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  • Venezia, Di Francesco: “Non penso all’esonero”

    Venezia, Di Francesco: “Non penso all’esonero”

    Per la trasferta contro il Bologna, di domani sera: ecco le parole del tecnico del Venezia Eusebio Di Francesco, in conferenza stampa.

    Come sta la squadra mentalmente e fisicamente? Come si affronta il Bologna?

    “In dubbio è Nicolussi Caviglia per un problemino, Anderson non ci sarà per un problema familiare, Zampano anche per un problema alla mano. Ci auguriamo di recuperarlo per la prossima. Dal punto di vista mentale ci siamo leccati le ferite, dopo una partita che ci ha visti soccombere come risultato, ma non come prestazione. Il Bologna ha giocato mercoledì, ma ha una rosa tale da potersi permettere dei cambi. A volte anche concedere una occasione può essere determinante, il Lecce ce lo ha insegnato”.

     

    Ha dormito dopo Lecce? Ha portato la squadra a Lourdes?

    “Non ho dormito. A Coverciano ci hanno insegnato la “regola delle tre C”: coerenza, competenza e la terza la capite da soli (ride, n.d.r.). Ma non ci possiamo basare sulla fortuna. Questa squadra merita di avere maggiori soddisfazioni”.

     

    Più arrabbiato o dispiaciuto?

    “Arrabbiato per quella che è stata la partita. Attorno a noi ci sono stati soprattutto commenti distruttivi”.

     

    C’è più preoccupazione o voglia di mettere l’elmetto?

    “Un po’ di preoccupazione nella vita serve sempre. Quando esco di casa mi sento spesso dire “mi raccomando”, una frase che sentivo da mia madre. Ma condivido che serva l’elmetto, è una partita difficile, ma abbiamo dimostrato di poterci stare, di non essere di passaggio”.

     

    Il club le è vicino, purtroppo il calcio è così e gli allenatori saltano. E’ un punto di forza di questa squadra invece?

    “Sì, se si ha il prosciutto negli occhi spesso succede quello che hai detto. A volte guardare quello che si mostra è importante, anche se alla lunga i risultati sono importanti nel nostro campo. Non cerco alibi e non farei comunque una colpa ad una società che può fare delle scelte differenti, fa parte del gioco. In questo momento è l’ultimo dei miei pensieri. Penso a lavorare e cercare risultati”.

     

    Joronen?

    “Neanche lui è recuperato. Zampano già aveva giocato con dei problemi per questa partita, non è un incidente di lunedì sera, si è accentuato questo fastidio che aveva”.

     

    C’è da lavorare sul contraccolpo psicologico?

    “Sì, abbiamo lavorato su questo. Ma immedesimatevi in chi sta dentro il campo e vede gli avversari fare gol al primo tiro in porta. Non era mai capitato di creare così tanto. Tanto capita, ma tantissimo come in questo caso è raro: sono partite che vanno così purtroppo e possono capitare. A fine partite prevale la rabbia, come per qualcuno sugli spalti, tutto comprensibile”.

     

    Ha visto il Bologna contro il Lille? Domani parte favorito, ma ha dei punti deboli, non trova?

    “Ha una rosa ampia, secondo me ha fatto una buona gara contro una squadra buona, con giocatori forti. Il Lille vende giocatori di alta qualità, lavora bene dal basso, è stata una partita combattuta, è prevalsa la qualità nelle scelte fatte dai giocatori del Lille. Ma il Bologna è una squadra ottima, Italiano lo conosco e vuole sempre una squadra propositiva, aggressiva, dove loro sono molto bravi a creare superiorità numerica sugli esterni per andare al tiro o al cross. Hanno giocatori importanti che si riconoscono il loro allenatore, noi dovremo essere bravi a controbattere. Dovremo essere bravi ad invertire il trend ed i pronostici, dato che ovunque andiamo si dice che siamo sfavoriti”

     

    Contro il Lecce abbiamo visto una battaglia uomo contro uomo a tutto campo. Si può rivedere domani?

