L’attaccante brasiliano e bandiera dello Shakhtar Taison lascerà il club ucraino dopo otto anni dal suo arrivo nel 2013, infatti farà ritorno in patria pronto a vestire dalla prossima stagione la maglia dell’Internacional dove firmerà un contratto biennale.
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Roma, a Kiev per volare ai quarti
La Roma stasera alle 18.55 scenderà allo stadio Olimpico di Kiev per centrare la qualificazione ai quarti di finale di Europa League, il compito eliminare lo Shakhtar Donetsk dalla competizione. I giallorossi partono già forti del 3-0 in casa ma questa sera non sono permesse distrazioni, infatti gli uomini di Fonseca non dovranno pensare al risultato dell’andata perché gli ucraini hanno dimostrato di essere una grande squadra anche in Champions League e possono rimontare. La Roma dovrà giocare per vincere con grande attenzione e concentrazione, la qualità tecnica dello Shakhtar può mettere in difficoltà chiunque e quindi non sono consentiti errori di alcun tipo.
Le probabili formazioni di Shakhtar Donetsk-Roma:
SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1), la probabile formazione: Trubin; Dodo, Vitao, Matvienko, Ismaily; Maycon, Marcos; Tete, Marlos, Taison; Moraes. Allenatore: Luís Castro.
ROMA (3-4-2-1), la probabile formazione: Pau Lopez; Kumbulla, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Diawara, Villar, Bruno Peres; Carles Perez, Pedro; Borja Mayoral. Allenatore: Paulo Fonseca.
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La Roma travolge lo Shakhtar Donetsk 3-0 ipotecando la qualificazione
Partita perfetta della Roma che travolge lo Shakhtar Donetsk 3-0 ipotecando così il passaggio del turno ai quarti di finale, infatti i giallorossi andranno a Kiev con più serenità a fare la loro partita ma la qualificazione è già in mano alla Roma a meno di clamorosi colpi di scena. Questa sera la Roma non solo ha vinto mantenendo la porta inviolata ma ha stravinto dominando lo Shakhtar Donetsk dall’inizio alla fine sotto ogni punto di vista facendo una bellissima partita contro un avversario di primo ordine che in Champions League ha fatto ottimi risultati come battere due volte il Real Madrid e fermare l’Inter, onore quindi agli uomini di Fonseca. La Roma la sblocca subito al 23° minuto grazie al suo capitano Lorenzo Pellegrini dopo una bella azione formata da Pedro e Mkhitaryan, in questa bella serata romana c’è anche una brutta notizia, l’infortunio dell’armeno al polpaccio che preoccupa soprattutto in vista del campionato. Nella ripresa il club ucraino prova a partire forte reagendo ma Pau Lopez nega la possibilità allo Shakhtar di pareggiare, la squadra giallorossa ha sempre avuto il pallino del gioco anche nel secondo tempo attaccando con cinismo e difendendo molto bene senza concedere troppo agli avversari. Questa sera è anche la serata di Stephan El Shaarawy che torna al goal firmando la rete del 2-0 dopo un’azione personale di assoluto livello, Gianluca Mancini mette poi il punto esclamativo siglando di testa il goal che chiude la partita e porta la Roma a un passo dai quarti.
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Formazioni Ufficiali: Roma-Shakhtar Donetsk
Ecco le formazioni ufficiali di Roma-Shakhtar Donetsk:
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Kumbulla; Karsdorp, Diawara, Villar, Spinazzola; Pellegrini, Pedro; Mkhitaryan. All. Fonseca
SHAKHTAR (4-2-3-1): Trubin; Dodo, Vitao, Matvienko, Ismaily; Maycon, Alan Patrick; Tete, Marlos, Taison; Moraes. All. Castro
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Roma-Shakhtar Donetsk, Fonseca sfida di nuovo il suo passato
Stasera all’Olimpico va in scena la partita di andata tra Roma-Shakhtar Donetsk valida per gli ottavi di finale di Europa League con Fonseca che dopo aver sfidato il Braga ritrova di nuovo il suo passato nella strada verso la finale, l’obiettivo della società è quello di provare ad arrivare fino in fondo e vincere la competizione. L’ultimo precedente tra le due squadre risale al 2018 quando la Roma di Eusebio Di Francesco eliminò gli ucraini allenati in quel momento proprio dall’attuale tecnico giallorosso agli ottavi di Champions, fu decisivo un goal di Dzeko. Questa sera il centravanti bosniaco non sarà tra i titolari ma partirà dalla panchina perché appena rientrato dall’infortunio, al suo posto dovrebbe giocare da falso nueve l’ex della partita Mkhitaryan accompagnato da Pedro e Pellegrini, pronti a guidare il terminale offensivo con Mayoral che siederà in panchina. Non sarà una partita facile per i giallorossi contro una squadra tecnica e molto brava nelle ripartenze proveniente dalla Champions ma la Roma dovrà ottenere un buon risultato e provare a vincere in vista poi della partita di ritorno, l’importante questa sera sarà non prendere goal. Una sfida che come Manchester United-Milan ha sapore di Champions League.
