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  • Roma, Mourinho: “Dispiace tanto per Dybala, dobbiamo andare avanti”

    Roma, Mourinho: “Dispiace tanto per Dybala, dobbiamo andare avanti”

    Josè Mourinho parla alla vigilia della sfida decisiva con il Betis, valevole per la quarta giornata del girone C d’Europa League. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:

    Pensa che la preparazione atipica per via del Mondiale abbia inciso sui tanti infortuni?
    “E’ una cosa di cui si parla già da tanto. Quando abbiamo parlato del Mondiale 4-5 anni fa si diceva questo e ora lo viviamo e viviamo la situazione. Ho imparato a piangere meno di quello che piangevo prima. Ho imparato a vivere con la realtà delle cose. Si può dire che si gioca troppo o dire che i club più ricchi sono privilegiati. Ci sono i ricchi, i poveri e i meno ricchi. I poveri giocano una volta a settimana, i ricchi possono giocare ogni giorno cambiando i giocatori e i meno ricchi sono quelli più in difficoltà perché giocano quanto i ricchi, ma con meno possibilità di cambiare e io sto vivendo questa situazione”

    Giocherà più Belotti o El Shaarawy?
    “Non giocheranno né Belotti né El Shaarawy”

    Abraham sta facendo fatica: è un problema fisico o un problema mentale?
    “È un problema nostro, un problema di squadra. Non mi piace fare questo tipo di analisi, non leggo tanto ma possibilmente tu troverai giocatori di alto livello che vivono momenti simili in Italia e fuori l’Italia. Sono momenti così, per voi tutto è un numero, tutto è stats, in realtà è che a noi servono gol per vincere partite. Se le partite si vincessero per opportunità di gol, le vinceremmo tutte perché siamo primi in questo. Sono dei momenti, qualche volta qualche squadra pagherà per vostro, magari faremo quattro gol con quattro palle-gol. L’importante è che noi guardiamo tutto come squadra, non dobbiamo mettere pressione come fate voi, per voi il giocatore A o B deve segnare di più, noi analizziamo il tutto come squadra. Segniamo poco per quanto produciamo, dobbiamo avere più efficacia e arriverà”.

    Dopo il Lecce ci ha detto che molti giocatori non capiscono le sue indicazioni: a cosa si riferiva? Ha visto segnali diversi dalla Roma?
    “Per un allenatore parlare dieci minuti dopo la fine della partita non è facile. Dobbiamo avere più disciplina, quando uno o due giocatori perdono questa disciplina in fase offensiva che difensiva c’è un’implicazione in tutta la squadra e a questo livello dobbiamo migliorare. È un anno e mezzo che lavoriamo insieme, abbiamo fatto partite di grande concentrazione e dove abbiamo rispettato il nostro piano di gioco, sono pochissime le partite che abbiamo vinto individualmente o fuori dalla linea di gioco che abbiamo preparato prima”.

  • Stop di 4 settimane per Dybala, per il mondiale potrebbe farcela

    Arrivano aggiornamenti in merito alle condizioni di Paulo Dybala. Gli esami sostenuti dall’attaccante della Roma hanno infatti confermato la lesione al retto femorale sinistro e tra una o due settimane sarà rivalutato per capire l’andamento del recupero. Lo stop, ad oggi, dovrebbe aggirarsi attorno alle 4 settimane. Qualora i prossimi controlli dovessero essere positivi, non è da escludere che possa comunque tornare per le ultimissime gare prima del Mondiale. Il Qatar, in pratica, non è precluso a prescindere, ma resta comunque una corsa contro il tempo.

