Attraverso un comunicato ufficiale, l’Aston Villa ha annunciato l’arrivo di Lino Sousa. Il difensore portoghese classe 2005 arriva dall’Arsenal a titolo definitivo ed è stato girato in prestito al Plymouth dove avrà l’occasione di giocare con maggiore continuità e continuare a crescere.
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La Salernitana ad un passo dal cambio di allenatore
In serie A, la Salernitana sembra oramai vicina ad un cambio di tecnico. Il portoghese Paulo Sousa infatti è ad un passo dall’ esonero ed il suo sostituto sarà quasi sicuramente l’ex allenatore di Milan e Reggina, Filippo Inzaghi. Manca solo l’ufficialità di questo importante cambiamento.
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Salernitana; Paulo Sousa verso l’esonero. Piace molto Pippo Inzaghi
La Salernitana ha cominciato malissimo la stagione e complice la pausa Nazionale, il club sta pensando seriamente all’esonero di Paulo Sousa. La decisione finale verrà presa nelle prossime ore ma come possibile sostituto al presidente del club piace molto Pippo Inzaghi. Si attendono sviluppi.
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Salernitana, Sousa: “Tutte fare sono differenti e difficili”
Ecco le parole del tecnico della Salernitana Paulo Sousa.
Candreva e Coulibaly come stanno?
“Saranno convocati”.A Empoli una bruttissima Salernitana, poi un’ora positiva con l’Inter. Che partita dobbiamo aspettarci domani e perchè la stessa squadra in pochi giorni ha questa metamorfosi?
“Non ci possiamo dimenticare che ogni gara ha complessità differenti. Nel primo tempo di Empoli abbiamo avuto molta difficoltà a causa della velocità collettiva e individuale del nostro avversario, la loro pressione è stata efficace. Noi abbiamo sbagliato tante decisioni prestando il fianco al contropiede. Nella ripresa siamo cresciuti e abbiamo avuto qualche occasione per pareggiare pur peccando in incisività e non riuscendo a trovare contromisure nelle transizioni difensive. Anche l’Inter ha sofferto il nostro attacco alla profondità. Siamo stati più performanti grazie allo stadio pieno e agli stimoli che ti trasmette una gara contro chi vuol vincere il campionato. Gli episodi ci stanno penalizzando, oggi li stiamo soffrendo di più rispetto al passato e per questo chiedo ai ragazzi di essere più efficaci. Mi aspetto una partita diversa dalle altre. Palladino è uno dei giovani allenatori italiani che sta proponendo un calcio moderno e innovativo, lo apprezzo tanto e ha uno stile ben riconoscibile. Hanno qualità nel possesso palla, tutti hanno voglia di giocare e di essere nel vivo dell’azione e quando non trovano spazi sanno sempre risolverla con la giocata individuale. Il Monza mette in difficoltà chiunque, anche le big. Chiedo disponibilità fisica ai nostri calciatori, sappiamo benissimo cosa dobbiamo fare a livello strategico”.Che contromisure adotterete?
“Nel corridoio centrale sono fortissimi e bisogna stare molto attenti. Credo che la gara si deciderà sulle fasce e nei duelli individuali: chi troverà spazi e creerà superiorità numerica avrà più possibilità di vincerla”. -
Serie A, Empoli-Salernitana: prima vittoria per Andreazzoli, traballa Sousa
A volte si dice che dalle ceneri si può rinascere, più forti di prima. Non basta leccarsi ferite ma bisogna dar tutto per far sì che la situazione cambi in meglio e Andreazzoli all’Empoli sembra averlo fatto. Infatti in questo turno infrasettimanale di Serie A, è arrivata la prima vittoria dei toscani a danno della Salernitana. Il match è stato tutto sommato equilibrato sotto tanti aspetti ma forse non sul più importante. La voglia di vincere. Dai padroni di casa è trasparso proprio il desiderio di prendersi i 3 punti, cosa che dall’altra parte non è successa. Forse anche per questo i Granata sono apparsi quasi impotenti dopo il gol di Baldanzi, che li ha costretti a rincorrere. A tutto questo si è aggiunto anche l’infortunio di Candreva, il giocatore più importante nello scacchiere di Paulo Sousa, la cui panchina ora traballa. L’Empoli invece si gode la serata, sperando di poter riuscire a ricucire questo bruttissimo inizio di stagione.
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Salernitana, Sousa: “Preferisco il calcio giocato al mercato”
In conferenza stampa ecco le parole del tecnico della Salernitana Paulo Sousa, pronto a presentare la sfida con il Lecce. Ecco le dichiarazioni.
Partiamo dal mercato. Soddisfatto?
