Attraverso un comunicato sul proprio sito, il Marsiglia annuncia l’arrivo in panchina del tecnico croato Igor Tudor fino al 2024.
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Marsiglia, per il post Sampaoli si pensa a Tudor
Si sono separate le strade tra il Marsiglia e il suo allenatore, Jorge Sampaoli. Attraverso un comunicato ufficiale, il club francese ha annunciato che le parti sono giunte di comune accordo alla risoluzione del contratto. Chi prenderà adesso il suo posto? Secondo quanto riferito dalle fonti di calciomercato un nome sul taccuino della dirigenza del club francese è quello di Igor Tudor, ex giocatore e vice allenatore della Juventus nel 2020/21, fresco dell’ultima esperienza in Serie A con il Verona. Tra il Marsiglia e l’allenatore croato ci sono già stati i primi contatti.
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Ufficiale: Tudor dice addio al Verona
Igor Tudor saluta il Verona ufficialmente, attraverso un comunicato sul proprio sito il club ha comunicato la fine del rapporto professionale con il Mister che bene ha fatto nell’ultima stagione. A lui vanno i ringraziamenti della società.
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Igor Tudor verso il ritorno al Galatasaray
Igor Tudor artefice di una grande annata sulla panchina del Verona, molto probabilmente lascerà il campionato italiano. In settimana ci sarà l’addio al Verona visto le visioni diverse con la società. Il suo futuro con molta probabilità sarà all’estero dove il Galatasaray in cerca di riscatto dopo una stagione molto negativa lo rivorrebbe sulla panchina. I primi colloqui tra le parti ci sono già stati e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori confronti per capire se ci siano le reali possibilità di concludere l’accordo. Si attendono aggiornamenti.
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Verona, Tudor: “Abbiamo fatto una buona stagione”
Il Verona si prepara a ospitare il Torino in quello che sarà l’ultimo match al Bentegodi di questo campionato. Alla vigilia della sfida contro i granata, Igor Tudor presenta la sfida in conferenza stampa. Si immaginava di poter giocare per il nono posto quando è arrivato? “Quando uno arriva non pensa troppo al futuro. Poi abbiamo fatto belle cose, e siamo orgogliosi di questo. Domani c’è da difendere il nono posto. C’è da fare una bella gara contro una squadra che ha fatto altrettanto bene, e che gioca in modo simile. L’obiettivo è dare il meglio, sperando che basti”. La rivedremo in ritiro?
“Ne parleremo dopo, ci sono ancora due gare”. Cosa la inorgoglisce di più? “È una domanda importante, servirebbe un po’ di tempo per parlare di questo argomento. Sono felice e orgoglioso della continuità nel voler dare tutto della squadra. Abbiamo quasi sempre fatto le partite nel modo giusto dal primo all’ultimo minuto, e questo non è scontato. È stato merito di tutti, dal mio staff ai giocatori e alla loro predisposizione a soffrire”. Ci fa un punto sulla condizione della squadra? “Non c’è Faraoni, e con lui nemmeno Barak. C’è però Dawidowicz, così come Sutalo”. Cos’ha Barak?
“Ha una cosa al dito del piede. Ha stretto i denti domenica, domani non ce la fa”. Può lanciare Cancellieri? “Vediamo. Proveremo a mettere la squadra migliore in questo momento, c’è da difendere il nono posto. Sarà una gara tosta, non troverei giusto sperimentare troppo”. Come si fa a provare a battere Juric? “È una gara simile a quella con l’Atalanta. Sono importanti i dettagli, è una partita un po’ diversa rispetto alle altre”. Quanto l’ha aiutata il lavoro di Juric? “La base c’era, soprattutto dal punto di vista della cultura del lavoro. Ci sono diversità nel modo di guidare la squadra, di motivare la squadra e di fare dei cambi tra noi. Le somiglianze ci sono, quanto abbia aiutato il suo lavoro è difficile anche per me capirlo”. Per qualcuno sarà l’ultima al Bentegodi. Sarà una motivazione in più? “Le motivazioni sono altre, c’è un nono posto da guadagnare sul campo, e penso sia importante. Le motivazioni sono sempre alte, vogliamo finire nel modo giusto questa annata pazzesca. Quello che ha detto lei può incidere, anche se un giocatore non ci pensa”. Montipò è cresciuto molto. “Sono d’accordo. Gli ho fatto i complimenti, ha fatto una grande annata senza commettere errori gravi. Il merito è suo, e ha uno dei preparatori dei portieri migliori in circolazione”. Quanto è importante l’aiuto del suo staff? “È la qualità delle persone che decide tutto. Non sono tutte uguali”. Organizzerete un allenamento a porte aperte? “Per me non è un problema, possiamo anche organizzare. È la prima volta che mi parli di questo desiderio”. -
Verona, Tudor: “Vogliamo chiudere bene il campionato”
Dopo la bella vittoria di Cagliari, l’Hellas si prepara a ospitare il Milan al Bentegodi. Match cruciale anche per la volata Scudetto, che Igor Tudor presenta in conferenza stampa nella sede del club in via Olanda. Che settimana è stata per voi? “È stata una settimana come le altre, vissuta con concentrazione e nella maniera giusta. Per loro sarà una gara molto importante, e di conseguenza lo sarà anche per noi, perché quando ti guardano tutti vuoi fare sempre bella figura”. Anche i cambi saranno determinanti domani. Quali sono i suoi giocatori che riescono a subentrare meglio?
