Tag: Simone Inzaghi

  • Inter, Simone Inzaghi: “In una partita secca non ci sono veri favoriti”

    A distanza di quasi tre mesi, l’Inter campione d’Italia e la Juventus vincitrice dell’ultima edizione della Coppa Italia, si affronteranno di nuovo a San Siro per contendersi la Supercoppa Italiana. Il tecnico dei nerazzurri, Simone Inzaghi, presenta la sfida in conferenza stampa. Buon pomeriggio mister: quanto conterà domani la presenza del presidente Steven Zhang? – “Adesso è qui, ma in realtà presente lo è sempre perché ci sentiamo prima e dopo ogni partita. Sono contento che sia qui con noi, speriamo domani di fare una grande gara per lui e per i nostri tifosi. Ci prepareremo al meglio perché sarà sicuramente una grande partita”. C’è una favorita? – “E’ una finale e perciò non ci sono favoriti, loro vengono da otto risultati utili di fila e hanno ribaltato la Roma in una partita complicatissima, un qualcosa di straordinario. Sono abituati a giocare le finali con giocatori di esperienza, noi ce la giocheremo sperando di regalare una gioia ai nostri tifosi. Conteranno gli episodi, oltre che le motivazioni”. Come si batte la Juventus visto che lei lo ha già fatto… – “Una partita così può essere decisa dal singolo episodio: servono corsa, intensità e determinazione. Sono due squadre abituate a giocare gare del genere. In alcuni momenti può darsi che andremo in difficoltà, ma dovremo essere bravi a venirne fuori subito”. C’è timore nell’essere la squadra che tutte inseguono? – “No, anzi è uno stimolo. Il primato ci deve far migliorare. A inizio stagione la netta favorita mi sembrava essere la Juventus. Comunque fino alla fine sarà una lotta aperta anche con Milan, Napoli e Atalanta. La Juventus ha pareggiato col Napoli, ma poi ha vinto le ultime sei”. Torna Calhanoglu e loro hanno perso Chiesa, Cuadrado e De Ligt: in partite così, certe assenze possono essere superate in qualche maniera responsabilizzando di più i loro sostituti? – “La Juve ha una rosa importante e Allegri saprà come sostituirli. Recuperano anche Bonucci e Chiellini e sicuramente avranno una squadra molto competitiva. Faccio un grosso in bocca al lupo a Chiesa: non conosco il ragazzo, ma ho giocato con suo papà. E’ un patrimonio del calcio italiano e spero torni in fretta in campo”. Cosa è cambiato rispetto all’andata di campionato? – “Pensavamo di averla vinta quella partita, poi ci fu l’episodio del rigore. Entrambe siamo migliorate, eravamo in ritardo in classifica e perciò la partita fu giocata al di sotto delle possibilità delle due squadre. Ricordo una gara contratta, domani invece sarà una finale che giocheremo di fronte ai nostri tifosi, anche se giustamente domani lo stadio sarà diviso con quelli della Juventus. Chi vince, alzerà il trofeo. Penseremo solo a questo”. Quanto è stato importante aver giocato con Handanovic e Kolarov per il suo ambientamento ad Appiano? – “Ho avuto fin dal primo giorno grandissima disponibilità e in carriera ho anche avuto la fortuna di giocare con Samir e Aleks che mi spiace non aver fatto giocare abbastanza. In generale ho avvertito disponibilità generale, anche da parte dei nostri tifosi quando a luglio sono venuti a spingerci alla Pinetina”. Come stanno Dzeko e Correa? Possono dare un contributo maggiore rispetto alla gara contro la Lazio? – “Abbiamo giocato domenica, ieri ho al massimo intravisto chi è partito dall’inizio, lavorando con chi ha giocato meno come Dzeko e Correa. Tutti gli attaccanti stanno bene, ma solo due giocheranno. Di volta in volta ruoteranno sulla base della loro funzionalità. Abbiamo grandissime risorse davanti e le sfrutteremo tutte”. Può diventare il primo allenatore della storia a battere la Juventus in finale per la terza volta di fila? – “Nelle precedenti due eravamo sfavoriti e abbiamo giocato due ottime gare, con Allegri e Sarri. Anch’io però ho perso contro la Juventus in finale. Domani cercheremo di dare questa soddisfazione ai tifosi: non sarà semplicissimo, ma daremo il centoventi per cento”.

