Davide Nicola il tecnico della Salernitana presenta la sfida in programma domani pomeriggio allo stadio Castellani contro l’Empoli, 90 minuti che potrebbero consegnare anche l’aritmetica salvezza se Cagliari e Genoa perdessero con Inter e Napoli. Ecco le dichiarazioni del tecnico dei campani. 180 minuti alla fine, quali componenti possono fare la differenza? “Basterà mettere in campo le varie interpretazioni che avete visto nelle settimane precedenti. Ci siamo allenati al massimo, curando ogni particolare. Si va ad Empoli con la voglia di giocare, di scoprire cosa possiamo ottenere da questa partita. E’ la più importante”. Cancellato il rammarico per l’1-1 con il Cagliari? “Non ho avuto nessun rimpianto e nessun rammarico. La partita è finita come doveva finire, le squadre si sono affrontate cercando di vincere. Volevamo il massimo, non è andata così e guardiamo avanti”. Chi giocherà al posto di Bohinen? “A me interessa che la squadra segua lo spartito indicato, nel rispetto delle qualità dei vari giocatori. Abbiamo fatto diverse prove, sono tutti motivati e vogliosi e mi è piaciuto vedere nei loro occhi la fiducia in ogni singolo allenamento. Il percorso è qualcosa di straordinario, vedremo cosa otterremo alla fine”. Se diciamo che i dubbi sono Verdi-Bonazzoli e Ruggeri-Obi ci avviciniamo alla realtà? “Io non ho dubbi su chi schierare, sinceramente. Ho delle idee, in settimana facciamo delle prove e ipotizziamo tante cose anche in base alle caratteristiche dell’avversario. Questo accade per tutti i reparti. Noi abbiamo raggiunto un certo tipo di equilibrio, la partita si costruirà anche con i subentranti”. Quindi Bonazzoli o Verdi? “Perchè non entrambi?” La mancanza di contemporaneità fa venir meno la tensione agonistica che serve in questo rush finale? “Non è questa la sede per parlarne, vi dirò in futuro come la penso su queste dinamiche. In questo percorso sono accadute diverse situazioni particolari, l’unico bene è che la mia squadra si tolga dalla testa preconcetti e pensieri che non dipendono da noi. Alla Salernitana tocca giocare domani, le altre non ci devono interessare. Non voglio alibi, di nessun genere”. Qual è l’errore da non commettere? “Io non chiedo niente ai miei giocatori, so quello che mi possono dare. Ho precise esigenze tecnico-tattiche, sono intransigente sull’aspetto dell’allenamento e tutti i calciatori mi hanno dato il massimo a prescindere dal minutaggio. Il giocatore vuole esprimere sè stesso, è il contorno che fa mille calcoli o ragionamenti. Odio il luogo comune “padroni del nostro destino”: a noi tocca andare in campo e fare ciò che sappiamo e su cui abbiamo lavorato, su certi concetti sono maniacale. Gli atteggiamenti e i comportamenti sono l’aspetto fondamentale, ciò che crea l’identità. Questo gruppo ha valori morali che mi hanno colpito sin dal primo giorno”. Lassana giocherà davanti alla difesa? “Ha caratteristiche diverse da Bohinen, ma è già successo di scendere in campo senza di lui. Toccasse a Coulibaly, ci adatteremo in base alle sue peculiarità senza stravolgere nulla”. Quanto potrà incidere la spinta dei tifosi? “Noi siamo assolutamente allineati con la nostra gente. Abbiamo la fortuna di poter godere di un sostegno che, unitamente alla pressione che ci trasmettiamo da soli, è imprescindibile. La tifoseria e il popolo di Salerno sono famosi in tutta Italia, soprattutto in questo momento, per l’entusiasmo che sanno dare. Siamo convinti e sereni perchè ci siamo preparati bene curando ogni dettaglio, il resto lo faranno loro. C’è tanto da fare, ma insieme possiamo avere più forza. E non parlerei in modo negativo delle pressioni. Chi fa questo lavoro deve essere felice di vivere questo tipo di sensazioni, il mio sorriso dice tutto”. Che partita dobbiamo aspettarci? “Noi dobbiamo esprimere i nostri valori. Non ho la sfera di cristallo, altrimenti avrei più successo. Quello che conta è controllare ciò che dipende da noi. E’ evidente che l’Empoli sia una gran bella squadra, che sa stare bene in campo ed è guidata da un ottimo allenatore e soprattutto da una eccellente persona”. Come stanno Sepe e Djuric? “Il nostro portiere sta bene, stesso discorso per Milan. Tutti hanno lavorato regolarmente e sono a disposizione per la partita di domani”. A due giornate dalla fine quale può essere il peso specifico di un punto in più o in meno? “Non so rispondere a questa domanda. So dire una sola cosa: due partite sono poche ma possono essere tante, quindi c’è molto da fare”. Si gioca finalmente dopo una settimana completa di lavoro, sul piano fisico quanto potremo vedere una Salernitana più brillante rispetto a domenica scorsa? “Non c’è stata una sola partita in cui siamo stati inferiori nei numeri prodotti. Noi dobbiamo correre…e dobbiamo correre bene. Lavorare per tutta la settimana è indubbiamente un vantaggio, a me piace molto stare in campo e fare allenamento perchè è l’unico modo che abbiamo per migliorare. I ragazzi devono giocare con serenità, grinta e voglia”.
