Verona, Zaffaroni: “È una partita importante per la salvezza”

Sarà decisiva per sorti salvezza Verona-Spezia il tecnico dei veneti Marco Zaffaroni presenta la partita in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.

Quanto è importante questa sfida? Cosa dirà alla squadra?
“È una partita importante, inutile negarlo, ma continuo a ripetere che parlare di sfide decisive a quattordici gare dalla fine sarebbe sbagliato. Sarà importante per tanti aspetti, a partire dalla classifica. Sarà una gara da affrontare nella maniera giusta. Insisto spesso sul concetto di equilibrio: in una partita così le letture sono fondamentali. Quando vai in sofferenza devi saperti gestire nella maniera giusta, e affondare il colpo al momento più opportuno. Per fare questo ci vuole grande tranquillità, intesa come lucidità e consapevolezza di quello che devi fare. Le mie in questo momento sono chiacchiere, mettere in pratica concetti così è segno di maturità, che dobbiamo dimostrare di avere”.

Il fattore ambientale ha rilevanza?
“È uno stadio particolare, senza la pista, senti gli spettatori da vicino. È uno degli aspetti di questa sfida, ma dopo il fischio d’inizio passerà in secondo piano se riusciremo a mettere in pratica i concetti di cui parlavo prima. Loro saranno spinti da uno stadio pieno, ma sappiamo anche che da parte nostra i biglietti per il settore ospiti sono stati venduti tutti, anche noi avremo un grande sostegno, sono convinto che si faranno sentire”.

Ha qualche dubbio di formazione?
“Sicuramente sì. Stiamo attraversando un momento difficile dal punto di vista fisico, tecnico ma soprattutto nervoso. Spendiamo molto in partita, le scelte vanno fatte in relazione anche al momento e alla condizione dei giocatori. C’è un grande dispendio di energie, si tiene conto anche di questo. Le rotazioni che stiamo cercando di fare sono dettate anche da questo: settimana scorsa Depaoli ha avuto la febbre per tre giorni, e quindi devi cercare di evitare forzature. Chi ha giocato tanto può avere un calo di rendimento e devi fare delle valutazioni”.

Qual è l’aspetto che le è piaciuto meno della gara con la Fiorentina? Un commento sulle prove di Duda e Ngonge?
“Per un quarto d’ora o venti minuti abbiamo creato buoni presupposti per pareggiare la gara, con un’occasione abbastanza clamorosa. In quel momento la gara era aperta: quello che dobbiamo migliorare, su un calcio d’angolo così, è che non devi prendere gol. In quei momenti può venire a mancare una certa lucidità: è in quello che una squadra nella nostra situazione deve avere delle letture che sono fondamentali. Non devi disunirti, la gara dura novanta minuti e bisogna restare dentro la partita fino alla fine. Il secondo gol era evitabile, l’abbiamo preso perché ci è mancata un po’ di lucidità. I nuovi hanno giocato sin da subito, soprattutto Duda e Ngonge: dopo l’exploit iniziale c’è una fase di assestamento, ma entrambi hanno un buon rendimento e possono crescere molto, dal punto di vista fisico e delle conoscenze”.

Lo Spezia è Nzola dipendente?
“Parliamo di un giocatore importantissimo, che determina tanto: lo testimoniano i numeri. Domenica è rientrato e ha fatto due gol, è un giocatore decisivo anche per le dinamiche di gioco della squadra: fa reparto, attacca la profondità, ha struttura…”.

Darà ancora fiducia a Lasagna dal primo minuto o giocherà Gaich?
“Dipende dalla condizione del momento e dall’aspetto mentale: in partite così è fondamentale. Stiamo ruotando molto, anche domenica ci sarà una formazione iniziale e poi ci saranno dei cambi che andranno fatti perché siano decisivi e importanti. I ragazzi devono capirlo, il calcio di oggi va in questa direzione”.