“Non ho molta voglia di ripetermi rispetto a quanto detto. Nella conferenza precedente dissi che l’analisi arriverà dopo quella del direttore e aspetterò la conferenza di oggi per aggiungere qualcosa di mio. Il mercato ha avuto un impatto molto importante sulla squadra. I nuovi hanno bisogno di tempo per integrarsi, qualcuno vive in albergo senza famiglia e altri non dicono mezza parola d’italiano o di lingue che posso comprendere. Quindi devo lavorare anche su questo aspetto. Occorre pazienza, da parte di tutti. Sta a me integrarli il prima possibile, per loro è una nuova sfida e il processo acquisitivo sarà diverso da calciatore in calciatore. Cabral è l’unico che conosce già la serie A ed è quello forse più adatto ad ambientarsi con facilità. Anche il sistema di gioco che attuava la sua precedente squadra può essere d’aiuto, ma io non lo vedo solo come un esterno”.Quale sarà il modulo che adotterete?
“Già con l’Udinese, in corso d’opera, c’è stato qualche cambiamento. La lettura della partita è parte importante della strategia, durante la stagione vedrete tante cose. Sono molto concentrato sulla crescita collettiva e questa passa da un lavoro individuale. Tanti giocatori si devono stabilizzare sul piano emotivo, devono imparare un po’ la lingua italiana e devono conoscere meglio i compagni di squadra. Per rendere bene in campo sono tante le componenti che incidono. Noi vogliamo che quanto prima tutti possano essere all’altezza dei risultati che vogliamo raggiungere”. -
Sousa, Salernitana: “Non parlo di mercato”
Il tecnico della Salernitana Paulo Sousa, è pronto a presentare la sfida in programma domani pomeriggio allo stadio Arechi tra i granata e la Ternana in coppa Italia. Ecco le sue parole.
Iniziano le competizioni ufficiali, quanto conta la gara di domani in coppa Italia in ottica processo di crescita?
“Tutte le partite, come ho detto dal primo giorno, sono importanti. Tutte. Quella di domani fa parte delle gare importanti. Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi e mi aspetto l’atteggiamento giusto da parte di tutti. Non voglio risparmio di energie psicofisiche, pretendo impegno. L’errore tecnico ci può stare, così come quello tattico, ma sui comportamenti lavoriamo tanto ed è un’attitudine imprescindibile per la Salernitana. Ho un numero ridotto di giocatori, questo è vero, e sono obbligato a gestire con molta difficoltà un organico corto. Devo tenere al massimo tutti i giocatori in ottica Roma, purtroppo durante il ritiro non ho potuto gestire il minutaggio sul piano agonistico e domani accadrà la stessa cosa. Soprattutto in determinati ruoli. Sono settimane di rischio infortuni perchè il volume aumenta, così come l’intensità. Domani sarà una partita competitiva, la responsabilità è nostra e so che anche il mio collega Lucarelli ha avuto qualche difficoltà nella costruzione della rosa. Hanno aggiunto qualità, conosco poco a livello collettivo della Ternana. So però cosa Cristiano ha fatto con le sue squadre”.Perchè tutte queste difficoltà sul mercato? Mancano attaccanti, centrocampisti, esterni offensivi…
“Le risposte ve le devono dare il direttore e il presidente. Io avevo parlato con entrambi già prima della fine dello scorso campionato. Era chiaro di cosa avessimo bisogno. C’era bisogno della punta centrale, di due esterni alti, di due centrocampisti, di un centrale difensivo che possa agire da terzino. Volevamo cambiare caratteristiche. Oggi questa rosa ha bisogno anche di un trequartista in più. Iervolino ha promesso una rosa più forte di quella dell’anno scorso e dobbiamo avere fiducia, ci sono ancora 19 giorni a disposizione e tocca a loro dare le risposte”.Proverete a vincerla subito per evitare supplementari?
“A me interessa vincere. Non posso gestire granché. Daniliuc salterà tante partite, Bohinen morfologicamente sta facendo molta fatica e non riesce a mantenere ritmi alti. Va aiutato a trovare continuità. Mazzocchi e Dia si stanno riprendendo dagli infortuni e si stanno integrando. Il numero è veramente ridotto, ma le partite si possono vincere all’inizio o alla fine. Vogliamo metterla subito sul binario giusto, abbiamo più responsabilità rispetto alla Ternana. Io parlo di intensità, ma ci sono due tipi di intensità: quella fisica ma soprattutto quella mentale. La testa ti fa correre più veloce e ti fa fare le scelte giuste grazie alla capacità di leggere le cose in anticipo. La Ternana battaglierà, spesso hanno perso con un solo gol di scarto. Voglio vedere la lingua da fuori come una cravatta”.Chi gioca in porta?
