Tag: Zaffaroni

  • Il Sudtirol esonera il tecnico Zaffaroni

    Il Sudtirol esonera il tecnico Zaffaroni

    Il Südtirol ha ufficializzato l’esonero del tecnico Marco Zaffaroni, una scelta che è stata resa inevitabile dopo le ben quattro sconfitte consecutive in altrettante partite giocate.

    Ieri sera il Sudtirol ha perso per 2-1 ieri sera con la Juve Stabia.

    Con la squadra del Südtirol che si trova all’ultimo in classifica, con il Cittadella.

     

     

  • Il tecnico Zaffaroni lascia il Feralpisalo

    L’allenatore Zaffaroni lascia la Feralpisalò, che nell’ ultimo campionato di Serie B è retrocessa. Il club ha voluto ringraziare il tecnico attraverso le parole del Direttore Sportivo verdeblù Andrea Ferretti:

    “Ci tengo a ringraziare sentitamente mister Zaffaroni per il grande lavoro profuso in questi mesi. Ho avuto il piacere di lavorare al fianco di una persona con grandi valori umani e professionali, che rimarrà per sempre nel cuore della nostra società”.

  • Feralpisalo, Zaffaroni: “La lotta per non retrocedere”

    Feralpisalo, Zaffaroni: “La lotta per non retrocedere”

    Il tecnico della Feralpisalò Marco Zaffaroni parla così in vista della sfida contro i toscani del Pisa di Alberto Aquilani in programma domani pomeriggio:

    “Sono molto organizzati e ben allenati, bravi nel possesso palla e hanno qualità individuali importanti. Anche se hanno tre giocatori squalificati non importa perché la loro rosa è completa e chi scenderà in campo sarà all’altezza della situazione. Servirà dunque una grande prestazione”.

    Spazio poi al buon momento della squadra che però deve ancora tirarsi fuori dalla zona retrocessione: “Nelle ultime gare abbiamo fatto bene e siamo in fiducia, ma serve un ulteriore salto di qualità perché portare via punti a Pisa non sarà semplice”.

    Infine un punto sulla rosa e la formazione: “A livello di squadra abbiamo recuperato un po’ tutti, compreso Balestrero che sarà convocato e questo è importante perché nel finale di stagione diventa fondamentale avere tutti a disposizione. – conclude Zaffaroni – Per la formazione devo fare qualche valutazione, a seconda delle condizioni dei vari giocatori, ma avendo cinque cambi a disposizione ho la possibilità di fare variazioni anche a gara in corso. A maggior ragione ora che il caldo potrà influire sulle prestazioni”.

  • Ufficiale: Marco Zaffaroni è il nuovo allenatore della Feralpisalò

    Ufficiale: Marco Zaffaroni è il nuovo allenatore della Feralpisalò

    Atttraverso un comunicato sul proprio sito, la Feralpisalò annuncia l’arrivo in panchina di Marco Zaffaroni fino al 30 giugno 2024.

  • Lecco, Zaffaroni in pole per la panchina

    Lecco, Zaffaroni in pole per la panchina

    Dopo la sconfitta di Sabato in casa del Cosenza per 3-0, il Lecco può decidere per l’esonero di Luciano Foschi sempre più a rischio. Il candidato pronto a prendere la sua eredità è Marco Zaffaroni, oggi l’incontro decisivo per chiudere l’accordo.

  • Verona, Veloso: “È una partita difficile e decisiva”

    Verona, Veloso: “È una partita difficile e decisiva”

    A due giorni dalla sfida contro lo Spezia, valido come spareggio salvezza ed in programma domenica alle ore 20.45 al Mapei Stadium, Miguel Veloso interviene in conferenza stampa al fianco di Marco Zaffaroni nella sede del club gialloblù. Ecco le sue dichiarazioni.

    È la fine di un viaggio che è stato un romanzo. Come ci arrivate e che messaggio vuole lanciare ai tifosi?
    “È la partita più importante, per tutti. Ai tifosi posso solo dire grazie: è stata una stagione molto difficile, e loro sono sempre stati vicini a noi. Noi vogliamo restare in Serie A, sappiamo di affrontare un avversario ben organizzato e dovremo mettere tutte le nostre forze in questa gara”.

