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  • Le formazioni ufficiali di Torino-Juventus

    Ecco le formazioni ufficiali di Torino-Juventus

    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djdiji, Schuurs, Rodriguez; Lazaro, Lukic, Linetty, Ola Aina; Miranchuk, Vlasic; Radonjic. Allenatore: Juric

    JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Danilo, Bremer, Alex Sandro; McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Kean, Vlahovic. Allenatore: Allegri.

  • Torino, Juric: “La Juve è sempre forte e temibile”

    Torino, Juric: “La Juve è sempre forte e temibile”

    Torino si appresta ad affrontare la Juventus, i granata lavorano al gran completo e si preparano con tutta la rosa a disposizione. Domani alle 18 il derby contro i bianconeri, a breve dalla sala stampa dello stadio Olimpico Grande Torino il tecnico Ivan Juric presenterà la stracittadina. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.com.

    Ore 10.38 – Comincia la conferenza stampa di Juric

    Che emozioni ha provato e quali sono le sensazioni?
    “Vedo una squadra concentrata e sul pezzo, ci teniamo a fare una grande partita e questa volta cercare di vincere. L’anno scorso l’abbiamo sfiorata, ora la vogliamo trovare”

    Quanto teme la Juve?
    “Avranno una forte emozione e caratteriale: l’ambiente spesso riesce a compattarsi e i giocatori danno in più. Non so se la sconfitta di Haifa sia buona o no per noi, certamente hanno grandissimi giocatori che non hanno reso. Ci sono tratti nei quali esprimono potenza, accelerazioni e qualità”

    Un ricordo legato a un derby
    “Sono molto legato a Genova. E’ spettacolare, da giocatore mi andava molto bene…Là si sente molto di più la stracittadina”

    Come si fa male alla Juve?
    “Nell’ultima partita non hanno fatto bene, ma nelle precedenti sono state diversi: a tratti buone e a tratti non buone, quando ti va male gira tutto male. Il Maccabi ha fatto male sulla trequarti e sui cross. Noi proveremo a fare il nostro gioco”

    Sta mancando l’apporto degli esterni?
    “Il gol sì, ma con l’Empoli Lazaro e Aina sono stati pericolosi. E’ stata una partita da essere orgogliosi, dopo l’arrabbiatura arrivi a casa e pensi che li abbiamo sfondati. Abbiamo fatto una bella partita su tutto, mancando solo nel gol. Le statistiche dicono che dall’anno scorso ad oggi ci mancano tanti gol: l’anno scorso abbiamo perso 9 punti, ora siamo già a -4. Dovevamo fare cinque gol in più e prenderne quattro in meno. Ora dobbiamo chiederci come mai ci sia questo trend, con la squadra che dovrebbe essere in un’altra posizione per le statistiche e invece non lo è. Ti fa pensare, può essere fortuna, qualità dei giocatori o modo di giocare. Con l’Empoli abbiamo dominato, dispiace non aver vinto perché non sarà sempre così e non sarai sempre così brillante”

    C’è frustrazione nel dominare e non fare punti?
    “Non deve esserci frustrazione, anche se un po’ ci sta: lavoriamo tanto, abbiamo creato superiorità e temevamo un po’ l’Empoli perché ha messo tutti in difficoltà. Ma non hanno mai tirato in porta, sapevamo le qualità di Lammers, Bajrami e Parisi e non vincere ti porta un po’ di frustrazione, ma non deve rimanerci per troppo tempo. Ci sono squadre che hanno fatto meno di noi ma hanno più punti, questo non deve influire troppo e cercare di migliorare anche se su certe cose è molto difficile farlo”

    In campo i giocatori si portano dietro le scorie dei numeri nel derby?
    “E’ un derby squilibrato, ma l’anno scorso abbiamo fatto un secondo derby in cui siamo andati molto più vicini a vincere rispetto a loro. I giocatori non ci pensano molto, è cambiato un po’ tutto e sono concentrati sul presente. Vogliono fare bene. A Genova avevamo un po’ un peso, c’era anche una cultura diversa…Adesso siamo concentrati sul momento e su oggi, magari è anche meglio così. Domani dobbiamo fare una grande partita”