“Sono d’accordo, questa gara si giocherà in sedici, per entrambi. Noi ci siamo quasi tutti, tanti giocatori stanno bene, è un valore aggiunto”. Qual è la forza maggiore di questo Milan? “Se si guarda la rosa che hanno sono al terzo o al quarto posto, questo significa che il club e l’allenatore hanno fatto un lavoro straordinario. Sono due anni che sono là, faccio i complimenti a tutti. Hanno grande corsa e fisicità, quindi dovremo essere al massimo sotto quel profilo”. Le fanno piacere i complimenti di Lippi? “Ho una stima enorme e un sentimento forte per un allenatore che ha fatto la storia. Mi ha portato in Italia, è stato il tecnico più importante della mia carriera: il mio modo di vedere il calcio lo devo a lui, ho appreso molto da lui. Gli voglio bene, anche se negli ultimi anni non ho avuto la fortuna di incontrarlo. È uno dei complimenti più belli ricevuti negli ultimi anni”. Ha fatto un corso accelerato di Fatal Verona? “Non si poteva scappare (ride, ndr). Ma per noi cambia poco, siamo focalizzati sul presente. Noi vogliamo vincere, c’è una partita da giocare, nella quale ci saranno più tensioni rispetto al solito. Anche se saranno da vivere come una normale partita di calcio”. Si aspettava la designazione di Doveri? “Lo stimo, ha qualità, anche se per i miei gusti è un po’ permaloso. Il rosso a Ceccherini contro il Napoli fu esagerato, prese il secondo giallo a sessanta metri dalla porta, che per me non c’era. La mia speranza è che non si parli di lui dopo la partita”. Gunter tornerà titolare dopo l’esclusione di Cagliari?
“Non posso dirlo, l’esclusione di Cagliari credo fosse giusta, perché ho visto altri che stavano meglio”. Vi dà fastidio il fatto che ci saranno tanti tifosi del Milan? “Ci saranno anche tanti nostri tifosi. Ci sentiremo a casa e proveremo a fare del nostro meglio”. In settimana ha conosciuto anche Bagnoli. “Mi ha fatto piacere conoscerlo, è una motivazione in più”. Hongla può diventare l’arma in più? “È una soluzione apertissima per domani, è in crescita costante e siamo contenti. È un nazionale, sono felice per la bella prestazione di Cagliari. L’importante è che stia bene e che ci dia una mano fino alla fine”. Dawidowicz sarà convocato? Come sta Frabotta? “Pawel doveva esserci, ma alla fine abbiamo deciso di posticipare il suo rientro alla prossima settimana. Frabotta è convocato, vediamo quanto sarà impegnato”. Cosa si porta dietro dalla partita dell’andata? “Si impara da tutte le gare. Il rammarico è quello di non aver portato a casa nemmeno un punto dopo essere stati avanti 2-0, ma rispetto a quella gara siamo migliorati, siamo diventati più solidi. Domani sarà molto difficile, ma al contempo bello: dovremo correre tanto e non sbagliare niente”. Come si fa a tenere sempre sulla corda la squadra? “Sono fortunato, ho giocatori forti anche mentalmente, che non vogliono mollare fino alla fine. Nel calcio si dimentica in fretta quello che hai fatto: vale per gli allenatori, ma anche per i giocatori. Quindi è giusto che uno vada sempre forte per mostrare le proprie qualità, soprattutto in partite come quella di domani. Vogliono dimostrare di essere più bravi dell’avversario, quella credo sia una motivazione fondamentale”. -
Verona, Tudor: “Con la Samp sarà una partita difficile”