    Domenica può essere la sua ultima partita col Verona? Cosa dirà ai suoi compagni?
    “Mi auguro che non sia la mia ultima partita qui: voglio giocare ancora e so cosa posso dare dentro e fuori dal campo. Ma non dipende solo da me, voglio il meglio per questo club e per chi ci lavora. Abbiamo fatto un girone di ritorno inaspettato, con difficoltà enormi e molti infortuni. Non c’è molto da dire, c’è solo da giocare: sappiamo quanto sia importante questa opportunità, dobbiamo giocarla e meritare la vittoria”.

    Questa partita è ancora più cruciale per un veterano come lei?
    “Non è un peso, ma una responsabilità. Ognuno di noi vuole il bene di questa società, sono in gioco tante cose. Quando dico che non dipende solo da me intendo che dipende da come andrà a finire questa stagione. Ognuno di noi ha motivazioni diverse”.

    Dalla punizione col Bologna a oggi: ha raccolto più di cento presenze in tutte le competizioni, ma in Serie A sarebbe la centesima. Come si sente fisicamente?
    “Non ho avuto continuità per via degli infortuni: purtroppo fa parte del nostro mestiere. Quest’anno abbiamo avuto forse troppo lesioni, sono cose che succedono. Io mi sento bene: vorrei il meglio per la squadra, non conta tanto il singolo ma il collettivo. Dobbiamo essere forti mentalmente, non è un episodio positivo o negativo a doverci condizionare”.

    Con la A avrebbe più chance di restare? Le piacerebbe avere un futuro da dirigente qui?
    “No, come ho detto non dipende solo da me. Più che il dirigente vorrei fare l’allenatore, ma ora sono concentrato solo sulla partita di domenica”.

  • Verona, Zaffaroni: “Siamo arrivati preparati a questa sfida”

    Verona, Zaffaroni: “Siamo arrivati preparati a questa sfida”

    A due giorni dalla sfida contro i liguri, che vale lo spareggio salvezza in programma domenica ore 20.45 al Mapei Stadium, Marco Zaffaroni interviene in conferenza stampa nella sede del club gialloblù. Ecco le sue parole.

    Chi sta meglio tra voi e lo Spezia?
    “Ci siamo preparati bene per questa partita. Abbiamo tutti la forte motivazione di completare il cammino che abbiamo fatto: sappiamo che c’è un avversario che vorrà fare altrettanto. È da ventitré partite che mi chiedete se sia l’ultima spiaggia, questa è sicuramente l’ultima partita. Ci sarà tanta tensione, dovremo saperla gestire nel modo giusto”.

    Quanto orgoglio c’è di essere arrivati fin qui?
    “La squadra non ha mollato nulla, ci ha sempre creduto, anche in momenti in cui era difficile farlo. I ragazzi hanno dimostrato grandissimo carattere, quando sei in una posizione di classifica così devi tirare fuori tutto quello che hai dentro. C’è stata qualche piccola battuta d’arresto, ma la squadra ha sempre reagito. Poi c’è lo staff, con Bocchetti in primis, che lavora in maniera eccezionale. È il lavoro di insieme che porta a questo tipo di risultati. Ovvio che il valore di questa rincorsa sarà determinato dalla gara di domenica: il calcio è questo, sono delle sfide sotto certi aspetti spietate. Un eventuale esito negativo farebbe sembrare tutto negativo, ma noi abbiamo motivazioni fortissime”.

    Quante responsabilità sente nei confronti della piazza?
    “Come ha detto Miguel, questa grande responsabilità la avverti per il grande seguito che ha questa squadra. Bisogna essere bravi a canalizzare queste emozioni nella maniera corretta: troppa tensione può provocare degli effetti negativi, la mente dovrà essere libera, per permetterci di fare le cose che sappiamo fare e portare a casa la partita. Ci sono aspetti emozionali dei quali si tiene conto, e per questo c’è in noi tutta la volontà di dare soddisfazione a questa piazza”.

    Sogliano ha avuto un grande impatto all’interno dello spogliatoio: anche lui sarà al suo fianco.
    “Questa è una gara troppo particolare… Questo è sicuramente un aspetto, ma dev’esserci anche la capacità di arrivare alla partita il più preparati possibile. La differenza, poi, la faranno le motivazioni e la capacità di restare dentro la partita a prescindere dagli eventi”.

    Partite da un vantaggio psicologico per quello che è accaduto nell’ultima giornata?
    “Lo spareggio è una partita a sé, alla fine si potrebbe andare ai rigori… È una partita diversa dalle altre, che va interpretata nella maniera giusta”.

