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  • Inter, Simone Inzaghi: “Partita da non sbagliare”

    L’Inter di Simone Inzaghi prepara la sfida di Champions League contro il Porto, in programma domani alle 21. Ecco tutte le sue parole

    Come sono andati i giorni dopo La Spezia?
    “Abbiamo analizzato, abbiamo parlato, abbiamo rivisto. Però è il passato, la partita del momento è quella di domani col Porto. A La Spezia penso che perdere giocando così può capitare una volta ogni 500 partite, è capitato e ci siamo leccati le ferite. Adesso pensiamo al Porto, un avversario molto difficile contro uno stadio molto caldo. Abbiamo giocato il primo tempo a San Siro, adesso c’è il secondo e vogliamo giocarci le nostre chance”.

    Come vi siete preparati?
    “Sappiamo quello che troveremo, sappiamo che domani possiamo fare un grande salto e tornare nelle migliori otto, per due anni di fila l’Inter è arrivata negli ottavi. Non succedeva da tanto e vogliamo andare ancora più avanti. Il secondo tempo sarà ancora più stimolante, servirà concentrazione perché troviamo una squadra abituata a queste partite”.

    Calhanoglu parlava di provocazioni, Marciniak è arbitro di grande personalità. Basterà?
    “Assolutamente sì, a Barcellona fece una grande gara, mi mandò fuori meritatamente perché avevamo sbagliato il matchpoint ed eravamo sul 3-3. Fece una grande partita e sono sicuro che la farà anche domani”.

    Lukaku dall’inizio?
    “Ho parecchi dubbi, che domani scioglierò, sia su Lukaku che su Skriniar. In attacco devo ancora decidere, Skriniar è fermo da due settimane e mezzo e oggi ha fatto il primo allenamento completo in gruppo. Dovrò valutare, so cosa ha fatto Milan per essere in questa partita, dalla gara di andata quando mi ha chiesto il cambio non è riuscito più ad allenarsi e ora ha dato grande disponibilità”.

    Cosa pensa della vignetta del Porto?

    “Noi possiamo controllare quello che viene dal campo e dalla squadra. Sappiamo che è una partita molto molto sentita, fra due squadre che ci sono arrivate con pieno merito, superando due gironi difficilissimi. Domani ci sarà la resa dei conti”.

    Quanto è importante la vicinanza di Zhang?
    “Ci confrontiamo quotidianamente, dopo ogni match col presidente e coi direttori ci si parla sempre, sia nel bene che nel male. Quando le cose vanno tutto bene, è tutto ok. Con qualche sconfitta sembra vada tutta male. In Italia tutte le squadre tranne una stanno tenendo il livello dell’Inter. Siamo reduci da una sconfitta immeritata, ma questo è il calcio e i ragazzi li ho visti uniti come sempre”.

    Perché fidarsi di questa Inter domani?
    “Per quello che abbiamo fatto in questa Champions. Il giorno del sorteggio nella vostra testa non so se vi aspettavate l’Inter agli ottavi, ma noi ci credevamo tanto perché sapevamo che volevamo arrivare a questo punto. Ci siamo arrivati, abbiamo fatto un match d’andata buono però mancano i 90 più recupero di domani”.

    Quando legge che non c’è presa da parte dell’allenatore cosa pensa?
    “Penso che non ho mai risposto e alla vigilia di una gara così non mi va di farlo. So come funziona il calcio, so chi muove le critiche perché lo fa. È il campo che parla e cercheremo di farlo parlare domani, come accaduto in questi 18 mesi nel bene e anche nel male”.

    Quali saranno gli ostacoli che vi metterà di fronte la squadra di Conceicao?
    “Sappiamo che affrontiamo una squadra di qualità, l’abbiamo vista nel match di andata, è forte nell’uno contro uno. Conosciamo la statistica del Porto, le italiane negli ultimi anni hanno sempre sofferto ma ci siamo preparati nel migliore dei modi, rispettando il Porto e guardando soprattutto a noi stessi”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Dopo Bologna dobbiamo ripartire”

    Dopo la sconfitta contro il Bologna, l’Inter sarà impegnata contro il Lecce per il prossimo turno di campionato. Alla vigilia della partita contro i pugliesi il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

    Dopo Bologna la sfida con il Lecce per provare a rialzarsi subito: come ci arrivate?
    “Ci arriviamo arrabbiati per l’ultimo risultato, non vediamo l’ora di scendere in campo”.

    Cosa ha detto alla squadra? Come si supera la discontinuità?
    “Abbiamo analizzato gli errori commessi. Servirà tanta concentrazione, dovremo usare la testa in una partita difficile”.

    Che reazione si aspetta dai suoi giocatori?
    “Una reazione da grandi uomini e da grande gruppo, quale siamo”.

    Il Lecce ha sempre dato il meglio di sé contro le squadre di alta classifica: che gara si aspetta?
    “Una partita difficile, contro una squadra in salute, che gioca un ottimo calcio. Dovremo prestare attenzione perché le partite sono difficili per tutti”.

