Tag: Salernitana

  • Formazioni Ufficiali: Salernitana-Milan

    Formazioni Ufficiali: Salernitana-Milan

    SALERNITANA (4-4-2): Sepe; Mazzocchi, Dragusin, Fazio, Ranieri; Kastanos, Coulibaly, Radovanovic, Ribery; Bonazzoli, Djuric. All. Nicola

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Romagnoli, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer; Messias, Brahim, Leao; Giroud. All. Pioli

  • Salernitana, Nicola: “Salvarsi non sarà semplice”

    Salernitana, Nicola: “Salvarsi non sarà semplice”

    Ecco la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico della Salernitana Davide Nicola che, in queste ore, ha sostituito l’esonerato Stefano Colantuono. Ecco le sue dichiarazioni: Prende parola il presidente Danilo Iervolino: “Oggi siamo felici e soddisfatti, presentiamo un grande combattente che vuole crederci assieme a noi. Sa come mettere in campo i giovani, energizzandoli per cercare questa salvezza che sarebbe leggendaria. Ci siamo sentiti qualche giorno fa, mi ha subito colpito. E’ nata tra di noi una chimica particolare, proprio perchè il mister ha una sensibilità e una carica umana che sono le caratteristiche che ci servono per portare avanti questo miracolo. Sabatini è stato il direttore d’orchestra, sono contentissimo e spero di non fare più conferenze da qui a giugno. Se cambieremo ancora, vuol dire che avremo sbagliato. Quanto al cambio di guida tecnica, ho sempre parlato di discontinuità. Ieri ho sentito mister Colantuono, l’ho ringraziato con sincerità perchè ha dato il massimo. A mio avviso, però, c’era bisogno di ripartire con un allenatore diverso. Volevamo dare un segnale a tutti: ai calciatori, ai tifosi, a noi stessi. Se una cosa non va, bisogna cambiare una direzione che reputavo sbagliata. Sono convintissimo che Nicola sia la persona giusta, sentendolo parlare ne sono ancora più convinto”. Tocca ora al direttore sportivo Walter Sabatini: “Sto ammirando il suo lavoro, è formidabile. E’ un guerriero. Non mi piace, però, che gli allenatori vengano definiti in un modo piuttosto che in un altro. La Salernitana può contare su un allenatore di altissimo livello, spero possa rimanere a lungo perchè so che vale qualunque altra piazza di questa categoria. La sua proposta didattica è importante, ma vorrei esaltare anche le caratteristiche umane. Non è da tutti integrare al nuovo staff anche chi c’era prima, mi riferisco in particolare al grande Manolo Pestrin. E’ un uomo sensibile, di livello altissimo. La salvezza passa da tutti, anche dai magazzinieri. Sperando non mi facciano più arrabbiare, visto che in campo scivolavamo sempre. Ognuno di noi deve andare oltre le mansioni quotidiane, non possiamo permetterci di sbagliare nulla. Se arriva un calciatore dal Brasile, va messo in preventivo non abbiano le scarpe idonee. Mikael, che vi garantisco è un ottimo calciatore al netto dello scetticismo che percepisco, è scivolato in una circostanza speciale. Eravamo al 90′, stava andando in porta e poteva bucare la rete. E’ capitata la stessa cosa ad Ederson, pur su un terreno come quello di Genova che è traditore”.