    C’è una partita che rigiocherebbe?
    “Complessivamente la squadra ha sempre avuto grande regolarità. Forse quella di Genova, con la Sampdoria: fu l’ultima prima della sosta, e ci arrivammo in un periodo in cui avevamo avuto tante defezioni, dopo una prima rincorsa alla quale era seguito un calo fisiologico”.

    Vi siete sentiti ‘sballottati’ dall’organizzazione della Lega Serie A?
    “È una cosa che abbiamo visto da lontano: sono cose che non ci competono e non abbiamo dato loro grande peso. Capiamo però che sia importante per i tifosi, e quindi è doveroso che si muova chi di dovere. Noi abbiamo pensato alle nostre cose”.

  • Verona, Zaffaroni: “Sarà una sfida decisiva”

    Verona, Zaffaroni: “Sarà una sfida decisiva”

    Il Verona si affaccia alla sfida contro l’Empoli, a due giorni dal match con i toscani, Marco Zaffaroni interviene in conferenza stampa nella sede del club. Ecco le sue dichiarazioni.

    Una partita spalle al muro, in cui si decide tutto: come ci arrivate, soprattutto con la testa?
    “Sarà una gara importantissima. Già potercela giocare è tanta roba: abbiamo fatto un percorso che ci ha portato sin qui. La squadra si è preparata bene, dobbiamo arrivarci con la giusta tensione: parlo della tensione positiva, quella che ti fa fare le scelte giuste, percepire il pericolo quando c’è. Non ci deve bloccare le gambe o appannare il pensiero. Affrontiamo una squadra in grande condizione, che nelle ultime quattro ne ha vinte tre: ultimamente hanno cambiato sistema, e hanno ottime individualità”.

    Semplici dice che loro e il Lecce meritano più la salvezza di voi.
    “È il campo che lo dirà. Noi vogliamo meritarcela sul campo”.

    Domani a Peschiera sono attesi tanti tifosi. Sarà una spinta in più?
    “Il pubblico è una componente importante per raggiungere questo obiettivo. Dev’essere vissuta con estrema naturalezza, non deve metterci tensione. Anzi, deve crearci il giusto entusiasmo”.

    Cosa le crea più tensione: la vostra gara o quella dello Spezia?
    “Noi dobbiamo focalizzarci sulla nostra gara. Poi ovviamente guarderemo lo Spezia, ma dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare noi sul campo. È una partita che provoca delle tensioni dal punto di vista emotivo, ma la chiave sarà riuscire a gestire questa emotività”.

    Avete un solo risultato a disposizione.
    “L’obiettivo che dobbiamo avere è metterci dentro tutto per fare la partita. Non dimentichiamo che affrontiamo una squadra di livello: noi dovremo cercare di vincere, ma questo non significa perdere gli equilibri che dobbiamo sempre avere. Con l’Atalanta abbiamo fatto una partita complessivamente positiva, quello che dovevamo gestire meglio è stato il segmento di gara dopo il 2-1, nel quale c’è stato un po’ di scoramento. La squadra deve aver la forza di stare sempre dentro la partita”.

    Domenica ci sarà molta gente al Bentegodi. Prenderete qualche rischio in più rispetto al solito? In caso di arrivo a pari punti a tre sareste voi a evitare lo spareggio.
    “Dobbiamo pensare a questa gara. I tifosi sono una componente fondamentale, ma è logico che abbiano bisogno di una squadra che li accenda e li porti dalla propria parte attraverso le prestazioni. Al di là della qualità del rendimento, quello che vuole vedere il tifoso è combattere per novanta minuti: noi, sotto questo punto di vista, non dobbiamo sbagliare”.

    A Bergamo si è affidato a qualche giovane. È una soluzione riproponibile, o questa è una sfida troppo delicata?
    “Da qui alla fine occorrerà l’apporto di tutti, e da questo punto di vista anche queste scelte sono coerenti con questo pensiero. Abbiamo avuto un grande dispendio di energie nervose, qualche acciacco era da mettere in conto”.

    Come sta Verdi? Lazovic può recuperare per il Milan?
    “Verdi ha fatto differenziato per qualche giorno, nelle ultime sedute si è allenato in gruppo. Darko ha avuto un problemino di lieve entità, la speranza di poterlo recuperare per domenica prossima c’è”.

    Come ha visto Montipò in settimana?
    “L’ho visto sereno: quelli sono infortuni che vanno messi in conto. Un portiere di alto livello come lui l’avrà sicuramente analizzato da un punto di vista tecnico, ma sono sicuro che saprà reagire bene, è un grande professionista”.

