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  • Napoli, Rudi Garcia: “Ritroviamo fiducia e vittorie”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico Rudi Garcia del Napoli in vista della sfida di Champions League.

     Qual è il problema? Perché non va?
    “Siamo solo quinti, volevamo fare meglio ma è solo l’inizio della stagione. Nella sconfitta abbiamo giocato benissimo un tempo, l’altro no. Nel pareggio bene solo nel secondo tempo. Dobbiamo essere più continui, ma il campionato è il campionato e la Champions è la Champions. Sono solo sei partite, vuol dire che ogni partita conta molto di più rispetto al campionato. Siamo qui per vincere, arriviamo con ambizione, determinazione e fiducia”.

    Ha sentito De Laurentiis?
    “Né più né meno rispetto al solito. L’ho sentito domenica e anche stamattina. Io sono sereno e tranquillo. Il presidente? Lo sembra anche lui, chiedetelo a lui”.

    Cosa dovrete fare?
    “Dobbiamo essere più efficaci sotto porta. E dobbiamo essere in grado di finire le partite senza prendere gol. In quattro partite abbiamo subito cinque gol, però analizzando le statistiche abbiamo subito otto tiri nello specchio. Vuol dire che non difendiamo così male e che non siamo fuori posizione. Abbiamo subito un rigore, due palle inattive col Genoa, due contropiedi con la Lazio. Non è mai la stessa cosa: se concediamo poco, come all’inizio, faremo dei clean sheet e sarà più semplice vincere le partite”.

    Come sta vedendo Osimhen e Kvaratskhelia?
    “Tutta la rosa è importante, chi inizierà è importante, ma il risultato si fa non solo con gli undici che iniziano. Osimhen ha iniziato bene, con due gol in tre partite, poi non ha segnato ma speriamo che lo faccia domani. Kvara invece è stato frenato durante la preparazione da un infortunio, ha saltato la prima partita, la seconda solo nel secondo tempo. Poi ci ho parlato perché io lo voglio tranquillo, deve essere decisivo. Non segna da un po’, ma non deve pensarci, avere sempre il piacere di giocare. Sarebbe già molto buono se facesse un assist come col Sassuolo. Domani si gioca la Champions, il sogno di tutti noi, vogliamo andare il più lontano possibile. Queste serate sono fatte anche per i grandi calciatori e Khvicha ne è uno”.

    E’ cambiato qualcosa nella preparazione?
    “Le statistiche non vogliono dire tutto, ma nell’ambito della preparazione fisica sì. Nel secondo tempo col Genoa ci sono stati dati più alti rispetto al primo tempo. Una squadra che è stanca non può fare questa cosa”.

    Che avversario si aspetta? Che partita bisognerà fare?
    “Noi veniamo per vincere, con determinazione, ambizione e fiducia. Il Braga ha delle qualità, conosciamo bene alcuni giocatori, ci sono tanti che hanno giocato in Francia e conosciamo bene, da Fonte a Moutinho. Hanno qualità, Bruma, Ruiz e non solo. Bisognerà essere continui, fin dal primo minuto dobbiamo mostrare determinazione, dare tutto e cominciare bene questa Champions League”.

    E’ deluso dall’andamento? O sorpreso?
    “Deluso per niente, neanche sorpreso. Dobbiamo imparare, sia io che la squadra. Nel primo tempo con la Lazio abbiamo fatto meglio di tutta la stagione, ma poi ci serve continuità. Da domani è questo che proveremo a ottenere”.

    A che punto è Natan
    “Vi avevo spiegato che abbiamo avuto la sosta per farlo lavorare. Ora pare non abbia più problemi fisici, aveva un problema al ginocchio. E’ più vicino a entrare in questa squadra, ma voglio far sì che ci siano buone condizioni”.

    C’è il rischio di sottovalutare l’avversario?
    “Ho giocato qui col Marsiglia in Europa League. Torno qua con piacere, è uno stadio particolare. Il Braga è cresciuto tanto visto che ora è in Champions League. Noi rispettiamo gli avversari e faremo in modo di giocare al 100%”.