    I giocatori le stanno dando grande disponibilità a ricoprire più ruoli. È un segnale dell’unità del gruppo?
    “Assolutamente sì: squalifiche e infortuni, giocando così tanto, ci sono sempre, e di volta in volta ho chiesto a diversi giocatori di cambiare ruolo, trovando dall’altra parte grandissima applicazione”.

    Il distacco dal Napoli è molto ampio, si poteva fare meglio?
    “Sì, ma è giusto non dimenticare quello che s’è fatto bene in questi diciotto mesi, cercando di prendere il meglio”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Conceicao un amico. La Champions è sempre difficile”

    Giornata di vigilia di Champions League per l’Inter di Simone Inzaghi, che parla della partita con il Porto. Ecco le sue dichiarazioni.

    Cosa dovrà mettere in campo domani la squadra?
    “Sappiamo che importanza ha questo ottavo di finale, nel nostro percorso abbiamo fatto partite di questo tipo, penso alle due gare col Liverpool dell’anno scorso o a quelle di quest’anno con Barcellona e Bayern Monaco. Domani servirà tanta testa, a questo livello dovremo usarla in diversi momenti e uscire da alcuni momenti da squadra”.

    Domani ritroverà Conceiçao, che si aspetta, anche a livello di formazione viste le assenze?
    “Sergio domani lo ritrovo con grande piacere, è stato un ottimo compagno di squadra e adesso da allenatore sta facendo un grandissimo percorso. Ha avuto esperienze in Portogallo e in Francia, ora è tornato al Porto e sta facendo grandi cose. Gioca un calcio fisico e tecnico, a parere mio il Porto è una squadra fortissima, ha giocatori tecnici e fisici, come tutte hanno un paio di giocatori in dubbio”.

    Si deciderà a Milano o al ritorno?
    “Sono 180 minuti, il primo round lo giochiamo a casa nostra e vogliamo fare una gara di corsa, aggressività, determinazione, sapendo che abbiamo di fronte un avversario di enorme valore che ha fatto benissimo contro le squadre italiane negli ultimi anni. Ricordo Milan, Juve, Roma, Lazio: speriamo di invertire la tendenza, stiamo cercando di prepararci al meglio”.

    Con Conceiçao avete vinto tanti momenti di gioia. Cosa gli darebbe come consiglio per allenare in Italia?
    “Siamo due allenatori abbastanza giovani, questa è la similitudine. Io l’ho incontrato casualmente a Roma un anno e mezzo fa, ci siamo salutati con grande piacere e lo rivedo con piacere domani. Sergio a livello professionale farà le scelte migliori per il suo futuro, sta facendo benissimo da tanto tempo al Porto e allena la squadra più titolata del Portogallo”.

    Cosa le hanno insegnato i due ottavi Champions precedenti?
    “Sono partite internazionali, un ottavo è diverso dalla gara del girone. Qui c’è andata e ritorno, dovremo affrontarla nel migliore dei modi: sappiamo le difficoltà oggettive che troveremo, l’avversario è abituato a fare queste partite, due anni fa è riuscito a battere il Chelsea che avrebbe poi vinto la coppa. Adesso viene da dieci vittorie consecutive, è un avversario di valore ma troverà un Inter che sta bene ed è in salute”.

    Ha già deciso la coppia d’attacco?
    “Sono i dubbi… Ma non solo in attacco, chi giocherà a centrocampo, chi farà da quinto, chi in difesa. È il mestiere dell’allenatore, che quotidianamente deve scegliere e cerca di fare sempre il meglio per il bene dell’Inter”.

    C’è una favorita?
    “Non sono bravo nei pronostici. So che affrontiamo una squadra di assoluto valore, che rispettiamo molto e che ha tanta esperienza, tanta tecnica, tanto fisico, ma anche tanta qualità. Il Porto ha grandissima qualità, un attaccante come assistman che è il migliore della Champions, ha giocatori internazionali, esperienza in difesa e un portiere in grandissima ascesa”.

    Nei grandi confronti degli ultimi anni, soltanto col Barcellona l’Inter ha avuto un esito positivo. Cosa avete capito da queste esperienze?
    “Non dimentichiamo che questa squadra non arrivava agli ottavi di Champions da undici anni, l’anno scorso col Liverpool è stata una grandissima palestra e c’è grande rammarico per l’andata. Determinate partite ti fanno crescere in tutte le componenti: domani abbiamo grande fiducia ma anche grande rispetto nei confronti dell’avversario”.

    Arrivare ai quarti sarebbe un primo punto in questo biennio?
    “Io di punti non ne devo mettere, spero nella crescita della squadra sempre. Affrontiamo questo ottavo con grandissima fiducia, l’abbiamo conquistato con un percorso incredibile, sulla carta il Barcellona e il Bayern Monaco erano squadre che tutte volevano evitare. Vediamo cosa sta facendo il Barça in Liga e sappiamo cosa è il Bayern. Adesso siamo lì, l’abbiamo voluto con tutte le nostre forze, cercheremo di giocarci questo ottavo con le nostre chance”.