  • Inter, S. Inzaghi: “Voglio ritrovare la stessa squadra di prima della sosta”

    La prima partita del 2022 per l’Inter di Simone Inzaghi vede i nerazzurri affrontare il Bologna. L’allenatore nerazzurro, nella conferenza della vigilia, ha sottolineato le insidie della partita contro gli uomini allenati da Sinisa Mihajlovic. Ecco le sue dichiarazioni: In campo dopo due settimane di pausa contro un avversario organizzato e non semplice. Cosa si aspetta? “Sarà una partita complicata, affrontiamo una squadra che ha chiuso il 2021 vincendo meritatamente 3-0 sul campo del Sassuolo. Conosco molto bene Mihajlovic e come prepara le sue squadre, servirà una gara importante”. E’ preoccupato dall’emergenza Covid? “C’è un clima d’incertezza che non fa bene al calcio. Abbiamo 3 positivi, il Bologna ne ha 8. Ma ci sono le autorità che decidono, sia io che Mihajlovic sappiamo che fino al fischio d’inizio dobbiamo essere pronti a qualsiasi cosa. In questi due anni ci è capitato spesso, ma è una cosa che coinvolge tutte le squadre. Ci hanno detto che domani si gioca, la Supercoppa pure e giocheremo di volta in volta”. Non ci saranno Dzeko, per Covid e Calhanoglu squalificato: ha già deciso chi giocherà? “Ho un’idea in testa e me la porto fino a domani. Oltre ai tre positivi al Covid c’è la squalifica di Hakan ma ho tanti giocatori a disposizione, la formazione la dirò anche ai ragazzi domattina”. Può essere pericolosa questa euforia per le vittorie?  Questa euforia da vittorie non è pericolosa? “Deve essere uno stimolo aver vinto il titolo d’inverno, anche se non conta ma essere in testa ci fa piacere. Gli apprezzamenti e i giudizi devono essere uno stimolo, consapevoli che gli avversari faranno di tutto per metterci in difficoltà”. Come giudica le parole di Lukaku? “Non voglio parlarne, non la conosco e non è di mia competenza. Io posso dire solo che Romelu è un grandissimo giocatore, che all’Inter ha fatto due anni straordinari e assieme abbiamo lavorato benissimo dieci giorni. Ora gioca da un’altra parte”. Cosa vuole rivedere nell’Inter dopo la pausa? “Vorrei ritrovare la squadra come l’avevo lasciata la vigilia di Natale. Veniamo da un’ottima striscia e siamo coscienti che affronteremo una squadra in salute. Dopo le prime due-tre sedute i ragazzi hanno lavorato nel migliore dei modi”. Siete i favoriti? “Due mesi fa qualcuno non lo diceva più, adesso lo stanno dicendo nuovamente perché siamo tornati in testa. Per me deve essere uno stimolo”. Interverrete ancora sul mercato? “Aspettiamo l’arrivo a Milano del nostro presidente. Abbiamo la fortuna di avere Marotta, Ausilio e Baccin che lavorano in un’unica direzione. Stiamo guardando ma siamo concentrati anche agli impegni ravvicinati in campo”. Ha vinto il premio di allenatore del mese “Fa piacere, significa che io e il mio staff stiamo lavorando bene. Penso che gli obiettivi migliori siano quelli collettivi, ossia di alzare qualche trofeo, cosa che mi è riuscita in passato e che voglio che accada anche qua”. Senza Calhanoglu ha giocato spesso Dimarco per sfruttare i calci da fermo: giocherà anche domani? “Federico e Hakan giocano indipendentemente dai calci piazzati. Abbiamo anche Brozovic, Sanchez e altri specialisti, non è un problema”. Gli altri allenatori parlano di Inter super favorita: lo dicono per mettervi pressione addosso? “Non avvertiamo pressione per queste dichiarazioni: abbiamo una squadra forte e dei tifosi straordinari. Abbiamo lasciato qualche punto all’inizio ma a livello di prestazioni abbiamo sempre data continuità. Abbiamo davanti ancora metà stagione, vediamo chi sarà il più bravo alla fine”.  Brozovic rinnova? “L’ho già ribadito: è un giocatore importantissimo, è contento all’Inter e penso che rinnoverà. Sono Marotta e Ausilio che seguono queste cose”. Ai tempi della Lazio era a un punto dalla Juventus, proprio prima della pandemia. Pensa che fosse più vicino quell’anno a vincere lo Scudetto o è più facile vincerlo quest’anno? “Non sono mai stato bravo nei pronostici, un girone non conta. Pensiamo al Bologna, quello sì che conta”.