  • Napoli, Rudi Garcia: “Dobbiamo riscattarci”

    Alla vigilia del match contro il Genoa, l’allenatore del Napoli Rudi Garcia parla in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

    Cosa si aspetta da questo tour de force?
    “7 partite in 23 giorni, è come una maratona e dobbiamo iniziare bene e avere tutto il gruppo a disposizione. Ho ritrovato ieri tutto il gruppo, ma molti erano stanchi per poter fare tutto il lavoro normale, viaggiando di notte, quindi solo oggi… ma facendo attenzione perché alcuni non hanno recuperato al 100% ma sono contento di non avere infortunati. Politano dovrebbe essere con noi, anche se non ha i 90 minuti per non rischiarlo, ma dovrebbe esserci dall’inizio o in corsa”.

    Disse che con gli impegni ravvicinati ci sarebbe stato spazio per tutti, avverrà già domani?
    “Darò spazio a chi lo merita, a chi è pronto, ma la squadra che inizierà non sarà la stessa che ha iniziato con la Lazio”.

    Raspadori lei lo vede in più ruoli, un suo giudizio sulla nazionale da punta?
    “Non ho visto tutte le partite, ho troppi giocatori in nazionale, non ho 10 occhi per vederle insieme, so che ha giocato 70′ da punta nella seconda partita, nella prima è entrato, fa parte delle sue soluzioni. Ho sempre detto che può giocare in tutti i ruoli in attacco, compreso il 9, ma può giocare anche mezzala per le sue qualità, per lui sarebbe meglio non essere solo una punta perché c’è Osimhen ed è difficile avere minuti. Lui è bravo dappertutto, lo useremo dove serve e dove c’è spazio. Ha giocato tanto, le prime due da titolare e entrato per primo nella terza, è importante per noi”.

    Napoli primo per possesso e tiri tentati, è soddisfatto di quanto visto finora?
    “Abbiamo vinto le prime due, non abbiamo sbagliato la terza, abbiamo fatto un ottimo primo tempo, ma dobbiamo migliorare la gestione e quando puoi fare gol devi farli, con efficacia, pure ad inizio ripresa col tiro di Zielinski. Almeno ha preso la porta, il problema delle ultime due è aver preso poco la porta. Dobbiamo gestire tutta la gara con qualità, ma quando non è così quando siamo al meglio devi segnare e metterti al riparo se la squadra avversaria fa due tiri e subito due gol”.

    ADL ha detto c’è molto da lavorare, per lei quanto c’è da lavorare?
    “Il presidente ha ragione, c’è una striscia lunga di partite, dobbiamo mostrare già di aver fatto lavoro importante, ma tanto altro c’è da fare e migliorare. Avere il possesso e palleggiare è una delle qualità, ma dobbiamo sfruttarlo al meglio e finalizzare. Bisogna prendere la porta, non basta tirare. Ogni 3 giorni ovviamente c’è meno tempo per lavorare con la squadra, ma si può sempre migliorare”.

  • Napoli-Lazio: Luis Alberto illumina, prima sconfitta per Rudi Garcia

    Napoli-Lazio: Luis Alberto illumina, prima sconfitta per Rudi Garcia

    Allo stadio Maradona le luci si sono spente e non senza qualche rimpianto. Napoli-Lazio si conclude 1-2, con Sarri che vince contro la sua ex squadra, dando una vera e propria lezione di calcio. Il lupo perde il pelo ma non il vizio e l’allenatore toscano c’ha abituati ad alternare partite obrobriose a partite stellari come quella di stasera, decisa da un eurogol di tacco di Luis Alberto.

    Il primo tempo si conclude 1-1, ad aprire le marcature è proprio il gol dello spagnolo che gela lo stadio intero con un colpo da biliardo. Pochi minuti dopo ci pensa Piotr Zielinski a rimettere in piedi il risultato, pareggiando e dando speranza agli Azzurri che comunque durante tutto il corso della partita hanno creato tanto, senza mai riuscire a capitalizzare.

    Il secondo tempo vede ancora due squadre affrontarsi a viso aperto, il risultato è in bilico e basta un gol per rimettere tutto in discussione. Allora ecco arrivato dal Giappone Daichi Kamada, che come nei migliori anime sul calcio realizza un gran gol su assist di Felipe Anderson. 1-2 e Lazio di nuovo avanti. Da qui in poi il Napoli ci prova ma senza successo, con i Biancocelesti che invece si vedono annullare due gol, prima quello di Zaccagni e successivamente quello di Guendozi, approfittando di un avversario con la squadra ormai slegata e molto lunga.

