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  • Empoli, Zanetti: “Con la capolista vogliamo giocarcela”

    Empoli, Zanetti: “Con la capolista vogliamo giocarcela”

    Domani in vista della sfida alla capolista Napoli, parla in conferenza stampa il tecnico Zanetti dell’Empoli

    Domani arriva la capolista, sarà quasi una gara in trasferta per la folta presenza di tifosi ospiti. Quale ricetta avete per fermare il Napoli?
    “I nostri tifosi che sono venuti a Firenze in massa ce li avremo anche in casa. Sarà una bella sfida, con uno stadio pieno ma ci sentiamo in casa nostra. La ricetta non ce l’ho. Mi sono concentrato molto su quello che possiamo fare noi, mi interessa che continuiamo il nostro percorso. Soffrendo e non perdendo mai il coraggio delle nostre idee. Il Napoli è una squadra fantastica, però noi abbiamo dimostrato che sappiamo affrontare squadre più forte di noi e di metterla in difficoltà”

    Come sostituirà Akpa Akpro e Bandinelli?
    “Abbiamo perso tre tasselli importanti, dico anche Cambiaghi che era molto in forma. Altri ragazzi hanno la possibilità di mettersi in mostra e confrontarsi con una squadra di questo calibro. Dai più bravi si impara sempre. Lo stesso Fazzini sta bene, insieme ad Haas potrebbe essere della partita”

    Spalletti potrebbe far rifiatare qualcuno. Farebbe bene a snobbarvi?
    “Io credo che il Napoli non abbia titolari o riserve. La sua forza è anche questa, cambia lo spartito e i giocatori ma il gioco è lo stesso. Il Napoli è una squadra importante, se lo fa lo fa per gestione, non per snobbare l’Empoli. Credo che abbiano la mentalità di vincere tutte le partite. Il Napoli lo conosciamo bene, onestamente è un piacere vederli. è normale che trovare dei difetti non è semplice”

  • Empoli, Zanetti: “La Fiorentina è sempre temibile”

    Empoli, Zanetti: “La Fiorentina è sempre temibile”

    Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti in vista della gara, sentitissima, contro la Fiorentina.

    La gara di domani per la piazza è molto particolare. Che Fiorentina si aspetta?
    “La Fiorentina suona uno spartito classico, sono sempre arrembanti. Al di là della vittoria o della sconfitta hanno numeri impressionanti, gli è mancato la concretezza. Sono da temere, ma mi interessa più di quello che siamo diventati noi. Sulla carta a inizio stagione forse era a senso unico, ma adesso l’Empoli se la gioca contro una squadra costruita per i piani alti. Ai nostri tifosi promettiamo di metterci il massimo, il 110% delle nostre possibilità”

    Fiorentina ennesimo esame della stagione. Arriva al momento giusto?
    “Gli esami non finiscono mai, dopo la Fiorentina avremo il Napoli. Dobbiamo ragionare gara per gara cercando di fare punti ovunque. Contro di noi avremo squadre con grosse qualità, la variabile è molteplice e soprattutto hanno molte carte a loro disposizione. Hanno qualità dappertutto, se ci focalizziamo sui nostri avversari siamo sempre inferiori ma poi c’è il campo. Noi cerchiamo di andare contro gli episodi, cerchiamo sempre di fare il massimo di squadra mettendoci cuore e qualità”

    Può essere decisa nell’ultima mezzora questa partita?
    “Sì, se riusciamo a renderla decisiva nei primi minuti. Ultimamente abbiamo fatto gli straordinari, dobbiamo mantenere la partita viva fino all’ultima. La squadra deve essere concentrata su tutti i dettagli, anche negli spazi che loro possono concedere”

    Sarà una gara che vincerà chi sarà più attento?
    “Noi non possiamo prescindere dall’attenzione. Ai ragazzi la cosa che abbiamo fatto bene contro lo Spezia è che abbiamo fatto gol con delle azioni. Per fare certi gol servono qualità, ci siamo arrivati continuando a macinare gioco. Ciò significa che stiamo crescendo. D’altra parte non siamo una squadra che può pensare di fare 4-5 gol, il potenziale dei nostri avversari è sempre alto”