  • Serie A, Simone Inzaghi è l’allenatore del mese di dicembre

    Serie A, Simone Inzaghi è l’allenatore del mese di dicembre

    L’Inter di Simone Inzaghi, reduce da sette vittorie consecutive, le ultime sei senza subire reti, ha chiuso il girone d’andata davanti a tutti conquistando il titolo di campione d’inverno. Dopo una partenza con il freno a mano tirato, nell’ultimo mese i nerazzurri hanno fatto benissimo recuperando diversi punti sulle rivali per lo scudetto e balzando in vetta alla classifica. Parte del merito va dato al tecnico Simone Inzaghi, eletto allenatore del mese di dicembre. Il premio è stato assegnato da una giuria composta da Direttori di testate giornalistiche sportive che hanno valutato i singoli allenatori in base a criteri tecnico-sportivi e di qualità di gioco espresso dalle loro squadre, oltre che di comportamento/fair play tenuto durante le gare. Inzaghi riceverà il premio prima della sfida contro la “sua” Lazio in programma domenica 9 gennaio alle 20.45 allo stadio Giuseppe Meazza. In un comunicato ufficiale diramato dalla Lega Serie A, l’ad Luigi De Siervo ha commentato così la decisione di premiare il tecnico nerazzurro: “Il mese di dicembre di Simone Inzaghi è stato semplicemente perfetto. La sua firma sull’Inter è evidente: cinque successi in altrettante gare. 15 reti realizzate e nessuna subita sono la conseguenza dell’ottima gestione del gruppo e del gioco imprevedibile e spettacolare che Inzaghi ha saputo dare ai nerazzurri, guidandoli a chiudere al primo posto il girone d’andata della Serie A TIM”.

  • Toldo: “Sono sorpreso da Simone Inzaghi”

    Toldo: “Sono sorpreso da Simone Inzaghi”

    Il portiere Francesco Toldo ha parlato a Radio Rai durante la trasmissione Radio Anch’io Sport. Queste le sue parole, a cominciare dalla classifica di Serie A nelle parti alte: “Vedere un campionato così è perfetto per la passione dei tifosi. Vedere quattro squadre vicine è bello ed è il campionato di Serie A che vogliamo. Sono felice per l’Inter che ha riordinato le idee. Non pensavo che Inzaghi facesse così bene, gli vanno fatti i complimenti per come sta lavorando sia in attacco che in difesa”. Buffon gioca ancora ed è protagonista. “Quello che sta facendo è incredibile. La motivazione fa tutto ma fisicamente è ancora al top e dobbiamo fargli i complimenti. Io mi sono ritirato dal calcio a 38 anni perché ero stanco, non mi piaceva più. Gigi è invece sempre più un eroe, è il miglior portiere della storia. Vede magari i ventenni che sono più veloci di lui ma non si abbatte e continua a giocare”. Nel weekend due reti su calcio d’angolo. Papera del portiere o prodezza? “Sono stati corner sporchi, con nessuno che ha toccato. Un portiere viene comunque ingannato e questo è uno schema collaudato da tutti gli allenatori”. La Nazionale dopo l’Europeo ha avuto un calo. Ha paura di non riuscire ad andare al Mondiale? “Siamo specialisti nel crearci i problemi. Purtroppo è mancato un gol nelle due partite con la Svizzera. Dobbiamo avere la forza di toglierci la paura di dosso e qui deve essere bravo Mancini. Pazienza se dovremo passare dagli spareggi, abbiamo fiducia e trovare sicurezza”. Oggi in Serie A ci sono tanti gol. Come la vive un portiere? “Questo è frutto delle regole, fatte per aiutare lo spettacolo del calcio. Ci si fa l’abitudine, l’uomo di adegua velocemente e il portiere deve accettare questa cosa. L’importante è fare un gol in più degli avversari, da portiere non giovo a non prendere gol ma a vincere le partite”. Che ricordo ha dell’Europeo del 2000? “È stato bello, peccato per al delusione finale ma nelle discipline sportive si festeggiano anche le medaglie d’argento e di bronzo”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Una partita importante e dobbiamo continuare così”