    Una domanda sull’attacco: Sanabria e Pellegri…
    “Non ci sono. Pellegri ha una vecchia cicatrice che gli dà fastidio. Sanabria leggero affaticamento, non si è allenato e la vedo dura che ci sia domani. Mi dispiace per Pellegri, ha questa vecchia cicatrice: i suoi non sono infortuni, ma lo bloccano. La mia sensazione è che, quando ha giocato, ha i movimenti di un attaccante vero. Ma non riesco a farlo rendere per i problemi che ha. Sanabria ci fa giocare bene. Ora pensiamo a come giocare: Karamoh è più un esterno ma l’altro giorno è entrato bene. Vediamo cosa succede e decideremo”

    Come cresce Schuurs?
    “Ha fatto passi in avanti a livello difensivo, ci stiamo lavorando ma siamo soddisfatti di ciò che sta facendo. Ogni gara è una prova, vediamo come farà: è un ragazzo sveglio, sa uscire palla al piede e fa sempre passaggi di alta qualità. Deve continuare e aumentare l’efficacia difensiva, domani sarà una bella prova per lui”

    Per il centrocampo…
    “Ricci ha avuto 40 di febbre e sta prendendo antibiotici. Gli altri sono a posto”

    Chi è il rigorista?
    “E’ Lukic dall’anno scorso, non cambio”

    Il Toro ha giocato senza italiani contro l’Empoli.
    “Siamo multiculturali, è cambiato…magari Buongiorno la vive diversamente da Aina o Schuurs. Hanno idee diverse, ma mi trovo bene con tutti. Anche con le lingue va bene: mi piace l’italianità, sono cresciuto qui da calciatore e allenatore, ed è importante avere valori del territorio. Ma devi essere anche bravo a creare un gruppo con tutti gli stranieri, ora dobbiamo trovare un legame che li unisce. Ma è un gruppo che si sta legando molto bene”

    Domani ritroverà Bremer
    “E’ un top: quando fai un salto di qualità così dal Toro alla Juve, che non è il massimo della vita, ma sono felice per lui. Guadagna molto di più e gioca la Champions. Voleva andare via l’anno prima e poi è diventato il miglior difensore della A. Ora gioca in maniera diversa, dovremo fare movimento perché se gli stai vicino ti mangia. E’ andato alla Juve…è una scelta giusta per la sua carriera”

    Che capitano è Rodriguez?
    “E’ particolare, un professionista in modo diverso da quello che siamo abituati: ha una preparazione per il suo corpo per le partite, la sua testa è sempre e solo sulla partita. Ma se lo vedi in allenamenti, pensi che non sia quello che dovrebbe essere. Mi ha conquistato dal primo ritiro, quando doveva andare via. E’ uno silenzioso, non parla molto, ma la sua parola vale e gli altri lo ascoltano”

    Come mai non avete aperto le porte del Filadelfia?
    “Non ci è arrivata la richiesta…Io sono disponibile. A me non è arrivato niente”

    Come immagina la Juve?
    “Allegri ha allenato la Juve per tanti anni, nel primo ciclo cambiava molto. Domani non so cosa aspettarmi, hanno fatto 3-5-2, 4-4-2 o 4-3-3. Con Di Maria si poteva inquadrare bene, ora ci dovremo adattare alle situazioni. Bisogna fare bene mentalmente e psicologicamente, non puoi sbagliare nulla”

    Le opzioni in attacco sono Seck, Karamoh o qualcun altro?
    “Abbiamo Miranchuk, Seck, Karamoh, Radonjic e Vlasic: su cinque, ne sceglieremo tre. Miranchuk può fare di più, ma ci lega: vedo un bel legame tra lui e Lukic, non vorrei spostarlo dal suo ruolo naturale. Piuttosto adatto qualcun altro al posto di Sanabria”

    A gennaio dovrete valutare il problema dell’attacco
    “Non entro più in certe situazioni o scelte, mi concentro su ciò che ho a disposizione e su migliorare. Non voglio pensare ad altro”

    Se vincesse il derby, entrerebbe nella storia…
    “Non penso a queste cose. Questo gruppo merita una grande vittoria: per statistiche, per come siamo cresciuti, per come stiamo facendo. Ci meritiamo una grande soddisfazione, questa partita ce lo può portare. E’ sempre mancato quella cosa che ti porta entusiasmo totale anche nei nostri cuori: vogliamo fare una grande partita, proveremo a fare una grande vittoria. Non è un crocevia che adesso cambia tutto in positivo o negativo. Abbiamo sfiorato grandi risultati, ci meritiamo una grande soddisfazione”

  • Torino, si lavora al rinnovo di Vojvoda

    Torino, si lavora al rinnovo di Vojvoda

    Il Torino vuole blindare l’esterno kosovaro Mergim Vojvoda che tanto bene sta facendo in questa stagione con Juric, si lavora per prolungare il suo contratto fino al 2026.