    Sono tanti i singoli che sono cresciuti. C’è qualcuno che l’ha gratificata maggiormente?
    “Diciamo che è sempre difficile parlare dei singoli, perché loro migliorano solo in un certo contesto di squadra. Altrimenti le qualità rimangono inespresse. Faccio il nome di Ismajili perché è vero che sono partito da zero, ma lui partiva dietro nelle gerarchie ed è diventato un punto di forza straordinario. Questo è un merito del ragazzo, perché non ha accettato la sua situazione e si è migliorato molto. Per il rendimento che ha è da squadre importanti, ha un gran leadership e si sta completando. Sono orgoglioso, ho fatto il suo nome come esempio per gli altri calciatori”

    Come stanno Haas e Baldanzi?
    “Haas ha avuto due o tre settimane in cui conviveva con un dolore al ginocchio. Prima di dirti che sta male giocherebbe con una gamba sola, questo a volte è un difetto perché non molla mai ma mette a rischio la sua situazione. In queste settimane ha lavorato bene ed è guarito dal male al ginocchio. Torna per questo a essere un nostro punto di forza, cosa che adesso dovrà fare Grassi. Baldanzi sì, ha giocato poco contro lo Spezia, ma sarebbe stato fresco lo stesso, è stato sacrificato per un discorso tattico e lo ha capito subito”.

    Può pesare la partita di coppa per la Fiorentina?
    “Se capitasse a noi io preferirei vincere e recuperare meno, perché l’aspetto mentale prevale su quello fisico. Magari avranno meno tenuta ma hanno tanti cambi e una rosa profonda. Le armi le hanno, hanno fatto una vittoria larga che gli ha restituito grande forza nei suoi mezzi”

    A che punto è il vostro margine di crescita?
    “Siamo al 70%, abbiamo margini anche se non infiniti. Il processo di crescita è evidente e si vede nel lavoro di squadra. Potremo esprimere il massimo solo se riusciremo di non essere appagati mentalmente. Non dobbiamo accontentarci, il nostro campionato non dovrà essere anonimo ma farci vedere dagli altri. Motivazioni ce ne sono davvero tante e questa sfida i ragazzi la stanno cogliendo. Andremmo fuori dimensione se dicessimo che non dobbiamo avere difficoltà. Dobbiamo sapere chi siamo, senza regalare nulla ai nostri avversari”

  • Empoli, Zanetti: “Ci aspetta uno scontro diretto”

    Empoli, Zanetti: “Ci aspetta uno scontro diretto”

    Ecco le parole del tecnico Paolo Zanetti in vista della prossima gara dell’Empoli contro lo Spezia.

    Tante gare da affrontare, ma domani inizia a essere un crocevia?
    “Quello di domani è uno scontro diretto. Queste partite le abbiamo sempre affrontate come fondamentali, poi ce ne saranno altre. Il vantaggio è che non è uno spartiacque di nessun tipo, ma affrontiamo la partita pensando al momento e senza fare calcoli. Non vogliamo metterci troppa pressione, ma è una sfida con noi stessi. Veniamo da due partite ben giocate ma in cui abbiamo lasciato giù qualcosa. Vorremmo mettere qualcosa in più, visto che non siamo abituati a vivere in questi piani della classifica. Mi aspetto di tornare in campo sempre con l’umiltà e la voglia di portare a casa il risultato a tutti i costi”

    A proposito dell’ultima gara, vi siete allenati molto sulle palle inattive?
    “Ci siamo allenati come sempre, considerando che prima dell’ultima partita non avevamo preso molti gol. Abbiamo sbagliato qualcosa con la Roma, soprattutto nei dettagli. Abbiamo subito la loro grande fisicità, questo ci deve far capire che dobbiamo sempre dare il massimo per non essere vulnerabili. Spero ci sia servito come lezione per il futuro”

    Quando penso allo Spezia viene in mente la gara dell’andata. Quanto vede diverso questo Empoli da allora?
    “Lo Spezia è una squadra tatticamente ben messa in campo. Ha giocatori di qualità, secondo me lo Spezia è una squadra da temere sotto tanti punti di vista. Sta facendo un buon campionato per me, hanno comunque una buona posizione e del margine sulla zona calda. La partita sarà difficile per tanti motivi. Abbiamo avuto esperienza in casa con la Sampdoria, con cui è stata dura, i valori vengono superati anche dallo spirito di sopravvivenza. Ci siamo evolute entrambe, sarà una partita probabilmente diversa anche tatticamente”

