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  • Verona, Zaffaroni: “Con la Samp vietato sbagliare”

    Verona, Zaffaroni: “Con la Samp vietato sbagliare”

    A 2 giorni dalla sfida con la Sampdoria, Marco Zaffaroni risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Ecco le Sue dichiarazioni.

    Si è fermato Verdi: quanto è stato complicato preparare questa partita? Djuric è pronto per partire dall’inizio?
    “Verdi ha un problema muscolare che si verifica in un momento di grande intensità dell’attività. Sono cose da mettere in conto. Milan si è allenato con regolarità, da quel punto di vista è andato tutto per il meglio ed è sicuramente recuperato”.

    Quanto sarà difficile far breccia nella difesa della Samp?
    “Loro di recente hanno pareggiato con Inter e Salernitana, erano riusciti a pareggiare in casa della Juve. È una squadra aggressiva e in salute, conosciamo tutti Marassi e anche quello è un aspetto importante. Sarà una gara difficile, dovremo affrontarla con grande forza e determinazione: anche loro sono molto aggressivi, sarà una partita in cui dovremo essere molto reattivi, sarà fondamentale l’approccio, saranno novantacinque minuti di battaglia”.

    Teme l’atteggiamento della Samp? Cosa sta succedendo a Doig?
    “Doig è un ragazzo giovane, alla prima esperienza in un campionato di questo livello. A questo aggiungiamo una situazione di classifica particolare, con gare che comportano grande dispendio di energie nervose. Non ho visto un’involuzione, c’è solo stata un po’ di rotazione, ma il ragazzo sta molto bene. È un percorso normale per un ragazzo del genere in un campionato importante. Sarà fondamentale l’approccio alla gara: la Samp, nonostante la classifica, ha combattuto in tutte le gare e ha giocatori di qualità, come Djuricic e Gabbiadini. Dovremo essere molto preparati”.

    Come valuta le parole in settimana di Sogliano?
    “Credo che siano in linea con quello che ci diciamo. Da quando siamo ripartiti la squadra ha fatto un percorso importante: per il momento questa cosa non basta, e quindi con grande determinazione dovremo cercare di migliorare in quello che dobbiamo migliorare. Vedere tutto nero oggi è sbagliato, perché la squadra sta facendo un campionato da Verona degli ultimi anni, da quando siamo ripartiti. Il nostro morale non deve essere condizionato dai risultati degli altri. C’è ancora tempo, e abbiamo le possibilità di raggiungere il nostro obiettivo: in questo momento le cose le stiamo facendo bene, le dovremo fare meglio, ma con i tempi giusti, altrimenti il rischio è quello di incappare nuovamente negli errori commessi durante le dieci sconfitte consecutive, che sono state vissute tutte come ultime spiagge. Sbagliare è umano, perseverare è da… coglioni”.

    Ci fa il punto sugli infortunati?
    “Hien non sarà recuperato, dovremo aspettare. Ngonge lo testeremo domattina. Ceccherini, Sulemana e Lasagna sono a disposizione”.

    C’è stato un confronto con la squadra in settimana?
    “No, al di là delle solite cose. Sul fatto che ci sia da migliorare alcuni aspetti non ci sono dubbi, sappiamo che dobbiamo cercare di accelerare i tempi, ma la squadra sta comunque facendo uno sforzo importante. Non dimentichiamo che ci sono anche avversari di grande livello: il Monza sta facendo un grande campionato. Complessivamente la squadra sta facendo tante cose buone, consapevole del fatto che vadano fatte meglio”.

    Quanto resterà fermo Hien?
    “Non lo sappiamo ancora: si tratta di uno stop muscolare, non abbiamo la certezza che possa rientrare con la Juventus. Prima di sbilanciarci dobbiamo aspettare ancora un po’”.

    C’è un po’ di rammarico per questi infortuni?
    “È sempre meglio avere tutti a disposizione. In un percorso del genere, però, sono intoppi che devi mettere in conto. Fino ad oggi, al di là di Henry e Hrustic, sono state cose risolvibili nel medio periodo. Nell’arco di una stagione, soprattutto come questa, stop come questi possono capitare”.

    Come ha visto Djuric in questi ultimi allenamenti?
    “Fortunatamente non ha avuto intoppi nel post-infortunio: settimana scorsa si era già allenato, questa settimana l’ha fatto con regolarità. È recuperato e a disposizione. Ha caratteristiche uniche all’interno della squadra, che con lui può fare determinate cose. Come sostengo sempre, però, da qui alla fine avremo bisogno di tutti. I ragazzi lo sanno e l’hanno capito, sono pienamente coinvolti e questo è lo spirito che dovrà contraddistinguerci da qui alla fine”.

  • Verona, Zaffaroni: “I risultati degli altri non ci devono condizionare”

    Verona, Zaffaroni: “I risultati degli altri non ci devono condizionare”

    Alla vigilia della partita con il Monza, Marco Zaffaroni risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

    Dopo il successo dello Spezia, questa gara assume ancora più valore?
    “Non dobbiamo essere condizionati dai risultati degli altri: dovremo fare una partita di intensità, carattere e forza, consapevoli di affrontare un avversario di valore. Dobbiamo pensare a noi, cercando di fare risultati attraverso le prestazioni e andando avanti per la nostra strada”.

