Adesso è ufficiale Shevchenko è il nuovo presidente della Federcalcio Ucraina. L’ex attaccante Milan e Chelsea era l’unico candidato delle elezioni di oggi. Sheva ha ottenuto 93 voti sui 94 votanti.
Il centrocampista della nazionale italiana e dell’Inter Davide Frattesi, parla così della partita tra Ucraina e Italia finita 0-0.
“Sapevamo che, se non fossimo riusciti a fare gol nei primi sessanta minuti sarebbe diventata complicata, ma è normale. Poi loro l’hanno messa sul fisico, sulle palle alte: abbiamo sofferto, ma la partita è stata buona e contava passare il turno”.
Le tue corse sono state importanti anche in difesa. Ma in attacco sei stato tentato dallo scavetto a tu per tu col portiere?
“Sì, ci ho pensato, ma ricordando la partita di Champions col Benfica mi ricordavo che Trubin usciva sempre in spaccata e ho cercato di mettergliela sotto le gambe, poi l’ho chiusa troppo”.
Ecco le parole del CT Spalletti dell’Italia dopo la sfida con l’Ucraina.
“Non era facile e non era scontato niente nel calcio in generale. Noi oggi abbiamo fatto una buona partita perchè nel primo tempo abbiamo avuto molte occasioni per andare a mettere al sicuro il risultato. Poi quando non ci riesci, la partita è diventata più sporca e fisica. Si è messo la gente più fisica ma in quel momento non si gioca più a calcio. L’Ucraina ha fatto vedere di essere una squadra attrezzata e che ci ha dato filo da torcere”.
A Leverkusen in Germania, la sfida tra Ucraina e Italia termina a reti inviolate per 0-0. Un risultato che qualifica l’Italia ai prossimi campionati europei. Al 92′ in pieno recupero calcio di rigore non assegnato alla nazionale Ucraina per fallo su Mudrik.
È stata una grande sofferenza per gli azzurri del CT Spalletti, ma la nostra nazionale riesce alla fine a raggiungere la qualificazione agli Europei di Germania 2024. L’Italia quindi a giugno potrà difendere il titolo continentale conquistato nel 2021.
Classifica. Inghilterra 20, Italia, 14, Ucraina 14, Macedonia del Nord 8, Malta 0
Questa sera a Leverkusen, in Germania si gioca Ucraina-Italia per le qualificazioni agli Europei. Ecco le parole di Andriy Shevchenko:
“Mi aspetto uno stadio pieno. Ci sono tanti ucraini in Germania e anche negli altri Paesi nei quali abbiamo giocato. Anche a San Siro avete visto i nostri tifosi. La nazionale è seguita dappertutto, è un simbolo che ci unisce. I calciatori lo sanno e vanno in campo anche per i nostri soldati che sono al fronte. Faremo di tutto per farci valere anche contro una squadra forte come l’Italia. Giocare in una situazione di emergenza che purtroppo si prolunga è difficile, ma ti dà anche una forza in più”.
Questa sera a Leverkusen in Germania si giocherà la partita di qualificazione agli Europei tra Ucraina e Italia.
Ecco le probabili formazioni delle due nazionali.
La probabile formazione dell’ Ucraina (4-2-3-1) – Trubin; Tymchyk, Zabarnyi, Matviyenko, Mykolenko; Stepanenko, Zinchenko; Tsygankov, Sudakov, Mudryk; Dovbyk. A disposizione: Bushchan, Riznyk, Konoplia, Bondar, Svatok, Dubinchak, Sydorchuk, Malinovskyi, Pikhalonok, Zubkov, Yaremchuk, Sikan. CT Serhiy Rebrov.
La probabile formazione dell’Italia (4-3-3) – Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Acerbi, Dimarco; Barella, Jorginho, Frattesi; Politano, Scamacca. Chiesa. A disposizione: Provedel, Vicario, Gatti, Biraghi, Buongiorno, Darmian, Bonaventura, Cristante, Raspadori, Kean, Zaniolo, El Shaarawy. CT: Luciano Spalletti.
Il CT dell’Ucraina Serhiy Rebrov ha convocato 26 calciatori in vista della della decisiva sfida contro l’Italia che si disputerà lunedì 20 novembre a Leverkusen, in Germania.
