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  • Lazio, Sarri: “La Vittoria di Napoli ci da la carica. Immobile? Le condizioni sono da monitorare”

    Lazio, Sarri: “La Vittoria di Napoli ci da la carica. Immobile? Le condizioni sono da monitorare”

    Per la Lazio siamo alla vigilia di Conference League domani alle ore 18,45 affronterà all’Olimpico l’Az per l’andata degli ottavi di finale. L’allenatore Maurizio Sarri in conferenza stampa presenta questa sfida. Ecco le sue dichiarazioni.

    La Lazio ha battuto almeno una volta tutte le prime 6 in campionato. La vittoria di Napoli dà ulteriore carica?
    “La vittoria di Napoli per noi è un pericolo. Dopo il 4-0 con il Milan siamo andati in appagamento motivazione e non abbiamo vinto per 4 partite. Vediamo se riusciamo a gestire questo risultato in modo diverso. I pochi gol subiti? L’apporto difensivo di tutta la squadra è superiore, la crescita è di tutta la squadra non dei singoli difensori”.

    Come sta Immobile?
    “Non so tanto, ho parlato col dottore per telefono. C’è un problema muscolare, non di grave entità, dopo parleremo dei tempi di recupero. Dall’anno scorso, quando si fece male alla caviglia, non è mai stato bene. Anche venerdì ha giocato con degli antidolorifici per i problemi alla caviglia, che credo gli crei degli scompensi”.

    Mourinho dice che l’anno scorso il livello della Conference era più alto.
    “È una sua opinione personale che rispetto ma non condivido”.

    Sull’avversario?
    “Stanno facendo un campionato di altissimo livello. Se peschi l’Ajax lo ritieni un avversario di blasone, mentre l’AZ no e tendi a sottovalutarlo, ma sono a un solo punto di distanza in campionato. Hanno punte di qualità dal punto di vista tecnico: domani ci saranno problematiche mentali ma anche tecniche”

    Cancellieri continua a provare come centravanti?
    “In allenamento prova sia da attaccante che da esterno”.

    Felipe Anderson va verso la 84esima presenza da titolare consecutiva.
    “In questo momento non può essere stanco, non abbiamo altre soluzioni”.

    La sospensione della squalifica di Mourinho: l’anno scorso successe la stessa cosa a lei dopo il Milan ma nessuno chiese l’assoluzione. Come si spiega la disparità di trattamento?
    “In quell’episodio c’erano due referti diversi tra arbitro e procura federale che erano a due metri. Quindi uno dei due referti non era veritiero. Il trattamento di Mourinho? Una sospensione per la carriera”.

    Come sta Casale?
    “Ha fatto degli accertamente strumentali, sembra che siano negativi. Ha una grande contusione sulla rotula, ma il ginocchio è solido e oggi dall’allenamento si capirà se potrà giocare o no”.

    Cambi per domani?
    “Domani sarà la 15esima partita in 61 giorni. Sapevamo che il Mondiale sarebbe stata una tragedia. Vediamo in quanti domani saranno in grado di giocare. Le programmazioni ti possono saltare per aria con squalifiche e infortuni. La differenza con l’Olanda non è tanta, penso che siano equivalenti alle nostre”.

    Sul calcio olandese…
    “Hanno squadre con buona tecnica, attaccanti esterni di buon livello. L’unica cosa che non mi piace del calcio olandese è la tifoseria del Feyenoord.”

  • Lazio, Sarri: “Dobbiamo dare il massimo”

    Lazio, Sarri: “Dobbiamo dare il massimo”

    Sarri interviene in conferenza stampa per presentare la sfida di domani contro il Cluj.

    La Lazio può vincere la Conference?
    “In questo momento no. Ci presentiamo con tante assenze e siamo in difficoiltà. Non è un alibi per noi, ma è una diffcioltà in più che si aggiunge alle altre. Dobbiamo tirare la partita dalla nostra parte. Loro sono più fisici e più abituati a giocare certe partite. Non serve superficialità e va affrontata nel modo giusto. In Conference ci sono squadre forti, penso al West Ham che è di livello elvatissimo nonostante la classifica in Premier. C’è anche il Villarreal. Pensiamo a passare il turno che non è scontato prima di pensare a vincere la Conference”.

    Domani sarà l’occasione per qualcuno per dimostrare il proprio valore. Da chi si aspetta qualcosa in più?
    “Se mi aspettavo qualcosa di importante da uno che ha giocato poco lo avrei fatto giocare di più. Le cose vanno dimosttrate ogni giorno in allenamento. Siamo etichettati come quelli che fanno poco turnover ma nelle ultime partite abbiamo fatto giocare 21 giocatori. Ti attaccano le etichette e non te le levi”.