  • L’infortunio di Dybala preoccupa la Roma e l’Argentina

    L’ infortunio di Paulo Dybala tiene banco in casa Roma, logicamente in ansia per il futuro immediato: con la sosta per i Mondiali distante un mesetto, c’è davvero la possibilità di rivedere la Joya solo nel 2023come ammesso da José Mourinho dopo il 2-1 al Lecce. Ma il numero 21 giallorosso in testa ha anche altri pensieri, quelli relativi a Qatar 2022, con la concreta paura di dover saltare il Campionato del Mondo se il problema alla coscia sinistra sarà serio. In giornata previsti gli esami strumentali per chiarire l’entità dell’infortunio ma, considerando le sensazioni emerse domenica sera, l’umore è grigio: “Come sta Dybala? Dico male per non dire molto male. Non sono un dottore – aveva detto Mou – non ho parlato con i medici, ma per quello che ho sentito parlando con Paulo dico molto male”.

    Ricapitoliamo allora la dinamica del ko: a inizio del secondo tempo di Roma-Lecce, Abraham si conquista un calcio di rigore, l’argentino prende palla, va sul dischetto, realizza la rete del 2-1 (suo quinto gol in Serie A con la maglia giallorossa) ma non ha neppure il tempo di esultare perché una fitta alla coscia sinistra cancella immediatamente il sorriso dal suo volto. Con le lacrime agli occhi, l’argentino è stato di conseguenza costretto a chiedere il cambio e lasciare il campo.

    Come detto, al momento è impossibile fare una diagnosi precisa, ma il passo zoppicante e lo sguardo affranto una volta raggiunta la panchina, le parole di Mourinho e la preoccupazione sul volto dei compagni lasciano intendere che possa trattarsi di qualcosa di molto serio e lungo. Un inconveniente decisamente pesante, sia per la Roma che rischia così di perdere per fino alla ripresa del campionato nel 2023 il suo attaccante più in forma sia per lo stesso Dybala che a quaranta giorni dall’inizio del Mondiale ha giustamente di che preoccuparsi per la sua presenza in Qatar.

    Gli esami chiariranno meglio i contorni di questo stop che arriva tre settimane dopo il campanello d’allarme suonato nel pre-partita dell’Atalanta: allora, fortunatamente, si trattò di un fastidio superato nell’arco di due settimane, tanto da permettere a Dybala di giocare regolarmente contro l’Inter. La situazione, ora, pare però molto più seria.

  • Formazioni ufficiali: Roma-Lecce

    Formazioni ufficiali: Roma-Lecce

    ROMA(3-5-2): Rui Patricio; Smalling, Ibanez, Mancini; Zalewski, Cristante, Pellegrini, Vina, Zaniolo; Dybala, Belotti. All. Mourinho

    LECCE(4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Pezzella; Gonzalez, Hjulmand, Askildsen, Strefezza, Ceesay, Banda. All. Baroni

  • Primavera1: la Roma batte l’Inter 3-1

    Primavera1: la Roma batte l’Inter 3-1

    Si è concluso pochi minuti fa il match tra Roma ed Inter valevole per la settima giornata di campionato primavera. Nerazzurri in piena crisi che cadono ancora 3-1. Primo tempo di marca giallorosso chiuso sul doppio vantaggio grazie alle reti di Satriano e Cassano. Nella ripresa per l’Inter accorcia le distanze Fontanarosa, ma ancora Satriano chiude la partita. Tre punti che portano la Roma al terzo posto in classifica con 14 punti, mentre l’Inter resta 17esima con soli 3 punti.

  • Roma, è fatta per il rinnovo di Zaniolo

    Roma, è fatta per il rinnovo di Zaniolo

    Tutto fatto per il rinnovo di Nicolò Zaniolo con la Roma, il giocatore prolungherà il suo contratto in giallorosso fino al 2027 a 4,2 milioni di euro a stagione. Ora manca solo l’annuncio ufficiale.

