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  • Bologna, Thiago Motta: “Torniamo alla vittoria”

    A 2 giorni dalla sfida contro la Roma, ecco le parole del tecnico del Bologna Thiago Motta in conferenza dalla sala stampa del Centro Tecnico Nicolò Galli.

    Quanto manca la vittoria alla sua squadra?
    “Sarebbe importantissima, cercare il risultato positivo per centrare il nostro lavoro. È chiaro che ci sono tante cose in mezzo. Sicuramente non arrivando il risultato da un po’ dobbiamo migliorare su qualcosa, in realtà su tutto”.

    Sansone e Schouten? La difesa?
    “Sansone sta recuperando ma non ci sarà, Schouten oggi si è allenato bene. Sosa si è allenato bene come sempre. Jhon Lucumi non ci sarà, l’ho lasciato andare in Colombia per la nascita di suo figlio, un momento bello e importante. daremo opportunità a chi ha giocato di meno. Chi entrerà farà il suo lavoro molto bene”.

    Arnautovic?
    “Non mi sorprende la tua domanda. Tutti possono giocare titolari, ha fatto un buon allenamento, l’altro giorno ha giocato 25 minuti.. è stanco ma si sta reintegrando nel processo di una squadra che sta giocando, aspettiamo il suo riprendere della forma. Lo vedo normale come sempre”.

    Zirkzee non è entrato. A cos’è dovuto?
    “Ho visto altri che stanno meglio, non ci sono dei segreti: ha del talento, dopo un’investimento importante della società deve essere consapevole che deve venire e entrare in campo per fare la differenza, essere pronto per entrare in un collettivo che funziona. Fino ad oggi non l’ho visto. Ha giocato quello che si è meritato. Altri stanno bene. È una delle possibilità, non ho niente da chiarire: sa quello che voglio e sa quello che deve fare per partecipare. Sta a lui dimostrare”.

    Che Roma si aspetta?
    “Squadra molto solida difensivamente. La Roma ha una rosa importante, il livello di domenica sarà altissimo, noi dovremo essere molto concentrati per affrontarli”.

    Prende più da Mou o da Gasperini?
    “Ho avuto entrambi: cercato di osservare e anche di portare delle cose giuste da fare perchè compatibili con il mio carattere. Mou è una persona speciale e diretta”.

    Ci pensi che potresti fare il record di punti dell’era Saputo?
    “Penso alla Roma, per fare una grande prestazione con i giallorossi e cercare una vittoria. Dovremo essere attenti nella nostra fase di non possesso, dove loro son bravi perchè hanno giocatori forti. Quando alzano il pallone in area e vanno in contropiede sono pericolosi”.

    A Parigi scrivono che lei sarebbe nel mirino del PSG
    “Sono concentrato alla Roma e al Bologna, dobbiamo fare una grandissima prestazione contro una squadra che ieri ha vinto ancora in semifinale di Europa League”.

    Contro la Roma potrà partire un centravanti dal 1′?
    “Ogni partita ha una storia diversa, contro il Sassuolo abbiamo fatto bene nel primo tempo, meno nel secondo. Noi con la Roma dovremo giocare diversamente”.

    Ti dispiacerebbe perdere Dominguez l’anno prossimo?
    “Si, mi dispiacerebbe. Sta parlando con la società per il prolungamento di contratto, è un giocatore importante per la squadra e per il club. Abbiamo parlato della sua situazione si, ma è una decisione sua, è una responsabilità sua se rimanere o non rimanere, una scelta nella sua vita non solo sportiva ma anche personale. Io gli posso consigliare ma è lui che prenderà in prima persona la sua scelta”.

    Lei ha deciso invece?
    “Una società seria come il Bologna sa che bisogna programmare al meglio e per tempo la prossima stagione, con ambizioni chiare e obiettivi realistici indipendentemente da tutto”.

    Medel può giocare dietro?
    “Considero tutto, faremo la scelta giusta per fare la miglior partita possibile. I ragazzi faranno un’altra bella prestazione con la nostra gente che verrà allo stadio. A Sassuolo sono stati fantastici, questo supporto fa si che questo sport sia ancora più bello da giocare”.

  • Bologna, Thiago Motta: “La Juve resta forte”

    A 2 giorni dalla sfida contro la Juventus, l’allenatore del Bologna Thiago Motta, ha parlato in conferenza stampa. Ecco di seguito le dichiarazioni del tecnico rossoblù.

    Bologna aspetta molto questa partita. Anche per lei è una gara importante oppure solo l’occasione per rivedere il Bologna del pre Verona?
    “A Verona abbiamo fatto la partita che dovevamo fare contro una squadra che ha difeso bene, e quando si incontrano squadre che si chiudono molto non è mai facile segnare. Il nostro presente è affrontare una squadra top del campionato come la Juve, lo faremo con grande impegno, cercando di essere concreti e pragmatici come abbiamo sempre fatto”.

    La Juve ha un modo di giocare che non è diverso da altre di più bassa classifica, aspetta molto. Il Bologna deve imparare a fare la partita anche contro questo tipo di gioco?
    “Non è mai facile, anche all’estero chi lotta per vincere il campionato fatica a giocare contro chi si difende molto basso. La Juventus ha una rosa importante ma nel loro gioco spesso stanno dietro e cercano di creare spazi per quando hanno la possibilità di attaccare. Noi dovremo essere svegli e attenti”.

