Tag: TUDOR

  • Lotito conferma che Baroni sarà il prossimo allenatore della Lazio

    Lotito conferma che Baroni sarà il prossimo allenatore della Lazio

    Lotito, presidente della Lazio, conferma il nome del prossimo allenatore della Lazio, ovvero Baroni

    Queste le sue parole: “Col Verona è tutto risolto. Baroni è il nuovo allenatore della Lazio. Lo abbiamo voluto perché è un buon tecnico e pensiamo che sia il profilo giusto. Le persone che non lo vogliono probabilmente sono le stesse che mi facevano la guerra quando presi Inzaghi, Pioli e Petkovic…E poi ci sarà un motivo se lo voleva un vincente come Galliani no?. Mi hanno chiamato quattro presidenti per farmi i complimenti. Ho scelto una persona di qualità, lo dicono tutti, anche Sarri ne ha parlato bene”.

  • Svolta panchina Lazio: Tudor lascia dopo le indecisioni di Lotito

    Come vi avevamo raccontato ieri, Igor Tudor era stato invitato a Formello ad un incontro con il Presidente Lotito e la dirigenza della Lazio. La riunione si era conclusa la mattina con segnali incoraggianti per la continuazione del rapporto, ma rinviata al pomeriggio per definire i termini del rinnovo. Lotito in più aveva dichiarato ai microfoni dei giornalisti lì presenti che Tudor sarebbe stato l’allenatore della Lazio anche per la prossima stagione.

    Dopo l’incontro di ieri pomeriggio e le chiamate di questa mattina, il Presidente biancoceleste non è sembrato più così convinto di voler proseguire con Tudor. Pare infatti che non si sia trovato effettivamente un accordo per il rinnovo. Per questa ragione Igor Tudor, di fronte all’indecisione del Patron, ha deciso di lasciare la guida della Lazio, presentare le dimissioni e rifiutare definitivamente un’eventuale proposta di rinnovo. Non c’è ancora l’ufficialità dell’addio perché le parti stanno trovando un accordo su una possibile buonuscita. Già nelle prossime ore ci potrebbe essere la notizia del definitivo divorzio tra Tudor e la Lazio.

  • Incontro tra la Lazio e Tudor, segnali di avvicinamento…

    Questa mattina a Formello c’è stato l’incontro tanto atteso tra il Presidente Lotito, la dirigenza della Lazio ed Igor Tudor. Il tema su cui si è discusso è stato il futuro del tecnico croato sulla panchina biancoceleste ed i progetti futuri di obiettivi stagionali e mercato. Al termine dell’incontro sembra che le volontà delle parti siano concordi e Lotito avrebbe risposto alle domande dei giornalisti presenti dicendo: “Tudor resta”. Nel pomeriggio però è atteso un nuovo vertice ed in quella sede sarà presa la scelta definitiva.

  • Lazio, Tudor: “Chiudiamo in bellezza”

    Lazio, Tudor: “Chiudiamo in bellezza”

    Alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, ultima giornata di Serie A, il tecnico della Lazio, Igor Tudor, prenda la parola in conferenza stampa ed ecco le sue dichiarazioni

    “Vogliamo finire nel miglior modo possibile, facendo una balla gara e mi aspetto una grande Lazio contro una squadra già retrocessa. Questo potrebbe far sembrare la partita in un certo modo ma non mi fido. Dobbiamo dare il massimo”.

    L’Atalanta può essere un modello per la Lazio?
    “Il calcio di Gasperini lo conosciamo tutti, fa bene da tanti anni. Lui come la società ed è un modella da seguire. La crescita ha permesso loro di avere una grande squadra, con programmazione, idee e con l’allenatore al centro del progetto. Questo è il modello da seguire non solo in Italia, anche nel resto d’Europa”.

    La rosa va rivoluzionata?
    “C’è gente perfetta che può rimanere, altri invece che fanno più fatica. Devo comunque fare i complimenti alla squadra, mi hanno dato tutti disponibilità e siamo andati bene. Domani ci siederemo e programmeremo il futuro e la prossima stagione”.

    Kamada è in bilico. Sta cercando di capire se resterà alla Lazio?
    “La sua volontà di rimanere c’è. Dovrà vedersi con la società per andare avanti. Ripeto, la volontà del giocatore c’è, speriamo di arrivare al dunque molto presto”.

    Cosa c’è da migliorare in vista della prossima stagione?
    “Credo non ci sia mancato nulla, anzi abbiamo fatto tante buone cose facendo bene dalla prima all’ultima gara, poi non si possono vincere tutte, non ci riescono neanche Manchester City e Real Madrid. Sono contento del lavoro fatto e fiducioso per il futuro, c’è una buona base per fare bene. Il bilancio è positivo”.