    Discorso introduttivo anche per il tecnico Davide Nicola: “Anzitutto posso dire che ho capito subito di essere in una piazza importante, c’è un amore per la Salernitana che è fuori dal comune. Ho la fortuna e il piacere di poter contare su uno staff di livello, ci sarà anche Simone Barone che sarà collaboratore stretto di campo. La guida tecnica è importante, ma da soli non si va da nessuna parte. Anche qui ho trovato professionisti validi, tutti insieme cercheremo di centrare una impresa che si chiama salvezza”. Che Salernitana ha trovato? “Non sarebbe corretto giudicare il lavoro dei miei predecessori, ma posso dire che ho trovato un gruppo che ha predisposizione al lavoro e questo è fondamentale. C’è la consapevolezza che occorre qualcosa di diverso per ottenere il risultato. Da questo giorno e mezzo ci siamo concentrati esclusivamente sul lavoro in campo, dobbiamo capire bene cosa fare e come farlo per conquistare il massimo possibile”. Come giocherà questa squadra e quanto la situazione di Salerno somiglia a quella di Crotone? “Non vedo analogie, ogni avventura è diversa dall’altra e non mi interessa fare paragoni con il mio passato. Penso alla Salernitana, che è la cosa più importante. La cosa più impegnativa è stata di fare un’analisi dettagliata. Puoi conoscere un calciatore, ma poi è il contatto diretto che conferma o meno determinate sensazioni. Il grande lavoro si baserà su questo, vogliamo trasmettere principi e idee di gioco sapendo che ci vuole coraggio. Non a caso il nostro motto è “Macte Animo”. Occorre senso d’appartenenza, sapere che la responsabilità non è un peso ma una opportunità. Non parlerei di sfida, ma di desiderio. Sul piano tattico ho una idea molto chiara, nelle prossime conferenze ci divertiremo a parlare su questo aspetto e non è detto che non possa svelarvi la formazione, di tanto in tanto. C’è in atto un percorso di valutazione: la classifica è chiara, non abbiamo tempo ma qualcosa dovremo cambiarla”. Quali sono le sue sensazioni? “Non posso vivere di speranze, altrimenti perderei tempo. Ho grande volontà e desiderio, sentimenti che i miei ragazzi ricambiano. C’è da fare un bel percorso, anche sul piano di espressione del gioco. La Salernitana dovrà avere requisiti imprescindibili”. La Salernitana, in un mese e mezzo, ha cambiato tutto. Presidente, direttore generale, allenatore, squadra. E oggi, per la conferenza di presentazione, vediamo Iervolino e Sabatini al tavolo con lei. Qual è l’elemento che fa capire a Nicola che l’impresa è possibile?
    “La mia presenza qui oggi certifica che ci credo, la cosa che mi ha colpito di più è la simpatia che questa squadra esprime da fuori. I margini di miglioramento sono importanti, ho visto le ultime partite e mi sono fatto una idea ben precisa. Sono arrivato in una società nuova, mi sono immediatamente accorto che il progetto è serio e ci sono persone competente ed affermate. Voglio assolutamente far parte di questo progetto, lavorare per la Salernitana è un onore”.

