Tag: Salernitana

  • Sousa a un passo dal rinnovo con la Salernitana

    Dopo l’ottima salvezza ottenuta con la Salernitana, il tecnico Paulo Sousa che era subentrato in corsa, adesso sarebbe molto vicino a rinnovare il suo contratto con la società campana per almeno altri due anni. Infatti, per l’allenatore portoghese è pronto un contratto fino al giugno del 2025.

  • Salernitana, Candreva: “Sono contento di rimanere a Salerno”

    Candreva in un intervista ha raccontato il suo anno alla Salernitana e la sua permanenza in Campania. Ecco le sue parole.

    È stata una stagione positiva, ce la siamo meritata. La Salernitana sta facendo un importante percorso di crescita, che però non è finito. Vogliamo chiudere la stagione nel migliore dei modi. Con Sousa abbiamo finalmente trovato continuità di risultati cercando di imporre il nostro gioco su ogni campo. In generale ci è mancata solo un po’ di convinzione: alcuni pareggi sarebbero potuti essere vittorie, ma non siamo rimasti attaccati alla partita per 90 minuti”.

    Sul futuro dice questo: “Con la salvezza c’è il rinnovo automatico di un altro anno. Io a Salerno sto benissimo, la gente mi vuole bene e me lo dimostra sempre, non solo dopo un gol o una bella prova. C’è un entusiasmo fuori dal comune e mi piace specialmente vedere tantissimi bambini allo stadio: mi fanno venire il fuoco dentro”.

  • Salernitana, Sousa: “Siamo contenti dell’obiettivo salvezza”

    Paulo Sousa tecnico della Salernitana presenta la sfida in programma domani pomeriggio allo stadio Olimpico e parla anche di futuro dopo la salvezza raggiunta matematicamente ieri. Ecco le sue parole.

    Mister, salvezza raggiunta e possibilità di parlare di futuro. Sousa può dire che resterà a Salerno?
    “Io non dico mai bugie, su niente. Il contratto è molto chiaro, con la salvezza esiste già un futuro. Sto benissimo a Salerno, mi piace tantissimo la Salernitana, sono un allenatore e una persona che ama costruire e seguire un processo. Sono ambizioso, ci sarà tempo per confrontarci con il presidente che, a mio avviso, ha la mia stessa ambizione. A suo tempo pensammo esclusivamente ad accordarci sul presente per arrivare alla salvezza. Il futuro è iniziato dal mio primo giorno di lavoro, ho battuto su concetti come l’identità che fanno la differenza. Ora ci dovremo concentrare sulla scelta dei giocatori, sarà decisivo stabilire chi resta, chi va e chi arriva. Ho detto a Iervolino che abbiamo un direttore sportivo capace, bravo a far quadrare i conti e a ricercare calciatori assieme al suo staff. Ha il mio stesso realismo e questo è importante. Io ho le idee chiare. Vorrei stabilità. Questa città deve essere coinvolta ogni giorno, giornalisti compresi. Solo così si crea quella chimica che aiuta ad ottenere i risultati. Ci saranno anche momenti difficili ed è in quel momento che la stabilità emozionale di tutti può spingerci oltre le difficoltà. Iervolino ha preso un direttore sportivo giovane, ambizioso, bravo, preparato. Conta molto prendere le decisioni nel più breve tempo possibile. Poi i club non dipendono dall’allenatore, ma dal tipo di calcio che vuole proporre con la propria squadra. Altrimenti non è un progetto. E, in base alle idee, scegliere lo staff tecnico. La mia risposta è chiara, dopo la salvezza il contratto si allunga”.