    Ci fa il punto sugli infortunati?
    “Agli assenti di sabato scorso si è aggiunto Lazovic. Gli altri sono tutti a disposizione, e sono carichi e pronti per affrontare questa gara”.

  • Verona, Zaffaroni: “È più giusto fare alcune gare in contemporanea”

    Verona, Zaffaroni: “È più giusto fare alcune gare in contemporanea”

    Domani il Verona sara’ di scena al Gewiss contro l’Atalanta: alla vigilia del match, Marco Zaffaroni risponde alle domande in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

    Le sarebbe piaciuto giocare in contemporanea con lo Spezia?
    “Sì, anche se dobbiamo essere bravi ad andare oltre questi discorsi. La realtà è quella che è e non quella che vorremmo che fosse. Affrontiamo una squadra forte, che insegue i propri obiettivi: serviranno grande attenzione e grande voglia, il focus deve essere solo questo. Ci sarà un’altra giornata nella quale non sappiamo se giocheremo prima o dopo, non dobbiamo farci condizionare”.

    Ci fa il punto sugli infortunati?
    “L’allenamento di oggi pomeriggio sarà importante per definire bene le situazioni di Verdi, Magnani e Lasagna. Si tratta di problemi muscolari di entità non elevatissima, ma non possiamo nemmeno forzare. A inizio settimana si sono allenati a parte, da giovedì sono stati riaggregati al gruppo. Oggi stabiliremo se potranno essere a disposizione oppure no”.

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    Che Verona dobbiamo aspettarci dal punto di vista tattico?
    “Dovremo fare una gara di grande attenzione e intensità. I principi di gioco sono sempre stati gli stessi, parlare di difesa a tre o quattro risulta sempre più complicato: per come si sta evolvendo il calcio, dare rappresentazioni statiche numeriche a un sistema di gioco appartiene al passato. Quello che conta è l’atteggiamento. All’interno di una partita puoi perdere qualche duello che di solito non perdi, ma con il Torino ci eravamo preparati come sempre. L’unica variazione, in alcune gare, è stato il momento in cui andare ad aggredire l’avversario: a volte dare profondità a certi giocatori può essere pericoloso, ad esempio. Anche domani i principi saranno gli stessi, ovviamente tenendo conto della forza dell’Atalanta, che negli ultimi anni ha ottenuto risultati incredibili. Dovremo avere umiltà e coraggio: è una tappa del nostro percorso, l’obiettivo è che al termine della gara ogni giocatore abbia dato il massimo”.

    La media con lei è abbondantemente da salvezza. Dov’è migliorato il suo Verona e in cosa può ancora migliorare? Domani ci saranno molti tifosi, e sarà chiusa la loro Curva.
    “Deve esserci la consapevolezza del percorso che è stato fatto. Avevamo un obiettivo ben preciso: mantenere questa categoria, che passava attraverso obiettivi intermedi come rientrare nel campionato, provare a starci dentro e rimanere in gioco fino all’ultima giornata. Oggi siamo in linea con quello che ci eravamo prefissati, in un percorso molto complicato: abbiamo inserito giovani interessanti, in un contesto però totalmente nuovo, e molti di loro venivano da periodi di inattività. Dobbiamo essere soddisfatti di quanto abbiamo fatto, sapendo che ora avremo tre gare decisive. Dovremo tirare fuori tutte le energie fisiche e mentali per affrontarle al meglio. Domenica c’era insoddisfazione, ed è comprensibile, ma dipende sempre dalle aspettative: il tre dicembre avremmo firmato per arrivare a questo punto in queste condizioni. Dopo Lecce, invece, poteva esserci la tentazione di salvarsi anche in anticipo… Bisogna riconoscere quello che è stato fatto, ma ora arriva il momento cruciale: l’obiettivo dev’essere dare il massimo”.

    La vittoria dello Spezia sull’Inter era stato un duro colpo per voi. È un film che rischia di ripetersi dopo Spezia-Milan?
    “Questo è il punto. In questo momento diventano decisive queste dinamiche, che sono prettamente mentali. Quando affrontammo il Monza dopo Spezia-Inter avevamo riconosciuto questo aspetto e avevamo sottolineato l’esigenza di non farci condizionare da queste cose. Ci sono stati dei miglioramenti, ma possiamo fare ancora meglio”.

