Franck Ribery ha deciso di dire addio al calcio giocato all’età di 39 anni, il campione francese potrebbe però restare in Italia da dirigente della Salernitana fino al 2024.
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Salernitana, a rischio la panchina di Davide Nicola
A rischio la panchina di Davide Nicola, la Salernitana dopo le ultime due sconfitte in campionato pensa all’esonero ma che non è immediato. Infatti si aspetteranno le prossime due gare per prendere una decisione definitiva.
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Manita del Sassuolo alla Salernitana
Successo travolgente del Sassuolo che domina in casa battendo 5-0 la Salernitana dopo una partita senza storia, dominata dalla squadra di Alessio Dionisi a segno con Lauriente e Pinamonti nel primo tempo e con Thorstvedt, Harroui e Antiste nella ripresa. Manita dei nero verdi ora a quota 12 punti in classifica, la Salernitana rimane a 7 punti dopo la seconda sconfitta consecutiva.
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Formazioni Ufficiali: Sassuolo-Salernitana
SASSUOLO – Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Lopez, Thorstvedt; Laurientè, Pinamonti, Ceide.
SALERNITANA – Sepe; Lovato, Daniliuc, Bronn; Candreva, Coulibaly, Maggiore, Vilhena, Mazzocchi; Dia, Piatek.
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Salernitana, Iervolino: “Stiamo facendo bene”
Iervolino, presidente della Salernitana, ha rilasciato un’intervista a Radio CRC in vista della sfida contro il Sassuolo: “Sono felicissimo che Sassuolo-Salernitana sarà arbitrata da una donna (Ferrieri Caputi, ndr), è giusto dare risalto ad una professione che può coinvolgere anche le donne. La Ferrieri è bravissima, ha il merito di aver conquistato tutto da sola con la sua personalità. Il 2 ottobre sarà una data storica per il calcio italiano, mi auguro che possa essere solo l’inizio.
Ho subito condannato l’errore contro la Juve perché il calcio è un qualcosa di più. Il calcio deve dare l’esempio di uno sport sano e genuino. Bisogna ancora perfezionare il Var perché quando si fanno dei danni ci sono delle ripercussioni sulla società, ma alla fine abbiamo goduto di uno spettacolo così bello che viene voglia di rigiocarla quella partita. Bisogna trovare nuove energie perché stiamo vedendo che il calcio sta salendo, in altre parti del mondo, sotto l’aspetto finanziario. Il calcio italiano deve avere una proiezione e una prospettiva diversa, soprattutto, attirando i giovani verso questo sport.
Sto partecipando poco alle Assemblee di Lega, partecipa il mio amministratore e la cosa importante è capire dove vogliamo arrivare con la Media Company che sia capace di andare nei mercati internazionali in modo autorevole, offrire servizi alle squadre e avvicinare i giovani. Ritengo che sia necessario un sacrificio anche economico. Il calcio italiano è molto complesso. La morfologia delle squadre di calcio italiane deve far riflettere, però ci può essere una rinascita”.
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L’Inter segue Pasquale Mazzocchi per la fascia
L’Inter è interessata al terzino della Salernitana Pasquale Mazzocchi, vera rivelazione di questa Serie A dopo l’ottimo inizio di stagione. La società nerazzurra segue con molta attenzione la pista che porta all’esterno mancino, Mazzocchi può rappresentare un’idea per il mercato di Gennaio.
