Tag: Torino

  • Mario Balotelli in trattativa con il Genoa

    Mario Balotelli in trattativa con il Genoa

    Il Genoa sta vivendo un inizio di stagione particolarmente difficile, con il tecnico Gilardino in discussione ed una situazione societaria poco chiara. Il Grifone naviga nelle ultime posizioni della classifica.

    Inoltre, gli infortuni non stanno aiutando i rossoblu, dopo la tegola Malinovskyi si è fatto male Vitinha. Defezioni che costringono a guardare il mercato degli svincolati.

    Nelle ultime ore, secondo quanto riferisce il noto giornalista Alfedo Pedulla’, il Genoa ha avviato dei contatti molto importanti con Mario Balotelli. Il Torino dopo l’infortunio di Zapata aveva pensato all’ ex giocatore di Inter e Milan, ma i granata hanno deciso di aspettare mercato di gennaio.

    Il Genoa ha avviato, come detto dei colloqui fitti con l’entourage di Balotelli, si deve trovare un accordo con il contratto e l’ingaggio del giocatore .

  • Torino, lungo stop per Zapata

    Torino, lungo stop per Zapata

    Come era prevedibile l’infortunio di Zapata attaccante del Torino e piuttosto serio. La sua lesione al crociato del ginocchio è seria e per lui è previsto uno stop di diversi mesi.

    Ecco di seguito il report medico del Torino sulle condizioni di Duvan Zapata,

    “Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Duvan Zapata hanno evidenziato una lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale. Tutto il Torino Football Club abbraccia affettuosamente Duvan con l’augurio di rivederlo al più presto protagonista in campo con la maglia granata”.

     

  • Serie A, tripletta di Thuram e l’Inter sale al 2o posto

    Serie A, tripletta di Thuram e l’Inter sale al 2o posto

    La partita valida per la settima giornata del campionato di Serie A tra Inter e Torino si è conclusa con il risultato di 3-2 in favore dei nerazzurri.

    Scatenato Thuram autore di una eccezionale tripletta. Primi due gol al 25′ e al 35′. Inoltre, il Toro al 20′, era rimasto in dieci per il rosso a Maripan. Zapata al 37′ riapre i giochi. Al 60′ Thuram fa tripletta ed è 3-1. Vlasic all’ 85′ su calcio di rigore infiamma il finale, ma l’Inter tiene il vantaggio fino al fischio di chiusura. Da segnalare all’ 80′ il brutto infortunio all’ attaccante dei granata Zapata.

    In classifica, Inter seconda con 14 punti a meno due dal Napoli capolista. Torino sesto con undici punti.

     

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Inter – Torino

    Serie A, le formazioni ufficiali di Inter – Torino

    Ecco di seguito le formazioni ufficiali di Inter – Torino che si gioca a San Siro.

    INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Frattesi, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro.
    Allenatore: Inzaghi.
    TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Coco, Marian; Lazaro, Gineitis, Ricci, Linetty, Pedersen; Zapata, Adams.
    Allenatore: Vanoli (squalificato, in panchina Godinho)

    #

  • Torino, Vanoli: “Sfida importante”

    Torino, Vanoli: “Sfida importante”

    Ecco di seguito le parole del tecnico del Torino Vanoli alla vigilia della sfida di campionato a San Siro contro l’Inter.

    Come arrivate a questa sfida?

    “E’ una sfida importante da tanti aspetti. E’ un periodo non positivo per noi, è l’opportunità di far vedere che possiamo tornare a fare cose importanti. Sapevo che poteva arrivare un momento così, è anche bello capire come uscirne”.

    Cosa ha detto alla squadra per caricarli?

    “Di credere in ciò che facciamo. I periodi negativi fanno parte dei percorsi, una squadra come la nostra non può essere perfetta anche perché vanno migliorati i meccanismi. Bisogna essere equilibrati, sappiamo che incontriamo una grande squadra ma per fare qualcosa di importante serve coraggio. Dobbiamo giocare con personalità”.

    Ci avete provato con il Milan

    “Quando si cresce di mentalità, vuoi sempre fare qualcosa: a volte ti vengono meglio e a volte peggio, è un percorso di alti e bassi”

     

    Come utilizzerà Vlasic?

