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  • Verona, Zanetti: “Dimenticare il ko con l’Inter”

    Verona, Zanetti: “Dimenticare il ko con l’Inter”

    Il tecnico dell’Hellas Verona Paolo Zanetti parla in conferenza stampa per presentare il match che venerdì sera la vedrà opposta al Cagliari ed ecco le sue dichiarazioni.

    Settimana di riflessioni importanti?
    “L’unica cosa che conta è la partita di Cagliari, ciò che è successo ha scosso tutti e questa scossa deve farci tirare fuori qualcosa. Siamo andati in ritiro togliendoci anche quelle che possono essere le nostre libertà. Lo abbiamo fatto per guardarci dentro e preparare al meglio la partita, dobbiamo lasciarci alle spalle le scorie dell’ultima partita. Siamo qui e possiamo giocarci alla grande il nostro campionato”.

    Dopo l’Inter ci hai messo la faccia?
    “Chiedo di più a me stesso, devo dare il massimo senza avere nessun tipo di rimpianti, io vado in difficoltà quando non ho la percezione di aver fatto il massimo. Noi siamo una squadra e dobbiamo lavorare tutti allo stesso modo e fare in modo che tutti diano più del 100%”.

    Come sta andando questo ritiro?
    “Se il ritiro funzionerà lo sapremo solo dopo venerdì, di sicuro abbiamo usato tutto il tempo della giornata per pensare al nostro prossimo impegno, senza farsi distrarre da tutto il superfluo. Se dobbiamo usare più tempo della nostra giornata e servirà lo faremo anche in futuro”.

    A Cagliari scelte di rottura o continuità?
    “Penso che si riparta da zero, poi non tutti accettano questi momenti nello stesso modo, ad esempio all’estero è un qualcosa che non esiste e ho dovuto spiegarlo. Farò delle valutazioni relative alla settimana e andrà in campo chi dimostrerà di avere a cuore le sorti del club”.

    Acqua alla gola?
    “Si ma non per la posizione di classifica perchè dobbiamo ricordare che oggi l’Hellas è dentro l’obiettivo e ha tutte le potenzialità per raggiungerlo perchè se ci sono squadre dietro probabilmente hanno problemi anche loro. L’acqua alla goal è per un’asticella che ci eravamo prefissati ma che non siamo riusciti a mantenere. Questa squadra ha la lotta nel dna, ci è già passata anche l’anno scorso quando si avevano quattro punti in meno, ma oggi ci si sente sconfitti e abbattuti, ovviamente dà fastidio a noi per primi e noi per primi vogliamo una reazione che ci deve essere”.

    Scontro diretto importante?
    “E’ una gara importante per entrambi, arriviamo da momenti diversi, il Cagliari ha probabilmente già passato il nostro momento con un ritiro a inizio stagione. Sarà una partita difficile e combattuta ma lo sarebbe stata a prescindere dal momento, andremo in un campo caldo in cui bisognerà tirare fuori il nostro meglio, dal punto di vista della mentalità noi dobbiamo dare di più. Dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare e non su quello che è stato fatto. Bisognerà avere la capacità e la lucidità di gestire i momenti. Soprattutto i calciatori che devono andare in campo senza paura, senza pensieri, e dare il 100% per l’Hellas”.

    I giocatori seguono l’allenatore?
    “Non ci sono giocatori contro di me o la società, bisogna dimostrare le cose con i fatti. Per me personalmente è lancinante stare in ritiro, non torno a casa da sabato con a casa una moglie e due figli che chiedono dove è il papà ma lo faccio perchè questa missione è al primo posto e non ho paura di quello che sarà venerdì e cerco di fare il massimo ma per questo ho bisogno della squadra, poi si possono parlare di tutti gli aspetti tattici che volete ma bisogna sentire il fuoco dentro ed è questo che sta mancando perchè altrimenti poi la gente va via e ci facciamo prendere in giro dai nostri tifosi, e a me questo basta anche per stare in ritiro fino a giugno”.

    Stai parlando a noi o alla squadra?
    “Sto parlando alla squadra, così magari loro guardano questa conferenza e magari danno qualcosa in più. Poi magari a qualcuno non piace che si parli in questo modo ma io sono fatto così”.

    C’è stato un confronto acceso in ritiro?
    “Ti confermo che è stato un confronto acceso, non ci sono botte, poi io penso che se succede vuol dire che qualcosa abbiamo dentro, che siamo uomini, ma non è successo assolutamente niente di grave”.