    Domani la sfida alla Roma di Mourinho all’Olimpico, dove Simone Inzaghi cerca la quarta vittoria di fila in Serie A per restare agganciato alla vetta della classifica. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore dei nerazzurri. Buon pomeriggio mister, quinta gara in due settimane e arriva la Roma: cosa si aspetta? – “Una partita importante per noi, di questo ciclo è la più importante. Loro hanno valori importanti, serve la vera Inter” Lautaro in cosa può migliorare ulteriormente? – “Deve continuare così, è molto giovane, ma sono molto soddisfatto anche degli altri attaccanti. Segna da tre gare e spero possa continuare” Cosa pensa di Mourinho che ha fatto la storia di questo club? – “Sarà un piacere incontrare l’allenatore del Triplete, per lui sarà speciale affrontare l’Inter, quindi servirà molta attenzione. La sua carriera parla comunque per lui, è un grandissimo” Sente emozione per quella che per lei è un’aria di derby? – “Fa sempre un certo effetto, la vivrò come una partita di cartello. Per me non è più un derby, mi sono calato al cento per cento in questa nuova sfida chiamata Inter. Servirà moltissima personalità all’Olimpico, bisogna averne” Qual è la situazione infortunati? – “Non ci saranno Darmian e Ranocchia, pochissime possibilità per Kolarov e de Vrij. Ieri Bastoni non è uscito sul campo anche se sta meglio. Ci sono varie contusioni dopo lo Spezia, quindi faremo le valutazioni al meglio” Si gioca troppo? – “Bisognerebbe probabilmente guardare con più attenzione ai calendari, magari iniziare prima, mettere insieme più gare della Nazionale fermando il campionato per più tempo e non solo due settimane. Noi ci alleniamo bene, ma con lo Spezia mi sono ritrovato con appena due difensori di ruolo”. Si aspettava un recupero in classifica così veloce: quanto la stuzzica l’idea del titolo di campione d’inverno? – “Conta fino a un certo punto, anche prima ero sereno perché ci allenavamo e giocavamo bene. La classifica si è accorciata, abbiamo fatto 8 vittorie e 2 pareggi. Le altre non molleranno, corrono tutte, ragioniamo di partita in partita” Nella difesa a tre ne ha cambiati tanti, domani chi giocherà? – “Posso scegliere, sapendo di avere de Vrij e Ranocchia non mi era mai venuto il dubbio sul centrale. Bastoni ha fatto benissimo, Skriniar lo stesso contro lo Spezia. Vedremo domani chi scegliere” Cosa la fa stare più sereno rispetto a qualche mese fa? – “Le prestazioni ci sono sempre state, poi ci sono gli episodi che dobbiam cercare di far girare a nostro favore” Tanti suoi predecessori prima o dopo son finiti per abbassare il baricentro della squadra: come fa lei a vincere pur giocando alto e con equilibrio? – “In alcune situazioni l’equilibrio è stato poco, poi ne abbiamo parlato con i ragazzi, con lo staff. Ora siamo il miglior attacco, pur mantenendo la solidità che ci dà forza. Domani troveremo un avversario di qualità e arrabbiato per l’ultima sconfitta. Dovremo fare una grande partita” Come ha visto Dzeko? – “Sarà una gara particolare e speciale per Edin, si è allenato bene, con lo Spezia ha tirato il fiato. Noi a Roma vogliamo andare a fare una grande partita” Come sta Barella? – “Nicolò ha fatto un ottimo allenamento, per noi è importantissimo, ho pensato di farlo riposare perché ci sono tanti giocatori altrettanto importanti” Quale dei suoi attaccanti può giocare qualche metro più indietro? – “Con lo Spezia a un certo punto potevo anche mettermi a quattro, altrimenti c’è Cortinovis che sta facendo molto bene e ci stavo pensando”.

