In serie A, l’Empoli ha esonerato ufficialmente il tecnico Zanetti. Fatale l’ultimo posto in classifica a zero punti. La notizia era comunque nell’aria già da diverse ore, per il sostituto il favorito è Andreazzoli.
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Empoli, arriva l’esonero per Zanetti. Torna Andreazzoli in panchina
Arriva l’esonero per Paolo Zanetti che non è più l’allenatore dell’Empoli, al suo posto torna Aurelio Andreazzoli in attesa solo di essere ufficializzato.
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Empoli, a rischio la panchina di Zanetti
In serie A, l’Empoli vede in discussione la panchina del tecnico Zanetti. I toscani sono ultimi con zero punti e dopo il pesante 7-0 subito con la Roma, stanno riflettendo su un possibile cambio. La prossima sfida con l’Inter capolista può rappresentare un test cruciale.
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Serie A, Roma-Empoli: dilagano i Giallorossi, Zanetti adesso rischia
Nel teatro dello stadio Olimpico, la Roma di Mourinho travolge l’Empoli, vincendo 7-0. I Giallorossi, nonostante l’avversario fosse quasi irrilevante, hanno dimostrato che, al completo, possono dire la loro in questo campionato di Serie A. Questa sera sono tornati Dybala e Renato Sanches e l’hanno fatto in grande stile. Il primo con una doppietta e una traversa su punizionie dati conditi da una prestazione super. Il secondo, con il primo gol della sua nuova avventura in terra italiana. Tra i marcatori figura anche Romelu Lukaku, autore della rete del 6-0. Per quanto riguarda i toscani non c’è molto da dire. Zanetti sembra aver perso fiducia, sia in se stesso che nella rosa e adesso rischia. In queste prime 4 partite sono arrivate ben 4 sconfitte, di cui 3 assolutamente meritate. La realtà è che però due di questi avversari sono stati top club, come Juventus e Roma ma tra Hellas Verona e Monza ci voleva almeno una vittoria. Adesso l’Empoli si ritrova ultimo in classifica, con gli sfavori del pronostico per quanto riguarda la retrocessione in Serie B.
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Empoli-Juventus: Allegri vince ma non convince, terza sconfitta per Zanetti
Si è conclusa da poco Empoli-Juventus, partita che vede trionfare i Bianconeri per 0-2. Quello di stasera è stato un match povero, sia di occasioni che di tecnica. Nel primo tempo la Vecchia Signora parte bene, cercando di aprire spazi tra il muro dell’Empoli ma senza riuscirci più di tanto se non con qualche cross, da parte di Kostic e di Mckennie. Il gol dello 0-1, arriva su calcio piazzato, dopo un flipper in area di rigore. Segna Danilo che in precedenza si è visto annullare una rete per via di un fallo su Berisha, pronto in uscita.
Per quanto riguarda l’Empoli, non c’è molto da dire. La squadra di Zanetti non è riuscita neanche a tirare in porta durante il corso dei primi 45 minuti anche se la gestione del pallone è stata buona. Sul finire della prima frazione di gioco, Vlahovic sbaglia anche un rigore che avrebbe potuto tagliare le gambe agli avversari. Nel secondo tempo invece si vedono i toscani molto più vivaci, soprattutto dopo i cambi. Ma anche in questo caso si rendono poco pericolosi, con Perin che deve lavorare soltanto in uscita alta per stoppare i cross di Pezzella e Berezinski.
La Juventus invece si divora due occasioni, entrambe con Chiesa che al minuto 82 chiude la pratica segnando il gol dello 0-2. La partita si conclude con un Allegri nervoso. La Vecchia Signora nonostante la vittoria continua a non convincere, si vede una squadra troppo confusa sia in fase difensiva che in fase offensiva e le uniche azioni pericolose arrivano solo da delle intuizioni dei suoi attaccanti. Il centrocampo è quasi inesistente, anche Rabiot stasera non ha brillato. Di Locatelli invece è ormai riduttivo parlare, la colpa non è solo sua ma anche di chi da due anni si ostina a farlo giocare dove non dovrebbe. Miretti invece si dimostra ancora una volta troppo acerbo in tante situazioni.
Zanetti invece al fischio finale appare abbastanza deluso, i suoi avrebbero potuto fare di più ma la colpa di queste 3 sconfitte è anche e soprattutto dell’allenatore. Puoi perdere contro la Juventus ma i passi falsi contro squadre del tuo livello come Monza e Hellas Verona non sono accettabili. Dopo la sosta ad attendere l’Empoli ci saranno, prima la Roma e poi l’Inter. Il lavoro da fare è tanto.