  • Lazio, Tudor: “In tre partite ci giochiamo tanto”

    Lazio, Tudor: “In tre partite ci giochiamo tanto”

    Il tecnico della Lazio, Igor Tudor presenta in conferenza stampa la sfida di domenica allo Stadio Olimpico contro l’Empoli. Ecco le sue dichiarazioni

    Che segnali ha ricevuto dalla squadra questa settimana?
    “Abbiamo lavorato bene, vogliamo finire la stagione con queste tre gare e farlo bene. Vogliamo chiudere questo percorso fatto in questi due mesi, la squadra ha lavorato bene, era seria e concentrata, consapevole dell’importanza della gara”.

    Si celebrano i 50 anni dello scudetto del ’74, questa squadra può avere quello spirito?
    “C’è sempre ispirazione del passato, specialmente con squadre vincenti. Ci sono due scudetti nel passato, bisogna comunque sempre valorizzare quando c’è un successo nel ’74 ed è giusto ricordare”.

    Hai le idee chiare su cosa fare in estate sul mercato?
    “Sono concentrato su cosa bisogna fare in queste ultime partite, poi ci sarà tempo per pensare al mercato. Non abbiamo fatto analisi su chi è adatto o chi non lo è, qua c’è solo focus sulle gare rimaste”.

    È tornato sul pareggio di Monza con la squadra?
    “Abbiamo fatto un’analisi giusta come sempre, non è successo niente di più e niente di meno. Abbiamo lavorato su cosa non mi è piaciuto, nell’arco di queste gare che sono tante ci sta farne una più sottotono, d’altra parte avevamo tre punti e mancavano 2-3 minuti alla fine. Credo che siamo sulla strada giusta, c’è solo da finire bene a cominciare da domenica che è una partita importante”.

    Si riparte da Immobile dopo il gol di Monza?
    “Quello lo dico prima ai giocatori, domani c’è la rifinitura e vedremo chi scegliere”.

  • Lazio, Tudor: “Ci aspetta una partita difficile”

    Lazio, Tudor: “Ci aspetta una partita difficile”

    Igor Tudor tecnico della Lazio presenta in conferenza stampa la sfida di domani sera all’U-Power Stadium contro il Monza.

    Che Lazio vuole vedere domani a Monza?
    “Sarà una partita difficile come tutte in Serie A. Meno partite rimangono e più sono importanti, ognuno lotta per i suoi obiettivi e noi dovremo preparare la partita al massimo per fare il nostro meglio”.

    Zaccagni è recuperato a tempo pieno?
    “Zaccagni ha fatto mezz’ora nell’ultima gara, vedremo oggi come preparare la sfida di domani. È un giocatore importante, viene da un periodo problematico con gli ultimi infortuni, mancano poche gare e dobbiamo essere bravi a capire come utilizzarlo se dall’inizio o dalla panchina”.

    Come ti regolerai con il rientro di Provedel?
    “Provedel non è recuperato, ha fatto 2-3 allenamenti con noi e uno che sta fuori due mesi è un grande dubbio anche solo portarlo in panchina, non per fare concorrenza per giocare”.

    Si può sognare la Champions o l’obiettivo è l’Europa League?
    “Non so dove possiamo arrivare, noi possiamo fare un pronostico solo sulle nostre prestazioni. Questo è il nostro unico obiettivo, fare grandi prestazioni a cominciare da sabato. Poi i punti e i calcoli sono importanti, però come ho ribadito tante volte facciamo il nostro meglio poi calcoleremo i numeri alla fine. Fino all’ultima giornata non si saprà”.

    Domani conta solo vincere? Come sta gestendo la staffetta Immobile-Castellanos?
    “Unico risultato per noi la vittoria è una tua opinione, sulla staffetta Immobile-Castellanos vedremo oggi, sono tutti e due possibili titolari anche se questa parola conta fino a un certo punto. Penso che è una crudeltà del calcio che bisogna sempre riconfermarsi, dopo 2-3 partite si può perdere il posto e questa è una cosa brutta, ma anche bella del calcio. La Lazio è arrivata seconda l’anno scorso ma in pochi se lo ricordano, questo vale anche per i giocatori. Bisogna sempre confermarsi, questa è la vita del calciatore e va vissuta così”.