  • Inter, S. Inzaghi: “Partita decisiva dobbiamo avere continuità”

    L’Inter domani giocherà un sfida decisiva per  la Champions League contro lo Shakhtar a San Siro. Il tecnico dei nerazzurri, Simone Inzaghi, presenta la sfida con gli ucraini in conferenza stampa.  Si è parlato di gara-svolta contro il Napoli, cosa aggiungerebbe il passaggio del turno in Champions? – “Domenica abbiamo battuto un Napoli con la miglior difesa in Europa. È stata una grande prova di maturità e carattere. Per domani sappiamo che è tutto nelle nostre mani dopo le due vittorie con lo Sheriff. Siamo lì. Affrontiamo un avversario che gioca bene, con un ottimo allenatore. All’andata ci ha messo in difficoltà, entrambe potevamo vincerla: loro hanno palleggiato di più, noi abbiamo contato maggiori occasioni da gol. Dovremo organizzarci bene perché il nostro obiettivo – come detto in conferenza di presentazione a luglio – è andare agli ottavi di finale, provando a non fargli fare la partita che vorrebbero fare a San Siro. Siamo a buon punto, ma manca ancora tanto. Credo che la partita di domani sia decisiva considerando che chiuderemo al Bernabeu contro il Real Madrid” Qual è la situazione in infermeria?  “Dobbiamo recuperare. De Vrij e Sanchez non ci saranno, domenica Barella e Correa hanno chiesto il cambio, Calhanoglu era l’unico ammonito e perciò ho preferito toglierlo. Sapendo che Dzeko non era al top e Satriano non è disponibile, dovrò fare delle valutazioni corrette. Speriamo che il riposo possa consentire a tutti di recuperare al meglio” La sua Inter fa bene contro tutti. Vi trovate meglio con avversari più aperti o più chiusi in difesa? – “Ho la fortuna di avere giocatori evoluti e che da tempo giocano al top level. Abbiamo incontrato ogni tipo di avversario e in ogni caso abbiamo fatto bene. Lo Shakhtar lo conosciamo e conosciamo anche meglio De Zerbi che in poco tempo ha trasmesso alla squadra i suoi concetti di calcio”. Lo Shakhtar ha un solo risultato a disposizione: può essere un vantaggio per voi? – “Al di là di questo sarà una partita intensa, europea, con due squadre che giocano bene al calcio. Vincere potrebbe darci tanto” Possiamo finalmente dire che questa è l’Inter di Inzaghi e non più di Conte? – “C’è un processo di crescita e siamo sulla buona strada, ma il lavoro è ancora lungo. Ogni allenatore ha una sua idea, io ho avuto la fortuna di trovare un ottimo ambiente che mi ha accolto dal primo giorno. Sono passati quattro mesi, abbiamo fatto un ottimo percorso e credo che la vittoria sul Napoli possa darci uno stimolo importante, anche se non avevamo fatto mai male negli scontri diretti” A quale squadra italiana secondo lei si avvicina di più lo Shakhtar? – Penso al Napoli, ma anche al Sassuolo che De Zerbi ha allenato per tanti anni. Palleggio e soluzioni diverse di attacco sono le caratteristiche più evidenti” All’andata cos’è mancato per fare gol? – “Abbiamo creato tantissime occasioni, sicuramente dovevamo essere più decisivi, ma forse anche un po’ fortunati se pensiamo alla traversa di Barella e alla grande chance avuta con Lautaro Martinez. Loro in qualsiasi momento possono crearti problemi, anche se non hanno costruito occasioni nitide come le nostre” Sensi potrebbe ritagliarsi un po’ di spazio più avanti? – “Mi mancano de Vrij e Sanchez che spero di recuperare presto, per il resto ho grandi segnali da parte di tutti. Da allenatore devo fare delle scelte, hanno giocato un po’ tutti perché le partite sono state tante. Stefano lavora bene, come i suoi compagni e penso che avrà spazio da qui fino a Natale”.

     

  • Inter, Simone Inzaghi: “Il derby di domenica è importante, ma ora testa allo Sheriff”