    “L’abbiamo fatta in tante occasioni, poi dipende a che altezza siamo, non si può fare sempre. Ha dato poco agli altri, a volte devi mettere in conto che puoi sbagliare qualcosa e lì devi essere bravo a rimediare. Quando quella pressione non ti riesce devi essere bravo a capire quando rallentare questa pressione. Dobbiamo lavorare tutti insieme nel saper leggere bene i momenti della gara”.

     

  • Il giovane Antonio Raimondo sta per cambiare agente

    Il giovane Antonio Raimondo sta per cambiare agente

    Il giovane attaccante classe 2004 del Venezia e della nazionale italiana under21 Antonio Raimondo, di proprietà del Bologna secondo quanto viene riferito sta per cambiare agente. Il suo attuale procuratore e’ Giuseppe Galli. Solo nelle prossime giornate ne sapremo di più.

    Per Raimondo al momento otto presenze con il Venezia.

     

  • Serie A, il Lecce vince di misura a Venezia

    Serie A, il Lecce vince di misura a Venezia

    La partita valida per il campionato di Serie A Venezia – Lecce si è conclusa con il risultato di 0-1 in favore dei giallorossi pugliesi.

    Decide la sfida del Penzo, una rete di Dorgu al 70′.

    Tre punti d’oro, per la squadra del neo tecnico Giampaolo. Infatti, ora il Lecce in classifica sale al quindicesimo posto con dodici punti. Venezia, invece fanalino di coda con otto punti.

     

     

  • Serie A, le formazioni ufficiali di Venezia-Lecce

    Serie A, le formazioni ufficiali di Venezia-Lecce

    Serie A, ecco di seguito le formazioni ufficiali di Venezia-Lecce.

    VENEZIA (3-5-2): Stankovic; Idzes, Svoboda, Sverko; Zampano, Busio, Nicolussi Caviglia, Duncan, Ellertsson; Oristanio, Pohjanpalo. All. Di Francesco.

    LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Rafia; Dorgu, Krstovic, Pierotti. All. Giampaolo

  • Il Venezia lavora al rinnovo di Zampano

    Il Venezia lavora al rinnovo di Zampano

    Il Venezia è al lavoro per prolungare il contratto al terzino sinistro, classe 1993 Francesco Zampano, capitano della squadra. Attualmente in scadenza nel 2025, la società è pronta ad offrire a Zampano un contratto biennale fino al 2027.

  • Serie A, il Parma vince a Venezia

    Serie A, il Parma vince a Venezia

    La partita del campionato di Serie A VeneziaParma si è conclusa con il risultato di 1-2 in favore della squadra gialloblù emiliana.

    Vittoria in rimonta del Parma che ribalta il gol di Caviglia con Valeri e Bonny.

    Marcatori: 5′ Nicolussi Caviglia (V), 17′ Valeri (P), 23′ st Bonny (P).

    Tre punti d’oro per il Parma di Pecchia in chiave salvezza. Venezia invece ultimo. Ecco la classifica aggiornata del campionato di Serie A

    Napoli 25*

    Inter 24*

    Atalanta 22*

    Fiorentina 22*

    Lazio 22*

    Juventus 21*

    Milan 17**

    Udinese 16*

    Bologna 15**

    Empoli 15

    Torino 14*

    Roma 13*

    Verona 12*

    Parma 12

    Como 10

    Genoa 10

    Cagliari 9*

    Lecce 9

    Monza 8*

    Venezia 8

    * una partita in meno

    ** due partite in meno

  • Venezia, Di Francesco: “Con il Parma scontro salvezza”

    Venezia, Di Francesco: “Con il Parma scontro salvezza”

    Dopo la sconfitta contro l’Inter, il Venezia affronta il Parma domani alle 15.

    Il tecnico dei veneri Eusebio Di Francesco parla in conferenza stampa in vista del match ed ecco le sue dichiarazioni.

    Vi aspetta una partita importante. Come si affronta il Parma?

    “Una avversario che ha fatto molto bene fuori casa, a volte non ha raccolto quanto meritato, come con la Juventus. Un po’ come l’Inter sa ribaltare velocemente e con qualità l’azione con giocatori importanti davanti, con velocità e tecnica. Sanno tenere il ritmo alto”.