    C’è stata tanta differenza nei big match fra autunno e gli ultimi. Cosa ci dobbiamo aspettare domani?
    “È normale che ci saranno diverse fasi della partita, è normale che il Porto in determinati momenti ti viene a prendere e in altri dovremo farlo noi, dovremo capire quando alzare il baricentro e quando essere più accorti”.

    Dopo un anno e mezzo di Inter, cosa chiede alla squadra come salto di qualità?
    “Un miglioramento continuo, è un lavoro che va avanti nel tempo e si cerca sempre di migliorarsi quotidianamente, i ragazzi mi hanno dato sempre grandissima disponibilità. Siamo insieme da 18 mesi, ci siamo tolti diverse soddisfazioni ma vedo tanta ambizione in tutte le componenti”.

    L’Inter ha sempre imposto il suo gioco. Quello che sembra capitare negli ultimi 20-25 minuti è un calo. Come si fa domina a rimanere concentrati?
    “La partita di domani ci servirà tantissimo, oltre al cuore, la testa, in determinate partite la testa è quella che fa la differenza”.

    L’Inter salta poco l’uomo, il Porto ha diversi giocatori bravi nell’uno contro uno. Dovete migliorare sotto questo aspetto?
    “Sappiamo che siamo carenti, però è anche il nostro modo di giocare, è una statistica che stiamo guardando e vogliamo migliorare”.

    Come vede Lukaku e Brozovic?
    “Stanno molto bene, fisicamente stanno recuperando. Brozovic è stato fuori tantissimo a parte la parentesi mondiale adesso sta migliorando il suo minutaggio. Con l’Udinese ha fatto bene, Lukaku lavora da più tempo e sta migliorando, ci sta mettendo un grandissimo impegno. Per quanto riguarda entrambi, domani si cercherà di fare le scelte migliori per l’Inter: chi non partirà inizialmente sarà utile a gara in corso, in partite come queste i minuti finali sono quelli in cui si possono verificare azioni decisive e si liberano spazi da sfruttare”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Barella e Lukaku? Tutto ok”

    Domani, sabato 18 febbraio alle 20:45 l’Inter affronta l’Udinese a San Siro nel match valido per la 23^ giornata della Serie A. Queste le parole di Simone Inzaghi alla vigilia della sfida contro i friulani, riportate dai canali ufficiali del club:

    Contro la Sampdoria l’Inter ha creato tantissimo ma non ha trovato il gol: si torna subito in campo con l’obiettivo di tornare alla vittoria?
    “Noi cerchiamo sempre la vittoria. A Genova la sorte non ci è stata amica, probabilmente dovevamo essere più cattivi e precisi in zona gol, ma la squadra ha avuto l’atteggiamento giusto e ha provato a vincere la partita fino al 95′”.

    Nelle ultime tre partite l’Inter è riuscita a mantenere la porta inviolata, adesso si affronta un’Udinese fisica e molto solida: cosa potrà fare la differenza nel match di domani?
    “La solidità di queste ultime partite è un ottimo dato: è merito di tutti perché i ragazzi fanno tutti insieme la fase difensiva, da squadra. Domani sappiamo che sarà una partita tosta, contro una formazione di valore, molto forte sia fisicamente sia tecnicamente”.

    Al di là della partita di Genova, Lautaro è stato il più in forma in questo periodo e quindi il più impiegato nell’attacco: anche in vista della Champions, è necessario dargli un turno di riposo con l’Udinese?
    “Mancano ancora l’allenamento di oggi e quello di domani. Cercherò di fare le valutazioni più opportune, ma anche nella partita di domani avrò bisogno di tutti i giocatori, sia di quelli che cominceranno sia di quelli che entreranno”.

    Barella alterna fasi differenti: è sempre uno dei migliori in campo, per quantità e qualità, ultimamente però sembra essere tornato un po’ di nervosismo. Come se lo spiega lei?
    “Barella tiene tantissimo alla causa e ha una grandissima carica, ha sempre voglia di vincere. A volte questa carica lo fa innervosire, ma sappiamo tutti che tipo di ragazzo sia. Ho grandissima fiducia in lui come in tutti gli altri ragazzi”.

    La partita con l’Udinese è uno “stress test” per affrontare al meglio la Champions?
    “È una partita importante, che sarà da affrontare nel migliore dei modi. Sarò ripetitivo, ma nonostante la Champions che incombe il nostro focus è dedicato solamente all’Udinese”.

    Quanta voglia di rivincita c’è dopo una delle sconfitte più brutte dell’andata?
    “Vogliamo soprattutto fare una grande partita e vincere davanti al nostro pubblico, questo viene prima del pensiero della rivincita”.

