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  • Bologna, T. Motta: “Con l’Inter è una sfida speciale”

    Bologna, T. Motta: “Con l’Inter è una sfida speciale”

    Alla vigilia di Inter-BolognaThiago Motta sarà presente nella sala stampa del Centro Tecnico Nicolò Galli per rispondere alle domande dei giornalisti presenti.

    In Italia si dice che l’appetito vien mangiando, il Bologna mangia da tre partite. Che clima ha respirato nello spogliatoio? Ha avuto poco tempo per preparare questa gara
    “È vero che abbiamo poco tempo, speriamo di continuare a mangiare. Ora con questa tecnologia avanzata riusciamo grazie ai video a capire come attaccare e difendere contro l’Inter, faremo la nostra partita. È presto dire che è tagliata fuori dalla lotta scudetto. Può competere in Europa e in campionato”.

    Qual’è il segreto del lavoro in queste settimane?
    “I giocatori, perché alla fine sono loro che fanno la differenza, in questo modo, come stiamo oggi è molto più facile lavorare e trasmettere quello che vogliamo vedere ogni giorno per come affrontare le partite, con tanti giocatori, anche con i cambi che sono una soluzione straordinaria”.

    L’inter?
    “Rappresenta per me una bella esperienza e grandi ricordi, ma voglio che ci giochiamo la nostra partita e dobbiamo essere concentrati e determinati. Dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare”.

    Orsolini?
    “Sta bene, unisce in questo momento l’impegno al sorriso e all’entusiasmo, così è molto più facile dare il massimo ogni giorno. Dobbiamo continuare così, lui e gli altri, dobbiamo affrontare ogni allenamento al meglio, quando entra fa molto bene, anche quando inizierà la partita darà il suo meglio sempre pensando che serve l’impegno oltre al sorriso”.

    Arnautovic?
    “Darà il suo contributo come tutti gli altri, non abbiamo parlato nello specifico di questa gara”.

    Che episodio può aver svoltato la vostra stagione?
    “Da quando sono arrivato vedo che abbiamo la consapevolezza di fare qualcosa di importante, come essere arrivati a 900 gare in Serie A. Questo non è poco, abbiamo questo entusiasmo”.

    Cosa cambia quando c’è Brozovic o quando c’è Chalanoglu?
    “Può cambiare ma non tanto, sono due giocatori che giocano bene a calcio, ma entrambi giocano bene lì, forse Brozo interpreta in maniera superiore quel ruolo ma cambia poco”.

    Il segreto del gruppo?
    “Smettere di essere egoisti e pensare al gruppo, pensare di aiutare il vicino, per far diventare più forte il compagno e quindi automaticamente si migliora anche singolarmente. Questo è ciò che vogliamo per essere competitivi”.

    C’è qualcosa che non bisogna ripetere domani?
    “No, non particolarmente. Si ho fatto 4 cambi ma avevamo questa disponibilità in panchina, ma merito sia a quelli che hanno iniziato la partita che a quelli che sono subentrati. Nel secondo tempo con la loro stanchezza dovuta alle loro energie spese e noi con i cambi abbiamo aumentato il livello, ma sono contento di chi ha iniziato e di chi è subentrato”.

    Vignato ha fatto un passo in avanti? In che ruolo lo metteresti con continuità?
    “Il primo passo lo fa il giocatore, che certo noi aiutiamo, ma Vigna come tutti gli altri ha l’opportunità di poter giocare e lui sta facendo molto bene, spero per lui e per noi che dia continuità, perchè è la cosa più importante. Se da continuità al lavoro può essere molto importante per noi. Può giocare attaccante esterno, oppure trequartista in un 4231, dipende da lui perché le qualità le ha e noi siamo qui per aiutarlo al massimo. Se se lo merita gioca, sennò dovrà aspettare”.

