Dopo la sconfitta contro l’Inter, il Venezia affronta il Parma domani alle 15.
Il tecnico dei veneri Eusebio Di Francesco parla in conferenza stampa in vista del match ed ecco le sue dichiarazioni.
Vi aspetta una partita importante. Come si affronta il Parma?
“Una avversario che ha fatto molto bene fuori casa, a volte non ha raccolto quanto meritato, come con la Juventus. Un po’ come l’Inter sa ribaltare velocemente e con qualità l’azione con giocatori importanti davanti, con velocità e tecnica. Sanno tenere il ritmo alto”.
Ci saranno tutti a disposizione?
“Tutti tranne Bjarkason, rientra dalla prossima completamente a disposizione. Abbiamo puntato sulla continuità sul lavoro, poi la strategia che cambia di partita in partita. Non è una squadra che fa grande possesso palla dentro la gara, ma è una squadra verticale”.
La partita di Milano ha lasciato consapevolezze nuove?
“Sì, ma non ci deve far smettere di lavorare nel percorso lavorativo che stiamo portando avanti. Stiamo crescendo, manchiamo in continuità”.
Si aspetta un impatto veemente da parte del Venezia, una squadra arrembante? Ci sono giocatori forti come Man, Mihaila, Sohm.
“Bonny è molto bravo, c’è anche Cancellieri e ce ne sono altri, hanno veramente tanta qualità. La parola “arrembante” mi piace. L’attenzione può cambiare in certe situazioni, ma noi giochiamo in casa”.
I cambi sono fondamentali per lei?
“Ultimamente sì, prima un po’ meno. Stiamo crescendo anche da questo aspetto. Ci saranno dei cambiamenti anche in questa partita”.
Stankovic?
“Filip inizialmente è ovvio che dovesse un po’ assorbire, poi lui è un grande lavoratore è c’è una grande competitività all’inteno della rosa. Al di là delle parate mi è piaciuta la sua gestione della palla. Ha avuto quella serenità e calma che lo contraddistingue. Oristanio? Deve continuare a lavorare e poi è un attaccante e deve fare gol”.
In vista della gara contro l’Inter, il tecnico del Napoli Antonio Conte parla inconferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni
Che effetto le fa il ritorno a San Siro da capolista?
“Fa sempre un certo effetto dove si è lavorato, duramente, è un carico di emozioni, torni indietro nel tempo, è inevitabile ripensare a tante cose, tanti episodi. Sicuramente un bell’effetto tornare dove ho lavorato. E vinto? Sì, due anni felici. Il primo siamo arrivati secondi, abbiamo perso la finale di EL, nel secondo vincemmo lo Scudetto. E’ stata una bellissima esperienza che porto dentro di me, come tutte quelle passate che ho vissuto al massimo”.
Ha letto le frasi di ADL, somigliano molto alle sue. Che effetto può produrre sull’ambiente? Può togliere qualcosa come entusiasmo?
“Le parole del presidente non le ho lette. Qualsiasi cosa abbia detto, un tecnico non deve commentare ciò che dice il proprio presidente, deve ascoltare e andare avanti. Non c’è da commentare. Il presidente l’ho visto settimana scorsa, non mi ha detto niente, se a voi ha detto altro di diverso… (gli viene riassunto l’intervento, ndr). Sono considerazioni sue, non commenterò mai le parole del presidente, lui è a capo di tutto ed è giusto esprima il suo pensiero. Io sono al di sotto”.
I 3 punti sono più importanti per l’Inter campione in carica o per il Napoli in ricostruzione.
“Sono importanti, sono sempre 3 punti, è inevitabile che affrontiamo una squadra che oggi, per tutto ciò che ha dimostrato, è la squadra più forte, hanno lavorato benissimo ed oggi sicuramente si mettono in una posizione un po’ più alta rispetto a tutte le altre. Va dato merito a loro, hanno fatto un grande lavoro dai dirigenti all’allenatore ai calciatori, sono cresciuti tutti ma sono 3 punti per loro e per noi, si giocherà la partita e non andiamo a San Siro per sventolare bandiera bianca prima di iniziare, ma convinti di giocarci le nostre carte, poi vedremo cosa accadrà. Noi la stiamo preparando in maniera importante, come facciamo sempre, non andiamo lì a lasciare i 3 punti prima ancora di giocare. Sarà un test importante, ci misureremo con la migliore e sarà importante per capire i nostri progressi, non dimenticate che ci arriviamo da prima in classifica, può dire tutto o niente, è l’obiettivo è di rimanere in testa alla fine della classifica”.