    Udinese, Porto, Bologna: quanto si gioca della stagione l’Inter nei prossimi otto giorni?
    “Sono tre partite importantissime, tutte in una settimana. Dovremo essere bravi ad affrontarle nel migliore dei modi, sapendo che saranno match diversi tra loro, ma al momento pensiamo solo all’Udinese”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Skriniar e Lukaku devono dare il massimo”

    Ecco le parole del tecnico dell’Inter Simone Inzaghi in conferenza stampa in vista del derby di domani con il Milan
    Il derby è sempre una gara particolare, come ci arriva l’Inter?
    “Lo sappiamo, il derby è una partita sentitissima da tutti noi. Serviranno testa e cuore, noi ci arriviamo pronti a dare tutto sul campo e contenti della qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, ma a questo ci penseremo ad aprile”.

    Da allenatore, il vantaggio psicologico che si è venuto a creare dopo la Supercoppa come lo gestirà?
    “Mah, chiaramente I derby sono tutti storie a sé. In questo anno e mezzo ne abbiamo giocati tanti, sei… Quelli di coppa ci hanno permesso di vincere due trofei importanti, quelli di campionato sono stati delusioni, a partire dal primo dove abbiamo pareggiato sbagliando un rigore. La soluzione migliore è affrontarli con la giusta concentrazione, si rischia di arrivare alla partita con tante energie mentali spese”.

    Vale la Champions o ancora lo scudetto?
    “In questa fase della stagione ogni punto è molto importante per qualsiasi obiettivo, sappiamo domani cosa rappresenta”.

    Ci sarà Skriniar?
    “Non giudico le sue scelte ma l’uomo e il giocatore, che sono unici. È un ragazzo splendido, che lavora ogni giorno benissimo. Probabilmente domani sarà titolare”.

    Lukaku la sta mettendo in difficoltà in ottica formazione?
    “Romelu secondo me ha fatto un’ottima partita, in crescendo, contro l’Atalanta, più passava il tempo più migliorava. È la mia speranza, spero di riuscire a portare tutti a una condizione tale per cui possano partire tutti dall’inizio. È in crescita, come Correa… Ora toccando ferro penso di recuperare per domani, anche se mancano due allenamenti, pure Brozovic e Handanovic”.

    Come ha affrontato il tema della fascia da capitano con Skriniar?
    “Abbiamo gerarchie in base alle presenze, per quello che è successo non sarà più il capitano. Se n’è parlato molto tranquillamente con la società e il ragazzo, il capitano è Handanovic, poi scaleremo in base alle presenze con Brozovic, D’Ambrosio, Lautaro. La cosa che mi preme di più è la partita”.

    Finora bilancio in parità per lei nei derby. Ma meglio nelle coppe, peggio in campionato: è una fotografia dell’Inter da gara secca?
    “Sono i dati… Come ha detto, sono chiari. L’anno scorso ci sono stati in campionato due punti di differenza, quest’anno ci sono due punti e le partite di coppa le abbiamo fatte meglio noi. Non mi aspetto un Milan sottotono, la rispetto molto come squadra”.

    Si gioca nella stessa data del derby di un anno fa, è un motivo in più di rivincita?
    “Ho detto di non ricordare il derby di 15 giorni fa, quindi neanche quello di un anno fa. Sono partite equilibrate, decise dal singolo episodio”.

    Il Napoli così lontano vi fa giocare con più leggerezza?
    “Non cambia niente, sulla singola partita. Sappiamo che c’è questo distacco, in questo momento della stagione ogni punto è fondamentale per qualsiasi obiettivo, che sia avvicinare il Napoli o staccare le inseguitrici”.

    La sua Inter, quando ha vinto i derby, lo ha fatto con una logica. Il Milan è riuscito a vincere i suoi derby, tra cui quello decisivo per lo scudetto, mettendo delle cose in più in partita ma sembrando meno forte in generale. È così?
    “Io posso dire che si affrontano due squadre che l’anno scorso si sono giocate lo scudetto, che hanno giocato la Supercoppa, che sono attrezzate e vogliono fare la loro corsa senza pensare alle altre. In tutti i derby ho visto che sono partite particolari, che vivono sul singolo episodio, dove una singola decisione può cambiare la gara da un momento all’altro. Dovremo essere bravi a far girare l’episodio dalla nostra parte”.

    Che messaggio ha per i tifosi su Skriniar?
    “Nessuno, lo vedo lavorare quotidianamente, queste cose accadono ogni anno e bisogna abituarsi”.

    Con il rientro di Brozovic può cambiare il centrocampo?
    “Dipenderà da partita dopo partita, è un giocatore molto importante che non abbiamo dall’1 ottobre. Abbiamo avuto quattro mesi fuori Lukaku e tre mesi fuori Brozovic, due giocatori importantissimi alle cui assenze siamo stati bravi a sopperire. Calhanoglu ha fatto molto bene, Asllani sta crescendo giorno dopo giorno e sta subentrando in partite delicate come con la Cremonese e l’Atalanta. Sono contento della sua crescita e del rientro di Brozovic”.