  • Europa League, brutto ko della Roma in casa, vince il Betis 2-1

    Colpaccio del Betis, che espugna l’Olimpico di Roma grazie a un colpo di testa all’88’ di Luiz Henrique. Migliore la qualità del gioco espressa dai biancoverdi di Pellegrini, che hanno saputo prima riacciuffare e poi punire i padroni di casa proprio nei due momenti nevralgici del match. La truppa di Mourinho, almeno ai punti, avrebbe però sicuramente meritato il pareggio. Sorpresa dell’ultimo minuto per la Roma, che al posto di Belotti schiera Abraham al centro dell’attacco. Tutto confermato per quanto riguarda il resto dell’undici titolare. Fra i biancoverdi Sabaly non ce la fa e Aitor Ruibal parte quindi dal 1′ sulla corsia di destra, mentre al centro della difesa c’è la coppia di ex Serie A composta da Luiz Felipe e Pezzella. Novità anche nel ruolo di centravanti, dove Willian José sostituisce bomber Borja Iglesias.

    Pronti-via e la Roma perde subito per infortunio Celik, che al 4′ è costretto a uscire per un problema fisico dovuto a uno scontro fortuito col compagno di squadra Mancini: al suo posto dentro Spinazzola, che va a sinistra spostando Zalewski sulla destra. La partenza dei giallorossi è comunque arrembante con Dybala e Zaniolo subito ispirati alle spalle di Abraham, anche se la prima vera occasione da rete è del Betis con un tentativo da fuori di Fekir che colpisce il palo alla sinistra a Rui Patricio battuto al 13′. I biancoverdi, illuminati dalle geometrie dell’ottimo Guido Rodriguez, fanno girare il pallone senza timori reverenziali e per almeno 20 minuti l’incontro resta piuttosto equilibrato, salvo qualche sterzata innocua da una parte e dall’altra. A fare notizia, purtroppo per il Betis stavolta, è dunque un altro infortunio, con Fekir che deve lasciare spazio a Luiz Henrique per una probabile ricaduta fisica (oggi era all’esordio stagionale in Europa dopo diverse settimane ai box). Ci pensa così Dybala a scatenare il boato dell’Olimpico trasformando un calcio di rigore che porta in vantaggio la Roma al 34′. L’attaccante argentino trafigge Bravo dal dischetto dopo un fallo di mano in area di Aitor Ruibal ravvisato con l’ausilio del VAR: 1-0 a favore dei giallorossi ed equilibrio del match finalmente rotto. Il Betis però non sta certo a guardare e il neo-entrato Luiz Henrique impegna Rui Patricio al termine di una bella sortita in area al 37′, prima di servire lui stesso a Guido Rodriguez l’assist per il pareggio. Siamo al 40′, quando il centrocampista argentino scocca una potente rasoiata dal limite dell’area di rigore che si infila nell’angolino basso. Niente da fare per Rui Patricio e risultato quindi sull’1-1 dopo appena sei minuti dal vantaggio firmato Dybala. Le distanze in campo saltano, gli animi si accendono e Zaniolo potrebbe immediatamente riportare avanti i capitolini: cross di Zalewski dalla destra e tiro di controbalzo dell’ex Inter che si infrange clamorosamente sulla traversa al 45′. C’è ancora tempo, prima dell’intervallo, per un bolide al volo di Dybala che Bravo risponde però in un modo degno del suo cognome. Nomen omen. Il copione della ripresa è all’incirca lo stesso dei primi 45 minuti. Il Betis gioca meglio a calcio, almeno a livello collettivo, mentre la Roma si affida più che altro alle fiammate dei singoli. Proprio come al 51′, quando un’azione prolungata porta Cristante al destro a botta sicura dal dischetto del rigore, ma Bravo si supera ancora una volta salvando letteralmente il risultato. Questa parata si rivelerà decisiva. I minuti di gioco adesso scorrono via veloci, inizia la girandola dei cambi e neanche l’ingresso in campo di Belotti riesce a cambiare l’inerzia dell’incontro. Zaniolo (espulso nel recupero) ci prova, ma pecca spesso di egoismo. I capitolini in generale sembrano non avere mai le idee chiare nella fase offensiva. Così, proprio quando sembra arrivare un pareggio tutto sommato positivo, è Rodri a scappare via a Zalewski sulla sinistra e mettere in mezzo un pallone velenoso che Luiz Henrique trasforma in gol con un colpo di testa all’88’. Che beffa per la Roma di Mou, meritevole di un punto ma davvero troppo sprecona e spaesata dalla trequarti in su. I giallorossi restano a quota 3 lunghezze, il Betis mantiene il comando del Gruppo C col punteggio pieno.