Dopo il lavoro vittoria di Madrid, il Milan torna in campo per il campionato di Serie A domani per la sfida al Cagliari. Ecco le dichiarazioni di Paulo Fonseca tecnico del Milan.
Quanto è importante non vanificare Madrid domani a Cagliari?
“È importante avere in mente le cose buone che abbiamo fatto, ma è importante anche capire che a Cagliari sarà una partita diversa. Dobbiamo essere un’altra squadra per poter giocare con il Cagliari. Sarà una partita totalmente diversa. Da mercoledì ho smesso di pensare a Madrid per pensare a Cagliari: serve l’atteggiamento giusto per vincere domani”.
È possibile che Madrid cambi la testa della squadra?
“Anche prima della partita di Madrid, la squadra aveva la consapevolezza di cosa potesse essere. È vero che la vittoria col Real porta più fiducia ai giocatori, ma tutte le partite sono importanti. Non penso che la partita col Real sia più importante di quella col Cagliari. Dobbiamo tornare ora sul campionato, che è diverso”.
Musah largo una opzione one shot?
“È stata una strategia per Madrid. Non lo so se possiamo farlo in altre partite. Magari sì, magari anche con altri giocatori… Ma è stata principalmente una strategia per Madrid, per le caratteristiche dei giocatori del Real”.
Come sta Morata?
“È stata una situazione strana: in un esercizio ieri si è scontrato con Pavlovic, Inizialmente non pensavo fosse che fosse un problema come quello che poi è stato, ma non è pronto per giocare domani. Sta bene, ma non è pronto”.
Morata ha detto che Leao deve capire che può fare la storia del calcio…
“Domani Leao titolare. Io ho detto dopo Madrid che può fare ancora meglio, soprattutto in alcune situazioni. Dobbiamo tutti capire che domani sarà una partita totalmente diversa, soprattutto per Leao, con marcature individuali e senza tutto lo spazio che ha avuto contro il Real. Ma mi aspetto un Rafa dello stesso livello”.
Si aspetta anche qualche gol in più da Leao?
“Leao ha avuto situazioni negli ultimi 30 metri di uno contro uno, ne ha avuto nove, dieci… Può migliorare nell’ultima scelta. È chiaro per tutti che possa anche migliorare difensivamente. Dobbiamo continuare a lavorare con lui per farlo migliorare su queste questioni, che sono importanti sia per lui per la squadra”.
Domani importante per tornare in alto in classifica?
“È importante per tutto. Non possiamo perdere punti. Non ha senso questa vittoria sul Real se poi non vinciamo col Cagliari. Sarà, però, una partita totalmente diversa”.
Qual è il suo rapporto con Leao?
“Buono ed è stato sempre buono. Io non posso dire tutto. Ogni allenatore ha una strategia. Io ho cercato di avere una strategia con Rafa, forse non è stata la migliore, poi ne ho provata un’altra e mi sembra abbia avuto qualche effetto… Io non ho mai avuto problemi con Rafa. Lui ha accettato bene la situazione e ha avuto la reazione che io volevo. Mi aspetto che Rafa possa continuare così. Se questa è la soluzione, magari possiamo vedere Rafa più volte in panchina (ride, ndr)…”
Come si spiega che nelle due partite più difficili abbiate mostrato la vostra migliore versione?
“Ci sono diverse spiegazioni. Prima: questo tipo di partite sono una grande grande motivazione per i giocatori; i giocatori affrontano queste partite con più motivazioni che in altre partite. E questa è la motivazione per cui io sono più preoccupato di giocare con il Cagliari piuttosto che contro il Real. Secondo: sono partite totalmente diverse. Quando giochi contro squadre come il Real, ciò che non devi fare è non avere coraggio, perché queste squadre concedono spazio, si può giocare, puoi controllare la partita e questo porta fiducia. Alle volte è più difficile giocare contro Monza o Cagliari che contro il Real Madrid. Contro il Real, noi abbiamo spazio per giocare. Domani sono sicuro che non avremo lo stesso spazio per giocare”.