    Quest’anno è stato il primo anno in cui Lukaku ha avuto tanti infortuni. Lei ha avuto momenti simili in carriera, ne ha parlato con lui?
    “Sì, chiaramente ci parlo tanto con Romelu, è una cosa nuova per lui e io ci sono passato: dopo i 26 anni ho avuto diverse problematiche, lui non ha mai avuto tanti di questi problemi, è tornato dopo l’infortunio e ora sta cercando di tornare al meglio. Le ultime settimane sono positive”.

    Sempre su Lukaku: ha la sensazione che il giocatore si giochi l’Inter da qui ai prossimi sei mesi? Finora è stato deludente, lui ha capito questo aspetto?
    “Quello che si gioca l’Inter è una cosa che riguarda lui, io ci parlo quotidianamente ed è dispiaciuto perché non ha potuto dare l’apporto che voleva dare, non è dipeso da lui e ora sta lavorando al meglio. L’obiettivo è portarlo alla fine senza più rallentamenti. Poi al top sappiamo tutti che giocatore è”.

    Dopo il Mondiale ha visto un Lautaro diverso?
    “Secondo me è un anno abbondante che gioca in questo modo, al di là del Mondiale o no. Negli ultimi dodici mesi ha avuto un rendimento costante ed elevato, se l’è meritato per come lavora. I primi tre mesi l’anno scorso non era in questa condizione smagliante, ma capita a tutti. Da gennaio dell’anno scorso è passato un anno solare e di calcio, ha tenuto grandissimi livelli e speriamo continui così”.

    Si fida del Milan?
    “I derby sono partite particolari. Il Milan è in un momento non positivo ma parliamo della squadra campione d’Italia, che è arrivata dopo tanto tempo agli ottavi di finale di Champions. Ha qualità e la rispetto molto, sappiamo che la troveremo in un momento particolare e veniamo dalla finale di Supercoppa. Serviranno tanta corsa e determinazione, insieme a tantissima attenzione”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “È una sfida importante”

    Vigilia di Supercoppa italiana per l’Inter di Simone Inzaghi. Il tecnico nerazzurro presenta in conferenza stampa la finale di domani della Supercoppa italiana. Ecco le sue dichiarazioni:

    L’Inter si gioca il primo trofeo stagionale, come ci arrivate?
    “Sappiamo l’importanza della partita di domani, per di più è un derby: ho letto che in finale è successo solo due volte nella storia, cercheremo di fare una grande gara in una partita importante. È il primo trofeo stagionale, vogliamo fare una grande gara”.

    Può essere il derby del riscatto?
    “Io lo considero un trofeo, l’abbiamo qui davanti a noi e non tutte riescono ad arrivarci. È il prosieguo della stagione scorsa, sappiamo cosa rappresenta: l’anno scorso l’abbiamo vinto quindi vogliamo difenderlo”.

    Pioli ha ricordato di avervi battuto l’anno scorso e anche quest’anno. Cos’hanno lasciato queste sconfitte nei derby?
    “Voglia in più. Il derby è una partita particolare, ne abbiamo fatti tanti la scorsa stagione: in campionato abbiamo vinto e perso, in coppa vinto nettamente. Sono partite sempre particolari, decise da episodi. Quello di quest’anno l’abbiamo perso non meritandolo, nel primo tempo il Milan è stato superiore ma nel secondo penso che l’Inter avrebbe meritato altro rispetto alla sconfitta”.

    C’è un segreto per far sì che l’Inter giochi come contro il Napoli o il Barcellona?
    “Dipende sempre anche dagli avversari. Io, per come abbiamo iniziato questo 2023, sono più che soddisfatto, perché sono state quattro partite una diversa dall’altra con avversari diversi. Ne abbiamo vinte tre e pareggiata una, tolto Monza sarebbe percorso netto”.

    Con le big finora avete fatto bene.
    “Purtroppo il calcio non è una scienza esatta, delle gare giocate si è fatta un’analisi e, al di là di qualche infortunio nostro e qualche altro non dipeso da noi, la squadra ha sempre fatto buone gare nonostante quest’anno ho avuto scelte limitate per le defezioni a centrocampo e in attacco. Domani non si pensa a stanchezza o infortuni, ma solo alla coppa che è in palio”.

    La partita di domani resta qui e vale quella coppa o può condizionare il resto della stagione?
    “Condizionerà, come sempre se ne parlerà. L’anno scorso mi ricordo la finale di Supercoppa con la Juventus, vinta ai supplementari con fatica e goduta il giusto perché dopo tre giorni eravamo in campo a Bergamo: per due giorni e mezzo si è parlato della vittoria, ma poi come è giusto che sia si parlava dello 0-0 a Bergamo dove si poteva fare meglio, qualche scelta che purtroppo…. Sappiamo com’è il calcio, noi dobbiamo essere bravi a fare il nostro percorso e ora pensiamo solo al Milan, una partita che stiamo preparando al meglio nonostante la stanchezza e il viaggio. Domani serve una corsa in più per il compagno”.