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Empoli, Zanetti: “La Juve è sempre forte”
Ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Empoli Paolo Zanetti alla vigilia della gara contro la Juventus.
La settimana di lavoro le hanno ridato un po’ di serenità che non abbiamo visto dopo Monza?
“La preoccupazione mi viene quando non vedo in campo una squadra. Non ho mai accampato scuse, quello che non mi è piaciuto è questo. Noi siamo all’inizio, abbiamo perso alcuni punti di riferimento all’interno del gruppo. Questi vanno ricostruiti, trovati in altre persone. In campo ho visto una squadra che non ha lottato come voglio io, come ho sempre trasmesso e come voglio io. La cosa che ho chiesto è la predisposizione a creare una certa mentalità. Sono giocatori forti quelli che sono arrivati, ci aiuteranno. Hanno avuto bisogno di un periodo di assestamento e la cosa più importante è che si devono fortificare le relazioni tra di loro. Il gruppo c’è, ma si deve amalgamare. Ci vorrà tempo per farlo, poi ciò ci servirà a sopperire le difficoltà, Questo è il centro del problema, secondo me, e non deve più succedere. Se fosse successo a dicembre o gennaio sarei stato tuttavia più preoccupato”In settimana ha provato il 4-3-3. Sarà il futuro?
“Torneremo con un centrocampo a tre, perché la squadra in questo momento lo necessita. Le difficoltà per noi sono arrivate subito ed è qui che un gruppo si cementa se ha voglia di farlo. Parlando coi ragazzi c’è questa voglia, per cui sono più sereno. Ho una squadra omogenea, potendo fare scelte non obbligate. Farò di tutto per creare qualcosa di importante, capisco la diffidenza e il pessimismo ma noi il pessimismo non ce lo abbiamo. Il sostegno ce lo dobbiamo meritare e si creerà a quel punto la cosa che si è creata l’anno scorso tra noi e i tifosi”Da 1 a 10 quanto è contento che sia finito il mercato? Soddisfatto delle operazioni fatte?
“Che il mercato sia finito sono contento 10. Noi paghiamo il fatto che il mercato finisca con due partite fatte, già domani avremo una squadra che ha fatto solo due allenamenti insieme. Sono contento dei giocatori arrivati, io penso che il progetto fosse quello di andare sulla falsariga dello scorso anno, abbiamo preso dei centrocampisti di corsa. Sono arrivati Maleh e Bastoni, oltre ad aver recuperato Fazzini. Abbiamo la possibilità di schierarci come vogliamo, con questi giocatori vogliamo dei leader mantenendo le caratteristiche dello scorso anno. Bastoni è duttile ma lo vedo principalmente mezzala, ha un ottimo piede; Maleh lo conosco, ha giocato bene con me a Venezia e anche a Firenze, ha molte motivazioni. Il mercato è finito, si parte, e ora cerchiamo di far vedere a tutti chi siamo e chi vogliamo essere”Juventus la partita giusta con cui ripartire?
“Non è vero che non abbiamo nulla da perdere e che non possiamo batterla. Sono d’accordo che sia difficile, ma già l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di importante. Se si parte già sconfitti prestiamo subito il fianco, anche questo fa parte della mentalità che vogliamo ricreare. Per noi è un’occasione per dimostrare qualcosa di diverso, contro un avversario forte e che ci mette alla prova. Va affrontata al massimo delle nostre capacità, con la spavalderia di poterla anche battere, ma con più umiltà rispetto all’ultima partita”C’è negli occhi il ricordo del clamoroso 4-1. Pesa in positivo, in negativo o non conta?
“Conta perché è storia, lo abbiamo fatto noi. Ogni partita è a sé, ma è un esempio. All’andata ne abbiamo presi 4, al ritorno ne abbiamo fatti altrettanti. Questo è un esempio di come le cose si possano fare. Noi abbiamo già dimostrato, per chi c’era l’anno scorso, che tutto può accadere. L’importante è andare in campo con una certa base mentale. Ci è mancata finora quella parte lì, quelle fondamenta che non avevo visto” -
Inter, Zanetti: “Attenzione al Benfica”
Dopo il sorteggio dei gironi di Champions League, Javier Zanetti vicepresidente dell’Inter ha parlato ed ecco le sue dichiarazioni
“No proibitivo, ma un gruppo da rispettare, equilibrato dove affronteremo squadre come il Benfica che conosciamo, le squadre spagnole sono tutte insidiose, il Salisburgo una buona squadra. Dipenderà molto da noi ma vedendo lo stato di forma della squadra e la maturità che sta acquisendo penso si possa fare un bel gruppo”.