    Discutibile la decisione del Var sul gol non convalidato al centrocampista francese, ex Marsiglia e Arsenal, a quanto pare per un fuorigioco passivo di Zaccagni. Nonostante ciò la Lazio riesce a portare a casa un risultato che da respiro, dopo gli 0 punti in due giornate. Superata la Roma, rivale cittadina, che rimane invece ferma ad un punto dopo la sconfitta subita ieri contro il Milan. Per Rudi Garcia arriva invece il primo passo falso sulla panchina del Napoli, ci sarà tanto lavoro da fare per sistemare gli errori alquanto palesi.

  • Napoli, Rudi Garcia: “Non pensiamo alla Champions League”

    Alla vigilia della partita contro la Lazio, l’allenatore del Napoli Rudi Garcia risponde alle domande della stampa nella sala conferenze. Ecco le sue dichiarazioni.

    Sul mercato e sul girone di Champions: “Rispondo poi parliamo solo di Napoli-Lazio, per favore. Il sorteggio poteva essere migliore, ma anche peggiore. Il Real Madrid è tra i più grandi club al mondo, sono doppiamente contento di affrontarlo, è una grande squadra e poi è un giusto ritorno delle cose visto che nel 2015-16 avevo qualificato la Roma ed il sorteggio era contro la Roma ma non mi fu permesso di giocarla. Il mercato non è chiuso, ma non ci saranno cose in entrata, in uscita penso ci sono diverse trattative per Lozano e Demme. Per ora sono ancora nostri però”.

    Ha spesso battuto Sarri.
    “E’ una sfida tra squadre, non tra allenatori. E’ una gara da vincere, 6 su 6 sono buoni, ma 9 su 9 sono meglio ed il nostro obiettivo è fare tre vittorie di fila e nel calcio con i tre punti fare tre vittorie ti mette bene in classifica e ti fa prendere punti agli avversari diretti e la Lazio è una di quelle”.

    Un giudizio su Lindstrom? Lo potremo già vedere?
    “Sono contento, è un talento in più in rosa, arriva in una squadra che ha già vinto due partite, è arrivato perché Lozano va via, per ragioni complessive, non solo sportive, c’è il lato sportivo ma anche economico. Abbiamo cercato un giocatore forte, ma anche di prospettiva e sono contento del suo arrivo. Ha fatto una stagione importante con l’Eintracht, poi gioca in nazionale, ha tanta qualità. Vi dico un’altra cosa di come funziono io: non è che arrivano nuovi e dimentico chi c’è, io ho dato sempre importanza a chi c’è già, l’allenatore deve mostrare fiducia a chi è qua e non è che si cambia subito. Lindstrom non partirà dall’inizio, sarà in panchina e vedremo se ci sarà opportunità per mettersi in mostra. Una volta che le nazionali saranno finite, con la rosa intera, abbiamo Genoa e poi 7 gare ravvicinate e ognuno avrà lo spazio”.

    Che collocazione ha Lindstrom?
    “Per me può giocare in tutti i ruoli, non solo in attacco. Sugli esterni, ma anche insieme ad un centravanti. E’ veloce, ha senso del gol, è una risorsa interessante, come Lozano gioca su entrambi gli esterni”.

    Kvaratskhelia sta meglio? Aumenterà il minutaggio?
    “Sì, sta bene, era importante per lui fare un’altra settimana piena e vedremo se partirà dall’inizio o meno, non diamo informazioni agli avversari”.

    Cosa conservare delle prime due gare e cosa evitare?
    “Il Frosinone ha vinto la seconda e non con una piccola, valorizza la nostra vittoria. Sassuolo gioca sempre bene, l’ha dimostrato a fine primo tempo, ma mi è piaciuto il gioco offensivo, anche se potevamo fare più gol, ma soprattutto che abbiamo concesso poco, anche in parità numerica e questo è buono, significa che i miei giocatori aiutano tutti”.