    Quanto è importante la vecchia guardia?
    “E’ importante per la squadra, serve che i senatori trascinino i giovani e questo in ritiro l’ho visto. Poi la vera mano si dà in campo e non a parole. E’ lì che si vede quanto un giocatore è determinante”.

  • Verona, Zanetti: “Serve il migliore Verona”

    Verona, Zanetti: “Serve il migliore Verona”

    Il tecnico dell’Hellas Verona Paolo Zanetti parla in conferenza stampa presenta la sfida con l’Inter di Simone Inzaghi al “Bentegodi” ecco le sue dichiarazioni.

    Che Verona ritroviamo domani?

    “Dobbiamo ritrovare il miglior Verona, la squadra si è riunita al completo solo ieri, abbiamo perso un giocatore importante come Duda, oggi l’allenamento sarà determinante ma vogliamo fare una grande partita”.

     

    L’anno scorso un errore grossolano ha condizionato una grande partita del Verona a San Siro, un commento sulla designazione?

    “L’anno scorso non ero l’allenatore dell’Hellas ma mi ricordo l’episodio, è già stato detto tanto e non serve aggiungere altro, per quanto riguarda l’arbitro non ci deve interessare età o provenienza dell’arbitro, sono sicuro che si concentrerà per fare la sua migliore prestazione, così come noi”.

     

    Dawidowicz?

    “E’ recuperato, è della partita e si candida per un posto, Coppola ha avuto una distorsione alla caviglia tra l’altro, Duda sarà fuori per tre settimane/un mese. Gli altri hanno giocato tanto, Suslov ha giocato due partite e ieri non si è allenato, Tchatchoua ha viaggiato tantissimo così come Livramento che è tornato dalla Mauritania. Sono giocatori che fanno parecchi chilometri tra viaggi e spostamenti. L’allenamento di oggi sarà determinante ma chi è rimasto qua si è allenato molto e bene. Devo fare le ultime valutazioni”.

     

    Difesa a tre è un’opzione?

    “Se si ragiona su di loro i punti forti li hanno in tutte le zone del campo e si finisce per fare una partita troppo attendista. Io voglio fare la nostra partita, in casa nostra, l’Inter è tra le quattro squadre più forti d’Europa, è chiaro che faremo delle valutazioni anche tattiche ma non vogliamo essere spettatori della gara e fare una partita per mettere in difficoltà anche una grande squadra come l’Inter”.

     

    Gara aggressiva?

    “Serve osare ma anche avere il giusto equilibrio, cercheremo di fare una partita equilibrata, abbiamo lavorato con chi è rimasto su alcuni concetti, specie sulla fase difensiva che abbiamo cercato di migliorare, soprattutto nei dettagli. Al di là di questa partita serve alzare l’asticella da questo punto di vista”.

     

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    Quanto pesa l’assenza di Duda?

    “Belahyane è stato in nazionale ma non ha giocato, è fresco e sarà della partita. E’ un giovane straordinario con tanto margine di miglioramento, penso che domani potrà confrontarsi con giocatori che un giorno saranno suoi compagni, non dico l’Inter ma parlo del livello che si merita e può raggiungere. Serdar è un nostro punto fermo”.

     

    Il Verona è uscito dalla crisi?

    “Ogni partita ha una storia a sè. A Firenze abbiamo fatto un buon primo tempo pur subendo subìto goal e quindi dovendo giocarla tutta in salita. La ricerca della continuità di prestazione deve essere il nostro obiettivo. Per chi lavora per questi tipi di obiettivi la spunta chi ci sta più dentro. Serve costruire un nucleo forte dentro questa squadra che con la Roma si è palesato, ora la difficoltà sta nel trovarlo sempre”.

     

    27 goal subiti, c’è un problema evidente o troppi errori individuali?

    “Non è la prima volta che mi succede, mi è successo anche in altri campionati, a Empoli ad esempio ho avuto il problema dell’attacco, le stagioni e i momenti sono così. Ci sono anche errori singoli ma io odio colpevolizzare, ci sono sempre responsabilità di squadra, l’unico da colpevolizzare è l’allenatore, ma per mestiere. Serve lavorare di squadra, anche cambiare qualcosa ogni tanto per cercare di rompere un momento di difficoltà. Fa parte del gioco, fa parte di chi siamo, va accettato ma anche analizzato facendo capire che responsabilità abbiamo quando indossiamo questa maglia. Se si dà tutto e si fa un errore può andare bene, ma se si sbaglia all’interno di un 70% a me non sta bene”.