    Come sta la squadra dal punto di vista fisico e soprattutto i nuovi?
    “Nel complesso la squadra sta benissimo. Stiamo alzando i ritmi, abbiamo avuto Baldanzi che come trequartista ha fatto 12 km e mezzo. Ci sono numeri alti, la questione fisica non si pone. Sui nuovi voglio esser chiaro: non è perché si sono allenati male, ma perché hanno giocato poco. Devono giocare, Vignato tra i due deve fare di più perché è stato più tempo fuori. Sia lui che Piccoli stanno migliorando e mi stanno facendo vedere grande entusiasmo”

    Aveva mai visto una parata come quella di Vicario?
    “Quella sua parata è stata allucinante, si vede solo nei videogiochi. La cosa migliore è che, nonostante tutto quello che gli sta succedendo, Guglielmo rimane sempre se stesso e questo lo porterà lontano”

    Siete tornati alla vostra dimensione dopo le ultime gare?
    “Abbiamo fatto un punto, ma ci sta pareggiare col Torino e perdere con la Roma. Venivamo da un periodo ottimo, ma non ha mai spostato la nostra dimensione. Continuerò a dirlo, ogni punto sarà importante, se il nostro campionato continuerà così sarà stratosferico ma se mai non lo sarà non dobbiamo dimenticarci che il nostro obiettivo rimane la salvezza. Se usciamo dal nostro binario diventiamo vulnerabili, ai miei calciatori chiedo tanta umiltà”

    Una chiave della gara di domani sarà il dinamismo e la corsa?
    “Sì, sono d’accordo, lo Spezia è una squadra fisica e tecnica. Chiaramente bisogna mettere dentro tutte le componenti senza lasciare nulla al caso. Domani il coefficiente di difficoltà sarà altissimo”

    L’impressione è che con i nuovi l’Empoli abbia soluzioni offensive ulteriori. Quanto è contento di questo?
    “Sono contento perché il direttore sa benissimo quale è la nostra caratteristica, cioè di avere una certa duttilità. Spesso abbiamo messo dentro cose diverse, se non li hai i giocatori non puoi farlo. Lui ha cercato di mantenere questa possibilità. Sull’arricchimento non c’è solo quello tecnico. Bajrami è un bravissimo ragazzo ma aveva voglia di andarsene da qui, cambiarlo con qualcuno che ha smania di venire ti fa acquistare qualcosina in più”

  • Empoli, Zanetti: “Dopo la vittoria sull’Inter dobbiamo subito confermarci”

    Empoli, Zanetti: “Dopo la vittoria sull’Inter dobbiamo subito confermarci”

    L’allenatore dell’Empoli Paolo Zanetti ha parlato in conferenza stampa in vista della partita di domani contro il Torino. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:

    Cosa rappresenta la gara da un punto di vista della crescita della squadra?
    “Gli esami non finiscono mai… Non c’è tempo per festeggiare, ci siamo goduti una grande impresa con l’Inter ma poco dopo eravamo già proiettati al futuro. Mettiamo da parte ciò che è stato, sia quando perdiamo sia dopo un’impresa, a prescindere dal risultato, perché il calcio va veloce. Troveremo una squadra che sta molto bene, reduce da una partita straordinaria a Firenze. Il Toro in questo momento è molto difficile da affrontare ma spero che incontrerà una squadra altrettanto difficile da battere. Siamo in serie positiva e vogliamo continuare, ho visto la squadra matura che non ha lasciato niente per strada dal punto di vista della mentalità. Saremo pronti e spero più consapevoli, è qua che deve esserci l’upgrade dopo gare come quella con l’Inter”.

    Sorprese dal punto di vista di formazione?
    “Abbiamo sostituti naturali a quelli che mancano. Portiamo avanti un concetto di squadra che per noi è fondamentale. Uno dei migliori a Milano per me è stato De Winter, ha giocato poco ma ha aspettato il suo momento e ha fatto una partita a San Siro che dimostra sia la bontà del lavoro che la mentalità di questi ragazzi. Chi va in campo non fa mai rimpiangere chi non c’è”.

    Cosa lascia dal punto di vista emotivo San Siro?
    “Le sconfitte danno qualcosa in più dal punto di vista dell’aggressività, ma quando vinci riempi lo zaino di tante cose positive. Poi comunque analizzi anche gli errori: è vero che abbiamo gestito bene, ma ci siamo anche abbassati troppo. La superiorità numerica si è vista sempre meno, ho dovuto mettere un difensore in più. L’abbiamo analizzata con lucidità come sempre, non siamo concentrati solo sul momento ma sul percorso di crescita, proiettati al futuro. Questo ci dà una mentalità che fa sì che ogni esperienza, negativa o positiva, ci dia qualcosa dal punto di vista della crescita. Mi aspetto continuità dal punto di vista della mentalità, poi si può vincere o perdere”.