    Visto l’infortunio di Sansone, un possibile schieramento offensivo potrebbe essere quello formato da Orsolini, Kyriakopulous e Barrow e Zirkzee che si contendono il ruolo di punta?
    “Si è una soluzione possibile, ma abbiamo anche Aebischer che sta bene e vedremo nell’ultimo allenamento quale sarà la modalità migliore per affrontare la Juve”.

    Arnautovic sarà in panchina domenica?
    “No, Marko ora sta bene dal punto di vista medico, ma deve riprendere condizione. Ora seguirà una preparazione fisica ad hoc per recuperarla al meglio”.

    Cosa le da di più Aebischer di Orsolini, dal primo minuto?
    “Sono due giocatori diversi con qualità differenti, ma entrambi possono iniziare o subentrare mantenendo alto il livello della partita”.

    Cambiaso come sta?
    “Bene, molto bene. Ha fatto un grande lavoro, è in forma ed è già tornato in gruppo”.

    Da ex interista, cos’è per lei la Juventus?
    “Non ho tempo di pensare a queste cose, io mi concentro sul Bologna e su come affrontare la prossima nostra avversaria”.

    Ha sempre chiesto allenamenti ad alta intensità… Alcuni giocatori sono parsi stanchi: è stanchezza mentale o fisica?
    “Non vedo questa stanchezza. In squadra non ci sono giocatori stanchi anche questa settimana si sono allenati ad altissima intensità”.

    Come convince i giocatori a scalare qualche metro più avanti?
    “Mi convincono loro. In settimana valuto la possibilità di spostarli solo se mi danno la disponibilità di farlo. Abbiamo tanti giocatori che possono interpretare più ruoli molto bene ed è per questo che ogni tanto si cambia, anche in partita”.

    Che consegne da a Ferguson?
    “Ferguson è l’esempio giusto. Ha grande qualità tecnica e fisica, disponibile, che si esprime al massimo nelle tre posizioni di centrocampo ma quando è vicino alla porta è capace di fare gol: dipende tantissimo da lui, io cerco solo di metterlo nella migliore condizione per affrontare una partita o per fare il bene del gruppo”.

    Quanto teme la “rabbia” della Juve?
    “Sono una grande squadra: noi dobbiamo affrontarli con i nostri mezzi, cercando di essere concreti e di gestire bene i momenti che saranno dalla nostra parte e quelli dalla loro”.

    E’ in arrivo il presidente: intavolerete una chiacchierata sul futuro dopo la partita?
    “Nel momento giusto lo faremo: parleremo degli obiettivi che ha questa realtà ma oggi penso al presente ovvero alla Juventus”.

    Allegri è ancora uno degli allenatori italiani più forti in circolazione?
    “La sua storia perla da sé, è da considerare uno dei migliori”.

    Come sta Zirkzee?
    “Lui sa le sue qualità, deve continuare a fare del suo meglio per alzare il suo livello e quello del gruppo”.

    Qual è il momento giusto per parlare degli obiettivi del club?
    “Sempre, con i dirigenti si parla tutti i giorni, con il presidente ancora no”.

    Che gioco motivazionale ha usato questa settimana in vista della Juventus?
    “Non ce n’è stato bisogno: avremo lo stadio pieno, con la gente che spingerà i ragazzi fino alla fine, e affronteremo questa gara insieme a loro dando il nostro massimo. I ragazzi stanno bene e sanno quale responsabilità abbiamo”.

    Che contributo danno i giocatori che per infortunio non sono disponibili, o quelli che al momento hanno meno spazio?
    “Questa è la cosa più difficile. De Silvestri, Medel, Sosa si allenano bene tutti i giorni, nonostante abbiano meno spazio degli altri e questo non è facile. Questo è un privilegio che abbiamo, avere giocatori che si impegnano e hanno grande responsabilità. Dobbiamo solo ringraziarli”.

    Bonifazi?
    “Ste bene, si allena col gruppo. Nel post infortunio ha avuto qualche difficoltà, qualche dolore al ginocchio, ora sta riprendendo la condizione fisica ma sta bene e si prepara per dare il suo contributo alla squadra”.

    L’ultimo quarto d’ora di Dominguez a Verona è stato trascinante. Ha i cromosomi per essere un leader in futuro?
    “Dipende come sempre da lui. E’ fantastico, sempre disponibile, si allena bene, è attento… magari deve imparare a gestire meglio l’entusiasmo senza però fermarlo”.

  • Bologna, Thiago Motta: “Non dobbiamo avere cali di concentrazione”

    Il tecnico del Bologna Thiago Motta parla in conferenza dalla sala stampa del Centro Tecnico Nicolò Galli della sfida di domani con il Verona. Ecco le sue dichiarazioni.

    Più di 3000 bolognesi a Verona, in una stagione in cui il tifoso sogna qualcosa di grande
    “Uno stimolo in più per continuare sulla nostra responsabilità e sul nostro obbligo. Vogliamo rappresentare in campo i nostri tifosi, che verranno con grande entusiasmo.. è una bella responsabilità, i ragazzi sono molto coscienti del momento e della squadra che affronteremo venerdì sera”.

    Che Verona sarà?
    “Una partita difficile come tutte le partite in Serie A, l’importante siamo noi. Con grande rispetto e umiltà, loro sono una squadra buona e molto agguerrita in questo momento. Per avere il risultato dalla nostra parte dovremo continuare ad avere i piedi per terra, continuare a fare il nostro meglio”.