L’arrivare in finale l’anno scorso può aiutare l’autostima?
“Quello senza dubbio. Il fatto di arrivare in finale l’anno scorso fa crescere in autostima, carattere e mentalità. Questi ragazzi sicuramente vorranno ripetersi. Non è mai facile perchè in una competizione come la Champions ripetersi è complicato però ci sono i presupposti per fare bene ed essere protagonisti”.Il fatto di avere giocatori come Pavard o Sommer che la Champions l’hanno giocata può aiutare?
“Può aiutare. Giocatori di esperienza e che hanno vissuto serate importanti in Champions può contribuire a far passare questa idea a questi ragazzi che sono alla prima esperienza in Champions”.Spaventa il Benfica di Di Maria?
“Col Fideo sicuramente sì. Parliamo di un grandissimo giocatore che in qualsiasi momento può fare la differenza. Ci preoccupa tutta la squadra perchè il Benfica, anche se lo abbiamo battuto l’anno scorso, avrà voglia di rivincita però sono fiducioso perchè noi prepariamo tutte le partite nel migliore dei modi”. -
Empoli, Zanetti: “Abbiamo preso giocatori importanti”
Dalla sala stampa dello Stadio Carlo Castellani Computer Gross Arena ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Empoli, Paolo Zanetti.
Ieri si è concretizzato un affare importantissimo, il ritorno di Cambiaghi. Quanto è contento?
“Ringrazio la società che me lo ha riportato indietro. Io non chiedo mai nulla e se per una volta ho fatto un’eccezione l’ho fatta per lui. Per noi è un giocatore importante, che ci ha scelto. Aveva altre situazioni forse anche economicamente migliori, ma il ragazzo ha scelto di venire qui da noi e da me. Lui è convinto che sia il posto giusto per continuare il suo processo di maturazione. L’anno scorso ha fatto dodici partite da titolare, si è affacciato in maniera prepotente in A, ora deve finire il processo di maturazione. Insieme a lui è arrivato un altro giocatore interessante come Kovalenko che potrà darci una mano sotto punta o a centrocampo.”Come sta la squadra?
“Ci vuole un po’ di pazienza per amalgamarci un po’, perché la squadra ha potenziale e talento. Dobbiamo sistemare l’aspetto fisico e creare gruppo. Ho delle ottime sensazioni”Siete una squadra che per giocare bene ha bisogno di ritmo. Ha influito il caldo, cosa si aspetta dal punto di vista della condizione e del ritmo?
“Le componenti appena dette valgono per tutti, se in Serie A giochi sotto ritmo non vai da nessuna parte. In questo momento per arrivare a certi ritmi ci vuole brillantezza fisica. Mi aspetto un passo avanti da questo punto di vista, farà caldo per noi ma anche per loro. Il caldo inficia sulla tenuta, ma l’approccio ti fa fare una partita aggressiva. Mi aspetto passi avanti da tutti, sia da chi in questo momento è il titolare sia da chi è una seconda linea”Nel reparto dietro la punta c’è un grande affollamento.
“Si, c’è abbondanza. Henderson è in uscita, lo dico anche se non è ufficiale. In realtà in quella zona c’è meno affollamento. Si fanno scelte in entrata e uscita, per avere una rosa che non può essere fatta di 22, ma di 25 giocatori. Si cercherà di non essere di più. davanti abbiamo un giocatore come Shpendi da valorizzare che può giocare in tutti i ruoli d’attacco”Settimana difficile per Caprile. Come sta?
“Purtroppo su Caprile non porto buone notizie, il ragazzo si è fatto male alla caviglia. Una distorsione pesante che ce lo porterà via per molte partite. Questa è una tegola grossa, perderlo oggi mi rammarica perché ci avevamo puntato molto. Detto questo, grande fiducia in Perisan che già l’anno scorso ci ha dato una grossa mano”Tornando a Verona, c’è un dato particolare ossia la percentuale dei passaggi riusciti, che è una delle più basse mai viste.