  • Lukic salva il Toro nel finale, con l’Empoli è 1-1

    Lukic salva il Toro nel finale, con l’Empoli è 1-1

    Male il Torino, una partita largamente dominata sul piano del gioco da parte dei granata finisce solo con un pareggio contro l’Empoli passato in vantaggio all’inizio della ripresa con lo splendido goal di Mattia Destro appena subentrato. Sasa Lukic salva il Torino nel finale da una sconfitta che sarebbe stata sicuramente immeritata ma le occasioni sprecate dalla squadra di Juric oggi sono state troppe. Il Torino dopo questo pareggio è a soli 11 punti con l’Empoli a quota 8.

  • Formazioni Ufficiali: Torino-Empoli

    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Rodriguez; Lazaro, Lukic, Linetty, Ola Aina; Vlasic, Miranchuk; Sanabria. All. Juric

    EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Ebuehi, Luperto, De Winter, Parisi; Haas, Marin, Bandinelli; Bajrami; Lammers, Satriano. All. Zanetti

  • Primavera 1, la Juve vince 4-3 in rimonta nel derby contro il Torino

    Primavera 1, la Juve vince 4-3 in rimonta nel derby contro il Torino

    Pazza vittoria nel derby primavera per la Juventus che vince 4-3 in rimonta nel finale dopo essere stata sotto 3-1 fino al 68′. La doppietta di Kenan Yildiz e la rete di Huijsen firmato questo successo incredibile dei bianconeri ora in testa alla classifica con 14 punti. Torino terzo a quota 13 punti e scavalcato proprio dalla Juve.

  • Serie A, tris del Napoli al Torino

    Spalletti forza 6. Sesta vittoria consecutiva, per la vetta solitaria, almeno fino a domani alle 20, quando finirà Atalanta-Fiorentina. Grazie ad un primo tempo perfetto, in cui il collettivo orchestra alla grande ogni azione e trova il gol per tre volte. E’ un Napoli bello, ma anche pratico, quello che comanda la Serie A. Sesto successo consecutivo e sesto successo su otto partite di campionato: il Maradona canta, sogna, si gode il primato insieme alla sua squadra. Che vince ancora, grazie a super Anguissa, alla prima doppietta, super Kvaratskhelia e una super difesa. Soffrendo anche un po’, ma da grande squadra. Da capolista, insomma. La partita è bella, aperta, fin dall’inizio. La formazione di Luciano Spalletti ha un grandissimo impatto alla ripresa del campionato, tant’è che ci mette 6 minuti a passare con Anguissa, un colpo di testa imperioso per l’1-0 su assist di Mario Rui. Altri cinque minuti ed è ancora il camerunese, alla prima doppietta in azzurro, a fare 2-0 con una discesa di 50 metri palla al piede. Il Napoli domina, il Torino gioca uomo su uomo e rischia tanto. Come quando Kvaratskhelia parte sulla sinistra, con una prateria davanti, va fino in fondo e fa 3-0 al 37′ con un sinistro a incrociare che bacia il palo e finisce in rete. Quaranta minuti perfetti, poi un finale di frazione da addormentati per gli azzurri. Il blackout subito dopo il gol, poi diventa realtà quando un cross da sinistra coglie impreparata la difesa di Spalletti. Mario Rui sbaglia una chiusura a centro area, la sfera arriva a Singo, che in qualche modo la gira a Sanabria. Il tiro sorprende Meret, poiché da distanza ravvicinata, ed ecco il 3-1. Sanabria, poco dopo, sfiora anche la doppietta. E ridà fiducia al Toro in vista della ripresa. Riparte meglio il Torino. Esce con più determinazione, pare. Anche se la prima occasione del secondo tempo è del Napoli, con Politano che sgasa a destra e trova solo l’esterno della rete. I granata provano a spingere, ma finiscono per innervosirsi. Juric, a metà frazione, si fa espellere per qualche parola grossa rivolta all’arbitro. Gli uomini di Juric attaccano, ma hanno la mira storta ogni volta. Su sedici tiri totali, solo tre centreranno lo specchio nei numeri di fine partita. In campo a prendersi la scena è la difesa del Napoli, che contiene alla perfezione il ritorno del Toro. Non trova più le ripartenze del primo tempo, complice anche la stanchezza post-nazionali, ma con due gol di vantaggio può andar bene. E va bene. Anche dopo la girandola di cambi, il Napoli gestisce alla grande. Dopo il blackout della fine del primo tempo, la luce non si spegne più. Anzi, Lozano quasi arriva a rimettere tre reti di differenza, ma Milinkovic-Savic gli dice di no. Nel finale è tutta amministrazione: Massimi fischia tre volte, il Napoli si gode la vetta.