    Quanto è importante nella crescita dell’Empoli aver vinto così a San Siro, senza il bisogno dell’episodio?
    “E’ stata quella l’impresa più bella. Al di là dei risultati si guarda come si fanno le cose. E’ stata la partita dove i ragazzi si sono liberati, hanno giocato con coraggio e senza preoccupazione. Ci stiamo lavorando tanto su questo concetto. Ora la parte difficile sta nel mantenimento, fermo restando che parliamo di una squadra che ha caratteristiche tecniche ben precise. Dobbiamo fare questo non tralasciando il risultato, perché l’Empoli poi deve salvarsi alla fine. Questi aspetti sono determinanti per la squadra che siamo, la società è stata chiara nel dire che dobbiamo portare punti a casa. Vorremmo mantenere un equilibrio, essendo coraggiosi e spavaldi ma senza dimenticare il bisogno di punti. E questo lo si fa solo col lavoro settimanale. A concetti diversi devi arrivarci solo pedalando sul campo: dobbiamo salvarci, quello che arriverà in più sarà tutto di guadagnato”.

    Un bilancio sulla prima parte di stagione?
    “E’ importante, inutile negarlo. E’ giusto dirlo ed è giusto dare merito ai giocatori, è nata una grande stima reciproca e questo è un po’ il segreto di quando gli allenatori fanno i risultati. E’ nato un feeling importante e quando succede si può fare qualcosa di straordinario. Ma questi discorsi vorrei ripeterli a fine anno”.

    L’Empoli guarda la classifica?
    “Meglio di no, scendiamo in campo con un sassolino nella scarpa, come dico sempre ai ragazzi. Il Torino è una squadra che può farti fare una figuraccia dovremo dare qualcosa in più anche di quanto fatto con l’Inter per portare a casa punti domani”.

    Come sta Mattia Destro? Si aspetta altro dal mercato?
    “Mattia è entrato nell’ultima parte del recupero, la settimana prossima inizierà a correre poi serviranno 2-3 settimane per vederlo in campo. Dal mercato, come detto spesso, io resterei così. Partirei con questo gruppo e finirei con questo gruppo, perché questi ragazzi ci hanno portato fino a qui. Poi ci sono le questioni individuali, se qualcuno vorrà giocare di più poi magari metteremo qualcuno dentro. Per quanto mi riguarda io porterei questo gruppo alla fine, poi se il direttore farà qualche colpo importante ben venga, ma siamo tranquilli nel pensare che è già stato fatto un grande lavoro a luglio e per questo ora non abbiamo particolari necessità”.

    Insidie particolari contro il Torino?
    “E’ una squadra chiara da leggere, le idee dell’allenatore sono visibili. E’ una squadra iper aggressiva, gioca a tutto campo, non si preoccupa di restare a parità numerica. O si ha tanta qualità per uscire dalla pressione, o serve avere la stessa aggressività e lo stesso livello di agonismo. Dovremo essere bravi a fare entrambe le cose, all’interno della gara è difficile essere sempre aggressivi ed è difficile vincere tutti i duelli. Ci saranno degli spazi, sarà una partita difficile perché dall’altra parte c’è un tipo di squadra che gioca sui riferimenti e sulle fonti di gioco, trasformando la riconquista in azioni offensive”.

    Zanetti e Juric sono simili come gestione del gruppo?
    “Per alcune cose siamo simili, pur con concetti di calcio diversi. A livello di mentalità e di altre cose ho grande stima di Juric, perché si vede come riesce a plasmare il proprio gruppo: spero di riuscirci anche io e poi di avere continuità nel farlo. Questo rende le squadre ostiche, ti obbliga a non abbassare la guardia”.

  • Empoli, Zanetti: “Lazio avversario forte e temibile”

    Empoli, Zanetti: “Lazio avversario forte e temibile”

    Dalla sala stampa dello stadio Carlo Castellani di Empoli, ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore Paolo Zanetti.