    Cosa vorrebbe rivedere rispetto alla gara con il Milan e cosa no?
    “Il sacrificio, essere squadra nel momento della difficoltà. Migliorare poi nella nostra fase di possesso, anche perchè abbiamo giocatori con queste caratteristiche”.

    Zirkzee può partire dal1′? Preferisce a volte fare la bella giocata rispetto a fare gol?
    “Tutti possono farlo, faremo la scelta migliore in base a quello che ho visto in settimana e nell’ultima partita. Affrontiamo una buonissima squadra, dovremo dare il massimo. È vero, spesso ha questo aspetto, lo dico molte volte, ha tutte le qualità che può avere un giocatore di calcio per arrivare, ogni tanto però preferisce la bella giocata rispetto all’essere efficace, deve crescere su questo. Deve andare in area e fare gol, deve diventare un Osimhen o un Giroud: aiutano la squadra ma poi arrivano in area e fanno gol. Joshua può arrivare a farlo, dipende tanto da lui, dalla sua ambizione dai suoi obiettivi.. ha tutto in mano. Sta lavorando bene, è un ragazzo fantastico ed è entrato bene nel gruppo, poi c’è il rendimento sul campo che può fare meglio”.

    Orsolini torna dalla squalifica, Ferguson può essere un equilibratore sull’altra corsia?
    “L’equilibrio può essere in attacco ma non solo, anche in altre zone del campo. Soriano ci manca, sta lavorando come il grande professionista che è per recuperare. Possiamo giocare in modo diverso, anche con 3 o 4 attaccanti.. a sinistra abbiamo anche Kyriakopoulos che ha fatto molto bene quando ha giocato lì. L’Hellas sarà un avversario molto complicato. Noi sul tema atteggiamento sappiamo tutti quello che vogliamo. È una cosa importante ma non è l’unico aspetto che conta, dobbiamo fare bene anche in altro”.

    La squadra come ha preso il pareggio con il Milan?
    “Molto bene, dopo un giorno di recupero anche. Il Milan poi ora fa parte del passato, ci stiamo concentrando sull’Hellas Verona, rispetto anche a come abbiamo giocato contro il Milan. Gli ingredienti sappiamo quali sono e quali dobbiamo mettere per arrivare a competere contro una squadra di Serie A”.

    Pioli ha parlato meno di arbitri ieri, le è passata la rabbia di sabato?
    “Non ero arrabbiato perchè avevo la ragione dalla mia parte, poi ho passato pagina e penso all’Hellas Verona”.

    Avete affrontato l’Hellas a dicembre in amichevole, può ancora essere un insegnamento quella gara?
    “Non te lo so dire, vedo una squadra difficile da affrontare, è una squadra aggressiva. Hanno cambiato nelle ultime partite con un giocatore in più dietro.. ma restano aggressivi. Contro il Napoli hanno trovato dei contropiedi importanti. Noi siamo pronti, dipenderà tanto da quello che facciamo noi, da quello che sappiamo fare bene”.

    Con il Milan è stata la prima partita in cui vi hanno impedito di costruire?
    “Merito di Pioli, il Milan riesce a difendere bene si è visto anche contro il Napoli e contro di noi. Abbiamo sofferto anche perchè nella fase di possesso che è il nostro forte abbiamo avuto difficoltà”.

    Sansone vive un ottimo momento di forma. come lo vede?
    “Sono contentissimo per lui, è tutto merito suo. Quando va in campo è disponibile, le sue forze riesce a metterle in pratica per aiutare il gruppo questo è molto importante, lo sta facendo molto bene. Quando subentra pure riesce molto bene a dare una mano al collettivo, sono contento per lui, fa alzare il livello del gruppo, anche il livello di Joshua”.

    Arna e Cambiaso quando rientreranno?
    “Oggi Marko ha festeggiato il suo compleanno con la squadra e insieme al collaboratore Prandelli che anche lui compie gli anni oggi, non so quando rientreranno in gruppo”.

    Come sta vivendo la sua famiglia questo momento?
    “Mi piace dimostrare quello che siamo a livello professionale, ma il lato personale chiedo di lasciarlo da parte”.

    Il rigore al giorno d’oggi sta un po’ diventando di troppo semplice assegnazione svalutando il senso del gioco?
    “Prima era un gioco dove si permetteva di più, era diverso. Vent’anni fa c’erano entrate molto pericolose, ora però siamo sull’altro estremo, dobbiamo secondo me trovare un equilibrio, una via di mezzo. Per me dobbiamo prendere il calcio inglese, fatto di bel gioco ma non solo, anche di interventi, ogni tanto si arriva in ritardo sul pallone ma non è per cattiveria e per far male. Oggi siamo all’altro estremo, se io tocco un avversario, se pesto l’unghia ad un avversario è rigore… non è lo spirito del nostro gioco, deve esserci il contatto. La responsabilità non è solo dell’arbitro, però è anche mia come allenatore, di allenare i giocatori nel modo giusto. Inizia dal settore giovanile, si guarda troppo al risultato, perchè si è disposti ad ogni cosa. Dobbiamo tornare indietro per capire il perchè, io per primo come allenatore, ma tutti: la squadra gli arbitri e anche voi giornalisti. Bisogna vedere le cose come stanno. Voglio vincere, voglio competere ma sono onesto. I rigorini, i mezzi rigori.. si discute ma dobbiamo andare oltre. Tornare indietro per capire il perchè stiamo andando verso questo estremo”.