    Sono stati ingenerosi i primi fischi delle prime gare?
    “No, perché era giusto, rispetto l’opinione di ognuno di voi, rispetto il pubblico perché ha sempre ragione. Non ho mai chiesto e non chiederò nulla, io devo dare di più, questo è il mio ruolo, ogni giorno sono qua per dare il massimo insieme ai ragazzi che mi stanno aiutando tantissimo con la loro voglia e la loro disponibilità. Proseguire e continuare, pensiamo al presente e cerchiamo la migliore situazione per affrontare la prossima partita, e perché no vincerla”.

    Cosa manca a Barrow per fare il salto di qualità?
    “Musa è un giocatore importante, può fare tutta la fascia, può migliorare nell’attacco della profondità con la sua velocità, ora come ora nessuno se lo aspetta perché lo sta facendo poco. Calcia bene e tira bene, ha un buon passaggio per l’area di rigore. Lo abbiamo visto nel passaggio ad Arna al primo minuto contro il Torino, contro l’Empoli mise una grande palla ad Orsolini. Poi fa gol. È un ragazzo che sta crescendo e che può fare molto meglio perché ha tutta la possibilità per farlo, sono convinto che ci riuscirà”.

    Ci saranno rotazioni?
    “io vedo solo l’Inter, giocherà la squadra migliore possibile, poi vedremo alla prossima”.

    Sei riuscito a vivere Bologna?
    “È venuta la mia famiglia anche per una settimana ma Bologna l’ho vissuta poco. Passo più tempo qui che a casa, ma è normale, la mia famiglia lo capisce e mi aiuta, vedi che siamo tutti egoisti ed io per primo (ride ndr), ma mi piace molto stare con la famiglia, al momento però la priorità è questo lavoro e la mia famiglia mi da una mano. Questo mi aiuta e si anche in casa mia c’è la forza del collettivo (ride ndr)”.

    Mercato? Troppo presto?
    “Penso alla partita di domani, poi vedremo”.

    Domani sera i potenziali nazionali dell’Inter potrebbero pensare già al mondiale?
    “Non he ho idea, i miei vanno in campo per competere, quando un giocatore di calcio entra in campo dà sempre il massimo. Non ha la testa per pensare ad altro. Su ogni duello, su ogni giocata”.

    Ha un’idea sulla preparazione post-mondiale?
    “Vedremo dopo l’Inter, ora non mi passa per la testa”.

    Le scoccia questa pausa?
    “È il calendario, si affronta per quello che è e domani spero in una bella partita”.

  • Bologna, Thiago Motta: “Con Juric sarà una sfida speciale”

    Bologna, Thiago Motta: “Con Juric sarà una sfida speciale”

    In vista di Bologna-Torino di domenica alle 12,30, a breve Thiago Motta presenta in conferenza stampa la sfida.

    Dopo Stankovic e Palladino ora arriva Juric. Che emozione sarà?
    “Abbiamo avuto un bel periodo assieme, Ivan lo vediamo in panchina, vuole vincere sempre, si vede la competitività dentro al campo. Sarà difficilissimo da affrontare”.

    Anche il Bologna ha la sua identità
    “Si, il Bologna, è in crescita, stiamo facendo bene”.

    Il Bologna ha la consapevolezza della sua forza?
    “Stiamo affrontando tutto con massima esigenza. Ma pensiamo al presente, è un avversario molto difficile. Per tutti, non lascia giocare l’avversario, mettono intensità e ritmo, vogliono attaccare: questo è il nostro presente”.

    Il Bologna ha un nuovo equilibrio?
    “È un equilibrio sempre in movimento, possiamo fermarci, ogni giorno e ogni settimana che passa il livello dei singoli e dei reparti lo guardiamo, tutto può cambiare, dipenderà tanto da loro, noi guardiamo il miglior momento di ognuno e del reparto”.

    Il gol di Orsolini quanto è stato importante?
    “È esempio del calcio moderno che segna un subentrante, difficile parlare di una squadra titolare se si hanno a disposizione 5 cambi, Riccardo lo ha dimostrato. È un giocatore importante, dipenderà tanto da lui, se dall’inizio o da subentrante”.