    Entrambe le squadre hanno difficoltà difensive.
    “Beh, io penso alla mia… Troviamo una squadra forte, con attaccanti di valore, ma sappiamo che dobbiamo lavorare di squadra: spesso si parla, sbagliando, solo dei difensori. È l’Inter che deve fare una fase offensiva e difensiva da squadra per vincere queste partite importanti”.

    Ha giocato tante volte contro il Milan, cosa c’è di speciale nel giocarla qui a Riyad?
    “Sappiamo che è un derby, che è importantissimo. Questa volta è una finale, ho letto che è successo solo due volte nella storia che Inter e Milan si incontrino per una finale di Supercoppa o di Coppa Italia. Già è speciale di per sé, lo sarà ancora di più questa volta”.

    Come sta Lukaku?
    “Ieri si è allenato parzialmente in gruppo, la mia speranza è che possa lavorare senza più avvertire dolore, cosa che non è successa nella settimana dopo Parma e quindi ieri ha fatto un lavoro parziale, oggi vedremo come andrà. Se non dovesse recuperare per domani abbiamo speranze per quella successiva con l’Empoli. Il nostro auspicio è che possa lavorare senza avvertire più dolore, per noi deve essere qualcosa in più che purtroppo non abbiamo ancora potuto avere”.

    Quale può essere la differenza in queste partite? Cosa dovete temere di più?
    “Nelle finali ho avuto la fortuna, sia da calciatore che da allenatore, di giocarne tante. Ne ho perse e per fortuna ne ho vinte di più, sono partite a sé dove ci saranno tanti momenti in cui la squadra dovrà essere brava a gestirli. Ci saranno fasi in cui il Milan avrà maggior possesso e altri in cui l’avrà l’Inter. Per quanto riguarda l’avversario, lo conosciamo: ha grandissime qualità, giocatori che sanno costruire e ripartire. È una squadra evoluta, che sta facendo un bel percorso in campionato come l’Inter, che sta diventando normale come quello dell’Inter perché abbiamo trovato un Napoli che sta facendo qualcosa di mai successo prima. Hanno fatto una buona Champions come noi, in Coppa Italia sono fuori perché hanno trovato un avversario valido”.

    Gioca Darmian?
    “È un giocatore che sta facendo bene, è una grandissima risorsa per noi, nel ruolo c’è Dumfries che sta crescendo ed è tornato dal Mondiale con un problemino che sta risolvendo. Manca l’allenamento di domani, ho qualche dubbio che mi porto fino alla fine come sempre”.

    La preoccupa la mini-crisi del Milan?
    “Le finali sono partite a sè. Bisognerà giocare nel migliore dei modi, cercando di commettere zero errori”.

    Si sta stancando di questa crociata di Sacchi sul non gioco dell’Inter?
    “Ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio senza problemi. Secondo me, sono i diretti interessati che devono capire quando, come e chi ascoltare”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Il Verona non è da sottovalutare”

    Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni della tv ufficiale nerazzurra in vista della gara di domani contro l’Hellas Verona: “Arriviamo dopo una partita dispendiosa come quella Parma, ma siamo contenti per il passaggio del turno. Troviamo un avversario che si è ripresentato in ottime condizioni, troveremo una squadra in salute”.
    Con qualche assenza quanto è importante poter gestire le rotazioni?
    “Importantissimo, in questo momento abbiamo delle defezioni, con così tante partite e i cinque cambi ho bisogno di tutti”.
    Che avversario si aspetta?
    “Sara una partita intensa, sappiamo che tante squadre giocano, sia in Italia che in Europa, con la difesa a tre, è un avversario già incontrato negli anni. Corsa, aggressività e determinazione saranno fondamentali”.

    Come sta la squadra?
    “Ho visto la squadra molto concentrata e motivata, sappiamo qual è stato il percorso delle nostre tre gare e sappiamo anche che dobbiamo migliorare perché giocando ogni tre giorni ci sono tante difficoltà”.

    Quest’anno non c’è stato un vero scatto, ma tanti alti e bassi. Come mai?
    “Su questo, considerando la sconfitta con la Roma di ottobre, poi abbiamo vinto sette gare su nove di campionato. Abbiamo perso con la Juve e c’è stato il pareggio di Monza di cui non voglio più parlare. Negli ultimi mesi abbiamo avuto un rendimento abbastanza costante, anche se sappiamo si dover migliorare”.

    Le scelte saranno condizionate anche dalla gara di Supercoppa?
    “No, sappiamo cosa ci aspetterà a Riyad, che importanza ha per noi, per la nostra società e per i tifosi. Però domani giochiamo col Verona, la squadra che andrà in campo sarà la migliore possibile. Abbiamo degli acciacchi e lo sappiamo, li stiamo monitorando e domani andrà in campo la miglior squadra possibile.”

