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  • Inter, Simone Inzaghi: “In ogni partita devo fare delle scelte”

    Alla vigilia della sfida di Champions League di Salisburgo-Inter ecco le parole del tecnico dei nerazzurri Simone Inzaghi in conferenza stampa.

    Domani con una vittoria l’Inter si qualificherebbe: dal 2004 è successo solo una volta. Quanto sarebbe importante?
    “Sappiamo dell’importanza della gara di domani sera, sappiamo anche che abbiamo di fronte un avversario che ha dimostrato il suo valore già a San Siro. È una squadra fisica, che corre tanto, con ottimi giocatori: sappiamo che domani sera, qui nel loro stadio, dove abbiamo già giocato e di cui conosciamo il calore dei tifosi, servirà una partita da grande Inter. Affrontiamo una squadra di tutto rispetto, che in Europa ha sempre fatto bene”.

    È una squadra che, con la crescita degli ultimi due mesi, ha 15-16 titolari?
    “Assolutamente sì. In tutte le partite devo fare delle scelte e domani sicuramente ci sarà qualche cambiamento, ma dev’essere una grandissima risorsa e non un problema per me. Abbiamo una rosa ricca a disposizione e devo cercare di utilizzarla al più possibile: i ragazzi mi stanno dando tante risposte. Domani ci sarà qualche cambiamento: perdiamo, come avevo detto dopo Bergamo, un giocatore importantissimo come Pavard, che si era inserito nel migliore dei modi sia a livello tecnico tattico che negli spogliatoi. Però in questo periodo abbiamo fatto bene nonostante la mancanza di Arnautovic e di Cuadrado: aspetteremo Pavard quando, tra un mese e mezzo, tornerà a darci una mano”.

    Ha fatto riferimento alla partita d’andata, agli infortunati: rispetto a quello che ha visto quindici giorni fa, pensa di cambiare l’approccio alla partita o va bene come è andata a San Siro?
    “Abbiamo analizzato quello che è successo una settimana fa a San Siro. Ce lo aspettavamo tutti, perché il Salisburgo vince il campionato ogni anno e fa la Champions ogni anno: è una squadra con tanti giovani, che corre, organizzata. Come a San Siro avremo delle difficoltà e dovremo essere bravi a uscirne nel migliori dei modi: abbiamo fatto fatica a entrare in campo, poi una volta entrati abbiamo fatto una parte finale del primo tempo e un secondo tempo ottimi, meritando la vittoria. Domani sera qui nel loro stadio sarà ancora più difficile”.

    Serviranno più palleggio, più aggressività, più gestione?
    “Servirà tutto, abbiamo toccato con mano cosa sia il Salisburgo, una squadra fisica e tecnica. Ci vorrà la migliore Inter, sappiamo l’importanza della gara e cercheremo di mettere in campo una partita importante”.

    Pavard out, Dumfries è sembrato stanco. Leggendo i segnali, crede che Bisseck sia pronto per una serata del genere?
    “È un ragazzo che sta lavorando bene da inizio anno. È un giocatore in crescita, che sta dando grandi segnali in allenamento e nei minuti finali che ha avuto a sua disposizione. Abbiamo avuto un problema a destra, con Cuadrado e Pavard: Dumfries stamattina non ha ancora recuperato per potersi allenare, ne ho parlato con lo staff. Il ragazzo c’è, ma non so ancora se comincerà la partita: ho l’opzione Bisseck, come quella De Vrij, ho diverse opzioni e devo valutare. Fermo restando che in quella posizione, con Cuadrado fuori e Dumfries non al meglio potremmo anche alzare Darmian in quel ruolo”.

    “Assolutamente sì, hanno fatto molto bene insieme nel secondo tempo contro il Salisburgo, che è stato il momento in cui abbiamo giocato meglio. A centrocampo ho tante scelte, domani sicuramente sarà titolare Frattesi, mentre devo scegliere gli altri due posti: Asllani è in grande crescita. Barella e Mkhitaryan sono importantissimi, e c’è Klaassen che mi mette in difficoltà in ogni allenamento da quando è arrivato. Sceglierò domani, fermo restando che lo farò sempre nell’interesse dell’Inter”.