    Il calcio italiano propone società indebitate, club con poche disponibilità economiche, proprietà straniere non identificabili. Lei ha la convinzione che Salerno sia un’isola felice che può contare su un presidente di spessore differente?
    “Non voglio fare un’analisi così negativa. Il calcio italiano, anzi, sta arrivando in alto a livello europeo e lo testimoniano Roma, Inter e Fiorentina in finale. Con tutte le problematiche che possiamo avere, ma il dato di fatto è questo. Questo sport mi ha dato un equilibrio economico ed emozionale, quando vedo un presidente come il nostro che sborsa i soldi di tasca sua devo avere rispetto e dare il massimo. Sempre. Il discorso è generale. Bisogna lavorare sulle strutture, sugli stadi, sui campi di allenamento. Solo così si ottengono i risultati, e rinnovo i complimenti alle tre qualificate in finale”.

    A Roma spazio a chi ha giocato meno per approfondire le valutazioni sul futuro?
    “Anzitutto un’analisi del nostro avversario. C’è un collega portoghese a cui faccio i complimenti, è stato il valore aggiunto per tutti gli allenatori portoghesi. Ha vinto tutte le competizioni europee, è unico al mondo sotto questo punto di vista. E sono convinto che continuerà a vincere. Ha una voglia tremenda di arrivare all’obiettivo, è super preparato, si sa adattare e ha plasmato la Roma a sua immagine e somiglianza. Lo stimo, se fai la differenza in tutti i campionati europei vuol dire che sei bravo. Non c’è altro da aggiungere. E non è vero che non hanno fase offensiva. Tutt’altro. Difendersi benissimo e ripartire è una qualità, grazie ai loro tifosi possono pressare alto e mettere in difficoltà chiunque. Noi proveremo a sfruttare gli spazi a disposizione, vogliamo creare difficoltà a chi ha fermato il Leverkusen senza subire gol per 180 minuti. L’idea della Roma è chiara. Non si basano tanto sul possesso palla e sul controllo, ma alternano cambi di velocità per arrivare il più in fretta possibile sul corridoio laterale smarcando chi si inserisce centralmente. Sono forti sui cross, sulle palle inattive, si muovono bene dopo aver riconquistato palla a metà campo. La verticalità è un fattore che sfruttano bene, è un avversario costruito con logica e che ha le idee chiare. A noi tocca essere noi stessi, con le armi che abbiamo a disposizione. Sarà bello confrontarsi con una Roma difficile da battere e super equilibrata. Percepisco, però, che la gente, i calciatori, l’ambiente ci credono. E tanto. La vera vittoria è questa: il fatto che ciascuna componente sente che la Salernitana può ottenere risultati contro chiunque. Tutti ci dicono: “Andiamo a vincere”. Vuol dire che stiamo trasmettendo a tutti la mentalità che piace a me”.

    Per Paulo Sousa questa salvezza equivale a togliersi qualche sassolino dalle scarpe dopo che l’Italia le ha mostrato poca attenzione?
    “Non è semplice prendere decisioni, a volte vuoi aprire porte che sono completamente serrate. Tra allenatore e calciatore è differente prendere decisioni. Io ho sempre cercato di scegliere contesti che potessero portare ad una crescita umana e professionale. Ovunque posso lavorare sono felice. Quando ho scelto di fare questo mestiere mi piaceva tanto l’idea di aiutare gli atleti a crescere. Ogni squadra è una micro società in cui tutti devono coesistere, il rapporto umano è quello che fa sempre la differenza e che va oltre i dettami tecnico-tattici. Oggi credo di essere un tecnico e un uomo più pronto, riesco a godermi fino in fondo questa professione e lo reputo un passo in avanti per proseguire nella mia carriera”.

    Come ha trovato la squadra dopo la notizia della salvezza matematica?
    “So che devo incidere su tutti. Non solo sui calciatori. E’ una questione di identità e mentalità. Ci siamo allenati bene, come sempre. Anzitutto abbiamo studiato l’avversario guardando video. Poi ho fatto i complimenti ai calciatori per tutto quello che hanno fatto durante la stagione, compreso il periodo di gestione Nicola. Noi abbiamo la fortuna di essere in una scuola di vita straordinaria che è il calcio, ogni giorno c’è una sfida diversa da vincere. Tocca a noi avere la voglia di migliorarci ogni giorno, la mentalità vincente si costruisce anche in questo momento che siamo aritmeticamente salvi. Ogni essere umano è diverso, so che la maggior parte del gruppo è in una direzione giusta e chi è in leggero ritardo deve adattarsi, altrimenti andrà da un’altra parte”.