  • Napoli, Rudi Garcia: “Siamo pronti per l’esordio”

    Alla vigilia dell’esordio in campionato contro il Frosinone, l’allenatore del Napoli Rudi Garcia risponde alle domande della stampa nella sala conferenze. Ecco le sue dichiarazioni.

    Si inizia. Ci aggiorna anche su Kvaratskhelia?
    “Non vediamo l’ora, va bene la preparazione, è tutto bello, ma ci manca la vera competizione che arriva domani a Frosinone. Siamo contenti di iniziare, avremo un avversario tosto, una squadra con entusiasmo, viene da un grande campionato e la promozione. C’è tanta voglia da parte loro, ma saremo all’altezza su questo. Kvaratskhelia? Solo prudenza, ha avuto un trauma in una partita amichevole, ha giocato 70′ l’ultima gara, ma da quella partita anche se la risonanza mostra che è tutto normale, lui sente qualcosa e quindi mica ci fermiamo dopo la prima… non lo rischiamo e lo avremo da lunedì”.

    Il suo arrivo e le sue novità stanno creando scosse o stimoli?
    “La comfort zone è positiva sul piano della fiducia, ma può essere pericoloso sull’avere meno voglia anche inconsciamente rispetto al passato. Torniamo sul discorso del livello che voglio dall’inizio, altrimenti la partita diventa complicata se loro vincono tutti i duelli e la mettono sul piano fisico. Dovremo imporre il nostro gioco e vincere, non c’è altro da fare”.

    Sta per arrivare Gabri Veiga, cosa si attende? E che rosa ha?
    “Io posso parlare solo dei miei giocatori, Natan e Cajuste. Gli altri non sono nostri, poi questa è la presentazione di Frosinone-Napoli, non del mercato, chiedete a Meluso”.

    Il mercato come ha cambiato le squadre? Siete i favoriti?
    “Siamo tra i favoriti, non i favoriti. Se tutti i favoriti avessero vinto i campionati… allora il Napoli non avrebbe vinto l’anno scorso. Si sono rinforzate tutte, partiamo sulla stessa linea, noi abbiamo tutti tranne Kim che è stato sostituito e la squadra che giocava molto l’anno scorso è ancora qua. Poi abbiamo portato freschezza, come Natan, Cajuste, hanno grande voglia e saranno un riferimento anche per chi c’è già. Dovranno dimostrare, gli altri forse pensano di non dover dimostrare più ma per me partono tutti sulla stessa linea, ho 5 cambi, ho qualità, ed intendo usare tutti i cambi”.

    C’è qualche giocatore che allenandolo l’ha sorpresa?
    “Ho trovato tanto talento, ma prima ancora uomini di qualità. Sono uomini perbene, pensano collettivamente, è un gruppo abbastanza facile da gestire. Amano lavorare, hanno abitudine e quando qualcosa funziona è giusto tenerlo, ma ci sono anche altre cose da migliorare, da aggiungere e devo dire che ascoltano, hanno curiosità, su tutti i piani, dai sistemi di gioco alle palle inattive ma anche all’approccio alla gara. Sono contento del lavoro svolto anche se pure nel passato ho avuto momento migliori ma anche peggiori sulla preparazione con chi poteva partire ma è ancora qui per mia grande felicità. Ma questo ci ha impedito di preparare la squadra che avevo in testa, ma niente scuse per domani”.

    Vedremo già da domani qualche sua novità?
    “Vediamo nell’atteggiamento e nel gioco, la risposta in piccola parte, perché sarà 1/38, ma arriverà durante la gara. Non possiamo dire tante cose prima, c’è un avversario. Voglio vedere l’atteggiamento giusto, se è così il risultato sarà positivo”.

  • Napoli, Rudi Garcia: “Onorato di essere qui”

    Rudi Garcia day oggi viene presentato come nuovo allenatore del Napoli. Ecco le Sue dichiarazioni insieme con il presidente Aurelio De Laurentiis

    “Ringrazio il direttore per averci ospitati in questo posto regale. Stabiliamo un augurio di continuazione perché il Napoli, in maniera regale, grazie anche al nuovo allenatore, possa procedere negli anni a venire e nella prossima stagione”.

