Ieri pomeriggio è andato in scena allo Stadio Vigorito il derby regionale tra il Benevento ed il Napoli. La gara, oltre ad essere stata uno scontro tutto campano, aveva al suo interno delle sfide nella sfida.
Infatti i due allenatori in panchina, Ringhio Gattuso e Pippo Inzaghi, sono stati i protagonisti del Milan delle meraviglie di Carlo Ancelotti, nonché compagni di squadra nella Nazionale Campione del Mondo nel 2006. In più altro motivo della gara è stato il derby tutto familiare tra i fratelli Insigne. I due sono stati sicuramente i protagonisti del match, dopo mezz’ora di gioco, infatti, un po’ a sorpresa è il Benevento a passare in vantaggio con il primo gol in Serie A di Roberto. Nel secondo tempo però è Lorenzo che, stimolato dalla grande prestazione del fratellino, sale in cattedra e, prima sigla un gol annullato dal VAR per fuorigioco, ma dopo qualche minuto si inventa un sinistro a giro che va sotto l’incrocio dei pali e dà inizio alla rimonta azzurra, che si realizza poi con il gol finale di Petagna.
Chissà quante volte i due allenatori si sono sfidati in allenamento, e chissà quante altre i due fratelli si sono divertiti a scontrarsi in uno contro uno a casa o nei campetti con gli amici, ma ieri si faceva sul serio. Partita stimolante, divertente e giocata bene da entrambe le squadre. Quella di ieri è stata una bella storia da raccontare ai nipotini, quelle storie che solo il calcio sa offrire, dimostrando alle volte di non essere solo ed un semplice gioco.
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DERBY CAMPANO ALL’INSEGNA DEGLI “INSIGNE”
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FORMAZIONI UFFICIALI: BENEVENTO-NAPOLI
BENEVENTO (4-3-3): Montipó; Letizia, Caldirola, Glik, Foulon; Dabo, Schiattarella, Ionita; Caprari, Lapadula, R.Insigne. Allenatore: Filippo Inzaghi.
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; F.Ruiz, Bakayoko; Lozano, Mertens, L.Insigne; Osimhen. Allenatore:Gennaro Gattuso. -
LAZIO: I BIANCOCELESTI RITROVANO LA VITTORIA IN SERIE A
Dopo la bella vittoria in Champions League contro il Borussia Dortmund la Lazio di Simone Inzaghi ritrova la vittoria anche in Serie A battendo in casa per 2-1 un ottimo Bologna grazie ai goal delle due stelle biancocelesti Luis Alberto e Immobile. Gli emiliani accorciano le distanze solo nel finale con l’ex De Silvestri, era molto importante vincere per la Lazio perché gli ultimi risultati in campionato erano stati negativi, un ritorno al successo che è servito a riscattarsi definitivamente. La squadra ha ripreso fiducia e ora guarda alla prossima sfida in Champions League con il Brugge.
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FORMAZIONI UFFICIALI: LAZIO-BOLOGNA
Ecco le formazioni ufficiali di Lazio-Bologna:
LAZIO (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Marusic, Akpa Akpro, Leiva, Luis Alberto, Fares; Correa, Immobile. All. S.Inzaghi
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Tomiyasu, Hickey; Svanberg, Schouten; Orsolini, Soriano, Sansone; Palacio. All. Mihajlović -
FORMAZIONI UFFICIALI: GENOA-INTER
Ecco le formazioni ufficiali di Genoa-Inter:
GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Zapata, Bani; Ghiglione, Behrami, Badelj, Rovella, Czyborra; Pandev, Pjaca. All. Maran
INTER (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Bastoni; Darmian, Vidal, Brozovic, Perisic; Eriksen; Lukaku, Lautaro Martinez. All. Cont -
FORMAZIONI UFFICIALI: ATALANTA-SAMPDORIA
Ecco le formazioni ufficiali di Atalanta-Sampdoria:
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Sutalo, Palomino, Djimsiti; Depaoli, De Roon, Pasalic, Mojica; Gomez; Ilicic, Lammers. All. Gasperini
SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Tonelli, Yoshida, Augello; Jankto, Thorsby, Ekdal, Damsgaard; Ramirez; Quagliarella. All. Ranieri -
FORMAZIONI UFFICIALI: SASSUOLO-TORINO
Ecco le formazioni ufficiali di Sassuolo-Torino:
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Ayhan, Chiriches, Ferrari, Kyriakopoulos; Lopez, Locatelli; Berardi, Raspadori, Djuricic; Caputo. All.: De Zerbi.