    “Sfortuna vuole che Vlasic sia stato recuperato oggi perché ieri ha avuto la febbre. Oggi è il suo compleanno, lo abbiamo preso un po’ per i capelli…E’ un giocatore importanti, tocca a me metterlo nelle condizioni migliori. Oltre all’idea di gioco, c’è la qualità del singolo e chi sa saltare l’uomo è fondamentale. Con la Lazio, l’azione del gol di Adams è passata dai suoi piedi. Può fare la mezzala offensiva, ma sa anche sacrificarsi. E’ una persona che si allena con grande intensità, da grande giocatore. Ci vuole anche la pazienza di aspettare un ragazzo che è stato fuori tre mesi, ha voglia ma deve trovare lo stato migliore di forma. Dovrò capire io come utilizzarlo. Dobbiamo imparare ad avere le nostre idee: nel primo tempo con la Lazio o nel primo tempo contro il Lecce, ho detto ai ragazzi di essere orgogliosi perché bisogna capire come sviluppare l’ultimo terzo. Abbiamo subito tanti gol, ma io li ho analizzati e su 49 occasioni concessi, ben 16 sono avvenuti su transizione difensiva e tre sono state gol. Ho visto City-Inter, i nerazzurri hanno fatto tre ripartenze che potevano concretizzare ma il City non si è abbassato”

     

    A parità di condizione, chi sceglie tra Adams e Sanabria?

    “Adams è uno che si mette a disposizione, è bellissimo e importante: da quando è qua, ha sempre messo le proprie caratteristiche a servizio della squadra. Anche Sanabria ha segnato a Verona, Adams è entrato con la Lazio e ha fatto gol: è questo lo spirito che voglio. Le scelte dipendono dallo stato di forma, spero sempre che i miei quattro attaccanti stiano bene per potermi mettere in difficoltà”

     

    Come spiega gli ultimi gol subiti? E’ un numero consistente…

    “Si analizzano, devo essere bravo a capire dove lavorare e capire gli episodi: l’episodio di Verona di Masina è stato un incidente individuale, gli è scappato il pallone e non deve essere un dramma anche se dobbiamo migliorare in concentrazione. Mi hanno dato fastidio i gol della Lazio, in tanti sono rientrati piano e su questo dobbiamo migliorare. Dobbiamo percepire di più e meglio il pericolo, in tutte e due le occasioni con la Lazio hanno segnato giocatori a rimorchio. Ci abbiamo lavorato, è una cosa da migliorare. E anche i meccanismi di scalata, l’anno scorso avevano i riferimenti uomo su uomo. Oggi proponiamo più calcio, ma abbiamo difeso male sulle transizione e sbagliando le preventive. E’ giusto che un allenatore abbia dei credo, vado dritto per la mia strada. Poi cerco di capire le caratteristiche per fare esprimere meglio i miei giocatori. So che abbiamo acquisti due giocatori di personalità come Coco e Maripan che hanno giocato poco a tre, è un’occasione per me per riflettere”

     

    Passerete a quattro?

    “Nella vita si può sempre cambiare…”

     

    Come sta Vanja?

    “Vlasic è stato bravo ad allenarsi con noi anche se non al top per febbre. Vanja è in gruppo, aveva preso una forte botta e con la Lazio non ce l’ha fatta. Ma siamo abili e arruolabili”

     

    A che punto siete nel percorso che lei ha in mente?

    “Un allenatore non è mai soddisfatto, si cerca sempre la perfezione. Poi bisogna analizzare le cose…Questa squadra deve crescere in mentalità, cercare di fare uno step per capire attraverso cosa arrivano le vittorie. E poi non bisogna abbattersi se qualcosa non va bene. Siamo fragili da questo punto di vista, io ci sto lavorando. Ho sempre detto che acquisire una mentalità è un percorso molto lungo, questi ragazzi hanno dimostrato che hanno voglia di fare cose importanti e lo hanno fatto con grandi prestazioni. Abbiamo riguardato la gara con la Lazio, tutti eravamo convinti di aver fatto meglio nella ripresa ma non era il mio calcio. Nel primo tempo eravamo lenti, ma siamo stati squadra e se non facciamo quell’errore…Nella ripresa mi è piaciuto chi è subentrato, c’era voglia di reagire, ma quel calcio non era la mia idea. A me è piaciuto il primo tempo, anche se serve più determinazione e più personalità a provare le giocate. A questa squadra piace avere tanto la palla tra i piedi, a volte servirebbe più profondità…E’ bello crescere insieme alla squadra. I voti, però, si danno a fine campionato”

     

    Perché non era la sua squadra nel secondo tempo?