    Prende parola Rudi Garcia: “Il primo regalo è essere qui con voi a Napoli. La cosa bella che arriva da me e dal presidente sono le ambizioni. Prima di tutto vorrei salutare i tifosi per la loro accoglienza. E poi vorrei anche fare i complimenti al presidente, alla sua squadra che tra poco sarà la mia, per quello che hanno fatto nell’ultima stagione. Quando sono arrivato in città e ho visto tutte le bandiere e gli striscioni, mi sono reso conto che i tifosi, la città sono molto fieri della squadra. E l’obiettivo è far sì che questo accada anche nel futuro”:

    Per Garcia, qual è il sogno?
    “De Laurentiis ha messo un’asticella bella alta. Il sogno è vincere trofei. Complimenti perché dopo 33 anni si è vinto lo Scudetto, ma il Napoli deve giocare la Champions League ogni anno ed essere una squadra molto importante in Italia come l’anno scorso”.

    Per De Laurentiis, come ha scelto Garcia?
    “Non ho dato il via a un casting molto lungo, l’ho detto a voi perché altrimenti mi avreste tormentato tutti i giorni. Mi sono dedicato per tre settimane all’organizzazione della festa Scudetto. Abbiamo voluto organizzare qualcosa che sulla RAI ha raggiunto la bellezza di quasi due milioni di media di ascoltatori, con punte del 30% al sud di share. Ci è piaciuta molto questa cosa. Vogliamo farla ancora meglio negli anni prossimi. Il 5 giugno ho cominciato a pensare al nuovo allenatore e l’ho ufficializzato undici giorni dopo. Ho cominciato a vedere la mappa data in pasto a voi giornalisti e ho cominciato a selezionare chi giocava con successo con il 4-3-3. Molti di quelli che vedevo avevano un 4-2-3-1 o addirittura un 3-4-3 o 4-4-2- Per me era fondamentale mantenere quest’assetto di calciatori, non devo cambiare squadra, per cui andava trovato un allenatore che fa strike col 4-3-3. Avendo visto che Rudi per due volte era arrivato secondo con la Roma e che addirittura il primo anno aveva cominciato con dieci vittorie consecutive, mi sono detto che questo signora facesse al caso nostro. Poi ho visto che col Lione aveva sfiorato qualcosa di importante in Champions. E voi sapete quanto ci tengo alla Champions League. Non per pensarla come Agnelli, a cui dissi che la Superlega è una cosa sbagliata, ma questa Champions è sbagliata. Così come l’Europa League e la Conference League. Ma la UEFA ha bisogno di attestati continui per essere rieletti. Io non posso modificare da solo ciò che si è incrostato nel sistema. Però chiaramente la Champions è un parterre che mi permette di aumentare l’importanza del brand Napoli nel mondo. Noi abbiamo sempre giocato il ruolo dell’innovatore, l’avete visto con lo sponsor tecnico: non ci ho pensato due secondi a vestire anche quel ruolo lì. Cerchiamo di cambiare questo calcio, ma non è così facile. Bisognerebbe cambiare il cervello di troppe persone”.

    Per Garcia. Cosa la spaventa? E cosa invece le piace?
    “Non ho paura di niente, a parte i problemi di salute. Ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. Questa vittoria in campionato deve dare tanta fiducia a ognuno di loro, però quando si comincerà la nuova stagione, la preparazione, si riparte da zero. E’ molto difficile dire che senza fare sforzi, senza sudore, senza il collettivo si può arrivare a grandi traguardi. I calciatori da un lato devono dimenticare quello che hanno fatto. Questa fiducia, anzi, deve servire a rimanere umili. Ci sarà tanto lavoro. La cosa che mi è piaciuta invece è che ho visto una squadra. Non solo singoli, ma una squadra che difendeva tutti insieme. Poi la rosa è ampia, c’è anche la panchina per risolvere le partite. La cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso. Vuol dire che se è ambizioso mi darà una squadra di qualità. E con una squadra di qualità possiamo divertire i tifosi. Le mie squadre attaccano, fanno dei gol, fanno di tutto per gestire la gara, avere il possesso palla e fare gol. Lasciatemi il tempo di lavorare con i giocatori, poi quando si parte si parte a bomba”.