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Che beffa per la Salernitana, il Cagliari pareggia nel recupero 1-1
Salernitana-Cagliari termina 1-1, una partita pazzesca con la squadra di Davide Nicola passata in vantaggio nella ripresa grazie a Simone Verdi decisivo dal dischetto. Il pareggio del Cagliari arriva al 98′ con Altare dopo quasi dieci minuti di recupero, un goal vitale per i sardi terzultimi in classifica con 29 punti a -1 dalla Salernitana al momento salva a 2 giornate dalla fine. La Salernitana vede così sfumare una vittoria che sarebbe stata importantissima.
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Formazioni Ufficiali: Salernitana-Cagliari
SALERNITANA – Sepe; Gyomber, Radovanovic, Fazio; Mazzocchi, L. Coulibaly, Bohinen, Ederson, Ruggeri; Djuric, Verdi.
CAGLIARI – Cragno; Ceppitelli, Lovato, Altare; Bellanova, Rog, Grassi, Deiola, Lykogiannis; Joao Pedro, Pavoletti.
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Salernitana, Nicola: “Con il Cagliari è uno spareggio salvezza”
Il tecnico della Salernitana Davide Nicola che, domani, in un Arechi da 30mila spettatori proverà a vincere un vero e proprio spareggio salvezza contro il Cagliari presenta la sfida in conferenza stampa. Come sta la squadra a 48 ore di distanza dalla partita con il Venezia e quanti cambi in formazione ci saranno? “La rotazione non è mai minima. All’inizio qualche variazione potrebbe esserci. Incontriamo una squadra che ha cambiato allenatore, che ha idee diverse e che potrebbe modificare il modo di stare in campo. Ci stiamo preparando bene, energia ed entusiasmo ci danno una spinta in più e siamo perfettamente consapevoli che ci sono nove punti in palio per coronare il nostro sogno. Sul piano psicofisico stiamo bene perchè stanno raccogliendo i frutti di due mesi e mezzo di lavoro. Stiamo esprimendo un bel calcio, anche domani siamo pronti a dare tutto quello che abbiamo”. Cosa ha pensato dopo Genoa-Juventus? “Non ho avuto la possibilità di vederla. Per me e per il mio staff sono stati giorni molto impegnativi. Un conto era incontrare il Cagliari di Mazzarri, un altro prevedere cosa accadrà con un nuovo allenatore. Ho avuto poco tempo per concentrarmi sugli altri. Domani mattina ci sarà un altro allenamento per curare gli ultimi dettagli”. In cosa dovete migliorare? “E’ quasi scontato dire che si può far meglio sotto tutti i punti di vista. Ho detto ai ragazzi che realtà inaspettate possono raccontare in futuro storie fatte di lavoro, passione, sudore, valori umani. Quello che abbiamo fatto fino a questo momento è frutto di un lavoro importante, è nell’interesse di tutti esprimerci sempre meglio. Salerno è un posto meraviglioso, è moralmente giusto che piazze del genere raggiungano determinati risultati. Tutti insieme vogliamo sovvertire il consueto andamento delle cose. Siamo una neopromossa, ma non è scritto da nessuna parte che non si possano raggiungere traguardi importantissimi. Possiamo veramente entrare nella storia, il connubio con la gente è un’arma in più”. Rotazioni in attacco? “Può darsi. Tutti devono dare il loro contributo. Domani abbiamo un altro allenamento prima della partita e vedremo di prendere le decisioni migliori”. Bastano due vittorie per salvarsi o la quota si è alzata? “Può darsi si sia alzata, ma non mi interessa. E’ una lotta apertissima, importante, piacevole, che deve darci la carica. Sembravamo fuori