    “Era troppo lunga…Abbiamo cambiato ritmo, ma quando abbiamo creato il 2-1 dovevamo rimanere in partita e ritrovare l’equilibrio per poterla pareggiare. Dovevamo essere più equilibrati, poi hanno fatto il 3-1 e non c’era più tempo. Ma sui piazzati potevamo fare il 2-2…A volte le domeniche sono diverse, io dico che bisogna essere lucidi per stare sempre in partita. Tutto questo, però, fa parte di una strada”

     

    Pensa che questa squadra non abbia abbastanza giocatori trascinanti?

    “Quando non hai personalità, nel calcio è l’organizzazione che ti dà personalità. Siamo una squadra che con il collettivo deve raggiungere obiettivi, i singoli che fanno le differenze li hanno le grandi squadre. La personalità si trova attraverso il gioco, è ciò che dobbiamo fare. La mentalità, invece, è quella di andare a cercare oltre qualcosa, di crederci e di avere coraggio. A volte con le grandi squadre sei libero, è ciò che devo fare venire io a questa squadra. Poi capita che torni l’ombra di tre anni di lavoro, ci sta perché non hai cambiato tutti i giocatori: lo vedo anche durante gli allenamenti, è umano e so che bisogna fare questo passaggio. E’ come quando stai insieme a una ragazza per tre anni, poi è difficile dimenticarla…”

     

    Ha percepito in spogliatoio la voglia di riscattarsi dopo gli errori individuali?

    “Parlo molto con questa squadra, la voglio responsabilizzare. La crescita si fa insieme, questa squadra deve responsabilizzarsi su ciò che vuole fare. Dal primo giorno, ho sempre detto che non vince Vanoli, ma vince la squadra. E’ giusto che le cose belle e le cose brutte si condividano, poi l’allenatore ha l’ultima parola!

     

    I giocatori che devono trovare la forma migliore, preferisce farli giocare o aspettare?

    “Dipende dalla rosa che hai e dagli elementi che hai. Ho la pazienza di mettere un giocatore in forma, a volte sei costretto: a me è successo con Maripan, sono stato costretto perché avevo infortunati Coco e Vojvoda. Come allenatore, ho imparato che preferisco perdere un po’ di tempo e poi averlo per tutto il campionato, come con Vlasic. Un giocatore deve entrare in forma allenandosi, poi a volte non c’è questa possibilità ma sale il rischio infortunio”

     

    Domani sarà squalificato…

    “La colpa sta nel mezzo, devo ancora migliorare. Per ciò che riguarda Godinho, si è tagliato i capelli ed è pronto per San Siro (ride, ndr)”

     

    In difesa ci saranno novità? E sulle fasce ha dubbi?

    “Se non avessi dubbi, vorrebbe dire che saremmo in 13…Hai sempre dubbi, a volte ti va bene la sostituzione o a volte le sbaglio. Non si può essere perfetti”

     

    I giocatori sanno già la formazione?

    “La formazione ufficiale la do sempre in spogliatoio prima della partita, la scrivo appena entriamo negli spogliatoi”

     

    Ha parlato di senso di responsabilità: è anche la serietà che va migliorata?

    “Sempre…Ho una squadra che ha tanti aspetti da migliorare. Non è solo il campo che ti fa vincere, ma tutte le persone o io stesso devono migliorare. Allenare il Toro è una grande esperienza, devo capire i giocatori. Quando c’è senso di responsabilità, è anche capire se in settimana hai dato il 100%. Se in settimana vai a 100, in partita vai a 100, ma se vai a 50 in allenamento come fai ad andare a 100 in partita? Se in settimana non provi la fatica, non la riconosci alla domenica. Ci manca ancora un passo perché al 90′ non arrivi lucido. E’ bello trovare una chiave per far rendere una squadra, è anche insegnare la cultura del lavoro”

     

    Non è un po’ tardi per trovarla?