Paolo Zanetti parla in conferenza stampa per presentare Fiorentina-Hellas Verona, ecco di seguito le parole del tecnico dei veneti.
Il miglior attacco delle piccole e la squadra che vince di più tra le piccole?
“Sono numeri che ci ricordano che siamo una squadra con dei valori e che se vogliamo tutti insieme possiamo ottenere dei risultati. Tutto è sempre frutto di un lavoro di squadra. D’altra parte ci sono dei numeri negativi su una fase difensiva che dobbiamo mettere a posto ma sulla quale ho visto dei passi in avanti, frutto di un lavoro diverso che è stato fatto. Serviva ritrovare un’unità di pensiero che abbiamo ritrovato nell’ultima partita facendo vedere le nostre qualità e segnando tre goal ad una squadra forte”.
Belahyane?
“Torna e se la gioca, probabilmente arriveremo a giocare con un centrocampo a tre. In ogni caso serve tempo, c’è spazio per tutti e anche con la pausa nazionali torneranno giocatori che avranno giocato tanto. Ci sono scelte per merito o demerito e scelte per esigenze tattiche”.
Come si trova equilibrio tra fase offensiva e difensiva?
“Con una fase difensiva di squadra, in cui attaccanti devono dare una mano e centrocampisti devono essere bi-fase. Bisogna aiutarsi a vicenda senza dimenticare mai chi siamo. Dobbiamo avere uno spirito di squadra straordinario. Avendo più spirito dei nostri avversari abbiamo messo in difficoltà chiunque. Oggi non siamo una squadra che può essere una via di mezzo. Questo fa parte anche del processo di crescita che dobbiamo fare. Serve trovare continuità di prestazioni nel tempo”.
Continuità di formazione?
“Ho dei dubbi, ho una squadra tipo in testa che ho potuto vedere poche volte per defezioni e squalifiche varie ma la continuità va data nel sistema di gioco. I ragazzi devono conquistarsi il posto per poi mantenerlo perchè poi quando si perde tutto viene messo in discussione”.
Quanto conta la gara con la Fiorentina?
“La Fiorentina è una squadra molto forte, costruita benissimo, che ha trovato una quadra, ha inanellato una serie di vittorie tra campionato e coppe che l’ha portata in alto. Non possiamo permetterci nessun tipo di calo o appagamento. La reazione che abbiamo avuto è stata importante ma non basta, serve mantenere un livello alto di prestazione, c’è un calendario difficile e dobbiamo riuscire a starci dentro. Tra Roma, Fiorentina e Inter pensavamo di fare 0 punti invece siamo già a tre, quindi le partite bisogna giocarle tutte e cavalcare l’entusiasmo che abbiamo trovato dopo la vittoria”.
Tensgtedt?
“E’ un ragazzo che vuole partecipare molto alla manovra e questo lo porta lontano dalla porta, non ci possiamo permettere nessun giocatore che non faccia la fase difensiva ma lui sta facendo bene, con la Roma ha giocato più avanti, per il goal, sfruttando lo spazio concesso a differenza di Lecce. Gli chiedo di fare l’attaccante”.
L’ Udinese si appresta ad affrontare l’Atalanta ecco le parole in conferenza stampa del mister dei friulani Kosta Runjaic.
Si può considerare la prossima partita quella più difficile che poteva capitare ma anche una delle più stimolanti?
“Non ci sono partite semplici e lo sappiamo, l’Atalanta è una squadra di assoluto valore, ho visto la gara contro il Napoli, hanno messo in campo principi e idee con grande disciplina in campo, con tanti anni di lavoro alle spalle. Hanno qualità tra i piedi, giocano bene insieme nelle due fasi. E’ una squadra completa. Al momento sta attraversando un grande periodo di forma. Sappiamo cosa ci aspetterà, non vorrei però definire l’Atalanta come l’avversario più difficile che potevamo trovare, dobbiamo cercare di resistere con in nostri mezzi, rispondere al fuoco con il fuoco, senza dimenticare i nostri principi di gioco lottando nei duelli, non ci vedo come per forza perdenti”.
Su cosa avete lavorato per superare il limite contro queste grandi squadre?