    Si aspetta maggiore attenzione nella compilazione dei calendari?
    “Dobbiamo spendere meno energie possibili nelle cose che non ci riguardano. Questa è la forza che serve avere per continuare il percorso che abbiamo avviato. Per riuscire a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati dobbiamo essere in grado di farlo: abbiamo le qualità per riuscirci, dobbiamo andare avanti per la nostra strada”.

    Ci fa il punto sugli infortunati?
    “Perdiamo Ngonge, che ha avuto una distorsione alla caviglia. Non credo sia gravissimo, ma domani non ci sarà. È molto probabile che tra i convocabili ritornino Veloso e Djuric. Il nostro è un cammino molto intenso, ma i ragazzi hanno voglia di dimostrare di poter riuscire nel nostro intento”.

    Come sta Duda? Può giocare sulla trequarti con Abildgaard in mezzo?
    “Duda è uscito a La Spezia perché aveva preso una botta, ha saltato i primi allenamenti in settimana, ma dovrebbe essere assolutamente disponibile. Ci sono tante opzioni da questo punto di vista: sto cercando di ruotare tutte le pedine, c’è un grande dispendio di energie, e quindi è fondamentale che tutti siano a disposizione, sia dall’inizio che a gara in corso. Avere dei ricambi che entrino con la voglia giusta diventa fondamentale”.

    Come sta Montipò? Doig tornerà a giocare sulla sinistra?
    “Lorenzo ha recuperato. Josh sta bene, sia fisicamente che mentalmente: è un giocatore sul quale puntiamo molto. Parliamo di un 2002, alla prima esperienza in A: ha tirato tanto la carretta, è normale ci siano delle rotazioni”.

    Lasagna può giocare? Veloso è un’opzione dall’inizio?
    “È sicuramente un’opzione. Miguel ha un’esperienza incredibile, il suo rientro è importante per quello che può darci in campo e fuori. Rientra da un lungo stop, sarà sicuramente tra i convocabili”.

    Come sta Ceccherini?
    “Sta decisamente meglio: credo ci siano i margini per vederlo tra i convocati per la Sampdoria”.

    Vi è mancata qualche vittoria contro una big?
    “Sono colpi importanti nell’economia di un campionato, ti danno grande morale e fiducia. Contro la Lazio abbiamo ottenuto un risultato importante, che sarebbe potuto essere anche una vittoria. Nel nostro percorso contiamo di riuscire a fare prima o poi un risultato di questo tipo, perché sono iniezioni di fiducia importanti”.

    Che Monza si aspetta?
    “È una squadra che ha grande qualità: ha preso giocatori importanti, ha un’ottima organizzazione di gioco, ha qualità nel palleggio e individualità che possono risolvere la partita. Sarà una gara difficile, ma dovremo mettere in campo tutto quello che abbiamo, soprattutto dal punto di vista dell’intensità e dell’attenzione. Serviranno voglia, cattiveria, ma anche equilibrio”.

    Djuric può essere impiegato dall’inizio?
    “Anche lui rientra da un infortunio, ci vuole la giusta cautela. Ha dimostrato di star bene, ma dovremo valutare bene il suo impiego con lo staff medico. L’importante è che sia dentro il gruppo, se è convocabile uno spezzone di partita lo può anche fare. Da un lato c’è la voglia di recuperare i giocatori in fretta, ma dall’altro devi stare attento a non far danni”.

    Kallon e Lasagna hanno ricevuto qualche critica: sono riusciti a voltare pagina?
    “Bisogna mettere da parte queste cose e pensare alla gara di domani. Quello che è stato lo analizzi, sappiamo di essere carenti nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione, ma da un punto di vista mentale si chiude un capitolo e ci si concentra su quello successivo. Ci devono essere convinzione e voglia: i ragazzi stanno lavorando bene, e quando è così non devi avere timori particolari, senza presunzione ma consapevole della tua forza”.

  • Verona, Zaffaroni: “È una partita importante per la salvezza”

    Verona, Zaffaroni: “È una partita importante per la salvezza”

    Sarà decisiva per sorti salvezza Verona-Spezia il tecnico dei veneti Marco Zaffaroni presenta la partita in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

    Quanto è importante questa sfida? Cosa dirà alla squadra?
    “È una partita importante, inutile negarlo, ma continuo a ripetere che parlare di sfide decisive a quattordici gare dalla fine sarebbe sbagliato. Sarà importante per tanti aspetti, a partire dalla classifica. Sarà una gara da affrontare nella maniera giusta. Insisto spesso sul concetto di equilibrio: in una partita così le letture sono fondamentali. Quando vai in sofferenza devi saperti gestire nella maniera giusta, e affondare il colpo al momento più opportuno. Per fare questo ci vuole grande tranquillità, intesa come lucidità e consapevolezza di quello che devi fare. Le mie in questo momento sono chiacchiere, mettere in pratica concetti così è segno di maturità, che dobbiamo dimostrare di avere”.