Il Verona torna al Bentegodi e, dopo la bella vittoria di Bergamo contro l’Atalanta, punta al bis con la Sampdoria. Alla vigilia del match con i blucerchiati, Igor Tudor presenta la sfida in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni: Vi presentate a questa gara dopo una grande vittoria, come ci arrivate? “Sulla carta può sembrare una partita a nostro favore, ma siccome siamo in Serie A non è così: non ci sono partite facili, lo dimostra la nostra sconfitta in casa contro la Salernitana. A parte quello penso sia meglio essere in questo stato prima della partita che il contrario: la vittoria di Bergamo ci fa felici, ma la chiave è che ogni punto va guadagnato. Mi aspetto una partita difficile, contro una squadra che lotta per ‘sopravvivere’ a cinque giornate dalla fine. Posso dunque immaginare con che motivazioni verranno qui”. Avete avuto meno giorni per recuperare. La Samp potrebbe cambiare modulo… “Il modulo si può cambiare, ma conta molto di più lo stile di una squadra. I giorni non sono importanti, saremo allo stesso livello”. Che effetto le fa sapere di poter entrare nella storia del Verona? Può fare il record di punti… “Un bell’effetto. A cinque giornate dalla fine potrebbe anche essere un mini-obiettivo. I giocatori un po’ lo sentono, anche il presidente ci tiene tanto. Fermo restando che si ragiona sempre di partita in partita. Per entrare nella storia ci vogliono due vittorie in cinque giornate: sarà difficile, perché affrontiamo squadre complicate”. Tutti si aspettano sempre grandi partite da voi. C’è un po’ di pressione? “È un orgoglio per noi. I giocatori stanno facendo bene: siamo tutti coinvolti in questo, compresi i tifosi e la società. Si fanno sempre le cose insieme”. Un commento sulla crescita di Ilic? “Sta crescendo e sta facendo partite serie. Sei giovane e devi aver tempo, ma devi anche andare forte, perché sei in Serie A. Poi c’è la crescita che viene durante l’allenamento: se pensi che stai facendo bene e ti accontenti rimani dove sei, e gli altri vanno su. Questo vale per tutti, anche per i dirigenti e per gli allenatori”. Come sta Dawidowicz? Quando tornerà in campo? “Valuteremo con i dottori, lui non vede l’ora. È stato bello ritrovarlo, è stato fatto un lavoro incredibile per farlo recuperare e lui ha bruciato le tappe. Ieri ha fatto anche la partitella con noi, si è divertito: se chiedi a lui vorrebbe giocare subito. Dobbiamo però stare attenti”. Cosa rappresenta per voi Tameze? “Tameze sta facendo bene, è un giocatore importante. Non dobbiamo però concentrarci solo sugli elogi, perché domani c’è una gara importante. Sembra si stia già festeggiando, ma abbiamo ancora cinque partite da fare”. Quagliarella è il loro giocatore più pericoloso? “È una squadra che ha qualità. Giampaolo ha un calcio particolare, fatto di qualità, organizzazione, voglia di correre. Se non siamo al cento percento domani si può perdere. Bisogna stare attenti, domani sarà una gara ‘trabocchetto’: bisogna fare un bell’allenamento e andare al massimo”. Sul gol di Scalvini, di chi è la ‘colpa’? “Quando si prende gol ci sono sempre almeno due o tre errori. In quel caso tre giocatori potevano fare qualcosa di più. È un gol che si può anche prendere, perché te lo fa l’Atalanta a Bergamo, spingendo tanto”.
