SAMPDORIA – Turk; Gunter, Nuytinck, Amione; Zanoli, Winks, Cuisance, Augello; Leris, Djuricic; Gabbiadini.
VERONA – Montipó; Dawidowicz, Magnani, Coppola; Faraoni, Tameze, Duda, Doig; Braaf, Lazovic; Djuric.
SAMPDORIA – Turk; Gunter, Nuytinck, Amione; Zanoli, Winks, Cuisance, Augello; Leris, Djuricic; Gabbiadini.
VERONA – Montipó; Dawidowicz, Magnani, Coppola; Faraoni, Tameze, Duda, Doig; Braaf, Lazovic; Djuric.
A 2 giorni dalla sfida con la Sampdoria, Marco Zaffaroni risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Ecco le Sue dichiarazioni.
Si è fermato Verdi: quanto è stato complicato preparare questa partita? Djuric è pronto per partire dall’inizio?
“Verdi ha un problema muscolare che si verifica in un momento di grande intensità dell’attività. Sono cose da mettere in conto. Milan si è allenato con regolarità, da quel punto di vista è andato tutto per il meglio ed è sicuramente recuperato”.
Quanto sarà difficile far breccia nella difesa della Samp?
“Loro di recente hanno pareggiato con Inter e Salernitana, erano riusciti a pareggiare in casa della Juve. È una squadra aggressiva e in salute, conosciamo tutti Marassi e anche quello è un aspetto importante. Sarà una gara difficile, dovremo affrontarla con grande forza e determinazione: anche loro sono molto aggressivi, sarà una partita in cui dovremo essere molto reattivi, sarà fondamentale l’approccio, saranno novantacinque minuti di battaglia”.
Teme l’atteggiamento della Samp? Cosa sta succedendo a Doig?
“Doig è un ragazzo giovane, alla prima esperienza in un campionato di questo livello. A questo aggiungiamo una situazione di classifica particolare, con gare che comportano grande dispendio di energie nervose. Non ho visto un’involuzione, c’è solo stata un po’ di rotazione, ma il ragazzo sta molto bene. È un percorso normale per un ragazzo del genere in un campionato importante. Sarà fondamentale l’approccio alla gara: la Samp, nonostante la classifica, ha combattuto in tutte le gare e ha giocatori di qualità, come Djuricic e Gabbiadini. Dovremo essere molto preparati”.
Come valuta le parole in settimana di Sogliano?
“Credo che siano in linea con quello che ci diciamo. Da quando siamo ripartiti la squadra ha fatto un percorso importante: per il momento questa cosa non basta, e quindi con grande determinazione dovremo cercare di migliorare in quello che dobbiamo migliorare. Vedere tutto nero oggi è sbagliato, perché la squadra sta facendo un campionato da Verona degli ultimi anni, da quando siamo ripartiti. Il nostro morale non deve essere condizionato dai risultati degli altri. C’è ancora tempo, e abbiamo le possibilità di raggiungere il nostro obiettivo: in questo momento le cose le stiamo facendo bene, le dovremo fare meglio, ma con i tempi giusti, altrimenti il rischio è quello di incappare nuovamente negli errori commessi durante le dieci sconfitte consecutive, che sono state vissute tutte come ultime spiagge. Sbagliare è umano, perseverare è da… coglioni”.
Ci fa il punto sugli infortunati?
“Hien non sarà recuperato, dovremo aspettare. Ngonge lo testeremo domattina. Ceccherini, Sulemana e Lasagna sono a disposizione”.
C’è stato un confronto con la squadra in settimana?
“No, al di là delle solite cose. Sul fatto che ci sia da migliorare alcuni aspetti non ci sono dubbi, sappiamo che dobbiamo cercare di accelerare i tempi, ma la squadra sta comunque facendo uno sforzo importante. Non dimentichiamo che ci sono anche avversari di grande livello: il Monza sta facendo un grande campionato. Complessivamente la squadra sta facendo tante cose buone, consapevole del fatto che vadano fatte meglio”.
Quanto resterà fermo Hien?
