Dopo il clamoroso esonero di José Mourinho comunicato stamattina dalla Roma, il club giallorosso è a caccia del suo sostituto e uno dei nomi in questo momento in cima alla lista è quello di Daniele De Rossi libero da ogni impegno dopo la sua ultima esperienza sulla panchina della Spal. Il sogno di Daniele De Rossi di allenare la Roma potrebbe presto divenire realtà, per lui pronto un contratto fino al 30 giugno 2024 con opzione per un’altra stagione.
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La Roma esonera José Mourinho
La Roma esonera José Mourinho, con un comunicato inaspettato:
” L’AS Roma annuncia che José Mourinho e i suoi collaboratori tecnici lasceranno il Club con effetto immediato. Mourinho era stato annunciato come sessantesimo allenatore nella storia della Roma nel maggio del 2021. Ha guidato la squadra alla conquista della Conference League a Tirana il 25 maggio del 2022 e alla finale di Europa League a Budapest nella scorsa stagione.”
Tra i nomi fatti per sostituire Mourinho, sembrerebbe De Rossi l’allenatore designato a ricoprire il ruolo, fino a fine stagione, lasciato scoperto dallo Special One.
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Ufficiale: Seck è un nuovo giocatore della Roma
In Serie A, la Roma ha comunicato ufficialmente l’acquisto del difensore classe 2006 Mohamed Seck dalla Pro Vercelli. L’operazione è chiusa a titolo definitivo, a 250 mila euro più bonus.
Ecco la nota del club giallorosso.
“Benvenuto nella nostra squadra Primavera a Mohamed Seck, difensore senegalese, classe 2006, proveniente dalla Pro Vercelli “.
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Salta il passaggio di Cherubini dalla Roma alla Juventus
Salta il passaggio di Luigi Cherubini alla Juventus, con la quale aveva già trovato un accordo di massima per la durata del contratto, che lo avrebbe legato al club torinese fino al 2027. Il giovane attaccante si opererà sabato al ginocchio e con molta probabilità starà fuori circa tre mesi.
La Juventus rimarrà comunque vigile per accaparrarselo alla scadenza del contratto. -
Milan-Roma: ma che vittoria del Diavolo!
Il Milan di Pioli strapazza la Roma di Mourinho per 3-1. A San Siro, stasera, è andata in scena una vera e propria prova di forza. Per i rossoneri è stato Adli all’11 ad aprire i giochi. Seguito dal gol del 2-0 del N.9 Giroud su assist di Kjaer. La Roma, grazie al rigore segnato da Paredes al 69’ ha avuto la possibilità di riaprirla. All’84’, però, Theo Hernandez taglia le gambe agli ospiti con il gol del 3-1 finale. I ragazzi di Pioli consolidano il terzo posto. La Roma, invece, rischia di venir inghiottita dal centro classifica.
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Serie A, le formazioni ufficiali di Milan – Roma
Ecco di seguito le formazioni ufficiali di Milan – Roma in campo per il campionato di serie A alle ore 20.45 a San Siro
Milan (4-3-3): Maignan; Calabria, Kjaer, Gabbia, Hernandez; Loftus-Cheek, Adli, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao. All. Pioli
Roma (3-5-2): Svilar; Mancini, Llorente, Kristensen; Celik, Cristante, Paredes, Bove, Spinazzola; El Shaarawy, Lukaku. All. Mourinho
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14 gennaio 1996, Inter-Roma 2-0 con doppietta di Marco Branca
La classica vendetta dell’ex è un classico nel calcio. Nello specifico vogliamo parlare oggi di una doppietta siglata da Marco Branca con la maglia ddell’Inter alla Roma, in un Inter-Roma del 14 gennaio 1996. Nel novembre del 1995 Branca era passato dalla Roma all’Inter.
La parentesi romanista di Branca è stata breve e deludente. Lo compra l’Inter, in cambio di Marco Delvecchio.
Quel 14 gennaio 1996 Branca si prende la rivincita e Inter-Roma finisce 2-0. Branca è protagonista assoluto: segna una fantastica doppietta al 17′ e al 66′.