    Il fattore ambientale ha rilevanza?
    “È uno stadio particolare, senza la pista, senti gli spettatori da vicino. È uno degli aspetti di questa sfida, ma dopo il fischio d’inizio passerà in secondo piano se riusciremo a mettere in pratica i concetti di cui parlavo prima. Loro saranno spinti da uno stadio pieno, ma sappiamo anche che da parte nostra i biglietti per il settore ospiti sono stati venduti tutti, anche noi avremo un grande sostegno, sono convinto che si faranno sentire”.

    Ha qualche dubbio di formazione?
    “Sicuramente sì. Stiamo attraversando un momento difficile dal punto di vista fisico, tecnico ma soprattutto nervoso. Spendiamo molto in partita, le scelte vanno fatte in relazione anche al momento e alla condizione dei giocatori. C’è un grande dispendio di energie, si tiene conto anche di questo. Le rotazioni che stiamo cercando di fare sono dettate anche da questo: settimana scorsa Depaoli ha avuto la febbre per tre giorni, e quindi devi cercare di evitare forzature. Chi ha giocato tanto può avere un calo di rendimento e devi fare delle valutazioni”.

    Qual è l’aspetto che le è piaciuto meno della gara con la Fiorentina? Un commento sulle prove di Duda e Ngonge?
    “Per un quarto d’ora o venti minuti abbiamo creato buoni presupposti per pareggiare la gara, con un’occasione abbastanza clamorosa. In quel momento la gara era aperta: quello che dobbiamo migliorare, su un calcio d’angolo così, è che non devi prendere gol. In quei momenti può venire a mancare una certa lucidità: è in quello che una squadra nella nostra situazione deve avere delle letture che sono fondamentali. Non devi disunirti, la gara dura novanta minuti e bisogna restare dentro la partita fino alla fine. Il secondo gol era evitabile, l’abbiamo preso perché ci è mancata un po’ di lucidità. I nuovi hanno giocato sin da subito, soprattutto Duda e Ngonge: dopo l’exploit iniziale c’è una fase di assestamento, ma entrambi hanno un buon rendimento e possono crescere molto, dal punto di vista fisico e delle conoscenze”.

    Lo Spezia è Nzola dipendente?
    “Parliamo di un giocatore importantissimo, che determina tanto: lo testimoniano i numeri. Domenica è rientrato e ha fatto due gol, è un giocatore decisivo anche per le dinamiche di gioco della squadra: fa reparto, attacca la profondità, ha struttura…”.

    Darà ancora fiducia a Lasagna dal primo minuto o giocherà Gaich?
    “Dipende dalla condizione del momento e dall’aspetto mentale: in partite così è fondamentale. Stiamo ruotando molto, anche domenica ci sarà una formazione iniziale e poi ci saranno dei cambi che andranno fatti perché siano decisivi e importanti. I ragazzi devono capirlo, il calcio di oggi va in questa direzione”.

  • Verona, Zaffaroni: “Crediamo ancora nella salvezza”

    Verona, Zaffaroni: “Crediamo ancora nella salvezza”

    Il tecnico del Verona Zaffaroni interviene in conferenza stampa nella sede del club gialloblù in vista della sfida contro la Fiorentina. Ecco le sue dichiarazioni.

    A che punto siete della vostra missione salvezza? Ci sono novità sugli infortunati?
    “Quando siamo partiti in questo percorso c’era una situazione molto complicata, quasi compromessa: nessuno allora avrebbe scommesso un euro sul Verona. Abbiamo fatto una rincorsa importante, e oggi le stesse persone direbbero: ‘Beh, forse…’. Ora il rischio è che ci sia un piccolo rilassamento per questo risultato, che a livello pratico non significa nulla. Il prossimo step è aumentare l’intensità e la qualità del nostro gioco: bisogna avere questa forza, evitando rilassamenti. La situazione infortunati è la stessa della scorsa settimana”.

    È una partita diversa dalle altre? La Fiorentina è in difficoltà.
    “Al di là delle difficoltà nel fare punti, la Fiorentina rimane una squadra forte. All’interno di un campionato ci sono momenti in cui non raccogli i punti che meriti: ho visto tante partite della Fiorentina, rimane una squadra che ha qualità, organizzata, con un allenatore che è al secondo anno. Ha molti giocatori di qualità, in tutti i reparti: per noi sarà una gara difficile, non dovremo pensare alle nostre avversarie per la salvezza, ma dovremo concentrarci solo su questa partita. Serviranno intensità e attenzione, come sempre”.

    Ci si aspetta molto da Gaich: a che punto è il suo inserimento?
    “Per la difficoltà del ruolo e per il fatto che sia arrivato dopo un periodo in cui non aveva giocato molto è stato utilizzato tanto in queste settimane: ha stretto i denti ed è sempre stato disponibile. La condizione fisica è da sistemare: chi rientra da un periodo di inattività vive una fase di assestamento dopo il ‘boom’ iniziale. Deve migliorare gli automatismi all’interno della squadra, com’è normale che sia”.