    Arnautovic?
    “Vediamo, si è allenato, ha fatto bene lui quando ha giocato ma anche Joshua ha fatto bene. Domani abbiamo l’ultimo allenamento e vediamo. Conta la vittoria”.

    La titolarità non è più ciò che conta anche nei ragazzi? Lo hanno capito?
    “Si, non conta solo la titolarità, ma anche negli allenamenti, dipende tanto da noi e la quotidianità è importante per il gruppo”.

    Che duelli saranno contro il Torino?
    “Si, nei duelli ma anche nelle seconde palle. Noi dobbiamo essere pronti, dobbiamo avere questa disponibilità per andare sul duello, per avere un po’ più di tempo di gioco. Bisogna avere questa esigenza, chiunque giochi, dobbiamo avere questa mentalità”.

    Questo stile di gioco di marcare a uomo, si sta tornando a questo modo di giocare?
    “Si, sta tornando di moda, poi dipende da come viene trasmesso, Juric lo trasmette perfettamente, ottenendo quello che vuole. Ovviamente questo stile di gioco ha dei vantaggi e degli svantaggi”.

    Lei invece ha una sua impronta di gioco?
    “No, sto crescendo anch’io, mi auguro di arrivare al livello di alcuni allenatori, ad esempio per come vivono la partita ancora adesso Mourinho e Spalletti, dopo tutto quello che hanno fatto vivono ancora il match in un modo straordinario, splendido per noi allenatori più giovani che li osserviamo. Vorrei e mi auguro arrivare ad una età in cui avrò ancora la stessa passione come oggi, vorrei amare questo lavoro come lo amo adesso. Questa è la base di tutto”.

    Cosa le sta piacendo di più a livello collettivo?
    “Mi piace vedere che quando la squadra è in difficoltà la squadra si arrabbia e al contrario quando le cose vanno bene si scherza e c’è sintonia. Ho stima per ognuno di loro, è difficile per me scegliere chi non gioca e chi gioca. Capisco che sia difficile dover aspettare per un ragazzo che non gioca, ma chi non gioca e non è contento si sta allenando al massimo per farsi trovare nella miglior forma possibile. È il caso di De Silvestri e Soriano. Ho avuto la sorpresa Aebischer, sembrava molto introverso mentre da dentro è un’altra cosa, sorride è sveglio, capisce subito quello che uno gli chiede. Comunica con gli altri ed è molto interessante”.

    Ci saranno sorprese per domenica?
    “No, sorpresa no, vedremo domenica”.

    Come sta Ferguson?
    “Lo vedo molto bene, anche questa settimana è molto attento, fa le cose nel modo giusto, fino alla sosta abbiamo tre partite, ma io lo vedo molto bene e ha voglia”.

    Schouten può giocare dal 1′?
    “Si certo, tutti! (ride ndr). Tutti quelli che porto possono giocare, sennò meglio stare a casa e mettersi in condizione per la prossima partita”.

    In Coppa Italia hai schierato Schouten mezzala, può essere un’idea diversa rispetto a Ferguson?
    “Oggi Schouten si è allenato da difensore centrale, pensa. Ferguson e Schouten sono diversi, Lewis attacca bene gli spazi, mentre Jerdy si guarda intorno e ha una tecnica con controllo e passaggio buoni. Da quando sono arrivato però deve lasciarsi andare, ogni tanto riflette troppo su una posizione e sull’altra, ha esperienza in nazionale, qui a Bologna ha grande tecnica, ha tutto, vorrei vedere un Jerdy più spensierato nel giocare a calcio come lui sa giocare, ci darebbe più soluzioni e soddisfazioni, lo ritengo un grande giocatore”.

  • Bologna, Thiago Motta: “Solidarietà al Monza e a Mari”

    Bologna, Thiago Motta: “Solidarietà al Monza e a Mari”

    Thiago Motta risponde alle domande dei giornalisti, a due giorni da Monza-Bologna. Qui vi proponiamo le dichiarazioni dell’allenatore del rossoblù in vista della gara che aspetta i suoi lunedì sera.