  • Le formazioni ufficiali di Napoli-Torino

    Le formazioni ufficiali di Napoli-Torino inizio ore 15:00

    NAPOLI 4-3-3: Meret; Di Lorenzo, Rrhamani, Minjae, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Raspadori, Kvaratskhelia. All. Spalletti

    TORINO 3-4-2-1: Milinkovic; Dijdij, Buongiorno, Rodriguez; Singo Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric

  • Torino, Juric: “Sempre difficile la partita dopo la sosta delle nazionali”

    Torino, Juric: “Sempre difficile la partita dopo la sosta delle nazionali”

    Il Torino riparte da Napoli, i granata saranno chiamati alla trasferta al Diego Armando Maradona: Rodriguez e compagni si presentano all’appuntamento con due sconfitte consecutive sul groppone. A breve, dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric parla ai giornalisti alla vigilia.
    Come sono state queste settimane di sosta?
    “Qui è rimasto un gruppo piccolo, ma abbiamo lavorato tanto e bene. E l’altro gruppo l’ho visto ieri: Lukic e Rodriguez hanno giocato, speriamo stiano bene ma si va con l’intuito. Il Napoli è tra le squadre che giocano meglio, Giuntoli ha fatto un mercato grandissimo e Spalletti sta trasformando il tutto in un gran bel gioco. Sarà difficile”.

    Avete sempre faticato dopo la sosta.
    “Ieri hanno fatto il primo allenamento e hai dubbi su condizioni, ma spero che siamo carichi e come siamo sempre stati. Giochiamo contro il Napoli in un grande stadio, serviranno motivazioni e concentrazione”

    Cosa manca per il salto in alto?
    “Serve realismo nei giudizi, abbiamo giocatori nuovi e dobbiamo mantenere positività sapendo che ci saranno alti e bassi. Non dobbiamo guardare troppo al domani, ma pensare al lavoro senza andare troppo in avanti. Pensiamo partita per partita per migliorare i giocatori”

    Qual è la situazione dell’infermeria?
    “Miranchuk c’è, mentre Vojvoda, Pellegri e Ricci sono fuori”

    Quanti minuti può avere Miranchuk?
    “L’ho visto bene in queste due settimane, è un giocatore particolare. Ha una tecnica eccellente, magari gli mancano un po’ altre cose ma ti fa giocare bene. Ho in testa più soluzioni, puoi mettere Miranchuk, Vlasic o Radonjic. Devo decidere, ma l’opzione che Miranchuk giochi dall’inizio c’è”

    Da qui a novembre sarà una sorta di mini-campionato?
    “Tutte le partite nostre sono state tirate, sia le vittorie che le sconfitte. Siamo sempre stati dentro, hanno determinato i dettagli: vedo i giocatori che crescono, i nuovi che vanno inseriti meglio e che devono trovare sintonia, ma dobbiamo andare passo per passo. Vediamo come cresciamo, è normale che ci siano ambizioni e che vogliamo fare più punti possibile. Io non divido i due campionati, in Croazia è sempre stato così”

    Cosa farete durante la pausa mondiale?
    “Ci stiamo confrontando con le altre squadre. Perderemo un po’ di giocatori per le nazionali, bisogna organizzarci bene”

    Come sta andando il recupero di Ricci?
    “C’era qualche speranza che ce la facesse, non siamo riusciti ad accelerare. Spero che dalla prossima settimana sia con il gruppo”