    Questa rosa poteva avere una classifica più importante?
    “Quello che ho capito in questi 45 giorni qui a Roma è che c’è una grande passione e una grande appartenenza di chi ama questo club, penso però che essendo obiettivo ed essendo arrivato da poco c’è poca obiettività quando si fa comparazione delle rose. In Serie A ci sono 20 squadre e bisogna essere obiettivi nell’analisi della qualità della rosa, al 70/80% la qualità della rosa incide, il resto lo fa l’allenatore e la società. La qualità della rosa è fondamentale, io vedo che nel mondo Lazio manca obiettività nel capire la valutazione giusta quando si parla delle rose. Vedendo anche le prime conferenze di Sarri, lui provava a far capire questa cosa alla gente. Però quando c’è tanto amore, c’è meno obiettività. Un allenatore e un club devono essere sempre obiettivi e giusti, quando si carica qualcosa che non è collegato con l’obiettività non si fa una cosa giusta. Se mi viene chiesto di vincere i 100 metri ma so di essere tra gli ultimi non si fa una cosa giusta, poi è giusto caricare l’ambiente e creare delle aspettative superiori per avere quella spinta in più. Bisogna però mantenere l’obiettività, altrimenti non si fa il bene del club. Ieri ho visto un ragazzo di 27/28 anni, un tifoso della Lazio che mi ha chiesto lo scudetto. Abbiamo parlato di questo tema, lui la vive con cuore ed è giusto così, ma poi ci vuole anche obiettività”.

  • Lazio, Tudor: “Spiace per la Coppa Italia”

    Lazio, Tudor: “Spiace per la Coppa Italia”

    Tudor allenatore della Lazio presenta in conferenza stampa la sfida di domani sera allo Stadio Olimpico contro il Verona. Ecco le sue dichiarazioni

    Come ha recuperato la squadra dalla sfida con la Juve?
    “Vediamo oggi, abbiamo fatto due giorni di scarico. Abbiamo un giorno di allenamento per preparare una gara super importante, è la gara più difficile perché chiude un ciclo di tante gare in pochi giorni. Non possiamo sbagliare, tutti i punti sono importanti e domani bisogna fare punti”.

    Come stanno gli infortunati?
    “Gli infortunati devo valutarli oggi, qualcuno ha recuperato, altri sono a metà strada, quindi vedremo cosa ci dirà l’allenamento di oggi”.

    Che partita ti aspetti?
    “Il Verona è una squadra tosta e sul pezzo, domani per noi sarà super difficile. Per la loro posizione in classifica è importante, in Italia poi le partite sono tutte difficili. Verona è stata una tappa importante per me come le altre che ho vissuto nella mia carriera. In questo lavoro si cresce step by step, ho iniziato ad allenare tredici anni fa e sono cresciuto in ogni mia avventura, fin dall’inizio agli allievi dell’Hajduk Spalato”.

    Dopo un mese di Lazio, qual è la difficoltà maggiore e la cosa che la soddisfa di più?
    “Non c’è una maggiore difficoltà, le difficoltà sono legate sempre ai pochi giorni di allenamento e alla conoscenza della squadra che ancora manca. Il bello è la disposizione dei giocatori, li ho trovati tutti molto disponibili a non sbagliare nulla. In questo mese in allenamento non si è sbagliato nulla”.

    È rimasto sorpreso dal modo di giocare della squadra martedì?
    “No, sorpreso no. Di questo mese non rimpiango nulla, ora non posso dire che abbiamo fatto una partitona martedì al contrario della prima vittoria sulla Juve. Tra le due per me è migliore la prima vittoria, fatta con 5-6 allenamenti e senza molti nazionali. Per me era più difficile la prima, ma la cosa importante è sempre la strada che si sta percorrendo. Parliamo di tattica, di numeri, ma la cosa su cui bisogna martellare tutti i giorni è la mentalità, dagli allenamenti agli atteggiamenti in partita”.

    Il gol di Cristante riduce le speranze di quinto posto?
    “La partita ieri non l’ho vista, in questo momento tutti i punti sono importanti. Non possiamo influire sulle altre partite, è inutile pensarci e perdere energie. Le energie vanno spese per la nostra squadra e le nostre partite”.

    Ha qualche rimpianto per la semifinale di andata a Torino?
    “Non sono d’accordo su quale partita abbiamo interpretato meglio, ci sono sempre dei rimpianti. Ho rimpianto anche dell’allenamento di ieri, è sempre giusto fare critica e autocritica. Sono consapevole di tutti gli errori fatti in questo mese, mi aiuta a migliorare capire dove si è sbagliato. È come il generale in guerra, bisogna sempre fare un’analisi e capire quello che è successo. Ci sono tante cose che incidono sul rendimento e sul risultato, la chiave è il tempo che utilizziamo per crescere”.

  • Lazio, Tudor: “Il derby è sempre speciale”

    Lazio, Tudor: “Il derby è sempre speciale”

    Vigilia di derby della Capitale per Igor Tudor, tecnico della Lazio parla in conferenza stampa dal centro sportivo di Formello. Ecco le sue parole

    Che Lazio servirà domani per giocare un grande derby?
    “Una Lazio buona, giusta, in una gara sentita da tutti e per questo ci vorrà la testa per fare il meglio possibile”.