“Credo che la nostra squadra sia abbastanza intelligente da capire quando si gioca bene e quando no, come allenatore parlo con i miei giocatori e devo essere chiaro nella comunicazione. Non dobbiamo perdere la rotta, sarà importante restare in partita e mettere energia contro l’Atalanta, se non lo facciamo succedono cose come quelle viste con la Juventus. Quando non facciamo le cose al massimo si perdono i duelli, le seconde palle e così contro queste squadre diventa difficile. Ogni avversario può metterci in difficoltà se non diamo tutto, contro l’Atalanta dobbiamo dare il 100% per giocare una buona partita e abbiamo le nostre possibilità, so cosa c’è da fare, su cosa lavorare, ne parlo molto con la squadra e con i giocatori. Non sono state dure le mie parole post Juventus, ma esprimevo cosa non mi era piaciuto”.
Davis e Thauvin con Lucca è un’opzione che sta valutando?
“Sicuramente è una possibilità, noi vogliamo avere in primis un modulo stabile, una base su cui effettuare variazioni. E’ importante interiorizzare i principi, l’intensità deve però rimanere la stessa indipendentemente dai principi di gioco. Questo è un fattore importante, ci sarà una sosta dopo la gara con l’Atalanta e lavoreremo su diverse cose, le opzioni sono tante, il tridente, la difesa a 4, ma dobbiamo provare le cose con calma. Dobbiamo mettere tutte le energie necessarie e dobbiamo continuare il processo di sviluppo con i giusti tempi”.
TMW – Ekkelenkamp come sta? La sensazione è che si sia fermato un po’ sul più bello:
“Si è preparato bene questa settimana, è in una buona forma, sta meglio rispetto al pre Venezia. Domani vedremo se partirà dal primo minuto, non posso ancora dirvelo se sarà titolare, però sta correndo molto bene, è attivo, ha tensione in allenamento, sono contento di riaverlo al 100%, ma la stessa cosa vale per Thauvin, è stato assente per qualche gara perchè non era al 100%, ha ancora un pochino di dolore, ma si sta avvicinando alla forma top. Per quanto riguarda Kristensen sta tornando, ha fatto prima parte di allenamento con noi correndo poi individualmente, già forse da settimana prossima tornerà con noi in pieno”.
Sanchez?
“Si sono allungati i tempi di recupero. Non si può prevedere quando tornerà a disposizione. Sta lavorando duramente ogni giorno. Ci sentiamo spesso, ha tanta voglia di tornare in campo. Non sono un esperto, anche gli esperti sbagliano. Accettiamo questa situazione e saremo ancora più contenti quando sarà di nuovo a disposizione”
Sta pensando quindi a un cambio di schieramento per il futuro?
“Sì ci sto pensando, ma bisogna fare un certo tipo di lavoro, conoscersi, i giocatori devono conoscersi al meglio e prima cerco un certo livello di spirito di squadra, lottare fino alla fine delle partite, riuscire a dare tutto senza mollare nell’arco della gara. Chi lotta di più, chi mette più passione sul campo non ha la vittoria garantita ma sicuramente ha più possibilità. Dobbiamo evitare certi errori per quanto possibile, è un processo di sviluppo, possiamo anche guardare alla storia dell’Atalanta, nel 2014-2015 erano in basso in classifica, già dall’anno dopo giocavano in maniera eccezionale posizionandosi stabilmente ai piani alti, hanno avuto un grande sviluppo. Tutti gli allenatori conoscono l’Atalanta per come gioca, è sinonimo di continuità, serve tempo per farlo ma possiamo trarne insegnamenti, una squadra che ormai si è affermata tra le grandi credendo nei propri principi”.
Ritroverà Samardzic:
“E’ un grande giocatore, altrimenti l’Atalanta non lo avrebbe comprato, ha tecnica, sicurezza con la palla tra i piedi, ha capacità di tiro. Si sta dovendo adattare allo stile di gioco dell’Atalanta, sta migliorando con loro segnando già un gol importante, possono essere contenti di averlo, io lo sono meno perché l’ho perso ma abbiamo altri ragazzi che possono giocare molto bene e migliorare nei prossimi anni. Io sono concentrato sulla mia squadra, Lazar non gioca più per noi, ma per l’Atalanta, ora sta a lui affermarsi, dovremo dare tutto quello che possiamo per ottenere un risultato positivo”.
Ha dato consigli alla difesa per contenere Retegui? Magari al giovane Tourè che rientra?
