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  • Napoli-Lazio: il passato che incontra il presente

    Domani alle ore 20.45 allo stadio Maradona, si giocherà NapoliLazio. Big Match valido per la terza giornata di Serie A. Due squadre che sono partite in maniera differente il Napoli con due vittore e la Lazio con due sconfitte. La squadra allenata da Rudi Garcia ha mostrato cose abbastanza positive, sia contro il Frosinone che contro il Sassuolo con il solito Osimhen di cui ormai è anche riduttivo fare menzione.

    Per i Biancocelesti invece è il buio più totale a far da padrone. La squadra di Sarri nei primi due match contro Lecce e Genoa ha mostrato tante debolezze soprattutto a centrocampo dove patisce l’assenza di Milinkovic Savic. In settimana è arrivato Guendozi che però non andrà a risolvere tutti i problemi strutturali di questa squadra, anche se c’è ancora tanto tempo per cercare di far meglio.

    Di contro la Lazio quest’anno dovrà anche affrontare il lungo e tortuoso cammino dei gironi di Champions League e si sa che le coppe non sono il pane quotidiano di Sarri. Le sue squadre soffrono i doppi impegni settimanali e lui dovrà essere bravo a non perdere terreno in campionato anche se la rosa è ancora troppo corta.

    Questo big match sarà anche motivo di nostalgia da ambe le parti, perchè tutti e due gli allenatori hanno un passato con le due squadre. Il condottiero Toscano a Napoli ha lasciato un grandissimo ricordo, con lo scudetto sfiorato l’anno in cui Koulibaly segnò quel gol allo scadere allo Juventus Stadium. Per Garcia invece riaffiorano i ricordi dei Derby della Capitale.

    L’allenatore francese ne ha vissuti un bel po’ alla guida della Roma, partite sempre calde e mai banali. Adesso ritroverà sul suo cammino la Lazio e la voglia di far un regalo al suo ex club è tanta. Ci attende quindi una partita scoppiettante, una lotta tra realtà e nostaglia. Tra presente e passato. Tra ricordi e certezze. Questa sarà Napoli-Lazio.

  • Lazio, Sarri: “È un campionato difficile”

    Lazio, Sarri: “È un campionato difficile”

    Sarri tecnico della Lazio presenta in conferenza stampa la sfida in campionato in casa del Lecce. Ecco le sue dichiarazioni 

    Dopo il secondo posto, cosa chiede alla Lazio?
    “Il campionato è difficile, ci sono squadre più attrezzate di noi. L’anno scorso molti hanno sprecato tante energie nelle coppe, quest’anno non credo si ripeta. Noi vogliamo ribaltare i valori sulla carta, che rimangono gli stessi della stagione passata, quindi dobbiamo fare qualcosa che va ai limiti delle nostre capacità per lottare per la Champions. La Serie A è in leggera crescita. Ma non prendo per oro colato quello che hanno fatto le squadre italiane nelle coppe, un po’ di fortuna con i sorteggi li abbiamo avuti”

    Come stanno i nuovi acquisti?
    “Siamo migliorati a livello di rosa, vediamo se lo saremo nell’undici. Sono quasi tutti indietro, in particolare modo Rovella, che viene da un piccolo infortunio, e Kamada, che viene da un periodo di inattività. Solo Isaksen a livello di gamba mi sembra in condizione, ma ha bisogno di tempo per imparare le nozioni tattiche”.

    Manca qualcosa dal mercato?
    “Già è uno scandalo che il mercato sia aperto con il campionato che comincia. Ora non mi metto a parlare di mercato a 24 ore da una partita. Non abbiamo fatto una legge per evitare che il calcio in Italia sia in mano ai mercanti e poi ci lamentiamo. Con il calciomercato apertoi 10 giorni i procuratori conterebbero sempre meno. Già mi girano i coglion* che andiamo a giocare domani con dei giocatori ancora sul mercato. E poi il 75% delle notizie che avete scritto su di me riguardanti il mercato sono state bufale. Per fortuna il calcio non è una cosa seria. Se nelle cose serie il livello d’informazione è lo stesso, sono preoccupato. Non voglio parlare di mercato, chiamate Lotito e Fabiani per parlarne. Altrimenti mi alzo e vado via”.