    Sarà costretto a cambiare tanto. Rispetto a domenica, cambierà anche il centrocampo?
    “Non mi ricordo neanche chi ha giocato domenica. Qualcuno sì, ma non tutti e tre”.

    Come stanno gli assenti?
    “Non si parla di infortuni, ma di malanni stagionali. Milinkovic questa mattina è tornato per la prima volta a Formello ma non era in condizioni presentabili. Ha fatto solo un po’ di palestra. Zaccagni ha la febbre molto alta, Romagnoli sta guarendo, domani mattina ha il controllo e potrebbe tornare in gruppo se va bene. Lo aspettiamo. Anche Pedro oggi ha un controllo e, se gli rimuovono i tamponi, può allenarsi con l’apposita mascherina. Marcos Antonio come Milinkovic, solo che il problema su di lui è stato meno invasivo”.

    Si aspetta un arbitraggio all’altezza? All’andata fu molto critico…
    “Me lo aspetto sempre. A volte però a fine partita sono deluso e sono costretto a dire il contrario. Io sono l’unico che non si preoccupa a priori. Non sapevo che a Salerno c’era Abisso ad arbitrare, l’ho visto quando sono entrato in campo. Neanche domani so chi ci sarà. Non voglio farmi condizionare da cose di cui non posso avere in controllo”.

    Si aspetta un Cluj simile all’andata?
    “Se si parla dell’Olimpico, le contromisure le devono prendere più loro che noi. Non so se cambieranno qualcosa dal punto di vista tattico, sicuramente cambieranno atteggiamento. Noi all’andata abbiamo avuto una problematica che ci ha impedito di aumentare il vantaggio, per questo loro sono ancora in partita e ci crederanno”.

    Immobile gioca?
    “Lo vengo a dire ai giornalisti in Romania? Ai colleghi di Roma non dico mai nulla (ride, ndr). La formazione non l’ho comunicata ai giocatori, quindi neanche alla stampa”.

    La Lazio in Europa va spesso in difficoltà in trasferta…
    “Quando si perde lo notate tutti. In campionato siamo stati 11 mesi senza perdere in trasferta ma nessuno ne ha parlato. La constatazione è vera, ma non so dirti i motivi altrimenti avrei preso le contromisure. In Europa se sbagli approccio alla partita perdi con tutti. Il campo? Il campo risente delle condizioni meteorologiche, come neve e ghiaccio, ma mi aspettavo di peggio”.

  • Lazio, Sarri: “Onoriamo la Conference League”

    Lazio, Sarri: “Onoriamo la Conference League”

    Ecco le parole di Sarri in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Cluj.

    Cosa pensa della Conference League?
    “Come ogni competizione europea va rispettata e noi lo faremo”.

    Un allenatore può fare la differenza in Europa?
    “Se fosse così gli allenatori guadagnerebbero 100 milioni di euro l’anno e i giocatori 100mila. Certi calciatori hanno certe caratteristiche mentali, altre no. Quanto una società e un ambiente sente una partita può incidere”.

    Il campionato ha la priorità. Sceglierà di far giocare chi ha giocato meno?
    “Il campionato può darci accesso a introiti economici maggiori e per una società è importante. Se parliamo dell’aspetto sportivo una competizione europea ci deve interessare. Le scelte le farò in base alla stanchezza dei giocatori. Non so ancora chi giocherà in porta”.

    Può essere un’opportunità per alzare il rendimento di chi ha giocato meno?
    “Devono alzarlo in allenamento, altrimenti gli verrà data poche volte la possibilità in partita. Pellegrini sta migliorando, deve entrare in una linea diversa dalle altre italiane, non è ancora pronto per questo anche se ci sta mettendo del suo. Vedremo domani”.

    Come sta Immobile?
    “Ha un leggero sottofondo di giramento, come quelli abituati a segnare un gol a partita e che non segna da un paio di mesi. Non può fare due partite intere in tre giorni, vedremo domani se farlo giocare uno spezzone o meno”.

    Cosa pensa del Cluj?
    “A livello europeo vengono fuori tutte partite tirate, non esistono partite che non sono difficili. Se pensassimo così peccheremmo di superficialità”.

    Può cambiare la mentalità dei suoi?
    “Per costruire una mentalità ci vogliono anni, non bastano tre o quattro giorni. Nasce nella quotidianità”.

    Cosa vi ha detto Radu del Cluj?
    “Non è con noi perché è in mano allo staff medico. Non abbiamo avuto grosse informazioni ma li abbiamo studiati. Ci sono due o tre giocatori di interesse internazionali”.

