Tag: Spazio Calcio

  • David Luiz è svincolato, due club sull’esperto difensore

    David Luiz è svincolato, due club sull’esperto difensore

    David Luiz è diventato da pochi giorni un giocatore svincolato. Infatti, ha lasciato il Flamengo.

    Il difensore brasiliano di 37 anni è seguito da due squadre, il Corinthians e la Fortaleza stanno seguendo con attenzione l’esperto giocatore che arriverebbe a parametro zero.

  • Il Venezia su Juan Jesus del Napoli

    Il Venezia su Juan Jesus del Napoli

    Il Venezia di Eusebio Di Francesco per cercare la permanenza in Serie A nel calciomercato invernale di gennaio cercherà dei rinforzi importanti.

    Un nome nella lista dei lagunari è il difensore Juan Jesus in scadenza di contratto a giugno del 2025 con il Napoli. Il Venezia lo segue con grande attenzione, perché servirebbe un rinforzo nel suo reparto arretrato.

  • L’ Atalanta vuole Frendrup per il centrocampo

    L’ Atalanta vuole Frendrup per il centrocampo

    L’ Atalanta in questa stagione vuole puntare veramente in alto è in testa alla classifica e vuole giocarsi fino in fondo le sue possibilità in chiave scudetto e anche in Champions League.

    Nella sessione invernale del calciomercato, la Dea non rimarrà ferma. Infatti, i bergamaschi puntano con decisone a Frendrup mediano danese classe 2001 del Genoa. Sarebbe un importante rinforzo per il centrocampo della squadra di Gasperini.

  • Fiorentina, Kean: “Alla Fiorentina sono rinato”

    Fiorentina, Kean: “Alla Fiorentina sono rinato”

    L’ attaccante della Fiorentina Moise Kean ha parlato di vari argomenti in una interessante intervista. Ecco le sue parole

    Doppia cifra in campionato e primo disco in uscita… E’ felice?

    “Sì assolutamente. Mi è sempre piaciuto fare musica nei giorni liberi, mi permette di staccare. Bisogna fare quello che ci rende felice e a me la musica rende felice. Ascolto sempre musica, mi fa sentire bene”.

    Ci racconta la prima chiamata con mister Palladino?

    “Mi ha chiesto come stavo, come era il mio umore. Non erano vacanze tranquille, dovevo prendere delle decisioni. Lui mi ha convinto col suo progetto, questa cosa mi ha fatto sentire bene. Mi ha fatto capire di avere fiducia in me e che avremmo potuto fare grandi cose”.

    Una bella stagione dopo le difficoltà della scorsa.

    “Questo fa capire tanto: dopo il buio c’è sempre la luce, per me lo scorso anno è stato difficile, meno male ho trovato la Fiorentina che ha creduto in me, così come il mister”.

    29 dicembre, ecco la sfida contro la Juventus.

    “E’ una data importante. Sono tornato alla Juve che avevo grandi aspettative, volevo essere protagonista. Poi ci sono state delle scelte che non mi andavano bene e questo mi ha tirato giù di morale, in più ci sono stati gli infortuni e mentalmente quindi non c’ero. Se non hai la fiducia dell’allenatore e della squadra non stai bene, ho dovuto gestirmela da solo. Sono andato giù di morale ma sapevo che un giorno sarebbe toccato a me”.

    Chosen, il titolo del suo primo album

    “Il prescelto. Nelle mie zone mi hanno sempre dato questo nome… Nella musica mi viene tutto naturale, ho tanti amici che cantano. Quando sei fatto per fare una cosa ti viene naturale… Mi diverto a stare sul palco e far sentire agli altri il mio messaggio”.

  • La Fiorentina al lavoro per il rinnovo di Dodo

    La Fiorentina al lavoro per il rinnovo di Dodo

    Il difensore brasiliano classe 1998 Dodo è al lavoro con la Fiorentina per il rinnovo del contratto con il club viola.

    È stato proposto a Dodo il rinnovo del contratto fino al giugno del 2029, con un ritocco del suo ingaggio.

    Dodo è uno dei pilastri della Fiorentina di Palladino.

  • Ricci-Torino rinnovo non semplice

    Ricci-Torino rinnovo non semplice

    Samuele Ricci classe 2001 regista del Torino ha il contratto in scadenza con la squadra granata nel giugno del 2026.