    Kamada può sostituire Milinkovic?
    “Può pestare le stesse zolle, ma ha caratteristiche diverse. E’ un palleggiatore con buoni tempi d’inserimento, non ha la forza e l’impeto di Sergio. La squadra quindi giocherà in maniera diversa”.

    Il prossimo anno meglio giocare di martedì e mercoledì rispetto al giovedì?
    “Tutto da vedere, quello che contano sono le energie mentali e nervose. Il giovedì è tosto rientrando dopo la partita, a livello mentale dopo una partita non è così scontato ricaricarsi. A livello di energie sicuramente sarà più semplice, vediamo dal punto di vista nervoso, Parliamo del calendario che hanno fatto a noi: ho parlato con un mio amico statistico, giocare 4 trasferte e le prime tre contro Juve, Napoli e Milan è praticamente impossibile. Penso non sia casuale. È incredibile che una squadra che arrivi seconda affronti tre squadre delle prime cinque classificate nelle prime tre giornate”.

  • Amichevoli, brutto ko per la Lazio contro l’Aston Villa

    Amichevoli, brutto ko per la Lazio contro l’Aston Villa

    Brutta sconfitta, in amichevole per la Lazio di Maurizio Sarri. L’ Aston Villa vince nettamente per 3-0. Ora è chiaro che servono rinforzi ai biancocelesti che nella prossima stagione giocheranno anche in Champions League, una situazione quella della squadra di Sarri non certo semplice a sole due settimane dall’inizio del campionato.

  • Lazio, Sarri e Lotito smentiscono le voci di rottura

    La Lazio attraverso il proprio sito ufficiale ha voluto fare chiarezza che tra il presidente Lotito e il tecnico Sarri, non ci sarebbe nessuna rottura o crisi. Sembrava che ci fosse una tensione molto alta in seguito a delle scelte di mercato. Ma a quanto pare sembra essere tutto a posto. Ecco la nota del club biancoceleste:

    “Il presidente Claudio Lotito e il mister Maurizio Sarri, dopo l’incontro avuto ieri sera a Formello, ribadiscono la piena sintonia nella gestione del mercato e l’unità di intenti finalizzata a rendere ancor più competitiva la squadra per la prossima stagione”.

  • Lazio, Sarri: “Siamo a fine stagione e si sente”

    Lazio, Sarri: “Siamo a fine stagione e si sente”

    Sarà una sfida Champions per la Lazio che domani, alle 12.30, affronterà a San Siro l’Inter. Ecco le parole in conferenza stampa di Sarri.

    La sconfitta con il Torino può aver lasciato qualcosa di positivo?
    “Siamo nella fase risolutiva della stagione, gli insegnamenti servono poco. Una battuta d’arresto è pesante. Con il Torino non eravamo al meglio fisicamente, l’ho detto subito, ma anche mentalmente. Se questo è un normale piccolo down dopo un buon periodo reagiremo subito, se invece il calo è dovuto al fatto che pensavamo di aver raggiunto già l’obiettivo è un problema. Domani affrontiamo una squadra che nelle partite singole è straordinaria. Dobbiamo dimenticarci l’andata, che abbiamo vinto ma abbiamo anche sofferto. Dobbiamo giocare come collettivo e non come singoli”.

    Fisicamente come sta la Lazio?
    “Abbiamo lavorato molto sullo scarico, la squadra ne dovrebbe beneficiare. Ma è difficilmente scindibile l’aspetto fisico da quello mentale. I carichi di lavoro della scorsa settimana, abbinati al cambio di temperatura, l’abbiamo pagati contro il Torino: non l’ho detto per tutelare la squadra, lo penso davvero”.

    Settimana decisiva?
    “Importante, sì”

    Come sta Immobile?
    “Dal punto di vista mentale è tranquillo, fisicamente è in crescita. Non ha grandi dolori durante l’allenamento. È un giocatore su cui puntiamo molto”.

    Domani al risultato della Lazio si lega il possibile scudetto del Napoli:
    “Noi dobbiamo pensare alla nostra partita. La tavola è stata apparecchiata per la festa, per la nostra sconfitta. Noi dobbiamo fare il massimo. Il Napoli festeggerà lo stesso, ma speriamo il più tardi possibile”.