  • Bologna, Thiago Motta: “Non c’è nessuna pressione. Andiamo avanti così”

    Dalla sala stampa del Centro Tecnico Nicolò Galli di Casteldebole, Thiago Motta presenta in conferenza la sfida contro i rossoneri di sabato pomeriggio. Ecco le sue parole.

    Cosa cambia preparare la settimana di lavoro dopo la vittoria contro l’Atalanta?
    “Non c’è più pressione, abbiamo l’obbligo di dare il nostro massimo, cercare di migliorare ogni giorno, migliorare sempre per poter competere anche contro le grandi squadre com’è stato contro l’Atalanta e come sarà il Milan sabato, entrambe si giocano la Champions League. Noi con umiltà, consapevoli delle nostre forze e del momento, continuare a lavorare con impegno, come abbiamo fatto sempre. Abbiamo ancora un allenamento per definire quello che manca”.

    Nella partita contro l’Atalanta è emersa l’unione del gruppo senza egoismi, oltre a vedere una squadra che si diverte
    “Sono d’accordo perchè questo è bellissimo, questo è il calcio, ognuno di noi con la nostra voglia di migliorare possiamo emergere, trasmettere e migliorare il nostro valore”

    Il Dall’Ara sarà esaurito contro il Milan.. come si prepara la partita?
    “Una partita bellissima, con lo stadio pieno contro una squadra che sta bene. Serve l’impegno con il sorriso. Affrontare questa partita dando il massimo, sperando di arrivare a fare risultato”.

    Zirkzee e Orso come si sono allenati in settimana?
    “Orso si è allenato bene, ha commesso uno sbaglio e può crescere da questo, non averlo non è buono per lui e per la squadra. Joshua deve continuare a dimostrare le sue potenzialità, voglio molto ma molto di più. Anche oggi abbiamo fatto un allenamento dove lui deve far vedere il suo massimo. Può giocare dal 1′ Zirkzee come gli altri, vedremo”.

    Ha usato il termine umiltà, è essenziale che ci sia visto l’entusiasmo all’esterno?
    “L’entusiasmo che c’è fuori è bellissimo, giusto che il nostro entusiasmo interno vado usato nella maniera giusta per aiutare il compagno e per poter crescere insieme. Il calcio è presente, dobbiamo essere pronti a competere contro una delle grandi del nostro campionato per fare una grande prestazione”.

    Ha parlato con Soriano ?
    “Si, abbiamo parlato, mi dispiace molto perchè è il nostro capitano, ci aiuta tanto e continuerà a farlo, dipenderà anche da lui nel suo recupero per darci il suo contributo. Deve continuare così è un grande professionista”.

    Moro e Dominguez possono giocare insieme?
    “Si certo”.

    Soumaoro è cresciuto tanto?
    “Adama è un ragazzo molto disponibile, è cresciuto in tutto, anche la scorsa settimana si è allenato benissimo e non è un caso che poi contro l’Atalanta ha fatto la partita che abbiamo visto”.

    Questo collettivo rispecchia il tuo carattere?
    “Rispecchia quello che cerco di essere tutti i giorni, i ragazzi guardano e osservano, vedono quello che si sta proponendo, se loro fanno quello che si richiede è perchè ci credono. Questo non è facile, dipende da me ma non solo, dipende anche da tutto il contesto. Ognuno di noi ha la responsabilità di mettere i ragazzi nelle condizioni migliori per andare al campo e fare il massimo”.

    Sei riuscito a risollevare la squadra, come hai fatto? È un obiettivo raggiungibile?
    “Quando sono arrivato abbiamo fatto un lavoro per riportare il Bologna su quello che vale oggi. Noi pensiamo al presente, il nostro presente è il Milan, una delle grandi del campionato che sta lottando per una semifinale di Champions. Concentrazione massima per questa gara, convinto che con i nostri tifosi potremo fare una buona partita”.

    Il Milan potrà essere distratto dall’impegno in Champions? L’attacco alla profondità può essere una chiave?
    “Può essere. Troveremo una squadra aggressiva che non ti lascia tempo di gioco, dovremo essere svelti ad andare veloce e trovare l’uomo libero decidendo se velocizzare o mantenere il possesso. La profondità fa parte di un momento del gioco che è importantissimo per andare in porta o per creare spazi ai nostri compagni. Andremo in campo a competere contro il Milan come abbiamo fatto contro l’Atalanta, consapevoli che ci troveremo davanti una squadra forte”.

    La Serie A è ancora un palcoscenico ambito? A te serve il progetto o il campionato più ambito? Hai parlato con i dirigenti?
    “Non posso risponderti.. penso al mio, penso che nel calcio conta il presente.. il Milan è la prossima, quella difficile da battere.. massimo impegno sempre per competere contro squadre che ci sono davanti a noi. Parlo tutti i giorni con i dirigenti, loro sanno bene quello che cerchiamo, loro sanno bene cosa ci serve per competere contro squadre forti. Si pensa tanto al futuro si, per migliorare la squadra e per andare a cercare qualcosa in più”.

    Darete sempre il massimo fino alla fine per mentalità, lei spinge su questo
    “Questa è la nostra base, per l’obbligo che abbiamo con noi stessi e per la nostra gente. Questa è la nostra responsabilità e lo faremo sempre, poi se arriva per affrontare le grandi ottimo, se non arriva dobbiamo migliorare e volere qualcosa in più per migliorare”.

