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  • Roma, Mourinho: “Non sottovalutiamo l’Empoli”

    Roma, Mourinho: “Non sottovalutiamo l’Empoli”

    Torna a parlare Josè Mourinho alla vigilia della sfida di campionato contro l’Empoli. Ecco di seguito le sue parole:

    Che Empoli si aspetta di fronte?
    “Sono sicuro che loro non sono in panico perché sono in una posizione brutta. Non è quello il loro potenziale e non finirà in questa posizione la loro stagione. E’ vero che abbiamo vinto le 4 partite giocate contro di loro, ma non mi ricordo di una facile. Sono una squadra organizzata che quest’anno gioca in modo diverso. Noi nei due giorni che abbiamo potuto lavorare con tutta la squadra lo abbiamo fatto con il rispetto verso di loro e l’ambizione di vincere la prima partita del campionato”.

    Con questi innesti la Roma può arrivare più avanti? Come sta Smalling?
    “Siete sempre negativi. Fortunatamente noi siamo più ottimisti. Smalling è un giocatore fondamentale per noi, lui sa analizzare se stesso ed è facile comunicare con noi. Domani non penso che sarà a disposizione. Magari mi arriva in extremis in panchina e eventualmente aiutare in caso di necessità ma c’è probabilità che non vada nemmeno in panchina. Una cosa è parlare con voi prima e dopo il mercato. La Roma ha preso due attaccanti dove è molto difficile avere due giocatori come Romelu e Azmoun. Se siamo tutti disponibili e in forma cambia il nostro profilo di squadra. Le prime partite le abbiamo fatte con Belotti ed El Shaarawy con nessuna soluzione in panchina, contro il Milan pochi minuti con Lukaku. Abbiamo bravi giocatori in attacco. Azmoun è arrivato in una situazione difficile dopo un infortunio e senza allenamenti. In queste settimane ha lavorato bene per avvicinarsi a una situazione positiva. Quando Paulo c’è abbiamo sempre un po’ di paura, ma abbiamo sempre speranza che questo fantastico giocatore ci possa aiutare. Anche Belotti ed El Sha hanno fatto tanto per noi, giocando con sacrificio. Ora siamo positivi, abbiamo bisogno di tempo, di allenamenti per migliorare come squadra. Sono molto contento con i giocatori che sono a disposizione. Il mio obiettivo è vincere domani, voglio vincere sempre”.

    C’è la possibilità che qualche giocatore del gruppo storico accusi un po’ di fatica dal punto di vista mentale dopo tutte queste partite?
    “Non penso sia un crimine, ma è stato importante per la gioia di una città, per l’autostima del gruppo. Lo abbiamo fatto bene. Se siamo arrivati alle 30esima gara del campionato scorso eravamo terzi. Abbiamo giocato due partite con Feyenoord e Leverkusen e poi abbiamo giocato la finale. Abbiamo avuto diversi infortuni come quelli di Smalling e Dybala, con Matic che non poteva giocare ogni partita per l’età. Poi siamo arrivati alla fine con queste difficoltà. Dal punto di vista della quantità siamo di meno, siamo 2 giocatori di campo più i ragazzi della Primavera e per me loro saranno sempre un’opportunità. Se la quantità non è altissima la qualità è alta: abbiamo giocatori di grande potenziale. Quando saremo tutti disponibili e in forma, e sono sicuro che ci arriveremo, saremo una squadra davvero forte. Quando ci saranno problemi dovremmo rimanere tranquilli e avere pazienza. Lavoriamo con tranquillità”.

    Come stanno gli altri?
    “Pellegrini è out, Smalling per me è fuori ma delle volte può succedere che possa recuperare all’ultimo almeno per la panchina. Mancini? Lasciami ringraziare Spalletti, ha fatto tanti anni l’allenatore e ha sicuramente la percezione di quando un giocatore non ce la fa per giocare con la Nazionale farlo andare a casa. L’ha fatto con Mancini, Pellegrini e penso con giocatori di altri club. Siamo rimasti qui con un gruppo di 9 giocatori e 7 erano infortunati. Sono stati qui con il mio staff e siamo un po’ scemi, non abbiamo fatto come fanno alcuni che vanno in vacanza 10 giorni. Siamo rimasti qui, noi siamo così e moriremo con questa professionalità. Eravamo io , Belotti, Azmoun, i due portieri e i bambini di Primavera. Gli altri 7 solo ieri hanno lavorato ieri con la squadra. Sono disponibili per giocare, abbiamo bisogno di loro. Dobbiamo gestire bene la gara, prendere qualche rischio. Saranno tutti convocati. Romelu quando è arrivato qui prima del Milan non era in una condizione drammatica, ha avuto molta attenzione con il suo corpo. Renato, Paredes sono arrivati in una condizione peggiore di Lukaku, Azmoun ancora peggio. Romelu con queste due partite in Nazionale è arrivato molto bene, giocherà domani da titolare. Non sarebbe una sorpresa se giocasse 90 minuti. Dybala giocherà. Non sarà facile per lui giocare 90 minuti, lui si sente bene dal punto di vista fisico e vuole giocare. Giocheranno Dybala e Lukaku dall’inizio”.

