Vittoria dell’Atalanta pochi nella Youth League con l’Arsenal. La compagine di mister Bosi ha battuto con un poker per 4-1 gli inglesi.
Gol per i bergamaschi di Comi, Fiogbe e Steffanoni e di Artesani. La rete dei Gunners di Dowman.
Mohamed Ihattaren trequartista 22 anni ha firmato ufficialmente con gli olandesi dell’RKC Waalwijk: un contratto annuale con opzione poi per un’altra stagione.
Il comunicato ufficiale
“L’RKC Waalwijk ha aggiunto Mo Ihattaren alla squadra per la stagione in corso. Il 22enne centrocampista, che ha giocato tra l’altro con PSV e Ajax, ha firmato un contratto di una stagione a Waalwijk, con un’opzione per un altro anno”.
Domani scatta la 6ª giornata del campionato di Serie B, con la Cremonese che se la vedrà con il Catanzaro al ‘Ceravolo’.
Ecco le parole del mister grigiorosso Giovanni Stroppa:
“A Catanzaro non è mai semplice giocare al di là che in panchina sieda un allenatore piuttosto che un altro. Sulla falsariga della stagione scorsa, questa squadra sta mantenendo il suo modo di stare in campo e l’ultima partita l’ha certificato. La fisionomia del Catanzaro non è cambiata e la rosa mi sembra molto completa e forte: ci aspetta una partita difficile su un campo difficile, in un ambiente stimolante che ci deve dare le giuste motivazioni. Sarà una partita difficile dove gli episodi, le palle sporche i contrasti faranno la differenza: dovremo essere determinati e concentrati, giocando con personalità fino alla fine”.
La nota va poi alla rosa: “Se le assenze costringono a rivedere le idee tattiche? No, non direi. A ogni modo dietro siamo contati, potrebbero giocare i 3 di sabato con Sernicola quale alternativa. Davanti le scelte sono definite, ma certe dinamiche me le tengo fino a domani sera perché voglio garantirmi la possibilità di incidere anche nei cambi. Johnsen? È un altro aspetto di quanto appena detto. Devo scegliere se farlo entrare anche a partita iniziata per incidere con le sue vivacità e velocità oppure posso pensare di farlo partire dall’inizio: ma è una riflessione che risolverò in queste ore”.
Il discorso si sposta poi alle tre imminenti trasferte, comprensive anche della gara di Coppa Italia. Viene chiesto al mister se potrebbero dare un indizio sul tipo di stagione che i suoi andranno ad affrontare: “Non posso fermarmi a pensare a quello che potrebbe essere: è ciò che accadrà a fare la differenza. Sappiamo che con una vittoria sabato ci saremmo ritrovati tra le primissime e invece non vincendo siamo dietro: non dobbiamo assolutamente abbassare la testa e continuare nel nostro lavoro. La squadra è in netta crescita ma è chiaro che dobbiamo trovare continuità nei risultati. Però in questo momento non è giusto guardare la classifica: pedalare e lavorare a testa bassa sono le cose fondamentali”.
Dopo il 9-2 contro il Bayern Monaco in Champions League la Dinamo Zagabria ha scelto di esonerare l’allenatore Sergej Jakirović.
Ecco il comunicato ufficiale:
‘La GNK Dinamo informa il pubblico che è stata concordata una risoluzione amichevole del contratto con l’attuale allenatore dei Blues, Sergej Jakirović. La prima squadra sarà guidata a breve termine dall’attuale membro dello staff tecnico, Sandro Perković, fino a quando non verrà presa una decisione su una nuova soluzione a lungo termine.
Sergej Jakirović ha assunto il ruolo di allenatore della Dinamo in un momento delicato, subito dopo la turbolenta partita contro i greci dell’AEK nel terzo turno delle qualificazioni alla Champions League, quando il capo allenatore Igor Bišćan è stato licenziato. Sergej Jakirović ha guidato la squadra per gran parte dell’annata agonistica precedente, coronata da un doppio titolo, segnato da ben 11 vittorie consecutive. In quella stagione, la squadra ha disputato 51 partite ufficiali e ha concluso in vetta con otto punti di vantaggio sul Rijeka, secondo classificato, e una differenza a due cifre rispetto alle altre concorrenti. Jakirović ha guidato esattamente 60 partite dalla panchina azzurra in un anno e 29 giorni, registrando 41 vittorie, nove pareggi e 10 sconfitte. Inoltre, ha trascorso mezzo anno senza sconfitte in partite ufficiali, dal 14 marzo e la partita persa contro il PAOK a Salonicco fino a questo venerdì 13 e la perdita di punti contro l’Hajduk. In quell’intervallo ha disputato 21 partite ufficiali senza sconfitte. Ha concluso il suo mandato con la vittoria del campionato, la coppa dei vincitori della Coppa, il piazzamento negli ottavi di finale della Conference League e l’accesso alla Champions League.