    Per De Laurentiis: ha detto a Garcia che Osimhen resterà?
    “Non l’ho detto a Garcia, l’ho detto da tempo: Osimhen deve rimanere. Poi se arriverà un’offerta importante per la salute del Napoli vedremo”.

    Per Garcia: è una panchina più bollente o stimolante?
    “Il bello del mio mestiere è che, è vero che lasci persone e amici dove sei passato, ma poi ne trovi delle nuove. Darò il meglio di me. Chiunque si sieda sulla panchina del Napoli, dopo uno Scudetto, sa che il lavoro è arduo perché è difficile fare meglio. Ma i giocatori sanno di dover dare di più. Io non vengo qui a rivoluzionare tutto. Vediamo se la squadra somiglia nella rosa a quella dell’anno scorso, se sarà così non toccherò molto, ma qualcosa farò. Abbiamo parlato tanto di 4-3-3, ho fatto tanto bene col 4-3-3, ma ho usato anche altri moduli di gioco. Perché lo dico? Perché un allenatore deve adeguarsi alla rosa e trovare il modulo giusto. Sembra che il 4-3-3 sia perfetto per il Napoli, ma oggi ci sono analisi video, c’è uno staff che conosce i singoli, per cui la tua squadra deve saper cambiare anche modulo di gioco durante una partita. Voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica importante. Il mio modulo di base è quello, il 4-3-3, ma io voglio calciatori intelligenti”.

    Per De Laurentiis: disse che sarebbe stato un Napoli osimheniano. Ora che Napoli sarà?
    “Con Osimhen non mi sono sbagliato. Garcia l’ho scelto in undici giorni, ci siamo visti a cena, abbiamo fatto i contratti, che sono lunghi, glieli abbiamo fatti digerire. Da parte mia c’è tutto lo slancio per un nuovo inizio. L’uomo ha già dato, non deve dimostrare a Napoli chi è, anzi dobbiamo lasciarlo lavorare in tranquillità, senza mettere ansia e fretta, senza mettere limiti. Poi sarà quel che sarà”.

    Per Garcia: che Napoli sarà?
    “Saremo una squadra tosta, che lotta, una squadra che può crescere. Ci sono tanti calciatori giovani che a quell’età possono migliorare. L’ho fatto in passato e lo farò anche qui. Lavorerò col mio staff affinché la squadra sia competitiva”.

    Per Garcia: a Napoli ritroverà Anguissa che aveva avuto a Marsiglia.
    “L’ho fatto esordire io a Marsiglia, era un po’ il mio piccolo, anche se è una montagna fisicamente. Sono contento di ritrovarlo, ha fatto un gran salto di qualità da quando ha lasciato Marsiglia. E’ andato in Inghilterra e in Spagna, ora in questa stagione ha dimostrato di essere un giocatore importante in campo e nello spogliatoio. Trovo un altro Frank, ma sono contento di ritrovarlo. Lui sa che con lui sarò ancora più esigente e che può ancora migliorare, è un piacere ritrovarlo”.

    Per De Laurentiis: cosa l’ha colpita di Garcia?
    “La sua spontaneità, la sua immediatezza. Sembrava che ci fossimo conosciuti da tempi. E sembrava che ci fossimo già incontrato nel passato, idealmente parlando. Quindi mi sono trovato in un meccanismo oleato, in cui c’è stata solo la razionalità di mostrare tutto ai suoi avvocati, rispondendo alle loro domande. Con lui c’è stata una cordialissima e immediata intesa. Io sono nato il 24 maggio, lui era ancora sotto l’influenza del segno dei gemelli. Quindi come avrei potuto sbagliarmi?”.

    Per Garcia: quant’è cambiato il calcio italiano in questi sette anni? Ha fatto qualche domanda al presidente sui calciatori?
    “Quest’anno in tutte le finali c’era una squadra italiana, vuol dire che il calcio italiano è tornato in alto. Speriamo di portare in alto in Europa l’anno prossimo ancora i colori del Napoli. Al presidente non ho fatto nessuna richiesta particolare. Io ho sposato un progetto sportivo, volevo solo essere sicuro che il presidente volesse ancora vincere i trofei e avere una squadra competitiva. Il resto non è stato importante, non c’è stato bisogno di fare domande. Sono nel calcio da tempo, so che potrebbe accadere qualche cessioni dinanzi a un’offerta importante. Ma nessun calciatore è insostituibile. Io ho fiducia nel presidente e nell’area tecnica del Napoli che lavora tanto bene sul mercato. Nella squadra dell’anno scorso ci sono tanti calciatori che nessuno conosceva a parte l’area tecnica del Napoli”.