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Serie A, il Lecce espugna Salerno per 2-1
Ci sono volute sette giornate di campionato al Lecce per trovare la prima vittoria in campionato. All’Arechi, contro la Salernitana, una rete straordinaria di Gabriel Strefezza vale tre punti, tutti insieme per la prima volta. Prima del gol-vittoria dell’ex SPAL e dopo la rete del vantaggio di Ceesay nel primo tempo, i salentini si erano fatti raggiungere dai granata a causa di un’autorete di Gonzalez. E’ Strefezza a decidere Salernitana-Lecce, Baroni – in tribuna per squalifica – fa festa al triplice fischio di Doveri. Davide Nicola, pur senza Lovato, Bohinen, Ribery, Radovanovic e Fazio che sono cinque potenziali titolari, metterà in campo una squadra a trazione anteriore. Dinanzi a Sepe agiranno Bronn, Daniliuc e Gyomber, pienamente recuperato. Slitta ancora, dunque, l’esordio dal primo minuto per Pirola. Sulle fasce intoccabili Mazzocchi e Candreva, in mediana ci sarà ancora Giulio Maggiore affiancato da Lassana Coulibaly e Vilhena, mentre Kastanos partirà ancora una volta dalla panchina ed è pronto alla staffetta con l’ex capitano dello Spezia. Davanti non ci sono dubbi di nessun genere: Piatek affiancherà Dia, per Bonazzoli seconda esclusione consecutiva. Dall’altro lato Marco Baroni (squalificato, in panchina il vice Fabrizio Del Rosso) punta su Ceesay al centro dell’attacco, con l’ex Zurigo che vince il ballottaggio con Colombo per completare il tridente insieme a Di Francesco e Banda. A centrocampo Askildsen e Gonzalez agiranno ai lati di Hjulmand. In difesa, infine, Gendrey e Pezzella agiranno sulle fasce, con Pongracic e Baschirotto a comporre il tandem centrale avanti a Falcone. I ritmi, fin dai primi minuti, sono quasi da Premier League. D’altronde sia la Salernitana che il Lecce appartengono a quel genere di squadre che fanno dell’intensità e della corsa un fattore di forza. Così, pronti-via, subito un tiro in porta di Banda e un gol annullato ai granata: Piatek lancia Coulibaly, che davanti a Falcone non sbaglia, ma la posizione di partenza è irregolare. Il piano gara è simile: densità centrale, maglie strette e via in verticale. Se non si può, si va col fraseggio. Ne viene fuori una partita apertissima, combattuta. Meglio il Lecce nella prima frazione, ad un passo dal gol già dopo 12 minuti, quando Ceesay a tu per tu con Sepe calcia col piede sbagliato e non centra lo specchio della porta. Banda è il centro di gravità permanente nella manovra salentina, cercato a più riprese, ma ancora poco incisivo. La Salernitana si affida a qualche iniziativa di Mazzocchi, fresco si convocazione in Nazionale. E proprio il capitano di giornata (premio per la chiamata) sciupa un’occasione enorme a cinque minuti dal giro di boa. Il primo tempo pare destinato a terminare a reti bianche, invece improvvisamente un lampo del Lecce in contropiede sblocca il risultato. La Salernitana porta tanti uomini nella metà campo avversaria, troppi per la ripartenza salentina: Hjulmand lancia Ceesay in profondità e, dopo aver vinto il duello con Daniliuc, l’ex Zurigo è freddo nel depositare in rete a tu per tu con Sepe. A due e mezzo dal 45′, la doccia fredda per il pubblico dell’Arechi. Ciononostante, applausi al duplice fischio. Ma c’è il Lecce col muso davanti. Nella ripresa è subito un’altra Salernitana. Negli uomini (dentro Bradaric e Kastanos per Gyomber e Coulibaly) ma soprattutto nell’atteggiamento. Kastanos si rende pericoloso all’alba della nuova frazione di gioco e, quasi come se il destino volesse premiare lo switch salernitano, poco dopo arriva il fortunoso pareggio: sugli sviluppi di un corner Gonzalez, piazzato sul primo palo, svirgola malamente il pallone spedendolo verso la sua porta e beffando un Falcone impeccabile. La buona sorte vede granata. Dopo il gol, però, la Salernitana si fa attanagliare dalla stanchezza e non attacca più con lucidità. Così torna a crescere la formazione ospite, col solito Banda inarrestabile in ripartenza e una chance su palla inattiva con Baschirotto. La girandola di cambi, poi, si rivela decisiva. Nel Lecce, tra i tanti, entra anche Gabriel Strefezza. Che ci mette cinque minuti a incidere sulla partita: prima un paio di belle giocate, poi il gol straordinario, a giro da fuori area, che vale il 2-1. Un risultato che regge, senza neanche troppi patemi, fino al 95′. Doveri fischia tre volte: la Salernitana torna a perdere sei giornate dopo l’ultima volta, il Lecce trova meritatamente il primo successo in questo campionato.