    L’Inter è a caccia di un altro successo in Champions League. Dopo aver battuto lo Sheriff a San Siro, gli uomini di Simone Inzaghi vogliono replicare a Tiraspol per indirizzare il girone verso la qualificazione agli ottavi. Ecco le parole del tecnico interista in conferenza stampa. Cambiano gli uomini, ma non i risultati: quanto aiuta vedere che dalla panchina arrivano sempre ottime risposte?  “Abbiamo fatte due partite molto buone, fatte anche diventare semplici. Contro Empoli e Udinese erano due partite insidiose, i ragazzi sono stati bravi a gestirle al meglio. Abbiamo concesso poco e abbiamo avuto l’opportunità di far ruotare i giocatori che rispondono sempre bene. Il massimo per un allenatore. Domani è una gara decisiva, dimostreremo che siamo forti anche in Europa” Gestirà la partita diversamente rispetto all’andata? “All’andata era decisiva e lo sarà anche domani. Abbiamo affrontato lo Sheriff con grande rispetto, hanno potenzialità chiare e qui sappiamo che dovremo fare un’ottima partita, concentrati. Loro hanno individualità interessanti, noi dovremo attaccare nei momenti giusti pur restando equilibrati” Arriva il derby. Ci sta già pensando?  “Il derby sarà sicuramente importante, ma il mio pensiero è esclusivamente rivolto allo Sheriff e alla partita di domani” Perché non avete fatto la rifinitura a Tiraspol?  “Abbiamo preferito così, siam venuti a vedere lo stadio e facciamo i complimenti perché abbiamo trovato davvero un ottimo impianto, con un ottimo campo” Si può dire manchi solo un po’ di cinismo per chiudere prima e meglio le gare? “Abbiamo il miglior attacco in Serie A, ci piace creare, con l’Udinese abbiamo fatto tantissimi tiri in porta. Non dobbiamo però mai perdere l’equilibrio”.

  • S. Inzaghi: “Correa non sarà disponibile, domani avremo una spinta in più”

    S. Inzaghi: “Correa non sarà disponibile, domani avremo una spinta in più”

    Dopo le parole di Massimiliano Allegri arrivano anche quelle di Simone Inzaghi in conferenza stampa, queste le dichiarazioni del tecnico nerazzurro: alla vigilia di Inter-Juventus: “Domani non avremo a disposizione Correa, questo è uno scontro diretto ed è sempre molto importante per la spinta che possono dare, il nostro cammino finora è buono anche se abbiamo la prima gara Sabato. Abbiamo comunque giocatore sempre bene.” 

  • Inter, Simone Inzaghi: “Contro lo Sheriff Tiraspol per noi è una gara fondamentale”

    L’Inter ha raccolto solo 1 punto nelle prime due giornate del girone di Champions League. A San Siro arriva la capolista del gruppo: i moldavi dello Sheriff Tiraspol. Il tecnico dei nerazzurri, Simone Inzaghi, ha analizzato la partita in conferenza stampa. Dove hanno sbagliato Real e Shakthar ko entrambe contro lo Sheriff? – “Non hanno vinto due partite per caso, abbiamo affrontato le altre due e sono due ottime squadre. Sappiamo che incontreremo una squadra sulle ali dell’entusiasmo, organizzata e che difende non solo basso. Bisogna essere bravi attaccando, senza perdere le misure. Gara per noi fondamentale per il nostro cammino”. La sua Inter segna di più ma subisce anche di più… – “Le mie squadre creano e fanno tanti gol, in A siamo il miglior attacco, ma ne abbiamo subito qualcuno in più. Resta la partita persa a Roma che ci ha fatto arrabbiare molto, ho visto i ragazzi arrabbiatissimi perché sono dei vincenti. Domani dobbiamo finalmente fare gol perché non ci siamo ancora riusciti”. La Champions continua a riservare poche soddisfazioni: bisogna lavorare per sbloccare questa squadra dal punto di vista mentale considerando che le prestazioni non sono mancate? – “Con il Real Madrid siamo stati imprecisi, con lo stesso numero di gol nella gara successiva abbiamo fatto sei gol, Domani sarà una grande occasione per tornare a fare gol e vincere”. Riguardando Lazio-Inter cosa ha pensato? – “Per 65′ abbiamo fatto la miglior partita in trasferta, l’unico grande problema è non essere riusciti a non fare il secondo gol. La Lazio ha qualità e se la tieni in partita non va bene. C’è delusione e mi fa molto piacere che i ragazzi siano incazzati”. Questa delusione e rabbia può aiutarvi a fare il passo in avanti in Europa? – “Ci vorrà cattiveria e determinazione, ripeto: sarà una partita fondamentale per noi e dobbiamo vincerla con intelligenza e lucidità”. Concederà più spazio a Sanchez? – “I sudamericani si sono allenati bene, Alexis ha giocato tre gare di fila in nazionale e sono contento perché migliora fisicamente. Sarà un valore aggiunto”. L’anno scorso la squadra iniziò la stagione con una filosofia molto offensiva, prima di riportare qull’equilibrio che ha portato allo scudetto: succederà anche quest’anno? – “Stiamo provando a migliorare l’equilibrio, certamente. Ma penso piuttosto sia un problema globale, non prendiamo gol solo a causa dei difensori o degli attaccanti”.