  • Inter, per Pavard stop di due mesi

    Arriva una brutta notizia in casas Inter infatti il difensore Pavard su è sottoposto agli esami strumentali medici che hanno dato come esito una lussazione della rotula del ginocchio sinistro. Pavard si era fatto male sabato nel corso della sfida contro l’Atalanta. Per lui quindi stop di almeno due mesi e rientro previsto per metà gennaio circa. Non una buona notizia per il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi.

  • Inter, regina da trasferta

    Insieme all’Hoffenheim in Bundesliga, il percorso in Serie A dell’Inter di Simone Inzaghi in trasferta è perfetto con cinque vittorie su cinque lontano da San Siro. Ben 15 punti raccolti dai nerazzurri e un solo gol subito, la rete di Scamacca ieri sera. L’Inter meglio di moltre altre big europee in trasferta come Real Madrid, Manchester City e Barcellona.

  • Inter, Simone Inzaghi: “L’Atalanta è forte”

    Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha anticipato i temi di Atalanta-Inter attraverso le domande dei giornalisti ed ecco le sue dichiarazioni.

    L’Atalanta è forse la squadra più complicata da affrontare per il suo modo di giocare. Qual è l’aspetto più importante da trasmettere ai giocatori in questa gara?
    Sarà una gara impegnativa: conosciamo l’Atalanta che fa bene da anni, ha un ottimo allenatore e un’ottima società, che sta ottenendo risultati anche in questo campionato. Sarà una partita dove dovremo tenere molto alta la concentrazione”.

    La gara con la Roma ha dimostrato la costante concentrazione della squadra. Contro l’Atalanta sarà l’aspetto psicologico o quello tattico che dovrà essere più curato?
    “Tutti gli aspetti sono importantissimi: la lucidità che abbiamo avuto nelle ultime partite dovremo tenerla ben presente anche domani a Bergamo, affrontiamo una squadra che ha qualità sia tecniche che fisiche”.

    Contro la Roma, a parte il bell’intervento di Sommer, l’Inter non ha mai sofferto difensivamente. Contro l’Atalanta come cambia l’approccio difensivo?
    “Senz’altro dovremo essere sempre molto concentrati, nelle ultime partite abbiamo fatto bene a livello difensivo. Domani i ragazzi saranno sollecitati e dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme in alcuni momenti della partita, perché conosciamo bene l’avversario che incontreremo”.

    L’Inter è la squadra che ha la percentuale più alta di duelli vinti in Europa, il 56%, mentre l’Atalanta è al 50%. Significa che dobbiamo aspettarci una gara molto fisica?
    “Assolutamente sì, i dati sono importanti. Si incontrano due squadre che hanno fisicità e tante armi, domani sarà un’ottima partita su un campo tutt’altro che semplice”.

    L’Atalanta è l’unica squadra dei cinque grandi campionati europei in corso a non aver mai perso né subito gol in casa. È un ulteriore stimolo per voi?
    “La partita di per sé offre tantissimi stimoli, chiaramente conosciamo questo dato. L’Atalanta ha preso pochissimi gol e neanche uno in casa, stanno mettendo tantissima attenzione nella fase difensiva, ma è sempre stata una squadra che non concede tantissimo. Dovremo essere bravi in quest’aspetto”.

    Abbiamo più volte elogiato il valore del gruppo, ma parlando di qualche singolo quanto l’ha stupita il veloce apprendimento di tutte le situazioni di gioco da parte di Thuram?
    Marcus è stato bravo, è dal 13 luglio che tutti i ragazzi stanno lavorando molto bene, davanti c’è sempre il “noi”, non l’”io”: stanno lavorando molto bene tutti insieme, di gruppo. Marcus si è inserito nel migliore dei modi grazie all’aiuto di tutti quanti e secondo me ha ancora margini di miglioramento. Deve continuare a crescere così come sta facendo ogni giorno quando viene qui ad allenarsi”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Tutte le partite sono importanti”

    Come arriva l’Inter alla gara di domani?