“Non lo sappiamo ancora: si tratta di uno stop muscolare, non abbiamo la certezza che possa rientrare con la Juventus. Prima di sbilanciarci dobbiamo aspettare ancora un po’”.
C’è un po’ di rammarico per questi infortuni?
“È sempre meglio avere tutti a disposizione. In un percorso del genere, però, sono intoppi che devi mettere in conto. Fino ad oggi, al di là di Henry e Hrustic, sono state cose risolvibili nel medio periodo. Nell’arco di una stagione, soprattutto come questa, stop come questi possono capitare”.
Come ha visto Djuric in questi ultimi allenamenti?
“Fortunatamente non ha avuto intoppi nel post-infortunio: settimana scorsa si era già allenato, questa settimana l’ha fatto con regolarità. È recuperato e a disposizione. Ha caratteristiche uniche all’interno della squadra, che con lui può fare determinate cose. Come sostengo sempre, però, da qui alla fine avremo bisogno di tutti. I ragazzi lo sanno e l’hanno capito, sono pienamente coinvolti e questo è lo spirito che dovrà contraddistinguerci da qui alla fine”.
Termina con il punteggio di 1-1 la partita giocata tra Verona-Monza con i padroni di casa passati inizialmente in vantaggio al 51′ con Simone Verdi ma poi ripresi subito dal pareggio dei brianzoli firmato da Sensi. Il Monza dopo questo pareggio si trova a quota 33 punti in classifica mentre im Verona terzultimo a 19 punti.
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Magnani, Coppola; Faraoni, Tameze, Duda, Lazovic; Verdi, Kallon; Gaich.
MONZA (3-4-1-2): Di Gregorio; Caldirola, Marì, Izzo; Birindelli, Pessina, Sensi, Carlos Augusto; Ciurria; Caprari, Petagna.
Alla vigilia della partita con il Monza, Marco Zaffaroni risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
Dopo il successo dello Spezia, questa gara assume ancora più valore?
“Non dobbiamo essere condizionati dai risultati degli altri: dovremo fare una partita di intensità, carattere e forza, consapevoli di affrontare un avversario di valore. Dobbiamo pensare a noi, cercando di fare risultati attraverso le prestazioni e andando avanti per la nostra strada”.
Si aspetta maggiore attenzione nella compilazione dei calendari?
“Dobbiamo spendere meno energie possibili nelle cose che non ci riguardano. Questa è la forza che serve avere per continuare il percorso che abbiamo avviato. Per riuscire a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati dobbiamo essere in grado di farlo: abbiamo le qualità per riuscirci, dobbiamo andare avanti per la nostra strada”.
Ci fa il punto sugli infortunati?
“Perdiamo Ngonge, che ha avuto una distorsione alla caviglia. Non credo sia gravissimo, ma domani non ci sarà. È molto probabile che tra i convocabili ritornino Veloso e Djuric. Il nostro è un cammino molto intenso, ma i ragazzi hanno voglia di dimostrare di poter riuscire nel nostro intento”.
Come sta Duda? Può giocare sulla trequarti con Abildgaard in mezzo?
“Duda è uscito a La Spezia perché aveva preso una botta, ha saltato i primi allenamenti in settimana, ma dovrebbe essere assolutamente disponibile. Ci sono tante opzioni da questo punto di vista: sto cercando di ruotare tutte le pedine, c’è un grande dispendio di energie, e quindi è fondamentale che tutti siano a disposizione, sia dall’inizio che a gara in corso. Avere dei ricambi che entrino con la voglia giusta diventa fondamentale”.
Come sta Montipò? Doig tornerà a giocare sulla sinistra?
“Lorenzo ha recuperato. Josh sta bene, sia fisicamente che mentalmente: è un giocatore sul quale puntiamo molto. Parliamo di un 2002, alla prima esperienza in A: ha tirato tanto la carretta, è normale ci siano delle rotazioni”.
Lasagna può giocare? Veloso è un’opzione dall’inizio?
“È sicuramente un’opzione. Miguel ha un’esperienza incredibile, il suo rientro è importante per quello che può darci in campo e fuori. Rientra da un lungo stop, sarà sicuramente tra i convocabili”.