    Ha atteggiamenti diversi dall’anno scorso, non è così?
    “In che senso? Piaccio di più o di meno? (ride, ndr). Si, un po’ sì…Ma non è che la interpretate come volete. Ci sono situazioni che ti cambiano, ma capita ad ogni uomo. Parti, ti confronti e poi cambi il tuo comportamento in base alle situazioni che trovi”

    Cosa chiede e cosa si aspetta da domani?
    “L’altro giorno abbiamo perso e dopo il Sassuolo ero un po’ giù, la vedevo negativa ma in realtà non meritavi di perdere. Mi aspetto altri miglioramenti, pur sapendo che contro il Napoli hanno forza fisica e un passo allucinante, con un gioco bello. Spero di portare a casa il risultato, ci manca un po’ questo pezzo dall’anno scorso: in questi momenti, questa squadra deve crescere nei particolari. Poi magari è un fatto culturale, con tanti giocatori che vengono dall’estero e ci manca un po’ di malizia. Dobbiamo portare gli episodi dalla nostra parte, anche perché così possono cambiare le stagioni”

    State cercando come risolvere il problema dei gol subiti all’ultimo?
    “Stiamo facendo valutazioni. Abbiamo fatto analisi fisica e abbiamo visto che negli ultimi 15 minuti alziamo il livello, potresti abbassarti o mettere un difensore in più e lo abbiamo fatto ai tempi di Verona, ci mettevamo più chiusi e ci è andata male due volte. Magari prendi gol su piazzato o su calcio da fuori, così abbiamo pensato che non è un grandissima idea. La mia idea è che, quando succedono queste cose, sono tutti delusi: pubblico, società e tifosi, ma chi sta peggio è il giocatore. Dobbiamo solo crescere, cercare la forza dentro ognuno di noi e prendere un fallo in più, magari con un un po’ di furbizia e malizia in più. Non è un problema caratteriale, ma devi saper vincere anche quando non meriti”

    Schuurs e Buongiorno possono giocare insieme domani?
    “Djidji è un difensore moderno, ha le caratteristiche che servono. Ha gamba e forza fisica, ti permette di giocare in spazi aperti e sa essere aggressivo. Altri si arrangiano, in un certo senso. Come caratteristiche, Djidji è un giocatore che vorrei avere. Ma abbiamo tutte buone soluzioni in difesa, ho cinque giocatori con cui lavorare e migliorare ma è tutta gente affidabile. Scelgo di settimana in settimana in base all’avversario, per questa partita vedrò chi mettere. Devo vedere Rodriguez come sta dopo la nazionale, tutto gira intorno a questo. Djidji può andare corto e lungo, sa coprire anche la profondità anche se devo migliorare un po’ sull’aspetto tecnico. Rodriguez è particolare ma fenomenale, ti dà tanta calma. Zima, Buongiorno e Schuurs sono ragazzi giovani che possono crescere enormemente: Buongiorno ha fatto benissimo, tutti possono migliorare e devono lavorare”

    Come sta Karamoh?
    “Comincia a stare meglio. Ha finalmente toccato le sue velocità, sta meglio. E’ un giocatore di strappi sul lungo e meno nel breve, sugli spazi ridotti non è magari come Brekalo ma negli spazi aperti sa fare bene. Per me non è pronto, ma magari in un momento della partita può essere utile”

    Cosa chiede per domani agli attaccanti?
    “Il Napoli è cresciuto sul fatto che ti viene a prendere alto, ora vedi Rrahmani che accorcia 20 metri davanti alla metà campo e accettano situazioni di uno contro uno, anche in inferiorità numerica dietro per pressare forte. Ci saranno momenti in cui ci saranno spazi e altri in cui si chiuderanno, ma ho visto un Napoli più offensivo contro Milan e Fiorentina. Sull’attacco, con Miranchuk alziamo il livello tecnico e magari anche a Sanabria gli viene bene avere un compagno così: dobbiamo solo trovare sintonia, che si trovino tra di loro per essere più pericolosi”

  • Torino, si lavora al rinnovo di Djidji

    Il Torino lavora al rinnovo del difensore centrale Koffi Djidji, avviati i contatti tra la società e il giocatore per prolungare fino al 2024 con opzione per un altro anno.