    Gila può tornare titolare?
    “Lo prenderò in considerazione, ha avuto un infortunio fastidioso e non era al top. Ora l’ho visto meglio e con Romagnoli out lo terrò in considerazione”

    Come stanno Vecino e Basic?
    “Basic ha avuto un periodo di stanca, mi sembra in crescita. Vecino ha accusato il Mondiale dal punto di vista mentale, si sentiva responsabile dell’eliminazione. Ora sta meglio e ci sarà utile”.

    Volete rialzarvi dopo il ko con l’Atalanta?
    “La situazione non è drammatica, abbiamo perso una partita dopo tanto. Dobbiamo darci una mano da soli e penso che i ragazzi siano in grado di farlo”.

  • Lazio, Sarri: “Ci aspetta una partita tosta”

    Lazio, Sarri: “Ci aspetta una partita tosta”

    Ecco le parole del tecnico della Lazio Sarri in conferenza stampa

    Che Lazio si aspetta domani?
    “Una partita tosta mi aspetto. La squadra è consapevole del momento e dell’importanza della partita. Dobbiamo togliere alcuni momenti delle partite in cui ci assentiamo per qualche minuto, ma ci alleniamo bene e giochiamo bene, nel modo di stare in campo. Gli spezzoni di partita in cui ci assentiamo stanno diminuendo ma ci stanno costando dei punti”.

    Chi è cambiato negli anni di più tra lei e Gasperini?
    “Ognuno va avanti nella propria strada con le convinzione e le esperienze che comportano l’età”.

    Si parla dei 17 punti persi da situazioni di vantaggio, meno dei 7 punti in più dell’anno scorso e del 4° posto in classifica. Questa squadra ha margini di miglioramento o sta dando il massimo?
    “Questa è una squadra che dal punto di vista dell’evoluzione ti lascia soddisfatto, rispetto all’anno scorso c’è una professionalità e un’applicazione completamente diversa. Ma ti lascia anche frustrato perché non si arriva mai all’ultimo salto di qualità. Penso che ancora margini ci sono, bisogna andarli a cercare a cominciare da domani, che sarà una partita tremenda. Come diceva Guardiola, affrontare l’Atalanta è come andare dal dentista”.

    All’andata la Lazio ha giocato forse la partita migliore della sua gestione. È una prova ripetibile?
    “L’Atalanta è una squadra che se sta bene fisicamente è fortissima, se decadono invece è normale. I nomi dei 6 attaccanti loro sono da grande squadra. Non dobbiamo prendere come punto di riferimento la partita d’andata. Loro hanno giocato in maniera normale, noi una buona partita, ma probabilmente domani troveremo un’Atalanta super”.

    Vecino play è una soluzione fattibile?
    “A Verona era una partita particolare, ci ha messo 80 volte la palla sopra la linea difensiva, dovevamo avere fisicità e prendere la palla di testa. In un contesto di questo tipo può farlo. Se dobbiamo condurre la partita, abbiamo giocatori migliori a livello di palleggio”.

    Le alternative possono diventare utili in questo periodo?
    “Basic non ha giocato poco, basta vedere il minutaggio. Marcos Antonio deve essere inserito in un centrocampo che permetta di tirare fuori le sue qualità: è un grande palleggiatore ma ha caratteristiche che vanno supportate in maniera forte. I giovani come Cancellieri stanno accumulando esperienze, non sono pronti per le partite determinanti, ma sono in evoluzione. Vedremo quando saranno pronti anche per le gare importantissime”

    La squadra crede alla Champions?
    “Gli obiettivi devono essere credibili. La Lazio non è tra le prime 4 per stipendi e fatturato. Non abbiamo alcuna responsabilità di questo tipo. Un conto sono obiettivi credibili, un altro i sogni. La squadra ha voglia e fame. Se non sempre riusciamo a dimostrarlo è perché abbiamo qualche limite. Stiamo facendo una stagione in cui non abbiamo potuto contare su Immobile in forma migliore: ha fatto sempre 20 giorni di allenamento e 20 di infortunio. Se lo avessimo avuto al 100%, avremmo segnato di più”.

    Come sta Cataldi?
    “Ha preso un colpo, oggi proveremo a rimetterlo in gruppo. Dopo l’allenamento di oggi vedremo se è disponibile”.

    Lazzari può rappresentare una soluzione?
    “Con il Verona era una partita sporca, non è la sua specialità, rischiavamo di mettere un giocatore con le controindicazione. Hysaj e Marusic sono in grande condizione fisica e mentale. Quando uno sta bene, bisogna utilizzarlo. Non ci sono scelte definitive. Domani dobbiamo capire come loro possono giocare, dipende da chi ci possono mettere in quella zona. Vediamo dopo l’ultimo allenamento loro se vengono fuori notizie più precise”.

