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  • Luigi De Laurentiis: “Mio padre è ingiustificabile, ha avuto delle uscite infelici…”

    Luigi De Laurentiis, presidente del Bari e figlio del patron del Napoli, ha commentato duramente una frase detta proprio dal padre qualche mese fa. L’uscita in questione è questa: “Resto fino al 2028, poi il Bari rimarrà dov’è o fallirà”, detta proprio da ADL a seguito della vittoria nello scontro salvezza contro la Ternana. Ecco di seguito la risposta dell’attuale presidente del club pugliese:

    “Hanno fatto male anche a me le sue parole. Mi sono dissociato dalle parole di mio padre, che lui possa dire delle cazzate è ormai un dato di fatto, ma cosa possiamo farci… debbo convivere anche con questo. Ha avuto delle uscite infelici, io non è che voglio giustificarlo perché è ingiustificabile, ma difendeva la multiproprietà. A differenza sua io dico che con noi il Bari non fallirà mai. Amo questo club. Con mio padre siamo in un gruppo di lavoro, ci confrontiamo, ma non possiamo essere sempre d’accordo. Quando entra nella mia sfera lavorativa, dopo tanto impegno, le sue parole diventano dei danni. Tutti abbiamo un padre che può essere scomodo, ma che vogliamo fare…” 

  • Il figlio di Totti è un nuovo calciatore dell’Avezzano

    Christian Totti, figlio della leggenda giallorossa, è un nuovo calciatore dell’Avezzano Calcio. Il giovane centrocampista torna in Italia, dopo le esperienze nelle giovanili della Roma e del Frosinone, in prestito dal Rayo Vallecano, club proprietario del cartellino. L’annuncio è arrivato tramite dei messaggi social postati proprio dal club abruzzese.

  • Ufficiale Torino: dopo l’addio di Juric, panchina affidata a Vanoli

    Il Torino, come vi abbiamo annunciato poco fa, ha reso ufficiale la separazione con Juric ed il suo staff tramite un comunicato apparso sul sito del club granata. Lo stesso Torino però non ha perso tempo e poco fa, con un criptico post social, ha annunciato quale sarà il prossimo tecnico alla guida della panchina piemontese. Infatti Paolo Vanoli, come anticipato in queste settimane, sarà il prossimo allenatore del Toro.

     

  • Ufficiale: il Genoa riscatta Vitinha dal Marsiglia

    Il Genoa ha riscattato ufficialmente Vitinha dal Marsiglia, che ora è a tutti gli effetti un attaccante del Grifone. La società rossoblù ha speso per l’acquisto del portoghese classe 2000 circa 16 milioni di euro. Inoltre all’interno dell’accordo con il club francese è stata inserita una clausola di recompra, a favore dell’OM per l’appunto, di circa 40 milioni.

    L’affare era già definito in tutti i suoi aspetti da qualche giorno, poco fa il Genoa ha annunciato l’ufficialità della trattativa tramite un video pubblicato sul proprio sito ufficiale e suoi canali social.

  • Ufficiale: Aimo Diana è il nuovo allenatore del Feralpisalo’

    Ora è ufficiale: Aimo Diana è il nuovo allenatore della Feralpisalò. Il tecnico bresciano è tornato dove è iniziata la sua esperienza da allenatore ed ha firmato un contratto di due anni. L’annuncio è arrivato tramite un comunicato ufficiale apparso sul sito del club, che vi proponiamo di seguito:

    “Feralpisalò è lieta di comunicare di aver affidato la guida della Prima squadra ad Aimo Diana.
    Nato a Brescia il 2 gennaio 1978, inizia la sua carriera da tecnico nel 2013 proprio nel Settore giovanile dei Leoni del Garda, guidando prima la formazione Giovanissimi nazionali, poi quella Berretti fino alla Prima squadra, subentrando nel campionato 2015/2016.
    Dopo Salò, le esperienze a Melfi e Sicula Leonzio, prima di un triennio molto positivo a Renate (2018-2021) e dell’esperienza a Reggio Emilia, dove vince il campionato di Serie C con la Reggiana.
    Nel 2023 approda a Vicenza, dove rimane fino a dicembre. Il tecnico ora si lega ai Verdeblù con un contratto biennale. Con lui anche il preparatore atletico Esteban Anitua.

    Oltre a Diana, un altro piacevole ritorno: entra infatti nello staff tecnico come vice allenatore Emanuele Filippini, che dal 2012 al 2014 ricoprì per il club il ruolo di responsabile del Settore giovanile.
    Nato a Brescia il 3 luglio 1973 inizia ad allenare nelle giovanili del Brescia Calcio prima di Adrense, CIliverghe Imolese e Rezzato. Nel percorso anche un’esperienza con l’Under 20 del Kenya.
    Dal 2018 ad oggi ha ricoperto il ruolo di vice allenatore della Nazionale italiana giovanile, dall’Under 17 all’Under 21.