“Costil giocherà in coppa, Ochoa in campionato” -
È rottura tra Sousa e la Salernitana, si pensa a Gattuso
Tra la Salernitana ed il tecnico portoghese Paulo Sousa è rottura. Nonostante Sousa abbia raggiunto la salvezza, non ci sarebbero più i margini per andare avanti.
Ora la società campana dovrà cercare un sostituto ed il nome più gettonato è quello di Gattuso che tra l’altro da giocatore ha vestito nella stagione 1998/1999 la maglia della Salernitana. Vedremo se questo cambio di panchina si concretizzerà. Ma sembra proprio che il rapporto i granata e Sousa sia agli sgoccioli.
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Sousa a un passo dal rinnovo con la Salernitana
Dopo l’ottima salvezza ottenuta con la Salernitana, il tecnico Paulo Sousa che era subentrato in corsa, adesso sarebbe molto vicino a rinnovare il suo contratto con la società campana per almeno altri due anni. Infatti, per l’allenatore portoghese è pronto un contratto fino al giugno del 2025.
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Salernitana, Sousa: “Siamo contenti dell’obiettivo salvezza”
Paulo Sousa tecnico della Salernitana presenta la sfida in programma domani pomeriggio allo stadio Olimpico e parla anche di futuro dopo la salvezza raggiunta matematicamente ieri. Ecco le sue parole.
Mister, salvezza raggiunta e possibilità di parlare di futuro. Sousa può dire che resterà a Salerno?
“Io non dico mai bugie, su niente. Il contratto è molto chiaro, con la salvezza esiste già un futuro. Sto benissimo a Salerno, mi piace tantissimo la Salernitana, sono un allenatore e una persona che ama costruire e seguire un processo. Sono ambizioso, ci sarà tempo per confrontarci con il presidente che, a mio avviso, ha la mia stessa ambizione. A suo tempo pensammo esclusivamente ad accordarci sul presente per arrivare alla salvezza. Il futuro è iniziato dal mio primo giorno di lavoro, ho battuto su concetti come l’identità che fanno la differenza. Ora ci dovremo concentrare sulla scelta dei giocatori, sarà decisivo stabilire chi resta, chi va e chi arriva. Ho detto a Iervolino che abbiamo un direttore sportivo capace, bravo a far quadrare i conti e a ricercare calciatori assieme al suo staff. Ha il mio stesso realismo e questo è importante. Io ho le idee chiare. Vorrei stabilità. Questa città deve essere coinvolta ogni giorno, giornalisti compresi. Solo così si crea quella chimica che aiuta ad ottenere i risultati. Ci saranno anche momenti difficili ed è in quel momento che la stabilità emozionale di tutti può spingerci oltre le difficoltà. Iervolino ha preso un direttore sportivo giovane, ambizioso, bravo, preparato. Conta molto prendere le decisioni nel più breve tempo possibile. Poi i club non dipendono dall’allenatore, ma dal tipo di calcio che vuole proporre con la propria squadra. Altrimenti non è un progetto. E, in base alle idee, scegliere lo staff tecnico. La mia risposta è chiara, dopo la salvezza il contratto si allunga”.Il calcio italiano propone società indebitate, club con poche disponibilità economiche, proprietà straniere non identificabili. Lei ha la convinzione che Salerno sia un’isola felice che può contare su un presidente di spessore differente?
“Non voglio fare un’analisi così negativa. Il calcio italiano, anzi, sta arrivando in alto a livello europeo e lo testimoniano Roma, Inter e Fiorentina in finale. Con tutte le problematiche che possiamo avere, ma il dato di fatto è questo. Questo sport mi ha dato un equilibrio economico ed emozionale, quando vedo un presidente come il nostro che sborsa i soldi di tasca sua devo avere rispetto e dare il massimo. Sempre. Il discorso è generale. Bisogna lavorare sulle strutture, sugli stadi, sui campi di allenamento. Solo così si ottengono i risultati, e rinnovo i complimenti alle tre qualificate in finale”.A Roma spazio a chi ha giocato meno per approfondire le valutazioni sul futuro?