“E’ un grande giocatore, ma l’Atalanta ha tante individualità importanti, per me è importante mantenere l’attenzione mentre si gioca, conosciamo le caratteristiche degli avversari, ma dobbiamo mantenere la nostra visione. Ci sono avversari che non si possono affrontare in uno contro uno, bisogna essere compatti, aggressivi e scaltri, questo è decisivo. Bisogna fare attenzione a non concentrarsi troppo sulle informazioni pre gara, a volte non sono neanche così necessarie, un giocatore deve anche affidarsi all’istinto per rispondere al meglio a quello che richiede la partita. Abbiamo studiato l’Atalanta però poi i giocatori dovranno adattarsi alle diverse situazioni, anche questo è un processo, a volte nel corso di questa stagione non siamo stati maturi al punto giusto, si matura giocando partita dopo partita, conoscendo al meglio i compagni, i meccanismi della squadra, dobbiamo credere in noi stessi”.
Ecco di seguito le parole del tecnico del Sassuolo Fabio Grosso alla vigilia della sfida con il Sud Tirol per il campionato di Serie B.
“Nessuno di quelli che non avevamo la partita scorsa recupera perché Moldovan, Ghion, Doig e Lovato saranno fuori. Antiste e Mulattieri hanno avuto dei problemi intestinali e se stanno bene verranno con noi, se stanno non benissimo ci saranno altri compagni, abbiamo qualche ora per decidere”.
20 punti su 24 nelle ultime 8 ma siete sempre secondi. Cosa vi sta mancando o gli altri vanno forte?
“Non faccio caso a quello che dice la classifica perché penso che sia presto e neanche è importante quello che abbiamo fatto perché non ti dà vantaggi nella partita che viene. Dobbiamo essere bravi a prepararli per il nostro meglio e siamo pronti a fare una grande partita per tenere testa a un avversario che è di tutto livello”.
Che partita si aspetta?
“Loro hanno 13 punti, hanno fatto delle belle gare dove non hanno raccolto tutto quello che meritavano, hanno fatto dei bei colpi fuori casa. Hanno ottime individualità, hanno fatto un percorso importante due anni fa, l’anno scorso hanno incontrato delle difficoltà, è stata altalenante quest’anno. Hanno cambiato allenatore ma la costante della mentalità che sono stati in grado di mettere in campo negli altri anni la troveremo anche domani. Loro faranno il massimo e noi dovremo essere bravi a resistere al massimo per proporre poi le nostre qualità”.
Ieri Zaffaroni ha detto che vuole una squadra che lotta, troverete un ambiente caldo, oltre alla scossa che si ha quando si cambia l’allenatore. A cosa si pensa in questi casi?
“Abbiamo pensato più a noi, i giocatori sono quelli che c’erano prima e le caratteristiche le conosciamo, abbiamo visto quello che possono proporre e sono una squadra di tutto rispetto e sanno mettere in difficoltà tutti gli avversari perché in questo campionato devi fare gara piena, non hai il vantaggio del passato, favoriti non favoriti, stipendi non stipendi, si va in campo per ottenere il massimo in tutte le partite e siamo pronti per affrontare questa squadra”.
Come sta Berardi?
“Domenico sta bene e inizierà la partita se non succederà nulla tra oggi e domani”.
Il Sassuolo ha il miglior attacco ma gli attaccanti centrali hanno fatto 5 gol: la preoccupa?
“Sono contento di quello che stanno facendo gli attaccanti, li ho anche alternati, e sono contento delle prestazioni, di come si mettono a disposizione. Va bene che la squadra riesca a fare gol, poi se ne faranno qualcuno in più loro tanto meglio ma è importante che la squadra crei occasioni e le riesca a concretizzare”.
Voi, il Pisa e lo Spezia state viaggiando veloce. Vi dà un po’ di ansia questo?
“Io provo a trasferire questo concetto, che non ha senso guardare oltre, ha senso guardare il presente e cercare di ottenere il massimo in ogni partita. È presto per vedere cosa potrà succedere, non ha senso disperdere energie in questa direzione. È sempre stato un campionato equilibrato, ha permesso a delle squadre con dei filotti di potersi aggrappare o scendere. Non dobbiamo metterci in questa altalena, poi più in là il quadro sarà più chiaro e avremo modo per pensarci”.
Come ha visto Pieragnolo?
