Tag: Superlega

  • I 10 principi della nuova Superlega

    Ecco i 10 principi della SuperLega dove Bernd Reichart ha fatto dopo aver dialogato con circa 50 società. L’idea sarebbe quella di un calcio Europeo basato sui meriti sportivi. Quindi una Superlega completamente diversa da quella proposta circa due anni fa.

    Di seguito i 10 principi della nuova Superlega

    Competizioni su base ampia e meritocratica

    Il campionato europeo di calcio deve essere una competizione aperta, con più divisioni e da 60 a 80 squadre che consenta una distribuzione sostenibile dei ricavi lungo tutta la piramide. La partecipazione dovrebbe essere basata sul merito sportivo; i club dovrebbero essere soggetti a promozioni e retrocessioni annuali e non dovrebbero esserci membri permanenti. Una qualificazione aperta basata sui risultati nazionali garantirebbe accesso alla competizione ai club emergenti, mantenendo al contempo le dinamiche competitive a livello nazionale”

    Tornei nazionali: la base del calcio

    I club partecipanti dovrebbero continuare a essere pienamente impegnati nei tornei nazionali come fanno oggi. Allo stesso tempo, è fondamentale che venga affrontata la necessità di bilanciare, rafforzare e rendere più competitivi i tornei nazionali in tutto il continente. Le competizioni europee dovrebbero svolgere un ruolo cruciale nel contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, generando e allocando risorse aggiuntive in tutto il sistema.

    Migliorare la competibilità con risorse stabili e sostenibili

    Per migliorare la competitività delle competizioni nazionali ed europee sono necessarie risorse finanziarie aggiuntive da condividere all’interno della piramide nonché regole di sostenibilità finanziaria da applicare in maniera rigorosa. I club hanno anche bisogno di una maggiore stabilità e prevedibilità delle entrate annuali, così da poter assumere impegni ragionevoli e di lungo termine per quanto riguarda le spese per i giocatori e le infrastrutture. Un miglioramento significativo del formato e dell’attrattività delle attuali competizioni europee genererebbe risorse aggiuntive. Offrendo ai club un minimo di 14 partite europee garantite per stagione, si migliorerebbero notevolmente sia la stabilità che la prevedibilità degli introiti. 

    La salute dei giocatori deve essere al centro del gioco

    La salute dei giocatori deve essere una componente fondamentale nel determinare il numero di partite annuali. Il numero delle giornate delle competizioni europee per club non dovrebbe essere aumentato oltre a quello previsto dagli attuali calendari delle competizioni. Le organizzazioni dei giocatori dovrebbero essere coinvolte per salvaguardare la loro salute e dovrebbe anche essere promosso il dialogo sociale in tutta l’UE. È altresì importante che i club e i giocatori europei non siano obbligati a partecipare a tornei allargati o nuovi imposti da parti terze.

    Competizioni gestite dai club con regole di sostenibilità finanziaria trasparenti e applicate adeguatamente

    Le competizioni europee per club dovrebbero essere gestite dai club, come avviene a livello nazionale, e non da parti terze che ne traggono vantaggio senza assumersi alcun rischio. La struttura di governance deve essere pienamente conforme alla legislazione dell’UE. Per migliorare la sostenibilità, la spesa dovrebbe essere basata solo sulle risorse generate, non su iniezioni di capitale che distorcono la concorrenza. Le norme sulla sostenibilità finanziaria dovrebbero consentire ai club di spendere solo una percentuale fissa dei loro ricavi annuali legati al calcio per gli stipendi dei giocatori e i trasferimenti netti, con disposizioni adeguate per i club più piccoli nonché regole di transizione.

    La migliore competizione calcistica del mondo

    Nello sviluppare una competizione paneuropea, l’aspirazione deve essere quella di creare l’evento sportivo più avvincente al mondo. Gli appassionati di calcio meritano le migliori partite e la migliore esperienza. È inoltre fondamentale che le giovani generazioni, attratte dagli sport e dall’intrattenimento digitale statunitensi in espansione a livello globale, continuino ad abbracciare il calcio come lo sport più amato al mondo. Questo obiettivo può essere raggiunto esclusivamente con competizioni che permettano ai migliori giocatori al mondo di sfidarsi durante l’intera stagione con partite emozionanti dall’inizio alla fine.