    Come si convincono i giocatori richiesti sul mercato a restare a Salerno?
    “Bisognerà prendere decisioni anche in base alle indicazioni economiche del presidente. Anche nelle squadre top si vendono determinati giocatori di un certo spessore e credo che succederà pure a Salerno. Ma parto da una base diversa rispetto a quella di Nicola. In questi mesi Iervolino ha dovuto rifare tutto, oggi invece ci sono dei punti di partenza che ci aiutano a lavorare meglio. Valuteremo il futuro dei calciatori in prestito. Già dalla prossima settimana spero di sedermi attorno ad un tavolo col presidente e col direttore sportivo per avere le idee chiare”.

    Qual è stato il momento più bello di questa esperienza?
    “Percepire la crescita quotidiana dei calciatori, la loro voglia di competere contro qualunque avversario sia in casa, sia in trasferta. Non c’è una partita in particolare che ha determinato. In alcuni momenti siamo stati fortissimi, in altri siamo calati. Siamo riusciti a conquistare il nostro pubblico, dopo la partita contro la Lazio ho detto sempre che la chimica con i tifosi è fondamentale. Per la crescita della Salernitana e della società non possiamo prescindere da questa gente straordinaria. Non sempre otterremo dieci risultati utili di fila, sarà in quei momenti di difficoltà in cui spingeranno e faranno la differenza. Tutti vogliono vivere emozioni, faremo di tutto per renderli felici. Il tifoso non è uno spettatore, ma parte integrante del lavoro di ogni giorno. E io voglio emozionarmi assieme a loro”.

  • Serie A, cambia la data di Salernitana-Udinese della 37a giornata di campionato

    Serie A, cambia la data di Salernitana-Udinese della 37a giornata di campionato

    Attraverso una nota ufficiale della Lega Serie A, è stato comunicato il posticipo della partita SalernitanaUdinese, in programma venerdì 26 maggio alle ore 18:30 valida per la 37a giornata di campionato. Richiesta proposta dalla Salernitana che è stata accettata. Così la sfida è spostata a 24 ore dopo, ovvero il 27 maggio sempre alle ore 18:30.

  • Con la salvezza raggiunta, scatta il rinnovo di Candreva con la Salernitana fino al 2025

    Con la salvezza raggiunta aritmeticamente, la Salernitana blinda Antonio Candreva. L’esterno classe 87 ex Lazio ed Inter si vedrà scattare il prolungamento automatico fino al 30 giugno 2025. Una conferma importante per il club con un giocatore molto esperto.

  • Il Genoa pensa al ritorno di Kzrysztof Piatek

    Il neopromosso Genoa inizia a lavorare in vista della prossima stagione. La dirigenza sta pensando al ritorno di Kzrysztof Piatek. Il centravanti polacco sta giocando in prestito alla Salernitana ma il cartellino appartiene all’Herta Berlino. Nei prossimi giorni ci saranno alcuni colloqui tra le parti per capire quali siano le reali possibilità del grande ritorno in rossoblù.

  • Serie A, la Salernitana supera l’Atalanta grazie ad un gol di Candreva

    Nella 35ª giornata del campionato di serie A, la Salernitana si impone di misura contro l’Atalanta per 1-0. Il gol partita arriva in pieno recupero al 92′ grazie a Candreva. In classifica, la Salernitana di Sousa sale a quota 38 punti con la salvezza ormai quasi certa. Brutto stop per la formazione di Gasperini, settima con 58 punti e che vede ora compromessa la zona Champions League.

  • Salernitana, Sousa: “Dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo”

    Ecco le  parole in conferenza stampa di Paulo Sousa del tecnico della Salernitana presenta la sfida in programma domani pomeriggio allo stadio Arechi contro l’Atalanta.

