Torino, Vanoli: “La squadra sta bene”

Ecco le parole in conferenza stampa del tecnico del Torino Vanoli alla vigilia della sfida con Roma .

“Oggi è doveroso partire facendo sentire la vicinanza alla famiglia nel ricordo di Matilde: da sportivo, da genitore, sono cose che toccano profondamente…Ci teniamo come staff e come club, è una tragedia che ti tocca.

Come sta la squadra?
La squadra sta bene, abbiamo recuperato bene. Quando arrivano risultati positivi, si recupera meglio e più in fretta”
Ci sono margini di miglioramento?
“Guardo al collettivo in tutte e due le fasi. Per migliorarsi, tendiamo a guardare le cose negative. Oggi invece ho fatto vedere ai ragazzi quanto di buono stiamo facendo: è la strada giusta, i processi sono lunghi ma sono contento”
Che atmosfera si aspetta all’Olimpico?
“Giocherei sempre in questi stadi, è lì che dimostri la personalità. Anche con tanti tifosi che ti applaudono o che ti insultano”
E’ una Roma, che insidie ci sono?
“Sono costruiti per arrivare a obiettivi completamente diversi. Dovremo stare attenti perché sono giocatori che possono ritrovare motivazioni importanti davanti al loro pubblico. I campioni possono risolvere le gare individualmente. Dovremo essere bravi a gestire la partita, ci saranno molte partite sotto l’aspetto emotivo e dovremo capire i momenti”
Come stanno Sosa e Ilic?
“Sosa domani è con noi, sono contento: abbiamo fatto una valutazione sbagliato sull’infortunio. E quando parlo di mediocrità, parlo proprio di questo: bisogna crescere. E’ stato Sosa che ha voluto approfondire il discorso, per fortuna è già rientrato. Con Ilic siamo in dirittura d’arrivo, speriamo che torni per la Fiorentina. Mediocrità? Dobbiamo imparare a non sbagliare: quando si vuole arrivare ad alti livelli, tutte le aree devono fare uno step. Sbagliare è umano, ma voglio di più. Da tutti, compreso da me: le partite non si vincono solo sul campo, ma anche nei dettagli, nel fare l’antinfluenzale prima perché hai i bambini, anche l’agronomo deve dare di più…Tutti!”
Come vede Juric?
“Juric ha fatto un ottimo lavoro, io ho le idee diverse ma come tutti gli allenatori. Finché non dimostro di fare più punti di lui, vuol dire che è stato bravo. E lui ha l’opportunità di far vedere il suo valore in una squadra importante. Quando giochi uomo su uomo, l’interpretazione farà la differenza: gli inserimenti senza palla, gestire i momenti. E i centrocampisti saranno fondamentali”
Come sta Vlasic?
“Sta benissimo. Non mi stupisce il suo andamento: è stato fuori quattro mesi, non si può pretendere che trovi subito ritmo partita. Bisogna farlo giocare, come tutti i recuperi fai la prima con entusiasmo, poi vai un po’ giù e ora deve tornare ad essere decisivo con le sue qualità”
La difesa è cambiata tante volte…
“Si può variare anche in funzione degli avversari o delle caratteristiche. In futuro potremo anche giocare a quattro, possiamo variare nei quinti: un processo di costruzione non finisce dopo 10 partite, assolutamente no. Le costruzioni delle squadre forti hanno bisogno di tempo, quando parlo di fase difensivo parlo di tutti: i centrocampisti contro il Como hanno lavorato male e le punte devono fare meglio. Sono meccanismi ancora da trovare”