Tag: Stadi

  • Covid19, come cambiano le regole per gli stadi

    La stretta del governo per arginare Omicron tocca inevitabilmente anche il mondo dello sport e cambiano le regole per le capienze negli stadi. Ad appena 6 giorni dall’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 durante le partite, arriva un taglio delle capienze. Gli stadi tornano al 50% con disposizione a scacchiera e i palazzetti scendono al 35% di posti a sedere occupabili. Fino ad oggi le capienze degli impianti sportivi erano state fissate al 75%. E alcune società nel corso dei mesi avevano anche effettuato campagne abbonamenti, aspetto che potrebbe portare a diversi problemi soprattutto per gli sport al chiuso. Alla luce delle nuove regole varate tra il 23 dicembre e oggi, quindi, per assistere a un evento sportivo sarà necessario avere il Green pass rafforzato, indossare la mascherina Ffp2 e dentro l’impianto si sarà al massimo la metà dei posti disponibili.
  • Gravina ha scritto alla Vezzali: “Riapriamo del tutto gli stadi per l’inizio dei campionati”

    Il campionato italiano di calcio in vista della partenza della nuova stagione vorrebbe fare in modo che gli stadi si riaprissero quasi completamente. La Lega calcio ha dichiarato che ci sono state delle pesanti perdite per la pandemia e gli stadi chiusi che si aggirano a un miliardo e 200 milioni. Per questo il presidente Dal Pino e i club hanno chiesto un incontro ufficiale al premier Draghi e al Sottosegretario allo Sport Vezzali, anticipandolo con una lettera inviata lo scorso weekend. Adesso anche la Figc ha fatto la sua parte, il presidente Gravina ha annunciato di aver scritto a Valentina Vezzali per verificare la possibilità di consentire un pieno ritorno dei tifosi negli stadi con l’inizio dei nuovi campionati. Al momento è consentita soltanto al 25% della capienza degli impianti. Il presidente ha però ribadito quanto detto nei giorni scorsi: “Sono convinto della necessità del pubblico negli stadi, ma avrei preferito una certa gradualità. Bisogna usare il buon senso perché se riapriamo al 100% e poi siamo costretti a richiudere tutto è la fine”.