    Le scelte di formazione terranno conto anche dei diffidati?
    “Non dobbiamo fare tanti calcoli di questo tipo. Siamo concentrati su questa gara, monitoriamo le condizioni fisiche dei giocatori: stiamo vivendo un periodo molto intenso, per noi sono gare molto dispendiose, anche dal punto di vista nervoso. Una delle chiavi sarà far sì che tutti i giocatori siano pronti, perché da qui alla fine verranno utilizzando tutti”.

    Faraoni è pronto per giocare dall’inizio? Abildgaard le consentirà di avanzare Duda?
    “Faraoni sta bene, si sta allenando con continuità. Era stato fuori a lungo, ma ora è da considerare recuperato al cento percento, sicuramente è pronto anche per giocare dall’inizio. Oliver è appena arrivato, ha caratteristiche diverse rispetto agli altri centrocampisti: ci può dare struttura e fisicità, com’è accaduto contro Milinkovic con la Lazio. Abbiamo automatismi particolari in mezzo al campo, i nuovi hanno bisogno di un po’ di tempo di adattamento. Deve crescere nella gestione della palla, nell’essere meno frenetico. Da un punto di vista difensivo può darci tanto”.

    Ci dobbiamo aspettare cambi in difesa? Gli avversari iniziano a conoscere meglio Ngonge?
    “La sostituzione di Hien è legata al fatto che fosse ammonito, si cambia anche in base agli eventi della gara. Non esiste più una formazione titolare, il calcio sta cambiando da questo punto di vista. Cyril si è ambientato molto bene: ha grandi qualità tecniche, quando arrivi in un ambiente nuovo giochi sempre con grande entusiasmo le prime partite, poi c’è una fase di assestamento e gli avversari iniziano a conoscerti. Dovrà continuare a lavorare, come sta facendo, e non si deve accontentare”.

    Sta subentrando un po’ di stanchezza? A Roma si è vista meno lucidità rispetto al solito.
    “Non credo: la stanchezza è normale e fisiologica, al pari di quella di tutte le altre squadre. La squadra sta lavorando bene e sta facendo prestazioni di livelli. Non dimentichiamo che quando hai la sensazione che la squadra non sia stata brillante come al solito va considerato anche l’avversario: la Roma sul suo campo concede veramente poco, grazie anche alla spinta del suo pubblico. Ha recuperato giocatori che hanno strappo, come Spinazzola. Stiamo bene, domani dovremo fare una gara di grande intensità”.

    Vi sta mancando qualcosa in attacco?
    “Da quel punto di vista dobbiamo crescere. Alla fase offensiva partecipano tutti i giocatori, non solo quelli d’attacco. In difesa abbiamo migliorato molto certi aspetti, nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione dobbiamo migliorare molto. Ne siamo consapevoli e stiamo lavorando per farlo, vogliamo raggiungere al più presto un equilibrio tale che ci consenta di essere più pericolosi”.

    Come sta Doig? Ha speso molto ultimamente.
    “Sta bene e sta crescendo molto, anche dal punto di vista difensivo, nel quale inizialmente era un po’ carente. È un ragazzo del 2002 e ha grandi margini di miglioramento, ma lavora bene e sono convinto che lavorerà ancora”.

  • Verona, Zaffaroni: “Salvezza difficile ma ancora possibile”

    Verona, Zaffaroni: “Salvezza difficile ma ancora possibile”

    Marco Zaffaroni presenta il match contro la Lazio in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:

    Come si gestiscono le energie in questo momento? Che analisi fa del mercato?
    “Vanno gestite da un punto di vista mentale. Bisogna stare attenti: il rischio è cominciare a guardare la classifica, i risultati delle altre… Giochiamo ancora di lunedì sera, e quindi è inevitabile farlo. Se non sei forte mentalmente queste cose ti tolgono qualche energia. Dobbiamo avere la forza di non farci condizionare, ma pensare al nostro percorso, senza disperdere energie in altro. Riconosco sia difficile, ma ritengo sia la chiave fondamentale da qui ai prossimi mesi. Ora sappiamo che dobbiamo arrivare in fondo con questi giocatori, tutti devono essere focalizzati sull’obiettivo, che è rimanere dentro il campionato fino alla fine”.

    Duda sarà il vostro regista?
    “Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo: ha maturato una discreta esperienza, anche con la sua Nazionale, è un giocatore tecnico, tratta bene la palla. Per noi sarà sicuramente un’arma importante”.

    Immagina di fare ricorso agli ultimi arrivati? In che condizioni sono arrivati Abildgaard e Gaich?
    “Hanno fatto gli ultimi allenamenti, ma da un punto di vista fisico sono assolutamente arruolabili. Non c’è ancora una conoscenza di tutti gli aspetti, ma sono giocatori che mi sono sembrati un buone condizioni fisiche, e dunque convocabili”.