    “Bene, sabato abbiamo vinto una gara importante, non semplice. Domani è importantissima, in un girone molto equilibrato, dove bisognerà tenere molto alta la concentrazione, il Salisburgo è una squadra non semplice da affrontare, che ha vinto a Lisbona contro il Benfica”.

    Si parla di Thuram, come l’ha trovato finora?

    “Le sue qualità penso che fossero note a tutti quanti, è normale che cambiando campionato e paese si poteva pensa che ci fose qualche difficoltà. Invece è stato bravissimo e bravissimi i suoi compagni. L’hanno fatto sentire subito a suo agio e ci sta dando grandi risultati, ma deve continuare così, la stagione è lunga”.

    Barella gioca?

    “In conferenza oggi ho diversi dubbi di formazione, perché quando hai un giorno in meno, come capita oggi, ho visto dieci giocatori ieri ed erano quelli che non sono scesi in campo dall’inizio contro il Torino. Gli altri hanno fatte un grande lavoro di scarico, quindi il gruppo si unirà oggi: qualcosa cambierò, le rotazioni devono essere un valore aggiunto perché giocando ogni 72 ore la fatica mentale e fisica si fa sentire. In più, ho tantissimi nazionali, devo valutare bene”.

    Sanchez è pronto?

    “Si, è pronto, è un giocatore che ho voluto fortemente qua. L’anno scorso avevamo fatto una scelta diversa e ha voluto tornare con un grande entusiasmo. Sta lavorando quotidianamente molto bene, non ha fatto grande preparazione ma ha partecipato a entrambe le soste con la sua nazionale. Non so ancora se giocherà dall’inizio, so che Sanchez e e Arnautovic sono due giocatori che abbiamo voluto: Marko ha già dimostrato dalle prime partite, Alexis è giù stato tanto tempo qui e co daranno entrambi tante soddisfazioni”.

    Vista l’esplosione di Thuram, bisognerebbe ringraziare Lukaku?

    “Per quanto riguarda Thuram, ho già risposto: sta facendo ottime cose. Poi alla Roma e a Lukaku ci penseremo tra due giorni, adesso siamo concentrati sul Salisburgo e sappiamo che dovremo essere molto concentrati, è una squadra che vince il suo campionato da dieci anni, che fa la Champions da sempre: ha cambiato tecnico ma è un allenatore che lavorato per anni nell’Accademy”.

    Il ritorno di Dumfries con Carlos Augusto?

    “Per quanto riguarda i quinti, chiaramente sono quelli che spendono più di tutti gli altri, per il sistema che adottiamo. Cercherò sempre di cambiarli a partita in corso: lo faccio quasi sempre, perché abbiamo necessità di averli e purtroppo in questo momento ci manca Cuadrado, che aveva fatto il primo mese molto molto bene e poi ha avuto questa infiammazione che non lo lascia lavorare come vorrebbe. Per fortuna ho Darmian, che ha fatto il terzo l’anno scorso perfettamente in qualche partita, come a Torino o a Cagliari, per far rifiatare Dumfires fa il quinto nel migliore dei modi”.

    Teme questo avversario?

    “Come tutti, questo ancor di più. Perchè in un girone equilibrato come il nostro, con la Real Sociedad in quarta fascia, che abbiamo visto che squadra sia, sappiamo che ogni partita sarà importante: ci vorrà grandissima concentrazione, i ragazzi sanno che il tempo non è tanto, per noi e per i nostri avversari”.

    Ci presenta il Salisburgo?