    Purtroppo da quanto sembra non c’è accordo tra le parti sul prolungamento del contratto.

    Milan, Inter ed i club della Premier League sono alla finestra per vedere se ci sono margini per la trattativa.

    Ricordiamo che l’Empoli ha il 10% sull vendita di Ricci.

  • Inter, Bisseck è contento del rinnovo

    Inter, Bisseck è contento del rinnovo

    Bisseck sta diventando un pilastro dell’Inter di Simone Inzaghi. In un’intervista ha parlato di vari argomenti tra cui anche il rinnovo del contratto fino al 2029 con il club dei nerazzurri:

    “Firmare un contratto per un grande club come l’Inter è emozionante. Per me è un grande segno di fiducia e rispetto perché non credo che in molti pensassero mi comportassi così bene da subito, quindi sono semplicemente felice di averlo fatto. Ho ancora molta strada da fare, posso ancora fare molto meglio, ma penso che la direzione sia quella giusta”.
    All’inizio della scorsa stagione ha incontrato un po’ di difficoltà e ha giocato poco.
    “A dire il vero me l’aspettavo perché quando guardi da dove vengo, dal campionato danese, non una delle leghe più competitive d’Europa, sai che sei un po’ indietro nelle gerarchie. Ho impiegato il primo mese per ambientarmi, penso di averlo fatto bene. Alla fine, è tutto nella tua testa. Devi essere mentalmente forte perché è molto facile perdere la fiducia, soprattutto all’inizio quando giochi pochissimo. Ma devi andare avanti e aspettare la tua occasione, per farti trovare pronto, perché spesso è l’unica che ti capita”.
    Ha qualche rimpianto per la gara persa in Coppa Italia contro il Bologna l’anno scorso? Lì giocò da titolare.
    “Vogliamo vincere ogni competizione, quindi non è che pensiamo di recuperare in questa stagione. Prepariamo seriamente ogni gara”.
    Come ricorda il suo primo gol in A con l’Inter?
    “Un po’ come una favola perché era il giorno prima di Natale, la mia famiglia era allo stadio. Se segni a San Siro, vivi un’emozione diversa. In trasferta non è la stessa cosa. Quando senti l’intero stadio che grida il tuo nome cinque volte e vedi i tuoi compagni felici, è un’emozione difficile da descrivere”.
    A Bologna poi segnò un gol arrivato su assist di Bastoni. Da braccetto a braccetto.
    “Non sapevo che Inzaghi avesse detto che per un gol così avrebbe pagato la cena alla squadra, gli parlerò (ride, ndr). Ma non è qualcosa che abbiamo preparato, penso la gente esageri un po’. Sì, è pazzesco un gol così, ma noi vogliamo semplicemente segnare. Sappiamo che quando Bastoni ha la palla può succedere qualcosa, cerca di creare occasioni. Quel giorno ero lì, non so cosa ci facessi in posizione così avanzata, ma ero nel posto giusto al momento giusto”.
    Inzaghi chiede ai difensori di essere anche dei registi aggiunti.
    “È sicuramente un modo diverso di giocare, ma già in Danimarca avevo molta libertà giocando da terzo difensore di sinistra, quindi ero già abbastanza abituato. Abbiamo grandi responsabilità come difensori: dobbiamo costruire da dietro, essere aggressivi e tenere bene la linea. Ecco perché ci vuole tempo prima che l’allenatore si fidi di te, in quella posizione non è facile, facciamo muovere l’intera squadra. Ma è bello e divertente. Hai molta libertà, l’allenatore si fida di te perché sappiamo quando dobbiamo dribblare. Credo sia un modo di giocare diverso in tutta Europa”.
    Come è il suo rapporto con Inzaghi?
    “Parliamo molto, so che si fida di me. Sa che quando sono in campo la qualità non cala. Sono molto contento di come sta andando”.
    Il ricordo più bello dello Scudetto?
    “Se devo essere altruista, quando abbiamo vinto il derby, anche se non sono sceso in campo. Se devo essere sincero, ricordo a malapena la gara, quando l’arbitro ha fischiato la fine è stato incredibile. Il modo in cui è esploso lo stadio, la felicità dei compagni. Il significato della seconda stella è davvero indescrivibile, un qualcosa che non dimenticherò mai”.
    Anche la festa a Milano?
    “Sì, anche…”.
    Come spiegherebbe in famiglia il soprannome ‘Bisteccone’?
    “Non so come sia successo, nei commenti social ho visto questo soprannome. Ero confuso, soprattutto perché non sapevo l’italiano in quel periodo. Ma ora mi chiamano così anche i miei compagni e i miei familiari. È un po’ troppo a questo punto (ride, ndr). Penso comunque che ci siano soprannomi peggiori, ma non ho dovuto dare spiegazioni a casa perché la mia famiglia segue molto da vicino la mia carriera”.
    Come procede la sua vita milanese?
    “È bello vivere a Milano, specialmente per me che ho sempre vissuto in piccole città. È qualcosa di nuovo per me perché c’è sempre qualcosa da fare, posti da vedere. Mi piace e basta. Anche se i prezzi degli affitti potrebbero essere più bassi, il resto è abbastanza bello”.
    Ha incontrato Travis Scott, come è stato?
    “Mi piace l’hip hop, era ancora la pre-season quando un membro dei media mi ha chiesto se volessi andare al suo concerto. Io ho pensato: ‘Perché no?’. Non mi aspettavo di incontrarlo davvero perché non sono il tipo di ragazzo che va ai concerti o roba del genere. Non mi piacciono i posti con troppa gente. Non abbiamo avuto molto tempo per parlare, ma è stato super cool. Uno degli aspetti più belli della vita da calciatore sono le esperienza fuori dal calcio”.
    Quali sono i vostri obiettivi a livello di club e quali sono quelli suoi personali?
    “Vogliamo vincere tutte le competizioni a cui partecipiamo, vogliamo sicuramente ripeterci in campionato, vincere Supercoppa e Coppa Italia. Stiamo cercando di vincere tutto perché pensiamo di avere la forza per farlo. A livello personale, invece, voglio giocare il più possibile. Penso di essere partito bene in questa stagione, ho giocato molto di più: se facciamo un parallelo con l’anno scorso, a questo punto della stagione credo di aver più che triplicato il minutaggio. Quindi voglio avere continuità nelle prestazioni, penso sia questa la cosa più importante per un difensore su cui tutti possano contare. Poi, ovviamente, vorrei ricevere la prima chiamata dalla Nazionale, magari a marzo quando giocheremo qui (a San Siro, ndr) contro l’Italia: questa sarebbe una bella storia. Penso di essere sulla buona strada, le cose stanno andando bene”.
    Qual è il suo rapporto con la vittoria e la sconfitta?
    “Odio perdere più di quanto ami vincere, lo posso dire sinceramente. Perdere dà una sensazione di non senso, è come se una parte di te morisse. Non tutto il corpo, ma il tuo fegato o qualcosa di simile. Mi irrita in senso negativo. Vincere è bello, ma perdere mi fa davvero male, mi fa arrabbiare. Ma alla fine l’obiettivo è sempre la vittoria, quindi non giochiamo per non perdere, ma per vincere”.