    L’aria è cambiata nello spogliatoio?
    “Ho sempre visto una squadra che ha voglia di provare a raggiungere l’obiettivo. Sono i risultati a determinare l’umore, e gli ultimi hanno migliorato il clima all’interno dello spogliatoio. Non dobbiamo dimenticare la nostra realtà, al di là del buon percorso che stiamo facendo. Bisogna essere molto bravi a mantenere equilibrio in un posto che ti porta ad avere disequilibrio. È giusto essere fiduciosi, ma lo è altrettanto riconoscere la situazione in cui ancora ci troviamo”.

    Che opinione ha della Lazio di Sarri? Doig è a disposizione? Come hanno reagito Verdi e Lasagna?
    “Giochiamo contro una delle squadre top di questo campionato: hanno delle qualità tecniche elevatissime, in tutti i ruoli, e hanno un’organizzazione di gioco tra le migliori, sia difensivamente che offensivamente. Nel palleggio sono tra i migliori in Italia, con movimenti codificati e studiati, fatti con grande tecnica: il quoziente di difficoltà sarà elevatissimo. Dovremo fare una gara di assoluto livello, cercando di andare un po’ oltre le nostre qualità: per colmare il gap serviranno spirito, atteggiamento e carattere. Doig si è ripreso ed è a disposizione. Su Verdi e Lasagna, dico che sono abituato a guardare i comportamenti: non ho mai percepito, nemmeno settimana scorsa, alcun problema dal punto di vista comportamentale. Si sono sempre allenati molto bene, anche nei giorni successivi alla fine del mercato. Li ritengo assolutamente all’interno del gruppo”.

    Che impressione le ha fatto Gaich?
    “Quando arriva un ragazzo nuovo è normale che mostri grande entusiasmo e voglia di far parte di questa squadra, e anche lui si è allineato agli altri che sono arrivati. Fisicamente sta bene, sarà convocato: sull’utilizzo deciderò”.

    Ngonge l’ha sorpresa? Come sta Faraoni?
    “Ngonge e Braaf sono arrivati da più tempo: uno ha giocato dall’inizio a Udine, l’altro è subentrato. Le valutazioni che si fanno oggi sono diverse da quelle del mercato estivo: l’inserimento deve avvenire in maniera diversa, e i giocatori li puoi valutare inserendoli in partite di campionato. Il percorso sarà lo stesso anche per tutti gli altri: il tempo per fare amichevoli non c’è. Faraoni ha fatto tutto quello che doveva fare, da settimana prossima comincerà ad allenarsi insieme alla squadra”.

    Veloso, invece, come sta?
    “Ha avuto un problema muscolare nella scorsa rifinitura. Ci sono tempi tecnici da rispettare, dalla prossima settimana dovrebbe cominciare a fare un po’ di lavoro sul campo. È più indietro rispetto a Faraoni, ma non ci sono stati intoppi. Gli altri infortunati, lo sappiamo, sono Henry e Hrustic”.

    Giocare sempre di lunedì sera è penalizzante? Anche per i tifosi…
    “Sono discorsi organizzativi nei quali non voglio entrare, perché non è un discorso che mi compete. Dobbiamo essere bravi a stare focalizzati su ciò che possiamo determinare, e quindi non farci prendere da cose che non ci riguardano. Lunedì giochi conoscendo il risultato delle altre, e questo, anche inconsciamente, qualche pensiero te lo fa fare, in positivo o in negativo. La squadra dev’essere brava a non farsi influenzare e a concentrarsi solo sulla sua partita”.

    In che posizione vede Duda e Abildgaard?
    “Possono giocare in una mediana a due o a tre. Duda ha qualità tecniche, in carriera è stato impiegato anche in una posizione più avanzata. Oliver è un giocatore mancino, anche lui ha qualità tecniche, oltre a struttura e fisicità. Ci porta centimetri che in quella zona di campo ci potranno servire”.

    Gaich dove può giocare?
    “Djuric ha caratteristiche uniche per la nostra squadra, in un certo tipo di giocate è fortissimo, soprattutto nel gestire determinati palloni e indirizzarli. Gaich è strutturato, ma ha caratteristiche diverse: nonostante la struttura è più dinamico, può lavorare negli spazi. Da questo punto di vista sono giocatori diversi”.

  • Verona, Zaffaroni: “Non guardiamo la classifica. C’è tutto il girone di ritorno”

    Verona, Zaffaroni: “Non guardiamo la classifica. C’è tutto il girone di ritorno”

    Archiviata la prima sconfitta del 2023 a San Siro contro l’Inter, la missione salvezza dell’Hellas riparte dal Bentegodi. L’avversario della squadra di Marco Zaffaroni sarà il Lecce. Ecco le Sue parole in conferenza stampa.

    Perché la gara col Lecce è più difficile di quella di San Siro?
    “Da un punto di vista tecnico l’Inter è una delle squadre più forti in Italia e in Europa. Le difficoltà contro queste squadre riguardano l’aspetto fisico, non ti concedono niente. Sai però che ci sono queste differenze e magari le affronti con più leggerezza mentale, riesci ad esprimerti meglio. Nelle gare contro il Lecce o la Cremonese i valori tecnici si possono pareggiare, ma subentra un aspetto emotivo importante. Le insidie sono queste: sai di non dover sbagliare, che i punti pesano, perdi la leggerezza che ti consente di esprimerti meglio e hai più peso mentale. Dovremo affrontare il Lecce con la giusta tensione, ma provando ad essere liberi mentalmente, facendo una partita di grande attenzione e intensità”.