    Ad entrambi il più cordiale benvenuto a Salò e l’augurio di un proficuo lavoro.”

     

  • Stefano Pioli è un candidato forte per la panchina dell’Al-Ittihad

    Stefano Pioli potrebbe tornare subito ad allenare dopo l’esperienza positiva appena conclusa con il Milan. Il tecnico emiliano in questo momento è in cerca di una nuova avventura in panchina ed il suo desiderio sarebbe quello di fare un’esperienza all’estero. Infatti, secondo quanto riportato dal noto esperto di calciomercato Fabrizio Romano, è proprio un club straniero che starebbe pensando a Pioli. La squadra che si è fatta avanti per l’ex mister rossonero è l’Al-Ittihad, che dopo l’esonero di Gallardo cerca una nuova guida tecnica. La voglia di Pioli di rimettersi in gioco c’è ed anche quella di partire lontano dall’Italia. L’Al-Ittihad da parte sua, oltre all’allenatore italiano, sta valutando altri profili, ma già nei prossimi giorni potrebbe esserci l’accelerata giusta.

  • Milan: Pellegrino pronto ad un nuovo prestito, stavolta in Argentina

    Il Milan, oltre alle entrate ed ad individuare i nuovi obiettivi in vista dell’apertura della sessione di calciomercato estiva, si sta occupando anche delle uscite. Una di queste sarà quella di Marco Pellegrino, arrivato la scorsa estate dal Platense per 3,5 milioni di euro. Il difensore argentino ha passato la prima stagione a Milano in maglia rossonera, per poi passare a gennaio in prestito alla Salernitana. Nonostante la giovane età e la situazione non facile vissuta a Salerno, Pellegrino ha deluso le aspettative e per questo farà una nuova esperienza in prestito. Sono appena undici le presenze in Serie A e due in Coppa Italia ed il più delle volte da subentrato.

    Questa volta però, secondo quanto riferito dal noto esperto di calciomercato Matteo Moretto, il centrale classe 2002 non rimarrà in Italia ma farà ritorno in patria. Infatti in queste ore è arrivata al Milan per lui un’offerta dall’Independiente. Il club di Avellaneda ha volontà di acquisire temporaneamente, in prestito, le prestazioni del giovane difensore argentino. La trattativa è in uno stato abbastanza avanzato e potrebbe concludersi in breve tempo.

  • L’Empoli pensa anche a Matteo Brunori per il reparto offensivo

    L’Empoli è alla ricerca di nuove rinforzi per il reparto avanzato, viste le difficoltà realizzative riscontrate nell’ultima stagione e vista l’età avanzata di alcuni attaccanti in rosa, Caputo e Destro su tutti. In mattinata vi abbiamo raccontato della trattativa della società toscana con l’Inter per Sebastiano Esposito. Ma il talento nerazzurro non è l’unica idea nei pensieri della dirigenza dell’Empoli. Infatti negli ultimi giorni il club del Presidente Corsi si è inserito tra le tante squadre interessate a Matteo Brunori.

    L’attaccante del Palermo sembra essere sulla lista dei partenti ed oltre ad essere ambito tra le società di Serie B, sull’ex Juve ci sono anche club della massima competizione nazionale. Al momento il Cagliari sembra quella che ci abbia pensato in maniera più concreta, ma ora anche l’Empoli si è inserita nella corsa e punta a portarlo in vista della prossima stagione in maglia azzurra.

    Matteo Brunori in quest’ultima stagione di Serie B giocata con i rosanero ha collezionato 41 presenze complessive, a cui vanno aggiunti 17 realizzazioni e 5 assist. Il suo attuale valore di mercato si aggira intorno ai 5 milioni di euro, ma l’Empoli potrebbe puntare ad inserire qualche contropartita ed abbassare così la richiesta del Palermo. Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno sviluppi al riguardo, ma l’Empoli pare aver individuato in Brunori ed Esposito i due rinforzi giusti per il reparto offensivo.

  • Il Tottenham è sulle tracce di Vanderson, muro dell’AS Monaco

    Il Tottenham è alla ricerca di nuovi rinforzi difensivi da regalare al mister Postecoglou. La società londinese, come riportato dal noto esperto di calciomercato Fabrizio Romano, ha messo nel mirino un terzino brasiliano di proprietà dell’AS Monaco. Stiamo parlando di Vanderson De Oliveira Campos, più semplicemente noto come Vanderson. Si tratta di un esterno destro con accentuate caratteristiche offensive, che infatti lo possono portare a ricoprire anche il ruolo di mezzala o di esterno d’attacco. In questa stagione ha collezionato 20 presenze in Ligue 1 e tre in Coppa di Francia, arricchite da 3 gol ed un assist.