    Ad oggi il tridente offensivo può essere composto da tre giocatori offensivi?
    “Si, dipende dalla disponibilità dei ragazzi, dobbiamo avere equilibrio nel difendere, dipende nella fase di possesso quando mantenere il possesso e quando velocizzare.. gli attaccanti fanno parte di tutto questo contesto. Che sia attaccante o no cambia poco, dipende dalle caratteristiche e dalla disponibilità”.

  • Bologna proposto il rinnovo a Thiago Motta che prende tempo

    Il tecnico Thiago Motta sta facendo benissimo con il Bologna. La società rossoblù vorrebbe blindare, l’ex giocatore di Inter, Genoa e Psg, per lui ci sarebbe pronto un rinnovo di contratto fino al 2025, con il Bologna. Ma, il tecnico avrebbe preso tempo prima di decidere e di firmare il rinnovo. Infatti, sembra che all’Italobrasiliano ci siano Inter e PSG, interessate per la prossima stagione.

  • Bologna, Thiago Motta: “La squadra sta bene”

    A 48 ore dalla partita contro l’Udinese, Thiago Motta parla in conferenza stampa in vista della gara che aspetta il Bologna. Ecco le sue dichiarazioni.

    Che 200 giorni sono stati a Bologna da quando lei è qui?
    “Intensi, belli e affrontando ogni momento nel miglior modo che possiamo. Penso poco al futuro, la squadra sta bene, sono contento. Non sono mai soddisfatto di quello che stiamo facendo, dall’inizio fino ad oggi abbiamo fatto cose buone e cose da migliorare, cercheremo di essere meglio nel domani rispetto a ieri. Questa è la nostra filosofia”.

    Com’è avere lo stadio quasi pieno? Gli indisponibili? Dominguez?
    “Avere lo stadio pieno con la nostra gente che porta questo entusiasmo.. siamo contenti. Dominguez ha fatto tutto quello che doveva per tornare, anche di più. Può dare una mano alla squadra”.

    Come le sono sembrati i suoi in questa sosta?
    “Quelli che sono stati qui molto bene, tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto al massimo, concentrati per arrivare alla prossima partita. I nazionali hanno fatto quello che dovevano.. la cosa più importante è che quelli che sono stati qui e gli altri che tornano, appena rientrati tutti devono ripartire al meglio subito per la prossima partita”.

    Sansone in attacco da titolare?
    “Abbiamo anche Musa e Joshua ma si, è un idea ma vedremo in base agli avversari e cercheremo di prendere la miglior scelta possibile per l’avversario, noi prepariamo la partita aspettandoci la miglior Udinese possibile. Sansone lo vedo più nella zona centrale, si muove bene, ha il tempo giusto di fare gli smarcamenti in profondità e in contro ai compagni. Ha i gol.. lo vedo meglio dentro il campo che da esterno ma può fare entrambi, perché gioca sempre al massimo, è anche rientrato bene dall’infortunio”.

    Chi si è allenato qui ha più possibilità di giocare rispetto a chi era in nazionale?
    “No, hanno tutti la stessa possibilità, sia chi si è allenato qui sia chi è andato in nazionale”.

    Il palleggio può essere la chiave per domenica?
    “Loro hanno grande forza fisica, con accelerazioni con tanti metri in velocità e in intensità, ma abbiamo altre cose che con l’utilizzo della palla possiamo fare bene, come utilizzare la sfera per fare una grande partita”.

    È il momento giusto per parlare con Saputo del rinnovo?
    “No, dobbiamo pensare all’Udinese”.

    Quanti anni ci vogliono per costruire un progetto di livello?
    “Dipende, bisogna avere tutti la stessa linea per poter dall’inizio avere una linea comune per capire dove arrivare. Sinceramente non so se servano 1,2 o 3 anni. L’importante dal mio punto di vista è avere un obiettivo concreto, ognuno sapendo della propria responsabilità per aiutare e fare il massimo. Queste credo che siano le basi per costruire un progetto e arrivare a buon fine”.

    Ci sono le basi di crescita in questo club?
    “Credo che l’obiettivo sia importante, ne parleremo e cercheremo di arrivare ad un consenso comune per fare si che sia tutto più facile. Le basi le vedo qui, stiamo cercando di migliorare ciò che abbiamo, poi decideremo insieme su cosa cambiare nel momento giusto e anche cosa tenere”.

    Ha vissuto bene questa sosta nazionale? Pensa sia utile?
    “Ognuno la vede alla sua maniera, io non ho ragione di lamentarmi, mi piace tantissimo questo lavoro e sono felice di poter venire qui in questo club e fare questo lavoro, vedere i ragazzi e lo staff impegnarsi al massimo.. io non mi lamento ma devo solo da ringraziare perchè faccio il lavoro che mi piace”.

    Le assenze nell’Udinese cambieranno il loro modo di giocare? Magari ancora più palle lunghe?
    “Già giocano molto servendo direttamente le punte, sono abituati alle seconde palle con i centrocampisti e i quinti che arrivano per costruire e per chiudere le azioni. Noi conosciamo questa squadra, se loro cambieranno qualcosa noi saremo pronti a portare la partita dalla nostra parte”.

    La partita d’andata è stata uno spartiacque della stagione?
    “Fu molto difficile, soprattutto i primi 25′, abbiamo avuto anche fortuna. Se avessero segnato il secondo sarebbe stato difficile cambiare la direzione della partita.. abbiamo finito poi la partita benissimo dopo aver girato la gara dalla nostra parte. Affronteremo una squadra importante che sa quello che vuole, con giocatori molto fisici e di grande qualità.. lì affronteremo nel miglior modo possibile”.