    “Sono degli step…Ci sono anche gli scalini per Paolo Vanoli come allenatore. Ho giocato con calciatori che per me erano fantastici, poi però quando serviva lo step mentale del sacrificio non ce l’ha fatta. Ci sono tanti esempi. Ho fatto le nazionali giovanili, ho imparato a non scommettere mai sui giovani: mi sono innamorati di giovani a 17 anni e oggi non sono più in serie A. Serve fortuna, poi la difficoltà è far capire loro che la strada di un calciatore è corta. A volte butti via tempo perché cerchi alibi. Njie potenzialmente è forte, ma io devo portarlo a dimostrare. In B ho trovato giocatori che mi hanno seguito, a volte ho dovuto farlo capire in maniera dura. E a volte ho detto anche ‘grazie, arrivederci’. E’ anche un aspetto bello, da non trascurare: abbiamo sempre i telefonini in mano, qualcosa è cambiato”.

     

     

  • Campionato Primavera: il Torino vince in trasferta contro l’Atalanta

    Campionato Primavera: il Torino vince in trasferta contro l’Atalanta

    Il Torino supera per 3-1 l’Atalanta nella trasferta valida per la sesta giornata del campionato Primavera. Nel primo tempo succede poco e niente ed infatti termina in pareggio a reti bianche. Nella seconda frazione invece i Granata trovano quasi subito il gol del vantaggio, cross nel mezzo di Acar e colo di testa di Gabellini che spiazza il portiere avversario. Dopo pochi minuti ancora Acar protagonista, il gioiello degli ospiti supera un paio di avversari, entra in area e supera ancora Torriani. A pochi minuti dal novantesimo la Dea tenta di rientrare in partita con la rete di Riccio su un errore sull respinta di Plaia. Nel finale il Torino trova il gol del definitivo 3-1 con il filtrante di Liema, che serve Franzoni, che entra in area e segna.

  • L’Empoli batte in trasferta il Torino e vola agli ottavi di Coppa Italia

    L’Empoli batte in trasferta il Torino e vola agli ottavi di Coppa Italia

    L’Empoli va a vincere in casa del Torino per 2-1 e si qualifica così agli ottavi di finale di Coppa Italia, dove giocherà contro la Fiorentina. Le due squadre mettono in campo le seconde linee e soprattutto i toscani stravolgono dalla porta all’attacco l’undici titolare. Nonostante questo però l’Empoli passa in vantaggio alla mezz’ora di gioco con Ekong sull’assistenza di Haas. Il Torino si scuote e nel secondo tempo trova il pareggio con il cross di Ricci e la deviazione in porta di Adams. Al 90esimo arriva il gol degli ospiti con la sponda di Marianucci e la realizzazione di Haas.

  • Serie A, la classifica aggiornata del campionato

    Serie A, la classifica aggiornata del campionato

    Ecco di seguito la classifica aggiornata del campionato di Serie A
    Torino 11 punti
    Napoli 10
    Udinese 10
    Juventus 9
    Empoli 9
    Inter 8
    Milan 8
    Lazio 7
    Atalanta 6
    Roma 6
    Hellas Verona 6
    Fiorentina 6
    Bologna 6
    Parma 5
    Como 5
    Lecce 5
    Genoa 5
    Venezia 4
    Monza 3
    Cagliari 2

  • Empoli, D’Aversa: “Facciamo bene in Coppa Italia”

    Empoli, D’Aversa: “Facciamo bene in Coppa Italia”

    Ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa in vista della gara di Coppa Italia contro il Torino.