Come sta Ceccherini?
“Sta decisamente meglio: credo ci siano i margini per vederlo tra i convocati per la Sampdoria”.
Vi è mancata qualche vittoria contro una big?
“Sono colpi importanti nell’economia di un campionato, ti danno grande morale e fiducia. Contro la Lazio abbiamo ottenuto un risultato importante, che sarebbe potuto essere anche una vittoria. Nel nostro percorso contiamo di riuscire a fare prima o poi un risultato di questo tipo, perché sono iniezioni di fiducia importanti”.
Che Monza si aspetta?
“È una squadra che ha grande qualità: ha preso giocatori importanti, ha un’ottima organizzazione di gioco, ha qualità nel palleggio e individualità che possono risolvere la partita. Sarà una gara difficile, ma dovremo mettere in campo tutto quello che abbiamo, soprattutto dal punto di vista dell’intensità e dell’attenzione. Serviranno voglia, cattiveria, ma anche equilibrio”.
Djuric può essere impiegato dall’inizio?
“Anche lui rientra da un infortunio, ci vuole la giusta cautela. Ha dimostrato di star bene, ma dovremo valutare bene il suo impiego con lo staff medico. L’importante è che sia dentro il gruppo, se è convocabile uno spezzone di partita lo può anche fare. Da un lato c’è la voglia di recuperare i giocatori in fretta, ma dall’altro devi stare attento a non far danni”.
Kallon e Lasagna hanno ricevuto qualche critica: sono riusciti a voltare pagina?
“Bisogna mettere da parte queste cose e pensare alla gara di domani. Quello che è stato lo analizzi, sappiamo di essere carenti nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione, ma da un punto di vista mentale si chiude un capitolo e ci si concentra su quello successivo. Ci devono essere convinzione e voglia: i ragazzi stanno lavorando bene, e quando è così non devi avere timori particolari, senza presunzione ma consapevole della tua forza”.
Termina a reti bianche con il punteggio di 0-0 l’anticipo delle 12.30 tra Spezia e Verona al termine di una partita dove i padroni di casa sono andati più volte vicini al vantaggio con il legno colpito da M’Bala Nzola nella ripresa. La squadra ligure rimasta in dieci uomini all’82 esimo per l’espulsione di Federico Marchetti è ora a 21 punti quartultimo in classifica con il Verona terzultimo a -3 dallo Spezia.
SPEZIA (4-2-3-1): Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolau, Reca; Bourabia, Ekdal; Verde, Agudelo, Gyasi; Nzola. Allenatore: Semplici.
VERONA (3-4-2-1): Perilli; Magnani, Hien, Coppola; Faraoni, Duda, Tameze, Depaoli; Ngonge, Lazovic; Gaich. Allenatore: Zaffaroni.
Sarà decisiva per sorti salvezza Verona-Spezia il tecnico dei veneti Marco Zaffaroni presenta la partita in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
Quanto è importante questa sfida? Cosa dirà alla squadra?
“È una partita importante, inutile negarlo, ma continuo a ripetere che parlare di sfide decisive a quattordici gare dalla fine sarebbe sbagliato. Sarà importante per tanti aspetti, a partire dalla classifica. Sarà una gara da affrontare nella maniera giusta. Insisto spesso sul concetto di equilibrio: in una partita così le letture sono fondamentali. Quando vai in sofferenza devi saperti gestire nella maniera giusta, e affondare il colpo al momento più opportuno. Per fare questo ci vuole grande tranquillità, intesa come lucidità e consapevolezza di quello che devi fare. Le mie in questo momento sono chiacchiere, mettere in pratica concetti così è segno di maturità, che dobbiamo dimostrare di avere”.
Il fattore ambientale ha rilevanza?
“È uno stadio particolare, senza la pista, senti gli spettatori da vicino. È uno degli aspetti di questa sfida, ma dopo il fischio d’inizio passerà in secondo piano se riusciremo a mettere in pratica i concetti di cui parlavo prima. Loro saranno spinti da uno stadio pieno, ma sappiamo anche che da parte nostra i biglietti per il settore ospiti sono stati venduti tutti, anche noi avremo un grande sostegno, sono convinto che si faranno sentire”.