    Anche a Udine avete fatto un’ottima partita, con un Caputo in più nel motore.
    “Come avevamo detto Caputo sa giocare molto bene lui ma anche fa giocare bene gli altri. Secondo me abbiamo fatto cose buone, altre meno, perché dovevamo produrre qualcosa in più visto il binario in cui avevamo messo la partita. Ci hanno dato ripartenze nelle quali non siamo riusciti a chiudere la partita. C’è più potenziale di prima, nel complesso non abbiamo perso niente del nostro spirito”

    Domani affrontate una squadra forte che gioca bene al calcio.
    “Normale che la Lazio, per quello che ha dimostrato, è una squadra centrata, a tratti ingiocabile, che abbina l’idea di calcio che tutti conosciamo del mister con tanti calciatori di talento. La Lazio è una squadra importante, è quasi superfluo parlarne. Non dobbiamo abbassarci troppo e portarci il pericolo in casa. Dobbiamo essere più cinici quando ci offriranno degli spazi e delle opportunità”

    Il dato statistico, a Roma l’Empoli non ha mai vinto. Tabù da sfatare?
    “Speriamo, avevamo fatto un discorso simile a Udine ed è successo. Le partite vanno giocate, vogliamo farlo e abbiamo una condizione psicologica chiara. Possiamo non guardare la classifica, ragioniamo gara per gara sapendo che questa partita è stata preparata in un’ora e mezza”

    Com’è la situazione infortunati?
    “Ci mancherà Akpa, ma anche Haas. Henderson non ha molti minuti nelle gambe e Bandinelli, che per noi è molto importante, non sta benissimo perché non si allena con regolarità. Diventa difficile pensare che abbia più di tot minuti nelle gambe, in questo momento non stiamo benissimo. Probabilmente rivedremo qualche ragazzo che scalpita”

    Riguardando la gara di Udine è stata preparata molto bene. La Lazio ha caratteristiche diverse?
    “Hanno un grande centravanti che ha dei tempi straordinari ad attaccare la profondità, cosa che faceva meno Beto. Dobbiamo sopperire questa cosa col reparto”

  • Empoli, Zanetti: “Caputo ci sarà di grande aiuto”

    Empoli, Zanetti: “Caputo ci sarà di grande aiuto”

    Dalla sala stampa dello stadio Carlo Castellani di Empoli, dove tra poco avrà luogo la conferenza stampa del tecnico Paolo Zanetti.

    Ben ritrovato. Ricominciate in un campo difficile, come sarà la ripartenza?
    “Sicuramente è un’incognita per tutti, posso dire come l’abbiamo gestita noi. Non ci siamo mai fermati, abbiamo fatto amichevoli importanti e preparazione senza staccare la spina mentalmente. Un tasto su cui ho battuto molto è stato quello della mentalità per non rimanere sorpresi. La squadra ha sempre risposto, onorando tutte le amichevoli. Volevamo mantenere lo stato di forma e dare minutaggio a quei giocatori a cui mancava. Non mi aspetto cose particolari né mentali né fisiche”

    Cosa si aspetta da Caputo?
    “Intanto Caputo lo abbiamo voluto fortemente, per tanti motivi. Per il giocatore parlano i numeri, e ha una caratteristica determinante, che ha il cuore del colore giusto. Ha la maglia dell’Empoli tatuata addosso. Ci servirà per aumentare l’anima del gruppo, tra di noi è nato subito un grande feeling. Ha caratteristiche che aumentano le nostre doti offensive. Non gli ho chiesto di fare gol per salvarci, ma di mettere a disposizione le sue qualità sia umane che tecniche”

    Che ne pensa delle parole al miele di Mancini su Fazzini?
    “Su Fazzini non avevo dubbi, in allenamento ti colpisce subito perché ha doti straordinarie. Deve fare un percorso, è un altro predestinato e devo essere bravo io a inserirlo nella misura giusta”

    Come sta il lungodegente Tonelli?
    Tonelli è indietro, ha avuto delle ricadute nel percorso e sta cominciando a fare qualcosina con noi. Si tratta di un ragazzo importante, con grande spessore.

    Che partita si aspetta a Udine?
    “Storicamente l’udinese viene costruita con fisicità e talento, è ostica da affrontare. Ha mantenuto per tante partite il passo delle squadre top, chiaramente sta facendo a prescindere un campionato importante. Sarà una partita di una difficoltà alta, ma l’Empoli può metterla in difficoltà. Anche noi siamo ostici”.