     

    L’approccio?

    “Determinante, con l’Inter è la partita in cui bisogna essere perfetti per portare a casa punti. Serve avere concretezza e limare ogni dettaglio. Oltre che essere attenti a non subire bisogna anche essere propositivi per creare e cercare di far male. Con la Fiorentina non abbiamo creato abbastanza senza credere nel poter andare a riprendere la partita”.

     

    A gennaio ennesima rivoluzione?

    “Presidente e direttore sono stati chiari con me dall’inizio, io so che cosa potrebbe accadere anche a breve, è una sfida che ho accettato con grande coraggio anche se ci saranno delle difficoltà. Io sarò sempre qua a combattere e ogni settimana lotto per poter essere ancora qua. Se Belahyane o altri andranno via arriveranno altri giocatori che io allenerò al massimo per centrare l’obiettivo e far sì che l’Hellas l’anno prossimo sia ancora in Serie A. Questa è l’unica cosa che conta”.

     

    Un commento sull’esonero di Gilardino?

    “Ognuno ha le sue vicissitudini interne, bisogna sapere cosa succede perchè da fuori è difficile, non mi sento di andare a commentare gli esoneri degli altri. Sappiamo qual è il nostro mestiere, siamo legati ai risultati. Gilardino è un bravo allenatore e questo esonero non toglie nulla a quello che ha fatto fino adesso. Purtroppo fa parte del gioco”.

     

    Le scelte davanti?

    “Le scelte si basano su diversi fattori, bisogna capire chi può reggere dal punto di vista fisico perchè sarà una partita molto probante da questo punto di vista. Tanti ragazzi sono rientrati ieri quindi oggi sarà un allenamento importante e determinante per valutare anche l’aspetto mentale perchè quando si gioca in nazionale si spendono anche tante energie nervose”.

     

  • Moise Kean fa volare la Fiorentina. Battuto il Verona

    Moise Kean fa volare la Fiorentina. Battuto il Verona

    Ancora Moise Kean. Il centravanti autore di una strepitosa tripletta regala il successo alla Fiorentina contro il Verona alla quale non basta la perla di Serdar. Un successo che fa volare la Viola a 25 punti in classifica mentre il Verona resta fermo a 12 punti.

  • Verona, Zanetti: “Siamo alla ricerca di equilibri giusti”

    Verona, Zanetti: “Siamo alla ricerca di equilibri giusti”

    Paolo Zanetti parla in conferenza stampa per  presentare Fiorentina-Hellas Verona, ecco di seguito le parole del tecnico dei veneti.

    Il miglior attacco delle piccole e la squadra che vince di più tra le piccole?

    “Sono numeri che ci ricordano che siamo una squadra con dei valori e che se vogliamo tutti insieme possiamo ottenere dei risultati. Tutto è sempre frutto di un lavoro di squadra. D’altra parte ci sono dei numeri negativi su una fase difensiva che dobbiamo mettere a posto ma sulla quale ho visto dei passi in avanti, frutto di un lavoro diverso che è stato fatto. Serviva ritrovare un’unità di pensiero che abbiamo ritrovato nell’ultima partita facendo vedere le nostre qualità e segnando tre goal ad una squadra forte”.

    Belahyane?

    “Torna e se la gioca, probabilmente arriveremo a giocare con un centrocampo a tre. In ogni caso serve tempo, c’è spazio per tutti e anche con la pausa nazionali torneranno giocatori che avranno giocato tanto. Ci sono scelte per merito o demerito e scelte per esigenze tattiche”.

    Come si trova equilibrio tra fase offensiva e difensiva?

    “Con una fase difensiva di squadra, in cui attaccanti devono dare una mano e centrocampisti devono essere bi-fase. Bisogna aiutarsi a vicenda senza dimenticare mai chi siamo. Dobbiamo avere uno spirito di squadra straordinario. Avendo più spirito dei nostri avversari abbiamo messo in difficoltà chiunque. Oggi non siamo una squadra che può essere una via di mezzo. Questo fa parte anche del processo di crescita che dobbiamo fare. Serve trovare continuità di prestazioni nel tempo”.

    Continuità di formazione?