    Cosa ha detto come prima cosa nello spogliatoio? “Ho fatto una premessa, dicendo loro che ci sono calciatori che conosco ed altri che avrei voluto in altre piazze. Se riusciamo ad attuare quello che ho in testa possiamo migliorare. Dire “vogliamo salvarci” è un concetto astratto, quello che conta è l’atteggiamento. Dobbiamo chiederci cosa vogliamo fare e come intendiamo farlo”. Sabato si va in campo e c’è subito Salernitana-Milan, un debutto niente male per lei e per i granata… “Le motivazioni non devono essere superiori solo perchè affrontiamo una grande squadra, è l’idea di noi stessi che deve venire fuori a prescindere dall’avversario. Vogliamo sentirci capaci di ottenere l’obiettivo con coraggio, capacità e organizzazione. Non ho la sfera di cristallo e non so cosa otterremo, ma se crederemo ciecamente nel traguardo potremo toglierci delle soddisfazioni producendo un cambiamento. Sotto tutti i punti di vista”. Il tempo è il vero nemico della Salernitana? “Gli scienziati dicono che il tempo sia relativo, a me tocca creare alchimia per andare in campo e mettere in pratica le nostre idee. Ci deve muovere un grande sogno nel cuore”. Che contratto ha firmato Nicola? “Non faccio questo lavoro perchè vado in cerca di un contratto, lo dico sinceramente. Anzi, il contratto è forse un segno di agiatezza: non mi voglio adagiare, assolutamente. Mentalmente sono totalmente concentrato su questi tre mesi, il dopo mi interesserà al momento opportuno”. Interviene il presidente Iervolino: “Per me il tempo scorre veloce, sono un guerriero e voglio tutto e subito. Ho animo gentile e temperamento da battaglia. Non ho mai detto al nuovo mister “Andiamo ordinatamente avanti”, pretendo che si vincano le partite. Siamo e sono qui per questo. Vengo da un mondo “punta e tacco”, qui voglio tirar fuori la grinta necessaria. Ce la metteremo tutta, ve lo garantisco, la Salernitana deve avere un DNA ben preciso. Il giorno in cui fallisco sarò il primo ad assumermi le conseguenze, ma sappiate che ho un entusiasmo incredibile. Sono ancora ottimista, il famoso 7% lo vedo ingiusto. Basta che ci fanno recuperare quelle due partite e siamo ancora in corsa.”. Tocca anche al direttore sportivo Walter Sabatini: “Sono d’accordo con il nostro presidente. Non voglio parlare di quota salvezza, mi piace concentrarmi sul presente e mi fido dell’allenatore e di una squadra che non si è ancora espressa per quelle che sono le sue effettive potenzialità. Dico senza presunzione che mi basta un allenamento e mezzo per capire se ho sbagliato o no, vi giuro che sono ancora più ottimista e motivato di prima. Voglio vedere la Salernitana che vince, che gioca bene, che dà soddisfazioni alla tifoseria. Le parole di Nicola mi esaltano. Chiedo al nostro gruppo, non composto da campioni ma di calciatori importanti, di trovare le energie nervose per tentare l’impresa. Al Milan ho tanti amici, ma spero di fargli del male. E’ una partita difficilissima, ma non abbiamo perso in partenza. E’ un altro spartiacque psicologico per noi: se metteremo in campo coraggio, sfacciataggine e arroganza creeremo i presupposti per andare avanti.

    Si torna su mister Nicola, la domanda è su Ribery: “Ho trovato un ragazzo che è campione anzitutto nella testa. Abbiamo tante unicità e qualità nella rosa, tirando fuori il meglio da tutti potremo toglierci delle soddisfazioni”.

    Amore della piazza, serietà del progetto, forza della squadra: cosa ha convinto Nicola a dire di sì?
    “Tutto. Voglio mettermi alla prova, produrre un cambiamento e sposare il progetto con persone di valore che hanno importanza sotto tutti i punti di vista. Guidare la Salernitana è motivo d’orgoglio”.

    Per giocare un calcio aggressivo occorre avere una buona condizione fisica, alcuni degli acquisti erano fermi da tempo. Come sta atleticamente la Salernitana e qual è il suo rapporto con i fantasisti nel suo sistema di gioco?
    “Per me l’espressione di gioco è subordinata alla qualità dei giocatori, ho volontà di schierare quanti più giocatori di livello possibile a patto che non abbiano solo i piedi buoni ma anche coraggio, organizzazione e carattere. Il mio intendimento è consentire alla Salernitana di esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Ho delle idee, le vedrete sabato sera. Monitoriamo i dati oggettivi, ma la volontà non si può misurare con una macchinetta o un computer”.

    La Salernitana può giocare con la difesa a 3 e quale sarà il ruolo di Mazzocchi?
    “Un calciatore bravo può ricoprire diversi ruoli. Ho una idea, non mi spaventerò se non riuscirà tutto e subito perchè non ho la bacchetta magica. Sono assolutamente curioso di vedere all’opera la Salernitana”.