    Quanto sono compatibili Baldanzi e Bajrami?
    “Sì, senz’altro. Ho avuto l’occasione di provarli, sono compatibili in base alla partita. La coppia Satriano-Caputo è forse la meglio assortita, ma questo non significa che non possiamo giocare diversamente. Ripeto un concetto: non esistono titolari e riserve con i cinque cambi, spesso i secondi tempi fanno la differenza”

    Quale step di crescita ulteriore chiede ai terzini?
    “Sui terzini abbiamo spesso fatto bene, soprattutto con Parisi. A destra c’è stata alternanza, Stopjanovic lo sto vedendo benissimo dopo un periodo di appannamento. Gli chiedo di fare bene entrambe le fasi e di fare qualcosina in più in zona offensiva. I nostri terzini arrivano spesso vicino all’area ma devono alzare i numeri. E difensivamente continuare a essere attenti, perché per noi le due fasi sono altrettanto importanti”

    I Mondiali hanno regalato maxi recuperi. Che ne pensa di questo e del var a chiamata?
    “Il var a chiamata ci potrebbe stare, con ognuno che ha magari uno slot per chiederlo. Non sono assolutamente favorevole ai maxi recuperi ma sì al tempo effettivo, perché si perde davvero troppo tempo. Tutte le furberie e piccole cose che fanno parte della malizia fanno parte del gioco ma il tempo effettivo diminuirebbe queste cose. Il recupero di un quarto d’ora non ha molto senso”

  • Empoli, Zanetti: “Con la Cremonese è come uno scontro diretto”

    Empoli, Zanetti: “Con la Cremonese è come uno scontro diretto”

    Dallo stadio Carlo Castellani di Empoli, il tecnico empolese Paolo Zanetti in vista della partita con la Cremonese, è protagonista in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:

    Tornando sul Napoli: quanto è soddisfatto della prestazione della squadra?
    “Mi focalizzo sull’atteggiamento della squadra. Mi hanno reso orgoglioso, hanno giocato con cuore e intelligenza. Hanno seguito i dettami, siamo rimasti sul pezzo fino alla fine come una squadra vera sa fare. L’obiettivo di tornare da Napoli convinti della nostra forza è un punto a favore”

    Domani cosa vi aspettate?
    “La difficoltà è preparare la partita in sole due ore. Ho bisogno di tutta la disponibilità dei ragazzi, questi tipi di partite si giocano sui dettagli. Non è detto che facciamo la partita, la Cremonese sa fare bene tutto. Sono aggressivi, è una partita per certi versi sporca perché l’avversario te la sa sporcare. Dobbiamo essere bravi a calarci nel ritmo della gara senza snaturarci. Vogliamo assolutamente fare risultato per finire questa annata bene”.

    Doppio trequartista col Napoli, domani ci sarà un ritorno all’antico?
    “Intanto ci sono due situazioni da verificare, anche se preferisco non fare nomi. Di sicuro è una partita diversa, potremmo avere anche delle necessità, quello che conta non è lo schieramento ma la mentalità che metteremo in campo. Arriviamo a questa partita pronti e carichi, convinti ma anche con un tasso di umiltà alto. Affrontiamo una squadra che ha messo in difficoltà tante squadre, questo non va dimenticato”

    La fase difensiva contro il Napoli aveva retto molto bene. Chiede un sacrificio a tutti?
    “Sì, è questo quello che chiedo. Non lo chiedo però solo nella fase difensiva. Dobbiamo crescere anche in fase offensiva, dobbiamo attaccare la porta. Se diventassimo più equilibrati renderemmo meglio. Dobbiamo migliorare non tanto nel numero delle occasioni, ma nell’essere più cinici”

    Cremonese squadra fisica ma anche veloce.
    “Okereke lo conosco bene, l’ho avuto l’anno scorso. Va tenuto d’occhio, è una squadra che comunque ha delle caratteristiche ben precise che si sposano bene con le convinzioni dell’allenatore. Sono rognosi, lo sarà anche per noi. Ogni partita ti mette in un binario in cui devi dimostrare di saper stare. Dobbiamo calarci in qualunque partita sia”

    Domani la difesa sarà obbligata.
    “Mi spiace per Luperto, è il nostro leader e stava giocando molto bene. Purtroppo è stato ingenuo in quella occasione dell’espulsione, di solito non è irruento e invece lo è stato. Dall’altro punto di vista Walu ha sempre fatto bene, è un ragazzo di carattere che ha sempre gli occhi giusti quando si allena. Domani ha la sua occasione”

    Si sarebbe aspettato di essere a questo punto nella stagione?
    “La percezione che abbiamo da dentro è diversa da quella che è fuori. I punti fatti non sono pochi, sono stati tirati fuori contro squadre importanti. Tutti fanno fatica a vincere, è normale che sia così. Domani abbiamo una bella occasione, non sarà semplice, ma vogliamo fare bene”