    Si può fare un paragone tra Lazio e Atalanta?
    “Il gap è dovuto al fatto che per 3 anni ha fatto la Champions e ha incassato più 100 milioni in più rispetto al solito, per questo ha potuto comprare giocatori da 25 milioni. Le due squadre si sono equivalse in stagione, un punto in classifica di differenza adesso è ininfluente. Domani sarà una bella opportunità anche se nulla può essere definitivo”.

    La Lazio le sta piacendo a livello offensivo?
    “Abbiamo un’altra problematica, andiamo poco alla conclusione per il modo in cui giochiamo. Tra i tiri fatti e i gol fatti la Lazio è prima. Andiamo alla conclusone solo quando vede la possibilità della conclusione pericolosissima, non tiriamo dai 25-30 metri. Se il Verona gioca sempre la palla lunga, la riconquista è sempre lontana dalla porta avversaria e diventa complicato entrare in aria con frequenza”.

    Lo stato di Milinkovic?
    “A Verona lo ho visto bene, ha fatto più verticalizzazioni che palle perse. A me piace più il Milinkovic dell’ultima versione, non quella tacco e punta come magari piace a voi. Lo vedo molto concentrato sulla squadra”.

    L’approccio al secondo tempo è un problema: ha paura? Ne ha parlato?
    “Con la squadra se ne è parlato più volte, direi anche basta, altrimenti inneschiamo un meccanismo inverso. Vediamo se c’è possibilità di fare un allenamento con l’intervallo, così vediamo come rientrano (ride, ndr)”.

    La condizione di Felipe Anderson?
    “Mi sembra sia entrato con una buona gamba, frizzante. Aveva bisogno di fare 30 invece di 90, ma credo sia apposto”.

    I pochi gol sui calci piazzati?
    “Ne abbiamo fatti 3-4 sulle conseguenze, ma non sono contento delle palle ferme, anche perché sono abituato ad avere squadre che segnano tanto così. Possiamo fare meglio, abbiamo centimetri anche se non siamo forti sull’attacco della palla, però ci sono calciatori che la fanno partire bene”.

    Un commento sulle parole di Luis Alberto?
    “Luis Alberto è un cazzone, si diverte ad andare controcorrente. Il 50% dei filmati che facciamo sono richiesti dai giocatori”.

  • Lazio, Sarri: “È importante avere equilibrio”

    Lazio, Sarri: “È importante avere equilibrio”

    Ecco le parole in conferenza stampa della vigilia del tecnico Maurizio Sarri.

    “La soluzione è l’equilibrio, nelle sensazioni e nell’analisi, senza andare mai in over di pessimismo o ottimismo. I nostri trascorsi ci dicono che questa è una partita a rischio, serve il salto di qualità definitivo. Abbiamo speso tante energie mentali con il Milan, temo il down. La continuità è l’unica cosa che manca a questa squadra”.

    È orgoglioso dei progressi di Zaccagni?
    “No so se devo essere soddisfatto io o deve essere incazzato lui per non aver fatto questo negli anni precedenti. Io quando lo vedevo prima ho sempre avuto questa sensazione”.

    Come sta Immobile? Sarà tra i convocati?
    “Ancora non è la mia l’ultima parola. Non ha mai fatto un allenamento completo con la squadra. Il ragazzo ha sensazioni positive, i medici sono più cauti, l’ecografia sembra pulita. L’ultima parola spetta ai medici, lui vuole mettersi a disposizione per qualche minuto. Vediamo i riscontri di oggi, poi si deciderà”.

    Pensa di cambiare qualcosa nella formazione?
    “Ieri ci siamo allenati a 48 ore dalla partita. Se la stanchezza è solo fisica non ho preoccupazione, se è mentale è più difficile recuperare”.

    Che partita sarà domani con la Fiorentina?
    “La gara d’andata fu vinta largamente a livello di punteggio, ma non di prestazione. Loro non hanno fatto meno di noi in campo. In questa fase di stagione la Fiorentina non riesce a concretizzare le prestazioni che fa. È prima per baricentro, terza per tiri fatti, quarta per occasioni create, per esempio. Nella partita singola quindi è pericolosissima”.

    Si può migliorare anche una prestazione come quella contro il Milan?
    “Sicuramente. Dal punto di vista tattico abbiamo fatto il primo tempo meglio del secondo, dove abbiamo fatto più fatica a salire e scivolare, la squadra era meno corta e stretta”.

    Cancellieri rispetto ai primi mesi è migliorato o è peggiorato?
    “Ha fatto un miracolo. Un ragazzo che viene alla Lazio, dopo aver giocato 200 minuti in una stagione con il Verona, e a metà stagione ne fa già 540 è un miracolo”.