dai giochi, invece due mesi e mezzo di lavoro stanno dando i frutti sperati. Abbiamo dimostrato valori non indifferenti, l’energia dentro di noi è incredibile. La Salernitana e il suo popolo meritano di restare in serie A”. C’è stanchezza? “Se percepisco stanchezza io, forse la percepiranno anche i miei ragazzi. Invece sono felice ed emozionato per loro, ho una energia bellissima e mi piace poter giocare frequentemente. In questo modo siamo sempre sul pezzo, facciamo il gioco più bello del mondo ed è vitale poter competere”. Quanto conterà il fattore pubblico? “Tifoseria fantastica. Questo sport ha senso con il pubblico. Vorrei che, per una volta, tutti insieme sovvertissimo il corso degli eventi. Per ottenere un grande risultato è fondamentale che la gente ci trasmetta la loro energia. Ho detto scherzando che pagherei io per vedere sempre lo stadio pieno e portarli all’Arechi. E’ una componente importante, questa piazza merita la salvezza”. Quanto è difficile preparare una gara senza avere alcuna informazione sull’avversario e vi aspettate un Cagliari con una difesa a 4? “Non cambia nulla. Il Cagliari, durante il campionato, ha giocato sia a quattro, sia a tre. Voi parlate di moduli, io mi concentrerei sull’occupazione degli spazi e sulle caratteristiche dei giocatori. Non escludo possano cambiare qualcosa, mister Agostini in Primavera giocava così. Abbiamo immaginato potenziali scenari, è chiaro che abbiamo dovuto ripassare alcune situazioni che tornarono utili nel nostro passati”. Nel processo di crescita targato Nicola, cosa ha maggiormente colpito lei e lo staff tecnico? “Sin dal primo giorno mi è piaciuta la totale disponibilità dei ragazzi, hanno sposato le nostre idee mostrando in campo aggressività e rapidità. Io mi diverto quando vedo un calcio veloce. L’applicazione è stata ottima, hanno voglia di apprendere. Spero che, da domani alle prossime gare, mi colpirà la loro gioia. Vogliono dimostrare di essere ragazzi di livello, io credo ciecamente in loro e nella possibilità di tagliare il traguardo”. Come stanno Ribery e Sepe? “Non convoco giocatori che non possano dare una mano. Hanno tutti energia e mentalità per incidere, anche se non dovessero giocare. A me dispiace non portare con me alcuni ragazzi che si stanno comportando benissimo, ma non posso schierare trenta calciatori”. L’uomo Nicola come sta vivendo questi momenti così emozionanti? “Credo di parlare a nome di ogni componente: vedo una voglia matta di poter raggiungere qualcosa che stiamo meritando in questi tre mesi. C’è una città che vuole dimostrare il suo valore, anche in luoghi che non sono grandi metropoli ci sono valori tecnici, umani ed emozionali importantissimi. Tutti insieme, lo ripeto, dobbiamo sovvertire l’ordine naturale delle cose e degli eventi. Lo possiamo fare, ci dobbiamo credere e ognuno di noi deve mettere a disposizione la propria energia nel rispetto dei ruoli”. Come mai Mamadou Coulibaly non è convocato?“Sta lavorando tantissimo e gli manca poco per poter essere pienamente a disposizione, manca la giusta intensità perchè arriva da un doppio infortunio tramutatosi in un terzo infortunio non gravissimo. Ho bisogno di avere gente che sia al 110%. Lo conosco, sin dai tempi di Udine, e sono convinto farà uno sforzo per aumentare il livello delle sue prestazioni”. Quanto sta crescendo Verdi dopo un avvio altalenante e il cambio di modulo può averlo aiutato?