    Mikael e Ederson in che modulo potrebbero esaltarsi di più?
    “Non voglio dare vantaggio ad un avversario che ne ha già tanti. Ci sono dei calciatori di qualità nella Salernitana. Da fuori puoi farti un’idea, dal vivo la sto rafforzando. Sono sicurissimo che questo gruppo, nel contesto giusto, può stupire e dare soddisfazioni. E so che la gente ci starà vicino, vogliamo il loro supporto e dobbiamo essere uniti con la consapevolezza che sarà dura, che la classifica parla chiaro, ma che insieme possiamo farcela. Per far rendere un atleta c’è bisogno di tante componenti”.

    Si chiede ancora al presidente se ci siano novità sulla capienza dell’Arechi: “Già tra domani e dopodomani potremmo avere circa 2000 posti in più per la partita contro il Milan, so che il Comune ha ultimato l’iter burocratico. Stiamo lavorando alacremente in questi minuti, vi aggiorneremo quanto prima possibile. Quanto alle infrastrutture, stiamo valutando una serie di cose con molta attenzione. Ci sono tecnici che non perdono un solo secondo perchè sanno quanto sia importante fare degli investimenti al servizio della Salernitana, del settore giovanile ma anche per quegli sport che vengono definiti minori”.

    Presidente, cosa si aspetta dalle prossime riunioni in Lega in merito all’elezione del presidente?
    “Mi auguro che già nella prossima assemblea si possa eleggere un presidente che faccia gli interessi delle grandi ma anche delle piccole. Un uomo che abbia a cuore l’industria calcio. Oggi posso dire agevolmente che convergo sulla figura di Carlo Bonomi, la reputo la migliore possibile in questo momento”.

    Quando sarà possibile, valuterete la possibilità di aprire le porte per gli allenamenti?
    “La nostra idea è quella di coinvolgere i tifosi e di creare una interazione costante con la piazza. Sono un amante della tecnologia, è il mio ambito lavorativo. Perchè non immaginare che lo sportivo possa godere dell’allenamento attraverso un telefonino o il pc direttamente da casa? “.

    Il suo amico De Laurentiis tiferà Salernitana sabato sera…
    “Chissà che questo weekend non possa scattare proprio questo gemellaggio. Io tiferò Napoli, lui Salernitana”.

    Si aspettava, in un mese e mezzo così particolare e intenso, di vivere queste sensazioni?
    “Ho aperto la conferenza dicendo quanto sono felice. Sono davvero contento, la Salernitana mi ha trasmesso entusiasmo e l’affetto della piazza è incredibile. Ho una gioia indescrivibile nella gestione quotidiana della società. Ho un po’ di amarezza per le ultime due partite. Non sono uno che fa polemiche, non voglio aprire un dibattito e i toni vanno tenuti bassi, ma alcuni arbitraggi non mi sono piaciuti. A Genova potevamo spingere un pochino in più, con lo Spezia ci manca un rigore sacrosanto mentre loro ne hanno avuti due a distanza venti minuti. Occasioni sprecate, purtroppo il tempo scorre e posso dirvi che ho dormito male. Questo vuol dire, però, che sono molto attaccato alla Salernitana. Sono sensazioni nuove, è una elettricità a cui devo fare l’abitudine”.

    Si torna su Nicola e sulle pregresse esperienze vincenti: “Noi siamo persone, diventa difficile distinguere aspetto mentale e questione tattica. Siamo parte di un tutto. Ho ottenuto obiettivi fortemente desiderati, in passato ho trovato l’alchimia giusta e una espressione di gioco corretta rispetto al contento. Il lavoro ci può rendere liberi, qui cercherò di fare la stessa cosa. Non voglio paragonare le questioni, ogni avventura è diversa. Ma se io e il mio staff siamo qui evidentemente ci crediamo. Non sappiamo se arriveremo all’obiettivo, ma ci proveremo. Vogliamo sentirci vivi, completi. E crederci”.