    Come stanno Cambiaso e Arnautovic?
    “Stanno recuperando, speriamo di riaverli il prima possibile”.

    Ha sentito cos’ha detto Buffon su di lei?
    “Sono felice, solo da ringraziare un fantastico giocatore e una fantastica persona, mi ha aiutato molto quando arrivai da oriundo in nazionale”.

    Si è sentito un po’ sottovalutato in Nazionale ai tempi?
    “Quello che è stato detto da fuori non lo posso controllare, posso solo controllare la reazione e la mia risposta. Non sta a me dirlo”.

    L’attaccante centrale con lei segna meno mentre attorno gli altri segnano di più.. come mai?
    “Non lo so perchè, ma ho avuto un attaccante, Kalimuendo che è un 2002 e ha segnato tanto e aveva una grande ambizione anche nell’aiuto alla squadra. Alla fine guardo il calcio come la vita, dobbiamo aiutarci, dobbiamo sapere quello che dobbiamo fare, quali sono le mie responsabilità e aiutare il compagno, dando la stessa opportunità a tutti. Cerco di dare la stessa opportunità a tuti di fare gol, tutti i ragazzi vogliono segnare, anche i difensori.. per questo dobbiamo creare e difendere. L’attaccante è il nostri primo difensore e il difensore è il nostro primo attaccante, lo vediamo con Skorupski quando gioca bene da dietro la palla. Comunque anche gli attaccanti si meritano di segnare, perchè stanno più vicini alla porta avversaria e perchè fa parte della loro responsabilità e dà una mano alla squadra”.

  • Bologna, Thiago Motta: “Spero di poter schierare la formazione migliore”

    Ecco di seguito le parole in conferenza stampa dell’allenatore Thiago Motta, in vista di Salernitana-Bologna.

    Come stanno Orsolini e Zirkzee?
    “Joshua sta bene, Riccardo sta migliorando, ha fatto differenziato fino a due giorni fa, vedremo se lo porteremo o no, l’importante è che lui sia convinto che può dare un contributo alla squadra. Lui ha sempre voglia di giocare, poi avere voglia e poter giocare è un altro discorso. L’importante è che venga con la squadra quando sarà al massimo. Vedremo. In questa settimana abbiamo cercato di fare una gestione diversa nei primi giorni di allenamento per lui, in base alle sue sensazioni prenderemo la migliore decisione possibile”.

    Quanti punti serviranno secondo lei per arrivare all’ottavo posto?
    “Servirà pensare alla prossima che è la più importante, perchè troveremo una squadra che sta bene con il pareggio a San Siro che gli darà fiducia”.

    Se ci sarà Orsolini o meno cambia anche nelle altre scelte offensive?
    “Si, anche se a volte è una casualità che se ci sono due giocatori più offensivi e uno più equilibratore. Speriamo Riccardo ci sia per avere più scelte per schierare la squadra migliore”.

    Barrow è in crescita, in che posizione secondo lei può rendere meglio?
    “Musa sta bene in questo momento, sia come punta che come esterno di sinistra, lo può fare anche a destra, i tre ruoli li può coprire perfettamente, dipenderà tanto da lui”.

    Che tipo di squadra è la Salernitana?
    “Dopo un cambio c’è più energia e motivazione, per creare un ambiente positivo e fare risultati. Sa cosa vuole dal punto di vista del gioco, il cambio si vede, è una squadra pericolosa quando non hanno la palla, sanno difendersi molto bene, tutta la squadra difende e riparte bene e possono creare difficoltà. Noi li affronteremo dando la nostra versione migliore”.

  • Bologna, Thiago Motta: “Con il Torino abbiamo subito una brutta sconfitta”

    Il tecnico del Bologna Thiago Motta dalla sala stampa del Centro Tecnico Niccolò Galli di Casteldebole presenta in  conferenza stampa la sfida di sabato sera alle 20.45 al Dall’Ara contro la Lazio. Ecco  le sue dichiarazioni

    Responsabilità tua dopo la sconfitta dopo Torino, brucia aver perso senza essersela quasi giocata?
    “Si, non abbiamo giocato per i primi 30/35 minuti. La sconfitta è difficile da digerire ma già in partita abbiamo aggiustato le posizioni in campo, abbiamo ripreso il controllo della palla e del gioco, ma contro il Toro è difficile giocare. Ci pressavano, poi avevamo pochi spazi perché sono una squadra che si difende molto bene, difficile creare occasioni pericolose”.

    Perchè 0 minuti Arnautovic e 94 minuti Barrow?
    “Musa ha giocato sia davanti che a sinistra perché può aprire il campo ma anche puntare nell’uno contro uno. Con Joshua poi abbiamo continuato ad avere un attaccante che ci mantenesse equilibrio. Non siamo stati capaci di creare occasioni pericolose per pareggiare la partita”.

    Come mai non Arnautovic?
    “Durante quel momento nel finale di secondo tempo stavo pensando di spostare Schouten in difesa, mettendo un centrocampista in più. Contro ogni squadra che si chiude molto bene è normale fare fatica. Per come vedevo io bisognava creare spazi e attaccare con il terzo uomo da dietro”.