    Cosa ne pensa di quello che è successo a Pablo Mari? Come reagirà il Monza?
    “Anzi tutto solidarietà al ragazzo, sarà una partita difficile, mi aspetto il miglior Monza possibile. Sta meglio il ragazzo, questo è l’importante, condoglianze poi alla famiglia della vittima, ma andiamo avanti, è stato un episodio difficile per tutti ma cerchiamo di dare un momento tranquillo alla gente che andrà allo stadio”.

    Come sta Arnautovic?
    “È stato assente per un virus intestinale, mi dispiace per le assenze in questa settimana in allenamento. Mi dispiace perchè dopo la schiena anche questo problema, non ci voleva. È stato a casa, anche per non passare nulla ai compagni, vediamo domani e poi prenderemo una decisione”.

    Kasius e Schouten?
    “Per la prossima spero di riaverli, contro il Torino”.

    Hai parlato con Saputo?
    “Si oggi, abbiamo parlato in modo molto tranquillo per 10/15 minuti, poi con la squadra, abbiamo parlato delle prospettive delle partite”.

    Cosa serve per dare continuità a questa squadra?
    “Dobbiamo cercare di migliorare giorno dopo giorno, singolarmente ma anche per contribuire al collettivo, io la vedo in questo modo, stiamo migliorando, con cose nuove dentro ad un gruppo che migliora velocemente, perchè i ragazzi sono aperti e c’è entusiasmo, senza mai dimenticare il nostro impegno che dobbiamo dare sempre”.

    Da zero a cento quant’è il Bologna di Thiago?
    “Anche 200 (ride ndr), siamo una squadra non possiamo fermarci, dobbiamo migliorarci sempre, non è la mia squadra, è la nostra squadra, abbiamo tutti lo stesso interesse e gli stessi obiettivi. Voglio portare un’idea per migliorare questo gruppo ogni domenica. impegno, sacrificio per il collettivo, solo così arriveremo a delle soddisfazioni, anche per la nostra gente”.

    Il presidente è soddisfatto?
    “Mi ha chiesto e mi chiederà sempre di più e sono contentissimo, da tutti vogliamo il massimo. Il presidente è la prima persona con cui devo parlare”.

    Rovella e Palladino?
    “Palladino è un ragazzo speciale, mi fece un assist in una partita contro la Reggina, sta facendo molto bene, è una grande persona. Rovella è un giocatore di grande qualità, credo lo stia dimostrando, sono molto contento per lui”.

    Ti piacerebbe avere Berlusconi come presidente?
    “SOno contento con Saputo, in futuro mai dire mai ovviamente”.

    Zirkzee? Cosa ti aspetti da chi ha giocato meno? Vuole mandare un messaggio?
    “Sono contento, perchè grazie a loro alziamo il livello, con giocatori come Soriano, continua ad essere il capitano, si allena a grande livello, mette in difficoltà la squadra che scenderà in campo dal 1′ minuto. Sono contentissimo. Su Zirkzee sappiamo che potenzialità ha, mi ha impressionato sia per la tecnica che la fisictà. Deve migliorare la fase difensiva, il suo lavoro è importante, può migliorare l’attacco alla profondità, per un punta centrale poi l’importante è essere decisivo dentro l’area di rigore. Con la palla deve combinare con i compagni e dentro l’area deve essere cattivo. Deve sapere come pressare l’avversario, soprattutto deve essere decisivo, ovviamente fare gol”.

    Orsolini? Come può migliorare?
    “A prescindere da Orso, da Sansone, da Vignato.. loro sanno che noi siamo qui per aiutarli. Loro devono dare il massimo e poi dirà il campo. Riccardo è migliorato tantissimo, nelle situazioni di gioco, nella concentrazione. ha commesso degli errori quando è entrato ma il suo atteggiamento è stato fantastico. Guardando i suoi compagni per capire come giocare da squadra. Se continua così avrà sempre più minuti da sfruttare, come detto dipende da loro, io cerco la migliore squadra possibile partita per partita”.