    Miglioramento dell’esperienza dei tifosi

    Il calcio è un gioco popolare e il dialogo con i tifosi e i gruppi di tifosi indipendenti è essenziale per raccogliere idee che possano migliorare l’esperienza dei fans. Dovrebbero essere adottate misure supplementari per facilitare la partecipazione dei tifosi alle partite in trasferta. Dovrebbero essere previsti anche standard per le infrastrutture, per portare gli stadi di calcio a livelli di qualità elevati e uniformi in modo da migliorare lo spettacolo del calcio dal vivo.

    Sviluppare e finanziare il calcio femminile

    Gli stakeholder del settore calcistico dovrebbero promuovere e sviluppare il gioco femminile mettendolo “al centro della scena” al fianco delle competizioni maschili. Per raggiungere questo obiettivo, i finanziamenti dovrebbero essere incrementati in maniera significativa, al di là degli attuali contributi provenienti dalle competizioni europee per club femminili. Gli investimenti dovrebbero essere previsti non solo a livello professionale, ma anche a livello di base.

    Un aumento significato della solidarietà

    La solidarietà di base è un pilastro essenziale del calcio europeo e dovrebbe essere aumentata ben oltre i livelli attuali. Come annunciato in precedenza, un importo minimo di 400 milioni di euro all’anno ai club non partecipanti, per la solidarietà di base e le cause sociali – più del doppio del contributo proveniente dalle attuali competizioni europee per club – dovrebbe raggiungere questo obiettivo. La trasparenza dovrebbe essere garantita dalla supervisione di autorità indipendenti, con una chiara rendicontazione annuale della spesa e del suo impatto.

    Rispetto del diritto e dei valori dell’Unione Europea

    Il calcio europeo e i suoi stakeholder sono chiamati ad abbracciare i valori, le leggi e le libertà fondamentali dell’UE. Inoltre, nessun club europeo dovrebbe essere costretto a ricorrere a sistemi di risoluzione delle controversie al di fuori del diritto comunitario. La giurisdizione dell’arbitrato sportivo dovrebbe essere strettamente limitata alle questioni sportive. Ogni altra controversia dovrebbe essere rivolta alle sedi appropriate. Tutti i procedimenti dovrebbero essere sottoposti alla supervisione ultima del sistema giudiziario dell’UE.

  • Prosegue la battaglia legale tra l’ Uefa e la Superlega

    La battaglia legale fra UEFA e Superlega ha vissuto nella giornata di oggi un’altra tappa importante, ma non certamente l’ultima. Il Tribunale di Madrid ha infatti ribaltato l’iniziale giudizio del giudice Manuel Ruiz de Lara che aveva imposto alla UEFA di ritirare e non comminare sanzioni a Juventus, Real Madrid e Barcellona, ovvero i 3 club ancora all’interno del progetto: con una nuova disposizione del giudice Sofia Gil Garcia è stata ribaltata questa sentenza dopo il ricorso della UEFA, che ora potrebbe dunque sanzionare i 3 club. Secondoquanto viene riferito la Superlega presenterà a sua volta un ricorso contro questa decisione, col processo che è stato fissato per il prossimo 14 giugno. Il tutto, giusto ricordarlo, in attesa del confronto vero e proprio che si terrà a Bruxelles ed in cui l’Unione Europea e la Corte di Giustizia saranno chiamate ad esprimersi in merito alla possibilità per i club di “associarsi” in competizioni da loro direttamente gestite in nome della libera concorrenza.

  • Juventus, Agnelli: “La Superlega è un accordo per 12 club”

    Juventus, Agnelli: “La Superlega è un accordo per 12 club”

    Il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è a Mayfair, Londra, per il Financial Times Forum. Il primo tema, la prima domanda, riguarda la Superlega. “Perché ha fallito?”, gli chiedono dal palco. “Non ha fallito”, la risposta a bruciapelo.
    Sulla Superlega “La Superlega è un lavoro collettivo di 12 squadre, non di una sola persona. 12 club hanno firmato un contratto di 120 pagine ed è ancora vincolante per 11 di quei club”.

  • Attacco Ceferin alla Supelega; hanno usato la pandemia, adesso la guerra

    Arriva l’ennesimo attacco di Ceferin alla Superlega. Il numero uno della UEFA infatti nel corso del suo intervento al Business of Football Summit, ha definito senza senso la possibile creazione di una competizione. Affermando che i club sono liberi di creare un nuovo torneo ma che non possono competere con quelli della UEFA, concludendo che prima hanno usato la pandemia Covid e adesso la guerra.