    Totti lo vorrebbe come dirigente?
    “Io sono l’allenatore. Non sono nessuno per parlare con un mito del romanismo e dirgli di venire. Parlo con lui di banalità. Questo è il mio rapporto con Francesco nel rispetto della società. La mia vita sociale a Roma è così, non ce l’ho. Totti è nella Roma, non è mai uscito di qua e mai uscirà. Per me lui è sempre qui. Mourinho non ha fatto nulla”.

    Spinazzola in Nazionale non ha mai giocato.
    “Quando un giocatore va in nazionale significa che è preso in considerazione, è il sogno di tutti. Dico sempre che se ti chiedono di fare il magazziniere lo fai felice. Spinazzola deve lavorare di più e fare meglio con noi. Se farà bene con noi tornerà a giocare con la Nazionale. Abbiamo altre opzioni, ci sono Karsdorp, Celik, Kristentsen e Zalewski che può giocare a destra. C’è anche El Shaarawy. Sono giocatori diversi che hanno bisogno di cose diverse. Dal punto di vista fisico quello che sta meglio è Kristensen che dopo dal punto di vista tecnico e della sua fiducia non è un giocatore ad un punto altissimo della sua autostima. Karsdorp ha avuto un ritiro difficile con infortuni, col suo ginocchio di sempre con i dubbi di mercato. Adesso ha trovato un punto di equilibrio perché sa che rimane. Zalewski si è allenato solo ieri, Spinazzola è arrivato molto bene e si è allenato bene in Nazionale. Si dice che in nazionale si lavora poco e la gente che non gioca non lavora tanto. Lui ha fatto molto bene ed è arrivato contento. El Shaarawy ha fatto tutti i ruoli, ha avuto un infortunio al polpaccio che fa parte del suo storico e non è allenato in queste due settimane. Son giocatori utilizzabili in situazioni diverse. La crescita della squadra farà anche la sua crescita. In Europa non avremo Kristensen ma non è un dramma perché avremo tanti giocatori disponibili”.

    Dopo la finale di Siviglia ha detto che era stanco di fare tutto lei e dopo il Milan non si è presentato ai microfoni. Questa situazione è sanata?
    “Ho deciso di non essere in controllo totale della situazione. Non sono perfetto e una cosa è quello che penso di fare e una è quella che farò. Il mio obiettivo è avere 0 giornate di squalifica sia per campo che in conferenza. Se non vado in conferenza è una decisone mia, ma mai per essere nervoso. Ho tante partite e uno come me non è nervoso. Se ce una cosa che non posso cambiare è la mia onestà e la mia incapacità di non dire la mia verità. Quando ho deciso di non andare in conferenza era quella l’intenzione. E’ una sfida per me stesso, cercherò di non avere problemi”.

  • La Roma lavora per l’arrivo di Marcos Leonardo a gennaio

    La Roma partita male in campionato, sta iniziando a pensare al prossimo mercato per completare la rosa. Uno degli obiettivi concreti è Marcos Leonardo che i giallorossi vogliono portare nella Capitale. Il centravanti brasiliano ha già un accordo con la Roma con u contratto fino al 2028 e c’è fiducia che alla fine venga trovata la quadra anche con il Santos. Si attendono aggiornamenti.

  • Roma, Tiago Pinto ha fiducia in Mourinho

    Roma, Tiago Pinto ha fiducia in Mourinho

    Tiago Pinto della Roma parla in conferenza stampa per rispondere alle domande sul mercato, su Mourinho e sull’inizio di stagione non facile della squadra giallorossa.

    “Prima una piccola introduzione. Oggi sono qua, ma so perfettamente che ci sono altre domande di altri temi da affrontare”

    Mourinho è un uomo del presente e del futuro?
    “I rinnovi sono temi importanti che vengono trattati internamente, in questo momento siamo consapevoli del momento che stiamo vivendo e siamo carichi per riprendere il cammino e l’obiettivo dopo la sosta. Tutti i temi importanti per la società le affrontiamo internamente con le persone giuste”.