Ringraziamo di cuore Sergej Jakirović per tutto quello che ha fatto per il nostro club e gli auguriamo buona fortuna e successo per la sua carriera futura”, la chiosa dell’annuncio del club croato.’
Il saluto del presidente della Dinamo Velimir Zajec.
“Prima di tutto, voglio ringraziare Sergej Jakirović per tutti i risultati che ha ottenuto. Abbiamo avuto una piacevole collaborazione, mi ha lasciato l’impressione di una persona di qualità e gli auguro buona fortuna per la sua carriera futura. La cosa più importante in queste situazioni è rimanere umani e mettere al primo posto gli interessi della Dinamo. Ora spetta a tutti noi prendere una decisione di qualità sul nuovo allenatore in questo momento difficile per la Dinamo e tornare a vincere”, ha dichiarato il numero uno della Dinamo Velimir Zajec.
Per la partita di sabato contro la Juventus, il tecnico del Napoli Antonio Conte parla in conferenza stampa. Per una sfida carica di significati.
“Prima di iniziare vorrei rivolgere un piccolo pensiero per la scomparsa di Totò Schillaci, a soli 59 anni viene a mancare un calciatore ed una persona soprattutto per noi del Sud che è un po’ l’emblema, una persona che ce l’aveva fatta ad arrivare in alto, rappresentava per noi tutti un grande esempio. Sono davvero rattristato e dispiaciuto, ho avuto la fortuna di giocare con lui alla Juve quando avevo 21 anni, lui era già affermato. Un pensiero alla famiglia per la perdita di un’ottima persona”.
Questa partita arriva troppo presto per testare il livello della sua squadra?
“Come ho detto prima del Cagliari, un po’ per tutte le squadre, col mercato che è finito così tardi, c’è una fase di assestamento. Alcuni nuovi sono arrivati da pochi giorni e devi fronteggiare poi tre partite con chi è partito. Stiamo tutti lavorando sodo per trovare la giusta quadra, chi ha tempo non aspetti tempo, ogni partita vale tre punti. Stiamo cercando tutti la quadra ma c’è anche la necessità di vedere buone prove e fare punti perché questi valgono a fine anno. Mi aspetto di dare continuità, di crescere, sotto tanti punti di vista, non fermarci a pensare cosa è stata l’ultima partita e non illuderci perché ogni santa partita per noi è un test”.
Gara particolare per tutti, anche per lei, per la città, per la squadra. E’ esagerato definirlo già un esame?
“Ogni gara è un esame, lo è stato a Cagliari per alcuni aspetti, temperamentali, su un campo difficile a livello ambientale. A volte può essere un esame a livello tattico, ambientale, temperamentale. Dobbiamo affrontarlo con la massima serietà al di là di chi c’è di fronte”.
Napoli in ricostruzione, Juve reduce dal terzo posto ed ha speso 200mln.
“Ci auguriamo possa essere una sfida che conti qualcosa, sia per loro che per noi, oggi è presto per dirlo. Partiamo su due livelli diversi, rispetto all’anno scorso ci sono 18 punti da recuperare, ma sicuramente entrambe avranno voglia di rivalsa. Non penso che una squadra come la Juve possa accontentarsi di arrivare terza ed a distanza siderale dall’Inter, noi non possiamo pensare di finire 20 punti dietro loro, il Milan e 40 dall’Inter. Partiamo da differenti livelli di partenza, ma ci auguriamo al ritorno in casa nostra che si possa parlare con maggiori certezze”.
Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Torino Vanoli alla vigilia della sfida del campionato di Serie A.
E’ un Verona: che emozioni proverà domani?