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Le formazioni ufficiali di Salernitana-Lecce
Ecco le formazioni ufficiali di Salernitana-Lecce con calcio d’inizio alle ore 20:45
SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Bronn, Daniliuc, Gyomber; Candreva, L.Coulibaly, Maggiore, Vilhena, Mazzocchi; Piatek, Dia. All.: Nicola.
LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Pezzella; Gonzalez, Hjulmand, Askildsen; Di Francesco, Ceesay, Banda. All.: Baroni.
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Salernitana, Nicola: “Con il Lecce è uno scontro diretto”
Il tecnico della Salernitana Davide Nicola, presenta la sfida in programma domani sera allo stadio Arechi contro il Lecce. Ecco le sue dichiarazioni:
Dopo una partita come quella di Torino con la Juventus, quali sono le insidie della gara di domani contro il Lecce?
“Siamo reduci da un’ottima prestazione, ma ci sono cose che dobbiamo migliorare e questo è sufficiente per tenere la guardia sempre alta. I primi 15 minuti del secondo tempo a Torino hanno rappresentato argomento di discussione. Non dobbiamo accontentarci, stiamo lavorando molto specialmente nell’interpretazione delle ripartenze che, talvolta, non sono qualitative a sufficienza. Ce ne sono a bizzeffe di cose da migliorare”.Sul 2-2, al 94′, la Salernitana allo Stadium ha continuato ad attaccare. Un rischio calcolato?
“Il calcio è questo. Nessuno può permettersi di gestire, il risultato arriva attraverso la produzione del gioco. Riconoscere velocemente le transizioni difensive e offensive consente di avere una identità precisa contro tutti e in qualunque momento della gara. Non vogliamo aspettare sia l’avversario a sbagliare, siamo noi a dover determinare il nostro destino”.Preoccupato per le polemiche arbitrali da Lecce?
“Non perdo tempo a parlare di queste cose. A me interessa aver resettato tutto velocemente, si gioca già domani e abbiamo avuto quattro giorni per capire le qualità dell’avversario e quale strategia sia adatta per sfruttare eventualmente punti deboli. Il Lecce ha una precisa organizzazione di gioco, portano avanti le loro idee per 90 minuti. Ho visto la partita di Napoli, hanno fatto risultato in trasferta contro la squadra forse più in forma in assoluto. Verranno da noi per chiudersi e ripartire con grande velocità, alzando il baricentro per interpretare la gara in modo anche differente dal solito. Vanno aggrediti, se quando siamo bassi non ci posizioniamo bene rischiamo di soffrire”.E’ presto per un primo bilancio?
“Aspettiamo la gara di domani. Potersela giocare con tutti aumenta l’autostima, ad ora però abbiamo affrontato solo sei avversari. Post Lecce imposteremo la sosta per affrontare al meglio le otto gare successive prima dei due mesi di stop per il Mondiale. In quel periodo, memori delle esperienze del campionato passato, vorremmo arrivarci nel miglior modo possibile. Dopo i 90 minuti di domani potremo fare un primo bilancio”.Più risultati utili in trasferta che in casa, coincidenza?
“Abbiamo affrontato la Roma in un momento in cui non potevamo essere altamente performanti. Eppure disputammo una prova dignitosa. A me basta che la squadra abbia voglia di confrontarsi con tutti in un campionato pieno di squadre competitive”.Possibili variazioni domani?