    Per molti il derby è una partita come le altre, De Rossi ha parlato invece di una grande tensione nel prepartita. Che rapporto ha con il derby?
    “A me queste partite sono sempre piaciute, alla fine è vero che è una partita come tutte le altre. Sono vere entrambe le cose, va interpretata bene perché non puoi scappare dalle emozioni del prepartita. Questa partita ti deve dare qualcosa in più senza perdere la testa, un derby va vissuto in questo modo. C’è il giusto antagonismo, ma poi ci deve sempre essere rispetto per il calcio. Dare emozioni, questo è sport e questo è il derby”.

    Come sta la squadra dopo le due sfide con la Juve?
    “Ci sono state queste tre partite in sette giorni, c’è da preparare il meglio possibile con l’allenamento di oggi dopo il primo fatto ieri. Ho visto molte più cose positive che negative, affrontando una squadra come la Juve. Dobbiamo interpretare bene la gara, c’è tanta voglia di far bene e vedo la squadra convinta. C’è solo da crescere e migliorare”.

    Un giudizio sulla Roma e su De Rossi?
    “Ho visto le partite in questi due giorni, è una squadra che ha qualità nel gioco e De Rossi ha fatto un buon lavoro. Devo ammettere che sarà molto difficile, due squadre con caratteristiche diverse ma simili per certi aspetti. Due squadre che vogliono avere il pallone e questa già è una cosa bella. Spero si possa divertire la gente, ma con una nostra vittoria. De Rossi ha iniziato ora la sua carriera e mi sembra un buon inizio”.

    La Lazio di Sarri ha vinto il derby non giocando alla Sarri, domani la Lazio giocherà alla Tudor?
    “Non posso parlare apertamente su questo argomento, è strategia e il modo in cui possiamo affrontare la partita è un tema interno per noi. È una partita particolare, poi ci sono anche da valutare i momenti e dovremo essere furbi e intelligenti. Non dobbiamo anche rinunciare a ciò che siamo, dovremo fare entrambe le cose”.

    Sta percependo che la città vive questa sfida in maniera unica?
    “Vivo ancora qui a Formello, non ho ancora trovato appartamento a Roma e quindi sono abbastanza isolato. Sono andato solo una volta a cena in centro, ma capisco quella che è la tensione di questa partita. Voglio vivere questa partita, non vedo l’ora che inizi la sfida”.

    Questa varietà tattica e questi diversi moduli tattici sarà una caratteristica permanente della sua Lazio?
    “Un allenatore comincia a lavorare, prova a proporre quella che è la sua idea di calcio poi però deve vedere come si adatta alla squadra. Non è che lo stile però cambia ogni cinque partite, deve rimanere più o meno uguale. I numeri e i sistemi di gioco c’entrano fino a un certo punto, l’importante è lo stile”.

    Luis Alberto è più adatto a giocare a ridosso dell’attaccante?
    “A Torino giocava a ridosso di Immobile, sono cose tattiche e non sto qui a spiegarvi perché ogni tanto si abbassava. A lui piace venire a giocare il pallone, ma la sua posizione era comunque vicino a Immobile. Abbiamo avuto 2-3 momenti in cui lui vicino a Ciro poteva darla un po’ per fare male alla Juventus anche vista la sua qualità. Sono mancati 1-2 metri su una palla per Ciro per arrivare direttamente in porta, è un giocatore con quelle caratteristiche”.

     

  • La Lazio può riportare Robin Gosens in Italia

    La Lazio può riportare Robin Gosens in Italia

    Dopo essere tornato in Germania la scorsa estate, Robin Gosens può tornare nuovamente in Italia. L’esterno ex Inter ed Atalanta è finito nel mirino della Lazio che vuole cambiare molto della sua attuale rosa. Gosens nonostante una buona stagione sta pagando le difficoltà dell’Union Berlino e potrebbe così proprio rilanciarsi nella Capitale. Sono attesi sviluppi visto il forte interesse laziale

  • La Lazio inizia a pensare al futuro. Obiettivo Giovanni Simeone pallino di Tudor

    La Lazio inizia a pensare al futuro. Obiettivo Giovanni Simeone pallino di Tudor

    La Lazio che sta vivendo settimane molto complicate, inizia a pensare alla prossima stagione con il suo nuovo allenatore Igor Tudor. Il tecnico croato avrà un vasto cambiamento della rosa con molte addii illustri alla Ciro Immobile, Felipe Anderson e via dicendo. In attacco il nome nuovo potrebbe essere Giovanni Simeone pallino di Tudor dove ai tempi del Verona lo ha rilanciato alla grande. L’argentino fatica a trovare spazio nel Napoli e la pista biancoceleste sarebbe perfetta. Nelle prossime settimane sono attese novità su una trattativa che può concretizzarsi in maniera molto positiva