    Come si affronta la partita con l’Atalanta dopo il brutto ko di Empoli?
    “E’ una gara come tutte le altre, a me interessa che la squadra continui a crescere sotto il profilo del gioco ma anche della mentalità. E’ questo lo step più difficile. L’atteggiamento individuale fa la differenza e questo tipo di lavoro va fatto di continuo, non solo nelle due ore in cui abbiamo il calciatore a disposizione negli allenamenti. Le società che hanno la cultura della vittoria ti fanno respirare il clima del successo. Noi siamo al secondo anno di serie A e ci sono delle difficoltà. Io voglio una Salernitana ambiziosa, orgogliosa, desiderosa di essere protagonista. Poi si può vincere e si può perdere, ci mancherebbe. L’identità non deve mai venire meno, deve essere il nostro passaporto. Abbiamo fornito le coordinate comportamentali, ora tocca ai ragazzi. Sia in casa, sia in trasferta la mentalità deve essere uguale. Noi sappiamo chi siamo, ci sono debolezze ma anche tante cose buone. La teoria non basta, ora tocca mettere tutto in pratica sul campo. Altrimenti non si vince. Al di là dell’avversario, che è importante, devo guardare in casa mia e lavorare ogni giorno per una crescita globale. E il momento di difficoltà aiuta sempre a riflettere”.

    L’amministratore delegato Milan ha detto che vuole proporle il rinnovo…
    “Qui mi trovo benissimo, ho una connessione speciale col direttore sportivo e con la tifoseria. Questa passione mi piace tanto. Chiunque ama il calcio sa che qui ci sono gli ingredienti giusti. Non voglio eludere la vostra domanda, sono concentrato sul presente e dobbiamo salvarci”.

    Atalanta di nuovo in lotta Champions dopo il caso Juventus?
    “Affrontiamo una squadra che ha una stabilità importante in Italia, da anni. C’è un allenatore che ha sposato una filosofia di gioco precisa e l’ha trasmessa ai ragazzi. Ha più di 300 partite con questo gruppo, la squadra gioca ad occhi chiusi e sa perfettamente cosa deve fare in campo. Se non fai quello che devi ti mettono sotto, abbinano qualità e fisicità. Gasperini non è solo aggressività difensiva uomo contro uomo, ma ha determinato tanto con i braccetti e con l’attacco della profondità. Mentalmente sanno reggere contro chiunque, proponendo sempre alta intensità e mostrando capacità di recupero impressionanti. Sarà una sfida straordinaria per noi, una tappa importante nel nostro percorso di crescita. E’ chiaro che noi scenderemo in campo per vincere, pur sapendo che l’Atalanta è un avversario top. La bravura sarà quella di riconoscere la loro forza senza sentirci inferiori. Sappiamo che durante una gara ci sono momenti di difficoltà e non si può essere sempre al massimo. L’Atalanta piace anche perchè ha 2-3 alternative in tutti i reparti, è in grado di affrontare tutte le competizioni”.

    Gyomber può giocare domani?
    “Si è allenato tutta la settimana pur convivendo con un fastidio. Non c’è lesione, stiamo lavorando per potergli dare massima fiducia in vista della gara di domani. Anche Candreva si è allenato con noi e sta meglio”.

    All’andata l’Atalanta segnò 8 gol, nello spogliatoio si percepisce una voglia maggiore di rivalsa?
    “Un risultato così lascia il segno, è chiaro. I calciatori lo sanno. Oggi però siamo in un contesto diverso, anche la mentalità è cambiata e vedo una Salernitana maggiormente consapevole dei propri mezzi. Sarà una gara difficile, lo sappiamo, se non sei in partita ti possono fare veramente male e non possiamo permetterci di sbagliare atteggiamento. Voglio coraggio e voglia di competere contro le top squadre italiane”.