    Chi ha più da perdere domani?
    “Dipende da che parte si guarda. Noi vorremmo metterci in una posizione tranquilla, la Cremonese farà le proprie valutazioni. Per noi sarebbe bene anche non perdere per lasciare la cremonese lontana”

    A parte contro lo Spezia non avete mai perso con le medio-piccole. Questo è un vanto per lei dal punto di vista morale?
    “Questo non significa che non mi piacerebbe vincere contro le grandi. Ad esempio la partita col Milan ce l’ho ancora in testa. Ci è sempre mancata la forza con le grandi, invece le altre le abbiamo giocate su tanti piani. Anche su quello strategico e tattico, dove vedo che i ragazzi sentono l’importanza della gara. Quando lo fanno significa che il gruppo è consapevole. poi si può vincere o perdere, ma dal punto di vista prestazionale la partita non l’abbiamo mai sbagliata. Secondo me è un gran segnale, che la squadra ha delle qualità importanti: Questo è un plauso che voglio riservare ai ragazzi”

    Può essere la partita di Akpa Akpro?
    “Sì, anche perché Haas non sta benissimo e bisogna vedere se recupera. Mi ha gasato molto quando è entrato col Napoli. Ci è molto utile anche per le sue caratteristiche”.

  • Empoli, Zanetti: “Juve dimenticata, ora guardiamo avanti”

    Empoli, Zanetti: “Juve dimenticata, ora guardiamo avanti”

    Dalla sala stampa dello stadio Carlo Castellani, andrà in scena la conferenza stampa del tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti alla vigilia della partita con l’Atalanta.

    Tornando a venerdì, come avete gestito la mancata reazione con la Juve?
    “Si riparte imparando la lezione. Ci ha dato fastidio, la squadra non era mai mancata nelle prime partite. Può capitare, contro le grandi squadre si può perdere, ma in altre occasioni siamo sempre riusciti rinfrancati. Dentro lo spogliatoio deve essere equilibrato, bisogna imparare dai propri errori e mettere dentro il concetto che bisogna avere sempre il cuore”

    In settimana Bandinelli ha richiamato l’attenzione sul non ripetere certi errori
    “Bandinelli ha parlato da capitano, qualche giocatore ha interpretato la partita su un binario che l’Empoli non può permettersi. La Juve è il passato, dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare ora. Mi aspetto una grande reazione”

    Domani è un esame importante.
    “Affrontiamo una grande squadra, lo è da anni e sempre di più. Credo sia superfluo parlare di una gestione che ha cambiato il club e l’ha portato a livelli altissimi. Hanno calciatori di grande talento e tanta fisicità, va affrontata come le grandi squadre. Non possiamo metterla solo sul piano tecnico”

    Secondo lei in cosa è cambiata l’Atalanta rispetto agli anni passati?
    “Credo che l’Atalanta abbia caratteristiche magari leggermente diverse, ma sinceramente ho visto sempre la stessa Atalanta aggressiva, duellante, che imposta con grande duttilità. I principi si vedono tutti, la costruzione e l’evoluzione di un progetto tecnico muta per tutti, si cerca di portare la squadra a una crescita e al proprio massimo. Tanto di cappello per l’Atalanta che per ciò che ha fatto”

    Come stanno Ebuhei e Pjaca?
    “Da Pjaca è normale che mi aspetto di più, lui è un potenziale campione in allenamento. Potenziale lo è sempre stato, per me è anche una sfida personale di cercare di farlo rendere e dargli fiducia. Un giocatore così nell’Empoli può fare la differenza. In questo momento ha difficoltà per portare in partita quel che si vede in allenamento. Anche Bajrami quando si accende si vede un livello superiore, che va oltre la corsa e la generosità. Entrambi hanno dei colpi, Bajrami fa vedere a giornate alterne dei colpi importanti. Vorrei che fosse più continuo. Ebuhei è in grandissima crescita, la sua dote migliore è l’intelligenza tattica. Meno tecnico di Stojanovic ma bravo nell’uno contro uno difensivo”

    C’è l’opzione del doppio trequartista?
    “Se la vedremo domani non so, nel futuro sicuramente, perché dobbiamo trovare un’alternativa al nostro sistema classico. Per caratteristiche sia Pjaca che Bajrami sono più seconde punte che trequartisti, l’unico puro è Baldanzi. Ma questo non significa che non si possa giocare con le punte aperte”.