  • Bologna, Thiago Motta: “Cambieremo modulo di gioco”

    Vigilia di Bologna-Empoli in casa rossoblù con Thiago Motta che sarà a disposizione della stampa per la consueta conferenza pre-partita. Ecco le sue dichiarazioni:

    Il giorno della presentazione avete detto che vedremo sabato se ci saranno dei cambiamenti tattici. Ci può dire di più? Come allenatore cosa sta provando il giorno prima di una nuova avventura?
    “Sul modulo vi posso dire che è normale che con un cambio di guida tecnica ci siano dei cambiamenti, ma non voglio stravolgere quanto fatto nel passato. A livello umano, cerco di mantenere la calma, ma non è scontato: è una nuova avventura e sono contentissimo di provarla. Voglio godermi tutte le sensazioni possibili”.

    Che gruppo ha trovato? Ci saranno dei cambiamenti anche relativamente alle gerarchie? Su Medel che idea si è fatto?
    “Gary è un giocatore polivalente, esperto, ma io conto su tutti. Io cerco di trattare tutti ugualmente ma è difficile, non è vero che non faccio differenze; sul campo però si parte tutti alla pari”.

    Medel e Arnautovic sono due campioni per testa e qualità? La riaggressione immediata del pallone è qualcosa che vedremo già da domani?
    “Su Gary e Marko parlano i numeri e la loro carriera. Entrambi devono continuare a fare bene in questa stagione. Il concetto di riaggredire la palla una volta persa lo metteremo sicuramente in pratica, ma nel calcio moderno non sono solo io a pensarla così, lo fanno in tanti. Ovviamente a seconda delle situazioni sul campo è più o meno difficile metterlo in pratica”.

    Barrow come lo ha trovato? Orsolini sarà della partita?
    “Musa lo vedo molto bene. Orsolini oggi si è allenato a pieno, quindi ci sarà domani”.

    Che ruolo deve avere il portiere nel suo gioco?
    “Il portiere per me è un uomo in più in campo. Quando ha la palla tra i piedi è lui il protagonista e in quei momenti va aiutato”.

    Zirkzee lo vede come un subentrante o avrà chance dall’inizio?
    “Zirkzee è uno dei giocatori che alza il livello dell’allenamento perché ha caratteristiche importanti. Mi mette in difficoltà in allenamento ed è grazie a giocatore come lui che si alza il livello della squadra. Io scelgo in funzione del lavoro fatto in settimana”.

    Che squadra è l’Empoli? Su quali caratteristiche del vostro prossimo avversario avete lavorato particolarmente?
    “L’Empoli è una squadra che ha cambiato poco negli ultimi anni, che costruisce bene da dietro e che velocizza molto in verticale. Abbiamo lavorato sugli esterni e sulla difesa. Domani mi aspetto una partita importante da parte di entrambe le squadre”.

    Qual è una cosa che vuole rivedere domani della partita di domenica?
    “Voglio rivedere una squadra con entusiasmo, che corre, pressa l’avversario e gioca insieme tanto in attacco come in difesa. Giocando in casa giochiamo sempre per la vittoria”.

    E’ traumatico passare dalla difesa a tre a quella a quattro in cinque giorni?
    “Non credo perché alla fine si gioca sempre in undici. La predisposizione dei giocatori e il loro atteggiamento conta quanto il modulo”.

    In questi giorni, tra i giocatori del Bologna ha trovato un ‘uomo jolly’ come Agudelo?
    “Non mi piace paragonare i giocatori perché non penso sia positivo per i ragazzi. Qui ho tanti giocatori di qualità e ce ne sono più di uno che possono ricoprire più ruoli”.

    Dominguez che giocatore è? Lo vede più in coppia con Schouten o come sostituto?
    “Per me Dominguez può giocare se giochiamo a tre, più avanti o più indietro nel campo. Questo perché è un giocatore di qualità”.