    Per Garcia: il suo ex calciatore Balzaretti dice che il Napoli è perfetto per lei, è d’accordo?
    “Nessuno meglio dei miei calciatori può parlare di me. Federico ha un uomo di qualità e ha una bella anima. Non solo il gioco, la strategia, ma anche lo spirito di squadra è importante. Spero di trovare un bel gruppo, ma ne sono sicuro. Per vincere lo Scudetto può essere solo un gruppo unito, con grande fede. Io devo tenere sul fuoco e far vivere questa storia, così si scalano le montagne”.

    Per De Laurentiis: sul primo incontro con Garcia?
    “Non ho trovato delle diffidenze, né ho visto dei dubbi. Il che mi ha reso in questa immediatezza felice per la scelta. Sembrava quasi che ci fossimo incontrati in maniera naturale”.

    Per Garcia: ha già visto se in questo Napoli c’è un Gervinho dei suoi tempi alla Roma?
    “Sono stato sostituito da Luciano Spalletti a Roma e qui arrivo io dopo di lui. Giocatori come Gervinho ci sono già in rosa. Datemi tempo di scoprire gli uomini dietro ai calciatori, perché i calciatori li vedi in tv, ma quando li alleni conosci anche l’uomo. Devo sapere su che tasto bisogna spingere per motivare ognuno di loro, ogni calciatore è differente. Ma il talento c’è. Stiamo già lavorando sulla squadra, vediamo chi rimanere al 100%, chi potrebbe andarsene. E vediamo come migliorare la squadra, che è sempre migliorabile. Ma ora l’importante è stare qua e lavorare”.

    Per De Laurentiis: ancora sul futuro di Osimhen, ci sarà rinnovo?
    “Con lui ho parlato già prima della festa, siamo in linea di massimo d’accordo sul prolungamento di contratto per ulteriori due anni. Poi, per quanto riguarda gli altri giocatori è qualcosa che dovremo studiare con Rudi. Sono convinto, dopo tanti anni, che la preparazione nei ritiri sia fondamentale. E quindi noi abbiamo rifiutato di andare a fare il Gamper col Barcellona, di andare a giocare col Manchester United sempre in amichevole. Vogliamo rimanere nella seconda parte di preparazione, dal 28 luglio al 12 agosto, qui e stiamo interpellando diverse squadre per farle venire a Castel di Sangro e non perdere tre giorni per ogni amichevole. Durante quel periodo ci si deve impallare, si deve mettere molta benzina o nafta, affinché si possa durare il più a lungo possibile. Non bisogna avere una sfiammata nei primi dieci incontri, vogliamo durare tutto il campionato. Per noi è importantissimo allenarci come si deve durante i due ritiri. Ovviamente lavoreremo anche prima, con Rudi stiamo già lavorando. Stiamo ragionando su chi potrebbe partire. Il problema è che bisogna vedere le persone negli occhi. I contratti servono a poco, servono solo per le penali semmai. Ma se io dico ‘Tu vuoi far parte della gloria del Napoli o pensi di andare su altre situazioni’. Dopo la vittoria dello Scudetto, devo ringraziare Spalletti per aver voluto un anno sabbatico. Perché? Perché dopo uno Scudetto la sazietà può giocarti un brutto scherzo. Invece con un allenatore nuovo, che sa toccare le corde del violino giusto, che non fa sedere nessuno dopo lo Scudetto, è più facile. Se i calciatori non s’impegnano il rating cala. Un nuovo allenatore non può che cercare di riportarli alla dura realtà del lavoro quotidiano, dell’impegno, del rispetto di una bandiera. Chi sono i nostri clienti? Per chi lavoriamo noi della SSC Napoli? Per i nostri tifosi. Per la nostra città”.