  • Le formazioni ufficiali di Roma-Betis

    Le formazioni ufficiali di Roma-Betis

    ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Zalewski; Dybala, Zaniolo; Abraham. Allenatore: José Mourinho.

    REAL BETIS (4-2-3-1): Bravo; Aitor Ruibal, Luiz Felipe, Pezzella, Miranda; Guido Rodriguez, Guardado; Canales, Fekir, Joaquin; Willian José. Allenatore: Manuel Pellegrini.

  • Europa League, gli arbitri di Roma e Lazio di domani

    Europa League, gli arbitri di Roma e Lazio di domani

    L’Europa è alle porte e le italiane scalpitano per portare a casa dei buoni risultati. Di seguito le terne arbitrali che parteciperanno alle partite di Lazio e Roma in Europa League. Il francese Benoit Bastien arbitrerà Sturm-Lazio, terza giornata del gruppo F, in programma giovedì 6 ottobre a Graz (Austria), alle 18:45. Assistenti Hicham Zakrani e Aurèlien Berthomieu. Lo sloveno Matej Jug, invece, è l’arbitro designato per Roma-Betis, terza giornata del gruppo C, in programma sempre giovedì 6, allo stadio Olimpico (ore 21). Assistenti Matej Zunic e Manuel Vidali.

  • Roma, Belotti: “Posso giocare insieme ad Abraham”

    Roma, Belotti: “Posso giocare insieme ad Abraham”

    Insieme a Josè Mourinho anche Andrea Belotti in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Real Betis di domani. Queste le parole del Gallo:
    Che effetto ti fa tutto l’affetto del pubblico?
    “Mi fa molto piacere l’affetto di tutti i tifosi perché penso che si sia capito il mio entusiasmo e la mia voglia di venire qui alla Roma. Nonostante abbia giocato relativamente poco, penso che comunque si veda che sto dando il mio contributo nel poco tempo a disposizione. Allo stesso tempo penso tanto al collettivo, quindi cerco di dare il mio contributo anche quando non gioco perché so che in una squadra, con tante partite e tanti ragazzi, c’è bisogno di una parola, di un conforto e di un aiuto, cerco di essere il più utile possibile”.

    Puoi giocare insieme ad Abraham?
    “Ci alleniamo secondo le esigenze del mister, siamo sempre focalizzati sulla partita successiva. Dobbiamo solo farci trovare pronti, solo con l’Helsinki per un pezzo di partita abbiamo giocato insieme, se giocheremo insieme sapremo cosa fare perché ci lavoriamo durante gli allenamenti, è sempre una soluzione in più. Sono scelte del mister, dobbiamo farci trovare pronti”.

    Se dovessi giocare con Abraham, come potreste integrarvi?
    “Quando si affrontano determinate squadre, si pensa a un modo di giocare piuttosto che a un altro. Magari giochiamo in maniera diversa, ma decide il mister. Abraham è un attaccante della nazionale inglese e come ho sempre detto è un’opportunità e uno stimolo personale confrontarmi con lui, per poter giocare devo dimostrarlo in ogni allenamento e partita, sapendo che c’è un attaccante forte devo fare di più. Tutto questo mi dà carica e voglia”.

    Ti è servita la pausa per le nazionali a livello fisico?
    “Mi è servita tanto per allenarmi, mi sono fermato anche qualche giorno in più perché penso sia stata una cosa che potesse fare bene a me stesso e al mio corpo. Sapevo che sarebbe servito del tempo per recuperare la condizione migliore, ho cercato sempre di fare quel qualcosa in più e adesso posso dire che mi sento bene. Il giudizio, però, lo dà sempre il campo perché le parole se le porta via il vento, conta la prestazione”.