    Come sta Marusic?
    “Sta abbastanza bene, ha saltato uno spezzone di allenamento ieri solo perché ha avuto i crampi contro il Milan. Dovrebbe andare tutto nel verso giusto, stanno in grande condizioni sia lui che Hysaj, quindi vanno tenuti in considerazione entrambi”.

    La Lazio ha vinto quasi sempre senza subire gol:
    “La solidità difensiva è il primo mattone da mettere per costruire una squadra, quest’anno ci siamo riusciti più spesso. Non è però facile avere la stessa applicazione e spirito di sacrificio per 90 minuti. Se ci sono siamo solidi, se non ci sono diventa difficile e diventiamo una squadra vulnerabile”.

    Negli ultimi 5 campionati la media punti da Champions era di 73 punti: basteranno quest’anno?
    “ La media è come la media del pollo. Se c’è un pollo per 10 persone e lo mangia tutto uno gli altri 9 hanno fame. Stai parlando con uno che ha perso un campionato con 91 punti, non è mai successo. Della media me ne faccio poco. La competizione aumenta le prestazioni di tutte le squadre, poi i punteggi dipendono dalla quota salvezza: in base al rendimento delle squadre che lottano per retrocedere, si alza o abbassa la soglia. Ogni campionato ha una storia a sé”.

    Quanto manca a Cataldi per arrivare al suo prototipo di centrocampista in stile Jorginho?
    “Lui deve fare Cataldi, gli manca poco. È cresciuto in maniera esponenziale, adesso è forte. È meno considerato rispetto ad altri perché è romano ed cresciuto qui nel vivaio. Se fosse stato pagato 20 milioni avrebbe avuto un’altra considerazione mediatica”.

  • Bari, ufficiale l’arrivo del portiere Sarri

    Attraverso un comunicato sul proprio sito,  “SSC Bari comunica di aver acquisito a titolo definitivo dalla SS Juve Stabia i diritti delle prestazioni sportive del calciatore Edoardo Sarri (24.06.99, Prato); il portiere toscano ha firmato un contratto fino a giugno 2023 e sarà da subito disposizione di mister Mignani”.

  • Lazio, Sarri: “Con il Milan non dobbiamo essere superficiali”

    Lazio, Sarri: “Con il Milan non dobbiamo essere superficiali”

    Maurizio Sarri in conferenza stampa presenta la partita di domani contro il Milan. Ecco le sue dichiarazioni.

    Che Lazio servirà per contenere la voglia di riscatto del Milan?
    “Prima di tutto non essere superficiali e avere la consapevolezza di affrontare i campioni d’Italia. Ci hanno sempre messo in difficoltà, non possiamo pensare di non incontrare ostacoli domani. Sarà una squadra più motivata del solito quella di Pioli. La partita però ci offre una grande opportunità, anche questo deve essere nella nostra testa. Dobbiamo sfruttarla, anche se vedremo la versione migliore del Milan. Credo poco alla cattiva condizione dei rossoneri”.

    Felipe Anderson alla Mertens?
    “È forte e può fare bene ovunque. Dries forse è più offensivo e attaccava meglio l’area. Felipe ci può dare tanto da esterno. Gli manca poco, è un giocatore forte che a differenza degli anni scorso sta trovando continuità”

    Che effetto fa vedere la Juventus dietro?
    “Non ci dobbiamo pensare, è una situazione in completa evoluzione. Ieri sera ho visto due squadre molto molto forti. L’obiettivo è dare il 100%. Non ho sentito alcun commento da parte dei giocatori sulla penalizzazione della Juventus. Per noi è ininfluente”.

    Come è cambiata la Lazio rispetto alle tre sconfitte con il Milan dell’anno scorso?
    “Speriamo di essere cresciuti molto. Nella partita singola possiamo competere con tutti. L’anno scorso hanno dimostrato di essere più forti, anche l’anno scorso nella terza partita quando per un’ora siamo stati alla pari. Valutiamo domani quanto siamo cresciuti e quanto possiamo stare in partita”.

    Le soluzioni in attacco:
    “Ci serve avere un numero superiore di attaccanti di questo livello per avere più rotazioni. Se continuiamo a giocare con questi tre tutte le partite prima o poi la pagheremo”.

    Come sta Milinkovic?
    “Ha sofferto il rientro dal mondiale, forse meno degli altri. Nelle ultime due partite ha giocato in maniera più seria e meno spettacolare. Ha preso la strada giusta. Se continua a giocare con questa applicazione, togliendo qualche frivolezza, quando tornerà al 100% della condizione ci darà una grandissima mano”.