“Anzitutto un’analisi del nostro avversario. C’è un collega portoghese a cui faccio i complimenti, è stato il valore aggiunto per tutti gli allenatori portoghesi. Ha vinto tutte le competizioni europee, è unico al mondo sotto questo punto di vista. E sono convinto che continuerà a vincere. Ha una voglia tremenda di arrivare all’obiettivo, è super preparato, si sa adattare e ha plasmato la Roma a sua immagine e somiglianza. Lo stimo, se fai la differenza in tutti i campionati europei vuol dire che sei bravo. Non c’è altro da aggiungere. E non è vero che non hanno fase offensiva. Tutt’altro. Difendersi benissimo e ripartire è una qualità, grazie ai loro tifosi possono pressare alto e mettere in difficoltà chiunque. Noi proveremo a sfruttare gli spazi a disposizione, vogliamo creare difficoltà a chi ha fermato il Leverkusen senza subire gol per 180 minuti. L’idea della Roma è chiara. Non si basano tanto sul possesso palla e sul controllo, ma alternano cambi di velocità per arrivare il più in fretta possibile sul corridoio laterale smarcando chi si inserisce centralmente. Sono forti sui cross, sulle palle inattive, si muovono bene dopo aver riconquistato palla a metà campo. La verticalità è un fattore che sfruttano bene, è un avversario costruito con logica e che ha le idee chiare. A noi tocca essere noi stessi, con le armi che abbiamo a disposizione. Sarà bello confrontarsi con una Roma difficile da battere e super equilibrata. Percepisco, però, che la gente, i calciatori, l’ambiente ci credono. E tanto. La vera vittoria è questa: il fatto che ciascuna componente sente che la Salernitana può ottenere risultati contro chiunque. Tutti ci dicono: “Andiamo a vincere”. Vuol dire che stiamo trasmettendo a tutti la mentalità che piace a me”.Per Paulo Sousa questa salvezza equivale a togliersi qualche sassolino dalle scarpe dopo che l’Italia le ha mostrato poca attenzione?
“Non è semplice prendere decisioni, a volte vuoi aprire porte che sono completamente serrate. Tra allenatore e calciatore è differente prendere decisioni. Io ho sempre cercato di scegliere contesti che potessero portare ad una crescita umana e professionale. Ovunque posso lavorare sono felice. Quando ho scelto di fare questo mestiere mi piaceva tanto l’idea di aiutare gli atleti a crescere. Ogni squadra è una micro società in cui tutti devono coesistere, il rapporto umano è quello che fa sempre la differenza e che va oltre i dettami tecnico-tattici. Oggi credo di essere un tecnico e un uomo più pronto, riesco a godermi fino in fondo questa professione e lo reputo un passo in avanti per proseguire nella mia carriera”.Come ha trovato la squadra dopo la notizia della salvezza matematica?
“So che devo incidere su tutti. Non solo sui calciatori. E’ una questione di identità e mentalità. Ci siamo allenati bene, come sempre. Anzitutto abbiamo studiato l’avversario guardando video. Poi ho fatto i complimenti ai calciatori per tutto quello che hanno fatto durante la stagione, compreso il periodo di gestione Nicola. Noi abbiamo la fortuna di essere in una scuola di vita straordinaria che è il calcio, ogni giorno c’è una sfida diversa da vincere. Tocca a noi avere la voglia di migliorarci ogni giorno, la mentalità vincente si costruisce anche in questo momento che siamo aritmeticamente salvi. Ogni essere umano è diverso, so che la maggior parte del gruppo è in una direzione giusta e chi è in leggero ritardo deve adattarsi, altrimenti andrà da un’altra parte”.Come si convincono i giocatori richiesti sul mercato a restare a Salerno?
“Bisognerà prendere decisioni anche in base alle indicazioni economiche del presidente. Anche nelle squadre top si vendono determinati giocatori di un certo spessore e credo che succederà pure a Salerno. Ma parto da una base diversa rispetto a quella di Nicola. In questi mesi Iervolino ha dovuto rifare tutto, oggi invece ci sono dei punti di partenza che ci aiutano a lavorare meglio. Valuteremo il futuro dei calciatori in prestito. Già dalla prossima settimana spero di sedermi attorno ad un tavolo col presidente e col direttore sportivo per avere le idee chiare”.Qual è stato il momento più bello di questa esperienza?
“Percepire la crescita quotidiana dei calciatori, la loro voglia di competere contro qualunque avversario sia in casa, sia in trasferta. Non c’è una partita in particolare che ha determinato. In alcuni momenti siamo stati fortissimi, in altri siamo calati. Siamo riusciti a conquistare il nostro pubblico, dopo la partita contro la Lazio ho detto sempre che la chimica con i tifosi è fondamentale. Per la crescita della Salernitana e della società non possiamo prescindere da questa gente straordinaria. Non sempre otterremo dieci risultati utili di fila, sarà in quei momenti di difficoltà in cui spingeranno e faranno la differenza. Tutti vogliono vivere emozioni, faremo di tutto per renderli felici. Il tifoso non è uno spettatore, ma parte integrante del lavoro di ogni giorno. E io voglio emozionarmi assieme a loro”.