  • Inter, Simone Inzaghi: “Finalmente ho tutti gli attaccanti disponibili”

    Vigilia di big match in casa Inter. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi presenta in conferenza stampa la sfida di domani sera contro il Napoli. Ecco le sue dichiarazioni:

    Prima domanda: un successo domani che valore avrebbe?
    “Non vediamo l’ora di ripartire. Abbiamo grande voglia di scendere in campo, la gara dell’anno scorso è stata molto emozionante e ci ha dato grande slancio per i mesi successivi. Sappiamo che affrontiamo una grandissima squadra, che a oggi è l’unica imbattuta in Europa, ma abbiamo tanta voglia”.

    Per voi è un dentro o fuori?
    “È una partita importantissima, dove la tensione sarà dalla nostra parte. Però io non la chiamerei tensione, ma il bello del calcio è disputare queste partite”.

    Come stanno gli attaccanti?
    “Posso dire che finalmente, dopo tanto tempo, ho quattro attaccanti disponibili. Nel 2022 non è mai successo. Chiaramente Lautaro è arrivato da quattro giorni, si è allenato bene, Correa negli ultimi giorni l’ho visto meglio. Dzeko e Lukaku hanno avuto più possibilità di allenarsi con la squadra. Però, al di là della partita di domani, il mio augurio è di poterli avere tutti e quattro per tutto il tour de force. Per domani devo fare ancora delle valutazioni, mancano l’allenamento di oggi e la rifinitura di domattina, ho qualche dubbio che in questi due allenamenti scioglierò”.

    Preoccupato per la situazione di Skriniar?
    “No, conosco il ragazzo ed è straordinario. Dà tutto in campo, è innamorato dell’Inter e non ho dubbi. So che, a parte Skriniar, ho diversi altri giocatori in scadenza, però so anche di avere una dirigenza forte che sta lavorando al meglio per tutte le situazioni ancora in ballo”.

    Crede ancora nella rimonta scudetto?
    “Sì, mancano 23 partite alla fine e ci sono tanti punti in palio. L’Inter, come tutte quelle che inseguono, vuole accorciare il terreno, contro un avversario che è la miglior squadra in Europa in questo momento. Bisogna fare i complimenti al Napoli e al suo tecnico, ma chi è dietro ha la speranza di accorciare. Questo però passa dal campo: noi siamo un gruppo unito, con dei tifosi straordinari, che vuole vincere tutte le partite, senza pensare ad assenze, infortuni e squalifiche”.

    Cosa aggiunge il grande ritorno di Lukaku? La squadra deve cambiare per giocare con lui?
    “Romelu sappiamo tutti le qualità che ha. È tornato con grandissima voglia e predisposizione al sacrificio. Ha avuto un infortunio che ce lo ha portato via dopo le prime partite di campionato. Siamo il secondo miglior attacco, l’anno scorso siamo stati il primo: le mie squadre hanno sempre segnato tantissimi gol. L’augurio è che Romelu e il Tucu possano darci nella seconda parte di stagione il contributo che serve per migliorare ancora di più”.

    Può essere una gara simile a quella col Barcellona?
    “Mah, le partite sono tutte storie a sé. Quello era un momento particolare, in una gara da dentro o fuori: domani è importantissima e sappiamo che il Napoli ha grandissime individualità, quindi dovremo essere bravi, ma ci saranno momenti in cui essere aggressivi e altri meno. Sarà una partita bella, con due squadre che giocano un ottimo calcio e ora sono distanziate in classifica perché il Napoli ha fatto qualcosa a cui va dato grande merito”.

    Quali sono le preoccupazioni e quali le certezze dopo una sosta così lunga?
    “È una cosa nuova per tutti. Sono più le preoccupazioni che le certezze. Non è mai successa prima una pausa così lunga, io posso dire che abbiamo lavorato bene, che abbiamo avuto qualche difficoltà con i giocatori che erano via e si stanno cercando di mettere alla pari. Chi è rientrato dal Mondiale non può avere la stessa condizione di chi è rimasto qui, ma sono soddisfatto di tutti”.

    Il Napoli ha qualche punto debole?
    “È una squadra che in questo momento sta avendo un livello straordinario. È fortissima, ha cambiato tantissimo mettendo dentro dei giocatori nuovi e funzionali, grande merito a loro e al loro allenatore. Però noi siamo l’Inter, affronteremo il Napoli con grandissima voglia come l’anno scorso, erano forti già l’anno scorso e ce la siamo cavati bene”.

    Negli ultimi anni a San Siro l’Inter ha vinto contro il Napoli.
    “Sono statistiche… Vanno lette, ma noi sappiamo che molto dipenderà da come interpreteremo la partita. Abbiamo grande rispetto di una squadra di ottima qualità che sta avendo un grande percorso. Ma noi siamo preparati e vogliamo giocare una partita di grande livello davanti ai nostri tifosi”.