“Se c’è qualcosa che mi sta sulle scatole è la parola merito. Non credo ci siano individualità talmente importanti che possano determinare tre mesi di lavoro. Gli unici meriti sono del mio presidente, del direttore sportivo e della gente che, per un anno intero, ha dato una mano a questa squadra. So che posso aiutare, stesso discorso per i miei giocatori che sono a disposizione del compagno. A me interessa altro. Verdi è importante come tutti gli altri, chiunque dimostra valori che vadano oltre il mero discorso tecnico-tattico ha la mia grossa considerazione”. -
Formazioni ufficiali: Salernitana-Venezia
Salernitana (3-5-2): Sepe; Gyomber, Fazio, Radovanovic; Zoerea, L. Coulibaly, Ederson, Bohinen, Mazzocchi; Bonazzoli, Djuric. Allenatore Nicola
Venezia (3-4-1-2): Maenpaa; Svoboda, Caldara, Ceccaroni; Mateju, Ampadu, Peretz, Haps; Aramu; Henry, Okereke. Allenatore Soncin
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Terza vittoria consecutiva per la Salernitana, Fiorentina ko 2-1
Terzo successo di fila per la Salernitana che vince all’Arechi 2-1 contro la Fiorentina davanti ai suoi fantastici tifosi. La squadra di Davide Nicola sale così a 25 punti in classifica con una partita ancora da recuperare, una vittoria importantissima per la Salernitana in piena lotta salvezza, Djurić nel primo tempo e Bonazzoli nella ripresa firmano il successo dopo il momentaneo pareggio della Fiorentina con Saponara. La viola rimane al sesto posto in classifica con 56 punti.
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Formazioni Ufficiali: Salernitana-Fiorentina
SALERNITANA (3-5-2): Sepe, Gyomber, Zortea, Facio, Mazzocchi; Coulibaly, Ederson, Bohinen, Ranieri; Djuric, Verdi. All.: Nicola.
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi; Duncan, Amrabat, Maleh; Ikoné, Cabral, Gonzalez. All.: Italiano.
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Salernitana, Nicola: “Sarà la partita della vita”
Il tecnico della Salernitana Davide Nicola, presenta la sfida in programma domani pomeriggio allo stadio Arechi contro la Fiorentina. Ecco le sue dichiarazioni: L’aspetto emotivo diventa un fattore importante, anche il suo collega Italiano rimarca la necessità della Salernitana di giocare la partita della vita. Come si convive con questa perenne ultima spiaggia? “Non so cosa abbia detto Italiano, ma queste parole non mi interessano e rifuggo dai luoghi comuni che spesso limitano la crescita. Non mi piace parlare di sei finali o ultima spiaggia: noi stiamo costruendo una rincorsa. Giochiamo ogni partita con la voglia di vincere e l’animo di osare, per costruire quello che ci interessa bisogna ragionare diversamente e i ragazzi lo stanno facendo bene”. La Fiorentina è tra le squadre che tira maggiormente in porta in questo campionato, come pensate di opporvi? “Affrontiamo una squadra importantissima, anche per loro il raggiungimento dell’obiettivo non è semplice ma stanno facendo un campionato straordinario. Tutti i giocatori partecipano alla fase offensiva in modo efficace, rotazioni e gioco posizionale funzionano nel migliore dei modi e spesso abbiamo visto la Fiorentina dominare gli avversari. Hanno pochi punti deboli, dovremo essere però bravi a insistere sulle nostre armi. Occorrerà una gara di alto livello, è ovvio, ma il clima sugli spalti sarà bellissimo e dovremo essere bravissimi ad essere sempre squadra dosando le energie ma dando tutto. La Salernitana dovrà essere brava e coraggiosa nel palleggio, leggere in anticipo la giocata. Non dobbiamo solo limitare il loro gioco, ma provare anche a proporre e imporre il nostro. La Fiorentina ha vinto 4 delle ultime sei gare, i numeri non mentono. Ma non partiamo certamente battuti, anzi…”. Nell’elenco dei convocati c’è Radovanovic, può giocare dall’inizio e ci sarà turnover?