    La Roma continuerà a investire sui giovani?
    “Quando comincia una sessione di mercato io penso che noi abbiamo bisogno di mettere insieme tre piani: uno è quello tecnico, cerchiamo sempre di fare una squadra migliore. Se facciamo il paragone con i giocatori che sono andati via con quelli che sono venuti secondo me la squadra è migliorata: abbiamo più soluzioni. Dopo abbiamo il piano economico: siamo dentro un settlement agreement, dove in due anni dobbiamo riuscire a spendere con la squadra il 70% di quelli che sono i ricavi del club. Quindi mentre alcuni direttori sportivi si godevano le vacanze io sono andato tutto giugno a cercare di portare a casa dei risultati economici. Dopo c’è anche il piano strategico: un club come la Roma per uscire da questa situazione è importante prendere dei giocatori giovani e prospettive future, con anche risultati a fini economici. Se avesse pagato 20 milioni di euro per Ndicka e 20 per Aouar magari questa domanda non era messa così, sono tutti e due under 25 con tanta esperienza. Con i paletti che abbiamo stiamo cercando di equilibrare tutti questi tre piani e potete capire che non è semplice. Dall’arrivo di Mourinho il settore giovanile è sempre stata una parte principale della strategia: lui dal primo giorno ci ha sempre puntato. Oggi abbiamo due giocatori come Zalewski e Bove che fanno parte della prima squadra. Il fatto che abbiamo aumentato il monte ingaggi è vero, ma siamo riusciti a mettere questi tre piani insieme”.

    Marcos Leonardo?
    “Lui è un obiettivo. Questi giocatori di prospettiva rientrano nei nostri piani. Oggi questi giocatori hanno valori importanti”.

    Con questa Roma la rosa ha l’obbligo di arrivare in Champions? Pensa di aver consegnato a Mourinho una squadra che può lottare per la Champions? Mourinho ha detto che giocatori come Dybala e Renato Sanches stanno qui anche per la loro storia di infortuni, per lei è un complimento o vedo come sminuire?
    “La prima cosa che voglio dire è che sarà impossibile da questa conferenza con il minimo feeling tra me e Mourinho. Voglio avere molta attenzione a quello che dico, non voglio che possa uscire da qui uno scontro tra me e Mou. Tutto quello che pensiamo lo diciamo in faccia e siamo motivati per la società. Sul tema della Champions, dal primo giorno che sono arrivato qui ho capito che la Champions è la prima ambizione per questa squadra, anche per me lo è. Dopo se arriviamo o meno poi è un altro tema, se siamo obbligati? Sono parole che non uso. Quando vado a prendere giocatori come Wijnaldum, Dybala, Lukaku, Tammy tu devi dirgli qualcosa. Tu pensi che non vengano se non lottano per obiettivi come la Champions? Non è così. Dal mia punto di vista è questa la logica, non penso che io e l’allenatore siamo in disaccordo. Il terzo tema degli infortuni voglio dire due cose: con tutto rispetto per la Roma e per i suoi tifosi è ovvio che non siamo il Manchester City. Potevo pure prendere Rice, ma non si può. Dobbiamo sapere la realtà. Un altro tema è quello degli infortuni. Oltre Dybala, che è stata per noi fondamentale, noi siamo riusciti a mettere in condizione fisica ottimale dei giocatori che avevano tanti problemi fisici. Come Zaniolo, Smalling, Dybala. I lavori tra lo staff medico per me è un assetto. Tutto quello che andrà male con Renato Sanches c’è un responsabile Tiago Pinto. Io sono ossessionato da quel giocatore. Al Benfica l’ho voluto prendere e non ci sono riuscito. In passato alla Roma l’ho voluto prendere e non ci sono riuscito. Ora invece ci sono riuscito. Se avrà problemi in futuro è colpa mia. Sono convinto che con questo allenatore, con questo staff tecnico e medico e con tutto quello che Renato ha bisogno intorno possiamo tirare fuori il meglio di lui. Abbiamo fatto anche un contratto dove deve giocare un tot di partite per prenderlo”.

  • Mauro Leo sarà il nuovo responsabile del settore giovanile della Roma

    Con l’addio di Vincenzo Vergine, la Roma ha scelto Mauro Leo come nuovo responsabile del settore giovanile della Roma già attuale Direttore Sportivo del club.