Ha qualche dubbio di formazione?
“Sicuramente sì. Stiamo attraversando un momento difficile dal punto di vista fisico, tecnico ma soprattutto nervoso. Spendiamo molto in partita, le scelte vanno fatte in relazione anche al momento e alla condizione dei giocatori. C’è un grande dispendio di energie, si tiene conto anche di questo. Le rotazioni che stiamo cercando di fare sono dettate anche da questo: settimana scorsa Depaoli ha avuto la febbre per tre giorni, e quindi devi cercare di evitare forzature. Chi ha giocato tanto può avere un calo di rendimento e devi fare delle valutazioni”.
Qual è l’aspetto che le è piaciuto meno della gara con la Fiorentina? Un commento sulle prove di Duda e Ngonge?
“Per un quarto d’ora o venti minuti abbiamo creato buoni presupposti per pareggiare la gara, con un’occasione abbastanza clamorosa. In quel momento la gara era aperta: quello che dobbiamo migliorare, su un calcio d’angolo così, è che non devi prendere gol. In quei momenti può venire a mancare una certa lucidità: è in quello che una squadra nella nostra situazione deve avere delle letture che sono fondamentali. Non devi disunirti, la gara dura novanta minuti e bisogna restare dentro la partita fino alla fine. Il secondo gol era evitabile, l’abbiamo preso perché ci è mancata un po’ di lucidità. I nuovi hanno giocato sin da subito, soprattutto Duda e Ngonge: dopo l’exploit iniziale c’è una fase di assestamento, ma entrambi hanno un buon rendimento e possono crescere molto, dal punto di vista fisico e delle conoscenze”.
Lo Spezia è Nzola dipendente?
“Parliamo di un giocatore importantissimo, che determina tanto: lo testimoniano i numeri. Domenica è rientrato e ha fatto due gol, è un giocatore decisivo anche per le dinamiche di gioco della squadra: fa reparto, attacca la profondità, ha struttura…”.
Darà ancora fiducia a Lasagna dal primo minuto o giocherà Gaich?
“Dipende dalla condizione del momento e dall’aspetto mentale: in partite così è fondamentale. Stiamo ruotando molto, anche domenica ci sarà una formazione iniziale e poi ci saranno dei cambi che andranno fatti perché siano decisivi e importanti. I ragazzi devono capirlo, il calcio di oggi va in questa direzione”.
Nella 24ª giornata del campionato di serie A, tris della Fiorentina che supera per 3-0 il Verona al Bentegodi. Marcature che vengono aperte al 12′ da Barak, raddoppio al 38′ realizzato da Cabral e tris definitivo segnato da Biraghi allo scadere al 90′. Fiorentina che risale a 28 punti agganciando l’Empoli. Rimane fermo il Verona con 17 punti in terzultima posizione e che vede allontanarsi la salvezza.
Il tecnico del Verona Zaffaroni interviene in conferenza stampa nella sede del club gialloblù in vista della sfida contro la Fiorentina. Ecco le sue dichiarazioni.
A che punto siete della vostra missione salvezza? Ci sono novità sugli infortunati?
“Quando siamo partiti in questo percorso c’era una situazione molto complicata, quasi compromessa: nessuno allora avrebbe scommesso un euro sul Verona. Abbiamo fatto una rincorsa importante, e oggi le stesse persone direbbero: ‘Beh, forse…’. Ora il rischio è che ci sia un piccolo rilassamento per questo risultato, che a livello pratico non significa nulla. Il prossimo step è aumentare l’intensità e la qualità del nostro gioco: bisogna avere questa forza, evitando rilassamenti. La situazione infortunati è la stessa della scorsa settimana”.
È una partita diversa dalle altre? La Fiorentina è in difficoltà.