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Verona, Tudor: “L’Atalanta è sempre una squadra forte”
Igor Tudor in conferenza stampa presenta la sfida di lunedì contro l’Atalanta. Ecco le sue dichiarazioni: Che Atalanta ha visto con il Lipsia, e che Atalanta si aspetta? “Un’Atalanta forte, come sempre con Gasperini. Ha avuto solo la sfortuna di affrontare la probabile futura vincitrice della competizione. È stata una gara giocata alla pari, all’andata avrebbero potuto vincere facilmente. Mi aspetto una partita difficile”. Ci sono giocatori dai quali si aspetta di più? Veloso ci sarà? “Veloso c’è, è con la squadra. Io mi aspetto sempre tanto da tutti: ho avuto sempre le risposte giuste, sono molto contento dei giocatori, del loro approccio e delle cose fatte quest’anno. Ora bisogna finire bene la stagione”. Come sta Barak? Che peso ha il suo rientro? “Ha avuto un po’ di problemini nel girone di ritorno, ma ora sta bene. Ha fatto tutta la settimana con noi ed è a disposizione. È un giocatore chiave per noi, siamo contenti che potrà darci una mano in queste ultime partite”. Il lavoro di Gasperini è uno specchio anche per il suo? “Ci sono tante somiglianze. È giusto parlare bene di Gasperini perché è un allenatore forte. Nel calcio bisogna sempre ‘rubare’ in senso positivo dagli altri allenatori. Uno deve conoscere prima sé stesso, capire come vede il calcio, e poi guardare cosa fanno gli altri, cercando di individuare quello che può sentire suo”. Con l’Inter avete sbagliato l’approccio? “Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Nel primo tempo c’è stato molto dei meriti dell’Inter, che ha preparato nel modo giusto la gara e aveva motivazioni al massimo. Poi qualcosa gli abbiamo concesso anche noi. Sulla compattezza e sui dettagli qualcosa abbiamo sbagliato. Ma quel primo tempo può farci bene, qualche volta ci sta prendere un piccolo schiaffo”. Ci fa il punto sugli altri infortunati? “Coppola ha questa caviglia che lo tormenta da un mese e non è ancora pronto. Mi dicono che Dawidowicz potrebbe unirsi a noi la prossima settimana, questa è una bella notizia. Gli altri sono a disposizione, a parte Berardi e Pandur”. Che segnale è il rinnovo di Veloso? “Non ci sono state molte riflessioni, è un giocatore che sta ancora bene ed è stato fondamentale per il percorso che il Verona ha fatto in questi tre anni, in campo ma anche dentro lo spogliatoio, per la cultura del lavoro che ha portato. Pensiamo possa ancora darci tanto, è giusto che la società gli abbia rinnovato il contratto”. Che regalo vorrebbe per il suo compleanno? “I regali si fanno quando siamo più piccoli… A quest’età se ne fanno di meno”. Possiamo aspettarci qualche sorpresa di formazione? Penso magari a Cancellieri… “Penso che giocheranno i migliori undici”.
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Verona, Tudor: “Con l’Inter possiamo giocarcela”
Igor Tudor in conferenza stampa presenta la sfida tra Verona e Inter. Ecco le sue dichiarazioni: Come sta la squadra? Una valutazione sull’Inter? “È una delle partite più belle: c’è poco tempo tra la gara di sabato e quella con il Genoa, ma sufficiente per recuperare bene dopo una bella vittoria in casa, che ci dà carica. Giocare a San Siro ti dà grande motivazione. Proveremo a fare una bella gara”. Come sta Barak? “Ha avuto quest’influenza intestinale che è piuttosto pesante. Non si è ancora allenato con noi, è in forte dubbio. Veloso è invece vicino al rientro. Gli altri sono a posto, anche Lasagna”. Le tocca scegliere ancora il vice-Barak… “Ci sono 3-4 giocatori per quel ruolo: Lasagna, Bessa, anche Depaoli può fare quel ruolo, Cancellieri, Praszelik…”. Può essere la volta buona per vincere a San Siro? “Di sensazioni si vive poco. Sarà super difficile, ma anche super bello. Dovremo fare le cose con grande motivazione, ma senza ‘obblighi’: sta tutto a loro, ma questo non significa che noi non andremo a cento. Vogliamo fare le nostre cose”. Come ha fatto a mantenere alta la motivazione dei suoi? “È una cosa normale, per tutti noi. Gli allenamenti si devono fare sempre al meglio, la chiave è quella: è lì che dai l’impronta sotto il profilo della mentalità, della fisicità