     

    Ci saranno tutti a disposizione?

    “Tutti tranne Bjarkason, rientra dalla prossima completamente a disposizione. Abbiamo puntato sulla continuità sul lavoro, poi la strategia che cambia di partita in partita. Non è una squadra che fa grande possesso palla dentro la gara, ma è una squadra verticale”.

     

    La partita di Milano ha lasciato consapevolezze nuove?

    “Sì, ma non ci deve far smettere di lavorare nel percorso lavorativo che stiamo portando avanti. Stiamo crescendo, manchiamo in continuità”.

     

    Si aspetta un impatto veemente da parte del Venezia, una squadra arrembante? Ci sono giocatori forti come Man, Mihaila, Sohm.

    “Bonny è molto bravo, c’è anche Cancellieri e ce ne sono altri, hanno veramente tanta qualità. La parola “arrembante” mi piace. L’attenzione può cambiare in certe situazioni, ma noi giochiamo in casa”.

     

    I cambi sono fondamentali per lei?

    “Ultimamente sì, prima un po’ meno. Stiamo crescendo anche da questo aspetto. Ci saranno dei cambiamenti anche in questa partita”.

     

    Stankovic?

    “Filip inizialmente è ovvio che dovesse un po’ assorbire, poi lui è un grande lavoratore è c’è una grande competitività all’inteno della rosa. Al di là delle parate mi è piaciuta la sua gestione della palla. Ha avuto quella serenità e calma che lo contraddistingue. Oristanio? Deve continuare a lavorare e poi è un attaccante e deve fare gol”.

     

  • Parma, Pecchia: “Settimana difficile e intensa”

    Parma, Pecchia: “Settimana difficile e intensa”

    Ecco di seguito il parole in conferenza stampa del tecnico del Parma Fabio Pecchia alla vigilia della sfida con il Venezia.

    Che settimana è stata dopo la sconfitta e come ha reagito il gruppo?

    “Una settimana abbastanza intensa, per le tante partite, ma abbiamo avuto il tempo per recuperare. E’ una sconfitta che brucia, abbiamo lavorato e continueremo a insistere facendo il nostro lavoro sempre con entusiasmo. Le partite vanno giocate con entusiasmo”.

    Qualche problema numerico a centrocampo, loro hanno gamba a centrocampo. Prevede marcature speciali?

    “Dobbiamo tenere conto, il Venezia viene da una grande partita, una grande prova a Milano e prima la vittoria con l’Udinese. Hanno giocato con intensità e qualità, attaccando con tanti uomini. A parte Osorio che è fuori, il resto del gruppo sarà a disposizione, anche Anas. Senza Bernabé mi aspetto ancora di più dagli altri che giocano in quella zona, anche Simon che sta vivendo un grande momento. E’ una responsabilità tecnica e morale, per lui come Keita, Anas e Estevez”.

    Potrebbe esser la partita per vedere all’opera Di Chiara o qualcun altro di quelli che son rimasti fuori?

    “In queste partite tante buone prestazioni di Coulibaly, Hainaut e lo stesso Valeri. Di Chiara è partito in ritardo rispetto al gruppo, ha bisogno di giocare, la sua condizione è sempre stata indietro ma con professionalità e serietà sta aiutando il gruppo. Può darci una mano, mi auguro possa esser decisivo se chiamato in causa”.

    Senza Bernabé pensi di cambiare sistema o l’identità va oltre il singolo?

    “C’è grande dispiacere, come è stato per Kowalski e gli altri infortunati. Perdiamo un giocatore importante, ovviamente lui ha caratteristiche particolari ma mi aspetto ancora di più a livello di leadership dagli altri in quella zona di campo, mettendo a disposizioni le caratteristiche. Devo esaltare ogni giocatore, è evidente poi che la nostra idea è chiara definita, ma continuiamo con la nostra idea adattata ai giocatori”.

    Pensi di fare cambi sugli esterni?