    Arnautovic sotto di una rete poteva entrare per cambiare la situazione del match?
    “Non è detto che con un attaccante in più si crei di più. Lo abbiamo dimostrato anche in altre partite segnando con giocatori diversi. Tanto Joshua come Marko sono giocatori con la forza di venire a prendere palla e restare meno dentro l’area. Non è detto che con un attaccante in più si è sicuri di segnare” .

    Per Arna quindi è un problema di compiti?
    “Preferisco parlare di un merito degli altri che un demerito di un giocatore. Lo stiamo aspettando, avrà il suo momento, era fuori da 40 giorni. Mi aspetto qualcosa in più dai leader in squadra, non solo da lui, ma anche da Lorenzo da Gary, da Soumaoro”.

    Dov’è migliorato Zirkzee?
    “Pressare l’avversario, attaccare l’area.. è migliorato su tutto e può ancora crescere, ha doti tecniche e fisiche può diventare un grande giocatore”.

    Perchè solo due sostituzioni contro il Torino?
    “Noi come allenatori abbiamo a disposizione cinque cambi, ma non sono obbligatori, se funziona si continua così”.

    La settimana che ha visto di allenamenti, può portare a ridiscutere qualche gerarchia?
    “Non è che una sconfitta fa cambiare tutto. Io con lucidità guardo tutti, guardo il prossimo impegno contro la Lazio per mettere la migliore squadra possibile in campo per fare la scelta giusta”.

    Fisicamente come stanno i due centravanti? Sono pronti?
    “Stanno migliorando, ci sono tempistiche è giusto che sia così.. quando li porto in gruppo per giocare io li considero tutti pronti”.

    Orsolini come sta?
    “Ha un fastidio da un po’, non si è allenato al massimo, lo valuteremo”.

    Schouten come lo vede?
    “Lo vedo molto bene, tanto lui come Gary si stanno allenando al massimo e anche insieme possono giocare. Il concetto è che uno fa crescere l’altro, anche quando giocano contro in partitella”.

    Ci sono dei problemi di rapporti con Marko?
    “No, non ci sono problemi a livello personale e di rapporti qua dentro con Marko, Nico o qualsiasi altro. Sono scelte professionali legate al merito, tutto il resto no. Dal primo giorno sono stato molto chiaro. 11 meritano di iniziare, 2 o 5 subentrano, gli altri continuano a lavorare per avere il loro momento. Non c’è nulla di personale, non ci sono mancanza di rapporti, questo qua dentro non esiste. Per me esistono tante cose belle nel Bologna, il Bologna riceverà un premio (Thiago Motta miglior allenatore di Febbraio per la Lega Serie A ndr.) che io prenderò ma è per tutto quello che ha fatto il Bologna, per tutti quelli che lavorano qui. Ci sono tante cose belle qua dentro di cui parlare, non serve parlare di problemi nei rapporti umani e personali non esistono, qua c’è il rispetto”.

    Moro si avvicina di più a Dominguez per caratteristiche oppure era utile per la partita contro il Torino?
    “Sono giocatori diversi, Moro da subentrato ha fatto molto bene contro la Sampdoria cambiando il match, abbiamo tanti ragazzi di grandissimo livello, abbiamo la fortuna che anche se non c’è Dominguez abbiamo Moro che si è adattato molto bene con i nostri valori e sono molto contento di averlo”.

    Lazio senza Immobile? Cosa cambia?
    “Se gioca Anderson cambia qualcosa ovviamente, sono diversi come giocatori ma di altissimo livello. Uno attacca la profondità l’altro dà più una mano al gioco. Il primo gol contro l’AZ è nato da un bel recupero di Anderson. Nella squadra avversaria ci sono giocatori di valore e noi proveremo a prenderci il nostro obiettivo”.

    Milito ha detto che puoi sognare l’Europa.. ti sbilanci?
    “Gli voglio molto bene, a lui e alla sua famiglia. Mi fa piacere sentire belle parole da un ragazzo serio, un ragazzo con cui ho fatto un percorso incredibile.. per il resto voglio pensare solo al Torino”.

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    Oltre a Thiago Motta l’Inter pensa a un Conte bis, nuovi contatti tra le parti

    Thiago Motta è un forte candidato per l’Inter nel caso a fine stagione sarà addio con Simone Inzaghi, i nerazzurri però nelle ultime settimane hanno riavviato i contatti con Antonio Conte insoddisfatto al Tottenham. Il tecnico salentino lascerà quasi sicuramente gli Spurs a fine stagione, la sua voglia è quella di tornare in Serie A e l’Inter potrebbe rappresentare un’opzione seria per il suo futuro. Sarebbe un ritorno clamoroso sulla panchina nerazzurri per il tecnico vincitore dello scudetto con l’Inter nel 2021. Le conferme arrivano che dall’Inghilterra dal noto quotidiano Times.

  • Bologna, Thiago Motta: “Stiamo facendo bene”

    Thiago Motta tecnico del Bologna presenta la sfida tra i felsinei e i granata di Juric, che si disputerà nel posticipo di lunedì sera. Ecco le sue dichiarazioni

    A parte il frofait di Dominguez appena comunicato, tutti gli altri sono a disposizione. L’abbondanza è un alleato o la mette in difficoltà?
    “Vivo la situazione esattamente come prima, chiedo massimo impegno in allenamento per preparare al meglio la partita e affrontare in questo caso una buona squadra come il Torino”.