    Si aspettava di avere 7 punti in più dell’Inter?
    “Nel nostro campionato ci sono 4 squadre più forti di noi, poi ce la giochiamo. Noi abbiamo fatto qualcosa in più rispetto alle attese, le altre invece qualcosa in meno. Non dobbiamo pensare alla classifica. L’Inter ha ritrovato fiducia ed entusiasmo, è forte. Poi ci sono rischi anche che riguardano noi”.

    È un caso se in campionato la Lazio ha perso solo una volta due partite di fila?
    “Spero che questo trend prosegua, che dimostra questa capacità di reazione. Dipende da quello che pensavamo prima del Torino. Se ci sentiamo di giocarsi qualcosa che davamo per acquisito è un percorso molto complicato. Noi dobbiamo rimanere dentro la partita con grande convinzione, che è nettamente diverso dall’essere presuntuosi”.

    Ghersini non è stato fermato del tutto:
    “Ma nemmeno fatto andare avanti di sembra. Il mio appello in parte è stato accettato”.

    Rocchi ha designato Guida di Torre Annunziata:
    “La gente pensa che io ce l’abbia con gli arbitri, ma non guardo neanche la designazione. Io non guardo neanche un episodio, ma il metro arbitrale. E poi mi esprimo. Credo poco a queste storie territoriali: non penso che se abita a 40 chilometri da Napoli si faccia condizionare”.

    Come sta Casale?
    “Sta bene, ha avuto un problema gastrointestinale per 3-4 giorni di fila, era un po’ debilitato, per questo ha fatto uno spezzone. Ma ora si è allenato per una settimana”.

    Tre partite in 6 giorni: farà dei calcoli?
    “Bisogna dare tutto in tutte le partite, chi salta salta, chi scoppia scoppia. Poi ci sono delle cose su cui non sarò mai d’accordo. In Italia le previsioni per domani sono che piove, ma potevano esserci anche 33 gradi, come cazzo si fa a giocare a 12.30? Ci sono tutti i presupposti per non fare un bello spettacolo, poi ci si arrabbia perché si incassa di meno rispetto ad altri campionati. Se non si fa un tavolo con il governo per rifare gli stadi siamo morti. Il calcio italiano può tornare a livelli buoni, ma la sensazione è che ci facciano affondare ancora.. Siamo in un momento storico che permette anche la risalita, ma con un percorso diverso. Io ho la fortuna di avere un’età… il futuro lo vedranno altri. Lo dico perché sono innamorato del calcio, vedo un possibile spiraglio per tornare a livelli buoni, però c’è un insieme di lacci che ci faranno sprofondare ancora”.

    Quest’anno le basi per arrivare in fondo ad altre competizioni la prossima stagione?
    “Io penserei ad arrivare in fondo a questo, può essere che la prossima dipenda anche da questo. Penserei quindi solo a ciò”.

  • Lazio, buone notizie per Sarri, Ciro Immobile sta recuperando

    Lazio, buone notizie per Sarri, Ciro Immobile sta recuperando

    Arrivano delle buone notizie per l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri, infatti l’attaccante Ciro Immobile si allena regolarmente, senza aver saltato nessuna seduta di allenamento. A questo punto non è da escludere una sua partecipazione nella partita contro l’Inter, le prossime ore saranno decisive.

  • Lazio, Sarri: “Non dobbiamo essere presuntuosi”

    Lazio, Sarri: “Non dobbiamo essere presuntuosi”

    Siamo alla vigilia di campionato per la Lazio, che domani sera sarà di scena in casa dello Spezia. Il tecnico Maurizio Sarri presenta la gara in conferenza stampa a Formello. Ecco di seguito le sue dichiarazioni.

    “La capacità di azzerare e rimanere con le motivazioni alte davanti a qualsiasi risultato fa parte dello sport. Domani sarà difficile, sul campo dello Spezia non è facile. Hanno perso una volta nelle ultime 6 partite e l’ultima in casa hanno battuto l’Inter. Ci saranno molti rischi domani. Lo Spezia è una squadra aggressiva e su quel campo, più piccolo e con gli spettatori vicino, l’intensità è maggiore: se non sei al 100% diventa complicato”.

    La Lazio ha battuto almeno una volta tutte le prime 7 del campionato. Qual è la vittoria che sente più vicina alle sue idee?
    “Quella di domani. Che è la classica partita in cui in passato abbbiamo peccato di presunzione e sufficienza. La partita di domani mi renderebbe contento per la crescita della mentalità. Quella di domani è una Parigi-Roubaix, piena di insidie”.