  • Ufficiale: Thiago Motta è il nuovo allenatore del Bologna

    Attraverso queste parole l’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci ha annunciato: “Ci tenevo a dirvi che l’allenatore della prima squadra da lunedì in poi sarà Thiago Motta, stiamo definendo gli ultimi aspetti contrattuali ma ormai posso darne l’ufficialità”.

  • Thiago Motta sarà il nuovo allenatore del Bologna

    Thiago Motta sarà il nuovo allenatore del Bologna

    Thiago Motta sarà il nuovo allenatore del Bologna, raggiunto l’accordo tra il club emiliano e l’ex tecnico di Genoa e Spezia scelto come il sostituto di Siniša Mihajlović. Firmerà il contratto nelle prossime ore.

  • Ufficiale: Spezia, risoluzione del contratto per Thiago Motta e il suo staff

    Ora è anche ufficiale la separazione tra Thiago Motta e lo Spezia, come annunciato dal club attraverso un comunicato sul proprio sito la conferma della risoluzione contrattuale anche con il suo staff tecnico.

  • Spezia-Thiago Motta, sarà addio

    Thiago Motta non sarà più l’allenatore dello Spezia nella prossima stagione, le due parti sono a un passo dalla risoluzione del contratto dopo aver ormai raggiunto l’accordo sulla separazione. Il tecnico autore della brillante salvezza della squadra ligure rinuncerà anche ai due anni di contratto. Luca Gotti sarà il suo sostituto.

  • Psg, per la panchina si punta a Zidane ma occhio a Thiago Motta

    Il prescelto del Psg in panchina è Zinedine Zidane, l’ex tecnico del Real Madrid è la prima scelta del club parigino alla ricerca di un nuovo allenatore per la prossima stagione ma non è da escludere completamente un nome a sorpresa, quello dell’attuale allenatore dello Spezia Thiago Motta ex calciatore del Paris SG in caso non si riuscisse a trovare l’accordo con Zidane.

  • Spezia, Thiago Motta: “È importante aver raggiunto l’obiettivo della salvezza”

