Con un’altra grande rimonta ai danni dell’Inter, il Milan si regala la Supercoppa Italiana. I rossoneri dopo essere andati sotto 2-0 all’inizio della ripresa rispondano alle reti di Lautaro Martinez e Mehdi Taremi accorciando subito le distanze grazie alla punizione di Theo Hernandez. Christian Pulisic all’80 esimo e Tammy Abraham al 93′ firmano il trionfo del Milan contro i nerazzurri. Primo trofeo della storia per Sérgio Conceição da nuovo allenatore del Milan.
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Supercoppa, il Milan vince in rimonta e va in finale
La seconda semifinale di Supercoppa italiana tra Milan – Juventus si è conclusa con il risultato di 2-1 in favore della squadra rossonera di Conceicao che debutta davvero alla grande sulla panchina del Milan.
Al 21′ Yildiz porta in vantaggio i bianconeri che poi commettono l’errore di non chiudere la sfida. La squadra di Thiago Motta si divora una serie di gol incredibili. Maignan tiene ancora in gioco il Milan. Al 71′ Pulisic su calcio di rigore, trova il pareggio per i rossoneri. Poco dopo, al 76′ una sfortuna autorete di Gatti porta inaspettatamente il Milan in vantaggio. L’assalto finale della Juventus non porta al pareggio e il Milan così va in finale.
La finale di lunedì 6 gennaio 2025 sarà il derby Inter – Milan.
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Supercoppa, Inter in finale battuta l’Atalanta
La prima semifinale di Supercoppa Italiana Inter – Atalanta si è conclusa con il risultato di 2-0 in favore della squadra allenata da Simone Inzaghi.
Decide la sfida, una doppietta di Dumfries al 50′ e al 60′. Qualche discussione sulla rete dell’ 1-0 interista, per un sospetto offside. Al 73′ gol annullato ai bergamaschi a Ederson, per un fuorigioco millimetrico. Tante occasioni mancate dalle due squadre, in una bella partita.
Ora l’Inter, attende in finale la vincente dell’ altra semifinale Milan – Juventus .
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Milan, Conceicao: “Sono contento di essere qui”
Conçeicao domani è pronto a fare il suo esordio sulla panchina del Milan. L’allenatore portoghese presenta in conferenza stampa la semifinale di Supercoppa Italiana ed ecco le sue parole.
Come ha trovato la squadra? Cosa le è piaciuto e cosa no?
“Ho trovato sinceramente una squadra che è umile, che vuole imparare, che vuole capire cosa capire l’allenatore. Questo è molto importante, è la base per fare un lavoro di qualità secondo me. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare ma siamo stati incisivi per trasmettere cosa serve”.
Cosa vuol dire iniziare con una partita come quella con la Juventus?
“Sono tutte partite diverse, anche pensando al mio passato da calciatore. Il timing è quello che è: se mi aveste chiesto se avrei voluto più tempo per lavorare e tutti i giocatori a disposizione, vi avrei risposto di sì. Ma lo sapevo da quando sono arrivato e non devono esserci scuse: dobbiamo affrontare la Juve a testa alta. Mancano ancora due allenamenti prima della partita, vogliamo essere incisivi su quello che vogliamo fare. Dobbiamo capire facilmente cosa è importante per la partita per cercare di vincere, per noi è fondamentale”.
Incontra subito suo figlio. Aggiunge emozione?
“Me l’hanno già chiesto: non sono per niente emozionato, sono un professionista. Sono solo raffreddato e ho avuto la febbre in questi giorni, se vedete gli occhi un po’ lucidi è per questo. A casa sono suo padre, domani mio figlio sarà un mio avversario: lui la penserà allo stesso modo, lo voglio battere come mi vuole battere lui. Spero di non farlo felice”.
È più facile iniziare con una sfida di questo livello, vista la situazione del Milan?
“Non è più facile o più difficile, c’è da lavorare. Lavoriamo allo stesso modo a prescindere dall’avversario, vogliamo migliorare le situazioni che penso possiamo migliorare. So che il momento non è bello, ma dobbiamo cambiarlo e solo noi con loro lo possiamo fare. Le parole lasciano il tempo che trovano, in questi grandi club contano i risultati alla fine ed è quello che cercheremo di avere, a partire da domani”.