    Che Atalanta vi aspettate? Possiamo dire che c’è ottimismo per Verdi e Magnani?
    “È difficile, oggi faranno i test che occorre fare per stabilire se saranno idonei oppure no. L’Atalanta è una realtà importantissima, negli ultimi anni è stata una protagonista assoluta e sta cercando di raggiungere l’Europa. Sarà una gara difficile: loro si conoscono a memoria e hanno grandi individualità, ma dovremo essere bravi a guardare a noi stessi”.

  • Verona, Zaffaroni: “Durante la sosta abbiamo comunque lavorato”

    Verona, Zaffaroni: “Durante la sosta abbiamo comunque lavorato”

    Alla vigilia del match del Verona contro la Juventus, Marco Zaffaroni risponderà alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.

    Com’è andata questa sosta?
    “Abbiamo lavorato, cercando di smaltire le scorie di un periodo lungo. Molti giocatori sono andati in nazionale, ma abbiamo cercato di lavorare per recuperare energie fisiche e nervose. La squadra ha lavorato bene, cercando di dimenticare l’ultima gara. Il nostro, dalla ripresa, è stato un percorso costellato di tante cose positive: anche nelle valutazioni bisogna essere equilibrati”.

    Quanto pesa dover rincorrere a -5?
    “Quando si fanno rincorse di questo tipo, devi avere la capacità di guardare solo a te stesso. Questo fa la differenza in un percorso del genere. La percezione che ho avuto è che l’aspetto che più ci ha demoralizzato sia stata la vittoria dello Spezia sull’Inter, che non riguarda noi”.

    Ci fa il punto sugli infortunati?
    “Non saranno convocabili Djuric, Sulemana, Zeefuik, Lazovic e Coppola, che è squalificato. Ngonge e Verdi hanno fatto gli ultimi allenamenti, ci sono buone chance che siano convocati”.

    Hien sarà titolare domani sera?
    “I giocatori devono rispondere alle convocazioni, anche quando ci sono situazioni di questo tipo. Hien e Dawidowicz sono rientrati per ultimi, poi fai il quadro della situazione e valuti. In molti casi non si tratta di acciacchi gravi: parliamo di situazioni border-line, in un periodo nel quale una minima ricaduta rischia di comprometterti il finale di stagione. Se hai qualche dubbio, in un periodo come questo tendi ad essere più conservativo. Lo valuteremo anche oggi”.

    Duda potrebbe giocare sulla trequarti?
    “Può essere la volta buona”.

    Sentite la fiducia di società e tifosi per il rush finale?
    “La sconfitta di Genova ha dato fastidio da questo punto di vista. Con il lavoro quotidiano, però, c’è la volontà di raggiungere l’obiettivo. Intoppi di questo tipo li devi mettere in conto: è un periodo complicato, nel quale giochi partite particolari, dal punto di vista tecnico e nervoso. In questo momento la cosa fondamentale è abituarsi a fare queste gare, che sono diverse da quelle che il Verona faceva un anno fa ad aprile. Se si gioca una gara con queste pressioni e con questa classifica, a parità di metri fatti la partita pesa il doppio”.

    Avreste preferito che Hien fosse rimasto a Verona?
    “Quando è convocato, un giocatore deve presentarsi. Non c’era pretattica rispetto all’ultima cosa che avevo detto su di lui: ora Isak è rientrato e oggi lo rivaluteremo”.

    Come sta Gaich? Verdi e Ngonge possono giocare dall’inizio?
    “Gaich si è allenato bene e con continuità: sta bene, in questo periodo ha potuto migliorare la sua condizione. Verdi e Ngonge sono rientrati negli ultimi allenamenti, e i risultati sono stati positivi. Sono reduci da uno stop lungo, l’importante è che siano convocabili”.

    Come stanno Faraoni e Doig?
    “Doig è andato con l’Under 21 in Scozia, ma è stato uno dei primi a rientrare: sta bene, ha anche giocato una gara. Faraoni sta giocando con continuità dopo l’infortunio, abbiamo recuperato totalmente anche Depaoli. Da quel punto di vista siamo completi, anche Terracciano sta bene”.

    Che Juventus si aspetta domani?
    “Parliamo di una delle squadre più importanti in Italia e in Europa. Ha una rosa che non ha bisogno di presentazioni. Hanno avuto un inizio un po’ così, ma nella seconda metà del campionato hanno avuto una regolarità incredibile. Per punti fatti sono secondi in classifica, parliamo di una squadra forte. Occorrerà fare una partita seria, nella quale dovremo mettere tutto quello che abbiamo, lavorando di squadra. Più ci sono individualità di rilievo e più devi lavorare collettivamente”.