  • Superlega, l’Uefa dichiara nullo il procedimento contro Barcellona, Juve e Real

    La UEFA ha deciso di arrendersi nel braccio di ferro con Juventus, Real Madrid e Barcellona sulla questione Superlega. Il massimo organismo calcistico europeo ha infatti deciso di cancellare i procedimenti nei confronti dei tre club fondatori dopo averli indagati per aver cercato di creare il nuovo torneo e non aver compiuto passi indietro come invece le altre nove società che erano uscite dal progetto (Manchester City e United, Chelsea, Liverpool, Arsenal e Tottenham, Inter, Milan e Atletico Madrid) che ora potrebbero beneficiare dello stesso sconto di pena e vedersi cancellate le sanzioni inflitte in precedenza. Lo ha comunicato la UEFA in una nota ufficiale apparsa questa serata in cui si legge: “A seguito della sospensione dei procedimenti nei confronti di FC Barcelona, ​​Juventus FC e Real Madrid CF, nella vicenda relativa a una potenziale violazione del quadro normativo UEFA in relazione alla cosiddetta ‘Super League’, l’Organo di Appello UEFA ha dichiarato oggi chiuso e nullo il procedimento, come se il procedimento non fosse mai stato aperto”.

  • Il Tribunale di Madrid da ragione a Juventus, Barcellona e Real Madrid

    Il Tribunale di Madrid da ragione a Juventus, Barcellona e Real Madrid

    Il tribunale di Madrid  ha confermato l’obbligo di cessare ogni tipo di azione contro i fondatori della Superlega. Juventus, Barcellona e Real Madrid hanno pubblicato un comunicato congiunto sul tema Superlega. In particolare, i club si sono detti soddisfatti della decisione del Tribunale di Madrid di confermare l’obbligo di UEFA di cessare le azioni intraprese nei confronti dei club fondatori della Super League. Questa di seguito è la nota integrale:

    “FC BarcellonaJuventus e Real Madrid CF prendono atto con soddisfazione della decisione del tribunale di Madrid di confermare l’obbligo di UEFA di cessare le azioni intraprese nei confronti dei club fondatori di European Super League, inclusi il procedimento disciplinare nei confronti dei tre club sottoscritti e la rimozione delle penali e delle restrizioni imposte agli altri nove club per evitare il procedimento disciplinare di UEFA.

    Il Tribunale ha accolto la richiesta formulata dai promotori di European Super League, ha respinto il ricorso di Uefa e confermato l’intimazione a UEFA che, qualora quest’ultima non si conformasse alla decisione, ne scaturirebbero ammende e responsabilità penali. Il caso sarà valutato dalla Corte di Giustizia Europea, che analizzerà la posizione monopolistica di UEFA sul calcio europeo”.

  • Conferenza stampa ADL: “Vi spiego la situazione Gattuso e Superlega, con Insigne parliamo dopo l’Europeo ma nessuno è incredibile, Spalletti top”

    Il presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis ha rotto oggi pomeriggio il silenzio stampa che durava dallo scorso febbraio. Il patron del Napoli ha risposto a tutte le domande facendo chiarezza su questi mesi di silenzio e fissando gli obiettivi di mercato e della prossima stagione. Ecco di seguito alcuni estratti della conferenza.

    “Vi ringrazio per essere qui, è chiaro che sono stati momenti difficili questi del Covid, che non ci aspettavamo, ci ha colti impreparati. Già nello scorso campionato avere questo problema, non avere lo spazio ed il tempo per programmare l’annualità, ma ognuno pensa ai suoi egoismi. Senza sapere degli stadi aperti o meno, che senso aveva programmare gli Europei senza il ritiro dovuto ed un ritiro vero oltre ad un mercato vero?  Tra poco pubblicheremo i calendari, ma chi ci garantisce? Io lo chiederei a Draghi, ma deve prendere atto che ci sono più di 30mln di italiani che trovano nel calcio una valvola di sfogo, l’80% di loro, ovvero 24 sono uomini che lavorano per il paese, allora perché tu ti disinteressi completamente al mondo del calcio che è una valvola di sfogo importante? Hai una grande credibilità in Europa, perché non convinci i tuoi colleghi a resettare tutte le partenze dei campionati posticipandone l’inizio ad una data per avere più serenità vaccinale?”