    Ha elogiato Luis Alberto, è arrivato il momento di schierarlo in una sfida così?
    “Penso che le scelte arrivano in base agli allenamenti, lo sto vedendo in condizione, il più in condizione. Le scelte saranno logiche, a meno che non lo veda oggi particolarmente stanco, ma non penso”.

    È soddisfatto del rendimento di Romagnoli?
    “Per caratteristiche è particolarmente adatto per come voglio che si muova la linea. Guida la difesa in maniera attenta e applicata. Sono molto contento di lui”.

    Quanto conterà nella testa il risultato di domani sera? Ricominceranno le coppe…
    “Sono partite importanti, lasciano sicuramente qualche segno positivo o negativo. Ma la forza di una squadra è quella di guardare avanti. Poi si giocherà ogni 3 giorni, quindi è inutile farsi influenzare da quello che è accaduto. La speranza è che non incida in alcun caso”.

    Ha detto che parla di mercato il lunedì, perché a Figline Valdarno il mercato c’è il martedì. Quindi oggi ne possiamo parlare…
    “Se ne parla la sera a cena…parliamo di cosa abbiamo bisogno e ci organizziamo. Se vuoi e ti serve ti porto al banco del formaggio. Il banco degli attaccanti? Non mi interessa, io domani devo giocare con il Milan, la squadra campione d’Italia. Adesso l’unica cosa che posso fare è recuperare Immobile”.

    Come sta Immobile?
    “Domani o mercoledì farà altri controlli. Le sensazioni sono buone, speriamo che le buone sensazioni siamo confermate dagli esami”

    Si è fatto un’idea sulla penalizzazione della Juventus?
    “La materia in cui andavo peggio a scuola era diritto, perché mi annoiavo, quindi non te lo so dire”.

    Cosa manca alla Lazio per crescere come il Milan?
    “Datti una risposta. Il Milan è una squadra fortissima, ha preso giovani forti. E poi ha potuto spendere 28 milioni per De Ketelaere, significa che la loro è una difficoltà sostenibile. Hanno fatto un percorso straordinario, sono cresciuti, la società è intervenuta per migliorare la squadre. Erano in declino, in 3 anni hanno risollevato la squadra, ma non è solo una questione economica”.

  • Lazio, Sarri: “Dobbiamo reagire”

    Dopo tre partite senza vittoria, la Lazio in casa del Sassuolo non può fallire l’appuntamento con i tre punti. Per presentare la gara di domani (ore 12.30), alle 13 Maurizio Sarri si presenta in sala stampa a Formello. Ecco le sue dichiarazioni: “I risultati parziali lasciano il tempo che trovano, dobbiamo rimanere dentro la partita mentalmente per 100 minuti. Da anni il Sassuolo fa bene in casa, soprattutto contro squadre forti. Anche quest’anno lì stanno facendo meglio che in trasferta”.

    Nel gioco di Dionisi molti vedono tracce di Sarri:
    “È sicuramente un ragazzo interessante, ha fatto benissimo a Empoli e l’anno scorso. È una scuola capitanata da De Zerbi, a ruota verrà fuori anche Palladino”.

    Ha visto una Lazio decisa a reagire?
    “Ho visto una Lazio che si è allenata benissimo. Per migliorare l’entusiasmo serve un risultato. Questa squadra però si allena in maniera stupenda, è stata una settimana straordinaria anche se ho visto il gruppo un po’ intristito per il momento”.

    Ha parlato di cilindrata mentale limitata:
    “Siamo nettamente in grado di giocare sulla stanchezza fisica, qualche difficoltà sulla stanchezza mentale. Diventiamo passivi, in balia degli eventi. Penso che i ragazzi devono togliersi tutte le turbe mentali di dosso e pensare a giocare a calcio. Credo si possa migliorare molto”.

    Si parla molto di Milinkovic: come l’ha visto questi giorni?
    “Milinkovic secondo me ha fatto una buona prestazione domenica scorsa. È passato da perdere 25 palloni a 10, con una percentuale di verticalizzazioni superiore. Ha avuto una difficoltà nel ripartire dopo il Mondiale, Vecino ha ancora più difficoltà. Giocare con lui e Luis Alberto, due con caratteristiche offensive, non è semplice, ma se lo fanno con l’applicazione dell’ultima partita si può anche fare”.

    La lotta per lo scudetto è chiusa dopo ieri sera?
    “Penso a mettere in ordine la mia situazione. Il Napoli ha questo vantaggio, se continua a giocare così lo vedo difficilmente raggiungibile, ma nel calcio ho visto di tutto. Spalletti ha detto che a Napoli si ricordano di me? Se arriva all’obiettivo si ricorderanno più di lui in futuro”.