    “Ho dei dubbi, ho una squadra tipo in testa che ho potuto vedere poche volte per defezioni e squalifiche varie ma la continuità va data nel sistema di gioco. I ragazzi devono conquistarsi il posto per poi mantenerlo perchè poi quando si perde tutto viene messo in discussione”.

    Quanto conta la gara con la Fiorentina?

    “La Fiorentina è una squadra molto forte, costruita benissimo, che ha trovato una quadra, ha inanellato una serie di vittorie tra campionato e coppe che l’ha portata in alto. Non possiamo permetterci nessun tipo di calo o appagamento. La reazione che abbiamo avuto è stata importante ma non basta, serve mantenere un livello alto di prestazione, c’è un calendario difficile e dobbiamo riuscire a starci dentro. Tra Roma, Fiorentina e Inter pensavamo di fare 0 punti invece siamo già a tre, quindi le partite bisogna giocarle tutte e cavalcare l’entusiasmo che abbiamo trovato dopo la vittoria”.

    Tensgtedt?

    “E’ un ragazzo che vuole partecipare molto alla manovra e questo lo porta lontano dalla porta, non ci possiamo permettere nessun giocatore che non faccia la fase difensiva ma lui sta facendo bene, con la Roma ha giocato più avanti, per il goal, sfruttando lo spazio concesso a differenza di Lecce. Gli chiedo di fare l’attaccante”.

  • Roma sempre più a fondo. Cade anche contro il Verona

    Roma sempre più a fondo. Cade anche contro il Verona

    Ore molto complicate in casa Roma dove l’ennesima sconfitta stagionale si è appena maturata. A vincere contro i giallorossi è stato il Verona la quale ha disputato un ottima partita andando a segno con Tengstedt, Magnani e Harroui. Inutile le marcature di Soulè e Dovbyk. Roma che resta a 13 punti in classifica mentre il Verona sale a quota 12. Per Juric ora il suo futuro a Roma sembra segnato.

  • Campionato Primavera: il Milan cala il tris contro il Verona

    Campionato Primavera: il Milan cala il tris contro il Verona

    Nella decima giornata del campionato Primavera il Milan ha battuto per 3-0 l’Hellas Verona. La squadra rossonera con questi tre punti si riporta al primo posto in classifica, mentre gli scaligeri rimangono nei bassifondi. I ragazzi di Guidi dominano il match sin da subito e crea tante occasioni, ma la rete arriva sul finire della prima frazione. Al limite dell’area di rigore Scotti imbuca per Bonomi, che davanti al portiere non sbaglia. Il gol del raddoppio dello stesso Scotti al 70esimo minuto sull’assistenza di Perrucci. Sempre Scotti nel finale di partita guadagna un calcio di rigore, trasformato da Perin. Finisce così con il tris rossonero la decima giornata del campionato Primavera.

  • Verona, Zanetti: “Serve uscire da questa situazione”

    Verona, Zanetti: “Serve uscire da questa situazione”

    Il tecnico dell’Hellas Verona Paolo Zanetti parla in conferenza stampa per presentare la sfida di domani con la Roma dell’ex Ivan Juric.

    Tutti uniti per la Serie A?

    “E’ uno slogan giusto ma che ci serve solo per uscire da questo momento, il campionato è lungo e abbiamo una posizione più che dignitosa che è frutto del lavoro che abbiamo fatto. In questo momento sembriamo essere solo consci dei nostri difetti ma serve lottare, aggredire l’avversario, perchè è l’unica cosa che serve fare”.

     

    Juric ha ritrovato Mancini, leader della Roma, il Verona ha un leader?

    “Questa squadre è particolare, ha dei leader tecnici, forse non dei leader caratteriale. Poi l’unica cosa che conta è l’Hellas, la squadra, in questo momento leader devono essere tutti. Bisogna imparare a voler bene al Verona ma non a parole bensì con l’atteggiamento in campo. Ultimamente invece si è innescato un meccanismo di errori continui che ci ha fatto abbassare la soglia dell’autostima. Bisogna ritrovare velocemente il concetto di squadra. Di errori ne faremo sempre, bisogna lottare per la sopravvivenza perchè questa è la realtà anche se una partenza ottima ci aveva fatto pensare, anche a me, l’idea di poter stazionare in una posizione di classifica migliore. Se siamo arrivati a questo punto la colpa è esclusivamente nostra ma adesso si vedono gli uomini, nelle difficoltà in cui bisogna saper uscire senza entrare in tunnel di partite consecutive che ammazzano qualsiasi professionista. Dobbiamo essere consci che questo è un progetto a breve termine aldilà delle dichiarazioni ma io sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Hellas e devo lottare quotidianamente per meritarmi questo privilegio. Dobbiamo lottare tutti insieme facendoci anche trascinare dalla magia del “Bentegodi” che è la miglior medicina che ci possa essere. Le parole oggi stanno a zero”.