    “Una squadra che gioca bene a calcio, che ha un modulo aggressivo, anche se nella partita di precampionato avevano un sistema differente. Non è una questione di numeri, è una squadra che sa variare, che conosce diversi moduli, che verticalizza quando è in possesso, bisognerà fare una partita da vera Inter”.

    Il fatto di sapere di non poter perdere un punto la aiuta o corre il rischio?

    “La concentrazione deve essere massima, sappiamo che c’è tanto da fare e dovremo essere bravi a non guardare a cinque giorni ma a domani”.

    Cosa cambia a Pavard?

    “Siamo molto contenti di Pavard, è un giocatore perfetto nel nostro sistema e siamo contenti della scelta fatta. Ci sono determinate partite in cui ha fatto molto bene in quel ruolo, inserendosi e andando. Col Torino lo ha fatto meno, veniva da un partita impegnativa in nazionale. poi ho deciso di toglierlo solo per una questione fisica rispetto a Darmian”.

    Lautaro Martinez pallone d’oro?

    “Si, per il percorso fatto e i titoli vinti. Ci deve essere lì, quella notte. Poi non credo che vincerà, ma deve continuare così, sta facendo benissimo e in questi due anni con me ha fatto molto bene”.

    Da Onana a Sommer come è cambiata la vostra costruzione dal basso?

    “Non molto, sono rimasti gli stessi principi di gioco. Con Onana e Handanovic eravamo abituati bene, abbiamo preso Sommer anche per quello: Yann con i piedi è molto bravo, si sta inserendo bene. Poi è normale che l’Onana di settembre non fosse l’Onana che ha chiuso a aprile-maggio. Aveva le qualità tecniche, poi è cresciuto col tempo, con l’allenamento, con l’aiuto di Handanovic. Sommer ha ottime qualità, sta capendo molti principi, come Audero”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Dopo le soste non è mai facile ripartire”

    Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha presentato la prossima di campionato contro il Torino:

    “Dopo la sosta la preparazione delle partite non è semplice, perché ho avuto i giocatori solo mercoledì, i sudamericani sono rientrati ieri. Sappiamo che incontreremo un’ottima squadra, con un allenatore che è il terzo anno che è lì. Ci vorrà un’ottima Inter domani”.

    Sulle fasce può alternare diversi elementi, se dovesse scegliere una zona del campo su cui concentrare l’attenzione sarebbero le fasce?
    “Saranno importanti, sicuramente. Però entrambe abbiamo buoni giocatori di fascia e qualità in mezzo al campo: non si giocherà solo sulle fasce, ma sarà una partita intensa, che si svilupperà in mezzo al campo”.

    Otto giornate e otto marcatori diversi. Conferma la forza del gruppo…
    “Sì, stiamo segnando tanto, con giocatori diversi, ma sappiamo di poter migliorare ancora questo dato. Vogliamo più gol da tutti, dai difensori, dai centrocampisti, dai quinti e dagli attaccanti”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Difficile con così tante partite”

    Vigilia di Champions League per l’Inter di Simone Inzaghi, il tecnico nerazzurro presenta in conferenza stampa la sfida contro il Benfica, ecco le sue dichiarazioni

    Ecco la prima domanda per Inzaghi: le difficoltà con Sassuolo e Real Sociedad la preoccupano? Il Benfica la vive come una partitissima…
    “Sarà una partita impegnativa, incontriamo una squadra che gioca ad altissima intensità, che, come l’Inter, ha vinto tutte le partite in campionato tranne una. Ha già vinto la Supercoppa, è una squadra fatta di giocatori che si conoscono: ne ha cambiati 3-4, ma con gli stessi principi. Ha perso la prima partita in Champions rimanendo subito in dieci e nonostante questo avrebbe meritato altro”.

    Cuadrado è pronto?
    “Si è allenato oggi, non si allenava dalla partita col Milan. Aveva una tendinite fastidiosa, oggi non abbiamo fatto tantissimo ma ha lavorato bene: è convocato, devo ancora fare delle valutazioni, ma è un giocatore importantissimo su cui conto per le prossime gare”.