e della preparazione atletica. È da circa un mesetto che ci siamo salvati, ma non vedo una ragione per cui non dovremmo sempre andare al massimo. Nel mio modo di vedere o ci sei o non ci sei: se fai una cosa a metà ti rimane davvero poco. Devi dare tutto, soprattutto per il modo in cui giochiamo noi”. Perché ha schierato Bessa lunedì? “L’avevo visto bene. Lo vedo concentrato, tranquillo. È un giocatore forte, da Serie A: capisce il gioco, legge i tempi e gli spazi, è completo. Quando è dentro come ora è un giocatore importante”. Il record in Serie A è di 54 punti: può essere un obiettivo? “L’unico obiettivo è fare una bella gara sabato. Ci stiamo preparando bene, domani ci sarà la rifinitura e poi andremo là per vedere cosa siamo in grado di ottenere”. Sarà anche l’occasione di ricordare Mascetti? “Me ne hanno parlato molto, sfrutto l’occasione per porgere le mie condoglianze alla famiglia. È stato una leggenda del club”. Ha visto Juve-Inter? Che idea si è fatto? “Sì, l’ho vista. La Juve ha fatto un po’ di più, ma non sempre vince chi è stato più bravo. L’Inter è una squadra seria, piena di giocatori forti. Sarà difficile”. Quanto mancherà Lautaro? Chi prende tra lui e Simeone? “Simeone, ovviamente. Siamo contenti non ci sia Lautaro, è un giocatore fortissimo. Ma ne giocherà un altro forte”. Frabotta potrà avere più spazio in questo finale? “Sono contento quando siamo in tanti, ma d’altra parte faccio fatica a tenere fuori qualcuno. Per farlo giocare devo lasciare fuori qualcuno che sta facendo bene. Depaoli quando ha giocato ha sempre fatto bene, Frabotta fa più o meno il suo ruolo, poi c’è anche Lazovic. A inizio anno però non c’erano né Frabotta né Depaoli, quindi è meglio così. Sta a lui convincermi di metterlo dentro: non è facile, non ci sono tante partite, ma sono contento sia tornato perché ha molte doti. È un peccato si sia messo a posto solo ora: mi dispiace, perché trovo sia un giocatore importante”. Ha visto una crescita in Hongla? “Una crescita mentale, di partecipazione. È entrato bene nel finale con il Genoa, vedremo in futuro”. Qual è la chiave per strappare una vittoria all’Inter? “La chiave è la stessa di quando c’è una favorita e una sfavorita: loro non devono fare una grande gara, noi sì. Noi dovremo avere tanti giocatori che stiano bene, loro no. Per vincere devi avere almeno 4-5 elementi che fanno una grande gara e gli altri che non commettono errori”. Come sta Praszelik? “È lo stesso discorso di prima. Mi dispiace, ma se uno sta facendo bene faccio fatica. C’è anche Retsos: stavano crescendo, poi si sono fatti male, e altri hanno giocato e hanno fatto bene. Sutalo ad esempio ha fatto bene, non posso non far giocare lui. Il calcio a volte è crudele in questo: se dai una mano a uno devi togliere a un altro, quindi devi essere sempre corretto e onesto”.
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Verona, Tudor: “Rispetto al girone di andata sono cambiate tante cose”
A due giorni dalla sfida del Franchi contro la Fiorentina in programma domenica alle 15, il tecnico dell’Hellas Verona Igor Tudor ha risposto alle domande della consueta conferenza stampa. Come sta Barak?: “Ha preso una botta sull’anca. Vediamo come sta domani. Sta migliorando velocemente, ma non so se sarà convocato”. Dalla gara d’andata, quanto sono cambiati loro e quanto siete cambiati voi?: “Noi siamo cresciuti e loro hanno perso Vlahovic ma hanno preso altri giocatori molto interessanti. All’andata abbiamo fatto una grande partita concedendo pochissimo ai viola. Speriamo di poterci ripetere domani”. Questa squadra è da coppe europee?: “Sono domande difficili, bisogna fare un’analisi completa. A livello di budget non lo siamo, ma per quello che abbiamo dimostrato possiamo giocarcela con tutti. Sarà il campo da qui alla fine a rispondere”. Che visione ha lei di Lasagna?: “Per un periodo l’ho messo sulla trequarti destra al posto di Barak e stava crescendo, si stava anche divertendo. Ha bisogno di spazi, è sicuramente un giocatore forte con un tiro ed uno strappo pazzesco. Ha un solo problema: i tre là davanti hanno fatto grandi cose. Ma è un lusso avere un giocatore così che parte dalla panchina”.