    La maturità di questa squadra è capire che gli altri vi guarderanno con un occhio diverso?
    “Sicuramente, perché ormai tutti ci conoscono. Ad ogni modo è sempre importante il modo in cui affrontiamo la partita, e tutto il resto sarà una conseguenza di come ci prepariamo”.

    Il Bologna è molto camaleontico come eri tu da giocatore. E’ una sua caratteristica?
    “Quando giocavo dovevamo sempre rispettare alcune caratteristiche per giocare bene di squadra, ma la decisione la prende sempre il giocatore. Anche adesso, i ragazzi hanno dei doveri, ma quando sono in campo sono loro a decidere cosa fare”.

    Arnautovic, Zirkzee e gli altri come stanno?
    “Stanno bene, saranno in gruppo per la sfida contro il Torino”.

    Il Torino?
    “Sappiamo che il Torino è una squadra fisica che gioca bene a calcio. Sono difficili da affrontare e come sempre penserò a cosa può incidere per fare le mie scelte, in questo caso sicuramente la fisicità è un fattore importante”.

    Come valuta la sua squadra in base a chi gioca davanti?
    “Io chiedo a tutti i nostri attaccanti la stessa cosa, aldilà delle caratteristiche. Sicuramente in base alle proprie qualità alcuni possono dare di più sotto certi aspetti e viceversa. Loro sanno cosa vogliamo da ognuno di loro”.

    Nella sfida contro l’Inter Barrow era molto dentro il match. Come lo ha visto questa settimana? Si è notato contro l’Inter il tridente Posch, Orsolini e Ferguson…
    “Musa è un periodo che lo vedo molto bene. Il tridente Stephan, Lewis e Orsolini sta funzionando, ma possono fare meglio. Anche quando ha giocato Aebischer hanno fatto molto bene e questo da conferma al fatto che sono loro che devono sempre prendere le decisioni giuste in campo”.

    Sosa o Soumaoro?
    “Entrambi stanno bene e sanno di cosa abbiamo bisogno”.

    Medel è avvantaggiato rispetto a Moro?
    “Tutti possono partire titolari, le scelte dipenderanno dal momento e dalle caratteristiche dell’avversario”.

    Arnautovic e Zirkzee li vede possibilmente insieme con lo schema che usate?
    “Tutto è possibile nel calcio. Dipenderà solo da loro. Noi partiamo sempre dalla concentrazione e dal lavoro per cercare nuove ambizioni”.

    Cosa non dovete sbagliare assolutamente domani?
    “I ragazzi sanno perfettamente cosa non sbaglieremo”.

    Se non dovesse giocare come si gestisce un Arnautovic in panchina?
    “Fa parte del gruppo. Se gioca darà il suo contributo in campo, altrimenti lo darà fuori dal campo esattamente come sa fare essendo un grande professionista”.

    Come vi siete allenati?
    “Bene, come sempre”.

    Cosa le sta dando Cambiaso in più di prima?
    “E’ un ragazzo molto intelligente che lavora quotidianamente molto bene. Non è un caso che si trovi in un momento di forma così”.

    Tra poco arriveranno le convocazioni della nazionale. Ne avete parlato con Orsolini?
    “Noi qui cercheremo di aiutare sempre Riccardo a migliorarsi, dallo staff tecnico allo staff medico, così che lui possa esprimersi al meglio. Alla fine però dipende tutto da lui”.

    Ad oggi avete 35 punti, lei l’anno scorso ne ha fatti 36 salvando lo Spezia. Allora pensava a dove poteva essere oggi?
    “Il nostro obiettivo ad oggi è quello di essere al massimo e di fare bene contro una squadra forte, che gioca bene, guidata da un allenatore di grande carattere”.

    Nella sua carriera da allenatore ha mai cambiato un giocatore dopo poco che era entrato?
    “Si, Nzola. Lo abbiamo fatto pensando al bene della squadra”.

    Che squadra è quella di Juric?
    “Giocano bene sia in fase offensiva che difensiva, su entrambe le fasce. Non fanno giocare le squadre avversarie e sono molto propositivi. Noi dobbiamo stare molto attenti quando non abbiamo la palla, stare compatti e lasciargli meno spazi possibili”.

    Skoruspki è molto migliorato anche coi piedi. Ci state lavorando?
    “Lui lavora tutti i giorni, e in allenamento lavoriamo molto con la palla anche con i portieri. Noi allenatori cerchiamo sempre di far capire ai ragazzi cosa vogliamo, ma sono loro che in campo devono prendere le decisioni. Contro l’Inter ma anche in altre partite abbiamo costruito bene dal basso e loro sanno che c’è questa possibilità, ma sta a loro decidere situazione per situazione”.

    C’è un giocatore del Torino che teme più degli altri?
    “Ho un grande rispetto per il Torino, e li affronteremo consapevoli delle loro qualità ma anche delle nostre”.

    Visto il grande momento che state vivendo, le fa effetto leggere che ‘Thiago Motta è un predestinato’?
    “Fa sempre piacere leggere e ascoltare delle belle parole spese nei tuoi confronti. La capacità è quella di rimanere in equilibrio, ma la cosa che mi fa più piacere è quando parlano bene del Bologna perché io faccio parte di un gruppo e di un Club che sta funzionando molto bene.. Tutti qui lavorando per sé stessi ma anche per i propri compagni”.

    Si può parlare di Thiagomottismo?
    “No perché la filosofia riguarda una persona sola, noi qui siamo un gruppo