    Affrontate forse la squadra più in forma del campionato. Si tratta del test di cui l’Empoli ha bisogno?
    “Il Torino sta facendo cose straordinarie come noi. Cagliari è stata una trasferta in cui abbiamo fatto oltre, anche sul piano fisico. Hanno speso molto, quando si va in campo si va sempre per fare risultato indipendentemente al valore dell’avversario. Non siamo paragonabili al Torino, ma a me interessa che la squadra non perda il suo DNA che ci sta permettendo di fare cose importanti. Bisogna ragionare sul Torino, che è una squadra forte e che ha fatto investimenti importanti. Noi non dobbiamo distoglierci dalla nostra realtà”

    Farete delle scelte di formazione in base al derby?
    “Noi dobbiamo ragionare una partita alla volta, le scelte che farò domani le avrei fatte a prescindere. Qualcuno ha speso tanto a Cagliari, io devo ragionare su quello che si è consumato a livello energetico e su chi può essere valido a livello prestativo. Le difficoltà ci sono anche nello scegliere i primi undici nella trasferta di Cagliari. La condizione fisica di qualcuno è diversa, nella partita si preparano diverse partite, maggiormente giocando infrasettimanalmente. Non voglio considerarle problematiche o alibi, ma come opportunità per i miei ragazzi. Ci sarà bisogno di tutto, io devo vedere chi è pronto. Qualcuno avrà delle difficoltà ma le difficoltà si affrontano nel percorso”.

    Come sta vedendo i progressi di Colombo ed Esposito?
    “Sono due giocatori forti e di prospettiva, ma voglio sottolineare il lavoro collettivo. Il singolo si esalta con il lavoro della squadra”

    Cacace l’ha soddisfatta in posizione più avanzata a Cagliari?
    “Per quanto riguarda Cacace, può ricoprire diversi ruoli. In coppa ha giocato da braccetto, venerdì gli ho dato come riferimento Zappa e ha fatto tutto quello che è nelle sue caratteristiche. Lui è un giocatore completo che purtroppo per vari motivi spesso e volentieri si ritrova a fare partite distanti da qui. L’ho sfruttato meno ma ha qualità, lui è sempre nella mia testa”

    Considerando l’elenco dei lungodegenti piuttosto ampio e vari problemi di Fazzini, Maleh, questa partita è la partita giusta nel momento sbagliato?
    “Per far sì che abbia più giocatori in condizione e pronti, li devo provare. Nel campionato ci sarà bisogno di tutti, loro stessi dovranno essere bravi a far parte del gruppo. Un allenatore non regala niente a nessuno, quello che uno ottiene è perché è meritato. L’allenatore non fa scelte contrarie ai propri interessi, ma per vincere la partita. Sono i giocatori che ti fanno capire se le scelte sono giuste. Questi ragazzi si allenano tanto dal primo giorno di ritiro, ci saranno scelte anche obbligate ma quelli che scendono in campo dall’inizio dovranno dare più del tutto. Cancelliamo quello che si è fatto oggi e pensiamo che affronteremo una partita difficilissima, contro la squadra prima in campionato. Ma è una partita gratificante.”

    Quanto è appagante vedere la sua squadra agire con la forza del veterano?
    “Non vorrei essere ripetitivo, ma la temperatura della squadra te lo da il lavoro quotidiano. Anche stamattina, nonostante quelle scorie che ci potrebbero essere. Hanno una facilità di ridere e scherzare a fare sul serio, con grande concentrazione. Questo è un aspetto molto importante che vedo sempre nei ragazzi. Per qualsiasi obiettivo sono fondamentali anche i non titolari, sia per il lavoro settimanale, sia perché quando vengono chiamati in causa non devono far scendere l’intensità della squadra. Non c’è l’io davanti al noi, pensano sempre di squadra. Sull’errore tecnico si lavora, sulla mentalità pretendo che non veniamo meno mai. Il nostro percorso è chiaro”.

  • Primavera 1, il Torino vince 1-0 contro il Cagliari

    Primavera 1, il Torino vince 1-0 contro il Cagliari

    Successo di misura per il Torino nel campionato primavera, la squadra granata vince 1-0 contro il Cagliari grazie alla rete decisiva segnata da Tommaso Gabellini al 20′ del primo tempo. Dopo questa vittoria il Torino sale a quota 6 punti in classifica mentre il Cagliari resta fermo a 3 punti.