    L’attuale valutazione del terzino classe 2001 è di circa 20 milioni, ma la richiesta del Monaco invece si aggira intorno ai 40 milioni. L’operazione potrebbe entrare nel vivo solamente con l’addio di Emerson Royal, che sembra comunque possibile (come vi abbiamo raccontato c’è il Milan che pensa all’ex Real Betis e Barcellona). A quel punto il Tottenham potrebbe piombare effettivamente sul Vanderson ed accontentare le richieste del club monegasco.

  • Eriksen fa gol all’Europeo con la sua Danimarca 1100 giorni dopo il malore

    Quando si dice che il calcio non è solo uno sport, ma qualcosa che va un po’ oltre, che si spinge più in là dell’agonismo, della prestazione atletica, del gioco in campo, ci credete veramente? Se ieri hai visto Slovenia-Danimarca forse te ne sei effettivamente convinto. Se invece non sai cosa è successo in un semplice match dei gironi di Euro24, tra due squadre, non tra le favorite del torneo, allora cerco di raccontartelo io.

    Prima di iniziare a parlare di quello che è successo ieri bisogna fare un piccolo passo indietro. Devi tornare per qualche secondo con la testa a quello che è successo esattamente il 12 giugno del 2021. In quel periodo si giocava l’Europeo del 2020, che venne posticipato all’estate successiva a causa del Covid. Quel giorno che ho ricordato poco sopra, risalente a tre anni fa, era il giorno di Danimarca-Finlandia, si giocava a Copenaghen ed era la partita d’esordio delle due nazionali. Nel corso del primo tempo c’è Christian Eriksen in possesso di palla, nella metà campo avversaria, sul lato sinistro, con il corpo rivolto verso l’area di rigore avversaria. L’allora trequartista dell’Inter si accascia a terra e non si muove più. Arriva di corsa il suo compagno di nazionale, ma soprattutto il suo grande amico, Simon Kjaer, che lo gira su un lato e gli presta il primo soccorso. Molto probabilmente senza quel gesto così lucido del difensore rossonero, adesso forse staremo raccontando tutta un’altra storia. Eriksen è in campo che non respira, il cuore si è fermato non batte più. Eriksen potrebbe essere definito a tutti gli effetti morto. I compagni di squadra lo circondano per proteggerlo, per stargli vicino e per cercare di non far assistere a tutti a quello che sta succedendo. Quasi tutti sono girati di spalle, non ce la fanno a guardare, quasi però, perché lì che guarda c’è ancora una volta l’amico Kjaer. Lui ha fiducia, lui non può pensare che durante una competizione sportiva ad un certo punto un atleta come il suo amico in maglia dieci possa aver perso la vita. No, è impossibile, non Eriksen. Dopo alcuni minuti di fiato sospeso, Eriksen si riprende, respira, apre gli occhi, è ancora vivo. Esce trasportato dai medici in ospedale tra gli applausi dell’intero stadio e le lacrime, che da disperate si sono trasformate in speranzose, dei suoi compagni di squadra.

    Ecco adesso possiamo passare a ciò che invece è successo ieri. La vedete questa foto? Lui è sempre Christian Eriksen, non è senza vita a terra, non è disteso su un letto, non è davanti alla tv a guardare la sua Danimarca. No, nulla di tutto questo, è in mezzo al campo a guidare ed ad esultare con il suo popolo. Il mese è lo stesso, giugno, la competizione è la stessa, Europei, questa volta 2024, la partita è la gara d’esordio come tre anni fa, e la maglia è sempre la stessa, la sua numero dieci. Eriksen ieri non solo è tornato in campo per giocare gli Europei per la sua Nazione dopo esattamente 1100 giorni dal fattaccio di Copenaghen, ma ha segnato il gol del momentaneo vantaggio, che alla fine è valso il pareggio della sua Danimarca contro la Slovenia.

    Adesso tu che stai leggendo a cosa stai pensando? Pensi veramente che quando accendi la tv e guardi una partita siano solamente ventidue uomini che corrono appresso ad un pallone in un campo verde? Quel manto verde per Christian Eriksen è stato il sogno da realizzare quando era bambino, ma tre anni fa è stato il posto in cui per qualche minuto ha perso la vita. Ieri è tornato ad essere il luogo magico, in cui Eriksen ha segnato e gioito insieme alla sua gente. Quel posto magico che ha la forza di unire migliaia di anime per novanta minuti ed in cui tutto può succedere, proprio tutto. Mai come questa volta il malore in campo di tre anni fa ed il gol di ieri di Eriksen hanno dimostrato che il calcio è una questione di vita o di morte. Si, in questo caso prima di morte e poi di vita… E ora ti sei convinto? W il calcio!