“Sposo questa analisi, è un dato che ho visto anche io. L’avversario ci ha giocato addosso, ma siamo stati poco predisposti a smarcarci. Questo costa fatica e non eravamo pronti per farlo fisicamente. Ma anche secondo me a livello di volontà potevamo fare molto meglio. Siamo stati scadenti da questo punto di vista e dobbiamo migliorare”Non avrete Akpa Akpro. Una trequarti composta da Baldanzi, Cancellieri e Cambiaghi quanto dovrà lavorare per trovare un equilibrio?
“Su Akpa non aggiungo altro, lo avremmo rivoluto ma ha fatto altre scelte. Il ragazzo ha preferito non tornare, non gliene faccio una colpa perché è una sua scelta. Vogliamo gente che sposi questa maglia come una seconda pelle. Insieme al direttore abbiamo deciso di non andare avanti con la trattativa e di andare su altri profili che veramente sposano il progetto e che quindi sentono questa maglia come una seconda pelle. L’equilibrio va trovato, se hai in campo giocatori offensivi non significa che non bisogna difendere. La predisposizione fa la differenza, sia Cancellieri, sia Cambiaghi, sia Baldanzi, sia Gyasi sono calciatori che si spendono anche senza la palla. All’Empoli vanno fatte entrambe le fasi, lo sanno tutti e lo sanno anche loro. Per farlo serve una condizione fisica perfetta, ma la predisposizione c’è e questo mi piace. Detto questo abbiamo altri centrocampisti che mi possono fare quel ruolo di Akpa di equilibratore”Parliamo del Monza. Che gara sarà?
“Il Monza è una società forte, che ha costruito e sta costruendo una squadra molto competitivo. Ha un allenatore molto bravo che è un valore aggiunto e quindi è una partita difficile, però è agosto per tutti. Probabilmente nemmeno loro sono al top, fermo restando che hanno una qualità tecnica davvero importante” -
Empoli, Zanetti: “Ora testa al campionato”
Il tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell’esordio in campionato contro il Verona. Ecco le sue dichiarazioni
La testa, le gambe, il cuore e l’anima come stanno?
“Cittadella fa parte del passato, non mi va di ritoccare cose già dette. Veniamo da una settimana in più: è stato niente di più che un ottimo allenamento, per il resto ci sono state indicazioni più negative che positive. Da lì abbiamo avuto uan buona base per parlare e per alzare i ritmi, sia fisici che mentali. Queste cose in questo momento fanno bene e sono sicuro che domani vedremo un’altra squadra con singoli diversi, ma con una preparazione della partyita più concentrata e dettagliata. Si parte e lo vogliamo fare con entusiasmo e con voglia di fare un percorso difficile come sempre. Sappiamo che per arrivare in fondo dovremo passare delle difficoltà e, per arrivare in fondo, dovremo migliorare quello che abbiamo sbagliato. Il nostro percorso è in fase primordiale, ci sono dei ragazzi che si devono integrare, altri devono arrivare e altri devono migliorare la loro condizione piscofisica. Per il resto siamo tutti smaniosi di ricominciare, perché questi periodi di preparazione alla lunga pesano. Quello che conta è l’adrenalina della gara: adesso ci arriviamo e ci impone di concentrasi in modo diverso rispetto a quanto fatto la settimana scorsa”.Come vede il Verona e cosa si aspetta da questa partita?
“La Serie A è difficile sempre, non c’è mai una aprtita semplice e soprattutto per noi. Domani è una partita che ha già una sua valenza, dato che si incontrano due squadre che lottano per lo stesso obiettivo. E’ una sfida interessante, loro sono una squadra tosta, fisica e che ha fatto un buon mercato in attacco. Saponara, Bonazzoli e Folorunsho sono giocatori importanti per questo livello. Mi aspetto una partita equilibrata e con già dei ritmi di un certo tipo, per quanto riusciremo a portarli in campo giocando alle 18.30 e con un caldo tornato ad essere importante. Dal punto di vista delle motivazioni, entrambe le anno alte e verrà fuori una partita vera e combattuta anche se d’agosto”. -
Empoli, Zanetti: “Ultima partita? Dobbiamo affrontarla bene”
Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti,
Ultima partita, con che spirito l’affrontate?
“Ci confrontiamo come sempre, il campionato finisce domani e non oggi. Abbiamo la mentalità di far bene, come abbiamo dimostrato anche a Verona. Affronteremo la partita con grande rispetto di un avversario che ha fatto un gran campionato e gioca bene”Finisce una stagione positiva ma anche intensa. Contento oppure le dispiace che volga al termine?