“Radovanovic è convocato e a disposizione, ieri non si è allenato solo per precauzione a causa di un po’ di fatica. Ma gran parte dei calciatori che hanno giocato a Udine sono stati gestiti seguendo una precisa strategia di recupero psicofisico. A volte queste strategie contano più dell’allenamento tecnico-tattico, parliamo di un ragazzo che conosce perfettamente concetti e dinamiche. Domani mattina avremo un altro breve allenamento di rifinitura, molto didattico, e faremo ogni valutazione. E’ possibile che ci siano nei cambi, ma non posso anticiparvi nulla perchè ho ancora quasi 24 ore di tempo a disposizione”. Chiederete di anticipare il match con l’Atalanta? “Noi dobbiamo recuperare una partita, quella col Venezia. Poco importa, a questo punto, sprecare energie per situazioni che non dipendono da noi. Restiamo estremamente concentrati e proviamo a cogliere ogni occasione in questo tour de force”. Domani sono attesi oltre 20mila spettatori, una componente importante… “Non è una responsabilità, ma una goduria per noi. Non ho mai sentito la nostra gente non avere entusiasmo per noi. Per tutti la salvezza appare obiettivo lontanissimo, ora però ci siamo riavvicinati e ogni componente deve e vuole dare il meglio di sè stessa. Avere il pubblico allo stadio è un privilegio, lavoriamo per rendere felici i nostri tifosi. Due anni di covid hanno spogliato il calcio dell’essenza più importante, ovvero il contatto con la gente. Siamo fortunati e chiedo al pubblico di dimostrare non sostegno e passione, ma la cultura straordinaria di una città che ama la propria squadra senza pensare agli altri. Noi daremo tutto, anche grazie alla loro spinta. Non sappiamo quello che succederà in campo, ma noi sappiamo dove vogliamo arrivare”. Come state dal punto di vista fisico e Mikael è pronto per giocare dall’inizio? “Non voglio parlare dei singoli, ma rispondo volentieri. Mikael sta dimostrando i progressi di un calciatore che ha le sue qualità, ma io non mando nessuno allo sbaraglio e rispetto il processo di integrazione. Noto passi da gigante, ha caratteristiche diverse da altri colleghi e sa bene che contiamo fortemente su di lui. Sul piano atletico dico che abbiamo fatto un grande lavoro, le nostre richieste sono precise e stiamo ottenendo risposte incoraggianti. Tre partite in una settimana si sentono, è ovvio, ma le strategie di recupero fanno la differenza e il mio staff non trascura alcun dettaglio”. Si nota una grande crescita della difesa, soprattutto dopo l’arretramento di Radovanovic. E’ d’accordo? “L’identità di gruppo e di gioco è fondamentale. I giocatori hanno enormi meriti, sin dal primo giorno tutti si sono impegnati al massimo e non aver subito gol ci ha dato maggiore consapevolezza. Tra i calciatori si sta creando una alchimia speciale, ho fatto vedere loro alcune immagini importanti per far vivere emozioni di un certo tipo. Siamo orgogliosi, la gente nota che ci teniamo maledettamente”. Come si vince domani? “Dando il massimo senza essere schiavi delle nostre emozioni. La Fiorentina è fortissima, la Salernitana ha le sue chance. In casa abbiamo incontrato avversari particolarmente tosti, sono convinto che presto arriverà la vittoria anche all’Arechi. Dobbiamo saper gestire l’euforia che ci trasmetterà la gente, è spinta propulsiva che non prescinde dall’equilibrio e dalla concentrazione. Basterà attenersi ai compiti assegnati, consapevoli che in alcuni momenti dovremo abbassare il baricentro nel rispetto delle caratteristiche di un avversario abile”. Tra poche settimane si giocherà contro Venezia e Cagliari, terrà conto del fattore diffida?
“Non fa parte del mio modo di pensare. Non sono scontri vitali quelli che verranno, è importante far bene con la Fiorentina. Vi sento nominare troppo spesso la vittoria di Udine o le gare passate, non va bene. Io sono concentrato sulla Fiorentina. Se facessi calcoli non svolgerei bene il mio lavoro”. La Fiorentina concede poco, ma paradossalmente subisce tanti gol. Cambierete qualcosa in attacco? “Abbiamo un buon potenziale offensivo, ogni squadra deve sapersi esprimere bene quando attacca. Quanto ai nomi, valuterò domani dopo la rifinitura”. C‘è un “mischione” in zona retrocessione, il calendario propone tanti scontri diretti. Su chi fare la corsa? “Non possiamo pensare agli altri, la corsa è sui noi stessi e dobbiamo pensare a vincere quanto più possibile. A 2-3 partite dalla fine potremo fare ragionamenti diversi e capiremo se dipende da noi o dalle dirette concorrenti. Il massimo sarebbe vincerle tutte, così non ci saranno problemi. Essere in corsa è già importante, ci stiamo divertendo