Yamal: “Rimarrò per sempre al Barcellona! Pallone d’Oro? Bello, ma…”

Lamine Yamal è il talento più giovane e cristallino che c’è ora nel panorama calcistico. A soli sedici anni l’esterno spagnolo ha debuttato con il Barcellona ed ha conquistato i cuori di tutti i tifosi. In più quest’estate è stato assoluto protagonista della vittoria dell’Europeo della Spagna. Un momento da sogno per Yamal, che tra l’altro è finito anche nella lista dei trenta candidati al Pallone d’Oro. Ieri il gioiello blaugrana e della Roja ha rilasciato un’intervista a ‘El Hormiguero’ su Antena 3, ecco le sue parole:

“Come gestisci la tua popolarità ora?” “Compro online, ogni tanto provo ad uscire per fare shopping con mio fratello, ma in questo momento è difficile. In realtà in un club come il Barcellona ti insegnano presto a capire come può cambiare la tua vita e mi hanno preparato a tutto questo. Dopo gli Europei vedo la gente più felice e per me è un sogno. A casa poi mia madre mi dice sempre cosa fare, mi impone di rifare il letto, mi fa rigare dritto”.

“Come hai reagito alla tua candidatura al Pallone d’Oro?” “L’ho scoperto in Nazionale. Eravamo in ascensore ed è venuto fuori che c’era Nico Williams tra i candidati. Poi mi hanno detto che c’era anche il mio nome. Onestamente non credo di poterlo vincere, ma sarà bello vedere se avrò una possibilità”.

“Come hai festeggiato la vittoria dell’Europeo?” “Prima sono scese le famiglie in campo e siamo rimasti lì per un’ora, poi siamo andati negli spogliatoi ed è stato pazzesco. Pensavo che Morata ed Unai Simon fossero persone serie, ma non è così. La mattina dopo il mio unico desiderio era quello di andare a dormire. Mi sono divertito moltissimo senza toccare alcolici”.

“Tanti club sognano di acquistarti…” “Io spero di restare per sempre al Barça, di non lasciarlo mai. Sogno di diventare una leggenda del Barcellona”.

“La foto fatta da bambino con Messi?” “Deve avermi trasferito un po’ dei suoi poteri, ma a me manca tanto ancora. Mia madre mi ha detto che venne fatto un sorteggio e che vinsi io. Essere paragonato al migliore della storia è incredibile, perché vuol dire che stai facendo bene. Poi il confronto con lui è molto duro, io cerco solo di essere me stesso e di farmi ricordare come Lamine”.