    Infine una domanda al direttore sportivo rispetto ad un esonero ritenuto tardivo: “Una volta mi è capitata una situazione del genere a Roma. Avevo Rudi Garcia in panchina, era l’allenatore delle dieci vittorie consecutive. Facendo due conti posso dire che ho sbagliato a non aver chiamato prima Spalletti, quello degli 87 punti. Colantuono ha lavorato bene, posso assicurarvi che ha dato il massimo e rinnovo il ringraziamento per la professionalità che ha dimostrato”.

  • Ufficiale: Davide Nicola è il nuovo allenatore della Salernitana

    Ufficiale: Davide Nicola è il nuovo allenatore della Salernitana

    Adesso è anche ufficiale, la Salernitana ha annunciato il suo nuovo allenatore, si tratta di Davide Nicola il quale prende il posto di Colantuono. Il nuovo tecnico ha firmato fino al 30 giugno 2022, con rinnovo automatico con il raggiungimento della salvezza. Nicola sta già dirigendo il suo primo allenamento con la sua nuova squadra.

  • Salernitana; niente Pirlo, il nuovo allenatore sarà Nicola

    Salernitana; niente Pirlo, il nuovo allenatore sarà Nicola

    Dopo l’esonero di Colantuono, la Salernitana ha scelto il suo sostituto. Si tratta di Davide Nicola che è stato contattato dopo il rifiuto di Andrea Pirlo. L’allenatore nel pomeriggio arriverà in città e firmerà il suo contratto che sarà molto probabilmente fino a giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza. Si attende l’annuncio ufficiale nelle prossime ore.

  • La Salernitana ha esonerato Colantuono

    La Salernitana ha esonerato Colantuono

    La Salernitana ha deciso di esonerare Stefano Colantuono. Secondo quanto raccolto il club campano ha comunicato la decisione all’allenatore, che non sarà dunque più sulla panchina dei granata. Nelle prossime ore verrà scelto e annunciato anche il nome del suo successore.

  • Udinese-Salernitana sarà recuperata e giocata

    Udinese-Salernitana sarà recuperata e giocata

    Il ricorso della Salernitana è stato accolto e la partita contro l’Udinese sarà giocata e recuperata. La corte d’appello della FIGC ha deciso e in questo modo cambia anche la classifica, con i friulani che scendono a 24 punti, mentre i campani recuperano un punto, che gli era stato tolto, arrivando a quota 13.

  • La Salernitana pensa a Pirlo come nuovo allenatore

    La Salernitana pensa a Pirlo come nuovo allenatore

    La Salernitana starebbe pensando ad un nuovo allenatore, al posto di Colantuono, potrebbe arrivare sulla panchina dei campani Andrea Pirlo. Sabatini ha deciso di puntare sull’ex allenatore della Juventus dopo i diversi rifiuti ricevuti da Gattuso, Ranieri e Delio Rossi. Ora tutto dipenderà dalle scelte e dalle decisioni di Pirlo se accetterà o meno l’offerta della Salernitana ultimo in classifica in serie A.

  • Un punto a testa tra Genoa e Salernitana; finisce 1-1

    Un punto a testa tra Genoa e Salernitana; finisce 1-1

    E’ terminato 1-1 l’incontro tra Genoa e Salernitana, che alla fine lascia l’amaro in bocca ad entrambi. Un match molto divertente soprattutto nel primo tempo, dove ha visto il Genoa passare in vantaggio con Mattia Destro e il pareggio della Salernitana con Bonazzoli. Nella ripresa nessuna delle due squadre è riuscita a portare a casa la vittoria. Un punto a testa che lascia il Genoa al 19esimo posto con 15 punti, mentre la Salernitana resta ultima con 12 punti.