Ecco le probabili formazioni di Roma-Shakhtar Donetsk:
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling, Kumbulla; Karsdorp, Diawara, Villar, Spinazzola; Pellegrini, Pedro; Mkhitaryan. All: Fonseca
SHAKHTAR DONETSK (4-3-3): Trubin; Dodo, Vitao, Matvienko, Ismaily; Marlos, Maycon, Alan Patrick; Tete, Moraes, Taison. All: Castro
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Vittoria in trasferta dello Shakhtar
Vittoria importante per lo Shakhtar Donetsk che nella partita di andata delle fasi finali dell’Europa League incontra il Maccabei Tel Aviv. Vittoria tranquilla dello Shakhtar per 2-0 con le reti di Patrick e Tetê.
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CL: LO SHAKHTAR RIBALTA IL REAL 2-0
Nel gruppo B di Champions League, lo Shakhtar Donetsk ospita il Real Madrid ancora orfano di Sergio Ramos.
Gli ucraini soffrono il gioco degli spagnoli nella prima frazione, ma complice un’enorme disattenzione difensiva trovano la rete del vantaggio al 57′ con l’incursione di Dentinho.
La reazione madrilena è sterile e non scalfisce la grande prestazione difensiva dei padroni di casa, che trova anche il gol del raddoppio a 8′ dalla fine grazie alla conclusione precisa, seppur non irresistibile, di Solomon.
Il definitivo 2-0 mette la lente d’ingrandimento sulle difficoltà in fase difensiva del Real, orfano di Ramos e Carvajal, che subisce la seconda sconfitta contro la squadra di Castro.
La squadra di Zidane adesso è chiamata a vincere all’ultima giornata contro il Borussia, oggi sconfitto in casa contro l’Inter, per puntare alla vetta del Gruppo B.
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FORMAZIONI UFFICIALI: SHAKHTAR DONETSK-INTER
SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Trubin; Dodò, Bondar, Khocholava, Kornienko; Maycon, Marcos Antonio; Teté, Marlos, Solomon; Dentinho. All. Castro.
INTER (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Brozovic, Vidal, Young; Barella; Lukaku, Lautaro. All. Conte. -
SHAKHTAR-INTER, PAROLA AL CAMPO!!!
Siamo già ad un momento chiave della stagione, l’Inter di Antonio Conte è chiamata alla grande partita questa sera a Kiev contro lo Shakhtar Donetsk.
I neroazzurri reduci dal pareggio casalingo nella prima gara contro il Gladbach, si vedono costretti a vincere per non compromettere l’esito di un girone che sta mantenendo le aspettative, molto ostico e difficile. Nella conferenza stampa di ieri il tecnico Antonio Conte è stato molto chiaro, ribadendo che la partita vinta in maniera netta dai neroazzurri in Europa League è stata una gara perfetta, e resterà tale, oggi lo Shakhtar è un’altra squadra che ha dimostrato di saper vincere contro dei giganti come il Real Madrid, quindi massimo rispetto e concentrazione assoluta.
Conte è pronto e a differenza della prima gara potrà contare sui recuperati Hakimi e Young, il modulo sarà di nuovo lo stesso, 3-4-1-2, che dovrebbe vedere Handanovic fra i pali, D’Ambrosio, De Vrij e Bastoni in difesa, centrocampo formato da Hakimi, Vidal, Brozovic e Kolarov, Barella agirà dietro le due punte Lautaro Martinez e l’attesissimo Romelu Lukaku.
Il tecnico Castro dal canto suo potrà riavere a disposizione alcuni elementi assenti nella trasferta di Madrid, ma con ogni probabilità si rischiererà con lo stesso 11 iniziale, 4-2-3-1 che dovrebbe vedere Trubin in porta, Dodò, Khocholava, Bondar e Kornienko a comporre la linea difensiva, Maycon e Marcos Antonio diga di centrocampo, mentre Tete, Marlos e Solomon agiranno dietro la punta Dentinho.
Si preannuncia quindi una partita bella e determinante, fra due squadre che vogliono proseguire il loro cammino nell’Europa dei grandi, il campo dirà la sua, Conte e i suoi sono attesi da una gran prova di maturità.
“Salto di qualità? Svolta? Consacrazione? Potrebbe essere tutto o niente, l’Inter è chiamata ad essere Inter, una grande squadra che deve rispondere presente!”