    In cosa sta migliorando di più la sua Salernitana?
    “Gasperini ha più di 300 partite e tanti calciatori che sono con lui da diversi anni. Questa premessa dovete tenerla ben presente. Quando sono arrivato ho dovuto abbinare la voglia di trasmettere le mie idee e la necessità, anzi l’obbligo, di fare risultato per salvarci. Sono molto felice dell’evoluzione di tutti, soprattutto dei giovani. Potevano essere condizionati dal momento, invece si sono fatti trovare pronti. Io cerco di fornire strumenti utili nelle due fasi e di aiutarli ad avere fiducia in loro stessi. I margini di miglioramento sono straordinari, la prossima stagione potranno fare grandi cose soprattutto se non ci sarà la pressione del risultato. Quanto alla formazione, i calciatori sanno bene che io scelgo in base a quello che vedo, alla possibile lettura in prospettiva e alle caratteristiche dell’avversario”.

    Piatek si è sbloccato, se gioca cambia la posizione di Dia?
    “Tutti noi abbiamo sempre provato ad aiutare questo ragazzo a segnare con maggiore continuità. Sa farlo e deve farlo, è un attaccante. Ha già giocato dall’inizio in coppia con Dia, poi ho cambiato strategia e ho assunto decisioni diverse. Se ricordate anche Dia è partito dalla panchina in alcune occasioni. Quando affronti un avversario intenso, a noi può essere utile un elemento che destabilizza. E ciò può accadere anche in corso d’opera”.

    In difesa avete tre diffidati, questo influenza le scelte?
    “Se voglio costruire una mentalità vincente devo pensare di schierare i migliori interpreti a disposizione. Devo essere concentrato su Salernitana-Atalanta, non sulla sfida successiva”.

    E’ cambiato qualcosa nell’approccio al lavoro settimanale dopo la sconfitta di Empoli?
    “No! E’ un piacere vedere come lavorano questi ragazzi, dirò alla società che anche in futuro vorrei che giornalisti e tifosi assistessero agli allenamenti con maggiore frequenza. A meno che non siano sedute prettamente tattiche. A me era piaciuta anche la settimana pre Empoli, sul piano individuale stiamo lavorando tanto”.

    Due trequartisti alle spalle della punta o un fantasista e due attaccanti?
    “Kastanos dà qualità e garantisce copertura in fase difensiva. Candreva non è molto potente sul piano della pressione, ma è intelligente sul piano posizionale. Ha lavorato tutta la settimana, ha esperienza e comunicazione all’interno della squadra. Lui ci sta aiutando tanto nel percorso di crescita. Se poi in corso d’opera avremo bisogno di una punta di peso mi regolerò di conseguenza”.

    C’è il suo ok per Rivisondoli come sede del ritiro?
    “Sì. Il nostro team manager è andato sul posto assieme al nostro segretario. Quanto hanno visto corrisponde ai bisogni di una squadra. Col direttore stiamo già provando a pianificare, vorrei poi affrontare avversari che siano quanto più vicini al nostro tipo di livello. Ora dobbiamo salvarci, le energie devono essere concentrate sul presente”.

  • Salernitana, tutti pazzi per Dia

    Tutti pazzi per Boulaye Dia. L’attaccante senegalese che verrà riscattato dalla Salernitana per 12 milioni di euro dal Villarreal, con una grande intuizione del Ds dei granata De Sanctis. Ma poi Dia dove andrà? Ci sono molti club interessati a lui anche per l’ottimo campionato disputato con i campani. Inter e Fiorentina lo hanno già messo nel mirino. Di sicuro. Dia sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo calciomercato estivo.

  • Serie A, vittoria 2-1 dell’Empoli sulla Salernitana

    Nella 34ª giornata del campionato di serie A, l’Empoli ha vinto per 2-1 contro la Salernitana.

    Al 38′ Cambiaghi sblocca il risultato per i toscani. Al 64′ raddoppia Caputo e poi all’ 85′ Piatek accorcia le distanze per i campani. In classifica, Empoli quattordicesima con 38 e Salernitana quindicesima con 35 punti.