“Io so che dietro ho dei ragazzi bravi. Chi sta in questo momento di meno sotto la luce dei riflettori tiene altissimo il livello dell’allenamento e ci aiuta a migliorare. Sono convinto che i ragazzi hanno tutte le qualità per fare bene i loro compagni”.
È lecito aspettarsi qualche cambiamento di formazione?
“Abbiamo avuto una settimana di tempo per recuperare, poi ci sarà la sosta. Abbiamo potuto recuperare le energie e metterò in campo i ragazzi che penso possano far meglio, sapendo che saranno determinanti i ragazzi che entreranno perché chi entra è sempre importante e noi da questo punto di vista stiamo facendo bene”.
Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Cagliari Davide Nicola alla vigilia della sfida con il Milan.
Un’analisi della partita di Roma.
“E’ stata la partita che mi aspettavo, una squadra forte. Volevamo dire la nostra e proporre il nostro modo di giocare. I ragazzi hanno fatto bene, ma ci sono stati degli errori di lettura. Ci saranno sempre, siamo stati ordinati, ma dobbiamo continuare a migliorarci sulla qualità e sulla capacità di concretizzare”.
CI sono indisponibili? Quanto Milan ci sarà di quello visto a Madrid?
“Li porterò tutti con me, tranne i due squalificati. Il Milan? Parliamo di una squadra in una posizione che non rispecchia il suo valore. Ha dei giocatori altamente qualitativi. Contro il Real ha giocato una partita immensa. Noi siamo il Cagliari e sappiamo di incontrare una grande squadra. Dobbiamo mantenere umiltà”
Quanto peseranno le assenze degli squalificati e come valuta Luvumbo?
“Sta migliorando. Ha una posizione specifica in campo, e le sue caratteristiche sono funzionali a ciò. Dobbiamo aiutarlo a non vivere solo dei suoi spunti, ma del gioco di squadra. A Roma ha fatto bene, è stato molto più attento all’orientamento del corpo. Quando ha abbassato la sua frenesia ha trovato il goal. Sono contento di lui. Gli squalificati? Avranno indubbiamente il loro peso perchè sono giocatori importanti. Ma abbiamo alternative valide, non possiamo permetterci di contare su un numero limitato di giocatori”.
Fonseca ha detto di temere di più la gara di Cagliari. Come valuta queste parole?
“Ha espresso un opinione. Lo stimo per la classe ch ha nel rapportarsi con l’ambiente. Ha una filosofia ben precisa. Sarà una sua impressione. Per noi il Milan sarà un avversario tostissimo, e a volte non bassa dare il 100% per averla vinta. Dovremo dare qualcosa in più. Sono partite bellissime da giocare, affronti giocatori straordinari. Scuffet? Il portiere è un ruolo particolare, è cambiato nel corso del tempo, e non puoi cambiarlo come vuoi. Gli atleti si stancano e non possono sempre essere al top della forma. Non possiamo additare ad un singolo gli errori
Ecco di seguito il parole in conferenza stampa del tecnico del Parma Fabio Pecchia alla vigilia della sfida con il Venezia.
Che settimana è stata dopo la sconfitta e come ha reagito il gruppo?
“Una settimana abbastanza intensa, per le tante partite, ma abbiamo avuto il tempo per recuperare. E’ una sconfitta che brucia, abbiamo lavorato e continueremo a insistere facendo il nostro lavoro sempre con entusiasmo. Le partite vanno giocate con entusiasmo”.
Qualche problema numerico a centrocampo, loro hanno gamba a centrocampo. Prevede marcature speciali?
“Dobbiamo tenere conto, il Venezia viene da una grande partita, una grande prova a Milano e prima la vittoria con l’Udinese. Hanno giocato con intensità e qualità, attaccando con tanti uomini. A parte Osorio che è fuori, il resto del gruppo sarà a disposizione, anche Anas. Senza Bernabé mi aspetto ancora di più dagli altri che giocano in quella zona, anche Simon che sta vivendo un grande momento. E’ una responsabilità tecnica e morale, per lui come Keita, Anas e Estevez”.
Potrebbe esser la partita per vedere all’opera Di Chiara o qualcun altro di quelli che son rimasti fuori?