    La gestione di Immobile?
    “Sembra in crescita. Da due settimane si allena con continuità, ma non è al 100%. Vediamo domani quanto ci potrà dare”.

    Ha già parlato con la società in ottica del futuro? Magari con la Champions…
    “Siamo focalizzati sul campionato. È uno dei momenti decisivi della stagione, non mi sembra il caso di disperdere energie”.

    Come sta Vecino?
    “Ha un problema al ginocchio, gli dà fastidio da giorni. Ieri era peggio e si è fermato. Farà 3-4 giorni di cure, poi vediamo di recuperarlo”.

    Cosa manca a Cataldi?
    “Un pizzico di cilindrata. Spende tanto e fa fatica a fare gli ultimi tratti di gara. Preferisco però un giocatore che dà tutto che uno che si gestisce. Si sta specializzando nel ruolo, che prevede una cinquantina di partite fatte lì per poter evolvere. È un ruolo da specialisti, chi dice il contrario è una cavolata”.

    Pedro si convincerà a restare?
    “Mi sembra molto convinto a rimanere alla Lazio”.

    Le squadre in Europa le avete battute tutte, la Lazio però è fuori…
    “Significa che non abbiamo meritato di rimanere dentro le competizioni europee. Siamo andati fuori in Europa League e in Conference, pensare che siamo al livello della Champions è fuori luogo. Il campionato ci apre delle prospettive, ma dobbiamo pensare solo allo Spezia. La teoria è battaglia su battaglia, chi pensa a sabato mattina è fuori di testa”.

    Dopo la Juventus si è parlato più di arbitri che della vittoria della Lazio.
    “Il colmo è che noi siamo usciti con la sensazione di essere stati penalizzati. Il gol subito è irregolare, Rabiot mentre prende la palla colpisce Provedel. Un giocatore avversario doveva prendere 3-4 ammonizioni, il fallo su Zaccagni poi parliamone, l’inizio dell’impatto è sulla linea d’area di rigore. È un problema di Rocchi, diventano alibi troppo facile. Domani c’è Irrati, è un buon arbitro”.

  • Lazio, Sarri: “Prepariamo la gara di domani con attenzione”

    Lazio, Sarri: “Prepariamo la gara di domani con attenzione”

    Sarri, allenatore della Lazio, nella sala stampa di Formello presenta il match di domani in casa del Monza. Ecco le sue dichiarazioni :

    “Prepariamo la gara di domani con la logica e con massima umiltà, la vittoria ci fa partire in vantaggio ma affrontiamo una squadra con elevati valori. Sanno metterti in difficoltà con il palleggio. Dopo le grandi vittorie quest’anno abbiamo perso un filo di motivazione, è un limite che dobbiamo superare”.

    Come sta Immobile?
    “Clinicamente sta bene ma non è ancora al 100% della condizione fisica. Vedremo se potremo usarlo per uno spezzone di gara”.

    Zaccagni e Casale non convocati dalla Nazionale?
    “Abbiamo un ct che fa le convocazioni. Quando i miei giocatori non vengono chiamati in nazionale io sono contento perché possono così allenarsi con me. Ormai il campionato non è più sostenibile, i ritmi sono assurdi. Il campoionato non è più fattibile, ho sentito paragoni con NBA, una follia. Si gioca 38 minuti contro 90, nel calcio si prendono più botte rispetto alla NBA, al basket europeo un po’ meno. Vecino ha giocato in Giappone e in Corea del Sud per disputare due amichevole”.

    Ha cambiato opinione sulla corsa Champions?
    “Ho sempre detto che ci sono squadre superiori all’organico nostro, a livello complessivo. Vedo squadre che fanno dei cambi che ti lasciano pensare, ho visto l’Atalanta contro l’Empoli, a 20 minuti dalla fine ha messo Boga, Hojlund e Lookman. RImango dell’idea che ci sono organici superiori, noi dobbiamo lottare e poi vedremo come va a finire”.

    Ora inizia un “altro” campionato?
    “Il vantaggio è quasi simbolico, se penso ai punti recuperati nelle ultime 5 partite, penso cosa potrebbe succedere tra 11. Possiamo fare poco affidamento sulla classifica attuale. Non guarderei il campoionato intero, ma la gara di domani. A Monza ha perso la Juve, ci ha pareggiato l’Inter. Andiamo a prenderci il piccolo vantsggio di giocare una volta alla settimana, ma pensiamo di partita in partita. Quest’anno non c’è nulla di scontato”.