    La lotta Champions invece?
    “Sono incazzat* di questa situazione. Ho raccolto una gestione che aveva collezionato solo un quarto posto. Così come negli ultimi 10 anni nella storia della Lazio non ci sono tante qualificazioni in Champions. Eppure, adesso che siamo quinti, sembra un dramma. Siamo comunque lì e ci proveremo fino alla fine”.

    Romagnoli ha parlato di cattiveria agonistica che manca. Pensa che sia anche questo?
    “Se si va in passività mentale, pensare di essere aggressivi e cattivi è difficile. È una conseguenza. Noi per caratteristiche non siamo una squadra cattiva. Più una gestione cattiva di certi momenti della partita, non tanto di cattiveria intesa come aggressività. Per esempio contro l’Empoli abbiamo preso il 2-1 su una punizione nostra nella trequarti avversaria. Poi, nei 4 di recupero, non si doveva più giocare. Nessuno di noi però ha portato palla alla bandierina o è rimasto a terra”.

    Manca Lazzari, torna d’attualità la necessità del terzino sinistro?
    “Il mercato nel mio paese c’è il martedì mattina, quindi se ne parla il lunedì sera. Non ce la faccio a parlare di mercato oggi, dobbiamo pensare al Sassuolo, abbiamo fatto un punto nelle ultime tre partite. Out Lazzari? Penso giocherà Hysaj e Radu verrà preso in considerazione a gara in corso”.

    Come sta Casale?
    “Ha fatto solo un piccolo intervento al dente”.

    È allenabile il vincere le partite nel recupero?
    “È come dire se è allenabile una botta di culo. A volte però non sono fortunati, è solo uno sfociare di un periodo di 20-30 minuti di grande pressione in area. I gol al 93’ di base però lasciano il tempo che trovano. Se ci fosse questa possibilità poi la faremo tutti”.

    Come sta Hysaj?
    “Io lo vedo meglio, l’anno scorso ha avuto un buon impatto iniziale e poi mesi di difficoltà. Adesso sta bene. Hysaj domenica era quello che ha avuto meno responsabilità sul pareggio dell’Empoli”.

  • Lazio, Sarri: “Una sosta così lunga c’era stata solo con il lockdown”

    Lazio, Sarri: “Una sosta così lunga c’era stata solo con il lockdown”

    Maurizio Sarri torna a parlare in conferenza stampa. Il tecnico della Lazio dal centro sportivo di Formello presenterà la gara di domani in casa del Lecce. Ecco le sue dichiarazioni: “Sono di fronte a un qualcosa che a mio ricordo non era mai successo, solo con il lockdown. Non sono facilmente prevedibili le reazioni delle squadre al rientro dalla lunga pausa, lo abbiamo visto negli altri campionati: il Psg ha perso, il Tottenham anche, il Chelsea ha faticato”.

    Quali sono le minacce del Lecce?
    “Squadra di buon livello d’aggressività e ordine, ha anche buona qualità di palleggio. Fa delle ripartenza di alto livello. Con le squadre di alta classifica è sempre rimasta in partita. Bisogna tenerla in grandissima considerazione”.

    Nell’anomalia del periodo c’è anche il mercato aperto.
    “Non so se per noi il mercato è aperto. Il nostro presidente negli ultimi tempi è stato impegnato in qualcosa di più importante. Quando rientra dalla vacanza vedremo. Si può rendere più ampia la squadra, ma è difficile migliorare la qualità e alzare il livello. Se ogni giorno parlate di Luis Alberto e Milinkovic è normale che si lede l’armonia, ma io non posso farci niente. Magari qualche chiamata minatoria, ma non è nel mio stile. I giocatori non devono farsi influenzare. Leggo sempre che Luis Alberto non va d’accordo con me: quando sono arrivato lui non era in ritiro perché voleva la cessione, quindi è una situazione che ho trovato, non dipende da me. Ogni mercato vuole tornare in Spagna, ma poi rimane e dà sempre il suo apporto”.

    L’aspetto più difficile dalla pausa?
    “Non avere competizioni per 50 giorni. Quello che simuli non ha una valenza massimale. Chi rientra dal mondiale, in positivo o in negativo, avrà per forza delle ripercussioni. Magari chi ha vinto è tornato galvanizzato, gli altri sono delusi. I nostri devono smaltire una stanchezza emotiva forte e un pizzico di delusione. In più Milinkovic è tornato un po’ acciaccato. Sembrano in evoluzione sia lui che Vecino ma non sono al 100%”.

    Come sta Immobile?
    “Non ha fatto il Mondiale, ha avuto un lungo periodo di lavoro. Ha risolto i problemi fisici e sembra in grande crescita di condizione”.

