Tag: UEFA

  • Oggi è il giorno della finale di Champions League, Borussia Dortmund-Real Madrid per la storia

    Finalmente è arrivato il giorno della finale di Champions League, l’evento calcistico più prestigioso d’Europa per i club e più seguito al mondo che ogni anno attira circa un pubblico globale di 200 milioni di telespettatori. Questa sera la finale si giocherà in Inghilterra allo stadio di Wembley di Londra alle 21.

    Da una parte la squadra più titolata al mondo, il Real Madrid di Carlo Ancelotti vincitore già per 14 volte della UEFA Champions League, arrivato quest’anno a giocare la sua 18 esima finale della storia dopo un percorso molto complicato dove i Blancos hanno saputo eliminare il Lipsia agli ottavi con grande sofferenza, il Manchester City ai calci di rigore nei quarti e il Bayern Monaco in semifnale.

    Se oggi il Real Madrid è atteso a questa finale dove cercherà conquistare il suo quindicesimo trofeo in questa competizione, è grazie al suo attaccante spagnolo Joselu decisivo con una doppietta nella semifinale di ritorno giocata al Bernabéu contro il Bayern Monaco per la rimonta dei Blancos. Ancora una volta come nella sua ultima storia recente, il Real Madrid è riuscito a ripetersi rimontando negli utimi minuti la squadra bavarese ad un passo da raggiungere la finale e dimostrando la voglia di non mollare mai e di crederci sempre fino alla fine.

    La grande sorpresa di questa edizione della Champions League è l’altra finalista, il Borussia Dortmund allenato da Edin Terzić arrivato in finale meritatamente dopo 11 anni dalla sconfitta contro il Bayern Monaco. Un percorso difficile per il Dortmund a partire dalle fasi iniziali ma capace di conquistare il primo posto nel girone della morte di fronte al PSG, Milan e Newcastle.

    Agli ottavi di finale il Borussia Dortmund è stato sorteggiato con il PSV sconfitto al ritorno in Germania per 2-0 dopo il pareggio per 1-1 dell’andata. Nei quarti finale la squadra di Terzić è riuscita a conquistare il passaggio del turno ai danni dell’Atletico Madrid vincitore all’andata per 2-1 ma sconfitto in Germania 4-2, al termine di una partita roccambolesca.

    Sulla strada del Dortmund in semifinale ancora il PSG già avversario nel girone, questa volta però il club parigino ha trovato di fronte una squadra compatta in tutti in suoi ruoli e perfetta capace di ottenere due vittorie per 1-0.

    Appuntamento allora a stasera con entrambe le squadre che proveranno a riscrivere la loro storia, Carlo Ancelotti definito come il Re di Coppa proverà a vincere la sua quinta Champions League da allenatore e la terza sulla panchina del Real Madrid mentre il Borussia Dortmund, sogna di conquistare la sua seconda Champions League dopo quella vinta nella stagione 1996-1997 con quel 3-1 alla Juventus di Marcello Lippi all’Olympiastadion di Monaco di Baviera.

     

     

  • L’Olympiakos trionfa in Conference League, sconfitta la Fiorentina 1-0 ai supplementari

    Trionfa l’Olympiakos in Conference League, sconfitta per il secondo anno consecutivo in finale la Fiorentina di Vincenzo Italiano che prende goal al 116′ del secondo tempo supplementare, firmato dal centravanti della nazionale marocchina Ayoub El Kaabi al termine comunque di una partita molto equilibrata. Arriva un’altra delusione per la Viola, dopo la sconfitta dello scorso anno a Praga contro il West Ham.

  • Oggi è il giorno della finale di Conference e l’Italia si dipinge di viola

    Ci risiamo, la Fiorentina per il secondo anno consecutivo è in finale di Conference League. L’anno scorso, all’esordio in questa competizione, i ragazzi di Italiano si arresero solo in finale per un solo gol contro il West Ham. Quest’anno davanti alla Viola c’è l’ostacolo Olympiakos e la finale si giocherà, manco a farlo apposta, in Grecia allo Stadio AEK Arena ad Atene questa sera alle 21.

    A prescindere dal tipo di competizione, a prescindere dall’avversario che ti ritrovi da dover combattere, a prescindere dallo sfondo in cui lo farai, il motto è sempre lo stesso: “la finale non si gioca, si vince”. L’amaro che ha lasciato nelle bocche dei calciatori della Fiorentina la sconfitta nella finale della scorsa edizione della Conference, dovrà essere per Biraghi & Company un motivo in più per vincere e non riprovare quella sensazione. Dall’altra parte invece Mendilibar l’anno scorso è stato protagonista della vittoria del Siviglia in Europa League. In un periodo di crisi totale infatti il tecnico spagnolo ha risollevato l’animo europeo della formazione andalusa e l’ha condotta alla vittoria. Quest’anno vorrà ripetersi per riprovare, invece in questo caso, quel sapore al miele, che si gusta dopo il trionfo in una competizione europea.