  • Bundesliga, cambio di panchina all’ Union Berlino

    Bundesliga, cambio di panchina all’ Union Berlino

    Dopo la sconfitta con il Werder Brema, l’Union Berlino ha esonerato il tecnico  Bo Svensson. Ecco la nota del club.

    “L’FC Union Berlino continuerà la stagione con una nuova squadra di allenatori. Bo Svensson e e il suo staff sono stati esonerati questo venerdì. Nei prossimi giorni verrà presa una decisione su chi riprenderà la preparazione della squadra a partire dal 2 gennaio 2025″.

    Horst Heldt, Ad dell’Union Berlino, ha dichiarato.

    “Dopo un’analisi dettagliata della prima parte di stagione siamo convinti che sia necessario un cambiamento significativo per invertire la tendenza. Abbiamo quindi deciso di non continuare la collaborazione con Bo Svensson, Babak Keyhanfar, Kristoffer Wichmann e Tijan Njie. Vorremmo ringraziare Bo Svensson e il suo team per il lavoro svolto e auguriamo loro tutto il meglio per il loro futuro”.

    L’Union Berlino dopo 15 giornate di campionato in Bundesliga è 12o in classifica con 17 punti.

  • Roma, Ranieri parla del futuro incerto di Pellegrini

    Roma, Ranieri parla del futuro incerto di Pellegrini

    Il tecnico della Roma Claudio Ranieri, in conferenza stampa, ha parlato del futuro incerto di Lorenzo Pellegrini.