    Sfrutterà la voglia dei nuovi arrivati?
    “Ngonge è arrivato ieri, oggi farà il primo allenamento e lo valuteremo. Zeefuik e Braaf sono arrivati a inizio settimana, non hanno giocato molto recentemente, quindi abbiamo curato molto l’aspetto fisico, facendo dei test per verificare il loro livello di preparazione. Sono ragazzi giovani, arrivati in un campionato nuovo che non conoscono”.

    Ce li descrive?
    “Zeefuik è un esterno destro, può essere impiegato come quinto di centrocampo. Braaf lavora prevalentemente sulla trequarti, ha qualità per saltare l’uomo. Ngonge lo valuteremo da stamattina”.

    Che impatto ha avuto la vittoria dello Spezia?
    “Se dobbiamo guardare queste cose diventa ancora più difficile. Non dobbiamo farci influenzare: più abbiamo la forza di non guardare la classifica meglio è. È difficilissimo, ma più la guardiamo più rischiamo di spendere energie e di deprimerci”.

    Cosa vi ha insegnato la gara con la Cremonese?
    “Dobbiamo riuscire a entrare in campo con la testa libera, senza pensare troppo alle conseguenze. Questa è la chiave che ci servirà domani e nelle gare successive. Bisogna riuscire a interpretare la gara senza pensare al contorno”.

    I favoriti sono loro?
    “Nelle ultime sei partite hanno fatto tre vittorie e tre pareggi. Vivono sull’entusiasmo della promozione, questa è una caratteristica importantissima dal punto di vista emotivo. Tanti giocatori vogliono dimostrare di poter stare dentro questa categoria, è una partita insidiosissima contro un avversario che sta bene”.

    Domani conta su Hien e Ilic?
    “Da questo punto di vista non ho avuto alcun tipo di indicazione. Si sono allenati bene, non ho percepito nulla. Fanno parte del nostro gruppo, saranno convocati”

    Zeefuik arriva perché vi preoccupano le condizioni di Faraoni?
    “Acquistiamo giocatori che abbiano voglia di provarci, concentrati ventiquattro ore su ventiquattro per raggiungere questo obiettivo. Dobbiamo far sì che stiano bene fisicamente, che siano pronti”.

    Il tempo stringe, la classifica impone di accorciare.
    “Il tema è sempre quello: pensare alla partita di domani. Se ti concentri su altro non funziona. Ho sentito spesso dire che se nelle dieci sconfitte ci fossero stati due pareggi chissà dove saremmo adesso… Con questa classifica è normale farsi prendere dal tempo, dalla fretta e dalla voglia di vincere. Ma quell’errore è già stato fatto e dobbiamo cercare di non rifarlo”.

    Ci saranno tanti tifosi allo stadio: ora spetta a voi pare il passo per chiudere al meglio il girone d’andata.
    “È un altro aspetto fondamentale. Ci aspettiamo una grande cornice di pubblico, sappiamo quanto i nostri tifosi siano fondamentali, e lo sono ancora di più quando la squadra ha l’atteggiamento giusto, che noi dobbiamo assicurare. Così facendo, sono certo che i tifosi possano diventare il nostro dodicesimo uomo”.

    Come stanno gli infortunati?
    “Faraoni ha avuto un problema al soleo, ci sono tempi precisi per il recupero che lui sta rispettando. Ora comincerà il lavoro sul campo, credo che in un paio di settimane possa riuscire a rientrare. Verdi rientrerà con la squadra da settimana prossima, fortunatamente non è stata una cosa di grande entità, su Hrustic stanno facendo delle valutazioni sul problema alla caviglia. Lasagna ha lavorato a pieno regime in settimana”.

    La caratteristica principale che sta cercando di trasferire alla squadra è l’aggressività?
    “Sì, è un aspetto che ha caratterizzato il gioco della squadra negli ultimi anni. Questi principi devono rimanere, sapendo che affrontiamo una squadra che come noi punta molto sull’aspetto agonistico, sulla corsa e sull’attenzione. Sarà un bel duello: ci proveremo in tutti i modi, vogliamo fare una gara di assoluto livello. Sarà una battaglia, e da questo punto di vista non dobbiamo sbagliare la partita. Speriamo di riuscirci”.

  • Verona, Zaffaroni: “Stiamo crescendo”

    Verona, Zaffaroni: “Stiamo crescendo”

    Quattro punti nelle prime due gare del 2023: l’Hellas ha inaugurato il nuovo anno con il piede giusto, e ora sogna il colpaccio in casa dell’Inter. Alla vigilia della sfida di San Siro, il tecnico dei veneti Marco Zaffaroni interviene in conferenza stampa nella sede del club. Ecco le sue dichiarazioni.