    Giudizio su Palladino?
    “Tra gli allenatori giovani di ora è uno dei più intriganti e interessanti. Riesce a fare una fase difensiva tipo l’Atalanta, con un palleggio alla Guardiola. Uno da seguire con tantissimo interesse”.

    Pellegrini può giocare? A che punto è?
    “Se può giocare dall’inizio lo dico a lui. Sono contentissimo di Luca, è bello, partecipe, grande progressione della condizione e apprendimento. Poi stiamo parlando di una linea che ha funzionato, metterci le mani è sempre difficile”.

    Milinkovic?
    “Non si sta esprimendo al massimo ultimamente. Se torna al 100% ci può fare la differenza nella parte finale. Lo aspettiamo con grande fiducia.

    Quanto cresciuto il rapporto con Luis Alberto?
    “Dipende che intendi. Adesso è un giocatore fenomenale, io non lo so il pubblico e i giornalisti cosa guardano durante le partite. Per quello che vede l’allenatore quello che sta facendo mi rende contento. È un giocatore totale, ti tira da fuori, rincorre, fa tutto. Giocatore sopra le righe”.

    Oggi sono 11 anni dalla morte di Chinaglia:
    “Ricordo Chinaglia quando ero un ragazzino ma già all’epoca guardavo più agli allenatori che ai giocatori: è stato un estroso, rimane nell’immagine popolare in maniera fortissima”.

    Ha detto di preferire gli italiani: ne ha parlato con Lotito?
    “Sì, sempre. Io l’ho sempre detto che preferisco gli italiani, perché danno più identità. Se in rosa ne hai 7-8 di italiani dai un’identità, se sono laziali ancora meglio. Ma lo pensano tutti. Un italiano che fa 3 partite costa 15 milioni, uno straniero in Bundes costa 4”.

    Incontrerà a breve Lotito?
    “Lo vedo spesso, non così come prima da quando è in Senato. Ma lo vedo spesso”.

    Spesso la Lazio si è fermato contro le medio-piccole.
    “Mi sembra un campionato strano, contro queste perdono tutte. Le squadre di media classifica sono forti, se le affronti in un momento di salute è un problema. Parlo di Bologna, Monza, Fiorentina e Torino. Hanno uno spessore superiore rispetto agli anni precedenti. Le motivazioni che contano sono interne, quelle esterne sono frivole che il tempo porta via. Lo dico alla squadra, vogliamo essere la più forte di Roma o una delle più forti d’Italia. Dopo le partite di cartello abbiamo vinto una volta sola. Questo è il limite da superare”.

    Quanto conta la Champions per la progettualità futura? La Lazio avrebbe più appeal?
    “Non lo so come ragionano calciatori e agenti. A me non importa se una squadra sta in Champions in meno, se una squadra mi cerca e il progetto mi intriga ci vado lo stesso. Se poi ci sono giocatori che si fermano al primo aspetto, può essere pure che aumenti a livello di appeal”.

    La Lazio vista la classifica ora ha più responsabilità?
    “La responsabilità ce l’ha chi ha l’organico migliore del nostro, per noi la Champions è un’opportunità”.

    Ha spesso criticato le nazionali….
    “Io non critico le nazionali, non mi interessa niente. Ho visto 10 minuti di Kosovo e Andorra, ho visto tutti i giocatori in area, ho detto: “Cazzo è successo?”. Critico il calendario perché la qualità diminuisce, ci sono sempre 5-6 assenti per infortunio, mi devono spiegare dove vogliano andare. Il calcio da sport è diventato business, se poi diventa solo business non escludo che tra 10 anni nessuno si interesserà più”.

    Come sta Lazzari?
    “Sta bene, l’ho visto bello brillante. In alcune occasioni abbiamo fatto scelte tattiche diverse, ma a fine campionato supererà le 35 presenze”.