    Ha visto il Mondiale?
    “Il 13 novembre erano tutti a giocare nei club, il 18 al Mondiale. Ho visto poco, ho trovato un ammasso di buoni giocatori in squadre che erano poco squadre. Non lascia niente se non un grande pubblicità per il Qatar”.

    È soddisfatto dei 30 punti in classifica della Lazio?
    “Due punti di media a partita penso siano tanta roba. Per il momento però lasciano il tempo che trovano. Bisogna proseguire su questi livelli per avere una classifica importante. Non sarà facile, il girone di ritorno di solito è sempre più difficile. A livello di testa la squadra sta bene, è difficile separare l’aspetto mentale da quello fisico, indipendentemente dai test asettici che vengono fatti. Ritengo molto più importante rientrare con la testa che funziona che con le gambe al 100%”.

    Come si spiega la recente flessione della difesa? In cosa deve crescere?
    “I numeri si stanno assetando su livelli normali. Sarebbe stato difficile chiudere con 18 gol in un campionato, che era la nostra media fino a poco fa. Se perdiamo solidità però siamo finiti a livello d’ambizione”.

    Da chi si aspetta un rendimento migliore adesso?
    “Chi è arrivato da fuori ha avuto difficoltà normali. Ricordo anche Platini in difficoltà all’inizio in Italia. Spero che possano crescere loro e darci maggiore supporto”.

    Ci sono delle certezze?
    “Qualche giocatore ci lascia la sensazione di stare bene fisicamente e mentalmente. Altri stanno ricercando la condizione, speriamo che l’approccio sia di buon livello. Il nostro limite è sempre stato quello di non avere continuità a livello mentale, se sei passivo vai in difficoltà fisicamente e tatticamente. Negli ultimi tempi li abbiamo contenuti questi limiti, ma non azzerati”.

    Ha avuto modo di vedere i progressi dell’Olimpico? È preoccupato dal terreno di Lecce?
    “Non ho avuto modo di vedere i progressi dell’Olimpico. Mi hanno consegnato questa mattina un report molto corposo che leggerò. Ma non credo molto ai report, di solito sono commissionati da chi fa il campo. Voglio vedere con gli occhi. Il terreno di Lecce? Non lo so, non mi sembra di grandissimo livello ma è una cosa che in Italia devi aspettarti. Eravamo al top del mondo, ora siamo il terzo mondo. Nel giro di vent’anni è una bella impresa”.

  • Lazio, Sarri: “La partita di domani sarà importante”

    Lazio, Sarri: “La partita di domani sarà importante”

    Domani la Lazio si giocherà la qualificazione al turno successivo di Europa League in casa del Feyenoord. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico biancoceleste Maurizio Sarri.

    Inizia la conferenza stampa: “Penso alla partita di domani, chi sta bene va dentro e deve giocare a mille, al 101% delle proprie possibilità. Le partite se non le aggredisci le subisci. Già abbiamo fatto una cazzata domenica, quindi lasciamo perdere. Il derby domenica? Nell’economia del campionato ha un valore minore rispetto al senso che ha per l’ambiente. Ma non ci pensiamo”.

    Avete paura di scendere in Conference League?
    “È un girone che andrà a fine come quello del Tottenham ieri. Sarà un su e giù. Noi vogliamo passare il turno, non facciamo calcoli, vogliamo arrivare primi. Qui è una bolgia, se pensi di tenere lo 0-0 non esci da questo stadio”.

    Le difficoltà di Marcos Antonio?
    “Marcos Antonio ha avuto difficoltà che hanno tutti i giocatori giovani che arrivano in Italia da un campionato molto diverso rispetto al nostro. Non credo che si possa attraversare un cambio così senza affrontare delle problematiche”.

    Come ha reagito dopo la Salernitana?
    “Nei primi due giorni ho fatto l’incazzato, non si può perdere una partita come quella di domenica. Avevamo il totale controllo del gioco. Poi, una volta subito il gol, ognuno ha voluto reagire a suo modo, non di squadra. Non mi ha fatto piacere. Poi ho cominciato a pensare al Feyenoord”.

    Luis Alberto?
    “Con la Salernitana ha messo in porta Zaccagni ma non ha una grande condizione fisica”.

    Come ha visto Milinkovic?
    “Ha una condizione emotiva come la mia, incazzato. È normale dopo un’ammonizione del genere. Non c’è niente da fare. È il primo giocatore che in 50 anni di calcio che ha la palla e viene ammonito”.

    La Uefa permette agli olandesi di rimandare la partita del campionato per concentrarsi sull’Europa League.
    “È una vergogna della Uefa, la partita è in programma. Ci sentiamo presi per il culo”.

    Può essere la partita di Romero?
    “Non so come stanno i ragazzi che hanno giocato di più. Domani mattina tiriamo le somme finali”.