    Che difficoltà pensa di avere a livello di organico? Chi mancherà?
    “Rispetto all’ultima gara dovrebbe esserci Lasagna, che stamattina si allenerà con la squadra. Verdi invece ha avuto un problema muscolare, ma non di grave entità: non sarà a disposizione domani, ma si tratta di una cosa lieve. Siamo quelli dell’altra volta, con l’eccezione di Lasagna”.

    Cosa vede ora nella faccia dei suoi ragazzi?
    “I risultati danno fiducia e creano autostima: si tratta di due elementi fondamentali per poter esprimere le nostre qualità. Non devono però diventare presunzione: dev’esserci consapevolezza del percorso che dobbiamo ancora fare. Deve migliorare la condizione fisica e insieme ad essa la qualità nelle giocate, continuiamo su questa strada consapevoli delle difficoltà che possono esserci”.

    Che senso assume ora questa partita?
    “Ogni gara ti insegna qualcosa, sarà una partita da affrontare con attenzione e determinazione. Conosciamo il valore dell’avversario, che sarà in lotta fino alla fine per vincere il campionato e che tra poco affronterà gli ottavi di Champions League. Noi andremo a giocarci la partita con le nostre armi e consapevoli della gara che dobbiamo fare, con grande umiltà ma anche con grande determinazione”.

    Dopo il debutto in Serie A, è ancora imbattuto. Che momento sta vivendo?
    “Con la consapevolezza che sono all’interno di un mondo che conosco bene: magari non la Serie A, ma le dinamiche sono le stesse. So che si vive molto di momenti, bisogna saperli leggere ed essere consapevoli del fatto che le cose cambino da un giorno all’altro. Il percorso da fare è ancora molto lungo, impari a dare il giusto valore a questi momenti. Intravedo però la determinazione e la volontà di provarci fino alla fine”.

    Giocherebbe un euro sulla salvezza del Verona?
    “Assolutamente sì, altrimenti non avrei mai accettato questa opportunità. Sapendo, altrimenti ci raccontiamo le favole, che il percorso sarà complicato. Per noi, ma anche per chi ha qualche punto in più. Con questa consapevolezza ce la vogliamo giocare fino alla fine”.

    Cos’ha di suo questo Verona?
    “Sono arrivato all’interno di uno staff consolidato, nel quale ognuno ha i propri compiti e li svolge al meglio. Questo gruppo di lavoro stava già lavorando nel modo giusto, poi nel calcio, come nella vita, ci sono i momenti. Si tratta di continuare sulla strada che si ritiene sia giusta, chiaramente migliorando qualcosa ma mantenendo i principi che si ritiene siano corretti. I punti danno fiducia, l’obiettivo è continuare così”.

    Come ha visto Henry e Verdi? Si parla molto del loro futuro…
    “Li vedo attenti e concentrati sul lavoro della squadra. Fanno parte del gruppo al 100%, in termini di comportamenti e di attenzione. Da questo punto di vista non ho notato nulla di particolare”.

    Che scelte prenderà per la mediana?
    “La difficoltà di questo momento è che, dopo un lungo stop, si gioca molto di frequente. In questi giorni l’obiettivo è stato quello di cercare di recuperare energie fisiche e mentali. La partita con la Cremonese aveva un’importanza particolare, a livello nervoso la squadra ha speso tanto. I nostri centrocampisti sono pronti per giocare, che sia all’inizio o a gara in corso”.

    I tre difensori le stanno dando grandi certezze.
    “La scelta ora è ricaduta su di loro, ma anche gli altri ragazzi stanno lavorando bene. Le partite da giocare sono tante, abbiamo dei valori da questo punto di vista che ci consentono di poter cambiare”.

    Lazovic verrà confermato sulla trequarti? Che Inter ci dobbiamo aspettare?
    “Non ci sono dubbi sulla forza dell’Inter, è una squadra che segna con grande facilità, ha soluzioni diverse e attaccanti che combinano molto bene, sono fisici e possono metterci in difficoltà su palla inattiva. Per contenerli servirà grande attenzione. Darko è un giocatore molto duttile, capisce il gioco e tatticamente è molto intelligente. Sa disimpegnarsi in molte zone del campo, sia all’interno che all’esterno. In questo momento va così, ma sono soluzioni legate all’attualità: quando si hanno a disposizione giocatori così le soluzioni possono essere diverse”.

    Quanto manca al rientro di Faraoni?
    “Sta proseguendo il lavoro. In settimana farà un’ulteriore verifica, siamo sulla via del recupero e il giorno del rientro si avvicina. Quando si tratta di problemi muscolari bisogna rispettare determinati tempi, con i quali siamo in linea”.

    La situazione di Gunter è simile a quella di Hongla?
    “No. In squadra abbiamo tanti potenziali titolari: in alcuni momenti gioca uno, in altri un altro, ma Koray è del Verona al 100% e da questo punto di vista non ci sono discussioni”.