  • Inter, S. Inzaghi: “Con il Sassuolo partita difficile. Con lo Shakhtar ci è mancato il gol”

    La nuova Inter di Simone Inzaghi non ha ancora espresso il suo pieno potenziale. Solo due le vittorie nelle ultime sei gare stagionali. E dopo i due pareggi consecutivi contro Atalanta e Shakhtar, i nerazzurri cercano un successo importante a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Buon pomeriggio mister. C’è la voglia di tornare subito a vincere: che gara si aspetta domani a Reggio Emilia? – “Sarà una partita non semplice, è la settima in venti giorni, perciò un po’ di fatica fisica e mentale c’è. Loro giocano benissimo e hanno ottime individualità. Servirà la migliore Inter per fare risultato”. Ha in mente qualche rotazione? – “Oggi è il primo giorno che troverò la squadra al completo, perciò parleremo e valuteremo le condizioni e il recupero di ognuno. Domani sceglierò l’undici migliore”. Serve forse più equilibrio per vincere di più? – “In Ucraina abbiamo fatto una buona partita difensiva, meno brillanti nel gioco, ma con un po’ di cinismo in più l’avremmo vinta”. Può rassicurare i tifosi in merito ai numeri del bilancio? – “Penso di poterlo fare, anche se non sono la persona più adatta quando si tratta di certe analisi. Il nostro obiettivo era quello di mettere in salvo il club e ci siamo riusciti. Prossimo anno andrà tutto molto meglio. La società comunque è stata molto brava perché ha trasmesso serenità, pagando gli stipendi con regolarità e perciò c’è fiducia per il futuro”. Salta all’occhio la differenza gol fatti tra Italia ed Europa: come lo spiegherebbe? Solo un discorso di cinismo? – “Penso sia frutto dell’episodio e del momento. Non dovrebbe succedere, ma evidentemente può accadere perché se costruisci così tanto e non fai gol, vuol dire per forza che è frutto dell’episodio”. Calhanoglu pare sia calato di rendimento: perché? – “Io sono molto soddisfatto di Hakan, è un ottimo calciatore che abbina qualità a quantità. Ho diverse soluzioni, ne ho tanti che stanno bene e posso fare scelte diverse, ma contro l’Atalanta abbiamo osservato molto e lui ha fatto quello che gli avevo chiesto”. I tifosi sostengono Handanovic, sui social invece lo criticano: certi commenti penetrano nello spogliatoio? Utilizzerà Samir anche in Coppa Italia o giocherà Radu? – “Per quanto riguarda la Coppa, ci penseremo quando arriverà. Samir è leader e capitano dell’Inter, è un grandissimo portiere e per tanti anni farà ancora le fortune dell’Inter”. In vista della Lazio, spera che uno tra Lautaro e Correa possa tornare prima dalla Nazionale? – “Avremo delle problematiche, ma ci penseremo a tempo debito. Adesso mi preoccupo del Sassuolo”. Qual è secondo lei la miglior posizione per Alexis? – “Secondo me ha talmente qualità che può fare serenamente il trequartista, la seconda punta e la punta. Lavora ormai a pieno regime con la squadra e sono molto contento di lui e del suo contributo a gara in corso”. Secondo lei manca un vice-Brozovic? – “Marcelo in quel ruolo è specifico, posso schierare all’occorrenza altri giocatori come Barella, ma ho anche Sensi, Vecino e Gagliardini”. Contro lo Shakhtar squadra meno consapevole… pensa possa essere colpa del recente passato in Europa non troppo positivo? – “Penso di no, la squadra ha sempre sviluppato calcio, ma gli episodi non ci hanno permesso di fare risultato positivo. In Ucraina è mancata l’espressione di gioco, ma ripeto che potevamo vincerla”. Si aspettava a questo punto di trovarsi esattamente dov’è adesso? – “Siamo a buon punto, ma possiamo migliorare ancora. Mancano quei due punti che tra Samp e Atalanta avremmo meritato. Sono comunque contento. C’è un pizzico di rammarico per la Champions: con tutte quelle occasioni nitide, avrei almeno voluto vedere un punto in più”.