“In queste partite tante buone prestazioni di Coulibaly, Hainaut e lo stesso Valeri. Di Chiara è partito in ritardo rispetto al gruppo, ha bisogno di giocare, la sua condizione è sempre stata indietro ma con professionalità e serietà sta aiutando il gruppo. Può darci una mano, mi auguro possa esser decisivo se chiamato in causa”.
Senza Bernabé pensi di cambiare sistema o l’identità va oltre il singolo?
“C’è grande dispiacere, come è stato per Kowalski e gli altri infortunati. Perdiamo un giocatore importante, ovviamente lui ha caratteristiche particolari ma mi aspetto ancora di più a livello di leadership dagli altri in quella zona di campo, mettendo a disposizioni le caratteristiche. Devo esaltare ogni giocatore, è evidente poi che la nostra idea è chiara definita, ma continuiamo con la nostra idea adattata ai giocatori”.
Pensi di fare cambi sugli esterni?
“La partita di Torino li ho visti bene, contro il Genoa è stata una partita diversa, vedo un grande miglioramento di Benek e questo è importante, poi continua la partecipazione con ancor più forza di Almqvist e Cancellieri. Chiedo molto agli esterni e voglio ancora di più, abbiamo bisogno di giocatori in grado di dare qualità al nostro gioco offensivo”.
Contro il Genoa zero tiri in porta, non succedeva da due anni, che spiegazioni vi siete dati:
“E’ stata una partita non particolarmente bella, non abbiamo mai tirato in porta, è una cosa eccezionale. Lavoreremo, domani dobbiamo ovviamente migliorare la prestazione e fare le cose che sappiamo fare”.
Dopo l’uscita di Bernabé avete costruito meno contro il Genoa, è una questione fisica?
“Ci abbiamo messo un po’ per riorganizzarci dopo l’infortunio, anche se l’ingresso di Anas mi è piaciuto moltissimo, ha creato e ha dato tanto. Adesso non dobbiamo più pensare all’assenza di Bernabé, dobbiamo continuare a lavorare ed esaltare le caratteristiche dei giocatori che ho disposizione”.
Che Venezia ti aspetti?
“Sono in un grande momento, guidati da un allenatore che vuole giocare e proporre, oltre a questo ha buona struttura fisica nei singoli”.
Camara l’anno scorso è stato decisivo, può avere una chance dal primo minuto viste le difficoltà?
“Bei ricordi ma è il passato, domani sarà una partita diversa nello stile di gioco, pur essendo cambiati pochi giocatori ora hanno uno stile di gioco totalmente diverso rispetto all’anno scorso. Vogliamo continuare a giocare, anche con la maturità giusta e la consapevolezza del momento”.
Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico della Juventus, Thiago Motta alla vigilia della sfida con il Torino.
Che partita sarà?
“Sensazioni buone, perchè vedo la squadra bene con il solito atteggiamento giusto. C’è un’atmosfera speciale con i nostri tifosi e vogliamo dare il massimo per fare una grande partita”.
Sul derby?
“L’importanza del derby perchè sappiamo che la città lo vive in maniera intensa. Sono partite belle da giocare e dobbiamo fare il nostro massimo per portare la partita dalla nostra parte”.
Come state fisicamente?
“Fisicamente molto bene. Abbiamo avuto 3 giorni di recupero. Questo è importante e vedo molto bene la squadra. Ho fiducia in tutti. Domani entreremo al 200% in partita”.
Su Bonucci?
“Abbiamo parlato del suo futuro da allenatore. Lo conosco da molto tempo, perchè abbiamo giocato insieme. Per noi è un privilegio la sua visita. In difesa stiamo lavorando bene, ma possiamo ancora crederci”.
Ha avuto modo di conoscere la città?
“Onestamente vivo poco la città. Però mi sento un privilegiato, perchè durante tutta la mia carriera hot vuto la fortuna di vivere in città bellissima. Oggi sono un privilegiato di essere in una grande squadra e vivere in una grande città. Sono stato fortunato”.
Le caratteristiche per avere la fascia da capitano della Juve?
“Tutto. Deve avere tutto. Il capitano deve trasmettere quello che siamo in questo momento”.
Come sta Douglas Luiz?
“Douglas è venuto per una mia richiesta a Lille. Ieri non si è sentito al 100% e ho deciso di non volerlo rischiare. Nico non sarà disponibile. Invece ci vorrà più tempo per Milik e Bremer. Da valutare anche Adzic”.