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Ufficiale; Kevin Zefi è un nuovo giocatore della Roma
Mancava solo l’annuncio ufficiale arrivato pochi minuti fa, Kevin Zefi è un nuovo giocatore della Roma. Il giovane attaccante esterno classe 2005 arriva dall’Inter a titolo definitivo a costo zero, con i nerazzurri che avranno una percentuale sulla sua futura rivendita. Per il giovane decisiva la volontà di cambiare aria, pronto adesso per far vedere le sue qualità nella Capitale.Milan, Pioli: “La Roma è sempre forte”
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Roma, Mourinho “Dobbiamo riscattarci”
Ecco di seguito le parole in conferenza stampa di José Mourinho alla vigilia della sfida con il Milan. Queste le dichiarazioni del tecnico portoghese:
“Sono qui da due anni e cinque mesi e sono l’unica persona in questo team che non ha perso una sola sessione di allenamento. Per me non esistono malattie, malumori. Per due anni e mezzo non ho sbagliato niente, neanche un paio di settimane fa quando tutti erano malati. Mesi fa avevo bisogno di un giorno per una situazione che non devo spiegare. L’ho detto al direttore Pinto e alla proprietà e abbiamo definito che il giorno dopo il derby sarebbe stato un buon giorno. Sono stato fuori di Roma per 15 ore. Mi sembra ridicolo giustificare questo. Non accetto in alcun modo che la mia professionalità e dignità, il mio cuore per questo lavoro venga messa in discussione. Se c’è un esempio perfetto di professionalità sono io. Non ho mai perso una gara in oltre 20 anni di carriera. Un allenamento di recupero per chi ha giocato e per sei giocatori che non avevano giocato”.
Come si riparte?
“La partita è finita e abbiamo perso. Abbiamo fatto alcune cose buone, altre non bene. Le abbiamo analizzate tutte per migliorare nelle nostre limitazioni. Ora pensiamo alla prossima gara, quella di mercoledì è finita”.Si parla moltissimo di un Milan in difficoltà. Che squadra si aspetta di affrontare?
“Affrontiamo una squadra che gioca per il titolo, che lo ha finto due anni fa. Ovviamente sembra che la distanza di punti tra loro e Juventus e Inter sia una distanza non facile da colmare, ma è quella squadra lì, che ha perso qualche giocatore importante per infortunio nella zona difensiva, in centrocampo e in attacco sono lì, dietro ha perso 2-3 giocatori ma ne ha presi 2 per cercare di trovare la soluzione, ha preso Terracciano, ha preso di nuovo Gabbia. È una squadra che sicuramente vuole vincere dopo la sconfitta in Coppa, che per loro era un target. Metteranno tutto su questa partita, conoscono le nostre difficoltà, sembra che le sappiano tutti. Magari non le sa qualche giornalista o qualche commentatore, tutti sanno le nostre difficoltà. Ho parlato con qualche giocatore dell’atteggiamento e non ho nessun tipo di problema perché ho grande rispetto e lealtà nel confronto con loro, non c’è niente che qualche persona possa o vorrebbe dire ai miei giocatori che non ho detto. Per me è una cosa molto molto chiara, è la differenza tra le difficoltà e un’altra cosa è utilizzare le difficoltà che sono vere come un modo per giustificare qualcosa che possiamo fare di più. Su questo non mi risparmio, mi risparmio davanti a voi, so come funziona nel calcio, so perfettamente che alla fine se un giocatore sbaglia la direzione è sempre una, il risultato globale, la responsabilità è dell’allenatore. Dal punto di vista del mio rapporto con i giocatori non risparmio nulla, poi migliore è il rapporto, più è facile non risparmiare nulla. Ieri la riunione è stata dura, specialmente per qualche individuo. Collettivamente e difensivamente la squadra è stata perfetta, subisce un gol come lo ha subìto, che inizia con una rimessa laterale nostra, non siamo neanche capaci di fare una rimessa laterale positiva e l’abbiamo trasformata in un angolo. E dopo un rigore di un bambino di 18 anni con 55 minuti di Serie A, io non ho mai detto che non era rigore, ho detto che è un rigore dei tempi moderni e che i tempi moderni nell’arbitraggio sono inferiori per protezione del gioco rispetto a 20 anni fa. Nella riunione di ieri non ho risparmiato niente, poi c’è stato l’allenamento con 6 giocatori. Poi è difficile lavorare in campo e cercare di migliorare le cose, il messaggio è rimasto lì, c’è gente che obbligatoriamente dal punto di vista individuale deve dare di più”.