“E’ un’emozione speciale. Ho deciso di abitare lì, è una città splendida e calcisticamente ho vinto un campionato di B. Tornare al Bentegodi è un’emozione”
Che partita sarà domani?
“Sarà complicata, come tutte. Il Verona ha perso con la Lazio ma è rimasta in partita fino alla fine, in casa ha fatto risultati e sono una squadra di gamba, pericolosa con le ripartenze”
Vlasic può essere titolare?
“No. E’ semplice: i lungodegenti hanno un programma, lui è importante e una recidiva sarebbe troppo pericolosa, voglio completare il percorso. Ha fatto rifinitura e ha fatto bene, deve fare un lavoro metabolico e dalla prossima sarà in gruppo. Non sarà convocato”
Coco sarà convocato?
“Sì. Poi vediamo domani mattina come sta…Siamo stati fortunati, lui e Vojvoda non hanno grossi infortuni. Coco era più un crampo, domani facciamo l’ultimo test e decido. Vojvoda continua il suo percorso di recupero”
Cambierà quindi la difesa: cambia anche la struttura della squadra? Passerà a quattro?
“Devo studiare le caratteristiche. Quando si inizia un processo, si dà stabilità. Poi durante la gara si può cambiare: è un’ipotesi passare a quattro o continuare come stiamo facendo. Siamo nel calcio moderno, dobbiamo fare entrambe le fasi. Ci vuole tempo per completare il processo, la perfezione è difficile”
Quali sono le riflessioni post Lecce?
“Ai ragazzi ho fatto vedere tutta la partita, a volte riguardandoti capisci dove puoi migliorare. Tante transizioni sono derivate da errori tecnici, una squadra come la nostra deve sbagliare molto meno”
Come ha visto Maripan?
“E’ un giocatore d’esperienza e personalità, pur non in condizione ottimale. E’ normale per chi è arrivato alla fine del mercato, ma sono tutti pronti a giocare. Maripan, come succede per Pedersen e Sosa, serve tempo per arrivare ai meccanismi. Ma allo stesso tempo si pensa ai risultati: Maripan, se parte titolare, ha esperienza per dare contributo”
Quanto tempo serve per capire che campionato può fare il Toro?
“Non c’è un tempo. Dobbiamo lavorare e pensare di partita in partita: è iniziato un processo nuovo, dopo che vieni da una metodologia di tre anni vuole tempo. E a volte un allenatore di tempo ne ha poco, lo si è visto: cerco di far combaciare le cose, non mi esalto dopo l’Atalanta e non mi abbatto dopo il Lecce. Fa parte del processo, un po’ come capita con i carichi di lavoro, e ci stanno gli alti e bassi”
Vanja ha parlato d’Europa: come organico, siete da prime sette in classifica?
“Sono contento di sentire un mio giocatore che si prende queste responsabilità. Un allenatore dice che bisogna dimostrarlo sul campo: siamo in una fase di crescita come gioco e come uomini, stiamo recuperando e dobbiamo inserire i nuovi. Ci sarà tanto lavoro”
Come sta Sanabria?
“Deve imparare a diventare un giocatore importante. L’ho detto e lo ripeto, a questa società ho chiesto quattro attaccanti importanti perché per me era fondamentale: con Karamoh, il quartetto si giocherà le sue armi. Domani sceglierò, tutti devono essere pronti perché c’è bisogno di tutti”
Nico Gonzalez nuovo giocatore della Juventus si presenta in conferenza stampa.
Le emozioni del primo gol?
“Sono contento. Per me era un sogno segnare con questa maglia. Sono molto felice”.
Thiago Motta cosa ti chiede di fare?
“Noi sappiamo cosa fare. Vogliamo prenderci la responsabilità. Questo è quello che chiede il mister”.
Cosa vi può far diventare grandi?
“Giocare bene a calcio con la palla a terra. È questa la strada giusta. Dobbiamo restare uniti e compatti, questo porta al risultato positivo”.
Stai lavorando per giocare da prima punta?
“Lavoriamo ogni giorno in questo. Uno gioca a destra, a sinistra o punta. Abbiamo grandi giocatori. Chi non gioca titolare è pronto per entrare e cambiare ritmo alla squadra. Stiamo lavorando troppo ogni giorno e quella è l’idea”.