“Stanchezza non ne vedo, abbiamo cementato il nostro rapporto e c’è un po’ di malinconia veder finire la stagione. Siamo stati molto bene insieme e ci dispiace che finisca, ma dopo il giusto riposo per ricaricare le pile, si ripartirà”Qual è stato il momento più critico della stagione?
“Non c’è mai stato un momento critico per quanto riguarda la classifica, siamo sempre stati oltre la zona-retrocessione. C’è stato un periodo in cui abbiamo avuto una crisi di risultati e abbiamo dovuto scavare dentro noi stessi per cercare le motivazioni. Ci metterei la firma per ripetere una stagione del genere per il futuro. Ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno lavorato con noi, c’è dietro tutto un gruppo di persone che sono servite per il nostro scopo”Non so se si ricorda la presentazione. Aveva qualche timore?
“Onestamente paure non ne ho mai avuto, perché nel nostro mestiere non bisogna aver paura. Ero molto motivato, come lo sono oggi, ma in quel momento arrivavo in un Empoli che aveva fatto un buon campionato ma aveva cambiato tanto. Le aspettative erano alte, la sfida era importante ed era quello che cercavo. Ho sempre fatto questo tipo di scelte, questo l’ho fatto perché ero convinto di arrivare in un ambiente perfetto. Una squadra sì da riamalgamare ma in un ambiente che conoscevo già”I tifosi vi sono stati sempre vicini.
“Sì, e li ringrazio come ho sempre fatto anche nei momenti difficili. Non ci hanno mai abbandonato e ci hanno sempre stimolato. Questa cosa l’abbiamo avvertita sempre. In un ambiente così familiare avere una tifoseria del genere è tutt’altro che scontato. Rappresenta un punto di forza per noi”Vi siete dati una scadenza per discutere il suo futuro?
“Il discorso è abbastanza semplice, la mia posizione è chiara. Io ho due anni di contratto, quello che conta è la programmazione. C’è anche la questione del direttore, ma non è giusto che ne parli io. Sono legatissimo ad Accardi, ha creduto in me ed entrambi siamo stati una cosa sola. Ci sono delle cose che vanno chiarite e programmate, e da lì si faranno le valutazioni. Questo si fa in tutte le società, abbiamo aspettato semplicemente per parlare a bocce ferme”La sua priorità è l’Empoli?
“Assolutamente sì, la mia scelta è parlare con l’Empoli. Io il contratto lo voglio rispettare, ho sempre messo davanti la società per cui lavoro. Già lunedì penso che ci incontreremo”Che partita si aspetta domani? Farà giocare qualcuno che ha giocato meno?
“In campo andrà la squadra che sta meglio. Lo abbiamo sempre fatto e lo faremo fino alla fine. La Lazio è forte, si vede la mano del mister sia in fase di possesso che di non possesso. Personalmente ne prendo spunto, la stima per mister Sarri è alta. Ci misureremo contro la seconda in classifica, hanno fatto un campionato straordinario, anche più di quello che è. Vogliamo fare il nostro tipo di gioco, cercando di rodare ancora di più il nostro stile di gioco. Domani avremo l’occasione per testarlo contro una squadra che ha vinto e messo in difficoltà chiunque”Cosa vi unisce con Sarri?
“Il mister l’ho studiato da sempre, anche nelle categorie inferiori era un punto di riferimento. Abbiamo tante cose simili a loro, ma con squadre diverse e quindi con accortezza diverse. Però credo sia un punto di riferimento per tutti gli allenatori giovani, Sarri ha fatto grande gavetta ed è arrivato in alto partendo dal basso. Questa cosa dà forza a tutti quelli che vorrebbero arrivare in alto facendo esperienza sul campo e faticando”Come valuta in generale il campionato di A?
“Credo sia stato difficili, equilibrato, a parte il Napoli che ha spaccato il campionato. Ci sono state anche tante piccole che hanno fatto bene, secondo me sta tornando a essere uno dei campionati più importanti. Chiaramente la Premier per ora è fuori portata ma dal punto di vista tecnico possiamo giocarcela con tutti”E lei quanto è cresciuto?
“Molto, perché ho messo molta esperienza e ho dovuto trovare soluzioni nei momenti difficili. Credo sia la cosa in cui sono cresciuto di più. E questo è merito del club e dei ragazzi che ho allenato. Io senza la mia squadra non sono niente, il feeling con la squadra è la cosa più importante per ottenere i risultati”