    DOPO NAPOLI-VERONA… “Con i tifosi mi posso scusare soltanto io e qualunque scusa fatta da qualunque calciatore potrebbe sembrare una cosa voluta. Rimproverarsi o rimproverare a qualcuno è sempre la strada più corta e meno efficace. Quando rompi qualcosa i cocci se li riaggiusti si vedono sempre. È stato un anno e mezzo improprio. Con il COVID e senza i tifosi le partite sembrano quasi giocate in un acquario, dove le voci degli allenatori sembrano quasi stordenti e inimicarsi quella che è la logica di una squadra che trova da sola. Nelle partite c’era quasi una situazione irreale dove le voci degli allenatori diventano protagoniste. Io non credo che quando c’è il tifo dello stadio la voce dell’allenatore arriva ai giocatori se non a gesti”. 

    CASO-INSIGNE, TUTTO SUL MERCATO “Con Insigne non ci siamo proprio sentiti. Finiti gli Europei ci si incontra, ci si siede e ci si parla e sarà quel che sarà. Forse non basterà venderne un solo big. Forse bisognerà vendere quei calciatori che hanno aumentato a dismisura la loro parte salariale, quella che il Napoli non può pagare. Forse due acquisti non avrei dovuti farli, dovevo dire ‘Aurelio stai calmo, tanto c’è il Covid ed il campionato non conta nulla, congelando tutto’. Da ottimista quale sono, ho investito troppi soldi e mentre io investivo dall’altra parte mi dicevano hai un contratto per cinque anni ma non lo possiamo rispettare. Bisogna capire con l’allenatore cosa sostituire e cosa non sostituire. Solo allora vedremo se il mercato ti permetterà di operare in entrata e in uscita. Ho appuntamento con Spalletti venerdì, lui inizia il contratto con noi il 1 luglio. Proposte indecenti? Magari arrivassero. Nessuno è incedibile per delle proposte appropriate. Ovviamente venerdì tiferò Insigne e non Mertens”.

    SITUAZIONE GATTUSO, FIDUCIA SPALLETTI “A un certo punto, viste alcune partite dove il mister non si sentiva nella forma perfetta e visto che tutti gli interlocutori televisivi erano ex colleghi che lui conosceva, ho preferito evitare che si speculasse su alcuni calciatori e sulla società. Ho preferito mettere il silenzio stampa, visto che la mia intenzione era andare avanti fino alla fine della stagione. Convocai una riunione con il medico Lombardo, l’amministratore delegato e tuttala squadra dicendo ‘Vi potrei pagare in ritardo, invece vi pago in anticipo lo stipendio di gennaio. Però vi dico l’allenatore rimane, quindi non fate storie. Poi ho detto Rino, tu resta che ti devo dire alcune cose. Avevo preparato prima della gara, perchè credevo che sarebbe andato in Champions, un ringraziamento per Gattuso per il raggiungimento della Champions. Dopo il pareggio col Verona, abbiamo snellito la comunicazione, ringraziando Gattuso con un tweet per il lavoro svolto. Spalletti ha sempre avuto la mia stima, l’ho sempre considerato tanto. Lo trovo giusto per il Napoli perchè sa allenare le squadre molto bene. Quando abbiamo giocato contro di lui non è stato semplice e facile. Gestire le situazioni difficili come Inter e Roma – dove si sentiva l’assenza della proprietà – ha gestito molto bene tutto”.

    CAPITOLO SUPERLEGA “Perez non mi ha mai contattato. Io non sono mai stato a favore della Superlega perchè ne faccio una questione economica ma non è che tu facendo un super torneo a 12 dove inviti tu gli altri hai risolto i problemi dell’economia del calcio. I problemi dell’economia del calcio li risolvi se prendi coscienza che la Champions League ed Europa League non servono economicamente a nessuno. Perez ha avuto il merito non di inventare la Superlega –  che è una cretinata – ma di dire “perchè voglio creare la Superlega?”. Perchè la CL e la EL non servono ai nostri bilanci, i nostri investimenti sono tali che non possiamo andare avanti con questi fatturati per fare un assist a chi crede di governare il calcio anziché fare un’opera di segretariato. Invece vogliono comandare, questo è un problema. Dobbiamo creare un campionato europeo più equilibrato dove non si va per estrazione, perchè quello è affidato al caso. Tu devi creare l’equilibrio. I primi 5 paesi più importanti sono quelli che fatturano di più e possono permettersi i giocatori importanti: Spagna, Inghilterra, Germania, Italia e Francia. Queste 5 nazioni meriterebbero un campionato europeo a sé. Chi è che accede a questo campionato europeo? Tu devi dare la possibilità democratica di competere. Se sono l’Udinese, la Fiorentina, il Verona e arrivo tra i primi 6 ho il diritto di partecipare al campionato europeo”. 