    La Fiorentina arriva a questa finale con una sola sconfitta nel percorso, in estate nei preliminari contro il Rapid Vienna, dopodiché sono stati collezionati tutti risultati positivi. La squadra di Italiano ha dimostrato di onorare sempre la competizione, offrendo tante partite dall’elevato agonismo e dall’ottima espressione calcistica. Molte volte è capitato che il turnover venisse fatto in campionato per arrivare al meglio alla partita del giovedì. In più il club viola in bacheca, come trofeo internazionale, al momento ha solo una Coppa delle Coppe, che risale al 1961. Sono sessantatré anni che a Firenze non si vive un trionfo europeo, è il momento per la formazione toscana di riparare a questa maledizione. Inoltre con la vittoria della Fiorentina in Conference, potrebbe arrivare un’altra buona notizia per il campionato italiano. Infatti la squadra di Commisso sarebbe qualificata alla prossima Europa League e così in Conference andrebbe il Torino; così l’Italia sarebbe rappresentata da ben nove squadre nella campagna europea della prossima stagione. Italiano per questa finale avrà a disposizione tutti gli effettivi, la difesa sarà quella titolare; a centrocampo Arthur e Bonaventura sono i favoriti su tutti gli altri; in attacco Nico Gonzalez, Beltran e Kouamè agiranno alle spalle di Belotti.

    Anche l’Olympiakos non vince un trofeo internazionale da esattamente sessantatré anni, nel 1961 infatti arrivò l’unica vittoria extra-nazionale dei greci con la Coppa dei Balcani. Il percorso in Conference della società del Pireo è stato veramente emozionante. Infatti, a differenza della Viola, i greci sono retrocessi dall’Europa League in Conference ed in più sono tre le sconfitte nella fase ad eliminazione diretta. A dare un carattere euforico a questa cavalcata alla finale è stato sicuramente il doppio confronto in semifinale contro l’Aston Villa di Unai Emery. Infatti l’Olympiakos ha vinto in Inghilterra per 4-2 ed in casa per 2-0, non c’è stata quasi mai storia in un match invece che poteva apparire complicato alla vigilia. In più i biancorossi hanno in rosa quello che è il capocannoniere del torneo, El Kaabi, grande protagonista della semifinale. Anche Mendilibar, per questa sfida, avrà a disposizione tutti i componenti della rosa.

    Insomma è finito il tempo dei sogni, delle parole e delle speranze, ora è arrivato il momento tanto atteso, in cui sarà il campo verde ad emettere il verdetto finale. Nell’ambientazione epica, alle pendici del Partenone, che è stato protagonista nella storia dell’umanità di grandi guerre e racconti epici, sarà il turno di Nico Gonzalez e Jovetic armarsi di lancia e scudo, per portare a casa un trofeo europeo alla propria gente ed entrare nella storia del proprio club.

     

  • Boban si dimette dalla UEFA

    Boban si dimette dalla UEFA

    Il croato Z. Boban si è dimesso dalla UEFA, ricopriva il ruolo di Chief Football. Sembra che alla base decisione dell’ ex giocatore del Milan ci siano troppe divergenze di opinione.

  • La FIFA avverte la Federazione Brasiliana

    La FIFA avverte la Federazione Brasiliana

    La FIFA avverte contro la Federazione brasiliana sul gestire il proprio lavoro in modo indipendente.

    Ecco di seguito la lettera inviata dalla FIFA alla federazione brasiliana:

    “Le federazioni nazionali che fanno parte della Fifa devono gestire i propri affari in modo indipendente e senza alcuna influenza da parte di terzi. Se la Cbf venisse sospesa dall’organo competente della Fifa, perderebbe tutti i suoi diritti di adesione con effetto immediato e fino a quando la sospensione non verrà revocata dalla Fifa stessa. Ciò significherebbe anche che la Cbf, le squadre rappresentative e tutti i suoi club non avrebbero più il diritto partecipare a qualsiasi competizione durante il periodo di sospensione”.

  • SuperLega, i club favorevoli e contrari

    SuperLega, i club favorevoli e contrari

    Ecco di seguito i club favorevoli e contrari alla SuperLega.