    La sua posizione su Pellegrini, qual è?

    “Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte le valuteremo come tutte le altre, né più né meno. Io mi auguro che lui possa restare qui con noi, ma vorrei che anche lui fosse contento di stare con noi”.

  • Serie A, le probabili formazioni della 18a giornata di campionato

    Serie A, le probabili formazioni della 18a giornata di campionato

    Ecco le probabili formazioni della 18esima giornata del campionato di Serie A .

    EMPOLI-GENOA (sabato, ore 15.00)

    EMPOLI (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajili, Pezzella; Gyasi, Anjorin, Grassi, Henderson, Cacace; Esposito, Colombo.

    Allenatore: D’Aversa.

    GENOA (4-3-2-1): Leali; Sabelli, Bani, Vasquez, Martin; Frendrup, Badelj, Thorsby; Zanoli, Vitinha; Pinamonti.

    Allenatore: Vieira.

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    PARMA-MONZA (sabato ore 15.00)

    PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Leoni, Balogh, Valeri; Keita, Sohm; Man, Hernani, Cancellieri; Bonny.

    Allenatore: Pecchia.

    MONZA (3-4-2-1): Turati; Izzo, Pablo Marì, Carboni; Birindelli, Bianco, Bondo, Kyriakoupoulos; Maldini, Caprari; Mota.

    Allenatore: Bocchetti.

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    CAGLIARI-INTER (sabato ore 18.00)

    CAGLIARI (4-2-3-1): Sherri; Zappa, Mina, Luperto, Obert; Makoumbou, Adopo; Zortea, Gaetano, Augello; Pavoletti.

    Allenatore: Nicola.

    INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro.

    Allenatore: Inzaghi.

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    LAZIO-ATALANTA (sabato ore 20.45)

    LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Isaksen, Castellanos, Zaccagni.

    Allenatore: Baroni.

    ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta; Pasalic; De Ketelaere, Lookman.

    Allenatore: Gasperini.

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    UDINESE TORINO (domenica ore 12.30)

    UDINESE (3-5-2): Sava; Kristensen, Kabasele, Toure; Zemura, Lovric, Karlstrom, Ekkelenkamp, Ehizibue; Thauvin, Lucca.

    Allenatore: Runjaic.

    TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Pedersen, Ricci, Linetty, Gineitis, Sosa; Karamoh, Sanabria.

    Allenatore: Vanoli.

    NAPOLI-VENEZIA (domenica ore 15.00)

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia.

    Allenatore: Conte.

    VENEZIA (3-4-2-1): Stankovic; Altare, Idzes, Sverko; Zampano, Andersen, Nicolussi Caviglia, Ellertsson; Oristanio, Busio; Pohjanpalo.

    Allenatore: Di Francesco.

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    JUVENTUS-FIORENTINA (domenica ore 18.00)

    JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao, Yildiz, Mbangula; Vlahovic.

    Allenatore: Motta.

    FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Cataldi; Colpani, Gudmundsson, Beltran; Kean.

    Allenatore: Palladino.

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    MILAN-ROMA (domenica ore 20.45)

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Thiaw, Theo; Terracciano, Fofana; Chukwueze, Reijnders, Jimenez; Camarda.

    Allenatore: Fonseca.

    ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Angelino; Dybala, El Shaarawy; Dovbyk.

    Allenatore: Ranieri.

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    COMO-LECCE (lunedì ore 18.30)

    COMO (4-2-3-1): Reina; Van der Brempt, Moreno, Goldaniga, Kempf; Sergi Roberto, Da Cunha; Fadera, Strefezza, Nico Paz; Belotti.

    Allenatore: Fabregas.

    LECCE (4-3-3): Falcone; Dorgu, Baschirotto, Jean, Gallo; Coulibaly, Berisha, Rafia; Pierotti, Krstovic, Morente.

    Allenatore: Giampaolo.

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    BOLOGNA-HELLAS VERONA (lunedì ore 20.45)

    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Beukema, Lucumì, Miranda; Freuler, Pobega; Orsolini, Ferguson, Odgaard; Castro.

    Allenatore: Italiano.

    HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Duda, Belahyane, Lazovic; Sarr, Suslov; Tengstedt.

    Allenatore: Zanetti.