C’è una posizioni che preferisci in campo? Hai un idolo?
“Il fideo Di Maria. Per me è un idolo sia dentro che fuori dal campo. In campo sono sempre felice, posso fare il portiere senza problemi”.
Hai parlato con Di Maria della Juve?
“In quel momento non ho parlato con nessuno, eravamo concentrati alla Coppa America. In vacanza ho iniziato a pensare a questa scelta. Quando arriva la Juve non devi pensare, ma dire si”.
Che Vlahovic hai trovato?
“Lo conosco ed è migliorato davvero tanto. Quando l’ho visto alla prima partita ho detto questo è forte. Aiuta sempre la squadra. È un bravo un ragazzo che merita il meglio”.
Saresti disposto a rinunciare a dei gol per farne fare 30 a Vlahovic?
“Noi aiutiamo la squadra, è questo il lavoro nostro. Non si tratta se faccio gol, assist, ma conta il meglio per la squadra. Dobbiamo continuare su questa strada per portare risultati positivi
Siete pronti per lo Scudetto? Cosa pensi di tutte queste partite?
“Noi siamo la Juventus e dobbiamo pensare partita dopo partita. Non voglio pensare a dopo, per stare bene dobbiamo pensare partita dopo partita. Calendario? Per noi è bellissimo. Siamo tutti giocatori che vogliamo giocare a calcio. Per fare così dobbiamo mangiare, riposare e dormire bene”.
Come va il tuo ambientamento in squadra?
“Sono così come hai detto te. Sono contento. Qua c’è un gruppo bellissimo con bravi ragazzi e voglio ringraziarli tutti”.
Cosa ti ha impressionato della Juve e Thiago Motta?
“Mi ha impressionato tanto. Ho parlato tanto con Paredes, Di Maria, Dybala e Soulè. Mi hanno detto di come funziona tutto. Lui (indicando Fabris ndr) mi ha fatto sentire come un figlio. È un allenatore incredibile e mi da la libertà di cui ho bisogno in campo. Voglio ringraziarlo”.
Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola presenta in conferenza stampa la gara di domani pomeriggio contro l’Empoli. Ecco le sue dichiarazioni.
Ci saranno modifiche di formazione considerata la seconda gara in 5 giorni?
“Vedremo. Abbiamo avuto qualche difficoltà a livello fisico, ma ci siamo. Indubbiamente per me sarà una gara particolare, ma vado avanti. A me interessa il risultato e andare avanti”.
Potrebbe esserci una frenesia di vincere?
“Stiamo facendo quello che dobbiamo fare. Non mi aspettavo di essere già competitivo, e questo grazie ai ragazzi. Sono professionisti seri. E’ chiaro che dobbiamo ancora migliorare, ma sono fiducioso e felice”.
Corsi ha detto di essere rimasto deluso dal suo addio.
“E’ stato molto gentile per quello che ha detto. La mia scelta era data da una sfida che volevo fare. Ho incontrato gente seria, che sa fare il proprio lavoro. A me interessa essere focalizzato sulle mie scelte. Il calcio è fatto anche di queste cose”.
Il Cagliari crea, ma segna poco. Potrebbe creare ansia?
“Non dobbiamo diventare frenetici, ma desiderosi di migliorare e concretizzare. In Italia si tende a guardare sempre ciò che non funziona. Ricordiamo che abbiamo iniziato un discorso, e i ragazzi lo sanno. La prospettiva non deve portare a dimenticare l’obiettivo. Quando si gioca bisogna mantenere sempre alta la concentrazione ed avere equilibrio. Le aspettative devono essere equilibrate. Sono convinto che se anche l’ambiente avrà fiducia, i ragazzi giocheranno con serenità, entusiasmo e convinzione. Non basta correre e stop. Bisogna farlo con criterio”.
Come sta Gaetano? Potrebbe esserci una possibilità per Pavoletti o Lapadula?
“Assolutamente sì. Tutti sono a disposizione. Dobbiamo crescere soprattutto a livello di collettivo. Domani potrei fare scelte diverse. Pavo e Lapadula sono due atleti importanti, ma devo guardare ciò che ritengo più produttivo”.
Come è cambiata l’Empoli?