     

    Da dove siete partiti per trovare le soluzioni ai problemi?

    “Quando ci si sente scarsi bisogna anche guardare quello che si è fatto, perchè se fossimo a 0 punti ci sarebbe poco da dire ma se qualcosa siamo riusciti a raccogliere bisogna ripartire da lì. I problemi vanno risolti con un atteggiamento di squadra perchè non ci sono singoli in grado di risolverci i problemi. Non ci sono fuoriclasse ma nemmeno giocatori scarsi. In questo periodo forse non siamo stati abbastanza squadra. Siamo consapevoli che dobbiamo arrivare all’ultima giornata salvi, poi se dovesse arrivare qualcosa di più ben venga. La realtà del Verona è questa, l’anno scorso a questo punto l’Hellas aveva un punto in meno poi si è salvata bene con lo stesso allenatore che oggi è tra i migliori in Italia. I campionati sono lunghi, ci sono diversi momenti, bisogna affrontare i problemi di petto ed essere consapevoli che bisogna lavorare per meritarsi questa maglia perchè quella che abbiamo è una grandissima opportunità che bisogna sfruttare”.

     

    Sono stati giorni di confronto?

    “Sì, i confronti li abbiamo sempre sia quando vinciamo che quando perdiamo e sono confronti duri, non violenti perchè la violenza non va mai usata ma le cose ce le diciamo sempre da uomini, con grande franchezza. Il mio obiettivo è mettere sempre in campo la squadra più mentalmente e fisicamente pronta ad affrontare l’ostacolo prendendomi sempre le responsabilità di quello che faccio. Chi è più squadra e chi ha più nervi saldi riesce a superare questi momenti per poi arrivare in fondo. In questo trittico di gare la prestazione con il Monza è stata buona, a Bergamo un disastro poi a Lecce c’è stata una reazione in parte, non quella che avrei voluto, abbiamo avuto una reazione di paura, di portarsi dietro la paura sia con la palla che senza, il confronto nostro è andato in questo senso”.

     

    Hai applicato un’idea di gioco un po’ troppo ambiziosa per questo Verona?

    “Si l’idea è stata ambiziosa, io sono ambizioso perchè sono in un grande club. Prima o poi bisogna partire per cercare di portare questo club più in alto, in questo senso 13 goal segnati non sono pochi ma ne abbiamo presi 22, poi bisogna anche analizzare come sono stati presi. I nostri migliori giocatori sono quelli offensivi. Tengstedt sta segnando, Kastanos anche, Lazovic ha fatto quattro assist, Sarr è entrato e l’ha messa all’incrocio, Lambourde che è un 2006 anche. Questa non è una squadra che può rintanarsi per poi andare in avanti coi velocisti in ripartenza perchè non è nelle nostre corde. Sarebbe anche più facile ma in questo momento abbiamo dato l’idea di non avere una grande solidità perchè il problema non sono gli attaccanti. Bisogna riuscire ad essere più solidi dietro perchè abbiamo preso tanti goal da situazioni assurde. Poi Dawidowicz e Frese sono due titolari della nostra difesa e gli unici due clean sheet (Napoli e Genoa) gli abbiamo trovati con loro in campo. Se adesso diventiamo ibridi non va bene, bisogna cercare di dare continuità alla squadra, trovando un modulo definito e non adattandosi alle caratteristiche degli avversari come con l’Atalanta che abbiamo preso sei goal. Bisogna ripartire dall’atteggiamento, dall’aggressività, dalla voglia di vincere i duelli. Poi nei leader io ci credo, ci devono essere 8/10 giocatori di esperienza a cui i giovani si possono aggrappare e in questo periodo purtroppo io non l’ho visto. Ognuno deve mettere quello che ha a disposizione della squadra”.

     

    Domani?

    “Domani io sono convinto che il Verona farà una grande partita. Dobbiamo dare il 100%, forse anche di più, ad una piazza che meriterebbe la Champions League ma noi oggi non siamo da Champions League, forse non siamo neanche da salvezza ma un mese fa lo eravamo, quindi bisogna ripartire da lì”.