    Per Garcia: Lobotka sarà importante come il De Rossi della sua Roma?
    “Il cuore del mio gioco è sempre stato il centrocampo. Anche la forza della squadra che ha vinto lo Scudetto è stata anche questa. La rosa consta di giocatori forti, mi dà la possibilità con i cinque cambi di avere soluzioni importanti in panchina. Lobotka è un giocatore fantastico. Mi auguro di trovare ancora in questo reparto giocatori che giocano, che fanno possesso palla, ma anche che difendono subito quando l’avversario la recupera. E l’anno scorso, nelle partite del Napoli che ho visto, era così, tutti correvano. Ci sono tante squadre in cui ci sono le superstar che lavorano solo con la palla, poi hai problemi in fase difensiva. Il bello del Napoli invece è che tutti corrono, sia con la palla che senza”.

    Per De Laurentiis: la competitività resta la stessa?
    “Intanto rispondo anch’io su Lobotka: ce l’abbiamo fino al 2028, per noi è un caposaldo. Poi non può giocare tutte le partite e tutti i minuti, come in ogni ruolo, quindi servono sostituzioni importanti. La mia competitività non è cambiata. In casa De Laurentiis la competitività è naturale, istintiva. A noi più le cose sono complicate più ci eccitano. Dopo lo Scudetto le cose si complicano, è normale. Dite che c’è l’Europa, ma non basta. Io dico che c’è da cambiare tanto in questo calcio. In tanti mi chiedono di fare un po’ di politica, ma io rispondo di no perché a me piace il mondo dei contenuti e in politica non sei libero di combinare in maniera industriale, la politica purtroppo è il gioco del compromesso e io non sono l’uomo del compromesso”.

    Per Garcia: pensa anche lei di dare uno personale slogan di incitamento alla squadra come fece Spalletti?
    “Io ho dei valori e questa squadra deve metterli in campo: l’umiltà, l’ambizione, il sudore. Ci sarà il talento che può fare la differenza, ma si gioca in undici e la rosa è di venticinque, ogni calciatore è molto importante. Anche il calciatore più giovane, che deve crescere e avere voglia di essere della squadra del Napoli. In Italia si dice ‘senso di appartenenza’ e questa è una cosa molto importante. Nel calcio attuale non ce n’è tanto, ma per me è sempre importante la maglia che vesti e lo stemma che si ha sul cuore. La maglia va rispettata, dobbiamo dare il meglio per questo”.

    Interviene spontaneamente De Laurentiis.
    “Ieri sera io vedevo Spagna-Croazia e devo dire che mi ha colpito l’attaccamento alla maglia di Modric, che a 38 anni si è fatto tutta la partita, i supplementari e ha segnato anche il rigore”.

  • Il Napoli ha il suo nuovo allenatore; De Laurentis annuncia Rudi Garcia

    E’ finita la telenovela riguardante il successore di Luciano Spalletti. Attraverso i propri canali social, il Presidente Aurelio De Laurentis ha annunciato che Rudi Garcia sarà il nuovo tecnico in vista della prossima stagione.

  • Ufficiale: Al-Nassr, risoluzione consensuale con Rudi Garcia

    Attraverso una nota ufficiale sul proprio sito, “L’Al-Nassr può annunciare che l’allenatore Rudi Garcia ha lasciato il club di comune accordo. Il consiglio e tutti in Al-Nassr desiderano ringraziare Rudi e il suo staff per il loro lavoro dedicato negli ultimi 8 mesi”.

  • Al-Nassr, verso l’esonero Rudi Garcia

    Rudi Garcia verso la separazione con Rudi Garcia, il club saudita di Cristiano Ronaldo vuole esonerare il tecnico francese per i risultati sportivi non soddisfacenti oltre a un rapporto difficile legato a CR7. Rudi Garcia potrebbe quindi essere esonerato con effetto immediato o nelle prossime settimane.

  • Ufficiale: Rudi Garcia è il nuovo tecnico dell’Al-Nassr

    Attraverso i propri canali social, la squadra del massimo campionato saudita dell’Al-Nassr ha annunciato l’arrivo in panchina dell’ex tecnico di Roma, Marsiglia e Lione Rudi Garcia.