    “La partita di Torino li ho visti bene, contro il Genoa è stata una partita diversa, vedo un grande miglioramento di Benek e questo è importante, poi continua la partecipazione con ancor più forza di Almqvist e Cancellieri. Chiedo molto agli esterni e voglio ancora di più, abbiamo bisogno di giocatori in grado di dare qualità al nostro gioco offensivo”.

    Contro il Genoa zero tiri in porta, non succedeva da due anni, che spiegazioni vi siete dati:

    “E’ stata una partita non particolarmente bella, non abbiamo mai tirato in porta, è una cosa eccezionale. Lavoreremo, domani dobbiamo ovviamente migliorare la prestazione e fare le cose che sappiamo fare”.

    Dopo l’uscita di Bernabé avete costruito meno contro il Genoa, è una questione fisica?

    “Ci abbiamo messo un po’ per riorganizzarci dopo l’infortunio, anche se l’ingresso di Anas mi è piaciuto moltissimo, ha creato e ha dato tanto. Adesso non dobbiamo più pensare all’assenza di Bernabé, dobbiamo continuare a lavorare ed esaltare le caratteristiche dei giocatori che ho disposizione”.

    Che Venezia ti aspetti?

    “Sono in un grande momento, guidati da un allenatore che vuole giocare e proporre, oltre a questo ha buona struttura fisica nei singoli”.

    Camara l’anno scorso è stato decisivo, può avere una chance dal primo minuto viste le difficoltà?

    “Bei ricordi ma è il passato, domani sarà una partita diversa nello stile di gioco, pur essendo cambiati pochi giocatori ora hanno uno stile di gioco totalmente diverso rispetto all’anno scorso. Vogliamo continuare a giocare, anche con la maturità giusta e la consapevolezza del momento”.

  • L’Inter vince di misura contro il Venezia e si avvicina al Napoli

    L’Inter vince di misura contro il Venezia e si avvicina al Napoli

    L‘Inter porta a casa tre punti fondamentali per la corsa al primo posto nella gara contro il Venezia. Infatti i nerazzurri vincono per 1-0 contro i Leoni al termine di una partita dominata in lungo ed in largo. La squadra di Inzaghi però non ha chiuso la gara e il Venezia all’ultimo ha fatto tremare San Siro. Nel primo tempo sono tante le occasioni, il tiro a lato di Lautaro, quello di Thuram che va sull’esterno della rete, Mkhitaryan a tu per tu con Stankovic. Anche il Venezia si costruisce la sua occasione con Oristanio, ma Sommer risponde presente con una grande parata. Nel secondo tempo viene annullato un gol a Mkhitaryan per un fuorigioco di un ginocchio di Dimarco. Però l’esterno mancino disegna un cross perfetto per Lautaro Martinez che non sbaglia di testa. Il capitano dell’Inter torna al gol a San Siro dopo 249 giorni. Dopo il gol ci sono ancora grandi occasioni per Thuram, Mkhitaryan e De Vrij ma non arriva il raddoppio. Ritorna in campo anche Calhanoglu, che con un tiro al volo da fuori va vicino al gol. Nel finale di partita il Venezia segna il pareggio e spaventare tutti i tifosi nerazzurri. Ma la rete viene annullata per la deviazione di mano di Sverko ed una carica irregolare su Bisseck. Alla fine l’Inter riesce a vincere e riconfermare il secondo posto, questa volta a un punto dalla capolista. Il Venezia invece così colleziona la settima sconfitta in stagione.

  • Venezia, Di Francesco: “Serve continuità”

    Venezia, Di Francesco: “Serve continuità”

    Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, parla in conferenza stampa per presentare il match con l’Inter.

    Sulla carta l’Inter è favorita. Il Venezia cosa può fare?

    “Crederci. Come fatto nelle ultime partite. Chiamiamola partita proibitiva, come può essere definita da qualcuno, ma il nostro compito è crederci. Sapendo che siamo contro i Campioni d’Italia. Dovremo essere bravi a sfruttare le chance”.

    Chi rientra?