“Al di là delle difficoltà nel fare punti, la Fiorentina rimane una squadra forte. All’interno di un campionato ci sono momenti in cui non raccogli i punti che meriti: ho visto tante partite della Fiorentina, rimane una squadra che ha qualità, organizzata, con un allenatore che è al secondo anno. Ha molti giocatori di qualità, in tutti i reparti: per noi sarà una gara difficile, non dovremo pensare alle nostre avversarie per la salvezza, ma dovremo concentrarci solo su questa partita. Serviranno intensità e attenzione, come sempre”.
Ci si aspetta molto da Gaich: a che punto è il suo inserimento?
“Per la difficoltà del ruolo e per il fatto che sia arrivato dopo un periodo in cui non aveva giocato molto è stato utilizzato tanto in queste settimane: ha stretto i denti ed è sempre stato disponibile. La condizione fisica è da sistemare: chi rientra da un periodo di inattività vive una fase di assestamento dopo il ‘boom’ iniziale. Deve migliorare gli automatismi all’interno della squadra, com’è normale che sia”.
Le scelte di formazione terranno conto anche dei diffidati?
“Non dobbiamo fare tanti calcoli di questo tipo. Siamo concentrati su questa gara, monitoriamo le condizioni fisiche dei giocatori: stiamo vivendo un periodo molto intenso, per noi sono gare molto dispendiose, anche dal punto di vista nervoso. Una delle chiavi sarà far sì che tutti i giocatori siano pronti, perché da qui alla fine verranno utilizzando tutti”.
Faraoni è pronto per giocare dall’inizio? Abildgaard le consentirà di avanzare Duda?
“Faraoni sta bene, si sta allenando con continuità. Era stato fuori a lungo, ma ora è da considerare recuperato al cento percento, sicuramente è pronto anche per giocare dall’inizio. Oliver è appena arrivato, ha caratteristiche diverse rispetto agli altri centrocampisti: ci può dare struttura e fisicità, com’è accaduto contro Milinkovic con la Lazio. Abbiamo automatismi particolari in mezzo al campo, i nuovi hanno bisogno di un po’ di tempo di adattamento. Deve crescere nella gestione della palla, nell’essere meno frenetico. Da un punto di vista difensivo può darci tanto”.
Ci dobbiamo aspettare cambi in difesa? Gli avversari iniziano a conoscere meglio Ngonge?
“La sostituzione di Hien è legata al fatto che fosse ammonito, si cambia anche in base agli eventi della gara. Non esiste più una formazione titolare, il calcio sta cambiando da questo punto di vista. Cyril si è ambientato molto bene: ha grandi qualità tecniche, quando arrivi in un ambiente nuovo giochi sempre con grande entusiasmo le prime partite, poi c’è una fase di assestamento e gli avversari iniziano a conoscerti. Dovrà continuare a lavorare, come sta facendo, e non si deve accontentare”.
Sta subentrando un po’ di stanchezza? A Roma si è vista meno lucidità rispetto al solito.
“Non credo: la stanchezza è normale e fisiologica, al pari di quella di tutte le altre squadre. La squadra sta lavorando bene e sta facendo prestazioni di livelli. Non dimentichiamo che quando hai la sensazione che la squadra non sia stata brillante come al solito va considerato anche l’avversario: la Roma sul suo campo concede veramente poco, grazie anche alla spinta del suo pubblico. Ha recuperato giocatori che hanno strappo, come Spinazzola. Stiamo bene, domani dovremo fare una gara di grande intensità”.
Vi sta mancando qualcosa in attacco?
“Da quel punto di vista dobbiamo crescere. Alla fase offensiva partecipano tutti i giocatori, non solo quelli d’attacco. In difesa abbiamo migliorato molto certi aspetti, nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione dobbiamo migliorare molto. Ne siamo consapevoli e stiamo lavorando per farlo, vogliamo raggiungere al più presto un equilibrio tale che ci consenta di essere più pericolosi”.
Come sta Doig? Ha speso molto ultimamente.
“Sta bene e sta crescendo molto, anche dal punto di vista difensivo, nel quale inizialmente era un po’ carente. È un ragazzo del 2002 e ha grandi margini di miglioramento, ma lavora bene e sono convinto che lavorerà ancora”.