  • Formazioni ufficiali: Genoa-Salernitana

    Formazioni ufficiali: Genoa-Salernitana

    GENOA(4-4-2): Sirigu; Hefti, Maksimovic, Vanheusden, Vasquez; Portanova, Badelj, Sturaro; Ekuban, Yeboah, Destro. Allenatore: Blessin

    SALERNITANA(4-3-3): Sepe; Mazzocchi, Dragusin, Fazio, Ranieri; Ederson, Radovanovic, Coulibaly; Verdi, Bonazzoli, Djuric. Allenatore: Colantuono

  • Serie A, 2-2 tra Salernitana e Spezia

    Serie A, 2-2 tra Salernitana e Spezia

    Finisce 2-2 la sfida tra la Salernitana e lo Spezia che non poteva intervenire sul mercato. Il risultato è un pareggio grazie a un primo tempo deciso con i calci piazzati con due punizioni di Verdi da una parte e i gol su rigore di Manaj prima e Verde dopo dall’altra. Un punto inutile per la Salernitana che doveva vincere a tutti i costi per riaprire la corsa salvezza, oggi ancora più complicata nonostante gli innesti e il cambio di proprietà. Lo Spezia si prende un punticino che conferma il buon momento della squadra di Thiago Motta e che permette ai liguri di guardare al domani con grande ottimismo. Le danze si aprono subito con Simone Verdi che sfrutta un calcio di punizione conquistato da Ribery al limite sinistro dell’area di rigore spezzino e colpisce con un bellissimo tiro a giro battendo Provedel per l’1-0 al 4′. Il vantaggio però non dura molto perché Fazio macchia il suo esordio con i campani con un fallo da rigore su Erlic, ravvisato dal VAR e deciso dall’arbitro Valeri dopo consultazione del video. Manaj si presenta sul dischetto e segna il primo rigore stagionale concesso ai liguri in stagione. 1-1 dopo soli 12 minuti. È poi ancora Verdi però a fare esultare l’Arechi sempre su punizione, questa volta conquistata da Kastanos. Sono passati 16 minuti, e il secondo tiro da fermo a giro di Simone Verdi riporta in parità i conti. I calci da fermo però continuano a decidere la partita con un altro rigore che Valeri decide di concedere allo Spezia dopo consulto del video: questa volta il fallo è di mano e lo commette un ingenuo Mousset che “para” un tiro di Manaj e permette a Verde di siglare il 2-2 al 30′. L’ultimo quarto d’ora, allungato di 5 minuti per gli interventi del Var, anche il vento complica i piani delle due squadre che non riescono a concretizzare il gioco. La Salernitana decide di aspettare e ripartire, lo Spezia comanda il gioco ma senza guizzi degni di nota. Alla fine, l’unico tiro in porta è di Mousset dopo lo scadere del 45′, con Provedel che si allunga per parare a terra. La ripresa parte con la squadra di casa che getta il cuore oltre l’ostacolo per provare a vincere una partita necessaria per credere ancora alla salvezza. Al 48′ Kastanos si mangia un gol che stanotte gli provocherà degli incubi: Mazzocchi se ne va in percussione e trova il centrocampista tutto solo al centro dell’area ma il suo tiro al volo non arriva, perché cicca clamorosamente il pallone. Anche Ribery partecipa all’assedio con un tiro da fuori che si spegne di poco a lato. Ancora Kastanos al 64′ ci prova senza fortuna con un tiro che fa la barba al palo prima di finire sul fondo. L’ingresso di Agudelo nello Spezia dà un po’ di vita alla fase offensiva spezzina, con Gyasi che calcia di poco fuori dopo un ottimo assist del colombiano. La Salernitana però ci crede e non concede più campo agli ospiti con Colantuono che, nel corso dei due tempi, ha mandato in campo tutti gli 11 giocatori acquistati nel corso del mercato invernale. I campani costringono lo Spezia nella propria campo con una pressione continua ma senza trovare la giocata decisiva. Nikolau rischia l’autogol al 90′, poco prima un tiro debolissimo di Djuric che poi si dispera. A nulla è valso il grande cuore della Salernitana, il risultato non si schioda dal pari del primo tempo e il punto che si spartiscono le due squadre serve solo allo Spezia e per niente alla Salernitana che ha una partita in meno per inseguire la salvezza.