    Altra statistica: solo una volta una squadra ha vinto lo scudetto recuperando 11 punti. Sapete quanto è complicato?
    “Sia l’Inter che le altre inseguitrici sanno che il divario è importante. Dovremmo fare qualcosa di straordinario e il Napoli dovrebbe interrompere il suo cammino, però lavoriamo per questo e quello che ho visto mi fa sperare bene. Poi tutto passerà dal campo”.

    Ha mandato una letterina a Babbo Natale per il mercato?
    “Ho i dirigenti sempre qui con me e che cercano sempre di rimanere operativi. Sappiamo tutti il momento che quasi tutte le squadre italiane stanno passando. Vediamo, sono sempre attenti”.

    Spalletti ha detto che non si tratta di una ripartenza, perché per loro questo campionato non conosce soste.
    “È stato un periodo lunghissimo ed è una novità per tutti. L’unica cosa che noi allenatori possiamo guardare è come si è allenata la nostra squadra e io sono tranquillo”.

    A Napoli c’è già polemica sulla designazione di Sozza.
    “Il calcio dovrà sempre migliorare, sarà un giorno fantastico quando noi allenatori e addetti ai lavori non guarderemo più l’arbitro che andrà a dirigere la nostra partita”.

    In che condizioni, anche di voglia, ha ritrovato Lukaku?
    “L’ho trovato bene, così come Lautaro. Gli olandesi li ho trovati abbastanza bene: De Vrij ha avuto un colpo e Dumfries un rallentamento, da cui sta tornando. Onana l’ho trovato tranquillo e con grande voglia di fare, c’è entusiasmo e voglia di giocare la partita di domani”.

     

  • Inter, Simone Inzaghi: “Crediamo ancora nello scudetto”

    Inter, Simone Inzaghi: “Crediamo ancora nello scudetto”

    Intervistato da Italia 1 per la trasmissione “I re del calcio’ – che andrà in onda il 29 dicembre alle 23.45 – il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, si è proiettato sulla restante stagione dell’Inter: “Credo alla rimonta scudetto, questa pausa lunga è una novità per tutti – le parole del tecnico nerazzurro -. Fino ad ora il Napoli ha fatto un qualcosa di straordinario che ha amplificato anche gli errori degli altri a partire dall’Inter. Lo scorso anno la classifica era tutta più ravvicinata, si era nel giro di tre punti davanti. Adesso invece il distacco si è ampliato, il Napoli ha fatto qualcosa che in Europa nessuno è stato capace di fare e noi gli facciamo i complimenti. Sappiamo che quanto fatto fino ad ora non basta”.

  • Inter, Simone Inzaghi: “Lukaku non ci voleva proprio”

    Senza Lukaku, e non solo, l’Inter si prepara alla gara di domani contro il Bayern Monaco, ininfluente ai fini del girone di Champions League. In conferenza stampa Simone Inzaghi presenta la gara.

    Tocca a Inzaghi: in cosa è cambiata la squadra rispetto all’andata?
    “Rispetto a settembre siamo messi meglio, è cresciuta la condizione dei singoli. Domani non conta per il girone, ma sarà una partita in un bellissimo stadio, contro una delle migliori d’Europa. Vogliamo fare una gara seria, organizzata, sapendo che ci saranno delle difficoltà, troviamo una squadra molto molto forte, con una rosa profonda”.

    Pensa mai al fatto che, senza il gol divorato al Camp Nou nel finale, questa gara poteva valere il primo posto?
    “È normale pensarci”.

    Come sta Lukaku?
    “Ha avuto un problemino alla cicatrice, nella partita di sabato quando è entrato. C’è stato un comunicato da parte della società, dovrà rimanere a riposo qualche giorno e poi verrà rivalutato a fine settimana. È un rallentamento che non ci voleva, ci stava dando dentro tanto in questo periodo, speriamo di poterlo riutilizzare prima della sosta. Brozovic speriamo che possa tornare domenica, poi si è fermato D’Ambrosio che non lo avremo fino a dopo la sosta”.

    Quanto la gara con la Juventus influenzerà le scelte di domani?
    “Sappiamo che partita abbiamo domenica, qualcosa cambierò ma non troppo. Oggi abbiamo fatto qualcosa sul campo, ma non troppo. Secondo me la squadra sta dando ottime risposte”.

    Mkhitaryan può giocare dietro Correa?
    “Dzeko ha preso una botta, Correa sta bene, Lautaro sta bene, in più abbiamo due ragazzi della Primavera che ci possono dare una mano”.

    In porta?
    “Giocherà Onana, Handanovic non è disponibile, sono passate tre settimane dal suo stop e da quando torneremo in Italia lavorerà per tornare a disposizione”.

    Domani può essere la gara di Asllani anche per dimenticare l’errore di Barcellona?
    “Al di là di quell’episodio che è alle spalle, Asllani sta crescendo tanto e mi sta mettendo in difficoltà. Da play sta facendo bene Calhanoglu, domani valuterò se da mezzala o da regista può essere la partita giusta per Asllani”.