  • Serie A, il Milan espugna l’Olimpico di Roma

    Serie A, il Milan espugna l’Olimpico di Roma

    Nel secondo anticipo della terza giornata del campionato di serie A, il Milan vince all’ Olimpico per 2-1 contro la Roma. Rossoneri, in vantaggio al 10′ con Giroud su calcio di rigore. Nel secondo tempo, raddoppio al 48′ di Leao e poi Milan in dieci, espulso al 62′ Tomori. Al 70′ Mourinho si gioca la carta Lukaku. Nel finale arriva la rete dei giallorossi con Spinazzola al 92′. Ma è troppo, vince il Milan di Pioli che con nove punti vola in testa punteggio pieno, Roma in crisi con un solo punto e con zero vittorie.

  • Roma-Milan, oggi è il giorno

    Stasera riparte la Serie A e lo farà subito con un big match. Allo stadio Olimpico di Roma, si giocherà Roma-Milan, uno dei grandi classici del calcio italiano. Analizzando la situazione delle due squadre sicuramente il Milan sta meglio, sia fisicamente che mentalmente. Per i Rossoneri sono arrivate due vittorie nelle prime due giornata, contro Bologna e Torino e tanti spunti positivi soprattutto dai nuovi innesti, uno tra tutti Pulisic che con due gol e un assist si conferma l’uomo di inizio stagione del Diavolo.

    La Roma invece si ritrova sul piatto un pareggio e una sconfitta, rispettivamente contro Salernitana e Hellas Verona. Troppo poco per una squadra che ambisce al posto in Champions League. I risultati però non sorridono ai dati. Infatti le statistiche dicono che la squadra di Mourinho sia stata una delle migliori in queste prime due giornate. Nonostante ciò, un solo dato va a sfavore dei Giallorossi ed è quello sui tiri subiti. Infatti in due partite la squadra ha subito 4 gol su 5 tiri in porta da parte degli avversari. Un po’ di sfortuna questo è certo ma anche mancanza di attenzione a livello difensivo.

    Stasera non sarà un match da dentro o fuori e sicuramente vedremo due squadre che se la giocheranno alla pari, nonostante gli avvii totalmente differenti. La Roma dalla sua ha anche l’entusiasmo di un intera tifoseria che, in settimana, ha visto arrivare  un vero Top Player e non accadeva dai tempi di Salah, Dzeko e Dybala. Romelu Lukaku è pronto a giocare ma probabilmente partirà dalla panchina.

    Nel Milan invece scaldano i motori Leao e Pulisic, con Chukwueze e Okafor pronti a subentrare per spaccare la partita. A centrocampo comanderà il solito Rejnders insieme a Rade Krunic. In difesa Tomori è pronto a dare una svolta dopo prestazioni al di sotto delle sue qualità. In porta invece ci sarà il solito Maignan, pronto a dare ordini anche in impostazione come un generale.

    Queste sono le partite che ci piacciono e speriamo di assistere ad una grande spettacolo.

  • Ci siamo! Ola Solbakken lascia la Roma e passa all’Olympiakos

    Ci siamo! Ola Solbakken lascia la Roma e passa all’Olympiakos

    Ola Solbakken ha accettato il trasferimento in Grecia. Il centravanti norvegese classe 98 infatti lascerà la Roma dopo solo una stagione per approdare all’Olympiakos. La formula sarà quella del prestito con opzione di acquisto con il giocatore che cercherà di rilanciarsi.

  • Lukaku alla Roma, ecco l’annuncio del club giallorosso

    Attraverso un comunicato sul proprio sito, “L’AS Roma è lieta di annunciare l’acquisto di Romelu Lukaku dal Chelsea a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2024.”

  • Roma, preoccupano le condizioni di Dybala

    La squadra della Roma prosegue gli allenamenti in vista della grande sfida di venerdì contro il Milan. Non era presente Paulo Dybala, che fa preoccupare e non pico giallorossi a 3 giorni dalla sfida contro il Milan. L’argentino ex Juve è ancora una volta alle prese con i guai fisici.

  • Ci siamo! Romelu Lukaku sarà il nuovo centravanti della Roma

    Ancora poche ore e sarà tutto ufficiale, Romelu Lukaku sarà il nuovo centravanti della Roma. Il belga dopo un estate abbastanza movimentata lascerà il Chelsea per raggiungere Josè Mourinho con la formula del prestito secco. Nella giornata di domani Lukaku sarà in città per effettuare le visite mediche e firmare il suo nuovo contratto.