    Solo tre per il momento a favore: Real Madrid, Barcellona e Napoli

    Invece le società contrarie sono tante;

    1. Malmö
    2. Manchester United
    3. Atletico Madrid
    4. Bayern Monaco
    5. Inter
    6. Roma
    7. Sparta Praga
    8. Slovan Liberec
    9. Istanbul Basaksehir
    10. Copenhagen
    11. PSG
    12. Braga
    13. Bayer Leverkusen
    14. Apoel
    15. Monaco
    16. Zalgiris Vilnius
    17. Breidablik
    18. HJK Helsinki
    19. LASK
    20. Rosenborg
    21. Salisburgo
    22. Lech Poznan
    23. Real Sociedad
    24. Lipsia
    25. Shamrock Rovers
    26. Legia Varsavia
    27. Siviglia
    28. Borussia Dortmund
    29. Feyenoord
    30. Real Sociedad
    31. Lienfield
    32. AEK Larnaca
    33. Atalanta
    34. Jablonec
    35. Celtic
    36. Arsenal
    37. Marsiglia
    38. Manchester City
    39. Benfica
    40. Young Boys
    41. Fenerbahce
    42. Ferencvaros
    43. Qarabag
    44. Lione
    45. Standard Liegi
    46. Viktoria Plzen
    47. Nomme Kalju
    48. Crvena Zvezdaf
    49. Dinamo Zagabria
    50. Sarajevo
    51. Genoa
  • Ecco cosa dice il Porto sulla SuperLega

    Ecco cosa dice il Porto sulla SuperLega

    Ecco di seguito il comunicato sulla SuperLega da parte del Porto:

    “L’FC Porto si unisce al coro di critiche contro la decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha deciso di consentire la creazione di una Superlega. Non vogliamo vedere la famiglia del calcio disunita e siamo disponibili a continuare a lavorare al fianco della UEFA, della Federcalcio portoghese e dell’ECA per riaffermare i valori del calcio europeo. La decisione presa oggi dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea non disunirà la famiglia del calcio, ma piuttosto porterà tutti a lavorare insieme verso un calcio moderno e sostenibile, rispettando la tradizione europea di accesso alle competizioni e tenendo conto solo del merito. Come sempre, l’FC Porto, uno dei club europei più importanti degli ultimi decenni, è disponibile a contribuire a rilanciare le competizioni e a riaffermare i valori del calcio europeo”.

  • La Roma non appoggia la SuperLega

    La Roma attraverso un comunicato esprime la sua opposizione al progetto SuperLega.

    “il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo.

    L’AS Roma crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione e in partnership con UEFA e FIFA”.

  • L’ Atletico Madrid è contraria alla SuperLega

    L’ Atletico Madrid è contraria alla SuperLega

    L’Atletico Madrid dice no alla Super League. Ecco la nota del club spagnolo.

    “La famiglia del calcio europeo non vuole la Super League. Germania, Francia, Inghilterra, Italia, Spagna (tranne Real Madrid e Barcellona), ecc. non vogliono la Super League.

    Siamo favorevoli a proteggere la famiglia del calcio europeo, a salvaguardare i campionati nazionali e a garantire che la qualificazione alle competizioni europee avvenga attraverso le prestazioni sul campo in ogni stagione”.

  • SuperLega, ecco il punto su chi potrebbe partecipare

    SuperLega, ecco il punto su chi potrebbe partecipare

    Bernd Reichart in una intervista all’ANSA ha aperto ad un dialogo con la UEFA per quanto riguarda la nascita della nuova Superlega: “Siamo aperti al dialogo con tutta la famiglia del mondo del calcio. Siamo molto soddisfatti che i club possano guardare la nostra proposta alla luce del sole e liberi da minacce di sanzioni. Il nostro dialogo sarà per convincere club e tifosi che questa proposta è un bene per il calcio”. Lo ha detto . “Abbiamo ricevuto molto supporto oggi e apprezziamo quello di tutto, anche quello di Andrea Agnelli. Quando partirà il nuovo torneo? Non vogliamo fare speculazioni, ma sarà il più presto possibile“.

    ”La minaccia del presidente della FIGC Gravina? Noi vogliamo attenerci alle regole. Oggi è stata concessa la libertà di proporre e promuovere un’altra competizione. Ma siamo aperti al confronto, se ci dicono dove modificarla lo faremo. Non siamo una lega separatista, abbiamo anche cancellato la membership permanente – ha proseguito -. Non abbiamo fatto firmare carte, volevamo solo capire quale fosse la migliore competizione. Se ora facciamo speculazioni sui club interessati rischiamo di dividere, ma non vogliamo farlo. Più avanti diremo quali saranno i 64 club che lanceranno la prima Superlega”.