“C’è un allenatore diverso con diverse idee tattiche. E’ una squadra veloce, sa ripartire, non ha un grandissimo possesso palla, ma per scelta. Dovremo aspettarci una squadra pronta ad aggredirci da vicino, nonchè a chiudere ogni spazio. Sarà una gara altamente combattuta, ma sono convinto che abbiamo i mezzi per fare nostra la gara”.
Solo 1 goal in 4 gare. Casualità?
“E’ un problema che possiamo ovviare cercando di mandare in goal più elementi, anche non attaccanti. Casualità? Non mi piace parlare di questo. Mi soffermo sul fatto che le occasioni vengono create, ma dobbiamo migliorare sulla freddezza nel concretizzarlo e nella qualità. Ma sono convinto che lo faremo”.
Come sta Luvumbo?
“Credo che Viti dovrà stare attento. Zito lo vedo bene, deve imparare a gestire la scelta finale”.
Ecco il programma completo dei quarti di finale della Copa Libertadores.
Mercoledì 18 settembre
Colo-Colo – River Plate 1-1
Fluminense – Atlético Mineiro 1-0
Botafogo – São Paulo 0-0
Giovedì 19 settembre
Flamengo – Penarol
Quarti di ritorno
Martedì 24 settembre
River Plate – Colo-Colo
Mercoledì 25 settembre
Atlético Mineiro – Fluminense
São Paulo – Botafogo
Giovedì 26 settembre
Penarol – Flamengo
Ecco di seguito le dichiarazioni in conferenza stampa dell’allenatore dell’Empoli, Roberto D’Aversa in vista della gara contro il Cagliari.
Qual è l’ulteriore step che chiede ai suoi ragazzi?
“In questo momento non manca niente, perché bisogna ragionare sulle squadre che abbiamo affrontato. Il fatto di aver fatto bene le prime partite non significa che non possiamo avere difficoltà domani. Il Cagliari ha giocato alla pari contro il Napoli, nonostante il risultato pesante, hanno investito molto e sono forti. Sappiamo che l’ambiente spinge molto, le difficoltà che ci può dare quel campo. Dobbiamo essere bravi sotto l’aspetto fisico ma anche sotto l’aspetto mentale, non sarà una gara tattica ma fatta di duelli. Credo che sia la più difficile”
Quali sono le insidie della gara?
“Le insidie principali è che affrontiamo una gara fisica, con qualità, che ha ottimi giocatori. Basta guardare i sessanta minuti giocati contro il Napoli, il cui risultato finale è dettato da episodi. Noi dovremo essere bravi a fare arrivare gli episodi dalla nostra parte e per farlo dobbiamo andare in campo cercando la prestazione. Pur sapendo che affrontiamo una squadra che gioca con grande intensità”
Con l’infortunio di Sazonov si può creare una falla?
“Sono arrivati successivamente dei giocatori, ci dobbiamo abituare che giorno dopo giorno ci possono essere nuovi titolari. Dobbiamo essere pronti quando si è chiamati in causa, ci vuole lo spirito di adattamento anche nel ricoprire più ruoli. Lo fanno con la massima intensità e il massimo impegno. Dispiace chiaramente per lui, per l’infortunio, ma andremo avanti”
Ci sono delle similitudini tra Cagliari ed Empoli?
“Non mi permetto di giocare sul gioco dei miei colleghi, secondo me similitudini non ce ne sono. Noi proponiamo un certo tipo di calcio, la partita che ci aspetta lo sappiamo. L’anno scorso hanno avuto uno stadio che spingeva, dobbiamo essere pronti dal primo minuto perché partiranno forte ma dobbiamo duellare fino alla fine”.
Come sta Sambia?
“Sono valutazioni da fare, bisogna valutare il minutaggio che può avere. Lui ha avuto un infortunio, piano piano dobbiamo portarlo a regime, se c’è bisogno lo schiererò. Può giocare in tanti ruoli, ha un ottimo calcio”
De Sciglio come sta?
“Per la partita di domani è disponibile, poi il minutaggio va valutato. Sicuramente la sua esperienza domani ci può servire”
Andrà in panchina o visto il cammino finora resterà in tribuna?
“La scaramanzia è dei deboli, poi dalla tribuna di Cagliari si vede male. Per cui andrò in panchina”.