    Quanto Sarri c’è nella Lazio attuale?
    “Mi ci vedo tanto. Giovedì abbiamo fatto un allenamento sulla linea difensiva, poi l’ho rivisto a casa e mi sono accorto che è una roba importante. La linea, lasciando perdere il valore dei singoli, è ai livelli di Napoli ed Empoli. Al Chelsea e alla Juve non l’ho mai raggiunto questo livello. Poi se Sarri nell’immaginario di tutti è quello del Napoli, non si rivedrà più. Ci sarà invece il Sarri di un altro gruppo di giocatori e di altre caratteristiche”.

  • Maurizio Sarri è il miglior allenatore del mese di marzo

    Maurizio Sarri è il miglior allenatore del mese di marzo

    Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri è stato premiato dalla Serie A come migliore allenatore del mese di marzo 2023. C’è da dire che i biancocelesti stanno vivendo un periodo positivo, sono secondi in classifica ed a differenza di altre squadre non hanno impegni infrasettimanali di Coppe. Questo potrebbe essere un vantaggio enorme, per poter raggiungere un piazzamento tra le prime quattro della classifica di serie A e qualificarsi così per la prossima Champions League.

  • Lazio, Sarri: “Dobbiamo fare una grande partita”

    Lazio, Sarri: “Dobbiamo fare una grande partita”

    Siamo alla vigilia di Conference League per la Lazio, impegnata domani in casa degli olandesi dell’AZ per ribaltare il risultato di 1-2 della partita di andata. Ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore Maurizio Sarri.

    “L’unico modo per passare domani è giocare con voglia e motivazione. Voglio vincere tutte le partite. Chi guadagna centinaia di migliaia di euro non deve avere alibi. Se si pensa a un’altra gara si va fuori sicuro. Testa a questa partite, alle altre ci penseremo il giorno dopo”.

    La disturba che le altre italiane stanno andando avanti in Europa e la Lazio rischia di uscire?
    “Vuol dire che siamo peggio delle altre italiane, c’è poco da fare commenti. Penso che prima di pensare di fare bene in Europa, dobbiamo pensare di fare bene in Italia. Parlo per tutte. Il Napoli per esempio è diventato grande in Italia e poi di conseguenza in Europa. La valutazione che farò della squadra a fine anno la farò più su un torneo più lungo. Comunque domani vediamo se riusciremo a passare il turno”.

    Quali sono le insidie domani?
    “Le stesse dell’andata, loro sono bravissimi quando rubano palla a essere molto pericolosi in pochi secondi. Quando si difendono bassi invece ci concedono tante opportunità ma noi non le abbiamo sfruttate bene”.

    L’Europa sta incidendo sul campionato?
    “Il mio Napoli ha perso un campionato a 91 punti, non era mai successo. Qualcuno ha detto che le squadre in zona Champions non stanno correndo, ma non è vero, sono in linea con l’anno scorso. C’è l’anomalia del Napoli quest’anno, che abbiamo vissuto in passato con la Juventus. Il nostro campionato è molto competitivo, un po’ meno nei confronti della Premier League, ma il differenziale economico è troppo netto”.

    Le scelte di formazione?
    “Non possiamo far giocare calciatori stanchi o che possono infortunarsi, ma questo vale sempre, non solo domani. Dal 4 gennaio stiamo giocando ogni 3 giorni per via del folle mondiale, questo comporta infortuni e decadimenti di qualità e spettacolo. Però ciò non interessa a nessuno. Neanche che fuori ci sia un campo indecente. Sono rimasto l’unico dinosauro che guarda queste cose. I cambi si dovranno fare in base a quello che ci sta dicendo il medico, sperando di mandare in campo lo stesso una formazione competitiva”.

    Come stanno Luis Alberto e Milinkovic?
    “A Bologna abbiamo fatto i numeri migliori degli ultimi anni. È stata una partita dispendiosa. Luis Alberto è stato male la notte, poi si è ripreso, l’ho visto bene in allenamento. È chiaro che un virus intestinale qualcosa ti toglie però. Milinkovic nelle ultime 5 partite ne ha fatte solamente 3, non lo so quale sia la scelta più giusta se guardare il breve periodo o la lunga. Poi lui andrà a fare due partite in Nazionale, scusate mi scappa da ridere se penso che adesso ci sono anche le nazionali. Ho la grande fortuna di essere vecchio e di essere vicino a smettere”.

    Novità su Immobile?
    “Non so se ci ha parlato il dottore, io ancora non so nulla. Ero sull’aereo quando ha fatto gli esami”.