Portieri
Georgiy Bushchan (Dinamo Kiev), Anatoliy Trubin (Benfica), Dmytro Riznyk (Shakhtar Donetsk).
Difensori
Mykola Matvienko (Shakhtar Donetsk), Yukhym Konoplia (Shakhtar Donetsk), Valeriy Bondar (Shakhtar Donetsk), Oleksandr Tymchyk (Dinamo Kiev), Vladyslav Dubinchak (Dinamo Kiev), Vitaliy Mykolenko (Everton), Ilya Zabarnyi (Bournemouth), Oleksandr Svatok (Dnipro), Maksym Taloverov (LASK Linz).
Centrocampisti
Taras Stepanenko (Shakhtar Donetsk), Oleksandr Zubkov (Shakhtar Donetsk), Georgiy Sudakov (Shakhtar Donetsk), Yehor Nazaryna (Shakhtar Donetsk), Oleksandr Karavaev (Dinamo Kiev), Oleksandr Zinchenko (Arsenal), Viktor Tsygankov (Girona), Mykhailo Mudryk (Chelsea), Serhiy Sydorchuk (Westerlo), Ruslan Malinovskyi (Genoa), Oleksandr Pikhalyonok (Dnipro).
Attaccanti
Artem Dovbyk (Girona), Roman Yaremchuk (Valencia), Danylo Sikan (Shakhtar Donetsk).
Riserve: Denys Popov (Dinamo Kiev), Vitaly Buyalskyi (Dinamo Kiev), Vladyslav Vanat (Dinamo Kiev), Nazarii Rusyn (Sunderland).
La formazione Sergey Rebrov dopo la partita persa con l’Italia il 12 settembre si riporta in vantaggio di 3 punti sugli azzurri.
Grazie al ’30 di Sudakov, ventunenne dello Shaktar e dal trentunenne difensore della Dinamo Kiev Karavaiev, che al ’96, appena subentrato a Mudryk, un po’ in ombra oggi, raddoppia per l’Ucraina.
Quindi, la Macedonia rimane a 7 punti insieme all’Italia, invece l’Ucraina si porta a 10 punti, a soli 3 punti dall’Inghilterra che ha però una partita in meno.
Il buongiorno si vede dal mattino e dopo la vittoria di ieri per l’Italia è così. La domanda è, cosa lascia la vittoria contro l’Ucraina? Sicuramente acquisizione di fiducia e consapevolezza dei propri mezzi perchè ieri la Nazionale ha giocato un grandissimo primo tempo, apparendo una copia del Napoli dello scorso anno. Tanti smarcamenti, tanti scambi ravvicinati, aggressione sul portatore di palla avversario e ottime verticalizzazioni. La seconda cosa che questa partita lascia è il dover essere più cinici in tante situazioni. Ieri potevano arrivare almeno 4 gol eppure per via dell’imprecisione, in particolare di Raspadori, il risultato non è stato veritiero con quanto creato dagli Azzurri.
La terza cosa che lascia riguarda noi tifosi, perchè anche ieri abbiamo assistito ad un vero e proprio coro di fischi contro Gigio Donnarumma. Basta! Non si può fischiare un calciatore della propria Nazionale, solo per via di un sentimento di rancore verso una scelta di tipo del tutto professionale. Bisogna ricordare che i giocatori sono anche dei lavoratori e di fronte ad un offerta più importante e redditizia non si tirano indietro. Giuste le denunce di Vicario e Frattesi che come dei fratelli hanno difeso il proprio compagno, beccato continuamente durante la partita.
I fischi fanno parte del gioco e su questo siamo tutti d’accordo ma dietro devono avere una motivazione valida. Mentre in questo caso non esiste, il rancore non deve far parte di questo sport. Speriamo che per Donnarumma arrivino tempi migliori, è pesante dover sopportare tutto questo. Nonostante ciò può contare sull’appoggio dei compagni di squadra, consapevoli del fatto che il gesto da parte dei tifosi sia indegno e senza fondamento. A fine girone, gli stessi che ieri hanno fischiato, saliranno sul carro di una Nazionale che avrà ottenuto l’accesso ad Euro 2024. Ipocrisia calcistica.