    Quali meriti si riconosce per la crescita di Lautaro?
    “Deve dirlo il ragazzo, io posso dire che come calciatore lo conoscete tutti: nei primi due anni è stato fantastico e quest’anno è partito ancora meglio. A differenza del calciatore, penso all’uomo: ha un impegno totale, tutti i giorni al massimo, e poi un grandissimo senso di appartenenza all’Inter che fa la differenza”.

    Che differenza vede nel Benfica rispetto all’anno scorso?
    “È una grandissima squadra, ha cambiato qualche giocatore perché ha inserito un portiere nuovo, ha due mediani diversi, c’è Di Maria e il centravanti è cambiato. Hanno cambiato qualche giocatore che gli dà determinante qualità, come Di Maria che conosciamo tutti, però i principi di gioco sono gli stessi. Servirà una partita molto intensa”.

    Come stanno Frattesi e Sensi?
    “Domani non ci sarà nessuno dei due. Sensi ha un problema che penso recuseremo dopo la sosta, Frattesi stiamo valutando se possa esserci col Bologna: c’era qualche speranza già oggi, ma abbiamo deciso di non rischiarlo”.

    Il Benfica ha preso un ceffone inatteso col Salisburgo: spingerà i portoghesi a essere più aggressivi o coprirsi maggiormente?
    “Va chiesto all’allenatore del Benfica: ha perso in modo inaspettato e immeritato. Si è trovato di fronte una squadra organizzata, con tanti giovani, una squadra che corre tanto, che abbiamo incontrato nel precampionato. Sarà un gruppo molto equilibrato, l’ho già detto in passato: la Real Sociedad era una delle due squadre da evitare in quarta fascia”.

    Rui Costa ha parlato solo di una settimana storta per la doppia sconfitta dell’anno scorso. Quest’anno arrivano alla partita dopo aver vinto il classico col Porto…
    “Come noi, arrivano da una vittoria: c’è entusiasmo, loro chiaramente hanno vinto il classico col Porto e noi una gara importante a Salerno. Arriveranno due ottime squadre, con tante qualità: noi abbiamo cambiato un po’ di più rispetto a loro ma siamo convinti di poter fare bene

  • Inter, Simone Inzaghi: “Avanti così”

    Per il turno infrasettimanale l’Inter giochera’ con il Sassuolo reduce dalla vittoria contro la Juve. Ecco le parole della vigilia del tecnico dell’ Inter Simone Inzaghi.

    “Arrivano da un successo importante e ci servirà una partita di livello, con tanta attenzione e determinazione. Conosco il valore della squadra e del tecnico, molto preparato e capace di dare un’ottima organizzazione sul campo”.

    I tanti impegni potrebbero indurre a rotazioni programmate?: “Molti miei giocatori hanno viaggiato tanto con le Nazionali. Siamo alla quarta partita in dieci giorni, ma per fortuna ho una rosa competitiva“.

    L’Inter di oggi subisce poco o niente e segna molto. Paradossalmente però realizza meno di quanto potrebbe?: “E’ una dato di fatto che creiamo tante occasioni, non solo da quest’anno. Creiamo con gli attaccanti, ma anche con tutta la squadra: dobbiamo però essere più determinati quando arriviamo a ridosso della porta avversaria”. In fase difensiva, si diceva, dati altrettanto confortanti. Anzi, forse di più: “Merito dell’intera squadra, dell’applicazione anche dei centrocampisti e degli attaccanti nel dare equilibrio e compattezza”.

  • La situazione di Arnautovic preoccupa Inzaghi

    Queste le dichiarazioni della società sulla situazione dell’austriaco:

    “Marko Arnautovic si è sottoposto questa mattina a esami strumentali presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano dopo l’infortunio di ieri nella gara contro l’Empoli.

    Per l’attaccante nerazzurro distrazione muscolare di media entità alla giunzione miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra.