Suo figlio ama definire il suo calcio un calcio libero. Si aspettava un impatto del genere in pochi mesi?
“Ha le caratteristiche di un giocatore di qualità, sia a livello tecnico che di comprensione del gioco e della tattica. Ha qualità fisiche, lo sa ed è cresciuto così. Sono felice di averlo allenato, ha una bella caratteristica e con me non è facile giocare. Può avere una grande carriera, qui in Italia o in qualsiasi parte del mondo”.
Cosa pensa della Juve di Motta?
“Ha tanti giocatori di qualità, giovani e che lavorano. Che capiscono: è la squadra che ha subito meno gol in Serie A, lavora compatta e dobbiamo vedere come possiamo fare per smontare la loro organizzazione difensiva. Non voglio incastrare il talento, ma dobbiamo lavorare compatti come squadra. Solo così il calcio funziona”.
Che idea si è fatto di Tomori, anche in chiave mercato?
“Non ho parlato di mercato, non mi piace parlare dei singoli. Tomori fa parte del gruppo ed è la cosa più importante per me”.
Per cosa vuole essere ricordato al Milan?
“Non mi piace parlare da visionario, penso a lavorare ogni giorno. Domani giocheremo in uno stadio pieno, guadagniamo tanto: cosa si può chiedere di più? Dobbiamo essere felici e ringraziare il talento che Dio ci ha dato. Dobbiamo cambiare il momento”.
Ha rivisto Milan-Juve di campionato?
“Ho visto due squadre con più paura di perdere che voglia di vincere, questa è l’idea che mi sono fatto. Però ci sono giocatori bravissimi, domani dobbiamo avere la voglia di competere e di vincere, guardando anche alla parte offensiva contro giocatori di qualità”.
Come stanno i giocatori in vista di domani sera?
“Non sono un medico. Ci sono dei giocatori che non sono ancora tornati, ci sono alcuni che hanno fatto solo un allenamento. Vediamo”.
È stato paragonato ad Allegri, Conte, Simeone.
“Ho grandissimo rispetto per tutti ma tutti siamo diversi nel modo di intendere il calcio. Sono grandi allenatori quelli che ha nominato, hanno già dimostrato di essere di livello. Io sono convinto che devo portare risultati al Milan e devo essere giudicato in base a questo, dobbiamo reagire a partire da domani”.
Cosa pensa dell’Arabia Saudita?
“Siamo stati ricevuti in maniera molto simpatica, alla squadra non manca nulla e ringrazio per l’ospitalità”.
È un rischio allenare il Milan?
“La vita è così, si rischia. Se non avessi voluto arrivare a questo livello sarei rimasto a casa, vicino a Coimbra. Non è un rischio, il Milan è un piacere e un orgoglio”.
Cosa pensa del movimento calcistico arabo?
“L’ho seguito un po’, ci sono anche giocatori e allenatori portoghesi di qualità. Penso sia cresciuto tanto come campionato: si sente la passione e si cresce, tanti giocatori di qualità hanno portato il calcio arabo a evolversi”.
Che idea ha per domani?
“Non posso dire le intenzioni che ho, altrimenti farei felice Thiago. Le altre supercoppe del Milan? Non importano, si sono disputate con un altro allenatore e adesso ci sono qui io. Pensiamo a fare il meglio domani”.
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Inter, Mkhitaryan: “Sappiamo di affrontare una squadra super”
Mkhitaryan è il giocatore scelto dall’Inter per presentare in conferenza stampa la semifinale di Supercoppa Italiana contro l’Atalanta.
Che difficoltà c’è a giocare contro un centrocampo come quello dell’Atalanta?
“Ovviamente la gara di domani sarà molto importante, sappiamo che l’Atalanta sta giocando molto bene ultimamente. Cercheremo di giocare al meglio per vincere, è molto importante per noi continuare a vincere a partire dalla Supercoppa. Faremo del nostro meglio”.
In cosa è cambiata l’Inter rispetto all’ultimo 4-0 con l’Atalanta?
“Parliamo di una partita giocata quattro anni fa, siamo cambiate entrambe. Loro hanno vinto tante partite in fila e anche noi, che all’epoca non penso fossimo al top. Stiamo dimostrando un livello altissimo, quello della scorsa stagione: ci aspetta una partita difficile, speriamo di giocare come sappiamo giocare”.