“Abbiamo lavorato su tante cose. A Bologna avete visto Mazzocchi braccetto per buona parte della gara. Gyomber oggi si è allenato, sta bene. Ad ogni modo è pronto anche Pirola. Ho la fortuna di avere calciatori assolutamente duttili, Daniluc è l’emblema di quello che vi sto dicendo. La rosa dei difensori è composta da gente che ha caratteristiche diverse e può ricoprire più ruoli. A volte si sceglie anche in base alle caratteristiche dell’avversario. Domani vedrete”.Rispetto a un anno fa la Salernitana ha subito 9 gol in meno. Dove bisogna migliorare di più?
“I miglioramenti non si limitano alle giocate e al modo di stare in campo, ma anche dalla qualità con cui ti muovi in campo. Ci sono cose che puoi perfezionare in poche ore di allenamento, per altre occorrono settimane. Nell’interpretazione delle tre altezze di campo c’è da migliorare, così come nella scelta dell’ultimo passaggio. E’ normale che l’elenco di miglioramenti sia piuttosto lungo, a me deve interessare che i ragazzi hanno voglia di crescere con umiltà ma anche piena consapevolezza. Dobbiamo sentirci sempre in discussione per lavorare con attenzione massima giorno dopo giorno”.Quanto bisogna crescere nella lettura della gara in corso d’opera?
“L’idea di gioco di base è funzionale alle nostre caratteristiche, il lavoro quotidiano darà una grossa mano perchè le ripetizioni aiutano ad assimilare i concetti. Un bagaglio tecnico-tattico ampio fornisce tanti tipi di soluzione e di riconoscere quale sia la migliore in base al momento. La gente apprezza il nostro modo di giocare, si diverte, c’è un presidente che ha trasmesso la mentalità giusta”.Piatek si è sbloccato subito, Dia è partito benissimo. Quanto è importante gestire l’abbondanza in attacco?
“Conta molto il lavoro che si fa in campo come squadra. Non c’è abbondanza in avanti, abbiamo 5 giocatori per due ruoli considerando che manca Ribery. el corso della gara partono due ed entrano altri due nella ripresa. Il mercato è stato fatto con logica, abbiamo risorse a disposizione. Magari tra un mese giocherà di più chi attualmente è partito meno dall’inizio. Si può essere decisivi anche entrando ad un minuto dalla fine”.Rigiocherebbe la gara con la Juve?
“C’è la sfida di ritorno e sarà un piacere affrontare una grande squadra”.Quanto è cresciuto Mazzocchi?
“Tutti stanno crescendo e tutti possono crescere ancora. Non è che si crescerà all’infinito, ovviamente. Ciascuno ha le sue caratteristiche e i propri limiti su cui lavorare. Pasquale è uno dei quattro esterni a disposizione, fisicamente sta bene e mostra entusiasmo. E’ un calciatore concentrato, deve continuare così. Per tutti i giocatori che ho a disposizione auguro la Nazionale. Può essere competitivo anche per altri lidi”. -
Partita folle tra Juventus e Salernitana : 2-2
Match dalle mille emozioni e colpi di scena quello fra Juventus e Salernitana culminato nel 2-2 finale. Salernitana che ha sfiorato l’impresa di espugnare lo Juventus Stadium dopo un primo tempo meraviglioso caratterizzato dalle reti di Candreva e Piatek su rigore che gelano lo Stadium. Juventus che ritorna in campo nel secondo tempo con un altro spirito e la riapre subito con Bremer. Salernitana che però tiene duro e blinda la difesa. Fino ai minuti finali. Calcio di rigore per i padroni di casa e si presenta sul dischetto Bonucci. Sepe intuisce ma sulla ribattuta non può farci nulla. Al 95esimo Milik sembra regalare i tre punti ai bianconeri ma il Var interviene annullando la rete. Finale rabbioso connotato dall’espulsione di Milik, Cuadrado e Fazio. Un’altra prova deludente per la squadra di Allegri. Un punto d’oro invece per la Salernitana.