  • Ufficiale: La Commissione Uefa ha sospeso il procedimento contro i tre club della Superlega

    La Commissione Uefa ha deciso di sospendere per il momento il procedimento contro le tre squadre rimaste nel progetto Superlega, Real Madrid, Barcellona e Juventus, partito la sera del 18 aprile scorso. Tirano così un sospiro di pensiero i presidenti Perez, Laporta ed Agnelli, mentre invece dall’altra parte il presidente Ceferin continua a sperare nella condanna definitiva del progetto Superleague. Vi riportiamo di seguito i comunicati apparsi sul sito della Uefa e la decisione pubblicata dalla Commissione d’Appello.

     

    La UEFA prende atto della decisione presa oggi dall’Organo di Appello UEFA indipendente di sospendere temporaneamente il procedimento disciplinare aperto contro FC Barcelona, Juventus FC e Real Madrid CF per una potenziale violazione del quadro giuridico della UEFA in relazione al cosiddetto ‘ Progetto Super League.
    L’UEFA rileva che la decisione di sospendere temporaneamente il procedimento è stata presa dall’organo di ricorso dell’UEFA a seguito della notifica formale fatta all’UEFA dalle autorità competenti svizzere il 2 giugno 2021 di un’ordinanza del tribunale in contraddittorio ottenuta il 20 aprile 2021 dall’entità legale European Super League Company SL del Tribunale commerciale n. 17 di Madrid (l’”Ordinanza del tribunale”). La decisione dell’organo d’appello UEFA indipendente è stata presa senza pregiudizio per la questione dell’esecutività dell’ordinanza del tribunale in Svizzera. Facendo affidamento sull’ordinanza del tribunale, i tre club citati hanno cercato di proteggersi da potenziali conseguenze disciplinari legate a questo cosiddetto progetto di ‘Super League’. La UEFA comprende il motivo per cui i procedimenti disciplinari dovevano essere sospesi per il momento, ma rimane fiduciosa e continuerà a difendere la propria posizione in tutte le giurisdizioni pertinenti.
    La legittimità dei procedimenti disciplinari sportivi, con il diritto di ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport, è stata a lungo riconosciuta come essenziale per l’amministrazione uniforme della giustizia nello sport. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, i Tribunali dell’UE e il Tribunale Federale Svizzero hanno ripetutamente stabilito che le regole disciplinari/arbitrali sono giustificate da interessi legittimi legati alla natura specifica dello sport. La UEFA, quindi, ha agito in conformità non solo con il proprio Statuto e Regolamento, ma anche con il diritto dell’UE, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e il diritto svizzero nell’aprire un’indagine indipendente sulla condotta dei club associati a questa cosiddetta ‘Super League ‘ progetto.
    La UEFA adotterà tutte le misure necessarie in stretta conformità con il diritto nazionale e dell’UE affinché l’organo di ricorso UEFA sia in grado di riprendere il procedimento disciplinare il prima possibile”.

     

    “A seguito dell’apertura di un procedimento disciplinare contro FC Barcelona, ​​Juventus FC e Real Madrid CF per una potenziale violazione del quadro normativo UEFA in relazione al progetto della cosiddetta “Super League”, la Commissione di Appello UEFA ha deciso di sospendere il procedimento fino a nuovo avviso“.

  • Presidente Liga Tebas: “Superlega? No sanzioni, ma esclusioni…”

    È intervenuto ai microfoni di El Golazo de Gol TV Javier Tebas presidente della Liga Santander, che ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo il futuro e le reazioni degli organi europei alla creazione della Superlega.

    Che ne pensa della Superlega? “L’idea della Superlega ha infastidito molti club europei ed istituzioni, in realtà è un sogno di Florentino Perez da tempo, non è un tema dato dal Covid come hanno provato a vendercela. Il concetto non è morto. Vogliono che tutto giri attorno ai grandi club e che gli altri siano comparse, che si genuflettano”.

    Ci saranno sanzioni? “Quelli che devono aver paura sono Barcellona, Real Madrid e Juventus. Non voglio immaginare una Champions senza di loro, ma può succedere. Non ci saranno sanzioni economiche, la mancata iscrizione alla prossima edizione. Per la situazione che si è creata, ho questa sensazione. Credo che questi tre club saranno esclusi dalla prossima Champions, dovrebbero aver paura”. 

  • Superlega, avviato un procedimento nei confronti di Juve, Barcellona e Real Madrid

    La Uefa annuncia l’avvio di un procedimento nei confronti di Juve, Barcellona e Real per le vicende Superlega per la violazione di un regolamento Uefa. Seguiranno aggiornamenti.