    “Abbiamo tutti a disposizione tranne Bjarkason. Questa volta credo dovrebbe rientrare alla sosta. Non ho le idee chiare sulla formazione, valuterò la condizione dei ragazzi nei prossimi giorni. Udinese? La nostra partenza falsa è stata determinata anche dalla loro freschezza, erano più in palla”.

    Da cosa è più soddisfatto come allenatore?

    “Parlo del noi e non di me stesso, ma la capacità di rimanere in partita. Di avere la lucidità che abbiamo avuto a differenza di Monza, capitalizzando la superiorità numerica, per esempio. Vedo una crescita di squadra e anche individuale, per esempio dai giocatori che subentrano e determinano”.

    Haps grande partita.

    “Lo avevo già fatto a Monza, molto meglio in questa partita, sta prendendo confidenza con questo ruolo. Dipende anche dalle caratteristiche degli avversari, l’ho fatto anche con Candela. Volevo avere anche un palleggio migliore. Ci ha permesso di avere più soluzioni, in una fase della partita avevamo anche una sorta di 4-2-4”.

    Con l’Inter ci saranno sorprese?

    “Eh, qualcosa bisogna sempre creare. Mi piace avere dinamicità dalla squadra, le strategie sono differenti. La strategia oggi è più importante della tattica”.

    Oristanio: ha avuto una crescita incredibile, no?

    “Ne abbiamo due in quel ruolo. Yeboah deve ancora entrare appieno nella nuova realtà, ma ha un dribbling secco impressionante e ci darà una grande mano. Oristanio sta avendo una grande crescita in generale, nello stare dentro la partita, nell’entrare nel modo giusto. Gli manca allo stesso tempo a quella continuità che gli farebbe fare anche uno step ulteriore”.

    C’è troppa distanza fra le linee? Manca a volte equilibrio?

    “Il concetto di equilibrio è molto sottile, il rischio di allungarsi esiste, gli spazi fra le linee ci possono essere anche per le caratteristiche fisiche dei giocatori. Ci sta che dobbiamo migliorare nell’equilibrio come dici tu”.

    La forza dell’Inter è nel modo corale in cui giocano.

    “Credo che non ci sia un ,modulo, perché è dinamico. Al posto dei braccetti ti trovi i centrocampisti. Hanno grande intelligenza, ma anche qualità, che li rende un po’ imprevedibili”.

    Ha tutta la difesa a disposizione.

    “Effettivamente sì, Sverko deve ancora arrivare al 100%, ha bisogno di allenamenti, ma mi permette di poter scegliere. Ben venga però, avere un intero assortimento di giocatori”.

    Un altro giocatore che si è ambientato è Ellertsson.

    “Gli ho cambiato posizione ed ora ho una soluzione in più, ha velocità, corsa”.

    Questa squadra quanto è più vicina all’identità che vuole, rispetto alla prima volta che ha giocato a San Siro contro il Milan? Quell’identità che si è vista contro l’Udinese per esempio.

    “Credo che di identità ne abbiamo avuta in diverse altre occasioni, non soltanto contro l’Udinese. Chiaramente contro il Milan è stata la partita dove ne abbiamo avuta di meno. Certi stadi ti mettono anche in soggezione se non sei abituati e magari questa volta ci tremeranno meno le gambe”.

    Contro Udinese e Atalanta si è vista una certa difficoltà in certe fasi ad uscire in modo pulito con la palla per il pressing avversario. Contro l’Inter sarà importante questo aspetto?

    “Specialmente nella prima mezz’ora ne abbiamo avuta. Normale, ci sono anche le caratteristiche degli avversari, che però non derivava dal pressing, una certa superiorità ce la lasciavano in un certo senso. Magari la minor freschezza di porta a pensare che loro stiano pressando di più di quanto non facciano. Ci sta, poi è stato bravissimo Stankovic a tenerci in vita con una parata importante sul 2 a 0”.

    L’abbiamo vista richiamare Stankovic a sé contro l’Udinese. Cosa voleva che migliorasse?

    “C’era da cambiare qualcosa sulla costruzione, nel primo passaggio siamo stati a volta frettolosi. Ma lui è un ragazzo che vuole imparare e ascolta”.