre l’analisi dei cambiamenti tecnici e tattici del gioco del calcio in questi anni e tralasciando le evoluzioni di pensiero calcistico, De Rossi ha rappresentato la fine di un concetto. Che si voglia o no, non è un luogo comune dire che la figura della bandiera di una squadra è finita. Anche i calciatori attuali, che giocano per la squadra di cui sono tifosi da bambini, non hanno ereditato l’attitudine ad essere il simbolo del proprio club. L’ultimo, in ordine prettamente cronologico, nel calcio italiano è stato proprio Daniele De Rossi. Con l’addio di De Rossi è stata segnata la fine della figura iconica che porta in campo gli stati d’animo di un popolo intero. Del calciatore – tifoso che vive come qualunque altra persona sugli spalti le emozioni di una partita. Nel momento in cui De Rossi ha appeso gli scarpini al chiodo si è chiusa un’era, quella dell’eroe romantico, tipica del ciclo carolingio, che vive mille peripezie solo ed esclusivamente per esaudire i desideri della sua bella. Ora però quel percorso di lotta e dimostrazioni d’amore, un po’ come quello di Orlando il Furioso per la sua Angelica, può tornare ad avere il suo continuo, da un’altra prospettiva, quella di bordo campo.

    Il terzo ed ultimo motivo è che la storia di Daniele De Rossi è la storia che accomuna effettivamente i cuori di tutti quelli che hanno un obiettivo nella vita e che vivono per quello. Torniamo per un attimo alla sedia a dondolo vicino al camino, una volta raccontata la favola ora è il momento di trarre una morale da insegnare a vostro nipote. Il percorso di nascita, crescita, realizzazione, addio, ritorno e chissà cos’altro, è un pensiero che tutti, anche per un solo istante, abbiamo fatto nella vita. Un percorso che va aldilà dell’ambito calcistico, ma entra nella vita di tutti. Chi non ha mai espresso un desiderio gigante, enorme, irrealizzabile? Quante volte magari, anche per il più impossibile degli obiettivi, ci siamo chiesti: “e se effettivamente questo desiderio si realizzasse?” Ebbene questa storia è la dimostrazione che tutto è realizzabile. Anche la storia di un bambino, nelle cui vene scorre sangue rosso come tutti, ma con delle forti venature gialle; che parte da un campetto di periferia per arrivare in Champions League, a vincere un Mondiale e soprattutto diventare simbolo della sua gente. Quel bambino questo pomeriggio alle 18 farà ritorno in quello Stadio Olimpico che l’ha visto gioire e soffrire, sudare ed esultare, e che lo riabbraccerà con lo stesso affetto ed amore che una mamma avrebbe nel ricongiungersi ad un figlio che dopo anni fa ritorno a casa.

    In bocca al lupo Mister, viva i romantici e viva il calcio!

  • Roma, le parole di Smalling

    Parla Chris Smalling, attraverso una storia Instagram, ha pubblicato una lunga lettera, dopo diversi mesi di silenzio.

    Dal mio arrivo alla Roma nel 2019 il mio impegno e la mia lealtà nei confronti del club non hanno mai vacillato. Dall’istante in cui ho messo piede alla Roma, mi sono sentito immediatamente a casa. Roma è la mia casa, e il rapporto che ho instaurato con i tifosi della Roma è qualcosa a cui tengo molto. Per questa ragione, vorrei affrontare alcune delle voci che circolano da qualche tempo. Vorrei anzitutto mettere in chiaro che non ho mai né chiesto né contemplato di lasciare questo grande club”.

  • Roma, Dybala ritorna a lavorare in gruppo

    Per la Roma sono stati dei giorni particolarmente difficili, con il cambio di panchina avvenuto, De Rossi ha preso il posto di Jose Mourinho. C’è però una buona notizia per il club giallorosso, infatti Dybala è ritornato a lavorare in gruppo dove si rivisto anche Smalling. Sono sicuramente delle buone notizie per De Rossi.

    Dybala

  • Pioli – Roma, un destino che può incrociarsi a giugno

    Pioli – Roma, un destino che può incrociarsi a giugno

    L’esonero di Mourinho, alla Roma ha aperto degli scenari interessanti per il futuro. De Rossi è un traghettatore, fino al termine della stagione. Poi che cosa accadrà? Da quanto emerge può essere Pioli il prossimo tecnico della Roma dalla prossima stagione. L’attuale tecnico del Milan a fine campionato lascerà quasi sicuramente i rossoneri per passare nella capitale sponda giallorossa.

  • Ora è anche ufficiale, Daniele De Rossi torna alla Roma come allenatore

    Ora è anche ufficiale, Daniele De Rossi torna alla Roma come allenatore

    La Roma ha pochi minuti fa ufficializzato l’arrivo in panchina di Daniele De Rossi. L’ex capitano dei giallorossi prenderà il posto di Mourinho fino a giugno 2024. Avrà il ruolo di traghettatore e la responsabilità di risollevare i destini della squadra del suo cuore. Sabato alle 18 allo Stadio Olimpico quindi ci sarà il ritorno di Capitan Futuro, questa volta da allenatore dell’AS Roma.

  • Mourinho – Roma è proprio finita: i numeri del portoghese in giallorosso

    Mourinho – Roma è proprio finita: i numeri del portoghese in giallorosso

    José Mourinho già da diverse ore non è più ufficialmente l’allenatore della Roma. Il tecnico portoghese è stato esonerato dopo la sconfitta contro il Milan di domenica sera per 3-1. In classifica ora la Roma si trova in nona posizione a 29 punti, lontana dalla zona Champions. A meno cinque dal quarto posto.

    Arrivato nel 2021 nella capitale, l’ex tecnico di Inter e Chelsea, con la Roma ha vinto una Conference League nel 2022. Poi nel 2023 ha perso la finale di Europa League.

    Nonostante delle sessioni di mercato importanti con gli arrivi di Abraham, Dybala e Lukaku. La Roma non è mai riuscita a entrare nella lotta per i primi posti

    La media punti di Mourinho alla Roma è stata di 1,614 in 96 partite di Serie A e lascia il club giallorosso dopo 138 partite, 68 vittorie, 30 pareggi e 40 sconfitte.