e i ragazzi ci credono. Siamo reduci da una vittoria al 93′, in altre circostanze meritavamo i tre punti e abbiamo perso. Nessuno può prevedere il futuro”. E’ una Salernitana più matura? “L’entusiasmo non è mai mancato, è chiaro che due vittorie consecutive accenderebbero anche un cerino bagnato soprattutto se i tre punti non arrivavano da settimane. Le partite valgono più di mille parole, non sto scoprendo l’acqua calda. Giocare le gare ravvicinate ci consente di non abbassare la guardia, noi dobbiamo soltanto credere in quello che stiamo facendo consapevoli che il percorso di crescita è positivo e anche i risultati iniziano a darci ragione. Ovviamente questi sei punti non bastano”. C’è maggiore convinzione nel gruppo? “Non potete farmi questa domanda, noi abbiamo sempre lavorato al massimo dal primo allenamento ad oggi. Se la percezione delle persone cambia in funzione del risultato non lo so, io ho sempre visto un atteggiamento propositivo. Le due vittorie di fila ovviamente amplificano il buon percorso, ma io ho sempre visto una buona Salernitana. Ormai non mi interessa più Udine, io devo dimostrare giorno per giorno senza aggrapparmi al passato. E chi è intorno a noi ha un potere incredibile e può aiutarci a migliorare. Se la gente nota l’impegno, il professionista si sente gratificato e rende meglio”. Quanto incide il fattore pubblico? “Il connubio squadra-città è la chiave per ottenere qualcosa. Non possiamo essere scissi dal pubblico, è una unione fondamentale e sin dal primo giorno volevamo una osmosi di questo genere. Non sono ancora soddisfatto, è chiaro. Domani voglio vedere la nostra gente tifare e spingerci, è la cosa più bella dello sport e dobbiamo essere una cosa sola”. Ha sentito Iervolino in questi giorni? “Il presidente è sempre vicino a noi. Non svelo i contenuti della telefonata. Io ora vado a vedere la Primavera per seguire i nostri giovani, spero di salutarlo di persona. Sento tutti al fianco della Salernitana, compresi magazzinieri, medici, dirigenti”. -
Serie A, successo in extremis per la Salernitana che spera ancora
Il recupero di serie A Udinese-Salernitana si è concluso con il punteggio di 0-1 in favore della squadra campana.
Un bel guizzo di Simone Verdi all’ultimo secondo regala alla Salernitana tre punti e la speranza di salvezza. Colpo dei granata alla Dacia Arena, quando lo 0-0 sembrava scritto. Per l’Udinese assenti Molina per squalifica, Beto e Pereyra per infortunio, spazio a Soppy sulla destra, Pussetto preferito a Success a far coppia con Deulofeu e Samardzic alla prima da titolare come mezz’ala sinistra. Spazio anche ad Arslan e Jajalo con Udogie unico del quintetto di centrocampo confermato rispetto alla partita con l’Empoli. Nicola lancia Ribery dal primo minuto a seguito della squalifica di Djuric. Assente anche Mazzocchi, al suo posto Zortea. Salernitana che parte bene, sfruttando soprattutto gli errori individuali: Perez nel giro di cinque minuti perde due palloni pericolosi, Bonazzoli non ne riesce ad approfittare. L’Udinese si affida ai guizzi di Deulofeu che palla al piede riesce sempre a inventare qualcosa sebbene i compagni di squadra non lo seguano. Ne consegue un brutto primo tempo che si chiude con la Salernitana che non riesce mai a tirare in porta e l’Udinese si accontenta di una partita al piccolo trotto. Non cambia l’inerzia della ripresa e se all’Udinese che non deve chiedere nulla al campionato può andar bene, è la Salernitana che delude. Un tiro velleitario di Ranieri, poi l’unico vero brivido, a 8′ dalla fine, col neo-entrato Mikael che dalla distanza trova il palo. L’Udinese è solo Deulofeu nelle iniziative e lo spagnolo scalda i guanti di Sepe su punizione, per il resto pochi i giocatori a meritare la sufficienza. La partita si trascina lentamente verso il triplice fischio, ma proprio negli ultimi secondi Samardzic perde palla e innesca il contropiede della Salernitana, Ederson pesca Verdi che supera Silvestri in uscita.
LA CLASSIFICA – Dopo tre successi consecutivi, l’Udinese si ferma e resta al dodicesimo posto in classifica. Salernitana che trova il secondo successo consecutivo, si porta a -6 dal Cagliari e ora ci crede davvero.
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Formazioni ufficiali: Udinese-Salernitana
Ecco le formazioni ufficiali di Udinese-Salernitana con calcio d’inizio alle ore 18:45
UDINESE – Silvestri; Becao, Pablo Marì, Perez; Soppy, Arslan, Jajalo, Samardzic, Udogie; Deulofeu, Pussetto. All. Cioffi
SALERNITANA – Sepe; Gyomber, Radovanovic, Fazio; Zortea, L. Coulibaly, Bohinen, Ederson, Ranieri; Bonazzoli, Ribery. All. Nicola.