TORINO (4-3-1-2): Sirigu; Vojvoda, Bremer, Lyanco, Rodriguez; Meitè, Rincon, Linetty; Lukic; Verdi, Belotti. All.: Giampaolo. -
CONTE: “LA DIFESA? NON SONO PREOCCUPATO”
LE PAROLE DI ANTONIO CONTE ALLA VIGILIA DI GENOA-INTER:
Antonio Conte durante la conferenza stampa che precede la sfida di domani a Marassi contro il Genoa ha affrontato uno dei temi che in questo momento evidenziano il momento della squadra nerazzurra, infatti alla domanda se è preoccupato per la fase difensiva che rappresenta essere il maggior problema dell’Inter dopo i tanti goal presi nelle ultime partite, il tecnico salentino ha risposto con queste parole: “Non sono preoccupato per i goal subiti perché la strada intrapresa è quella giusta, in questo momento paghiamo alcune disattenzioni ma comunque stiamo giocando bene anche se raccogliamo meno di quanto dovuto. Dobbiamo solo continuare a lavorare, i nuovi per causa di forza maggiore si sono inseriti immediatamente. Nessuna squadra finora è stata superiore a noi ed è stata capace di dominarci, vuol dire che stiamo lavorando molto bene”.
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VERONA-GENOA: FORMAZIONI UFFICIALI
Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Lovato, Ceccherini, Empereur; Faraoni, Vieira, Ilic, Lazovic; Colley, Tameze; Favilli. All. Juric
Genoa: (3-5-2): Perin; Zapata, Bani, Masiello; Ghiglione, Radovanovic, Badelj, Rovella, Czyborra; Pandev, Shomurodov. All. Maran -
ANCHE LA DEA HA IL SUO LATO UMANO
“La perfezione non appartiene a questo Mondo”, così si dice quando ti trovi davanti a qualcosa di inaspettato. Perché sia chiaro non è incredibile che l’Atalanta abbia perso, soprattutto contro un avversario di livello altissimo come il Napoli, ma ciò che lascia sorpresi è il modo in cui ha perso la squadra di Gasperini. Infatti quello che ha colpito di più è che i nerazzurri di Bergamo nella gara del San Paolo abbiano deluso, più che per il risultato in sé, dal punto di vista del gioco e per una certa arrendevolezza tattica, sia degli uomini in campo, non ci sono state azioni degne di nota, sia del suo allenatore, nelle scelte iniziali e nel corso del match. La Dea ha fatto vedere così una sua debolezza, una sua imperfezione che fino a sabato scorso aveva sempre dimostrato di non possedere.
La sconfitta di Napoli ovviamente non deve essere presa come un segnale di crisi, ma come sicuramente un passo indietro dal punto di vista del gioco. Il gruppo guidato da Gasperini anche nelle sconfitte ha dimostrato di essere una squadra solida, compatta, che nel momento di difficoltà tende ad esaltarsi o comunque a continuare a perseverare nella proposta di gioco e nella fase d’attacco, cosa che a Napoli, oltre al gol dell’ispiratissimo talento Lammers, non si è vista. Ed inoltre il risultato pesante contro gli azzurri di Gattuso, deve essere un campanello d’allarme per l’intera stagione, perché quest’anno il campionato sembra più competitivo che mai, e le squadre che combattono per le prime posizioni sono certamente di più nel numero ma anche più complete e consapevoli rispetto alle scorse annate.
Ora però, prima di reimmergersi nella prossima gara di Campionato contro la Sampdoria, c’è l’appuntamento europeo. La Dea mercoledì alle 21 avrà di fronte i danesi del Midtjylland, un esordio tutto sommato alla portata della banda capitanata dal Papu Gomez e che deve essere vinta per non mettere poi a rischio il proseguo della Champions League. La squadra di Gasperini, con quanto fatto l’anno scorso nel cammino europeo, ha dimostrato ai top club in giro per il Continente di meritare quel palcoscenico e di saperci stare molto bene. Infatti all’esordio nella massima competizione europea, il club di Percassi ha raggiunto, quasi senza problemi, i quarti di finale, dove poi si è arresa ad una delle due finaliste del torneo, il Psg di Neymar e Mbappé.
Mercoledì sarà tutta un’altra storia, l’Atalanta dovrà iniziare un nuovo cammino in Champions, non più da “Cenerentola” del torneo, ma come realtà affermata anche in Europa e come squadra da temere per tutti, a partire dal Liverpool, testa di serie del girone. La Dea, è vero, ha mostrato il suo lato umano, ma l’impegno contro i danesi in settimana è il primo passo per tornare a far gustare la propria “divinità”.