     

    Che Roma ti aspetti?

    “La Roma è una grandissima squadra a livello tecnico e hanno un grande allenatore. Questo è quello che so, poi loro avranno i loro problemi, noi abbiamo i nostri ma dobbiamo pensare a fare il nostro e fare il massimo ripartendo innanzitutto da noi stessi”.

     

    Box intasati, Faraoni dal 1′?

    “Faraoni stanotte ha avuto il vomito quindi non so come si presenterà. Ci mancano giocatori importanti ma se non ragioniamo di squadra poi si batte sempre sul tasto dei singoli. Tutti i giocatori dentro il nostro organico devono mettere il loro mattoncino, se manca Belahyane giocherà Serdar se manca Serdar giocherà Dani Silva ma questo non è importante, bisogna pensare a dare il proprio massimo per la squadra”.

     

    Perilli o Montipò?

    “Ho semplicemente dato un turno di riposo ad un portiere, non c’è nulla di strano. Montipò per noi è determinante ma deve essere il vero Montipò. Gli ho dato l’opportunità di recuperare le energie psicofisiche. Ha reagito di rabbia, quello che volevo vedere, si è allenato al 110%, con gli occhi della tigre, e quindi domani va in campo, gli volevo scatenare dentro un qualcosa che ho visto. Una panchina può e deve servire anche a questo. Siccome noi abbiamo un grande portiere ho bisogno di un grande portiere. E’ un leader, fermo restando che abbiamo un ottimo secondo portiere che si allena sempre al massimo e meritava indubbiamente una chance e si è fatto trovare pronto”.

     

    A Lecce in campo Coppola e Ghilardi, la coppia dell’Italia Under 21, Magnani?

    “Magnani gioca, da lui mi aspetto di più, ha delle particolarità psicologiche, a volte ti fa la grande partita a volte no, a me serve che sia sempre in giornata perchè da un giocatore come lui mi aspetto che sia una garanzia”.

     

    Davanti?

    “Sarr con l’Atalanta ha fatto molto bene, a Lecce ha avuto un problema fisico. Domani valuteremo come sta in ogni caso ne abbiamo altri. Un altro da cui mi aspetto tanto è Tengstedt che fino ad ora ha fatto molto bene e deve fare un passo ulteriore”.

     

  • Verona, in bilico la partita di Paolo Zanetti

    Verona, in bilico la partita di Paolo Zanetti

    Ieri il Verona ha perso di nuovo, 1-0 contro il Lecce. È stata la terza sconfitta consecutiva per l’Hellas del tecnico Paolo Zanetti che vede la sua posizione, a forte rischio. Ricordiamo che sabato il Verona ha perso per 6-1 contro l’Atalanta.

    Per Zanetti ci sono delle valutazioni in corso anche per il fatto che il Verona ha appena un punto di vantaggio sulla zona retrocessione.

    Nella prossima giornata, il Verona tra l’altro affronterà la Roma che ha un altro allenatore in bilico Juric. Anche per il Verona di Zanetti sarà vietato sbagliare.

  • Serie A, vittoria di misura per il Lecce sul Verona

    Serie A, vittoria di misura per il Lecce sul Verona

    Il risultato della partita del campionato di Serie A tra Lecce – Verona è stato di 1-0 in favore dei pugliesi.

    Vittoria di misura per la squadra di Gotti. Decide una rete di Dorgu al 51′. Il Verona chiude in nove uomini, per le espulsioni di Tchatchoua al 40′ e Belahayane all’ 84′. Tre punti d’oro per il Lecce di Gotti.

    In classifica, Lecce terzultimo con otto punti e Verona poco più avanti è quattordicesimo con nove punti.

     

    FILE PHOTO: A logo of Italy’s Lega Serie A is seen in Milan, Italy, December 17, 2019. REUTERS/Flavio Lo Scalzo
  • SerieA, le formazioni ufficiali di Lecce – Verona

    SerieA, le formazioni ufficiali di Lecce – Verona

    Ecco di seguito le formazioni ufficiali di Lecce – Verona del campionato di Serie A.

    LECCE (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Ramadani; Dorgu, Rafia, Banda; Krstovic. All. Gotti.

    VERONA (4-4-2): Perilli; Tchatchoua, Ghilardi, Coppola, Daniliuc; Belahyane, Duda, Suslov, Lazovic; Tengstedt, Serdar. All. Zanetti