     

    Le sue condizioni saranno rivalutate nelle prossime settimane”.

    La stima dell’assenza del numero 8 nerazzurro sarà di 45/60 giorni.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Dobbiamo giocare con onore”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico dell’ Inter Simone Inzaghi in vista dell’ esordio in Champions League.

    Qual è stata la svolta e quali sono i rischi di questo tipo di euforia, anche pensando alle parole di Guardiola?
    “Le parole di Pep fanno piacere, sappiamo come è andata la finale di Istanbul, che è stata un onore giocare. Un episodio avrebbe potuto cambiare la storia di quel match, ma ci siamo tenuti dentro l’abbraccio finale coi tifosi: sembrava che avessimo vinto. È stato un grande percorso, quest’anno ricomincia contro una squadra forte, in un campo caldo. Volevo evitare Sociedad e Newcastle dalla quarta fascia, ma ce la giocheremo come l’anno scorso, sapendo che sarà difficile ripetere quanto fatto, ma che vogliamo riprovarci”.

    Calhanoglu out, giocherà Asllani?
    “È un’assenza importante, come altre per esempio a Cuadrado. Ho tanti giocatori a disposizione, in quel ruolo abbiamo Asllani che è un giocatore importante, molto richiesto ma che abbiamo deciso di tenere con noi. Ci crediamo tanto”.

    Quindi Asllani è pronto per una partita così?
    “Assolutamente sì, è un giocatore importante che ha giocato partite importanti. È pronto, poi domani deciderò col mio staff”.

    Come si gestisce il post derby dopo un risultato così?

    “Abbiamo rivisto il match, visto le cose fatte bene e quelle che potevamo fare meglio, come in tutte le gare. Sappiamo che è stata una grandissima serata per tutti noi, però come accade spesso è il passato. Ora conta la gara di domani, sarà una partita intensa, un test molto difficile per noi”.

    L’Inter sembra più consapevole, più forte mentalmente. Pensa che dipenda dal percorso dell’anno scorso?
    “Senz’altro, il percorso che abbiamo avuto ci ha aiutato. Abbiamo fatto due anni importanti in Champions, come merita questo prestigioso club dove lavoriamo. Quello che ci ha lasciato lo scorso anno la Champions è qualcosa di speciale: io l’abbraccio della finale con i nostri tifosi non lo scordo facilmente, così come le serate di San Siro, nella semifinale del derby, col Porto, col Benfica. È stata una bellissima cavalcata, senza dimenticare quel girone difficile che abbiamo dovuto superare. Adesso arriva il difficile, però i ragazzi sanno che lavorando tutti insieme possiamo fare ottime cose”.

    Che squadra le sembra la Real Sociedad?
    “È una squadra molto organizzata, con un allenatore che è qui da tanti anni, con tantissimi giocatori che sono rimasti. È una squadra organizzata, che abbiamo visto in tutte queste partite: l’anno scorso giocava con un modulo differente, con David Silva dietro le due punte. Adesso è cambiata, abbiamo tanto rispetto: abbiamo visto giocatori di grandissima qualità, sappiamo che dovremo fare una partita importante, da vera Inter, perché affrontiamo una squadra molto molto organizzata”.

    È il momento di Frattesi e di Pavard?
    “Non lo sanno ancora i miei giocatori, non mi sembrerebbe corretto dirlo adesso. Stamattina si sono allenati tutti bene, io una formazione in mente ce l’ho: ci sarà qualche cambiamento, però per correttezza è giusto che i primi a saperlo siano i giocatori”.

    Che tipo di partita si aspetta domani? Un pareggio le andrebbe bene?
    “Non si può prevedere il risultato, sappiamo che sarà una partita difficile, intensa, perché la Real Sociedad è una squadra intensa, con ottimi giocatori: di gamba, di forza, tecnici. Dovremo essere bravi noi, ad aiutarci e difenderci insieme, per poi attaccare da squadra”.