    Cambiaghi come sta? Lammers può giocare anche qualche metro più indietro?
    “Dopo Torino ha avuto una sorta di battesimo di fuoco, ha avuto sconforto ma ora lo vedo vivo e pimpante come sa essere lui. Contro il Torino non lo ha fatto vedere ma ce l’ha, è un’arma importante. Come anche Lammers, da cui ho visto segnali di risveglio dopo un periodo di difficoltà. Pretende tanto da se stesso, il peso a volte lo attanaglia, ma ora è a posto. Sa giocare in tutti i ruoli e lo fa con le sue doti, anche con grande tecnica”

  • Empoli, Zanetti: “Milan ottima squadra, ma dobbiamo fare una partita importante”

    Empoli, Zanetti: “Milan ottima squadra, ma dobbiamo fare una partita importante”

    Ecco le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Empoli Paolo Zanetti alla vigilia della gara con il Milan.

    Com’è stato il bilancio della sosta?
    “Sono stati quindici giorni anomali, perché allenarsi con così pochi giocatori non è normale. Chi è stato qua si è allenato duramente, purtroppo abbiamo perso Ismajili, pare che sia un infortunio muscolare abbastanza serio. Oggi si è fermato anche Akpa Akpro, domani non sarà della partita. Le Nazionali sono sempre un punto di domanda: dobbiamo tenere conto delle condizioni di tutti e della stanchezza accumulata”

    Che tipo di partita sarà?
    “L’obiettivo di vincere è quello per cui lavoriamo duramente ogni giorno, a Bologna è arrivata una vittoria figlia delle prestazioni. L’autostima non ci è mai mancata. La partita di domani sarà contro i campioni d’Italia con merito, è stato un piacere analizzare il Milan perché giocano bene in tutte le fasi. Ha tante soluzioni, aggressività, condizione fisica, imposta bene, e quindi è un banco di prova importante”

    Ci sono accortezze per fermare Leao?
    “Una può essere che a Leao venga l’influenza (ride, ndr). Leao è un campione ma ragionare sull’individualità è sbagliato e significa dare troppo peso a chi deve marcarlo. Non voglio che la squadra di snaturi per via di un solo giocatore”.

    Com’è l’attuale condizione di Destro?
    “Destro sta bene, sta facendo un lavoro personalizzato e sta spingendo tanto. Sono contento di lui, non ha minuti in questo momento ed è logico. Si tratta di una progressione che deve fare per entrare bene nella squadra, crediamo molto in lui. Sta lavorando tanto, il processo è quello giusto”

    Che piacere ha ad avere abbondanza sulla trequarti?
    “Non è una difficoltà, avere delle armi mi piace. Baldanzi anche lui non si può pensare che possa entrare dal primo minuto, ma può essere utile a gara in corso. Anche Bajrami è in ascesa, Pjaca scalpita, sono giocatori che possono anche giocare in ruoli diversi. Ben venga l’abbondanza”.

    Come sta procedendo il recupero di Haas?
    “Gioca sempre, quindi sta bene. Lo ritengo fondamentale per la nostra squadra per le sue caratteristiche. Sente la mia fiducia e ogni settimana fa dei passi avanti, deve migliorare tatticamente perché dovrebbe correre meglio e fare qualche gol in più”

    Luperto su Giroud, che sfida sarà?
    “Luperto è il leader della nostra difesa, è un punto cardine della squadra.Su Giroud è lo stesso discorso fatto su Leao, si lavora di reparto per marcarlo quando c’è bisogno ma non è un discorso individuale”.

  • Inter, Javier Zanetti: “Fiducia a Simone Inzaghi. Dybala? Richieste troppo alte”

    Non è un momento molto semplice in casa Inter eppure c’è comunque una grande fiducia nel lavoro del tecnico Simone Inzaghi. L’ha più volte ribadito Beppe Marotta e l’ha ripetuto anche oggi l’ex capitano e bandiera nerazzurra Javier Zanetti.

    Ai microfoni di TMZ, in occasione del Festival dello Sport di Trento, ha confermato la linea di massima fiducia nei confronti del tecnico ex Lazio.

    “C’è sempre stata fiducia su Inzaghi, i meriti non sono mai di una sola persona. C’è un gruppo che ha obiettivi ben chiari e andiamo tutti nella stessa direzione”.

    E su Dybala: “C’è stata una trattativa ma quando abbiamo preso Lukaku avevamo già un parco attaccanti importante. Lo vedo bene a Roma. Conosco Mourinho e so che può valorizzarlo al meglio”.