Cosa consigli a Frattesi che vuole giocare di più?
“È un grande giocatore e un grande compagno, come calciatore e come persona. Posso solo dirgli di continuare duramente, ha la qualità per giocare in una squadra come l’Inter: si vede in allenamento e in partita. Non deve mollare, è sulla strada giusta, avrà le sue possibilità di giocare. Poi ovviamente dipende dall’allenatore, è chiaro che meriti di giocare e penso che aiuterà l’Inter in futuro”.
Vi sentite a casa a Riyadh?
“Sì, è la terza volta che giochiamo qui a Riyadh, abbiamo vinto le due precedenti e speriamo di ripeterci. Conosciamo la forza dell’Atalanta, spero che i tifosi ci aiutino a sentirci a casa e vincere”.
Senti di essere tornato al top?
“Sì, a inizio stagione non ero al massimo ma col passare delle gare sono tornato ai miei livelli. La concorrenza di Frattesi e Zielinski mi ha aiutato tanto, mi spingono a migliorare. Non devo pensare all’età, li ringrazio perché ogni giorno, sia in allenamento che in partita, mi portano a mostrare le mie qualità e a meritare il mio posto. Tutti vogliamo giocare, ma siamo qui per supportarci a vicenda a dare il massimo per vincere. Chiunque parta titolare si impegnerà, chiunque subentra aiuta i compagni a vincere”.
Stai seguendo la Saudi Pro League? Ti piacerebbe giocare in Arabia in futuro?
“Sto seguendo, non troppo. Ci sono tanti miei ex compagni e amici che giocano qui. Ho un contratto con l’Inter e vedremo cosa succederà a fine stagione, ma sono contento di giocare all’Inter”.
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Le date della Supercoppa italiana
A inizio 2025, si giocherà la 37ª edizione della Supercoppa italiana, a Riyadh. La formula prevede due Semifinali e la Finale il giorno dell’ Epifania, il 6 gennaio 2025.
La prima Semifinale Inter-Atalanta giovedì 2 gennaio 2025, poi la seconda semifinale Juventus – Milan venerdì 3 gennaio 2025.
La Finale lunedì 6 gennaio 2025.
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Supercoppa italiana, albo d’oro della competizione
Ecco di seguito l’albo d’oro della competizione della SUPERCOPPA ITALIANA
1988 – Milan
1989 – Inter
1990 – Napoli
1991 – Sampdoria
1992 – Milan
1993 – Milan
1994 – Milan
1995 – Juventus
1996 – Fiorentina
1997 – Juventus
1998 – Lazio
1999 – Parma
2000 – Lazio
2001 – Roma
2002 – Juventus
2003 – Juventus
2004 – Milan
2005 – Inter
2006 – Inter
2007 – Roma
2008 – Inter
2009 – Lazio
2010 – Inter
2011 – Milan
2012 – Juventus
2012 – Juventus
2014 – Napoli
2015 – Juventus
2016 – Milan
2017 – Lazio
2018 – Juventus
2019 – Lazio
2020 – Juventus
2021 – Inter
2022 – Inter
2023 – Inter -
Supercoppa italiana, le formazioni ufficiali di Napoli – Inter
Ecco di seguito, le formazioni ufficiali di Napoli – Inter finale di Supercoppa italiana .
NAPOLI (3-4-2-1): 95 Gollini; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 5 Juan Jesus; 30 Mazzocchi, 24 Cajuste, 68 Lobotka, 23 Zerbin; 21 Politano, 77 Kvaratskhelia; 18 Simeone. A disposizione: 14 Contini, 16 Idasiak, 4 Demme, 6 Mario Rui, 20 Zielinski, 26 Ngonge, 29 Lindstrom, 50 D’Avino, 55 Ostigard, 60 Gioielli, 70 Gaetano, 81 Raspadori. Allenatore: Walter Mazzarri.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 6 De Vrij, 15 Acerbi; 36 Darmian, 23 Barella, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco; 9 Thuram, 10 Lautaro. A disposizione: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 2 Dumfries, 5 Sensi, 8 Arnautovic, 14 Klaassen, 16 Frattesi, 17 Buchanan, 21 Asllani, 30 Carlos Augusto, 31 Bisseck, 44 Stabile, 50 Stankovic, 70 Sanchez, 95 Bastoni. Allenatore: Simone Inzaghi.