  • Verona, Zaffaroni: “Vialli è un grande amico”

    Verona, Zaffaroni: “Vialli è un grande amico”

    Dopo aver interrotto l’infinita serie da dieci sconfitte consecutive in campionato, l’Hellas Verona mette nel mirino la prima vittoria del 2023: l’appuntamento è per lunedì sera (ore 18.30) al Bentegodi, quando i gialloblù saranno di scena contro la Cremonese. A due giorni dallo scontro salvezza, Marco Zaffaroni risponderà alle domande dei giornalisti nella sede del club veneto. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

    Prende la parola il tecnico dell’Hellas: “Volevo rivolgere un pensiero a Vialli, a nome mio e della squadra, oltre alla vicinanza alla famiglia. Ricordiamo un grande campione, sia nello sport che nella vita”.

    È giusto caricare questa partita? Quali sono le motivazioni che chiede alla sua squadra?
    “Non dobbiamo caricarla perché l’eccessiva tensione può provocare l’effetto contrario. È indubbio che sia una gara importante, ma lo saranno anche quelle successive. Mancano tante giornate: questa partita va vissuta con l’attenzione e l’atteggiamento giusti, dovremo lottare fino all’ultimo secondo e non mollare, a maggior ragione in una gara così importante. Servirà anche equilibrio, perché la gara dura 95′ e all’interno della partita ce ne sono sempre molte, dobbiamo saper leggere i momenti e colpire in quello giusto, senza perdere le distanze”.

    Se dovesse andare male, anche il mercato potrebbe prendere una piega diversa. Ne siete consapevoli?
    “C’è grande responsabilità in tutti i ragazzi, stiamo preparando questa partita nella maniera giusta. Dobbiamo considerare che mancano ancora ventidue gare, dunque sia da un punto di vista tattico che mentale bisogna avere grande equilibrio, sapendo che dovremo rimanere dentro questo campionato fino all’ultima giornata. Affronteremo una partita importantissima, ma mantenendo la testa sulle spalle”.

    Quanto cambierà nella formazione iniziale?
    “Dovremo valutare l’ultimo allenamento, abbiamo avuto pochi giorni per recuperare. La società ha fatto un grande passo con la promozione per le prossime gare casalinghe, sappiamo quanto conti il loro incitamento per noi. Poi, anche la squadra dovrà lavorare per far sì che il dodicesimo uomo sia sempre più forte. I tifosi apprezzano più di ogni altra cosa l’atteggiamento: quello lo dobbiamo assicurare sempre”.

    Ci presenta il nuovo acquisto Zeefuik?
    “C’è la partita con la Cremonese, fino a quando non vedo nello spogliatoio giocatori nuovi non ne voglio nemmeno parlare. Lunedì non ci sarà, e quindi non posso permettermi di parlarne”.

    Come sta Ilic? Djuric rimarrà fino a fine stagione?
    “Ilic sta proseguendo il suo percorso, sta acquisendo giorno dopo giorno sempre più condizione, è recuperato al cento percento. Abbiamo bisogno di tutti, Djuric ha caratteristiche che possono aiutarci molto, soprattutto in certe partite. È un nostro giocatore, convinto e motivato, e in questo senso ce lo teniamo stretto”.

    Ci fa un punto sugli infortunati?
    “Non rientrerà nessuno. Di Faraoni abbiamo detto, Lasagna non è ancora recuperato al cento percento. Loro due non ci saranno”.

    State avvertendo lo spirito Hellas?
    “Da questo punto di vista stiamo crescendo, a Torino abbiamo dato un segnale: perché sia un segnale vero e forte deve avere continuità nel tempo. Ci aspettiamo di rivedere lo spirito messo in campo contro il Torino, sperando che aumenti di partita in partita, e con esso la condizione e la qualità delle giocate. Sono elementi fondamentali, ma se non c’è lo spirito giusto risultati non se ne fanno”.

  • Marco Zaffaroni sarà il nuovo allenatore del Verona

    Marco Zaffaroni sarà il nuovo allenatore del Verona

    Il Verona ha scelto il suo nuovo allenatore, sarà Marco Zaffaroni scelto per affiancare Salvatore Bocchetti attualmente senza patentino e con la deroga scaduta. Dopo l’ultima esperienza al Cosenza, Zaffaroni ripartirà dalla Serie A sulla panchina dell’Hellas Verona.

  • Cosenza, verso il ritorno di Zaffaroni in panchina

    Cosenza, verso il ritorno di Zaffaroni in panchina

    Inevitabilmente, subito dopo l’esonero di Roberto Occhiuzzi, per il Cosenza inizia il toto-allenatore. Sarebbero diversi i nomi al vaglio del club, in cima alla lista, dopo il rifiuto di Nesta, ci sarebbe Walter Zenga. Ci sarebbero stati contatti anche con Serse Cosmi e nella lista, scrive ancora Pedullà, ci sarebbero anche Dionigi, Boscaglia e Bisoli. Ma non è da escludere un ritorno di Marco Zaffaroni, esonerato a sua volta dal Cosenza nel dicembre scorso ma la cui media punti era più alta di quella di Occhiuzzi. Zaffaroni al momento sarebbe in pole perla panchina del Cosenza.