    Al centro sportivo Ferdeghini, il tecnico dello Spezia Thiago Motta in conferenza, per l’ultima volta in questa stagione, a due giorni dalla partita presenta la sfida contro il Napoli. Ecco le sue dichiarazioni: Salvi a 90′ dalla fine, una soddisfazione molto grande? “Sicuramente. La soddisfazione è enorme, un momento bellissimo da vivere e da godere per stare insieme. Continuo a ringraziare i ragazzi per quello che hanno fatto e il sostegno dei nostri tifosi, che sono stati presenti per tutto l’anno e se lo meritano. Il nostro campionato lo abbiamo vinto, approfitteremo dell’ultima partita per fare un omaggio ai nostri tifosi, è un’occasione unica per ringraziarli da dentro al campo per il sostegno”. Magari un orario diverso sarebbe stato meglio… “Ci sta. Noi abbiamo una squadra molto giovane e a quell’ora saranno al massimo dell’energia. Ci sarà caldo, il pubblico ci sarà ancora e giocheremo dando il nostro massimo per rispetto del lavoro fatto, del calcio e per rendere omaggio ai nostri tifosi. Cercheremo di fare una bella partita”. Tutti vi davano retrocessi. Le ha dato fastidio? “Sono state situazioni che hanno dato stimoli in più e dipende sempre da come le prendi queste situazioni. Tutto è possibile, noi abbiamo sempre avuto la tranquillità perché la fiducia era enorme in questi ragazzi. Vederli allenarsi come hanno fatto alla fine… la ricompensa è quella giusta, lo hanno meritato sul campo e sul campo si sono allenati al massimo per il bene del gruppo e questa cosa alla fine ha dato la ricompensa”. Cosa rifarebbe e cosa no? “Sempre seguire l’intuizione, che è qualcosa di interessante. Viene con tante ore di lavoro, con tanti momenti, pensieri, impegno. Alla fine ho avuto il privilegio di avere un gruppo di ragazzi che hanno voglia, entusiasmo, fame di arrivare all’obiettivo comune. Sono scelte fatte, ma seguire le intuizioni è bellissimo. Cosa non rifarei? Farei tutto allo stesso modo, anche dagli errori commessi si impara e si migliora, e lo abbiamo fatto dal primo giorno”. Se dovesse scegliere un momento della stagione, quale sceglierebbe? “Napoli, forse quella. Uno solo è difficile da cercare, ci sono tanti momenti da cercare. Quel momento non era semplice, non era un momento positivo per noi e abbiamo tirato fuori insieme qualcosa di straordinario grazie a questi protagonisti del calcio, i ragazzi, che lavorano e si impegnano ogni giorno per fare la partita di livello che hanno fatto ad esempio quel giorno a Napoli, contro una grandissima e bellissima squadra”. Vuole dare spazio a chi ha giocato meno? “Quando noi entriamo in campo, anche in allenamento, lo facciamo per vincere, fa parte del gioco. La squadra che entrerà in campo si meriterà di giocare l’ultima partita, questa settimana hanno fatto un ottimo lavoro. Più rilassati, ma con i soliti valori di inizio stagione, che abbiamo messo in pratica in tutta la stagione. Chi giocherà lo farà per merito del lavoro fatto in allenamento, questo è quello che faremo”. Cosa influirà nella scelta per il futuro? “Per essere sincero, la sola cosa a cui non ho pensato in questi giorni è stata il mio futuro. È la cosa che mi preoccupa di meno. Quando hai qualcosa in testa, il cervello ti porta a restare concentrato in quello che puoi fare, puoi cambiare, puoi aiutare. In questo momento sto cercando di pensare ad altro, manca una partita e abbiamo avuto un po’ di tranquillità in più per prepararla. Il cervello mi ha detto di restare concentrato per chiudere una stagione fantastica e poi io mi conosco, avrò il tempo di riflettere per cercare la miglior soluzione per tutti, soprattutto pensando a loro, a questi ragazzi, che se lo meritano. Non smetterò mai di ringraziarli per quanto fatto”. L’anno scorso non c’è stato tanto tempo per scegliere l’allenatore, ci auguriamo che la scelta arrivi in fretta. “Pensiamo alla prossima partita, avremo tempo per parlare di tante situazioni. Cerchiamo di goderci questo momento. Credo che i ragazzi, io, i tifosi, e anche voi, abbiamo passato un anno fantastico. Vi ringrazio per la pazienza, magari non sempre le risposte che ho dato sono state quelle aspettate, vi capisco ma vi ringrazio per l’anno passato insieme. Come ho detto sempre, questo è il mio modo di vedere il calcio, pensiamo al presente e approfittiamo di ogni momento, dato che siamo privilegiati. Io sono il privilegiato numero uno, perché lavoro con ragazzi speciali”. Cosa le lascia Spezia dopo il primo anno? “Sono arrivato con umiltà e mi piace parlare di queste cose, perché io ho sempre avuto umiltà e viene dal mio carattere. Sono molto timido, credo ve ne siate resi conto sin dall’inizio. Avevo bisogno di tempo per essere più aperto come magari sono ora. Questa città mi lascia tante cose positive, tantissime. È un’esperienza vissuta fino ad oggi in maniera straordinaria, ho solo da ringraziare ognuno, che dal primo giorno ha aiutato, anche nei momenti meno belli. Questo è quello che devo fare, ringraziare. Io ho il privilegio di poter avere con me questi ragazzi e una fiducia enorme sul lato umano, per poter fare quello che abbiamo fatto e arrivare a vincere il nostro campionato. Non era facile, però credo che tutto sia possibile quando un gruppo di persone si mette insieme e, sportivamente parlando, ha la qualità per farlo. Il lato umano conta tantissimo per me e i ragazzi mi hanno dato una grossissima mano dal primo all’ultimo giorno, nei momenti belli e soprattutto nei momenti meno belli. Abbiamo sempre avuto questo rapporto, che alla fine fa la differenza”.